Uomini soli

Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.
Vai alla navigazione Vai alla ricerca
Disambiguazione – Se stai cercando l'omonimo singolo, vedi Uomini soli (singolo).
Uomini soli
album in studio
ArtistaPooh
Pubblicazione3 marzo 1990
Durata45:52
Dischi1
Tracce10
GenerePop
EtichettaCGD
ProduttoreEmanuele Ruffinengo
Registrazioneottobre-dicembre 1989, Morning Studios di Milano
FormatiCD, LP, MC, download digitale
Noteil brano "Uomini soli" vince l'edizione 1990 del Festival di Sanremo. Vendite totale: 700.000+
Certificazioni
Dischi di platinoBandiera dell'Italia Italia (2)[1]
(vendite: 500 000+)
Pooh - cronologia
Album precedente
(1989)
Album successivo
(1990)
Singoli
  1. Donne italiane/Davanti al mare
    Pubblicato: 2 gennaio 1990
  2. Uomini soli
    Pubblicato: 1º marzo 1990

Uomini soli è il ventiduesimo album in studio dei Pooh pubblicato il 3 marzo 1990 dalla CGD East West. Il disco debutta al primo posto della hit parade dove resiste per 10 mesi e risulta il 23' album più venduto.

Il disco[modifica | modifica wikitesto]

Viene aperto dal brano omonimo, vincitore del Festival di Sanremo. Il brano, per l'iniziativa attuata al Festival di quell'anno di far eseguire i brani in gara ad artisti stranieri, è stato eseguito anche in lingua inglese dalla cantante jazz Dee Dee Bridgewater con il titolo Angel of the night e un testo differente.

Tipiche del gruppo, anche e soprattutto del periodo degli anni ottanta, sono le seguenti caratteristiche dell'album:

  • Un buon numero di canzoni dedicate alle donne, come La luna ha vent'anni, cantata da Red; oppure il singolo Donne italiane, interpretato a quattro voci alternate; si ricordino inoltre Giulia si sposa, con testo di Negrini cantato da Stefano, oppure L'altra donna, cantata da Dodi.
  • Il riferimento ad alcune situazioni di politica internazionale dell'epoca. In questo disco in particolare viene ricordata, nella canzone Città proibita, cantata da Roby, la tragica Protesta di piazza Tienanmen del 1989.
  • Un brano di stampo autobiografico come Non solo musica, cantato da Roby.

Risulta invece inedita per il gruppo la partecipazione di altri cantanti solisti. È il caso di Tu vivrai, brano di chiusura dell'album, eseguita una strofa a testa da Eros Ramazzotti, Enrico Ruggeri, Raf e Umberto Tozzi con i Pooh a interpretare i cori.

La copertina del disco, come in altri casi all'epoca, è realizzata in carta riciclata.

Tracce[modifica | modifica wikitesto]

  1. Uomini soli (Facchinetti-Negrini) - 4'03" - Voci principali: Dodi, Red, Roby, Stefano
  2. Napoli per noi (Canzian-D'Orazio) - 4'11" - Voce principale: Red
  3. L'altra donna (Battaglia-Negrini) - 4'35" - Voce principale: Dodi
  4. Città proibita (Facchinetti-Negrini) - 5'18" - Voce principale: Roby
  5. Donne italiane (Facchinetti-Negrini) - 4'33" - Voci principali: Red, Stefano, Roby, Dodi
  6. Non solo musica (Facchinetti-D'Orazio) - 4'43" - Voce principale: Roby
  7. La luna ha vent'anni (Canzian-Negrini) - 4'35" - Voce principale: Red
  8. Davanti al mare (Battaglia-Negrini) - 4'17" - Voce principale: Dodi
  9. Giulia si sposa (Facchinetti-Negrini) - 4'09" - Voce principale: Stefano
  10. Tu vivrai (Facchinetti-Negrini) - 5'28" - Voci principali: Eros Ramazzotti, Enrico Ruggeri, Roby, Raf, Umberto Tozzi

Formazione[modifica | modifica wikitesto]

Classifiche[modifica | modifica wikitesto]

Classifiche settimanali[modifica | modifica wikitesto]

Classifica (1990) Posizione
massima
Europa[2] 45
Italia[3] 1

Classifiche di fine anno[modifica | modifica wikitesto]

Classifica (1990) Posizione
Italia[4] 6


Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Pooh gratis per il Wwf, su archiviolastampa.it, La Stampa, 25 settembre 1990, 21. URL consultato il 21 maggio 2015. Per ricercare l'articolo, inserire Pooh uomini soli doppio disco di platino nel campo Parole chiave, quindi premere Cerca
  2. ^ (EN) European top 100 albums (PDF), su worldradiohistory.com, Music & Media (Pag.12). URL consultato il 3 novembre 2020.
  3. ^ (EN) Top 3 albums in Europe (PDF), su worldradiohistory.com, Music & Media (Pag.11). URL consultato il 3 novembre 2020.
  4. ^ Ernesto Assante, LUCIO DALLA E' IL RE DI DENARI, in la Repubblica, 19 febbraio 1991. URL consultato il 2 dicembre 2021.

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

  Portale Musica: accedi alle voci di Wikipedia che trattano di musica