Festival di Sanremo: differenze tra le versioni
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Versione delle 15:55, 5 feb 2017
Anno | {{{anno prima visione}}} |
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Puntate | 72 (2022) |
Lingua originale | italiano |
Il Festival della canzone italiana, o più comunemente Festival di Sanremo o anche semplicemente Sanremo, è una manifestazione di musica che ha luogo ogni anno a Sanremo, in Liguria, a partire dal 1951. A esso hanno preso parte, in veste di concorrenti, ospiti o compositori, molti dei nomi più noti della musica leggera italiana. Il Festival rappresenta uno dei principali eventi mediatici italiani, con un certo riscontro anche all'estero, dato che viene trasmesso in diretta sia dalla televisione, in Eurovisione, sia dalla radio, e a ogni sua edizione non manca di sollevare dibattiti e polemiche. Il Festival consiste essenzialmente in una competizione tra brani selezionati nei mesi immediatamente precedenti da un'apposita commissione, valutando le candidature pervenute. Tali brani, che devono essere stati composti da autori italiani con testi in lingua italiana (o anche in uno dei vari dialetti regionali italiani), vengono proposti da diversi interpreti in prima assoluta, quindi mai eseguiti pubblicamente in precedenza, pena la squalifica.
Essi vengono votati da giurie scelte (demoscopiche, di addetti ai lavori, di consumatori) e/o mediante il voto popolare (sotto forma di televoto, ed in passato da giocatori di concorsi di altro genere quali il Totip), e vengono proclamati e premiati i tre brani più votati (in alcuni casi i soli vincitori assoluti) tra quelli in gara nella sezione principale, denominata solitamente degli interpreti Big, Campioni o Artisti (talvolta con ulteriori suddivisioni quali Donne, Uomini, Gruppi e Classic), e in quella degli esecutori meno conosciuti, detta generalmente Nuove Proposte o Giovani. Vengono assegnati anche altri riconoscimenti speciali, fra cui il Premio della Critica "Mia Martini", decretato dalla stampa specializzata a partire dal 1982.
Spesso il Festival ha avuto anche la funzione di selezione, tramite un'apposita commissione della Rai, dell'artista ed eventualmente del brano che farà da rappresentante dell'Italia all'Eurovision Song Contest dell'anno in corso, manifestazione istituita nel 1956 che trasse proprio dal Festival di Sanremo la sua ispirazione.
La statuetta del Leone di Sanremo è il riconoscimento più prestigioso per i musicisti e gli interpreti italiani di musica leggera.
Originariamente la sede della kermesse era il salone delle feste del Casinò di Sanremo, e il periodo di svolgimento cadeva intorno alla fine di gennaio, mentre dal 1977 si svolge al Teatro Ariston della città ligure (con esclusione dell'edizione del 1990 che si è svolta al Palafiori di Valle Armea, frazione del comune di Sanremo), in un periodo che, dal 1988, oscilla tra la metà di febbraio e l'inizio di marzo.
Storia
Alcune fonti hanno rintracciato nel 1931 un'analoga iniziativa del comune rivierasco legata a canzoni napoletane, manifestazione che può esser considerata come prodromica al Festival, il cui sviluppo fu ritardato a causa della difficile situazione politica che vivevano l'Italia e l'Europa intera. Il 15 agosto 1936, a Rimini, si era svolto un Festival della canzone italiana trasmesso dai canali della radio e replicato nel 1937. Antonio Di Jorio, noto compositore, aveva nell'occasione diretto l'orchestra[1].
Nel 1948, su iniziativa di Aldo Valleroni, fu organizzato a "La Capannina del Marco Polo" di Viareggio il primo Festival Canoro Nazionale. L'iniziativa fu replicata anche l'anno seguente, ma nel 1950 fu cancellata per questioni economiche. In quello stesso anno Angelo Nicola Amato, direttore delle manifestazioni e delle pubbliche relazioni del Casinò di Sanremo, insieme ad Angelo Nizza, protagonista della famosa serie radiofonica I quattro moschettieri, ebbero l'idea di organizzare il primo festival della canzone italiana[2]. Amato si recò a Milano per proporre l'idea alle case discografiche, Nizza si recò a Torino per proporlo alla EIAR. L'idea fu accettata, ma mancava un regolamento. Se ne interessò Pier Bussetti, del Casinò di Sanremo, che, insieme a Giulio Razzi, mise a punto il regolamento del concorso, che si tenne per la prima volta a Sanremo nel 1951 col nome di "Festival della Canzone Italiana di Sanremo".
Nella prima edizione del Festival di Sanremo soltanto tre interpreti si avvicendarono a cantare le canzoni in gara. Il numero di cantanti si accrebbe nella seconda edizione, e, dalla terza edizione in avanti, ciascuna delle canzoni in gara era eseguita con una doppia interpretazione e direzione orchestrale, e la pubblicazione di due dischi (con rarissime eccezioni): questa formula, con esclusione del 1956, è perdurata fino all'edizione del 1971. Dal 1972 invece viene proposta una sola interpretazione per ciascun brano. Tra le edizioni del 1981 e del 1984 alcune canzoni sono state presentate in lingua inglese, ed una in francese, anche se era italiano almeno uno degli autori. Alcuni interpreti stranieri, in gara nelle edizioni degli anni sessanta in abbinamento con artisti italiani, hanno proposto la loro versione con testi la cui lingua era, in tutto od in parte, diversa dall'italiano.
La manifestazione si è svolta nel teatro del Casinò fino al 1976, e, dall'anno successivo, nel teatro Ariston; solamente nel 1990 si tenne in un'altra sede (nel PalaFiori del nuovo Mercato dei Fiori situato nella valle Armea, in frazione Bussana), in occasione della 40ª edizione, per la maggiore capienza dei locali.
Le edizioni del Festival fino a quella del 1954, sono state trasmesse esclusivamente per radio dal Casinò di Sanremo. Successivamente la manifestazione divenne principalmente un evento televisivo, trasmesso in Eurovisione da Raiuno. Nel corso degli anni ottanta tutte le canzoni che gareggiarono al Festival sono state proposte senza l'ausilio dell'orchestra, cioè dal vivo su base musicale preregistrata od interamente in playback.
Nel 1967 ha conosciuto una pagina di cronaca nera, quando il cantante Luigi Tenco venne trovato privo di vita nella sua camera d'albergo, poche ore dopo il termine della prima serata di quell'edizione, a cui aveva preso parte.
Dal 1984, con esclusione del 2004, è stata istituita la categoria detta delle Nuove Proposte (o Giovani), che di fatto proclama un'ulteriore canzone vincitrice. Dal 1982 è stato istituito un ulteriore premio assegnato dalla stampa accreditata al Festival, detto anche Premio della critica, che si è poi raddoppiato con l'avvento delle Nuove Proposte. Dal 1996 tale premio è intitolato a Mia Martini, che fu la prima ad aggiudicarselo. Nelle ultime edizioni, altri riconoscimenti e menzioni speciali a latere sono stati assegnati ad alcune tra le canzoni in gara. Tra questi si segnala il Premio Volare per il miglior testo, il cui nome è ispirato alla canzone di Domenico Modugno (scritta da Franco Migliacci) che vinse nel 1958. È recente anche la consuetudine di assegnare, nella cornice sanremese, alcuni premi "alla carriera" a personaggi del mondo dello spettacolo, talvolta partecipanti alla gara, tal altra invitati per l'occasione.
Per quanto riguarda gli ascolti, il picco si è registrato nell'edizione del 1987 con il 68,71% di share seguito da quella del 1995 (66,42%). L'edizione del 2008 è la meno vista di sempre con il 36,56% di media seguita da quelle del 2004 (38,98%) e 2014 (con il 39,26%).
La finale più vista è stata quella del 1987 (con il 77,50% di share) seguita da quelle del 1990 (76,26%), del 1989 (75,43%) e del 1995 (75,26%). Con il 43,51% la finale del 2014 è invece la meno vista di sempre.[3]
Cronologia
- 1951: Prima edizione; sono in gara venti brani, interpretati da tre cantanti: Nilla Pizzi, Achille Togliani e il Duo Fasano
- 1952: La cantante Nilla Pizzi si aggiudica l'intero podio del Festival, risultando prima, seconda e terza, rispettivamente con le canzoni Vola colomba, Papaveri e papere ed Una donna prega, evento mai più verificatosi in seguito.
- 1953: Introduzione della doppia interpretazione per ogni canzone e direzione orchestrale di ogni brano, che durerà fino al 1971, con eccezione del 1956, e ripresa nel 1990 e 1991.
- 1955: Prima edizione trasmessa in TV.
- 1956: Gli interpreti dei brani in gara vengono selezionati dalla RAI attraverso un concorso per Voci Nuove indetto l'anno precedente; dalle 6.646 candidature arrivate vengono scelti i sei partecipanti, tutti esoridenti nel mondo della musica. In quell'anno si tiene la prima edizione dell'Eurovision Song Contest, il cui artista rappresentante per l'Italia viene scelto frequentemente fra i partecipanti a Sanremo. In particolare, fino al 1966, così come nel 1972, 1997, 2013 e 2015 al festival europeo ha partecipato il brano vincitore della manifestazione ligure, eseguito da uno degli interpreti originali.
- 1958: Prima diretta in Eurovisione.
- 1961: La classifica finale viene decretata una tantum tramite il concorso dell'Enalotto e annunciata sette giorni dopo la serata finale.
- 1964: Per quest'edizione e la seguente, uno degli interpreti di ciascun brano è un artista di fama internazionale, che si esibisce, salvo rare eccezioni, in italiano. Da quest'anno, con la sola eccezione dell'edizione 1975, i brani sono proposti alla commissione selezionatrice già abbinati a chi deve eseguirli in gara, mentre in precedenza venivano scelti i brani e solo successivamente si decideva chi li avrebbe interpretati.
- 1965: Ultima edizione in cui gli interpreti italiani possono essere in gara con più canzoni, mentre per quelli stranieri tale possibilità permarrà ancora per altri due anni.
- 1967: Edizione segnata dal tragico suicidio di uno dei cantanti in gara, Luigi Tenco, che era appena stato eliminato dalla competizione, mancando l'accesso alla serata finale.
- 1968: Da questa edizione ogni interprete (sia italiano che straniero) può gareggiare con un solo brano.
- 1972: Ripristino dell'esecuzione singola per ogni canzone.
- 1973: Primo Festival ad essere ripreso con telecamere a colori, a beneficio delle televisioni estere: in Italia si continuerà a vedere il Festival in bianco e nero fino al 1977, cioè subito dopo l'arrivo sul mercato degli apparecchi televisivi in grado di ricevere il segnale a colori. Da quest'anno e fino al 1980 la RAI trasmetterà in TV solo la serata finale della kermesse mentre le altre verranno trasmesse soltanto alla radio.
- 1974: Per la prima volta, si distinguono gli interpreti in Big, ammessi di diritto alla serata finale, ed Aspiranti, sottoposti al rischio dell'eliminazione.
- 1976: Per la prima volta, le canzoni in concorso sono eseguite con il supporto di una base musicale preregistrata, nonostante la presenza dell'orchestra.
- 1977: Il Festival si sposta dal Casinò al Teatro Ariston. Prima edizione visibile a colori anche in Italia con il sistema PAL.
- 1980: Viene eliminata l'orchestra. Tutti gli artisti cantano su basi musicali preregistrate.
- 1981: Per quest'edizione e le tre successive sono ammessi brani con testi interamente in una lingua diversa dall'italiano, a condizione che almeno uno degli autori fosse di nazionalità italiana. La RAI torna a trasmettere integralmente la kermesse canora anche in TV.
- 1982: Viene istituito il Premio della Critica.
- 1984: Per la prima volta i Big Italiani e Stranieri, votati tramite il concorso Totip, costituiscono una sezione separata rispetto alle Nuove Proposte Italiane, che vengono votate tramite giurie demoscopiche per determinare una propria classifica. Inoltre, per quest'edizione e la seguente, tutte le esibizioni sono in playback.
- 1986: Per la prima volta è una donna a condurre il Festival come presentatrice principale, Loretta Goggi; si ripristina l'esecuzione delle canzoni dal vivo, su base musicale preregistrata.
- 1987: Primo Festival i cui ascolti vengono rilevati dal nuovo sistema auditel. Tale edizione è, ad oggi, la più seguita di sempre.
- 1989: Viene istituita una suddivisione intermedia tra quella degli artisti più popolari, detti Campioni, e quella degli esordienti, quest'anno detti Nuovi: si tratta della sezione degli esecutori Emergenti, destinata a non avere seguito nelle edizioni successive.
- 1990: Tornano l'orchestra dal vivo e le giurie popolari per tutti i cantanti in gara. È il primo Festival, dal 1977, che non viene svolto al Teatro Ariston (chiuso per lavori di ristrutturazione). La manifestazione si trasferisce in un capannone del Mercato dei Fiori, per l'occasione denominato "Palafiori" (da non confondere con l'attuale Palafiori situato nel centro della città a Sanremo, in seguito alla ristrutturazione del vecchio Mercato dei Fiori), situato in località Valle Armea, sempre nel comune di Sanremo.
- 1991: Il Festival torna a svolgersi al Teatro Ariston.
- 1992: Per quest'edizione e la seguente, viene reintrodotta l'eliminazione dalla finale per gli artisti della sezione principale, denominata Campioni.
- 1994: L'organizzazione del Festival torna ad essere appannaggio della RAI.
- 1996: Le Nuove Proposte sono tutte ammesse alla serata finale a loro dedicata.
- 1997: Introduzione delle giurie di qualità, composte da personaggi del mondo dello spettacolo (fino al 2003 e nel 2007 e 2008). Quella dei Jalisse, vincitori del Festival, segna l'ultima apparizione di un artista italiano all'Eurovision per 13 anni.
- 1998: I primi tre classificati della sezione Giovani sono ammessi a concorrere per la vittoria finale insieme ai Campioni.
- 2002: Per quest'edizione viene reintrodotta l'eliminazione per i Giovani le cui finaliste vengono giudicate con voto palese da ciascun componente della Giuria di Qualità.
- 2004: Nessuna distinzione degli artisti in sezioni; introduzione del voto popolare tramite messaggeria telefonica, per la prima volta il Festival viene battuto nella gara degli ascolti da un programma concorrente.[4]
- 2005: Suddivisione in più categorie, con eliminazione; i vincitori delle varie categorie concorrono al premio assoluto; reintroduzione del voto misto, tra differenti tipi di giurie.
- 2007: Ripristino delle sole sezioni Campioni e Giovani, con eliminazione solo per questi ultimi.
- 2008: Per la prima volta Lola Ponce una cantante straniera vince la sezione Campioni in coppia con Giò Di Tonno con il brano Colpo di Fulmine (escludendo le partecipazioni di stranieri che cantavano la versione doppia della canzone in gara negli anni precedenti). Tale edizione è, ad oggi, la meno seguita di sempre.
- 2009: Prima edizione trasmessa nel formato televisivo 16:9 sul DTT (per le zone del territorio italiano che ricevono il segnale), e in alta definizione nelle zone sperimentali. Viene introdotta la formula dei ripescaggi, già sperimentata intorno agli anni sessanta: il pubblico da casa può far riammettere 2 artisti dei 6 eliminati nelle prime due serate, tramite televoto.
- 2010: Uno dei posti tra gli Artisti in gara spetta di diritto al vincitore del talent show X Factor, come premio aggiunto ricevuto per la vittoria.
- 2011: Dopo 14 anni, il Festival funge da selezione per il rappresentante dell'Italia all'Eurovision Song Contest.
- 2012: Per la prima volta il Festival, precisamente la finale, viene trasmesso sul sito Eurovision.tv in quanto è confermato come selezione (come pure nel 2013, 2015, 2016), con commento live degli spettatori tramite Facebook e Twitter.
- 2013: Ogni cantante della sezione Campioni porta in gara due canzoni, delle quali solo una prosegue la gara fino alla finale; di conseguenza vengono meno le eliminazioni dei Campioni. La serata dei duetti e la serata speciale-evento sono accorpate in un'unica serata (la quarta); i "Giovani" in gara devono essere maggiorenni. Viene abolita la giuria demoscopica, mentre ritorna la giuria di qualità.
- 2015: Viene ripristinata la singola canzone per ogni artista in gara sia tra i Campioni che tra i Giovani. Come da regolamento ufficiale, da questa edizione il vincitore della sezione Campioni ha la possibilità di rappresentare, salvo rinuncia, l'Italia all'Eurovision Song Contest[5].
- 2016: Viene ripristinato, per la sezione Campioni, il ripescaggio dove per le cinque canzoni non finaliste alla penultima serata, il televoto potrà ripescarne una.[6]
- 2017: Il numero degli artisti in gara nella sezione Campioni viene aumentato, passando da 20 a 22.
Edizioni
Vincitori
Vincitori sezione Big
Plurivincitori
Cantanti | Vittorie | Anni |
---|---|---|
Claudio Villa | 4 | 1955, 1957, 1962, 1967 |
Domenico Modugno | 1958, 1959, 1962, 1966 | |
Iva Zanicchi | 3 | 1967, 1969, 1974 |
Anna Oxa | 2 | 1989, 1999 |
Bobby Solo | 1965, 1969 | |
Enrico Ruggeri | 1987, 1993 | |
Gigliola Cinquetti | 1964, 1966 | |
Johnny Dorelli | 1958, 1959 | |
Matia Bazar | 1978, 2002 | |
Nicola Di Bari | 1971, 1972 | |
Nilla Pizzi | 1951, 1952 | |
Peppino di Capri | 1973, 1976 |
Vincitori delle Nuove Proposte
Premio della critica "Mia Martini" sezione Big
Premio della critica "Mia Martini" sezione Giovani
Anno | Cantante | Canzone |
---|---|---|
1984 | Santandrea | La fenice |
1985 | Mango | Il viaggio |
1985 | Cristiano De André | Bella più di me |
1986 | Lena Biolcati | Grande grande amore |
1987 | Paola Turci | Primo tango |
1988 | Paola Turci (2) | Sarò bellissima |
1989 | Mietta | Canzoni |
1990 | Marco Masini | Disperato |
1991 | Timoria | L'uomo che ride |
1992 | Aeroplanitaliani | Zitti zitti (Il silenzio è d'oro) |
1993 | Angela Baraldi | A piedi nudi |
1994 | Baraonna | I giardini d'Alhambra |
1995 | Gloria | Le voci di dentro |
1996 | Marina Rei | Al di là di questi anni |
1997 | Niccolò Fabi | Capelli |
1998 | Eramo & Passavanti | Senza confini |
1999 | Quintorigo | Rospo |
2000 | Jenny B | Semplice sai |
2000 | Lythium | Noël |
2001 | Francesco Renga | Raccontami... |
2001 | Roberto Angelini | Il signor Domani |
2002 | Archinuè | La marcia dei santi |
2003 | Patrizia Laquidara | Lividi e fiori |
2004 | ||
2005 | ||
2006 | ||
2007 | Fabrizio Moro | Pensa |
2008 | Frank Head | Para parà ra rara |
2009 | Arisa | Sincerità |
2010 | Nina Zilli | L'uomo che amava le donne |
2011 | Raphael Gualazzi | Follia d'amore |
2012 | Erica Mou | Nella vasca da bagno del tempo |
2013 | Renzo Rubino | Il postino (Amami uomo) |
2014 | Zibba & Almalibre | Senza di te |
2015 | Giovanni Caccamo | Ritornerò da te |
2016 | Francesco Gabbani | Amen |
Premio della Sala Stampa Radio-TV "Lucio Dalla" sezione Big
Anno | Cantante | Canzone |
---|---|---|
2006 | Nomadi | Dove si va |
2007 | Simone Cristicchi | Ti regalerò una rosa |
2008 | Loredana Bertè | Musica e parole |
2009 | Povia | Luca era gay |
2010 | Malika Ayane | Ricomincio da qui |
2011 | Roberto Vecchioni | Chiamami ancora amore |
2012 | Arisa | La notte |
2013 | Elio e le Storie Tese | La canzone mononota |
2014 | Perturbazione | L'unica |
2015 | Nek | Fatti avanti amore |
2016 | Stadio | Un giorno mi dirai |
Premio della Sala Stampa Radio-TV "Lucio Dalla" sezione Giovani
Anno | Cantante | Canzone |
---|---|---|
2007 | Fabrizio Moro | Pensa |
2008 | Ariel | Ribelle |
2009 | Arisa | Sincerità |
2010 | Nina Zilli | L'uomo che amava le donne |
2011 | Raphael Gualazzi | Follia d'amore |
2012 | Erica Mou | Nella vasca da bagno del tempo |
2013 | Antonio Maggio | Mi servirebbe sapere |
2014 | Zibba & Almalibre | Senza di te |
2015 | Giovanni Caccamo | Ritornerò da te |
2016 | Chiara Dello Iacovo | Introverso |
Premio Miglior Testo "Sergio Bardotti"
Anno | vincitore | Canzone |
---|---|---|
2013 | Il Cile | Le parole non servono più |
2014 | Cristiano De Andrè | Invisibili |
2015 | Kaligola | Oltre il giardino |
2016 | Francesco Gabbani | Amen |
Premio Miglior Arrangiamento "Giancarlo Bigazzi"
Anno | vincitore | Canzone |
---|---|---|
2013 | Elio e le Storie Tese | La canzone mononota |
2014 | Renzo Rubino | Per sempre e poi basta |
2015 | Nek | Fatti avanti amore |
2016 | Stadio | Un giorno mi dirai |
Premio Assomusica
Anno | Cantante | Canzone |
---|---|---|
2009 | Arisa | Sincerità |
2010 | Nina Zilli | L'uomo che amava le donne |
2011 | Raphael Gualazzi | Follia d'amore |
2012 | Marco Guazzone | Guasto |
2013 | Il Cile | Le parole non servono più |
2014 | Rocco Hunt | Nu juorno buono |
2015 | Kutso | Elisa |
2016 | Chiara Dello Iacovo | Introverso |
Premio alla carriera "Città di Sanremo"
Anno | Cantante |
---|---|
1999 | Ornella Vanoni |
2000 | Tony Renis |
2001 | Domenico Modugno |
2002 | Carlo Alberto Rossi e Roberto Murolo |
2003 | Nilla Pizzi |
2004 | Gino Paoli |
2005 | Vasco Rossi |
2006 | Riccardo Cocciante |
2007 | Armando Trovajoli |
2008 | Nicola Piovani e Loredana Bertè |
2009 | Mino Reitano |
2010 | Nilla Pizzi (2) |
2011 | Gianni Morandi |
2012 | Gianmarco Mazzi e Lucio Presta |
2013 | Toto Cutugno, Ricchi e Poveri, Al Bano e Pippo Baudo |
2014 | Renzo Arbore |
2015 | Pino Donaggio e Giorgio Panariello |
2016 | Aldo, Giovanni e Giacomo |
Vincitori concorso Liberi Autori (o anche Autori Indipendenti)
Anno | Cantante | Canzone |
---|---|---|
1957 | Claudio Villa / Giorgio Consolini | Ondamarina |
Vincitori sezione Emergenti
Anno | Cantante | Canzone |
---|---|---|
1989 | Paola Turci | Bambini |
Vincitori categoria Donne
Anno | Cantante | Canzone |
---|---|---|
2005 | Antonella Ruggiero | Echi d'infinito |
2006 | Anna Tatangelo | Essere una donna |
Vincitori categoria Uomini
Anno | Cantante | Canzone |
---|---|---|
2005 | Francesco Renga | Angelo |
2006 | Povia | Vorrei avere il becco |
Vincitori categoria Gruppi
Anno | Cantante | Canzone |
---|---|---|
2005 | Nicky Nicolai e Stefano di Battista Jazz Quartet | Che mistero è l'amore |
2006 | Nomadi | Dove si va |
Vincitori categoria Classic
Anno | Cantante | Canzone |
---|---|---|
2005 | Toto Cutugno e Annalisa Minetti | Come noi nessuno al mondo |
Conduzione
Il Festival ha avuto quasi sempre un presentatore principale di volta in volta affiancato da vallette o spalle. In rari casi si è trattato di vere e proprie co-conduzioni.
Il record appartiene a Pippo Baudo, in scena per ben tredici edizioni, seguito da Mike Bongiorno che ha presentato la manifestazione per undici volte, da Nunzio Filogamo per cinque, da Fabio Fazio con quattro, da Claudio Cecchetto e Carlo Conti con tre e da Nuccio Costa, Paolo Bonolis, Gianni Morandi e Piero Chiambretti con due.
Sono solo quattro invece le donne ad aver condotto il Festival come presentatrici principali: la prima fu Loretta Goggi per l'edizione del 1986, seguita da Raffaella Carrà nel 2001, Simona Ventura per l'edizione del 2004, e Antonella Clerici nel 2010.
Gabriella Farinon ha co-condotto il Festival tre volte, seguita da Antonella Clerici, Maria De Filippi, Gabriella Carlucci, Luciana Littizzetto, Maria Teresa Ruta, Maria Giovanna Elmi, Anna Pettinelli e Tiziana Pini, che hanno condotto o co-condotto la kermesse per due volte.
Otto artisti, ovvero Nilla Pizzi, Johnny Dorelli, Gianni Morandi, Loretta Goggi, Anna Oxa, Lorella Cuccarini, Arisa ed Emma hanno partecipato al Festival sia nelle vesti di presentatore sia nelle vesti di cantante in gara e sei di loro (Pizzi, Dorelli, Morandi, Oxa, Arisa ed Emma) ne sono risultati anche vincitori.
Edizioni | Conduzioni |
---|---|
13 | Pippo Baudo |
11 | Mike Bongiorno |
5 | Nunzio Filogamo |
4 | Fabio Fazio |
3 | Claudio Cecchetto |
3 | Gabriella Farinon |
3 | Carlo Conti |
2 | Maria Teresa Ruta |
2 | Maria Giovanna Elmi |
2 | Anna Pettinelli |
2 | Tiziana Pini |
2 | Nuccio Costa |
2 | Gabriella Carlucci |
2 | Paolo Bonolis |
2 | Antonella Clerici |
2 | Gianni Morandi |
2 | Piero Chiambretti |
2 | Luciana Littizzetto |
2 | Maria De Filippi |
Ascolti
La prima edizione del Festival i cui ascolti furono rilevati dall'auditel (entrato in funzione nel dicembre 1986) fu quella del 1987.
Anno | Telespettatori | Share |
---|---|---|
1987 | 15.950.000 | 68,71% |
1988 | 14.400.000 | 63,35% |
1989 | 15.000.000 | 66,13% |
1990 | 14.316.000 | 63,88% |
1991 | 13.786.000 | 52,28% |
1992 | 15.275.000 | 60,32% |
1993 | 15.267.000 | 56,11% |
1994 | 12.625.000 | 53,63% |
1995 | 16.845.000 | 66,42% |
1996 | 13.800.000 | 57,00% |
1997 | 13.937.000 | 58,11% |
1998 | 13.694.000 | 52,62% |
1999 | 14.548.000 | 56,02% |
2000 | 12.920.000 | 54,93% |
2001 | 10.989.000 | 47,42% |
2002 | 11.479.000 | 54,02% |
2003 | 8.888.000 | 43,44% |
2004 | 8.947.000 | 38,98% |
2005 | 11.366.000 | 52,79% |
2006 | 8.380.000 | 40,17% |
2007 | 9.731.000 | 48,07% |
2008 | 6.812.000 | 36,56% |
2009 | 10.335.000 | 47,99% |
2010 | 10.924.400 | 47,82% |
2011 | 11.450.600 | 47,78% |
2012 | 11.135.500 | 47,29% |
2013 | 11.936.600 | 47,49% |
2014 | 8.772.000 | 39,26% |
2015 | 10.837.000 | 48,64% |
2016 | 10.746.429 | 49,58% |
2017 |
|
Scenografie
Anno | Scenografo[7] |
---|---|
1977 | Milos Anelli Monti |
1978 | Rino Ceriolo |
1979 | Gianfranco Ramacci |
1980 | |
1981 | Enzo Somigli |
1982 | |
1983 | |
1984 | |
1985 | Luigi dall'Aglio |
1986 | Enzo Somigli |
1987 | Gaetano Castelli |
1988 | |
1989 | Carlo Cesarini da Senigallia |
1990 | Lamberto Bertacca |
1991 | |
1992 | Gaetano Castelli |
1993 | |
1994 | |
1995 | |
1996 | |
1997 | Armando Nobili |
1998 | |
1999 | |
2000 | |
2001 | Mario Catalano |
2002 | Gaetano Castelli |
2003 | |
2004 | |
2005 | |
2006 | Dante Ferretti e Francesca Lo Schiavo |
2007 | Gaetano Castelli |
2008 | |
2009 | |
2010 | |
2011 | |
2012 | |
2013 | Francesca Montinaro |
2014 | Emanuela Trixie Zitkowsky |
2015 | Riccardo Bocchini |
2016 | |
2017 |
Sanremo e la canzone italiana
La manifestazione canora deve la sua nascita e la sua longevità, ed anche il suo successo internazionale, al filone tradizionale delle canzoni melodiche, ispirate alle arie del melodramma, il cui stile, pur conoscendo una serie di evoluzioni, ha mantenuto i tratti distintivi fino ai giorni nostri, finendo col riconoscersi in essa.
Lo stesso impiego dell'orchestra nelle esibizioni sul palco (che è mancato soltanto negli anni ottanta) ha permesso forse che sopravvivesse questo genere di canzoni con ampio dispiego di strumenti ad arco, melodie classicheggianti, una struttura standard della forma-canzone, ed un lessico passionale riconducibile alle frasi d'amore, che al Festival di Sanremo hanno trovato terreno fertile, fino a coniare il termine "sanremese", ed assegnare questa discutibile etichetta anche ad alcuni artisti che hanno preso parte a più edizioni, come se costoro potessero ottenere un certo successo soltanto tramite questa vetrina mediatica, o da questa ottenere un certo potere di acquisto in rapporto alla propria casa discografica.
Sinonimo di qualità è stato, per molti critici del settore, il proporre a Sanremo canzoni lontane dallo stesso cliché cosiddetto sanremese, restando fedeli al proprio stile; di contro molti artisti, pur possedendo una cifra artistica differente, scegliendo di partecipare a Sanremo, hanno preferito presentare canzoni in sintonia con la manifestazione, in modo da attirare i consensi di un pubblico più vasto, a discapito della propria coerenza artistica. Per altri ancora, è bastato partecipare per farsi guardare in modo sospetto da parte di pubblico e critica, che quindi si sono chiesti a cosa fosse dovuto quello che per alcuni artisti avrebbe rappresentato una sorta di scesa a compromessi con il mercato. Da un altro punto di vista, la presenza di alcuni artisti di spicco non ha fatto che nobilitare la stessa gara canora: ne sono l'esempio più significativo i numerosi interpreti internazionali che negli anni sessanta hanno accettato l'invito a prendervi parte.
Diversi generi musicali hanno trovato posto nella kermesse sanremese nel corso degli anni, essendo questa una vetrina utile alle major discografiche per promuovere i propri artisti di fronte ad una fetta considerevole di pubblico, quindi includendo anche quelle fasce giovanili che non si specchiano necessariamente nel genere melodico "tout court". Sanremo ha infatti attraversato, anche se in modo parziale, la stagione beat degli anni sessanta, ed accolto alcuni esponenti della stagione aurea dei cantautori anni settanta, nonostante il disinteresse di molti altri, offrendo il polso della situazione sulle nuove istanze musicali. Negli ultimi anni è quindi in atto una attenzione precipua delle major e delle rispettive direzioni artistiche, quella di mettere l'accento sulle nuove tendenze, al di là della categoria Nuove Proposte, che non sempre è stata apportatrice di idee innovative, quanto soltanto di nuovi interpreti. Ecco quindi che per vari esponenti del genere indie e rock, partecipare a Sanremo ha coinciso con l'inizio delle proprie fortunate carriere o di una loro maggiore popolarità.
Per contro, si può affermare che il Festival non è esaustivo dell'intero panorama musicale italiano, che conosce infinite realtà ed artisti.
Sanremo e le giurie
Da sempre oggetto di discussione sono state le discordanze tra i verdetti delle giurie e le vendite dei rispettivi dischi, le quali sono state definite come il verdetto del pubblico, quindi più veritiero in quanto in grado di distribuirsi nel corso del tempo, e non a seguito di un ascolto da parte di alcuni giurati.
Molte canzoni penalizzate dalle giurie sono state definite infatti come canzoni non immediate, tali da non essere apprezzate al primo ascolto, fino a decretare, tramite l'insieme dei consensi di pubblico e critica, un vincitore morale, quasi sempre differente dal vincitore ufficiale, e spesso anche dai premi assegnati dagli addetti ai lavori. Soprattutto nelle gare che comprendevano serate ad eliminazione, e quindi il verdetto di alcuni giurati, l'estromissione di alcune canzoni ha fatto gridare allo scandalo, e spesso il responso degli acquirenti di dischi ha dato torto ad alcune giurie che sono state definite "miopi", e della cui competenza in materia l'opinione pubblica ha spesso dubitato, fino ad ipotizzare (senza mai riscontri concreti) una certa manipolabilità delle stesse da parte dei discografici.
Meno indicativi invece i piazzamenti nelle gare dove tutte le canzoni in gara avevano assicurata la serata finale, ed in maggiore misura i risultati dei voti popolari, dove era logico aspettarsi delle preferenze che non potessero rispecchiare la qualità delle canzoni, laddove la presenza dei giurati appunto esigeva (e quasi mai otteneva) un giudizio più obiettivo che potesse distinguere le canzoni degne di nota da quelle più corrive o di cattivo gusto. E quindi possiamo notare un coinvolgimento da parte dell'autore.
Numerosi i casi di questa ampia forbice tra consenso delle giurie e di pubblico. Tralasciando quelli che sono stati semplicemente dei trampolini di lancio per molti artisti al di là dei loro risultati e delle stesse canzoni proposte, si possono citare alcuni esempi di canzoni che hanno ottenuto piazzamenti modesti o sono state escluse dalla serata finale, venendo successivamente rivalutate: E se domani di Fausto Cigliano e Gene Pitney del 1964, affermatasi nella successiva versione di Mina; Io che non vivo (senza te) di Pino Donaggio e Jody Miller del 1965, in seguito reinterpretata da numerosi artisti; Il ragazzo della via Gluck di Adriano Celentano del 1966; Una rosa blu di Michele Zarrillo del 1982, rilanciata dallo stesso artista nel 1998; 1950 di Amedeo Minghi del 1983; Vita spericolata di Vasco Rossi dello stesso anno; Donne di Zucchero del 1985, Lei verrà di Mango del 1986; Andamento lento di Tullio De Piscopo del 1988; Almeno tu nell'universo di Mia Martini del 1989; Cosa resterà degli anni '80 di Raf dello stesso anno; Laura non c'è di Nek del 1997; Confusa e felice di Carmen Consoli dello stesso anno; Mentre tutto scorre dei Negramaro del 2005.
Sanremo e l'Eurovision Song Contest
Come scritto sopra, il Festival di Sanremo fu l'ispiratore dell'Eurovision Song Contest.
Il rappresentante italiano è stato spesso all'interno della kermesse canora sanremese: dal 1956 al 1966, ed anche nel 1972, 1997 e dal 2011 al 2013 e nel 2015, la partecipazione è stata appannaggio del brano e dell'interprete (od uno degli interpreti, negli anni della doppia esecuzione) vincitore a Sanremo; dal 1967 al 1969, ed anche nel 1987, 1989 e 1993, l'artista vincitore del Festival ha partecipato all'ESC presentando un altro brano; nel 1988, 1990 e 1992 sono invece stati i cantanti secondi o terzi classificati del Festival ad aver preso parte all'ESC, ancora con un brano diverso da quello proposto nella manifestazione italiana. Dal 1970 al 1975 è stato invece scelto quale rappresentante il vincitore della trasmissione Canzonissima (che nel 1972 coincideva col vincitore di Sanremo), mentre nel 1984 a partecipare all'ESC furono i vincitori della manifestazione Azzurro 1983. Nelle altre occasioni la scelta è stata effettuata direttamente dalla Rai.
Nel 1998 la Rai ha deciso che l'Italia non prendesse più parte alla competizione musicale continentale, nella quale sarebbe ritornata in gara nel 2011. Per quell'anno, come per i due successivi, l'artista rappresentante dell'Italia all'Eurovision Song Contest è stato nominato da un'apposita commissione tra quelli in competizione a Sanremo. I prescelti sono stati Raphael Gualazzi (2011), Nina Zilli (2012) e Marco Mengoni (2013), tutti classificatisi entro i primi 10 della kermesse europea. Nel 2014 la Rai ha scelto internamente Emma Marrone con la canzone La mia città con la quale è arrivata al ventunesimo posto. Nel 2015, è stato deciso che a rappresentare l'Italia a Vienna, salvo rinuncia, sarebbe stato il vincitore di Sanremo, come poi è accaduto: Il Volo si sono classificati terzi. Nel 2016 è stata Francesca Michielin a partecipare al concorso canoro europeo, arrivando sedicesima, ma a vincere il Festival di Sanremo sono stati gli Stadio, che infatti hanno rifiutato l'invito.
Riconoscimenti
- 1996 - Premio Regia Televisiva
- Evento TV
- 2000 - Premio Regia Televisiva
- Programma record d'ascolti
- 2002 - Gran Premio Internazionale dello Spettacolo
- Miglior evento
- 2002 - Premio Regia Televisiva
- Programma record d'ascolti
- 2003 - Premio Regia Televisiva
- Programma record d'ascolti
- 2007 - Premio Regia Televisiva
- Top Ten
- 2009 - Premio Regia Televisiva
- Top Ten
- Evento TV
- 2010 - Premio Regia Televisiva
- Top Ten
- 2011 - Premio Regia Televisiva
- Top Ten
- 2013 - Premio Regia Televisiva
- Top Ten
- 2015 - Premio Regia Televisiva
- Top Ten
- 2016 - Premio Regia Televisiva
- Top Ten
Note
- ^ Giovanni Bezzi, "Sanremo ha rubato a Rimini il Festival della Canzone", Il Resto del Carlino, 13 febbraio 1962
- ^ Storia del Casinò di Sanremo, dalla Liberazione ai nostri giorni. Stampatore: Moderna Stampa, Riva Ligure (IM) Mario Cupisti, Ventinove e cavalli, 1977.
- ^ Sanremo, la finale del Festival meno vista di sempre liberoquotidiano.it, 23 febbraio 2014
- ^ Sanremo, crollano gli ascolti. Grande Fratello batte il Festival, in repubblica.it, 5 marzo 2004.
- ^ Eurovision 2015: per l'Italia andrà il vincitore di Sanremo! eurofestivalnews.com, 29 settembre 2014
- ^ Eurovision 2016, per l'Italia andrà il vincitore di Sanremo, su eurofestivalnews.com. URL consultato il 2 ottobre 2015.
- ^ a b Sanremo Festival: Festival Di Sanremo E La Storia Delle Sue Scenografie
Bibliografia
- Gianni Borgna, La grande evasione. Storia del Festival di San Remo - 30 anni di costume italiano, Roma, Savelli, 1980.
- Gianni Borgna, L'Italia di Sanremo, Arnoldo Mondadori Editore, 1998, ISBN 88-04-43638-7.
- Gigi Vesigna, Sanremo è sempre Sanremo, Milano, Sperling & Kupfer, 2000.
- Eddy Anselmi, Festival di Sanremo - Almanacco Illustrato della Canzone Italiana, Modena, Panini, 2009.
- Gigi Vesigna, Vox populi. Voci di sessant'anni della nostra vita, Roma, Excelsior 1881, 2010.
- Serena Facci; Paolo Soddu; Matteo Piloni, Il Festival di Sanremo. Parole e suoni raccontano la nazione, Roma, Carocci, 2011.
- Adriano Aragozzini, Enciclopedia del Festival di Sanremo, Roma, Rai Eri, 2013.
Voci correlate
- Radio Subasio
- Festival musicale
- Partecipanti al Festival di Sanremo
- Statistiche del Festival di Sanremo
- Società Italiana degli Autori ed Editori
Altri progetti
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Collegamenti esterni
- Festival di Sanremo - Sito ufficiale, su sanremo.rai.it.