|fatturato= 398 milioni di Euro<ref name="repubblica">{{cita web|url=http://www.repubblica.it/economia/affari-e-finanza/2014/01/13/news/merlo_il_braccio_telescopico_solleva_gli_utili-75776118|titolo=Merlo, il braccio telescopico solleva gli utili|autore=Christian Benna|editore=repubblica.it|data=13 gennaio 2014|accesso=17 gennaio 2014}}</ref>
|PIL procapite PPA = 16.900 [[Euro|€]]<ref>[http://blog.lalocandina.it/post/2011/04/22/Crolla-il-Pil-pro-capite-in-Italia.aspxid=7&user_100ind_pi1id_pagina=58&cHash=85588a4fd38ccb3c061c32a042fc0b94 Istat, Conti economici regionali, Statistiche in breve, 28 settembre 2010]</ref> anno 2009
|Immagine localizzazione = Apulia in Italy.svg
|Mappa = Map of region of Apulia, Italy, with provinces-it.svg
|Didascalia mappa = Mappa della regione con le sue province
|Sito = http://www.regione.puglia.it/
}}
}}
<br>
La '''Merlo Spa''' è un'industria metalmeccanica italiana specializzata nella produzione di [[carrello elevatore|carrelli elevatori]] a braccio telescopico, sia fissi che a torretta rotante, di [[Betoniera|betoniere auto-caricanti]], trasportatori cingolati e [[Piattaforma di lavoro aerea|piattaforme semoventi]], con sede a San Defendente di [[Cervasca]] ([[Cuneo]]).<br><br>
La '''Puglia''' (<small>[[Alfabeto fonetico internazionale|IPA]]</small>: {{IPA|[ˈpuʎʎa]}}; ''Apulia'' in [[Lingua latina|latino]], ''Iapyghia'', ''Ἰαπυγία'' in [[greco antico]], ''Púgghie'', ''Puje'' o ''Pujje'' in [[Dialetto barese|barese]], [[Dialetto foggiano|foggiano]] e [[Dialetto tarantino|tarantino]], ''Puia'' in [[Dialetto salentino|salentino]], ''Poulye'' in [[Lingua francoprovenzale|francoprovenzale]])<ref>in passato nota anche come ''Le Puglie''.</ref> è una [[Regioni d'Italia|regione italiana a statuto ordinario]] dell'[[Italia Meridionale]] di 4.087.758 abitanti<ref>[http://www.demo.istat.it/bilmens2012gen/ Dato Istat al 30/06/2012]</ref>, con [[capoluogo]] [[Bari]]. Confina a nord-ovest con il [[Molise]], a ovest con la [[Campania]] e la [[Basilicata]] ed è bagnata dal [[mare Adriatico]] a est e nord e dal [[mar Ionio]] a sud.
==Azienda==
{{Tripla immagine|left||120||136||138|Presso la [[Base Concordia]] in [[Antartide]]|Recupero in [[Formula 1]] nel [[Gran Premio d'Italia]] 2011|Merlo dell'[[Armée de terre]] settore logistica|Left alt text|Center alt text|Right alt text}}
Comprende la [[città metropolitana di Bari]] (capoluogo), [[Provincia di Foggia|Foggia]], [[Provincia di Barletta-Andria-Trani|Barletta-Andria-Trani]], [[Provincia di Taranto|Taranto]], [[Provincia di Brindisi|Brindisi]] e [[Provincia di Lecce|Lecce]]<ref>{{cita web|http://www.parlamento.it/parlam/leggi/04148l.htm|Legge 11 giugno 2004 n. 148|26-03-2008}}</ref>. La Puglia è la regione più orientale d'[[Italia]]: la località più ad est è [[Punta Palascìa]] ([[Otranto]]), distante 72 chilometri da [[Capo Linguetta]], la punta più settentrionale della Penisola del [[Karaburun]] in [[Albania]] e 78 chilometri dall'isola greca di [[Fanò]].
Tra i leader internazionali del settore, al 2013 l'azienda può contare su 5 filiali in [[Europa]] e 2 in [[Australia]], oltre 600 punti vendita nel mondo e la presenza in 60 mercati nazionali<ref name="repubblica"></ref>.
La prima entità statale d'Italia che prese il nome di [[Langobardia]] o Longobardia si trova nel sud della penisola e comprendeva principalmente la Puglia; era un territorio governato dai bizantini (thema) con capitale [[Bari]].
Nel 1987 ha fornito sollevatori telescopici per le basi di ricerca ENEA [[Concordia (Antartide)|Dome Concordia]] e [[Stazione Mario Zucchelli|Stazione Mario Zucchelli]]<ref>{{cita web|http://www.macchineagricolenews.it/2013/04/24/merlo-arriva-fino-al-polo|titolo=Merlo arriva fino al Polo|autore=Redazione|editore=macchineagricolenews.it|data=24 aprile 2013|accesso=17 gennaio 2014}}</ref> in [[Antartide|Antartide]], mentre nel 2013 per la stazione di ricerca della Nuova Zelanda [[Base Scott|Base Scott]]<ref>{{cita web|http://www.agricolturanews.it/consegna-polare-per-merlo|titolo=Consegna “polare” per Merlo|autore=Oxana Șelari|editore=agricolturanews.it|data=24 aprile 2013|accesso=17 gennaio 2014}}</ref> sempre in [[Antartide|Antartide]].
== Geografia fisica ==
Sono stati utilizzati i mezzi Merlo per il recupero di vetture incidentate e/o bloccate in pista durante diversi [[Gran Premio di Formula 1]] ([[Gran Premio d'Italia]] dal 1999, [[Gran Premio del Belgio]], [[Gran Premio di Abu Dhabi]], [[Gran Premio di San Marino]], [[Gran Premio d'Austria]], [[Gran Premio del Canada]], [[Gran Premio di Francia]])<ref>{{cita web|http://ricerca.repubblica.it/repubblica/archivio/repubblica/2012/02/07/il-re-dei-sollevatori-telescopici.html|titolo=Il re dei sollevatori telescopici
{{Vedi anche|Geografia della Puglia}}
|autore=Martino Villosio|editore=repubblica.it|data=7 febbraio 2012|accesso=17 gennaio 2014}}</ref>.<br>
[[File:Maps Puglia Iapygia.png|left|thumb|221x221px|Mappa della Puglia ad alta definizione.]]
=== Territorio ===
[[File:Territori pugliesi.JPG|thumb|left|I territori della Puglia]]
Merlo Spa ha prodotto e produce tuttora sollevatori telescopici per l'[[Esercito Italiano|Esercito Italiano]] e per altri eserciti nel mondo ([[Australian Army|Australian Army]], [[Armée de terre|Armée de terre]], [[Svenska Flygvapnet|Svenska Flygvapnet]]).<br>
Oltre ad essere la regione più orientale d'Italia la Puglia, con circa 800 chilometri di coste è una delle regioni italiane con maggiore sviluppo costiero.<ref name="Geogpuglia">{{Cita web|url=http://www.voyagesphotosmanu.com/territorio_puglia.html|accesso=6 luglio 2011|titolo=Il territorio della Puglia}}</ref> Lungo la costa si alternano tratti rocciosi (come sul Gargano), [[falesie]](coste rocciose dalle pareti a picco), ma anche litorali sabbiosi (come lungo il [[Golfo di Taranto]]). Nel [[2010]] il [[Ministero della Salute]] ha dichiarato balneabile il 98% delle coste pugliesi.<ref>{{Cita news|url=http://www.greenme.it/informarsi/ambiente/2582-acque-di-balneazione-2010-ecco-il-rapporto-del-ministero-della-salute-che-presenta-il-nuovo-portale-caserta-fanalino-di-coda|accesso=6 luglio 2011|titolo=Acque di balneazione 2010: ecco il rapporto del ministero della salute che presenta il nuovo portale. Caserta fanalino di coda|pubblicazione=greenme.it}}</ref>
==Storia==
L'interno della regione è prevalentemente pianeggiante e collinare, senza evidenti contrasti tra un territorio e l'altro. Tuttavia, vi sono otto sub regioni differenti: il [[Gargano]] e il [[Subappennino Dauno]] sono le uniche zone montuose della Puglia (con rilievi che superano i 1000-1100 metri s.l.m.);<ref name="TCI">{{Cita web|url=http://books.google.it/books?id=Dpw8sVVqkmAC&pg=PA11&lpg=PA11&dq=geografia+della+puglia&source=bl&ots=oC-dMU8b3A&sig=bV9zGT46YspGmRXd7X7n0eaiyPQ&hl=it&ei=6M0STrWfEsTKsgbBt8n2Dg&sa=X&oi=book_result&ct=result&resnum=5&sqi=2&ved=0CFAQ6AEwBA#v=onepage&q=geografia%20della%20puglia&f=false|accesso=6 luglio 2011|titolo=Touring Club Italiano: Puglia - Google Libri}}</ref> il [[Tavoliere delle Puglie]], esteso per 3000 chilometri quadrati,<ref name="TCI"/> rappresenta la più estesa pianura d'Italia dopo la [[Pianura Padana]];<ref>{{Cita web|url=http://www.laterradipuglia.it/le-aree-della-puglia/il-tavoliere|accesso=6 luglio 2011|titolo=Il Tavoliere delle Puglie - La Terra di Puglia.it}}</ref> le [[Murge]], un altopiano di natura calcarea posto a sud del Tavoliere che si estende fino alle [[serre salentine]];<ref name="Geogpuglia"/> la [[Terra di Bari (geografia)|Terra di Bari]], tra la Murge e il mare Adriatico, è un'area pianeggiante o leggermente ondulata; la [[Valle d'Itria]], situata a cavallo tra le province di Bari, Brindisi e Taranto, si caratterizza da un'alternanza tra vallate e ondulazioni e soprattutto da un'elevatissima popolazione sparsa (questa è la zona di maggior concentrazione di [[trulli]]);<ref>{{Cita web|url=http://www.tno.it/tecno_it/indici_it/la%20MdT%20abstract.pdf|accesso=6 luglio 2011|titolo=La Murgia dei Trulli: analisi e prospettive della economia agro-silvo-pastorale}}</ref> l'[[Arco ionico tarantino]] segue la costa dell'intera provincia, estendosi dal sistema murgiano, a nord, fino alla penisola salentina, a sud, abbracciando una zona collinare ed una vasta zona costiera pianeggiante;<ref>{{Cita web|url=http://paesaggio.regione.puglia.it/images/stories/MATERIALE_PROPOSTA_ADOZIONE_PPTR/5_schede_ambiti/08_arco%20ionico%20tarantino.pdf|accesso=6 luglio 2011|titolo=Schede degli ambiti paesaggistici: Arco Jonico Tarantino}}</ref>
La società è stata costituita nel [[1964]] dai fratelli Amilcare e Natalina Merlo ed ha mosso i primi passi nel settore delle costruzioni e dell'industria, successivamente i suoi mezzi hanno trovato applicazione<br> anche nel comparto agricolo (60% dell'attuale fatturato)<ref name="repubblica"></ref>
Alla Puglia appartiene l'[[arcipelago]] delle [[isole Tremiti|Tremiti]], a nord-est al largo della costa garganica, le piccole [[isole Cheradi]], presso Taranto e l'[[isola di Sant'Andrea (Gallipoli)|isola di Sant'Andrea]] dinanzi alla costa di [[Gallipoli (Italia)|Gallipoli]]. Dal punto di vista geografico la regione fisica pugliese include anche il piccolo arcipelago di [[Pelagosa]], a nord-est delle Tremiti, che oggi è parte della [[Croazia]].
{{immagine grande|Tavoliere delle Puglie e Gargano visti da Ascoli Satriano.jpg|940px|<center>Tavoliere delle Puglie e [[Gargano]] visti da una collina di [[Ascoli Satriano]]}}
Diverse sono state le innovazioni tecnologiche apportate al settore dei sollevatori telescopici a livello mondiale<ref>{{cita web|http://www.agricoltura24.com/amilcare-merlo-imprenditore-dell-anno|titolo=Amilcare Merlo Imprenditore dell'anno|autore=Redazione|editore=agricoltura24.com|data=26 novembre 2012|accesso=17 gennaio 2014}}</ref>, di seguito una breve cronistoria<ref>Angelo Scorza, [http://www.ship2shore.it/_modules/download/download/documenti_protetti/ita/33%202011/merlo.pdf?type=articolo&id=8516| Merlo solleva più in alto l’asticella] ship2shore.it, 5 settembre 2011</ref><ref>{{cita web|http://www.merlo.com/home/voci-menu-merlo-merlo-menu-items/la-nostra-storia/|titolo=La nostra storia, innovatori da 50 anni|autore=|editore=merlo.com|data=|accesso=17 gennaio 2014}}</ref>:
[[File:Polignanoamare0001.jpg|thumb|La costa presso [[Polignano a Mare]]]]
==== Geologia ====
[[1981]] l'azienda ha iniziato la propria produzione di sollevatori telescopici.<br>
[[File:Dolina Pozzatina.jpg|thumb|[[Dolina Pozzatina]], un evidente
caso di [[carsismo]] sul [[Gargano]]]]
Dal punto di vista [[geologia|geologico]] la Puglia è costituita per quasi l'80% da [[calcare|rocce calcaree]] e [[dolomite|dolomitiche]] in tutte le loro varietà.<ref>{{Cita web|url=http://www.ba2015.org/portal/page/portal/pianostrategico/VISIONI/Programma%20Lame%20BA2015.pdf|accesso=26 luglio 2011|titolo=Tutela e valorizzazione delle lame}}</ref>
Nel [[Giurassico medio]] e [[giurassico inferiore|inferiore]], nella parte geologica che poi diventerà la Puglia vi erano isole e scogliere sommerse dall'[[oceano Tetide]] e dai mari epi-continentali che la frammentazione della [[Pangea]] andava formando: con il progressivo deposito sui fondali dei gusci dei microrganismi marini, che li formavano sottraendo all'acqua il [[carbonato di calcio]] (CaCO<sub>3</sub>), si formò uno strato di [[rocce sedimentarie]] calcaree e dolomitiche, spesso in media centinaia di metri. Strati così spessi poterono formarsi non solo per la durata del processo di sedimentazione, circa 125 milioni di anni, ma anche per effetto della loro progressiva [[subsidenza]]<ref>{{cita web|http://www.itineraweb.com/it/pn/geologia.php|Geologia della Puglia|14-06-2008}}</ref>.
[[1987]] viene presentato il modello ''Panoramic'', telescopico con visibilità totale a 360°, grazie al motore laterale parallelo al braccio (fissato sul telaio posteriormente) e opposto alla cabina<!--<ref name="UIBM">{{cita web|http://www.uibm.gov.it|titolo=UIBM - Ufficio Italiano Brevetti e Marchi|autore=|editore=|data=|accesso=}}</ref>-->.<br>
Nel [[Cretacico]]<ref>{{cita web|url=http://www.notizie-online.it|titolo=Notizie on-line|accesso=26 marzo 2008}}</ref> buona parte della Puglia era al di sopra del livello del mare, per quanto la regione si presentasse come un [[arcipelago]]. In questo periodo iniziano i primi [[carsismo|fenomeni carsici]].
[[1991]] nascono i sollevatori con torretta girevole ''Roto'', caratterizzati dalla possibilità di raggiungere ogni posizione su 360° senza senza necessità di riposizionamento della macchina.<br>
Nel [[Paleocene]] una serie di intrusioni subvulcaniche crearono la ''Punta delle Pietre nere'', in prossimità di Marina di Lesina, le uniche [[rocce magmatiche]] affioranti in Puglia<ref>{{pdf}} {{cita web|url=http://www.apat.gov.it/site/_files/Pubblicazioni/MemorieLXV/mem_des_fos_tavole_mollusca2.pdf|titolo=Punta delle pietre Nere|accesso=13 aprile 2008}}</ref>.
Tra i 12 e i 2 milioni di anni fa l'[[Appennino]] prende la sua forma definitiva<ref>{{cita libro|G.| de Lorenzo|"Studi di geologia nell'Appennino meridionale, Atti d. R. Accad. d. Sci, Fis. e Mat.|Napoli ser. 2, vol. viii. no. 7 |1896}}</ref>: nel processo di creazione di questa catena montuosa la Puglia non è direttamente coinvolta, ma ne subisce soltanto gli effetti secondari. Nel processo di [[orogenesi]] degli appennini, infatti, la Puglia rappresenta l'[[avampaese]], cioè quella massa continentale che fa da ostacolo alla spinta orogenetica proveniente da un'altra massa.
[[1996]] la gamma viene ampliata con mezzi dedicati al settore agricolo, i ''Turbofarmer'', sollevatori telescopici con omologazione da [[Trattore agricolo|trattrice agricola]].<br>
In questo periodo si forma anche la cosiddetta [[fossa bradanica]], e il processo di sedimentazione provvede alla formazione dei calcari teneri, come il cosiddetto ''[[tufo (roccia)|tufo]]''.
Diecimila anni fa si completa il [[tavoliere delle Puglie|Tavoliere]] con i laghi di Lesina e [[lago di Varano|Varano]].<ref>{{cita web|http://www.itineraweb.com/it/pn/geologia.php|Geologia della Puglia|13-04-2008}}</ref>.
[[File:Laghi Alimini.jpg|thumb|Una veduta dei [[Laghi Alimini]] presso [[Otranto]]]]
[[File:Ilpunto più est d'italia.jpg|thumb|[[Punta Palascìa]], presso [[Otranto]], è il punto più a est d'Italia]]
La [[carsismo|natura carsica]] di gran parte del territorio pugliese e la scarsità di precipitazioni rendono la regione particolarmente povera di corsi d'acqua superficiali. Con l'eccezione dell'[[Ofanto]] e del [[Fortore]], che hanno in Puglia solo parte del loro percorso, i fiumi pugliesi sono caratterizzati per lo più corsi brevi e a carattere torrentizio, come accade al [[Candelaro]], al [[Cervaro (fiume)|Cervaro]] e al [[Carapelle (fiume)|Carapelle]].
I laghi naturali della regione sono tutti laghi costieri, separati dal [[mare Adriatico]] mediante stretti cordoni sabbiosi. I maggiori sono quelli di [[lago di Lesina|Lesina]] e di [[lago di Varano|Varano]] sulla costa settentrionale del [[Gargano]]. In territorio di Manfredonia si trova l'area umida del [[lago Salso]], alimentata dalle acque dolci del Cervaro. Le [[Saline di Margherita di Savoia]] sono invece il residuo del cosiddetto lago di [[Salpi]], attestato in epoca romana. Più a sud, presso [[Otranto]], si trovano invece i [[laghi Alimini]].
[[2000]] inizia la produzione dei ''Multifarmer'', trattori agricoli (con [[Presa di potenza|PTO]] e [[Attacco a tre punti|attacco a tre punti]]) con braccio telescopico<ref>Andrea Bedosti, [http://www.georgofili.net/schedadigitale.asp?idv=3109| Il trattore Pavesi P4: 100 anni ma non li dimostra] georgofili.net, 2 giugno 2011</ref>.<br>
Tra gli invasi artificiali, il [[lago di Occhito]], a monte della omonima [[diga]] costruita sul fiume [[Fortore]] nei pressi del confine col [[Molise]], è il primo bacino artificiale realizzato in Puglia, dal ''Consorzio per la Bonifica della Capitanata di Foggia'', per fronteggiare le frequenti [[crisi idrica|crisi idriche]] della regione.A Brindisi si trova l'[[Oasi di protezione dell'invaso artificiale e del parco del Cillarese|invaso del Cillarese]],creato nel 1980 e oggi oasi protetta.Più recente è il lago sul torrente [[Locone]], affluente dell'Ofanto, realizzato nel territorio di [[Minervino Murge]] al confine con la [[Basilicata]].
[[2010]] viene presentato il modello ''Hybrid'', il primo sollevatore telescopico ''ibrido'' a propulsione elettrica, migliorato e definitivamente proposto nel [[2013]].<ref>{{cita web|http://agronotizie.imagelinenetwork.com/agrimeccanica/2013/10/16/merlo-407-ibrido-medaglia-d-oro-per-l-innovazione-agricola|titolo=Merlo 40.7 Ibrido, medaglia d'oro per l'innovazione agricola|autore=Michela Lugli|editore=agronotizie.imagelinenetwork.com|data=16 ottobre 2013|accesso=17 gennaio 2014}}</ref><br><br>
== Galleria immagini ==
==== Orografia ====
[[File:Altimetria Puglia.svg|thumb|left|La Puglia per zone altimetriche]]
<gallery></gallery>
Il suo territorio è pianeggiante per il 53%, collinare per il 45% e montuoso solo per Il 2% il che la rende la regione meno montuosa d'Italia. I monti più elevati si trovano nel [[subappennino Dauno]], nella zona nord-occidentale, al confine con la [[Campania]], dove si toccano i 1152 m del [[Monte Cornacchia (Puglia)|Monte Cornacchia]], e sul promontorio del [[Gargano]], a nord-est con i 1055 m del [[monte Calvo (Gargano)|monte Calvo]], [[monte Spigno]], [[monte Vernone]], [[Monte Sacro (Puglia)|monte Sacroe]] monte Caccia
Il territorio collinare pugliese è suddiviso tra le [[Murge]] e le [[serre salentine]].
== Note ==
La [[Murgia]] (o le ''Murge''), è una subregione pugliese molto estesa, corrispondente a un altopiano carsico di forma rettangolare compresa per gran parte nella [[provincia di Bari]] e in quella di [[Barletta-Andria-Trani]].
<references />
Si estende a occidente toccando la [[provincia di Matera]], in [[Basilicata]]; inoltre si prolunga verso sud nelle province di Taranto e Brindisi. Si suddivide in Alta Murgia, che rappresenta la parte più alta e [[roccia|rocciosa]], costituita prevalentemente da bosco misto e dove la vegetazione è piuttosto povera, e in Bassa Murgia, dove la terra è più fertile e ricoperta in prevalenza da [[Oliveto|oliveti]].
Le [[serre salentine]], invece, sono un elemento collinare che si trova nella metà meridionale della provincia di Lecce.
Le pianure sono costituite dal [[Tavoliere delle Puglie]], che rappresenta la più vasta pianura d'Italia dopo la [[Pianura Padana]] e occupa quasi la metà della [[Capitanata]]; dalla [[pianura salentina]], un vasto e uniforme bassopiano del [[Salento]] che si estende per gran parte del [[provincia di Brindisi|brindisino]] (''piana brindisina''), per tutta la parte settentrionale della [[provincia di Lecce]], fino alla parte meridionale della [[provincia di Taranto]], e dalla fascia costiera della [[Terra di Bari (geografia)|Terra di Bari]], quella parte di territorio stretto tra le [[Murge]] e il [[mare Adriatico]] e comprendente l'intero litorale dalla foce dell'[[Ofanto]] fino a [[Fasano]].
== Collegamenti esterni ==
* [http://www.merlo.com/ Sito Merlo Spa]
=== Clima ===
{{Portale|Aziende|Cuneo}}
{{Vedi anche|Stazioni meteorologiche della Puglia|Clima della Puglia}}
<!--
In tutta la Puglia il clima è tipicamente [[clima mediterraneo|mediterraneo]]<ref>{{pdf}} {{cita web|url=http://ressources.ciheam.org/om/pdf/c53/01002025.pdf|titolo=Vegetazione e clima della Puglia|accesso=26 marzo 2008}}</ref>: le zone costiere e pianeggianti hanno [[estate|estati]] calde, ventilate e secche e [[inverno|inverni]] miti. Le [[precipitazioni]], concentrate durante l'[[autunno]] inoltrato e l'[[inverno]], sono scarse e per lo più di carattere piovoso in pianura, mentre sull'altopiano delle Murge sono frequenti le nevicate in caso di correnti fredde da est. In autunno inoltrato e in inverno sono frequenti le nebbie mattutine e notturne nella Capitanata e sulle Murge.
[[Categoria:Aziende della provincia di Cuneo]]
Le escursioni termiche tra estate e inverno sono notevolissime nelle pianure interne: nel Tavoliere si può passare dagli oltre 40 °C estivi ai -2 °C / -3 °C delle mattine invernali.
[[Categoria:Aziende italiane]] -->
== Storia ==
{{Vedi anche|Storia della Puglia}}
[[File:Colonne Doriche.JPG|thumb|left|Colonne doriche del Tempio di Poseidone, [[Taranto]]]]
[[File:Amphitheatre of Lucera.jpg|thumb|left|Arena dell'[[Anfiteatro Romano di Lucera]]]]
[[File:Arco Federico II.jpg|thumb|Arco di Federico II a Foggia, via Arpi.<ref>[http://www.ilfrizzo.it/Storia0987.htm Foggia, 1853: i resti del palazzo imperiale di Federico II di Svevia oggetto di tutela<!-- Titolo generato automaticamente -->]</ref>]]
L'insediamento umano in Puglia risale quanto meno a 250.000 anni fa, come testimoniano i resti fossili dell'[[Uomo di Altamura]], una forma arcaica di ''[[Homo neanderthalensis]]''. Numerosi sono i reperti di epoca [[preistoria|preistorica]], tra i quali diversi [[menhir]] e [[dolmen]]<ref>{{cita web|http://www.geocities.com/liceo_livio/archeo/iperPuglia/dolmen_e_menhir_di_puglia.htm|Dolmen e Menhir in Puglia, di Giulia Ferola|26-03-2008}}</ref>. Intorno al [[I millennio a.C.]], si insediarono sul territorio i popoli dei [[Dauni]], dei [[Peucezi]] e dei [[Messapi]] di probabile origine [[Illiria|illirica]]<ref>''Conectitur secunda regio amplexa Hirpinos, Calabriam, Apuliam, Sallentinos ... Graeci Messapiam a duce appellavere et ante Peucetiam a Peucetio Oenotri fratre in Sallentino agro''.<br />([[Plinio il Vecchio]], ''[[Naturalis historia]]'', Libro III, edizione a cura di H. Zehnacker, Parigi, 1998)
'''Traduzione''': Confina con questi luoghi la Lucania la seconda regione, che comprende gli Irpini, la Calabria, la Puglia e i Salentini ... I Greci chiamarono la Calabria Messapia dal nome del loro comandante, e prima ancora Peucezia, da Peucezio, fratello di Enotro, che risiedeva nel territorio del Salento.<br />Traduzione di G. Ranucci in G.B. Conte (a cura di), Gaio Plinio Secondo. ''Storia Naturale I. Cosmologia e geografia''. Libri 1-6, Torino 1982</ref>, e più tardi, in epoca ellenica, numerose furono le colonie [[Magna Grecia|magnogreche]] soprattutto nella parte meridionale della regione, tra le quali la città spartana di [[Taras (Taranto)]].
{{Nota
|allineamento = destra
|larghezza = 250px
|titolo = Le origini del nome
|contenuto =
Il [[toponimo]] storico ''Apulia'' (esito [[Lingua latina|latino]] del [[Lingua greca|greco]] ''Ἰαπυγία'', ''[[Japigia]]'') deriva dall'antica [[popolazione]] degli [[Apuli]] (gr. [[Japigi]]) che in [[popoli dell'Italia antica|epoca preromana]] abitavano la parte centro-settentrionale della regione (i [[Dauni]] a nord, i [[Peuceti]] al centro, mentre a sud era stanziato l'affine popolo dei [[Messapi]]). Il termine ''Japudes'' (Japigi) si compone del [[prefisso]] arcaico "jap-", che indicherebbe i popoli provenienti dall'altra costa dell'[[Mare Adriatico|Adriatico]].
Secondo una diffusa pseudo-[[etimologia]], invece, ''Apulia'' deriverebbe da ''Apluvia'', ossia ''terra senza piogge''<ref>{{cita web|http://www.laterradipuglia.it/benvenuti-in-puglia/regione-puglia|Regione Puglia|26-03-2008}}</ref>.
[[File:Koenigreich beider Sizilien.jpg|thumb|Mappa del XIX secolo del [[Regno delle Due Sicilie]]]]
Con l'occupazione romana fu istituita la ''[[Regio II Apulia et Calabria]]'', che includeva un territorio appena più esteso dell'attuale regione: solo in seguito il toponimo ''Apulia'' sarebbe stato adottato per designare anche la [[Salento|penisola salentina]].
Solo negli ultimi decenni l'uso del singolare ''Puglia'' si è stabilizzato; fino a prima dell'istituzione delle regioni, infatti, si usava indifferentemente anche il nome ''le Puglie''<ref>Ad esempio, dall'unità d'Italia sino al [[1931]] il nome ufficiale dell'attuale capoluogo di Regione era ''Bari delle Puglie''.</ref>.
<!-- Secondo il VOCABOLARIO ETIMOLOGICO DELLA LINGUA ITALIANA di OTTORINO PIANIGIANI (Firenze 1907) Hiapygìa (o Iapygìa?) sarebbe derivato dalla radice indoeuropea ak- (da cui anche acqua), "piegare". Sbloccate la pagina delle discussioni. *[http://www.etimo.it/?term=acqua&find=Cerca] -->
}}
Durante la [[seconda guerra sannitica]] ([[326 a.C.|326]]-[[304 a.C.]]), l'esercito romano, nel tentativo di prestare soccorso a [[Lucera|Luceria]], assediata dai [[Sanniti]], subì una grave sconfitta nella [[Battaglia delle Forche Caudine]] ([[321 a.C.]]). Ben presto [[Roma antica|Roma]] comprese l'importanza strategica dell<nowiki>'</nowiki>''Apulia'', ma l'occupazione della regione, nel [[III secolo a.C.]], non fu agevole soprattutto per la resistenza di [[Storia di Taranto|Tarentum]] e [[Brindisi|Brundisium]]. Nel [[216 a.C.]] a [[Battaglia di Canne|Canne]] ([[Barletta]]) l'esercito romano patì contro i [[Cartaginesi]] di [[Annibale]] la sua peggiore sconfitta.
Venne quindi istituita la ''[[Regio II Apulia et Calabria]]''<ref>[http://www.telemaco.unibo.it/rom/italia/apulia1.htm Regio II Apulia et Calabria mappa e storia]</ref>, che includeva anche il [[Sannio]], una parte dell'attuale Molise e la Basilicata orientale. Con la costruzione della [[via Appia]] e, in epoca imperiale, della [[via Traiana]] (lungo cui prosperarono città come [[Troia (Italia)|Aecae]], [[Herdonia]], [[Gravina in Puglia|Silvium]], [[Canosa di Puglia|Canusium]] e [[Bitonto]]), la regione occupò posizioni di primato nella produzione del grano e dell'olio, diventando la maggior esportatrice di olio d'oliva in Oriente<ref>{{cita web|http://www.instoria.it/home/italia_antiqua_XVI.htm|Italia Antiqua di Antonio Montesanti|26-03-2008}}</ref>.
Alla [[caduta dell'Impero romano d'Occidente]], anche la Puglia attraversò un lungo periodo di sofferenza<ref>{{cita web|http://www.antica.unibo.it/bologna/romas04.html|Caduta dell'Impero Romano e dominazioni straniere (secoli IV-XI) di Franco Savelli|26-03-2008}}</ref>. Molti popoli ([[Odoacre|Eruli]] e [[Regno ostrogoto|Ostrogoti]]) si alternarono sul territorio, ma alla fine divenne dominio dell'[[Impero bizantino]] ([[Guerra gotica (535-553)|VI]]-[[Guerre bizantino-normanne|XI secolo]]). Bari divenne capoluogo di un territorio esteso sino all'odierna Basilicata e sottoposto all'autorità di un [[capitano]] (o più propriamente [[catapanato d'Italia|catapano]]), nome del governatore bizantino da dove deriva il termine [[Capitanata]].
Con l'arrivo dei [[Normanni]] ([[XI secolo]]), [[Taranto]] diventò la capitale dell'[[Principato di Taranto|omonimo principato]], esteso su tutta la [[Terra d'Otranto]].
Nel 1043 i Normanni fondarono la Contea di Puglia e, successivamente, il Ducato di Puglia e Calabria. Dal [[1130]] fece parte del [[Regno di Sicilia]]. Nel secolo XIII il nome Apulia fu utilizzato da alcuni autori per indicare la parte meridionale della penisola italiana<ref>Carla Marcato et alii, ''Dizionario di Toponomastica'', Utet, Torino, 1990.</ref>.
Sia con i Normanni che con gli [[Svevia|Svevi]] capeggiati dagli [[Hohenstaufen]]<ref>{{cita web|http://spazioinwind.libero.it/popoli_antichi/Arabi/Federico2.html|Federico II di Svevia|26-03-2008}}</ref>, la Puglia conseguì un grande progresso materiale e civile, che toccò l'apice con [[Federico II di Svevia|Federico II]], a cui si deve la realizzazione di una serie di edifici laici e religiosi, alcuni di alto valore artistico, tra cui [[Castel del Monte]] ad [[Andria]]. Tra il [[1282]] e il [[1400]] la Puglia fu sotto la dominazione degli [[Angioini]], all'interno del [[Regno di Napoli]], a cui si sostituirono gli [[spagnoli]]: a partire da questo momento cominciò a radicarsi il potere dei latifondisti sul territorio.
Dopo varie prese di potere, nel [[1734]] la Puglia, con la [[battaglia di Bitonto]] passò, insieme al resto del [[Regno di Sicilia]] dagli Asburgo ai Borboni, sancendo l'indipendenza del Regno. Tra il [[1806]] e il [[1815]], vi fu la dominazione francese che provvide alla modernizzazione della Puglia con l'abolizione del [[feudalesimo]] e con le riforme giudiziarie fino al ritrno dei Borbone e la nascita dal [[Regno delle Due Sicilie]].
Movimenti liberali si formarono in tutta la regione nel [[1820]] con il diffondersi della [[Massoneria]] e della [[Carboneria]]<ref>{{cita web|http://www.triplov.com/Venda_das_Raparigas/carbonaria_italiana/daniele_failli/introduzione.htm|La Carboneria|26-03-2008}}</ref>. Con il [[Regno d'Italia (1861-1946)|Regno d'Italia]] costituito nel [[1861]], la Puglia fu divisa amministrativamente nelle province di Foggia, Bari e Lecce; a queste si aggiunsero nel [[XX secolo|Novecento]] le province di Brindisi e Taranto. Nel periodo postumo all'unità d'Italia, sorsero diverse bande brigantesche, soprattutto in [[Capitanata]] e [[Terra di Bari (geografia)|Terra di Bari]]; tra i maggiori esponenti sono da menzionare [[Michele Caruso]], [[Antonio Angelo Del Sambro]] e [[Giuseppe Schiavone]], quest'ultimo fedele luogotenente del capobrigante [[Basilicata|lucano]] [[Carmine Crocco]].
[[File:Foggia, cattedrale da via Arpi.jpg|left|thumb|265x265px|Cattedrale di Foggia]]
Con il progressivo decadere del [[latifondo]], decaddero anche le antiche [[masserie]] pugliesi, proprietà di media estensione agraria. Durante il [[Fascismo]] la Puglia fu interessata da numerose bonifiche in vaste aree e, successivamente alla [[riforma agraria]] del [[secondo dopoguerra]], la regione ha goduto di un forte sviluppo agricolo. Negli [[Anni 1970|anni settanta]] e negli [[Anni 1980|anni ottanta]] l'economia della regione passò dal settore primario a quello terziario, con il notevole sviluppo derivato dal settore turistico.
Nel [[1946]], durante i lavori dell'[[Assemblea Costituente della Repubblica Italiana]], fu avanzata la proposta di fare della Puglia e del [[Salento]] due regioni distinte. Il 17 dicembre 1946, dopo la relazione di [[Giuseppe Codacci Pisanelli]], la Regione Salento fu istituita sulla carta, ma quando si arrivò alla ratifica in aula, il 29 novembre 1947, essa non era più prevista. Stando all'intervento in assemblea del socialista Vito Mario Stampacchia, la Regione Salento sarebbe stata sacrificata in seguito a un accordo fra [[Democrazia Cristiana|DC]] e [[Partito Comunista Italiano|PCI]] in difesa dei forti interessi economici [[Bari|baresi]]. Principale artefice di questo accordo fu [[Aldo Moro]], [[maglie]]se di nascita. La regione poi fu istituita nel 1970.
Nel [[2004]] viene istituita la sesta provincia pugliese, la [[provincia di Barletta-Andria-Trani]] comprendente come capoluogo tre grosse città e complessivamente dieci comuni scorporati dalle province di Bari e Foggia. Questa provincia è diventata pienamente operativa con le elezioni provinciali del [[2009]].
Recentemente, è stata depositata la proposta di un referendum avente lo scopo d'istituire la Regione [[Salento]], mediante scorporo delle province di [[Brindisi]], [[Lecce]] e [[Taranto]] dalla Regione Puglia. Molti, inoltre, vorrebbero l'istituzione della [[Moldaunia]] attraverso la fusione della [[provincia di Foggia]] con il [[Molise]]; questo progetto è arrivato fino in consiglio provinciale ma la proposta è stata bocciata.
== Politica ==
[[File:Shepherd-c-030-031.jpg|thumb|L'Italia meridionale in epoca augustea.]]
[[File:Foggia, corso V. Emanuele II (lato pozzo).JPG|thumb|Corso V. Emanuele a [[Foggia]], zona del maggior passeggio cittadino]]
La regione Puglia fu creata dopo l'Unificazione d'Italia ricalcando i confini di tre circoscrizioni del [[Regno delle due Sicilie]]:
* La [[Capitanata]], corrispondente al territorio a nord dell'[[Ofanto]], che ebbe come capoluogo [[San Severo]] dal [[XIV secolo]] fino al [[1579]], poi [[Lucera]] fino al [[1806]] e infine [[Foggia]].
* La [[Terra di Bari (territorio storico)|Terra di Bari]], estesa a sud dell'Ofanto e comprendente gran parte dell'altopiano delle Murge e della pianura costiera, che ebbe come capoluogo [[Trani]] dal [[1586]] e [[Bari]] dal [[1806]].
* La [[Terra d'Otranto]], comprendente l'arco ionico tarantino e il Salento, che ebbe come capoluogo dapprima [[Otranto]] e dal [[XII secolo]] [[Lecce]].
Durante i lavori dell'[[Assemblea Costituente della Repubblica Italiana|Assemblea Costituente]] fu avanzata la proposta di fare della Puglia settentrionale e del Salento due regioni distinte. Il 17 dicembre [[1946]], dopo la relazione di [[Giuseppe Codacci Pisanelli]], la Regione Salento fu istituita sulla carta, ma quando si arrivò alla ratifica in aula, il 29 novembre [[1947]], essa non era più prevista.
Il presidente della Regione è [[Nichi Vendola]] ([[Sinistra Ecologia Libertà]]), eletto a sorpresa nel [[2005]] e confermato nel [[Elezioni regionali italiane del 2010|elezioni regionali del 2010]]. In precedenza la Puglia ha sempre visto prevalere formazioni politiche centriste o di destra che si sono tradotte in amministrazioni regionali a impronta democristiana prima e di centrodestra poi. Dal 1 Gennaio 2015 è stata istituita la [[città metropolitana di Bari]], nuovo ente che ha sostituito la [[provincia di Bari]], costituendo, di fatto, una fusione tra gli ex [[comune|comuni]].
=== Suddivisione amministrativa ===
[[File:Vieste.architiello.jpg|thumb|La costa garganica presso [[Vieste]] Arco San Felice]]
[[File:Grotte Castellana (5).jpg|thumb|La Grotta Bianca delle [[Grotte di Castellana]]]]
| [[File:Map of region of Apulia, Italy, with provinces-it.svg|200px]]
| [http://www.regione.puglia.it/ Puglia]
|}
=== Stemma ===
Il sito istituzionale della Regione Puglia<ref>{{Cita web|url=http://www.regione.puglia.it|accesso=3 luglio 2011|titolo=Sito istituzionale della Regione Puglia}}</ref> descrive ufficialmente lo stemma in questo modo:
{{citazione|Lo stemma della Regione Puglia è costituito da uno scudo, a sua volta sormontato da una corona "federicana" dedicata a Federico II di Svevia. Lo scudo racchiude alla sua sommità 6 cerchi che rappresentano le sei province pugliesi. Il corpo centrale è costituito da un ottagono nel cui centro campeggia l'albero d'ulivo, simbolo della pace e fratellanza. L'ottagono invece, rappresenta Castel del Monte, costruzione di origine medievale che costituisce uno degli itinerari turistico-culturali più suggestivi della Regione. I colori dominanti dello stemma sono l'oro, l'argento, il rosso e l'azzurro del mare.}}
Lo stemma regionale raffigura un albero d'[[olivo]] che non soltanto ricorda che l'[[olio alimentare|olio extravergine]] prodotto dalla spremitura delle [[Drupa|drupe]] di questo albero rappresenta una delle risorse più preziose e importanti per l'[[agricoltura]] pugliese, ma anche un elemento costante nel [[paesaggio]] che diventa anche segno di unità di tutta la regione, da nord a sud.
=== Onorificenze ===
{{Onorificenze
|immagine= Merito civile gold medal BAR.svg
|nome_onorificenza= Medaglia d'oro al Merito Civile
|collegamento_onorificenza= Città decorate al merito civile
|motivazione = In occasione dei massicci e ripetuti episodi di immigrazione clandestina, l'intera popolazione della Puglia dava prova collettiva di civismo e di forza morale. Con straordinaria abnegazione privati cittadini, comuni, province e istituzioni offrivano il loro determinante contributo e incondizionato impegno in soccorso dei numerosissimi profughi arrivati sulle loro coste in condizioni disperate. Operando generosamente per accorrere in aiuto dei più deboli, la Comunità tutta offriva alla Nazione splendido esempio di grande solidarietà sociale e nobile spirito di sacrificio.<ref>{{Cita web|url=http://www.quirinale.it/elementi/DettaglioOnorificenze.aspx?decorato=497|accesso=3 luglio 2011|titolo=Descrizione sul sito istituzionale della Presidenza della Repubblica}}</ref>}}
{{Onorificenze
|immagine=ProtezioneEcc1.png
|nome_onorificenza= Medaglia al merito di I classe della Protezione Civile
|collegamento_onorificenza=Attestato di pubblica benemerenza della Protezione civile
|motivazione=Per la partecipazione all'evento sismico del 6 aprile 2009 in Abruzzo, in ragione dello straordinario contributo reso con l'impiego di risorse umane e strumentali per il superamento dell'emergenza.
|luogo=D.P.C.M. 11 ottobre 2010, ai sensi del ai sensi dell'art. 5, comma 5, del decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri 19 dicembre 2008.<ref>{{cita web|url=http://www.protezionecivile.gov.it/resources/cms/documents/dpcm_11_10_2010.pdf|titolo=Concessione dell'attestato di pubblica benemerenza da parte del Consiglio dei Ministri per le operazioni di soccorso alla popolazione colpita dal terremoto in Abruzzo nel 2009|accesso=25 maggio 2013}}</ref>}}
=== Giunta regionale ===
{{Vedi anche|Presidenti della Puglia}}
Dal 27 aprile [[2010]], e dopo il rimpasto del 20 marzo [[2013]] la giunta regionale è composta dal seguente organico:
==== Presidente ====
* [[Nichi Vendola]] ([[Sinistra Ecologia Libertà|Sel]]), con deleghe all'Assessorato delle Risorse Umane e con delega al Personale e Organizzazione, all' Avvocatura Regionale, alle Politiche legislative, al Controllo strategico e alle Aziende partecipate, al Controllo interno di Gestione, all’Internal Auditing, ai Rapporti Istituzionali, alle Politiche Internazionali;
==== Assessori ====
* Angela Barbanente, ''Vicepresidente'' con deleghe alla Qualità del Territorio e all'Assetto del Territorio, ai Beni Culturali, all'Urbanistica e alle Politiche Abitative;
* Loredana Capone ([[Partito Democratico|PD]]), Sviluppo economico - Competitività, Attività economiche e consumatori, Energia, Reti e Infrastrutture materiali per lo sviluppo, Internazionalizzazione, Ricerca Industriale e Innovazione;
* Leo Caroli (Sel), Lavoro - Politiche per il Lavoro;
* Giovanni Giannini (PD), Infrastrutture e Mobilità - Reti e Infrastrutture per la mobilità, Verifiche e Controlli dei Servizi del Trasporto pubblico locale, Lavori Pubblici;
* Leonardo Di Gioia, Bilancio - Affari generali, Contenzioso Amministrativo, Bilancio e Ragioneria, Finanze, Demanio e Patrimonio, Provveditorato ed Economato;
* [[Alba Sasso]] (Sel), Diritto allo studio e formazione - Scuola, Università, Formazione Professionale;
* Guglielmo Minervini (PD), Politiche giovanili, Trasparenza e Legalità - Politiche giovanili e cittadinanza sociale, Sport per tutti, Protezione civile;
* Silvia Godelli, Mediterraneo, Turismo, Cultura e Spettacolo;
* Elena Gentile (PD), Welfare - Politiche di Benessere sociale e Pari Opportunità, Programmazione sociale ed integrazione socio-sanitaria, Programmazione e Assistenza Territoriale e Prevenzione, Programmazione e Assistenza Sanitaria specialistica, Gestione accentrata e Finanza Sanitaria, Accreditamento e Promozione Sanitaria;
* Lorenzo Nicastro ([[Italia dei Valori|IdV]]), Qualità dell'ambiente - Ecologia, Ciclo Rifiuti e Bonifica, Rischio Industriale;
=== Cooperazione con i paesi balcanici ===
Negli ultimi anni la Puglia ha stretto numerosi e importanti relazioni con i paesi dell'area balcanica<ref>{{Cita web|url=http://www.balcanicooperazione.it/article/articleview/8255/1/250/|accesso=3 luglio 2011|titolo=Cooperazione Balcani}}</ref>: [[Albania]], [[Repubblica di Macedonia|Macedonia]], [[Montenegro]] e [[Serbia]]. L'Albania è un partner commerciale della Puglia ormai da molti anni (si menzionano a proposito le numerose iniziative congiunte in occasione dell'annuale [[Fiera del Levante]] di [[Bari]]). Inoltre, la fine della [[guerra dei Balcani]] ha consentito, negli anni, la nascita di numerose iniziative legate alla cooperazione.
Si ricordano, tra esse, soprattutto alcuni programmi (ad esempio ''[[Interreg]]'', nato per la cooperazione tra regioni dell'[[Unione europea]] e con i Paesi vicini) e varie iniziative legate a gemellaggi culturali e scambi commerciali.
Si segnala inoltre la notevole importanza legata all'attività programmatica del [[Corridoio di trasporto trans-europeo 8|Corridoio 8]], asse europeo dei [[trasporti]] che collegherà la Puglia (dai porti di Bari e Brindisi) all'Albania e al [[Mar Nero]].
=== Politiche ambientali ===
Dal 31 gennaio [[2007]], con la conclusione del mandato di commissario per l'emergenza ambientale, sino ad allora espletato dal Presidente della Regione, le province sono tornate in possesso della delega per la gestione del ciclo dei rifiuti. Il sistema di raccolta è imperniato su 15 [[Ambito Territoriale Ottimale|Ambiti Territoriali Ottimali]]. Nei primi sei mesi del [[2011]] la percentuale di raccolta differenziata in Puglia è stata del 18,62%<ref>{{Cita web|http://www.rifiutiebonifica.puglia.it/index.php|accesso=6 luglio 2011|titolo=Raccolta differenziata rifiuti - RSU Puglia}}</ref>
La Puglia, nel [[2006]], è stata la prima regione italiana a emanare una legge sugli acquisti pubblici ecologici<ref>Legge Regionale 23/2006</ref> ([[Green public procurement]]). Inoltre, nel [[2005]] ha varato una specifica legge regionale sull'[[inquinamento luminoso]] e il [[risparmio energetico]]<ref>Legge Regionale 15/2005.</ref>.
Per quanto riguarda le [[Energie rinnovabili]] la Puglia, si è contraddistinta per i primati raggiunti nella produzione di [[Energia eolica]] e [[Impianto fotovoltaico|fotovoltaica]] dal [[2008]] al [[2011]]<ref>{{Cita web|[http://www.qualenergia.it/sites/default/files/articolo-doc/Rapporto%20sullo%20sviluppo%20delle%20fonti%20energetiche%20rinnovabili%20nelle%20Regioni%20del%20Mezzogiorno_0.pdf]|accesso=17 marzo 2012|titolo=Rapporto sullo sviluppo delle fonti energetiche rinnovabili nelle Regioni del Mezzogiorno}}</ref> ponendola in quest'ambito ai vertici nazionali<ref>{{Cita web | url=http://life.wired.it/news/energia/2012/02/24/puglia-mezzogiorno-rinnovabili-19417.html | accesso=17 marzo 2012 | titolo=È la Puglia la regione più rinnovabile d'Italia}}</ref><ref>{{Cita web | url=http://www.newspuglia.it/index.php?option=com_flexicontent&view=items&cid=29:ambiente-energia&id=4680:puglia-da-record-anche-per-le-energie-rinnovabili-premiati-i-comuni-piu-virtuosi-&Itemid=585 | accesso=17 marzo 2012 | titolo=Puglia da record anche per le energie rinnovabili}}</ref>.
== Società ==
=== Evoluzione demografica ===
{{vedi anche|Demografia della Puglia}}
Con una popolazione di 4.076.546 abitanti<ref name="Dato Istat al 30/04/2011">[http://www.demo.istat.it/bilmens2011gen/index.html Dato Istat al 30/04/2011]</ref>, la Puglia è l'ottava regione italiana per numero di abitanti<ref>{{Cita web|url=http://www.comuni-italiani.it/regionip.html|accesso=3 luglio 2011|titolo=Regioni italiane per popolazione - Comuni Italiani.it}}</ref>.
=== Comuni più popolosi ===
Di seguito la tabella riporta la popolazione residente nei comuni della Puglia con più di 40.000 abitanti<ref>Dato Istat al 09/10/2011</ref>:
| align=center|[[File:Gravina in Puglia-Stemma.png|55px]]
| '''[[Gravina in Puglia]]'''
| align="center" |[[Città metropolitana di Bari]]
| align=center|44.097
| align=center|396
|}
</div>
=== Etnie e minoranze straniere ===
Al 31 dicembre [[2013]] gli stranieri residenti in regione sono 110.338 o 2,69 percento della popolazione. Le comunità più numerose sono quelle di:
* {{ROU}} 30.158
* {{ALB}} 23.047
* {{MAR}} 8.513
* {{CHN}} 4.845
* {{POL}} 3.651
''Fonte Istat''
=== Lingue e dialetti ===
[[File:Dialettidellapuglia.JPG|thumb|I dialetti della Puglia.]]
{{Vedi anche|Dialetti della Puglia}}
I numerosi dialetti parlati in Puglia sono classificati entro due gruppi fondamentali<ref>[[Giulio Bertoni]] (1916), ''Italia dialettale'', Milano, Hoepli, p. 152.</ref>, nettamente distinguibili soprattutto sotto il profilo fonetico:
* nella parte centro-settentrionale della regione sono parlati i dialetti pugliesi propriamente detti, appartenenti alla famiglia dei [[dialetti meridionali italiani]], insieme a quelli [[dialetti campani|campani]], [[dialetto lucano|lucani]], [[dialetto abruzzese|abruzzesi]] e [[dialetto molisano|molisani]], e comprendenti il [[Dialetto barese|barese]], il [[Dialetto foggiano|foggiano]] e le loro varianti comunali oltre a quello garganico;
* nel Salento si parla invece il [[dialetto salentino]], appartenente insieme al [[lingua siciliana|siciliano]] e al [[dialetto calabrese|calabrese]] alla famiglia dei [[dialetti meridionali italiani estremi]] e a sua volta classificabile in [[dialetto leccese|leccese]], [[dialetto brindisino|brindisino]], [[dialetto otrantino-magliese|magliese-otrantino]], [[dialetto leucadeo o del capo|leucadeo]] e [[Gallipoli (Italia)#Lingue e dialetti|gallipolino]].
Il [[dialetto tarantino]] e quelli di altri centri lungo la direttrice Taranto-Ostuni possono essere classificati come dialetti di [[dialetti della Puglia#Gruppo di transizione apulo-salentino|transizione apulo-salentina]].
Una peculiarità linguistica della Puglia è inoltre la presenza di piccole [[isola linguistica|isole linguistiche]] nelle quali si parlano idiomi non riconducibili al gruppo delle [[lingue neolatine]]:
* il [[griko]], diffuso nella [[Grecìa salentina]], è una lingua derivata dal greco, la cui diffusione nel Salento è fatta risalire a insediamenti bizantini o addirittura a colonie magnogreche;
* l'[[arbëreshë]], derivato dalla [[lingua albanese]], è parlato nel tarantino a [[San Marzano di San Giuseppe]] e sul Subappennino dauno a [[Casalvecchio di Puglia]] e [[Chieuti]]. È l'esito dell'emigrazione dall'Albania tra il [[XV secolo|XV]] e il [[XVIII secolo]].
Infine, nei comuni subappenninici di [[Celle di San Vito]] e [[Faeto]] è presente l'unica [[minoranza francoprovenzale in Puglia|minoranza francoprovenzale (o arpitana)]] dell'Italia peninsulare, attestata dal [[1566]], ma risalente forse al [[XIII secolo]].
=== Tradizioni e folclore ===
;Fiera di San Giorgio
; La fiera regionale di San Giorgio si tiene a Gravina ed è la più antica d'Italia (essa ha circa 720 anni).
; ''[[Surano|La Sagra de la Pittula]]'' a [[Surano]] (23 dicembre)
: Caratteristico dolce fritto natalizio augurale. Costituito da pasta di semola lievitata fritta in olio extravergine di oliva. Le pittule hanno in genere una forma tondeggiante arricchita da cavolfiori, baccalà o peperoncino. le classiche non sono farcite ma vengono cosparse di miele ed anesini zuccherati. Simbolo augurale della fortuna e della nascita.
;''[[Surano|La sagra de la Carne alla turca]]'' a [[Surano]] (3-4 agosto): Caratteristico piatto suranese di derivazione orientale a base di carne di maiale fortemente speziato.
;''[[Surano|Mirthu-niuru de la Taranta]]'' a [[Surano]]: Il Nettare dei pizzikati. Tipico liquore a base di "murtheddrha" delle Serre salentine. Antica ricetta tramandata dalla tradizione contadina e delle "massare" salentine della zona otrantina-magliese. Ma la ricetta si è conservata nel piccolo borgo di Surano, dov'è custodita da poche famiglie.
[[File:Perdoni1 (Taranto).jpg|thumb|I ''Perdoni'' durante la processione dell'Addolorata a Taranto]]
[[File:Palio11.jpg|thumb|Corteo storico di Oria (il palio)]]
[[File:Tavolasangiuseppelizzano.JPG|thumb|Tavola di San Giuseppe a [[Lizzano]]]]
;''[[Novoli|La Fòcara]]'' a [[Novoli]] (16-18 gennaio): È il caratteristico falò della festa patronale di [[Sant'Antonio abate]], un monumento di ingegneria agraria formato da decine di migliaia di fascine di tralci di vite, che supera l'altezza e il diametro di venti metri, il quale viene acceso con un tripudio di fuochi pirotecnici la sera del 16 gennaio. Nei ''Giorni del Fuoco'', inoltre si assiste a innumerevoli rassegne e gare di fuochi pirotecnici e si ammirano le esposizioni artistiche delle grandi luminarie. L'evento è stato oggetto di un documentario della [[National Geographic]] e di servizi della [[Nippon Press]].
;''[[Tavole di San Giuseppe]]'' (18/19 marzo) a [[Cocumola]], [[San Marzano di San Giuseppe]], [[Uggiano la Chiesa]], [[Giurdignano]], e [[Lizzano]]: È un'antica tradizione in cui, in onore di San Giuseppe si imbandiscono grandi tavolate con piatti tipici. Durante la visita alla ''taula'' si possono assaggiare ''lu cranu stumpatu'' e ''la massa culli ciciri'' o i "[[vermiceddhri]]" cioè il grano e la pasta con i ceci.
;''[[Settimana Santa di Taranto|Settimana Santa]]'' a [[Taranto]] (marzo o aprile): È una suggestiva e mistica serie di riti che, inoltre, vede i componenti le due principali [[Confraternita (chiesa cattolica)|Confraternite]] della Chiesa di Taranto gareggiare per aggiudicarsi le statue e le poste nelle [[processioni]] dell'Addolorata e dei Misteri.
;''[[Settimana Santa di Molfetta|Settimana Santa]]'' a [[Molfetta]] (marzo o aprile): Secolari e seguitissimi riti che ricordano la Passione e Morte di [[Gesù Cristo]] attraverso le splendide processioni dell'Addolorata (Venerdì di Passione), dei Misteri (Venerdì Santo) e della Pietà (Sabato Santo).
;''[[Processione delle Fracchie]]'' a [[San Marco in Lamis]] (marzo o aprile): Si tratta di una manifestazione religiosa popolare molto suggestiva e assai singolare, che si ripete puntualmente da circa tre secoli ogni venerdì Santo per la rievocazione della Passione di Cristo. Le fracchie sono delle enormi fiaccole, realizzate con grossi tronchi di albero aperti longitudinalmente a forma di cono e riempiti di legna, per essere incendiate all'imbrunire e divenire quindi dei falò ambulanti che illuminano il cammino della Madonna Addolorata lungo le strade del paese alla ricerca del figlio Gesù morto.
;''[[Processione della desolata]]'' a [[Canosa di Puglia]] (marzo o aprile): È una processione suggestiva, dove tante donne vestite di nero, con il volto coperto, a piedi nudi cantano lo [[Stabat Mater]].<ref>[http://www.canosaviva.it/rubriche/puntate/la-desolata-di-canosa-nelle-radici-del-700-e-nell-iconografia-dei-fregi-di-argento/Canosa - Parrocchia di San Francesco e San Biagio: La Desolata, le foto della processione! | Canosaweb il portale cittadino di Canosa di Puglia<!-- Titolo generato automaticamente -->]</ref>
;''[[Palio di Taranto|Palio]]'' di [[Taranto]] (maggio e luglio): è una manifestazione in costume che consiste in due regate con dieci [[imbarcazione|barche]] a remi abbinate ai rispettivi rioni della città. Il trofeo viene assegnato solo dopo le due gare che si disputano l'8 maggio e la terza domenica di luglio.
;''[[Processione del cavallo parato]]'' a [[Brindisi]]: nel giorno del Corpus Domini, l'arcivescovo della diocesi, a cavallo di un bianco destriero, portando con sé il tabernacolo, percorre, procedendo dalla Cattedrale, le strade della città mentre la folla lancia fiori. Al passaggio dalla zona del porto tutte le navi all'attracco suonano le sirene di bordo e l'arcivescovo sosta di fronte al Monumento al Marinaio d'Italia per la benedizione delle acque e, poi, in Piazza della Vittoria per la benedizione della città. La cerimonia rievoca la tradizione secondo cui san Luigi IX, re di Francia, sconfitto e fatto prigioniero dal Saladino in Egitto, a Damietta, avrebbe concordato il suo rilascio in cambio di un riscatto per il quale avrebbe lasciato in pegno l'Eucarestia e, giunto a Brindisi, ottenne la somma necessaria da Federico II. Tornato in Egitto per saldare il suo debito, San Luigi non solo si vide restituire l'Eucarestia ma il Saladino rinunciò anche al riscatto come premio della sua fede e lealtà. Il sovrano sulla via del ritorno dalla Terra Santa fu sorpreso da una tempesta e approdò presso la spiaggia della Torre Cavallo nelle vicinanze del porto di Brindisi. Preoccupato di mettere in salvo l'Eucaristia fece chiamare l'arcivescovo di Brindisi Pietro III che arrivò in sella a un cavallo bianco, scortato dalle confraternite e dai fedeli.
;''[[Festa del Soccorso (San Severo)|Festa del Soccorso]]'' a [[San Severo]] (maggio): È un evento barocco che ha il suo fulcro nelle due sontuose processioni con le statue dei santi patroni; i sacri cortei sono scanditi dalle ''batterie'' pirotecniche, incendiate nei rioni cittadini: le contrade, addobbate coi loro colori identificativi, si contendono il [[Palio delle Batterie|palio]] per la migliore ''batteria''. Durante l'accensione dei fuochi, inoltre, si scatena la corsa dei ''fujenti'', giovani che corrono a breve distanza dalle esplosioni.
;''[[Torneo dei Rioni]]'' di [[Oria]] (seconda settimana di agosto): È una manifestazione in costumi [[Medioevo|medievali]] ispirata a [[Federico II di Svevia]] ([[1225]]): al corteo storico del sabato, la domenica si svolge il torneo tra gli atleti rappresentanti i quattro rioni della città, al rione vincitore viene assegnato un ''palio''.
;''[[Danza delle spade]]'' a [[Torrepaduli]] (15 e 16 agosto): È un ballo della ''Notte di [[San Rocco]]'' in cui, al ritmo incalzante dei [[tamburelli]], coppie di uomini mimano un [[duello]], danzando e "sfidandosi" con le braccia e le mani.
;''[[Ostuni#Manifestazioni|Cavalcata dei Devoti]]'' a [[Ostuni]] (26 agosto): È un antico rito dei festeggiamenti per il patrono [[Sant'Oronzo]]. La ''Cavalcata di sant'Oronzo'' è una sfilata di cavalli e cavalieri, bardati con gualdrappe e divise rosse ricche di ricami e lustrini. Di particolare interesse è anche lo svolgimento di due fiere in contemporanea, nei tre giorni di festa.
;''Carro trionfale di [[Sant'Oronzo]]'' a [[Turi]] (26 agosto): Si festeggia il martirio del Santo, attraverso una sontuosa processione serale. Questa parte dalla chiesa del Santo costruita sulla grotta dove la leggenda narra che il santo abbia celebrato messa. Il Santo è issato su un Carro Trionfale alto 14,80 metri, in legno di rovere, finemente decorato da abili ebanisti Locali. La processione di snoda prima attraverso il lungo viale cimiteriale scortato dai cipressi secolari che esaltano le luci fioche del carro, poi prosegue verso il paese fino all'arrivo in via XX Settembre dove le 6 mule che lo trainano e i trainieri, danno dimostrazione della loro bravura eseguendo tra due ali di folla una curva a sinistra di 115 gradi. A quel punto il carro attraversa la via centrale del paese, seguito dalla folla che in piazza Silvio Orlandi lo accerchia e accoglie con un lungo applauso e sulle note del Mosè in Egitto suonato dalla banda cittadina collocata sul carro stesso che inscena una vera e propria gara all'ultima nota con una banda forestiera. Nel frattempo ha inizio lo spettacolo pirotecnico, e dietro il carro il lancio di fiori, palloncini, e nastrini, con la gente che cerca di catturare i palloncini.
;''Festa della [[Madonna del Pozzo]]'' a [[Capurso]] (ultima domenica di agosto): Si festeggia il ritrovamento dell'icona di [[Santa Maria del Pozzo]],30 agosto 1705, dopo un'apparizione miracolosa al sacerdote capursese don [[Domenico Tanzella]]. I festeggiamenti includono la processione diurna dei grandi ceri, di circa 8 ore, e quella del grande Carro Trionfale, trainato a braccia dai pellegrini provenienti della città di Bisceglie.
;''[[Culto dei Santi Medici a Bitonto|Festa dei santi Medici]]'' a [[Bitonto]] (terza domenica di ottobre): È una suggestiva intorciata, in devozione ai due santi martiri, che percorre le strade e gran parte del centro storico della città. Ha origine nel [[XIII secolo]] quando i resti delle braccia dei [[Cosma e Damiano|Santi Cosma e Damiano]] giunsero a Bitonto. Nella festa si tiene anche una fiera molto frequentata.
;''[[Carovigno|La 'Nzegna]]'' a [[Carovigno]] (Lunedì dell'Angelo, martedì e sabato dopo Pasqua): È un antico rito religioso che consiste in uno sbandieramento effettuato con riproduzione di antichi vessilli di devozione mariana. Il rito è preceduto da una lunga processione per le vie del paese con corteo di confraternite e sbandieratori.
;''[[La Scamiciata]]'' a [[Fasano]] (terzo sabato di giugno): È la rievocazione storica della vittoria ottenuta sui Turchi il 2 giugno [[1678]]. In questo giorno, infatti, dopo anni o secoli di scorrerie turche subite, i Fasanesi sconfissero definitivamente i Turchi in una battaglia campale sotto le mura della Città. A ricordo di quella vittoria, viene organizzato un Corteo Storico, per ricordare il trionfo dei Fasanesi, con sbandieratori, trombe, tamburi, vestiti d'epoca e la rappresentazione della lotta cittadina.
;''[[Lucera#Tradizioni e folclore#Corteo Storico|Corteo Storico di Lucera]]'' (seconda settimana di agosto): Istituito nel [[1983]] per rievocare la cacciata dei saraceni e l'avvento dei d'Angiò, si snoda per le vie della città, partendo dalla [[Fortezza svevo-angioina]]. Fino a pochi anni fa, si svolgeva nel pomeriggio del 14 agosto, trovando il suo culmine in Piazza Duomo, dove aveva luogo la suggestiva consegna delle chiavi della città da parte del re [[Carlo II d'Angiò]] all'icona trecentesca di [[Santa Maria Patrona di Lucera]]; seguiva poi il Torneo delle Chiavi o Palio della città, presso l'[[Anfiteatro Romano di Lucera|Anfiteatro Romano]]. Ad oggi, con gran rammarico, rimane solo il corteo storico, anticipato di qualche giorno, perdendo così la sua importanza e il suo tradizionale valore simbolico.
;''[[Passione di Gesù|La Passione di Cristo]]'' a [[Lizzano]] e [[Ginosa]] (nella Domenica delle Palme a [[Lizzano]] e Sabato delle Palme, sabato Santo e intorno alla metà di agosto a [[Ginosa]]): È la rappresentazione della vita, morte e resurrezione di Gesù Cristo. Le due manifestazioni vantano tantissimi attori in abiti curati nei minimi particolari che sono impegnati nelle rappresentazioni che assumono connotati alquanto suggestivi e mistici con una partecipazione molto numerosa del pubblico che per l'occasione giunge a Lizzano e Ginosa da ogni parte della Puglia e non solo. Le due manifestazioni aderiscono all'associazione nazionale "Euroassione per l'Italia" e a quella internazionale di "Europassion".
;''Festa della Madonna della Fontana'' e corteo storico a [[Torremaggiore]] (martedì e mercoledì dopo Pasqua, e ultima settimana di agosto): la prima è la processione di una statua in gesso della Madonna della Fontana, una Madonna che apparve a un contadino mentre dava da bere al suo cavallo in una fontana, e ogni anno viene festeggiata con fiere e fuochi d'artificio. Il secondo è una rievocazione storica della venuta dei profughi da Fiorentino e Dragonara nel 1252, e del passaggio di [[Federico II]] da Torremaggiore. Ogni anno durante questo periodo si svolge il palio tra le contrade e il caratteristico "incendio del castello".
;''Palio del Viccio'' a [[Palo del Colle]] (martedì grasso): tradizionale palio equestre che si tiene l'ultimo giorno del carnevale locale. I cavalieri, rappresentanti dei rioni, con abilità si contendono il Palio ed il premio rappresentato simbolicamente da un tacchino (in dialetto locale Viccio). Il palio vede i contendenti, dotati di una corta lancia, devono forare una vescica riempita di acqua, posta ad alcuni metri di altezza nel corso principale del paese. La gara mostra abili cavalieri che si esibiscono con abilità equestre, cavalcando al galoppo in piedi.
;''-[[Le notti del Solleone]]'': Festival che si svolge nel Salento nel periodo di Luglio e Agosto.
==== Folklore ====
[[File:Avantitutta.jpg|thumb|Avanti Tutta - Uno dei carri allegorici del Carnevale Massafrese nel 2007]]
[[File:Ingresso della Fiera del Levante su Piazzale Vittorio Emanuele III.jpg|thumb|Ingresso monumentale della Fiera del Levante a Bari]]
;''[[Carnevale di Putignano]]'': È considerato uno dei più importanti e antichi carnevali d'[[Italia]]. La maschera caratteristica della manifestazione è chiamata [[Farinella (maschera)|Farinella]] e deve il suo nome all'[[farinella (alimentazione)|omonima pietanza]] putignanese. Il carnevale di Putignano è uno dei più lunghi per durata, avendo inizio il 26 dicembre con la cerimonia delle "propaggini", competizione in versi dialettali di satira e di costume locali. Dal [[2006]], ne viene disputata anche un'edizione estiva.
;''[[Carnevale di Manfredonia]]'': Il Carnevale di Manfredonia, tra i maggiori carnevali italiani, nasce nel 1954 ed è riconosciuto dalla Regione Puglia come "manifestazione di interesse regionale". Le iniziative si protraggono per almeno due settimane e culminano nella sfilata dei gruppi e dei carri allegorici la domenica di Carnevale. La [[Maschera (commedia dell'arte)|maschera]] tipica è "[[Carnevale Dauno#Maschere tipiche|Ze Pèppe]]". Piatti tipici carnevaleschi sono la "[[farrata]]", (rustico), e gli "[[scagliozzi]]" (polenta fritta). È associato alla Federazione europea delle città del carnevale. Per due volte è stato inserito tra le manifestazioni abbinate alla Lotteria Nazionale.
;''[[Carnevale di Massafra]]'': È considerato uno dei più importanti e festosi della Puglia. Questo perché, a differenza degli altri carnevali, la maggior parte del corso mascherato non è transennato, e cittadini e forestieri partecipano direttamente all'animazione e al divertimento, stimolati dalle coreografie e dalle scenografie dei carri e dei gruppi allegorici che sfilano lungo il corso principale del paese.
;''[[Carnevale di Gallipoli]]'': Inizia il 17 gennaio con la festa di [[Sant'Antonio Abate]] (''te lu focu'' = del fuoco); viene accolto con la tradizionale ''Focareddha'', cioè un grande falò costruito con gli alberi di Natale. L'ultima domenica di carnevale e il martedì grasso si svolge la sfilata dei carri allegorici e dei gruppi mascherati lungo Corso Roma. La maschera tradizionale di Gallipoli è ''lu Titoru'', cioè Teodoro. Tradizione vuole che Teodoro fosse un giovane gallipolino, che tornato dal militare chiese alla madre un piatto di polpette, il suo piatto preferito. La madre accontentò il figlio, ma questi, nella foga di mangiarle, si strangolò con una di esse. Nel gruppo mascherato è rappresentato il giovane morto, la madre e un gruppo di comari che piangono (le "chiangimorti"), che sono sempre dei ragazzi vestiti da donna. La madre di "Titoru", è la "Caremma", figura caratterizzante della [[Quaresima]]. Nel [[2010]] il Carnevale di Gallipoli è stato abbinato alla Lotteria Italia.
;''Storica Sagra Pirotecnica di [[Locorotondo]]'': In occasione dei grandi festeggiamenti del Santo Patrono di Locorotondo [[San Rocco]], che si tengono ogni anno dal 14 al 17 agosto tra luminarie, bande musicali, fiere e eventi religiosi, il 16 agosto alle 24:00 si tiene la famosa ''Sagra Pirotecnica'', tra le più antiche del sud Italia, alla gara partecipano oltre 4 o 5 ditte tra le migliori d'Italia.
=== Criminalità organizzata ===
La Puglia è interessata in maniera rilevante dal fenomeno mafioso, che in questa regione si estrinseca con organizzazioni criminali quali Sacra Corona Unita, Società Foggiana e Mafia Garganica. Notabile, in ogni caso, la minore invasività e l'inesistenza di un controllo capillare del territorio analogo a quello esercitato in altre regioni dalle mafie.
== Economia ==
{{Vedi anche|Economia della Puglia}}
Tra le regioni del Mezzogiorno, l'[[economia]] della Puglia è quella che ha registrato negli ultimi anni l'andamento migliore.
La crescita del [[prodotto interno lordo|PIL]], secondo i dati ISTAT, segna un +1,8% (+1,5% dell'Italia nel complesso e +0,7% del Mezzogiorno) dovuto soprattutto alla crescita del [[settore terziario]] (+2,9%) e dell'[[Industria]] (+0,7%) a fronte di un calo notevole del [[Agricoltura|settore agricolo]] (-8,8%).
Il Pil ai prezzi di mercato per abitante evidenzia un ritmo di crescita del +3,9% (a fronte del +3,0% nazionale e +2,6% del Mezzogiorno).
La Puglia conosce negli ultimi anni uno sviluppo accelerato del [[turismo]], che però presenta dei limiti: esso è soprattutto nazionale e stagionale. Gli arrivi turistici nel 2007 sono stati di 2.276.402 italiani e 417.479 stranieri<ref>{{Cita web|url=http://www.istat.it/dati/catalogo/20100409_00/NoiItalia2010.pdf|accesso=3 luglio 2011|titolo=Dati Istat 2007}}</ref>.
La Puglia è riuscita a coniugare le proprie tradizioni<ref>{{cita web|http://www.pugliaimprese.it/cnt_articles.php~articolo~~~1134~~categoria~~~84.html|Tutte le risorse di una delle regioni più produttive del Sud-Italia|26-03-2008}}</ref>, la propria storia e le vocazioni produttive con l'[[innovazione]] e la [[tecnologia]]. Ha raggiunto, infatti, buoni livelli di specializzazione in numerosi comparti industriali.
Diverse politiche con l'obiettivo di sviluppare processi di innovazione insieme a una vasta disponibilità di incentivi agli [[investimenti]], hanno fatto sì che il sistema produttivo locale crescesse e che si attirassero oltre 40 gruppi industriali internazionali appartenenti ai settori [[industria aerospaziale|aerospaziale]], [[industria automobilistica|automobilistiche]], [[industria chimica|chimico]] e [[ICT]].
Il sistema regionale della [[Ricerca scientifica|ricerca]] conta oltre 5.000 ricercatori e vanta competenze scientifiche specializzate in ambiti interdisciplinari: settori [[Biologia]], [[ICT]] e [[nanotecnologie]], che hanno contribuito alla nascita e consolidamento di tre distretti tecnologici: [[biotecnologie]], [[high tech]] e [[meccatronica]].
La regione dispone inoltre di un [[capitale umano]] altamente qualificato e specializzato che conta oltre 103.000 studenti universitari e quasi 15.000 nuovi laureati l'anno.
Di seguito la tabella che riporta il [[PIL]] e il [[Reddito procapite|PIL pro capite]] al 2009<ref>[http://web.mclink.it/MN8456/rapporto/rapporto_materiali/2008/2008_schede_regionali_rapporto.pdf Dati Svimez - Tavole regionali]</ref><ref>[http://www.istat.it/dati/dataset/20071004_00 Dati Istat - Tavole regionali]</ref> della Puglia dal [[2000]] al [[2009]]:
| align=left | '''PIL ai prezzi di mercato per abitante'''<br />(Euro) || 13.825,2 || 14.504,5 || 14.962,2 || 15.284,0 || 15.702,1 || 16.022,6 || 16.656,6 || 17.355,8 || 17.955,90|| 16.880,0<ref>[http://web.mclink.it/MN8456/rapporto/rapporto_materiali/2010/2010_schede_regionali_puglia.pdf Dati Svimez - Tavole regionali]</ref>|| 16.932<ref>[http://web.mclink.it/MN8456/iniziative/29_07_2011_anticipazioni/29_07_2011_comunicato.pdf Rapporto Svimez]</ref>
|-
|}
=== Valore aggiunto per provincia ===
[[File:Tomato je.jpg|thumb|upright=0.8|In provincia di Foggia si coltiva il 50% del pomodoro italiano]]
Di seguito valore aggiunto per provincia pro capite nel [[2009]]<ref>{{cita web|url=http://www.ipres.it/media/PIC2010.pdf|titolo=Puglia in cifre 2010, ''Istituto Pugliese di Ricerche Economiche e Sociali'', pag. 81|accesso=6 novembre 2011}}</ref>.
{| class="wikitable" style="width:50%;"
|- bgcolor="#EFEFEF"
! Provincia
! Valore aggiunto (€)
! Capoluogo
! Valore aggiunto (€)
|-
| align=center|'''[[Provincia di Foggia]]'''
| align=center|14.344
| align=center|'''[[Foggia]]'''
| align=center|19.179
|-
| align=center|'''[[Provincia di Barletta-Andria-Trani]]'''
| align=center|'''Totale capoluoghi di provincia'''
| align=center|'''20.415'''
|}
== Infrastrutture e trasporti ==
La Puglia presenta una notevole dotazione infrastrutturale che presenta però notevoli carenze soprattutto nella zona meridionale della regione (provincie di Lecce, Brindisi, Taranto e marginalmente entroterra foggiano e barese)
[[File:Autostradepugliesi.JPG|thumb|Le autostrade presenti in Puglia|301x301px]]
=== Assi viari ===
==== Autostrade ====
* [[File:Italian traffic signs - autostrada.svg|24px|autostrada]] ''[[Autostrada A14 (Italia)|Autostrada A14]] [[Bologna]]-[[Taranto]]'': detta anche ''Autostrada Adriatica'', è il secondo asse meridiano della penisola [[italia]]na, lungo 743,4 [[chilometro|km]]. È stata ed è tuttora una delle "vie delle vacanze" servendo la costa adriatica dalla [[Riviera Romagnola]] alla Puglia. Nel territorio pugliese l'A14 ha un andamento pianeggiante e caratterizzato da lunghi rettilinei e presenta due [[corsia di marcia|corsie]] per senso di marcia più la corsia di emergenza. L'apertura della tratta fra Bari e Canosa di Puglia risale al 1969, mentre la porzione a nord di Canosa e il prolungamento fino a Taranto datano rispettivamente al [[1973]] e [[1975]].
* [[File:Italian traffic signs - autostrada.svg|24px|autostrada]] ''[[Autostrada A16 (Italia)|Autostrada A16]] [[Napoli]]-[[Canosa di Puglia]]'': L'''Autostrada A16'', inaugurata nel [[1969]], è definita anche ''Autostrada dei due mari'', perché connette la parte meridionale della Penisola dalla costa [[mar Tirreno|tirrenica]] a quella [[mar Adriatico|adriatica]]; in particolare essa ha origine dall'[[Autostrada A1 (Italia)|A1]] alla periferia di Napoli e termina dopo 172 km intersecando l'[[Autostrada A14 (Italia)|A14]] presso Canosa. A causa della conformazione del territorio, il tratto pugliese dell'autostrada è spesso soggetto a forti [[vento|venti]] che ostacolano la circolazione dei [[autocarro|mezzi pesanti]]. L'attuale denominazione risale al [[1973]] quando venne inaugurato il tratto dell'Autostrada Adriatica da [[Lanciano]] a Canosa: fino ad allora l'intera tratta da Napoli a Bari era infatti denominata [[Autostrada A17 (Italia)|A17]], nome poi abbandonato probabilmente per motivi [[scaramantici]].
==== Altri assi viari ====
{| cellpadding=1
| width=1% text-align=left valign=top |
* [[File:Italian traffic signs - strada extraurbana principale.svg|24px]] [[File:Italian traffic signs - strada riservata ai veicoli a motore.svg|24px|strada a scorrimento veloce]] ''[[Strada statale 16 Adriatica#Puglia|Strada Statale 16 Bari-Foggia]]''. La tratta, quasi interamente in variante, connettendo al capoluogo regionale i popolosi centri costieri del nord barese e il [[Foggia|capoluogo]] della [[Capitanata]], costituisce una valida alternativa all'autostrada A14 in quanto presenta due corsie per senso di marcia divise da spartitraffico.
* [[File:Italian traffic signs - strada extraurbana principale.svg|24px]] ''[[Strada statale 379 Egnazia e delle Terme di Torre Canne|Superstrada Bari]][[Strada statale 613 Brindisi-Lecce|-Lecce]]''. Il principale asse viario per il [[Salento]], interamente in [[superstrada]], nasce dalla [[Tangenziale di Bari]] come [[Strada statale 16 Adriatica|SS 16]], con un tracciato raddoppiato in parte in sede e in parte in variante. Nei pressi di [[Fasano]] il tracciato della SS 16 si integra con la [[SS 379]], che termina in corrispondenza di [[Brindisi]] e dove torna nuovamente come SS 16, formando la ''Tangenziale di Brindisi''. A sud di Brindisi, la SS 16 si unisce alla [[SS 613]] fino alla tangenziale di [[Lecce]].
* [[File:Italian traffic signs - strada extraurbana principale.svg|24px]] [[File:Italian traffic signs - strada riservata ai veicoli a motore.svg|24px]] ''Strada Bari-Taranto''. Collega le due più popolose città della regione, costituendo un'alternativa gratuita all'[[Autostrada A14 (Italia)|Autostrada A14]]. È denominata [[Strada statale 100 di Gioia del Colle]] dalla tangenziale del capoluogo barese a [[Palagiano]], dove si innesta nella [[Strada statale 7 Via Appia]]. Molto trafficata, ha carreggiate separate sino a [[Gioia del Colle]].
* [[File:Italian traffic signs - strada extraurbana principale.svg|24px]] ''Strada Statale 106 Jonica''. Corre lungo la costa del [[mar Jonio]] da Taranto a [[Reggio Calabria]]. Il tratto pugliese, a carreggiate separate e due corsie per senso di marcia, si presenta agevole da percorrere.
* [[File:Italian traffic signs - strada extraurbana principale.svg|24px]] ''[[Strada statale 7 Via Appia#Da Taranto a Brindisi (70 km)|Superstrada Taranto-Brindisi]]''. Costituisce il tratto terminale della Strada Statale 7 via Appia.
* [[File:Italian traffic signs - strada riservata ai veicoli a motore.svg|24px]] ''[[Strada statale 7 ter Salentina|Strada a scorrimento veloce Taranto-Lecce]]''. Ha grande importanza per il [[Salento]] ed è in fase di programmazione l'ampliamento del tratto a 4 corsie.
* [[File:Italian traffic signs - strada extraurbana principale.svg|24px]] [[File:Italian traffic signs - strada riservata ai veicoli a motore.svg|24px]]''Strada Bari-Matera-Potenza''. La principale via di comunicazione da Bari verso la Basilicata è denominata [[Strada statale 96 Barese|SS 96]] che collega Bari a Tolve (PZ). Ad [[Altamura]] è possibile imboccare la [[Strada statale 99 di Matera|SS 99]] verso Matera. Continuando per [[Gravina in Puglia]] si va in direzione di [[Potenza (Italia)|Potenza]]. È in corso c/o il CIPE il nuovo programma di allargamento della grande opera infraregionale [[Salerno]]-[[Potenza (Italia)|Potenza]]-[[Bari]]. Il tratto da Altamura a Matera è tutto con spartitraffico centrale.
| width=1% text-align=left valign=top |
* [[File:Italian traffic signs - strada extraurbana principale.svg|24px]] [[File:Italian traffic signs - strada riservata ai veicoli a motore.svg|24px]]''[[Ex Strada Statale 98 Andriese-Coratina]]''. Quasi interamente a carreggiate separate, tocca i comuni della prima fascia murgiana a nord di Bari da Andria a Bitonto, innestandosi sulla SS96 Bari-Matera-Potenza nei pressi di Modugno. Dal 2001 è stata declassata a strada provinciale.
* [[File:Italian traffic signs - strada extraurbana principale.svg|24px]] [[File:Italian traffic signs - strada riservata ai veicoli a motore.svg|24px]]''Strada Foggia-Gargano''. In superstrada nel tratto Foggia-Manfredonia, prosegue lungo tutta la costa del promontorio con la denominazione di [[Strada statale 693 dei Laghi di Lesina e Varano|SS 693 dei Laghi di Lesina e Varano]].
* [[File:Italian traffic signs - strada extraurbana principale.svg|24px]] [[File:Italian traffic signs - strada riservata ai veicoli a motore.svg|24px]]''[[Strada statale 17 dell'Appennino Abruzzese e Appulo Sannitico]]''. Un tempo fondamentale asse di comunicazione tra l'Abruzzo interno e la Puglia, con lo sviluppo della rete autostradale e la scomparsa della [[transumanza]] ha visto ridimensionato il proprio ruolo. Il tratto pugliese connette Foggia al [[Sannio]] e al [[Molise]].
* [[File:Italian traffic signs - strada extraurbana principale.svg|24px]] ''[[Strada statale 655 Bradanica|Superstrada Foggia-Candela]]''. Collega il capoluogo dauno con il casello autostradale di [[Candela (Italia)|Candela]], sull'[[Autostrada A16 (Italia)|Autostrada A16]].
* [[File:Italian traffic signs - strada extraurbana principale.svg|24px]] [[File:Italian traffic signs - strada riservata ai veicoli a motore.svg|24px]] ''[[Strada statale 275 di Santa Maria di Leuca|Strada Lecce-Santa Maria di Leuca]]''. Insieme alla ''Superstrada Lecce-Gallipoli'' ([[SS 101]]), è il principale asse nord-sud del Basso Salento. Fino a [[Maglie]] ha carreggiate separate e mantiene la denominazione di [[Strada statale 16 Adriatica|SS 16]].
* [[File:Italian traffic signs - strada riservata ai veicoli a motore.svg|24px]] ''[[Strada statale 274 Salentina Meridionale|Strada Otranto-Gallipoli]]''[[Strada statale 274 Salentina Meridionale|.]] Taglia il Basso Salento in direzione est-ovest, dall'Adriatico allo Ionio.
* [[File:Italian traffic signs - strada extraurbana principale.svg|24px]] ''[[Strada statale 172 dei Trulli]]''[[Strada statale 172 dei Trulli|.]] Collega [[Casamassima]] con [[Taranto]] percorrendo la [[valle d'Itria]] e passando per [[Turi]], [[Putignano]], [[Alberobello]], [[Locorotondo]] e [[Martina Franca]].
|}
=== Linee ferroviarie ===
[[File:Bari Railway Station.JPG|thumb|La stazione di Bari centrale|249x249px]]
La rete ferroviaria pugliese, fuori dalle [[Ferrovia Adriatica|linee principali]] è alquanto obsoleta e sottoutilizzata.
==== Linee ferroviarie dello Stato ====
I collegamenti delle [[Ferrovie dello Stato]] sono:
* la [[Ferrovia Adriatica|Ferrovia Adriatica Ancona-Lecce]] (con tratta Foggia-Bari adeguata al trasporto [[Treno ad alta velocità|TAV]] con limite max di 250 km/h) e con tratta Bari-Lecce, a doppio binario;
* [[File:Stazione Foggia.JPG|thumb|Facciata della stazione di Foggia ricostruita dopo i bombardamenti|251x251px]]la [[Ferrovia Bari-Taranto]] con raddoppio di linea recentemente eseguito;
* la [[Ferrovia Taranto-Brindisi]];
* le linee secondarie sono la [[Ferrovia Barletta-Spinazzola|Barletta-Spinazzola]], la [[Ferrovia Foggia-Manfredonia|Foggia-Manfredonia]], [[Ferrovia Rocchetta Sant'Antonio-Gioia del Colle|Rocchetta Sant'Antonio-Gioia del Colle]];
* i collegamenti con la [[Campania]] e la [[Basilicata]] sono assicurate on la [[Ferrovia Napoli-Foggia]] e la linea [[Ferrovia Avellino-Rocchetta Sant'Antonio|Avellino-Rocchetta Sant'Antonio]], [[Ferrovia Foggia-Potenza|Foggia-Potenza]] è in fase di programmazione la realizzazione della linea ad [[Ferrovia Napoli-Bari (alta capacità)|alta capacità Bari-Foggia-Caserta]], che porterà i tempi di percorrenza a 110 minuti rispetto alle 4 ore attuali;
* i collegamenti con la [[Calabria]] e la Basilicata ionica sono assicurati dalla [[Ferrovia Jonica]].
==== Ferrovie in concessione ====
[[File:FNB-EL 05-Bitonto 01-IG.jpg|thumb|Automotrice EL.05 delle ferrovie del Nord Barese|251x251px]]
In Puglia la rete delle ferrovie private supera per estensione quella delle Ferrovie dello Stato: da moltissimi anni (alcune da un secolo) operano quattro diverse aziende ferroviarie:
;[[Ferrovie del Nord Barese]] (già ''Bari Nord)'': si snodano lungo la linea [[Bari]]-[[Barletta]], collegando numerosi centri dell'entroterra al capoluogo pugliese, con un bacino di utenza di circa 700.000 abitanti. La società che gestisce la rete ferroviaria e il trasporto passeggeri è la Ferrotramviaria Spa. Sono indicate con la sigla FNB o, secondo la vecchia denominazione, FT (Ferrotramviaria). La linea, lunga 70 km, attraversa il territorio dei seguenti comuni: Bari, [[Bitonto]], [[Terlizzi]], [[Ruvo di Puglia]], [[Corato]], [[Andria]], [[Barletta]]. Attualmente il primo tratto della ferrovia costituisce una linea cittadina metropolitana e collega le stazioni di Bari (Bari Centrale, sottovia Q. Sella, Via Brigata Bari, Cimitero, San Girolamo, con deviazione verso il Rione San Paolo). Le Ferrovie gestiscono anche un servizio di autolinee lungo le stesse direttrici di percorso.
;[[Ferrovie del Sud Est]]: raggiungono i comuni interni della [[provincia di Brindisi]], della [[provincia di Taranto]] e quelli più a sud della [[provincia di Lecce]]. Le ferrovie si estendono dalla stazione di [[Bari Centrale]] sino a [[Gagliano del Capo]], vicino a [[Santa Maria di Leuca]], nell'estremo sud del [[Salento (territorio)|Salento]]. Nel Salento questa ferrovia è conosciuta anche col nome di [[Littorina]], che è poi il nome delle prime motrici diesel a tutt'oggi utilizzate (nonostante la loro vetusta età). Nel [[2009]] la Regione Puglia ha consegnato alle FSE (Ferrovie del Sud-est) ben 26 nuovi treni modernissimi. È in programmazione l'elettrificazione delle linee, a partire dalla Bari - [[Martina Franca]]. Va ricordato che le ferrovie esistono da oltre un secolo: il primo tratto fu la linea Bari - [[Locorotondo]]. Attualmente il primo tratto della ferrovia costituisce una linea cittadina metropolitana e collega le tre stazioni di Bari (Bari Centrale, Bari Sud Est e Bari Mungivacca-[[Ikea]]), Le FSE gestiscono anche un servizio di autolinee (le più importanti collegano Bari a [[Taranto]] e Bari a [[Brindisi]]).
;[[Ferrovie del Gargano]]: (FdG o FG) è una società (fondata dall'ingegner Romeo e ora di proprietà della famiglia barese Scarcia) che gestisce la [[Ferrovia San Severo-Peschici|linea ferroviaria]] di quasi 79 km (da [[San Severo]] a [[Peschici]]), con 11 [[stazione ferroviaria|stazioni]] e 7 fermate, che collega i centri del Gargano settentrionale alla rete ferroviaria nazionale. Le FG, che sono la più importante società di trasporto pubblico della [[Capitanata]], gestiscono anche la linea [[Ferrovia Lucera-Foggia|Foggia - Lucera]] e offrono anche un servizio su strada che assicura numerosi collegamenti extraurbani su gomma, a livello sia regionale sia nazionale.
;[[Ferrovie Appulo Lucane]]: rappresentano la linea [[ferrovia]]ria che collega la Puglia con la [[Basilicata]]. Attualmente tale linea è gestita dalla Ferrovie Appulo-Lucane S.r.l. (FAL). La FAL gestisce anche un servizio [[autobus|autolinee]] per il collegamento Puglia - Basilicata. Le linee ferroviarie presenti non sono elettrificate, per cui il servizio è effettuato con [[locomotiva|motrici]] [[Motore Diesel|Diesel]]. A [[Potenza (Italia)|Potenza]] le FAL si collegano sia alla rete delle FS, che alla gemella FCL.
=== Porti ===
[[File:Barletta - Panoramica del Porto 02.JPG|thumb|664x664px|[[Porto di Barletta]] con in primo piano la ''darsena dei pescatori'']]
[[File:Foto Trani cattedrale dal fortino.jpg|thumb|Porto di [[Trani]] con cattedrale]]
[[File:Porto di Giovinazzo.JPG|thumb|Porto di [[Giovinazzo]]]]
* Il [[porto di Bari]] è mercantile, commerciale e turistico (terminal crociere).<br />I collegamenti principali sono per [[Albania]] ([[Durazzo]]), [[Montenegro]] ([[Antivari]]) e [[Grecia]] ([[Corfù]], [[Igoumenitsa]] e [[Patrasso]]). Le molteplici funzioni operative del porto di Bari possono contare su banchine attrezzate per la movimentazione di ogni tipo di merce e su una eccellente rete di collegamenti con ogni modalità di trasporto. Anche grazie a tali caratteristiche il Porto di Bari è stato indicato quale "''terminale occidentale''".
* Il [[porto di Brindisi]] è mercantile, commerciale, turistico e militare ([[COMDINAV]] 3). Effettua collegamenti con l'[[Albania]] ([[Valona]]), [[Grecia]] ([[Corfù]], [[Igoumenitsa]], [[Cefalonia]], [[Paxos]], [[Zante]], [[Patrasso]]), [[Turchia]] ([[Çeşme]]).
* Il [[porto di Taranto]] è per lo più militare ([[COMDINAV]] 2), mercantile e industriale. È uno dei porti più importanti in Italia e nel Mediterraneo ed è il secondo porto italiano per numero di merci. Effettua collegamenti con gli altri porti italiani e con quelli del [[Mediterraneo]], del [[medio Oriente]] e della [[Cina]].
* Il [[porto di Manfredonia]].
* Il [[Marina di Rodi Garganico|porto turistico di Rodi Garganico]] dispone di 310 posti barca da 8 a 45 metri ed è dotato di uno ''yacht club''. Vi salpano aliscafi giornalieri per le [[Isole Tremiti]] e settimanali per la [[Dalmazia]].
* Il [[porto di Barletta]] prevalentemente mercantile, è uno dei più apprezzati del [[Mare Adriatico]] per ampiezza di bacino e sicurezza.
* Il [[Porto di Trani]], a vocazione soprattutto turistica e peschereccia, occasionalmente vi sono collegamenti con la costa croata.
* Il [[porto di Bisceglie]] è peschereccio e turistico. Prevalentemente peschereccio, recentemente adeguato all'accoglienza di circa 500 imbarcazioni da diporto.
* Il [[porto di Molfetta]], prevalentemente peschereccio
* Il [[porto di Monopoli]].
* Il [[porto di Otranto]] è mercantile e turistico. Effettua collegamenti con [[Valona]] ([[Albania]]), [[Corfù]], [[Igoumenitsa]] ([[Grecia]]).
* Il [[porto di Gallipoli]] è mercantile e turistico
=== Aeroporti ===
[[File:Bari airport departure.jpg|thumb|Aeroporto di Bari]]
[[File:Areoportro BDS 2.JPG|thumb|L'aeroporto di Brindisi]]
* [[aeroporto di Bari-Palese|Aeroporto internazionale di Bari "Karol Wojtyła"]]: sorge nel quartiere [[Palese-Macchie]], a nord del capoluogo. Il terminal passeggeri, inaugurato nel [[2005]], è dimensionato per 3.600.000 passeggeri/anno, con un picco di 1.400 passeggeri/ora. Grazie all'introduzione di diverse nuove rotte, anche internazionali, sia con vettori tradizionali ma soprattutto low-cost, negli ultimi anni il traffico annuo è aumentato costantemente e significativamente, arrivando nel [[2011]] ad un flusso di 3.725.629 passeggeri (il 9,60% in più rispetto all'anno precedente)<ref>{{Cita web|url=http://trail.unioncamerepuglia.it/infrastruttura_scheda.asp?id=554|accesso=17 marzo 2012|titolo=Trail Puglia - Osservatorio regionale sulle infrastrutture di trasporto e logistica/ Aeroporto di Bari - Palese "K. Wojtyla"}}</ref>. Nel [[2012]] è prevista l'apertura del collegamento ferroviario con il centro di Bari e l'inizio dei lavori di ampliamento del terminal passeggeri, con il raddoppio della superficie destinata al traffico passeggeri e alle attività commerciali.
* [[aeroporto di Brindisi-Casale|Aeroporto internazionale del Salento]]: si trova alla periferia di [[Brindisi]] (nel quartiere ''Casale'': è denominato anche "Papola Casale") e serve l'intera Puglia meridionale, con un traffico annuo di 2.058.057 passeggeri nel [[2011]]<ref>{{Cita web|url=http://trail.unioncamerepuglia.it/infrastruttura_scheda.asp?id=554|accesso=17 marzo 2012|titolo=Trail Puglia - Osservatorio regionale sulle infrastrutture di trasporto e logistica/ Aeroporto di Brindisi - Papola Casale "O.Perozzi"}}</ref>, in forte crescita negli ultimi anni (+ 28,10% nel 2011). Il terminal è stato recentemente ammodernato. La presenza di due piste con diverso orientamento garantisce l'operatività dello scalo anche con condizioni climatiche avverse. L'aeroporto è adibito anche a uso militare e ospita una base logistica e di pronto intervento umanitario dell'[[ONU]].
* [[aeroporto di Foggia-Gino Lisa|Aeroporto di Foggia "Gino Lisa"]]: è impiegato per voli nazionali e per collegamenti con elicottero per le [[isole Tremiti]] e le località turistiche del Gargano.
Altri aeroporti:
* L'[[aeroporto di Taranto-Grottaglie]], a servizio dei vicini stabilimenti [[Alenia Aeronautica]], ha una pista lunga a sufficienza per permettere l'atterraggio degli enormi [[Boeing 747#747 Large Cargo Freighter|Boeing 747-400 LCF]] cargo, impegnati per il trasporto delle fusoliere dei [[Boeing 787]] in costruzione.
* Sono a esclusivo uso militare gli aeroporti di [[aeroporto di Gioia del Colle|Gioia del Colle]], [[aeroporto di Lecce-Galatina|Lecce-Galatina]] e [[aeroporto di Amendola|Amendola]], presso Foggia.
* L'[[aeroporto Lepore di Lecce-San Cataldo]] è un aeroporto civile di terzo livello adibito a uso privato e di soccorso.
== Cultura ==
La posizione della Puglia è stata un'arma a doppio taglio da un punto di vista [[economia|economico]] e [[cultura]]le. Ubicazione fortunata in epoca classica perché era il ponte naturale per l'[[Oriente]], la Puglia risente tutt'oggi della sua peculiarità di confine culturale tra un [[Civiltà occidentale|Occidente]] romano-germanico e un Oriente greco-bizantino.{{citazione|Si possiede quasi la sensazione che la letteratura abdichi ai propri statuti affidandosi quasi totalmente al figurativo e all'architettonico.|Michele Dell'Aquila - ''Letteratura in Puglia e nel Mezzogiorno d'Italia fra Sette e Novecento'' - Giardini, 1992}}
=== Istruzione ===
==== Università e ricerca ====
Nell'anno 2003/04, secondo i dati del [[Ministero dell'Istruzione, dell'Università e della Ricerca]], in Puglia la popolazione scolastica era di 728.739 alunni, di cui 132.813 (pari al 18,2%) nella [[scuola materna]], 222.903 (il 30,6%) nella [[scuola elementare]], 150.457 (20,6% del totale) nella [[scuola secondaria di primo grado]] e 222.566 (30,5%) nella [[scuola secondaria di secondo grado]].<ref name="AnnuarioIstruzione">{{Cita web|url=http://www.istat.it/istat/eventi/2006/annuariopuglia/volume/ISTRUZIONE.htm|accesso=4 luglio 2011|titolo=Annuario statistico regionale Puglia 2004: Istruzione}}</ref>
===== Sistema universitario =====
Secondo i dati del Ministero dell'Istruzione, dell'Università e della Ricerca, nell'anno 2003/04 i nuovi iscritti alle università pugliesi sono stati 20.094 su una popolazione complessiva di circa 120.000 studenti, suddivisi in sei università.
[[File:Stemma Università di Bari.jpg|thumb|Il logo dell'Università di Bari]]
[[File:Poliba stemma.gif|thumb|Il logo del Politecnico di Bari]]
[[File:Università del Salento logo.png|thumb|Il logo dell'Università del Salento]]
[[File:Università degli Studi di Foggia logo.jpg|thumb|Il logo dell'Università di Foggia]]
;[[Università degli Studi di Bari|Università di Bari Aldo Moro]]: Fondata nel [[1925]], conta più di 60.000 studenti, 15 facoltà e 150 corsi di laurea.<ref name=iscritti>[http://www.miur.it/ustat/Statistiche/IU_home.asp Dati dell'ufficio di statistica del MUR 2006]</ref> È la principale università pugliese e uno dei maggiori istituti universitari [[italia]]ni. Oltre allo storico palazzo Ateneo, al centro di Bari, l'università conta diverse sedi nel capoluogo barese e sedi staccate a Taranto e [[Brindisi]]. Il 15 gennaio 2010, alla presenza del Presidente della Repubblica [[Giorgio Napolitano]], è stata intitolata allo statista pugliese [[Aldo Moro]], che vi fu docente per oltre trent'anni.
;[[Politecnico di Bari]]: È un'[[università]] statale a carattere scientifico-tecnologico fondata nel [[1990]] per gemmazione dall'Università di Bari. Organizzato sulle tre sedi di Bari, Taranto e Foggia, nelle quali si contano complessivamente circa 12.000 studenti, il Politecnico forma architetti, ingegneri e disegnatori industriali per un totale di 36 corsi di laurea di primo e secondo livello. Vi hanno sede inoltre diversi corsi di [[dottorato di ricerca]] e [[master universitari]].
;[[Università del Salento]]: Nota sino al [[2007]] come Università degli Studi di Lecce, con nove facoltà e 29.000 iscritti è il secondo ateneo della Puglia per dimensioni. Accanto alla sede leccese, conta dislocazioni a Brindisi e [[Mesagne]]. Ospita l'[[ISUFI]], una [[scuola superiore universitaria]] attiva nell'alta formazione in molteplici settori scientifici, cui fa capo il National Nanotechnologies Laboratory (NNL), centro di eccellenza a livello internazionale sulle [[nanotecnologie]].
;[[Università di Foggia]]: Il polo universitario foggiano, nato nel [[1990]] come sede staccata dell'Università di Bari, ha ottenuto l'autonomia amministrativa nel [[1999]]<ref>[http://gazzette.comune.jesi.an.it/193-99/8.htm Decreto del Ministero dell'Università e della Ricerca Scientifica e Tecnologica.]</ref>. Conta oggi cinque facoltà e oltre 10.000 studenti e ha sedi in diversi comuni della provincia.
;[[Libera Università Mediterranea]]: Nata nel [[1995]] con il riconoscimento da parte dell<nowiki>'</nowiki>''Action Jean Monnet'' – [[Commissione Europea]] di [[Bruxelles]] - quale sede di cattedre, corsi permanenti e moduli d'insegnamento, orientati a diffondere la cultura dell'integrazione europea, ha sede a [[Casamassima]], nell'hinterland barese.
;[[Università LUMSA]]: La Libera Università Maria Santissima Assunta (LUMSA), un'università privata di ispirazione [[cattolicesimo|cattolica]] con sede a Roma, ha anche una sezione staccata a Taranto.
===== Ricerca =====
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QUESTO PARAGRAFO ANDREBBE RIPENSATO: WIKIPEDIA NON E' UN INSIEME DI ELENCHI
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In Puglia la ricerca è coordinata dall'''Agenzia Regionale per la Tecnologia e l'Innovazione'' (ARTI), e condotta da numerosi istituti:
;Il Centro di Eccellenza in Meccanica Computazionale (CEMeC): Si occupa di ricerca e innovazione industriale, formazione e consulenza nei settori delle turbomacchine, dei sistemi di iniezione, delle trasmissioni meccaniche, dei sistemi frenanti, dei sistemi ruota-rotaia e dell'interazione fluido-struttura (flutter).
;Il [[Consiglio Nazionale delle Ricerche]]: Con 23 istituti, lavora nei settori agroalimentare, dell'ingegneria, delle scienze naturali, chimiche e biologiche, delle scienze marine e della mineralogia. In particolare a Lecce sono presenti l<nowiki>'</nowiki>''Istituto per i beni archeologici e monumentali'' e le sezioni dell<nowiki>'</nowiki>''Istituto di scienze delle produzioni alimentari'', dell<nowiki>'</nowiki>''Istituto per la microelettronica e microsistemi'', dell<nowiki>'</nowiki>''Istituto di fisiologia clinica'' e dell<nowiki>'</nowiki>''Istituto di scienze dell'atmosfera e del clima''. Taranto è, invece, sede dell<nowiki>'</nowiki>''Istituto sperimentale talassografico "Attilio Cerruti"'' e della ''[[Fondazione Marittima Ammiraglio Michelagnoli|Fondazione marittima "Ammiraglio Michelagnoli"]]'' che opera d'intesa con lo stesso CNR e con organismi universitari.
;L'[[ENEA]] di [[Mesagne]]: Il centro ricerca è presente fin dai primi [[anni 1990|anni novanta]] con uno sportello tecnologico. Nel [[2001]] l'ENEA ha consolidato la propria presenza nella città adriatica, rilevando le strutture del Centro Nazionale per la Ricerca e lo Sviluppo dei Materiali, e creando un proprio centro all'interno della "Cittadella della Ricerca". Attualmente operano nel Centro l<nowiki>'</nowiki>''Unità Tecnico Scientifica Materiali e Nuove Tecnologie (MAT)'', l<nowiki>'</nowiki>''Unità Tecnico Scientifica Fusione (FUS)'', l<nowiki>'</nowiki>''Unità Tecnico Scientifica Tecnologie Fisiche Avanzate (FIS)'' e il ''Progetto Speciale Clima Globale (CLIM)''.
;[[Tecnopolis]]: È il primo parco scientifico e tecnologico nato in Italia, si occupa di trasferimento tecnologico e [[e-government]], ha sede a [[Valenzano]], alle porte di [[Bari]]. Finalità dell'Istituzione è il trasferimento tecnologico dal mondo accademico ([[Università degli Studi di Bari|Università]]) a quello produttivo.
;Il distretto tecnologico regionale “[[Lecce#Dhitech|Dhitech]]” di Lecce: Opera per la competitività e l'innovazione nella ricerca scientifica, comprende il [[Laboratorio Nazionale di Nanotecnologie]], centro di eccellenza a livello internazionale sulle [[nanotecnologie]], che ha ricevuto riconoscimenti di varia natura, tra cui la visita ufficiale del [[Presidente della Repubblica]] italiana [[Giorgio Napolitano]] il 15 settembre [[2006]]. Il laboratorio segue linee di ricerca sia di tipo fondamentale, che di tipo fortemente applicato, grazie alle partnership con le multinazionali tecnologiche residenti presso di esso ([[STMicroelectronics]], Agilent Technologies, TechInt, Alenia Marconi System) che appoggiano i loro programmi di formazione e reclutamento post laurea sull'ISUFI.
;L'Osservatorio sul mondo rurale e sul sistema agroindustriale della Puglia: l'INEA è un'iniziativa inserita nell'ambito della Misura 4.3.6. del sottoprogramma FEOGA del Programma Operativo Plurifondo Puglia 1994-1999<ref>B.U.R. 109 del 12/10/1995</ref> che ha visto la nascita nel [[1997]]. Suo compito è svolgere attività di supporto alla programmazione regionale, attraverso la fornitura di analisi, idee, strumenti, dati e informazioni.
;L'[[Istituto Agronomico Mediterraneo di Bari]]: L'istituto fornisce ai laureati la possibilità di effettuare ricerca scientifica applicata e di lavorare in funzione delle esigenze del territorio e in stretta collaborazione politico-economica coi vari enti territoriali. Unico in [[Italia]], è uno dei quattro istituti presenti in [[Europa]] con sede rispettivamente in [[Francia]] (IAM di [[Montpellier]]), in [[Spagna]] (IAM di [[Zaragoza]]) e in [[Grecia]] (IAM di [[Chania]]). Questi quattro costituiscono la struttura operativa del ''CIHNEAM'' ('''C'''entre '''I'''nternational de '''H'''autes '''E'''tudes '''A'''gronomiques '''M'''editerraneennes - Centro Internazionale degli Alti Studi Agronomici Mediterranei), organismo intergovernativo la cui sede è a [[Parigi]], a cui i quattro istituti europei fanno capo.
;Il Consiglio per la Ricerca e la Sperimentazione in Agricoltura (CRA): è un Ente nazionale di ricerca e sperimentazione con competenza scientifica generale nel settore agricolo, agroindustriale, ittico e forestale.
;Il Centro Ricerche agroalimentari Bonomo (CRB) di [[Andria]]: svolge attività di ricerca applicata, con progetti nazionali e internazionali, in collaborazione con istituti universitari, enti di ricerca, consorzi e imprese private, nei seguenti settori: gestione post-raccolta dei prodotti ortofrutticoli freschi, trasformazione e valorizzazione dei prodotti agroalimentari, utilizzazione dei sottoprodotti e degli scarti di produzione delle aziende agroalimentari.
;L'[[ISUFI]] (scuola di management dell'innovazione): L'Istituto Superiore Universitario di Formazione Interdisciplinare è una delle nove [[Scuola Superiore Universitaria|Scuole Superiori]] d'Italia, costruita sul modello della [[Scuola Normale di Pisa]], riconosciuta dal [[MIUR]] nel [[2005]] dopo 5 anni di sperimentazione. È stata attivata presso l'[[Università del Salento]] nel [[1999]]. La scuola realizza programmi di alta formazione nell'ambito dei seguenti settori: Nanoscenze, e-Business Management, Euromediterranean School of Law and Politics, Beni Culturali.
;I centri di ricerca pubblico-privati: il Centro Laser (automazione industriale), il Cetma (materiali).
;L'Università dell'idrogeno: Centro d'eccellenza no profit aperto a [[Monopoli (Italia)|Monopoli]] nel giugno [[2007]] per la formazione, la ricerca e l'informazione sui temi delle nuove energie.
;;* Nel 2008 nasce in collaborazione con il [[ministero dell'Ambiente]], della Regione Puglia e la consulenza di [[Jeremy Rifkin]] ''Progetto Idrogeno'', un progetto triennale dal costo di 5 milioni di euro per la costruzione di distributori di [[idrogeno]], [[metano]] e [[idrometano]], una miscela di idrogeno e metano. L'idrogeno viene ottenuto da fonti rinnovabili in loco.
==== Musei ====
{{Vedi anche|Musei della Puglia}}
[[File:Trapezophoros con due grifoni che sbranano una cerva.jpg|thumb|left|upright=1.4|''[[Marmi di Ascoli Satriano|Trapezophoros]]'' con due grifoni che sbranano una cerva. Scultura in marmo policromo (IV sec. a.C.) rinvenuta ad [[Ascoli Satriano]] ([[Provincia di Foggia|FG]]) e considerata un'opera unica nel suo genere, di cui non esistono precedenti analoghi.<ref>Isman, ''I predatori dell'arte perduta'', pag. 81</ref>]]
[[File:Barletta San Sepolcro apr06 01.jpg|thumb|Ingresso della Basilica del Santo Sepolcro in [[Barletta]], che custodisce il noto Tesoro]]
[[File:Antiquarium canosa 2.jpg|thumb|Antiquarium del parco archeologico di San Leucio a [[Canosa di Puglia]]]]
[[File:20070426.Otranto.Cattedrale.Mosaico.jpg|thumb|I mosaici del Duomo di Otranto]]
===== Musei archeologici =====
;[[Museo archeologico nazionale Jatta]]: I reperti conservati nel museo furono raccolti dall'archeologo Giovanni Jatta nei primi anni dell'Ottocento. Successivamente venne arricchita dall'omonimo nipote, e venne ceduta allo Stato nel Novecento. Il museo, costituito da quattro sale contenenti quasi esclusivamente materiale ceramico della Magna Grecia, è ospitato nel piano terra dell'ottocentesco Palazzo Jatta e raccoglie materiale proveniente dalla vasta e ricca necropoli peucetica di Ruvo di Puglia, vittima, nei secoli scorsi, di scavi abusivi che hanno distribuito oggetti in tutto il mondo.
;[[Museo archeologico nazionale di Taranto]]: L'importante [[museo]] [[archeologico]], fondato nel [[1887]] con l'intenzione di farne il Museo della Magna Grecia, ma è dedicato principalmente alla documentazione archeologica di Taranto e del resto della Puglia. Posto nell'ex convento di San Pasquale Baylon, è stato riaperto nel [[2007]]: accanto alla sezione preistorica, inerente ai reperti [[Paleolitico]] e dell'[[età del Bronzo]] dell'intero territorio pugliese, si fregia di una delle più grandi collezioni di manufatti dell'epoca della [[Magna Grecia]], tra cui i famosi [[Ori di Taranto]]. Questi ultimi costituiscono la più importante testimonianza di come la lavorazione dei [[metalli preziosi]], e in particolare dell'[[oro]], fosse una delle attività più sviluppate nella città magno-greca tra il [[IV secolo a.C.|IV]] e il [[I secolo a.C.]]
;[[Museo di archeologia urbana Giuseppe Fiorelli di Lucera]]: l Museo Civico "[[Giuseppe Fiorelli]]" la cui sede è il Palazzo De Nicastri, in via De Nicastri, si costituì nel [[1905]] ed è considerato il primo museo civico a nord di Bari. Al suo interno, oltre all'arredo permanente della famiglia [[De Nicastri]], comprende preziosi manufatti che vanno dall'età preistorica all'età romana (di particolare rilievo è il Mosaico di [[Piazza Nocelli]]), fino al Medioevo. Ricca anche la pinacoteca con i quadri del pittore lucerino [[Giuseppe Ar]].
;[[Museo archeologico provinciale Francesco Ribezzo|Museo archeologico provinciale Francesco Ribezzo di Brindisi]]: Il museo, che prende il nome dall'omonimo [[archeologo]] e [[glottologo]] ([[1875]]-[[1952]]), si trova in piazza Duomo a [[Brindisi]]. Include le sezioni [[Preistoria|preistorica]], che raccoglie i reperti dell'intera [[provincia di Brindisi|provincia]], [[epigrafica]], con iscrizioni in [[Lingua latina|latino]], [[Lingua ebraica|ebraico]] e [[lingua greca|greco]], [[numismatica]], comprendente monete di età classica, [[medioevale]] e [[età moderna|moderna]], [[statuaria]], con le statue romane rinvenute nel centro storico di Brindisi, più un ''antiquarium'', con vasi [[apuli]] e [[attica|attici]], trozzelle, [[monete]], e un ambiente dedicato ai bronzi di Punta del Serrone, con le due statue restaurate del console [[Lucio Emilio Paolo Macedonico]] e del civis romanus nelle vesti di [[toga]]to, teste-ritratti, immagini femminili e altri bronzi rinvenuti in occasione degli scavi subacquei del [[1992]].
;[[Museo archeologico provinciale Sigismondo Castromediano|Museo archeologico provinciale Sigismondo Castromediano di Lecce]]: È uno dei musei archeologici di [[Lecce]] ed è intitolato al duca di [[Cavallino (Italia)|Cavallino]] Sigismondo Castromediano, appassionato di [[archeologia]], che ne volle l'istituzione nel [[1868]]. È situato nel collegio Argento, dal nome del padre gesuita che lo fondò nel [[1888]] ed è stato acquistato dalla [[Provincia di Lecce]] nel [[1967]] e ristrutturato.<br />Il museo si divide in cinque sezioni: ''Didattica'', con il plastico del Salento che riporta tutti i siti di rilevanza storico-artistica; ''Antiquarium'', con vasi attici a figure nere e a figure rosse e vasi italici (VI e V secolo a.C.) e vari altri reperti archeologici: oggetti in bronzo, monete antiche e lapidi con iscrizioni messapiche; ''Topografia'', con le antiche mappe del Salento; ''Pinacoteca'', con tele di scuola veneta e napoletana (tra XIV e XVIII secolo) e anche alcune sculture romaniche e rinascimentali; ''Sala mostre'', con opere di artisti contemporanei (tra XIX e XX secolo).<br />Nello stesso plesso è presente la Biblioteca Provinciale, con oltre 1000 scritti tra libri, riviste e giornali d'epoca. Oltre a essa è presente una grande sala studio.
;[[Museo civico (Canosa di Puglia)|Museo archeologico civico di Canosa]]: Fu istituito nel [[1934]] e collocato nel settecentesco ''Palazzo Casieri''. Ospita circa 2000 reperti archeologici provenienti da scavi in Canosa e in tombe del V - III secolo a.C. Si trovano [[iscrizioni]], [[sculture]], [[bassorilievi]], [[marmi]], [[Monetazione di Canusium|monete]], [[gemma (mineralogia)|gioielli]], [[ceramiche]] e vasi che risalgono a un vasto arco di tempo di circa 1500 anni (dal VI -V secolo a.C. al IX -X secolo d.C.): dal preistorico, dauno, romano, paleocristiano e bizantino-medioevale. In passato il museo è stato privato di alcuni pezzi di inestimabile valore, come ad esempio i preziosi ori della ''Tomba degli Ori''. Questi gioielli sono attualmente custoditi presso [[Museo nazionale archeologico di Taranto]], e sparsi nei maggiori musei italiani e europei (fra cui il [[Museo del Louvre]]).
;[[Polo Museale di Gravina in Puglia]]: Di istituzione recente (nel [[2012]]), avrà collocazione in vari punti nevralgici della storia gravinese all'interno del territorio urbano della Città. Apertura prevista, nel 2014.
===== Altri musei =====
[[File:Palazzocalò.JPG|thumb|Palazzo Sylo-Calò a Bitonto, sede della galleria nazionale di Puglia]]
[[File:Earring Tarentium CdM Luynes 480.jpg|thumb|Orecchino in oro, fine IV secolo a.C.,ritrovati negl'ipogei lagrasta di [[Canosa di Puglia|Canosa]]. [[Museo archeologico nazionale di Taranto]]]]
;[[Museo diocesano (Trani)|Museo dell'Arcidiocesi di Trani-Barletta-Bisceglie-Nazareth]]: Il museo nasce nel 1975 per volontà dell'Arcivescovo [[Giuseppe Carata]], al fine di dare una più adeguata sistemazione al materiale lapideo e scultorio proveniente da demolizioni operate nella [[Cattedrale di Trani|Cattedrale]] ed in altre chiese della città di [[Trani]]. Nel corso degli anni il suo patrimonio si è notevolmente arricchito di opere e reperti di grande valore artistico e storico. L'Istituzione ha così, nel corso degli anni, sdoppiato le sue sedi, dedicando agli spazi di [[Palazzo Addazi]] l'esposizione della collezione pittorica e scegliendo l'attiguo [[Palazzo Lodispoto]] come nuova sede per il restante patrimonio artistico.
[[Museo diocesano (Lucera)|Museo Diocesano di Lucera]]: Il Museo Diocesano, la cui sede è il Palazzo Vescovile, in [[piazza del Duomo (Lucera)|piazza Duomo]], è stato inaugurato nel [[1999]]. All'interno delle sale, oltre alla Pinacoteca dei Vescovi, sono conservati manufatti di diverse epoche. Di rilevante importanza sono: una pisside in diaspro sanguigno rosso del secolo XIII, un dittico di scuola sulmonese in lamine d'argento dorato del secolo XIV, il camice di lino con ricami, la stola e il cappello del Beato [[Agostino Casotti]] ([[XIV secolo]]), il mantello di lana del francescano [[San Francesco Antonio Fasani]] (secolo XVII-XVIII), l'artistico armadio-cappella contenente l'altare in legno dorato appartenuto alla famiglia di mons. Freda (secolo XVIII-XIX).
[[Museo Emanuele Barba]],a [[Gallipoli (Italia)|Gallipoli]] nasce nel 1823 a opera del canonico Carmine Fontò che rese pubblici i suoi libri. A queste prime donazioni se ne aggiunsero altre da parte di conventi Domenicani e Francescani. Dopo alcuni anni il Museo venne affidato a Emanuele Barba (filosofo, medico, docente) che istituì un "Gabinetto zoologico". Oggi nel museo sono presenti collezioni di armi, abiti, fossili. È esposta inoltre la collezione del pittore gallipolino Giovanni Andrea Coppola. Il museo comprende reperti archeologici, sarcofagi e vasi messapici con iscrizioni; ritratti di personaggi illustri di Gallipoli; una raccolta numismatica;
;[[Museo diocesano Monsignor Aurelio Marena|Museo diocesano Monsignor Aurelio Marena di Bitonto]]: Creato tra il [[1969]] e il [[1970]], il museo è ospitato sui tre piani della curia vescovile di Bitonto. Si tratta del museo dell'[[arcidiocesi di Bari-Bitonto]], che raccoglie i beni artistici della cattedrale di Bitonto. La collezione è composta soprattutto da tele ma anche da vasi di Sevres, arredi sacri e sculture datate dal XIII secolo fino al Novecento. La ricca collezione ospitata nel museo diocesano sarà a breve trasferita presso l'ex seminario vescovile annesso alla chiesa di [[Chiesa di San Francesco della Scarpa]]. La struttura, articolata su due livelli e dotata di un giardino pensile, ospiterà oltre 2500 pezzi e sarà il museo diocesano più grande del [[Mezzogiorno (Italia)|mezzogiorno]].
;[[Pinacoteca Provinciale di Bari]]: Istituita nel [[1928]], era inizialmente ospitata nel locale Palazzo del Governo. Nel [[1936]] la sua sede fu trasferita nelle sale del Palazzo della Provincia, sul lungomare monumentale di Bari, dov'è tuttora custodito il suo ingente patrimonio artistico. Il materiale attualmente esposto comprende: una sezione medioevale; pittura pugliese tardo medioevale e di scuola napoletana alto medioevale; dipinti veneti del [[XV secolo|XV]] e [[XVI secolo]] provenienti da numerose chiese di tutta la Puglia; una sezione di dipinti di [[Corrado Giaquinto]]; un'importante raccolta di pittura napoletana e meridionale del [[XIX secolo]]; maiolica pugliese medioevale; presepi napoletani; capi d'abbigliamento antico; dipinti del [[XIX secolo|XIX]] e [[XX secolo]] nonché opere d'arte contemporanea.
;[[Pinacoteca De Nittis|Pinacoteca De Nittis di Barletta]]: Nella pinacoteca, ospitata presso il barocco [[Palazzo della Marra]], è esposta la collezione permanente delle opere del [[Giuseppe De Nittis|celebre impressionista]] barlettano cui è dedicata. Periodicamente vi vengono organizzate mostre temporanee di livello internazionale, in genere relative ad artisti di fine Ottocento coevi di De Nittis.
;[[Galleria Nazionale della Puglia|Galleria nazionale di Bitonto]]: È la prima galleria nazionale della Puglia ed è considerato il più importante nel suo genere in città e uno dei più ammirati e prestigiosi della regione. È nato il 18 aprile [[2009]] e ha sede nel [[Palazzo Sylos-Calò]] di Bitonto, gioiello rinascimentale cittadino risalente alla prima metà del [[XVI secolo]]. La raccolta è frutto di una ricerca da parte dei fratelli collezionisti Girolamo e Rosaria De Vanna, cui il museo è intitolato, i quali nel [[2004]] donarono allo Stato gran parte della loro ricchissima collezione privata, formata da 229 [[Dipinto|dipinti]] e 108 [[Disegno|disegni]] di importanti [[artisti]] italiani e stranieri, databili tra il [[XVI secolo|XVI]] e i primi del [[XX secolo]], chiedendo la sistemazione delle opere nel prestigioso e rinascimentale [[palazzo Sylos-Calò]], sede attuale della galleria. Per quanto concerne l'arte contemporanea, sono presenti opere provenienti anche dagli Stati Uniti.<ref>{{cita web|url=http://www.cannibali.it/leggi.php?i=469&n=1&c=1|titolo=''Dal prossimo aprile la Puglia avrà un nuovo tempio dell'Arte''|nome=Enzo|cognome=Garofalo|data=10 marzo 2009|accesso=19 aprile 2009}}</ref> Sono attualmente esposti 166 [[dipinti]] suddivisi in cinque sezioni.
;[[Tesoro della Basilica del Santo Sepolcro|Tesoro della Basilica del Santo Sepolcro di Barletta]]: Comprende diverse oreficerie sacre, in parte provenienti dalla [[Palestina]] e databili ai primi decenni del [[XIII secolo]]; tra questi una croce patriarcale binata, contenente la reliquia della Santa [[Croce]], portata a [[Barletta]] nel [[1291]] dal Patriarca di [[Gerusalemme]] Randulphus.
;'''Museo civico di Lizzano'''
Il Museo civico della paleontologia e dell'uomo, ha sede nel centro storico, nel Palazzo Majorano, un tipico palazzo dei signorotti locali dell'Ottocento. Il museo raccoglie importanti reperti a partire da 600 milioni di anni fa, provenienti da tutto il mondo e fossili ritrovati nel territorio di [[Lizzano]] o della regione. Un'ampia sezione è dedicata all'archeologia con l'esposizione di vari reperti risalenti al periodo della Magna Grecia, al Neolitico e prossimamente all'esposizione di reperti risalenti all'età del Bronzo, all'età Romana e a quelle medioevale. Nel museo sono esposti vari attrezzi da lavoro e oggetti di uso domestico tradizionali, come l'antico telaio ancora funzionante e corredato di accessori. Notevole "lu traìnu", carro trainato da cavallo o mulo per il trasporto, importante come valore documentario soprattutto per le nuove generazioni. Ci sono ampie sezioni dedicate alle culture dell'Africa, dell'Oceania e all'arte contemporanea.
=== Media ===
==== Cinema ====
Numerosi [[film]] di [[fiction]] hanno per sfondo e ambientazione varie località di Puglia<ref>Per approfondire, consulta il sito [http://www.apuliafilmcommission.it/ www.apuliafilmcommission.it].</ref>. Tra di essi si segnalano:
{{div col|cols=3}}
* [[1923]], ''[[Maria ...vieni a Marcello]]'', [[Jovine]]
* [[1927]] ''[[L'intrusa. Una straniera a San Menaio]]'', C. Louis Martini
* [[2011]], ''[[Il paese delle spose infelici]]'', [[Pippo Mezzapesa]]
* [[2012]], ''[[Non me lo dire (film 2012)|Non me lo dire]]'', [[Uccio De Santis]]
* [[2012]], ''[[Beautiful]]'' (alcune puntate)
* [[2012]], ''[[Il sole dentro (film)|Il sole dentro]]'', [[Paolo Bianchini]]
* [[2014]], ''[[Allacciate le cinture]]'', [[Ferzan Özpetek]]
* [[2015]], ''[[Sei mai stata sulla luna?]]'', [[Paolo Genovese]]
{{div col end}}
=== Film documentari girati in Puglia ===
La taranta (1962) di Gianfranco Mingozzi
Il film di Mario (1999) di Agostino Ferrente
Sole (2000) di Mariangela Barbanente
Japigia Gagi storie di Rom (2003) di Giovanni Princigalli
Il sibilo lungo della taranta (2005) di Paolo Pisanelli
La nave dolce (2012) di Daniele Vicari
Anja - La nave (2013) di Roland Sejko
SettanTA (2013) di Pippo Mezzapesa
==== Editoria ====
{{Vedi anche|Emittenti televisive della Puglia}}
Nella regione sono pubblicati giornalmente alcuni quotidiani, i principali sono: il [[Corriere del Giorno]], [[La Gazzetta del Mezzogiorno]], il [[Nuovo quotidiano di Puglia]], e [[Quotidiano Puglia]].
==== Teatro ====
[[File:Foggia, teatro giordano.jpg|centre|thumb|460x460px|Teatro "U. Giordano" di [[Foggia]]]]
La Puglia possiede un panorama teatrale interessante e in continua crescita.
Accanto ad una solida tradizione vernacolare (radicata soprattutto a [[Bari]] e nella sua [[provincia di Bari|provincia]]) sono sorte in tempi più recenti numerose formazioni sperimentali, circolate nuove idee ed emersi nuovi interpreti, i quali hanno attratto l'interesse di [[compagnie teatrali]] nazionali: è nato così un teatro fruibile anche al di fuori dei confini pugliesi. Il territorio regionale vive dunque un processo dinamico e in continua trasformazione, la cui portata è difficile da quantificare e non troppo dissimile dal momento di fioritura che il [[cinema]] sta vivendo in Puglia, anche se certamente con meno incentivi da parte dello [[Stato]] e minor interesse da parte del [[pubblico]].
La Puglia è una delle poche [[regioni italiane]] non dotata di alcun [[teatro stabile]], lacuna non indifferente e che senz'altro frena la crescita del settore.
L'unico ente che disciplina e gestisce gli spettacoli dal vivo nella regione è il [[Teatro Pubblico Pugliese]], attivo dai tardi [[anni 2000]] e responsabile di gran parte dei [[Finanziamento|finanziamenti]] destinati al settore: tra i suoi progetti più interessanti citiamo a titolo d'esempio ''Teatri Abitati'', grazie al quale 12 [[compagnie teatrali]] sono riuscite ad ottenere uno [[spazio scenico]] prima inutilizzato e abbandonato per adibirlo a loro [[teatro]].
La Puglia è dotata inoltre di alcuni [[spazio scenico|spazi scenici]] di prim'ordine, le cui potenzialità non sono sempre sfruttate pienamente: basti ad esempio pensare al [[Teatro Petruzzelli]] (il più grande teatro privato d'[[Europa]], restaurato nel [[2008]] dopo il tragico incendio del [[1991]]), al [[Teatro Giordano]] di [[Foggia]] (recentemente restaurato e riattivato il 13/12/2014)<ref>{{Cita web|autore = |url = http://www.teleradioerre.it/news/articolo.asp?idart=89077|titolo = Il Giordano riapre dopo una lunga attesa|accesso = |data = }}</ref>, al [[Teatro Piccinni]], al [[Teatro Margherita (Bari)|Teatro Margherita]] e al [[Teatro Team]] a [[Bari]]; al [[Teatro Traetta]] di [[Bitonto]]; al [[Teatro Curci]] a [[Barletta]]; al [[Teatro Verdi (San Severo)|Teatro Verdi]] di [[San Severo]] e al [[Teatro Politeama Greco]] a [[Lecce]].
Tra le compagnie più attive sul territorio nazionale oltre che regionale ricordiamo [[Teatro dei Borgia]] (l'ex ''Compagnia delle Formiche'') e il Teatro Minimo.
Sul territorio regionale esiste un solo centro stabile di formazione riconosciuto per [[attori]] e [[registi]]: l'[[accademia teatrale]] [[ITACA (accademia teatrale)|ITACA]], con sede a [[Corato]] (in [[provincia di Bari]]) e diretta dal [[regista teatrale]] [[Gianpiero Borgia]]. Il [[palcoscenico]] ufficiale della scuola d'arte drammatica triennale è il teatro "La Tana", avente sede nel [[Castello di Barletta]] e dotata di propria stagione teatrale. Nel [[2011]] l'[[accademia teatrale|accademia]] figlia del [[Teatro dei Borgia]] ha compiuto i suoi primi dieci anni di vita.
=== Letteratura ===
{{nota
|larghezza=|
|titolo=
|contenuto=
}}
In epoca latina la vicinanza geografica e culturale della Puglia alla [[Grecia]], fecero sì che diventasse un territorio di importanti uomini di cultura e terra di passaggio di tutti gli studiosi romani che si recavano nell'antico Paese ellenico per approfondire i propri studi.
[[Livio Andronico]], poeta, drammaturgo e attore teatrale [[Taranto|tarantino]], tradusse in [[saturnio|versi saturni]] l'''[[Odissea]]'' di [[Omero]], e fece rappresentare a Roma nel [[240 a.C.]] un [[teatro latino|dramma teatrale]] che è tradizionalmente considerato la prima opera letteraria scritta in [[lingua latina]].<ref>Ci si riferisce a una produzione letteraria scritta: prima di lui era fiorente una letteratura a carattere prettamente orale.</ref>
[[Quinto Ennio]], pugliese di [[Rudiae]], è stato un poeta, drammaturgo latino, considerato fra i padri della letteratura latina. Scrisse opere teatrali, un poema epico centrale nella cultura latina (gli ''[[Annales (Ennio)|Annales]]'') e altre opere di vario genere.
Il brindisino [[Marco Pacuvio]] è stato un importante drammaturgo e poeta. Nato in area culturale greco-osca e nipote di Quinto Ennio, si trasferì giovane a [[Roma]], dove intraprese a lungo l'attività di pittore (nel [[I secolo a.C.]] era ancora integro un suo dipinto nel [[tempio di Ercole]]) e di poeta, frequentando il [[Circolo degli Scipioni]].
La posizione della regione è stata, invece, un punto di debolezza durante il [[Medioevo]], a causa di un [[feudalesimo]] non sviluppato e dipendente da sovrani e capitali lontani.<br />Nel caso specifico la cultura pugliese è stata spesso riflesso della più fortunata [[Napoli#Cultura|cultura napoletana]]. Capitale del [[Mezzogiorno (Italia)|Meridione]], la città partenopea, ospitava l'unica [[Università]] del sud Italia e rappresentava tappa obbligatoria per gli intellettuali pugliesi.<br />Numerosissimi sono stati i casi di intellettuali che sono partiti per luoghi culturalmente più dinamici e che non hanno fatto più ritorno nella terra d'origine, contribuendo alle attività di città come [[Roma]], [[Venezia]], [[Torino]].
La mancanza di una corte, come avvenne in altre zone d'Italia, ha ridotto la vita culturale pugliese. Lodevoli eccezioni sono state la corte normanna di [[Federico II]], il "''puer Apuliae''", nel [[XIII secolo]]; la corti degli [[Orsini Del Balzo]] nell'alto [[Salento]], quella di [[Isabella d'Aragona (1470-1524)|Isabella d'Aragona]] e di [[Bona Sforza]] a [[Bari]]; quella degli [[Acquaviva (famiglia)|Acquaviva]] a [[Conversano]] e [[Nardò]] tra il [[XV secolo]] e [[XVI secolo]]. Questi centri, insieme a centri ecclesiastici e mercantili hanno sviluppato importanti forme culturali e di innovazione capaci di dare impulso alla letteratura.
Nel corso del [[XVIII secolo]] gli intellettuali pugliesi, a differenza di quanto avvenuto a Napoli e a Milano non si sono fatti conquistare dai principi dell'[[Illuminismo]]. Un impulso in questo senso è tuttavia dato da [[Ferrante de Gemmis]], nobile letterato, che coglie gli insegnamenti dell'amico [[Antonio Genovesi]] e fonda una Accademia Illuminista, a [[Terlizzi]] nel [[1760]] circa. {{citazione necessaria|Quando la [[Borghesia]] prende coscienza di sé, nel [[XIX secolo]] si sviluppa un'attiva cultura scientifica, giuridica, economica e amministrativa.<br />Nel frattempo si diffonde, in conseguenza dell'annessione del Regno delle Due Sicilie al Regno d'Italia, come nel resto del [[Mezzogiorno (Italia)|Mezzogiorno]] il fenomeno del [[brigantaggio postunitario|brigantaggio]], grazie al quale avrà origine la cosiddetta [[letteratura meridionalista]].}} Questa filone culturale, si caratterizzerà in riviste come la "''Rassegna Pugliese''" di [[Valdemaro Vecchi]], e sarà il punto di partenza per lo sviluppo di un'importante [[editoria]], la [[Casa editrice Giuseppe Laterza & figli|Laterza]].
Il [[XX secolo]] è segnato da una profonda riflessione [[meridionalista]] e da un sentito [[antifascismo]], esempio lampante è stato [[Tommaso Fiore]], meridionalista convinto di parte [[Socialismo|socialista]], lottò sempre per le [[Autonomismo|autonomie]] e per il [[federalismo]] meridionalista, fu guida di un gruppo di giovani intellettuali e si occupò delle [[Questione meridionale|condizioni del Mezzogiorno]] e, in particolare, di quelle dei contadini.
Sicuramente tra i massimi esponenti della cultura ritroviamo [[Carmelo Bene]], per il contributo che ha dato all'arte drammatica italiana come attore, drammaturgo e regista. È stato stimato anche come filosofo, intellettuale, poeta e uomo di spettacolo.
Dei nostri giorni i successi editoriali di [[Gianrico Carofiglio]], magistrato e senatore barese, che usa [[Bari]] come scenario di avvincenti romanzi.
=== Architettura e urbanistica ===
[[File:Piazza Vittorio Emanuele II.JPG|thumb|left|upright=1.4|Piazza Vittorio Emanuele II e fontana dei Tritoni con alle spalle la chiesa di San Domenico a Giovinazzo]]
Da un punto di vista [[urbanistica|urbanistico]], la Puglia si caratterizza, rispetto al resto d'[[Italia]], per la presenza di un numero di comuni ridotto, di dimensioni demografiche e territoriali medio-grandi, salvo che nel Salento.
I comuni pugliesi hanno mantenuto la loro struttura medievale inalterata fino al [[XIX secolo]] quando i borghi, ancora chiusi nelle loro mura e torri, cominciano a espandersi. Questa situazione si verificò per due ordini di ragioni: le necessità di difesa delle città vennero meno e nello stesso tempo si registrò un aumento di [[popolazione]] che non poteva essere contenuta negli antichi borghi.
In epoca moderna, la regione ha visto trasformare le sue città con alcuni esempi del periodo [[liberty]], e le costruzioni di numerose strutture pubbliche nel [[ventennio fascista|periodo fascista]].
[[File:Vico_Freddo.JPG||thumb|left|upright=1.4|Centro Storico di Giovinazzo]]
[[File:Chiesa san sabino con centro storico 001.JPG||thumb|left|upright=1.4|Corso San Sabino a [[Canosa di Puglia]]]]
=== Musica ===
{{vedi anche|tarantella|pizzica|tarantismo}}
[[File:Andrea Sacco e Antonio Piccininno.jpg|thumb|left|[[Antonio Piccininno]] e [[Andrea Sacco]], tra i più noti cantori di Carpino]]
Come in gran parte dell'[[Italia meridionale]] la tradizione musicale pugliese si lega strettamente a quella coreutica. Dal nord al sud della regione in passato erano diffuse danze popolari dette usualmente [[tarantella|tarantelle]], alle quali corrispondevano melodie musicali in tempo veloce. Della tradizione della tarantella pugliese resta molto attiva la scuola musicale di [[Carpino (Italia)|Carpino]], piccolo centro del Gargano. La musica, probabilmente influenzata dalla cultura [[arabi|araba]] o [[slavi|slava]], corre sul quarto di tono ed è accompagnata con la voce, la [[chitarra battente]], la chitarra francese, le castagnole e il [[tamburo]].
Di particolare interesse antropologico è la [[pizzica]] (o ''taranta''), una particolare danza popolare diffusa nel Salento e nel tarantino, che si balla in coppia tra individui non necessariamente di sesso opposto. Un tempo, oltre che nelle occasioni di festa, essa veniva eseguita per giorni nell'ambito dei riti di guarigione delle ''tarantate'', ossia delle donne che si credeva fossero state morse dalla [[Lycosa tarantula|tarantola]]. Gli studi compiuti dall'etnologo [[Ernesto de Martino]], e confluiti nel fondamentale saggio ''La terra del rimorso'' ([[1959]]), hanno indagato il fenomeno del [[tarantismo]] mostrandone i nessi con l'[[isteria]], l'[[epilessia]], la [[disturbo depressivo|depressione]]. Sebbene il fenomeno del tarantismo possa ritenersi ormai estinto, la musica che lo accompagna negli ultimi anni è stata oggetto di una straordinaria riscoperta che ha travalicato i confini regionali e che annualmente culmina nell'affollatissima [[Notte della Taranta]] di [[Melpignano]].
Un grande compositore e cantante pugliese conosciuto in tutto il mondo è stato [[Matteo Salvatore]], i suoi generi erano il
[[folk]], la [[musica popolare]] ed era un grande interprete dei canti tradizionali del [[Gargano]].
[[File:Statua modugno polignano a mare.jpg|thumb|La statua intitolata a [[Domenico Modugno]] sul lungomare di [[Polignano a Mare]]]]
Importante è sottolineare il rapporto del cantautore Lucio Dalla con la regione pugliese. Il cantautore, infatti, visse per diversi anni nella città di Manfredonia dove nacque la sua grande passione per il mare e per la Puglia tanto da battersi contro le trivellazioni al largo delle coste pugliesi delle Tremiti.
=== Cucina ===
{{Vedi anche|Cucina pugliese|cucina salentina|Vini della Puglia|Prodotti DOP, IGP, STG e IG italiani|Prodotti agroalimentari tradizionali pugliesi}}
[[File:Rapacaule 'nfucate.jpg|thumb|left|Cime di rape]]
Pertanto si troveranno tutte le verdure di stagione, dalla cima di [[Brassica rapa rapa|rapa]] al [[cavolo]] verde, al [[carduus|cardo]], ai [[peperoni]], alle [[melanzane]], ai [[carciofi]], tutti i [[legumi]], dai [[fagioli]] alle [[lenticchie]] alle [[cicerchie]], alle [[Vicia faba|fave]] di [[Carpino (Italia)|Carpino]], alla [[Cipolla rossa]] di [[Acquaviva delle Fonti]] e tutti i prodotti del mare, in particolare dell'[[Adriatico]] e del [[Golfo di Taranto]]; questi ultimi hanno una particolare caratteristica che li distingue, in conseguenza della particolare acqua che si rinviene nel [[Mar piccolo]], e dalle polle di acqua dolce (chiamati ''citri'') che si scaricano in mare, e che servono ad attutire il salmastro, ma non ad alterarne il profumo.
Peraltro, anche se vi sono dei piatti comuni, le ricette variano da [[provincia]] a provincia, e talvolta, da città a città, così per esempio le ricette tipiche delle province di [[Bari]], [[Brindisi]] e [[Taranto]], adagiate sul mare, non sono uguali a quelle praticate nella [[provincia di Foggia]], più collinosa, e di [[Lecce]], più terragna.
Tante sono le ricette che presenta questa cucina, che ha poi una particolarità che la distingue dalle altre, di offrire piatti diversi in relazione alle diverse stagioni, così che durante le stagioni più miti, cioè in [[primavera]] e in [[estate]], viene data preferenza alle verdure e al [[pesce]], mentre nelle altre predominano i legumi, la [[pasta]] fatta in casa condita con vari [[sugo (cucina)|sughi]], da sola o combinata alle verdure o al pesce.
Il piatto più tipico è quello delle ''"[[Orecchiette]] al ragù di carne"'', la cui ricetta è ormai diffusa in tutti i ricettari, ma non sono meno conosciute le ''"Orecchiette con le cime di rapa"'', la ''"cicoria con la purea di fave"'', e quelle che ricollegano il territorio al [[Mediterraneo]], come i ''"[[Cavatelli]] con le cozze"'', il ''"[[Risotto]] ai frutti di mare"'', il ''"[[Polpo]] alla griglia"'' o il [[riso al forno alla barese]] chiamato pure ''riso, patate e cozze''. Tra i piatti tipici del [[Salento]] vi sono i ''"[[Chiocciola|municeddhi]]"'', gli involtini con interiora di agnello (variamente denominati e presenti anche nel foggiano col nome di ''"torcinelli"''), i ''"ciceri e tria"'' e i ''"pezzetti di cavallo"'' al sugo.
{{cn|Città simbolo della variegata cultura gastronomica pugliese è senz'altro [[Ceglie Messapica]], che con i suoi diversi ristoranti stellati presenti nelle più importanti guide del settore, la scuola internazionale di gastronomia, ed un territorio ricco di oltre 100 biodiversità tipiche in campo alimentare, si pone come capitale gastronomica pugliese nota in campo nazionale e internazionale.}}
Per quanto riguarda la carne, famosa è quella della [[Valle d'Itria]], in particolare dei centri di [[Martina Franca]] (con l'unico esempio di norcineria pugliese), dove si produce il tipico '''capocollo''', [[Cisternino]] e [[Crispiano]].
I prodotti [[Denominazione di origine protetta|DOP]] pugliesi includono:
* Gli agrumi [[arancia del Gargano]], [[limone femminiello del Gargano]] e [[clementine del Golfo di Taranto]]
* La [[Bella della Daunia]] (detta anche [[Bella di Cerignola]])
* L'[[olio d'oliva]] nelle denominazioni [[olio Dauno|Dauno]], [[olio Terra di Bari|Terra di Bari]], [[olio Collina di Brindisi|Collina di Brindisi]], [[olio Terre Tarentine|Terre Tarentine]] e [[olio Terra d'Otranto|Terra d'Otranto]]
* Il [[pane di Altamura]]
* Il [[caciocavallo silano]] e il [[canestrato pugliese]]
Numerosi sono anche i [[vini pugliesi]] [[Denominazione di origine controllata|DOC]], [[DOCG]] e [[Indicazione geografica tipica|IGT]].
=== Eventi ===
==== Festival e manifestazioni ====
[[File:Notte della Taranta.png|thumb|left|La Notte della Taranta a Melpignano]]
[[File:CarpinoFolkFestival.jpg|thumb|Il Carpino Folk Festival]]
[[File:preparazione vendola.jpg|thumb|left|upright=1.3|Costruzione di una maschera in cartapesta dedicata al Presidente Vendola, dal bozzetto alla pitturazione al Carnevale di Massafra]]
;''[[BIF&ST|Bari International Film Festival]]'' a [[Bari]] (febbraio-marzo): è il festival internazionale del [[cinema]] e della cultura cinematografica di [[Bari]]. Nato nel [[2009]], è oggi promosso dal [[Ministero per i Beni e le Attività Culturali]] e patrocinato dal [[Presidente della Repubblica Italiana]]. Ha ospitato un buon numero di anteprime nazionali, premiato parecchi artisti italiani ed è solitamente accompagnato da iniziative culturali parallele per tutta la settimana dedicata all'evento. La direzione artistica è affidata a [[Felice Laudadio]]; il presidente della manifestazione è invece il [[regista]] [[Ettore Scola]].
;''[[Lecce#Eventi|Festival del Cinema Europeo]]'' a [[Lecce]] (aprile): È un susseguirsi di proiezioni nell'arco di una settimana, fino ad arrivare alla serata di consegna dell'''Ulivo d'oro'' ad attori e registi internazionali del grande schermo.
;''[[Salento finibus terrae festival]]'' a [[San Vito dei Normanni]] (fine luglio): È una rassegna [[cinema]]tografica internazionale di [[cortometraggi]] e si presenta con una ''formula originale'': promuove e premia i corti dividendoli in tre categorie: "Registi pugliesi", "Registi italiani" e "Registi internazionali".
;''[[Martina Franca#Eventi|Festival della Valle d'Itria]]'' a [[Martina Franca]] (luglio-agosto): È un festival lirico, nato nel [[1975]], che propone titoli inediti e programmi di raro ascolto. Il programma prevede, nell'arco di tre settimane, opere riscoperte e rivelate, capolavori dimenticati del ricco patrimonio operistico italiano ed europeo, interpretazioni musicali celebri, affermazioni di giovani cantanti ed esibizioni di importanti interpreti.
;''[[Carpino (Italia)#Carpino Folk Festival|Carpino Folk Festival]]'' a [[Carpino (Italia)|Carpino]] (prima decade di agosto): È il festival della musica popolare e delle sue contaminazioni nato in omaggio alla musica popolare di [[Andrea Sacco]] e dei Cantori di Carpino.
;''[[Mariotto (Bitonto)|Tralcio d'oro]]'' a [[Mariotto (Bitonto)|Mariotto]], frazione di [[Bitonto]] (luglio-agosto): È minifestival canoro a cui partecipano concorrenti di età compresa tra i sei e i tredici anni, che conobbe la sua prima edizione nel lontano 1974 e in quegli anni ci furono altre due edizioni, nel 1975 e nel 1977. Dopo una sosta durata quindici anni, fu ripreso nel 1993 e da allora non ha conosciuto altre interruzioni. Nato senza pretese, con lo scopo di promuovere, attraverso il canto e la musica, l'uva prodotta nella frazione bitontina e di contribuire allo sviluppo turistico della zona, oggi è diventato un concorso per bambini di interesse nazionale.
;''[[Notte della Taranta]]'' nei comuni della [[Grecìa Salentina]] (agosto): È un festival di musica popolare salentina, dove la [[pizzica]] tradizionale e quella rivisitata incontrano le musiche tradizionali nazionali e internazionali. Consiste in un tour per i paesi della Grecìa Salentina e per altri comuni del Salento, che si conclude con il concertone finale a [[Melpignano]] che dura fino alle prime luci del mattino.
;''[[Santa Maria di Leuca#Concorso canoro .22De Finibus Vocis.22|De Finibus Vocis]]'' a [[Tricase]] (agosto): Il De Finibus Vocis è un concorso canoro nazionale annuale promosso dalla diocesi di Ugento-Santa Maria di Leuca che si prefigge di dare spazio ai giovani talenti che vogliono entrare nel mondo dello spettacolo.
;''[[Salento International Film Festival]]'' a [[Tricase]] (agosto): È un festival cinematografico del cinema indipendente, organizzato dall'associazione CineSalento. Si articola nelle tre sezioni: "Lungometraggi world cinema", "Documentari", "Cortometraggi".
;''[[Murgia International Film Festival]]'' a [[Gravina in Puglia]] (settembre): È un festival cinematografico dedicato ai cortometraggi, organizzato dall'associazione ViagrA'. La sua prima edizione risale al 2006. Nell'edizione 2010 (nel Castello Federiciano di Gravina) si articola nelle sezioni: "Potere","Cortolibero, "Documentari", "Videoclip","Fuoriconcorso" e "Omaggio alla Spagna".
;''[[Andria#Manifestazioni|Castel dei Mondi]]'' ad [[Andria]] (agosto-settembre): È un festival internazionale che presenta un'anteprima a luglio ed è interamente dedicato al teatro. Per più di una settimana, nella dimora federiciana di [[Castel del Monte]] e in vari monumenti e piazze del centro storico di Andria, si svolgono spettacoli di ogni tipo e in contemporanea tra loro.
;''[[Trani#I Dialoghi di Trani|I Dialoghi di Trani]]'' a [[Trani]] (giugno): È un festival letterario in cui si siedono intorno a un tavolo, nel castello svevo della città, persone di diverso orientamento e di diversa provenienza. Esse si confrontano intorno al libro, riguardo alla società che esso rappresenta in ogni sua problematica, per riflettere proprio sul rapporto tra cultura e società.
;''[[Città del Libro]]'' a [[Campi Salentina]] (ultima settimana di novembre): È un festival letterario: la ''rassegna nazionale degli autori e degli editori'' presenta una nutrita esposizione della grande e media editoria italiana e si propone come occasione per riflettere sulle sfide dei nostri tempi, utilizzando le formule consuete dell'incontro con l'autore, il cinema e il teatro, nonché tavole rotonde, mostre, laboratori e concorsi. Forte è il coinvolgimento del pubblico e in particolare delle scuole.
;''[[Otranto#Eventi|Alba dei Popoli]]'' a [[Otranto]] (dicembre): È una rassegna di arti, culture, ambiente, musica e spettacoli e si svolge nell'ambito dell'''Otranto Festival''.
;''[[Alterfesta]]'' a [[Cisternino]] (agosto): È un festival musicale organizzato dal circolo Arci "Alter", con ospiti del panorama nazionale e internazionale.
* Premio "Leonardo Azzarita" - maggio- giugno di ogni anno, organizzato dall'associazione senza fini di lucro dedicata al giornalista molfettese
;''[[Disfida di Barletta]]'' a [[Barletta]] (settembre): Rievocazione della Storica battaglia tra Italiani e Francesi avvenuta il 13 febbraio 1503.
==== Premi ====
;''[[Premio Barocco]]'' a [[Gallipoli (Italia)|Gallipoli]] (giugno): È un riconoscimento d'eccellenza a personaggi dello spettacolo, della cultura, dell'arte, della scienza e dello sport che si sono particolarmente distinti rendendo grande il nome dell'Italia nel mondo.
;''[[Rodolfo Valentino|Premio Rodolfo Valentino]]'' a [[Lecce]] (luglio): È un riconoscimento alla carriera dei protagonisti del cinema internazionale intitolato al celebre divo del cinema muto, nato a [[Castellaneta]]. La cerimonia di consegna del premio, istituito nel [[1972]], dal [[2004]] si svolge a Lecce come tra 1972 e [[1980]] (nel [[1977]] si è svolto a [[Bari]]).
;''[[Ugento#Eventi, feste e fiere|Premio Zeus]] a [[Ugento]]'' (settembre): È un riconoscimento pubblico a coloro che si distinguono nel campo dell'archeologia. Le sezioni del Premio sono:''Giovani laureati in Archeologia in Italia e all'estero''; ''Premio alla carriera''; ''Innovazione e Tecnologia''; ''Restauro Archeologico''; ''Investimenti in Ricerca e Missione all'estero''.
==== Fiere ====
[[File:Bari - Teatro Margherita negli anni 80.jpg|thumb|Il Teatro Margherita a Bari, unico teatro al mondo costruito sull'acqua]]
;''[[Fiera del Levante]]'' a [[Bari]]: È per importanza la seconda fiera d'[[Italia]] (dopo [[Fiera di Milano|quella di Milano]]) e una delle principali fiere di tutto il [[bacino del Mediterraneo]], nata nel [[1929]] per iniziativa del comune, dell'amministrazione provinciale e della camera di commercio. Riprende la tradizione delle antiche ''"Fiere Nicolaiane"'' tenute dal [[1100]] al [[1850]] accanto alla basilica di [[San Nicola]]. La fiera campionaria, la più grande d'[[Europa]], con oltre settecentomila visitatori e più di duemila espositori, si tiene a '''settembre''' di ogni anno in un'apposita area di circa 300 000 metri quadrati, è volta a favorire gli scambi tra Oriente e Occidente, di cui Bari costituisce, per tradizione millenaria, il più favorevole punto d'incontro. Durante l'anno si tengono tantissime fiere specializzate nei settori del turismo, dell'agricoltura, dell'alimentazione, dell'edilizia, della moda e di tanti comparti merceologici minori.
;''[[Fiera dell'Agricoltura di Foggia]]'' a [[Foggia]]: È per importanza la seconda fiera della Puglia: si tiene in '''aprile''', ma il recinto fieristico ospita durante l'anno anche altre fiere, come la Campionaria in '''ottobre''' e altre manifestazioni specializzate (vini, carni, ecc...).
''[[SNIM Salone Nautico di Puglia]]'' a [[Brindisi]]: in pochi anni questo evento fieristico è divenuto un punto di riferimento nel Mediterraneo Orientale occupandosi non solo d nautica da diporto e di turismo nautico ma anche di promozione del territorio e di turismo sostenibile. Si tiene in primavera in genere tra aprile e maggio.
;''[[Andria#Eventi|Fiera D'Aprile]]'' ad [[Andria]]: Si tiene dal 1438<ref name="fieradaprile.it">[http://www.fieradaprile.it/home.htm Fiera d'Aprile 2008<!-- Titolo generato automaticamente -->]</ref>. Celebra il ritrovamento delle ossa di [[San Riccardo di Andria|San Riccardo]] da parte di Francesco II Del Balzo, Duca di Andria. Il Duca istituì la fiera dal 23 al 30 aprile di ogni anno<ref name="fieradaprile.it"/>.
;''[[Fiera Nazionale dell'Ascensione]]'' a [[Francavilla Fontana]] (maggio): È il terzo polo fieristico regionale e tratta principalmente i temi dell'agricoltura, dell'artigianato, dell'industria e del commercio. Fu riorganizzata nel [[1930]] su iniziativa del [[Podestà]] Pompeo Pisciotta.
;''[[Gravina in Puglia#La fiera San Giorgio|Fiera di San Giorgio]]'' a [[Gravina in Puglia]] (aprile): È una fiera importante per l'[[agricoltura]], [[artigianato]], [[zootecnia]], [[enogastronomia]] e prodotti tipici. Si tiene tradizionalmente dall'epoca ''Angioina'', dal 1294 rappresenta la più antica fiera d'[[Italia]] ed [[Europa]].
;''[[Galatina#Eventi|Fiera Campionaria]]'' a [[Galatina]] (giugno): È una grande vetrina espositiva (58 edizioni) per il [[commercio]], l'[[industria]] e l'[[artigianato]], finalizzata alla valorizzazione dei prodotti locali.
;''[[Bitonto#Storia|Fiera di San Leone]]'' a [[Bitonto]] (aprile): È una fiera tradizionale di importanza storica. Risale infatti all'[[XI secolo]] e fu molto rinomata, tanto da essere citata da [[Giovanni Boccaccio]] nel suo [[Decameron]]. Dopo un lungo periodo di crisi, sta tornando a fiorire. Nata come fiera del bestiame, tratta oggi tutti i tipi di prodotti.
;''[[Fiera Pessima]]'' a [[Manduria]] (marzo): È una fiera campionaria generale che tratta della produzione agroalimentare, dell'[[artigianato]], del [[commercio]], del tempo libero e dei [[servizi]].
;''Fiera di San Cosimo'' a [[Oria]] (maggio): Presso il santuario di San Cosimo alla Macchia. È una fiera campionaria che tratta i temi della produzione alimentare, dell'agricoltura e altri servizi.
;''[[Maglie#Eventi|Mercatino del Gusto]]'' a [[Maglie]] (luglio-agosto): È un percorso enogastronomico per le strade, le piazze, le corti e i giardini della città. La fiera gode anche della collaborazione di [[Slow Food]], che porta al Mercatino ''[[Presidii e Arca del Gusto di Slow Food|I Presidii del Gusto]]'' di Puglia.
;'''Fiera di San Pasquale''' a [[Lizzano]]: È un'importante fiera riguardante l'artigianato, l'agricoltura, l'enogastronomia e le tradizioni. Si svolge fin dalla metà del settecento nelle vie del paese il 17 e 18 maggio.
;''Fiera di Sava a [[Sava (Italia)|Sava]]'': Presso l'area mercatale del popoloso centro tarantino. È una fiera che tratta molti temi tra cui agricoltura, artigianato, commercio e molti altri servizi.
;'''Fiera dei Santi Medici''' a Bitonto (ottobre): Di dimensioni notevoli, la fiera che si svolge nella terza domenica di ottobre in occasione della festa esterna dedicata ai Santi Medici Cosma e Damiano, protraendosi anche durante il lunedì e la domenica successivi, occupa tutte le strade nei pressi della Basilica dedicata ai Santi, fulcro dello svolgimento della tradizionale festa.
[[File:Apulia Provinces.png|thumb|upright=1.3|Le province della Puglia]]
[[File:Ulivobitonto.gif|thumb|Scorcio della campagna pugliese nei pressi di [[Bitonto]]]]
== Monumenti e luoghi d'interesse ==
=== Luoghi di interesse naturalistico ===
{{vedi anche|Aree naturali protette della Puglia}}
La Puglia conta di 2 [[Parchi nazionali]] (il [[Parco nazionale del Gargano]], istituito nel 1991 ed esteso per 118.144 ettari, ed il [[Parco nazionale dell'Alta Murgia]], istituito nel 2006 ed esteso per 67.739), 3 [[Area marina protetta|Aree marine protette]] ([[Torre Guaceto]], le [[Isole Tremiti]] e [[Porto Cesareo]]), 11 [[Parco regionale|Parchi regionali]], 17 [[Riserva Statale|Riserve statali]] e 7 [[Riserva regionale|riserve regionali]].<ref>{{Cita web|url=http://www.parks.it/regione.puglia/index.php|accesso=4 dicembre 2011|titolo=Parchi, Riserve ed altre Aree Naturali Protette in Puglia}}</ref> Inoltre, nell'ambito del ''Progetto Rete Natura 2000'' sono stati proposti 75 [[Siti di Importanza Comunitaria]] e 16 [[Zone di Protezione Speciale]]. Nonostante la presenza di diversi [[biotopo|biotopi]], come [[zone umide]] (diffuse soprattutto sul versante adriatico), grotte (un esempio sono le [[Grotte di Castellana]]), [[gravine]], lame, boschi, le aree protette non superano il 7% della superficie regionale; la superficie boscata occupa il 7,5% del territorio regionale, la percentuale più bassa d'Italia.<ref>{{Cita web|url=http://www.agraria.org/parchi/puglia/|accesso=4 dicembre 2011|titolo=Atlante dei Parchi e delle aree protette della Puglia}}</ref>
=== Luoghi di interesse archeologico ===
[[File:PICT0504.JPG|thumb|Le rovine di [[Egnazia]]. Sullo sfondo l'[[acropoli]]]]
Nonostante l'ingente fenomeno di dispersione e distruzione del patrimonio archeologico che colpisce soprattutto il Salento,<ref>{{Cita web|url=http://www.historiabari.eu/Articoli/Puglia%20archeologica%20ricca%20e%20sconosciuta%20.htm|accesso=5 dicembre 2011|titolo=Puglia archeologica: ricca e sconosciuta}}</ref> in Puglia insistono numerosi siti archeologici anche di grandi dimensioni, talvolta di rilevanza internazionale come la cava dei dinosauri ad [[Altamura]], scoperta nel 1999 e contenente circa 30.000 orme di dinosauri<ref>{{Cita web|url=http://www.viaggiareinpuglia.it/at/121/itinerarioscolastico/3740/it/Altamura-|accesso=5 dicembre 2011|titolo=Altamura - Portale turistico della Regione Puglia}}</ref> risalenti a 70-80 milioni di anni fa;<ref>{{Cita news|url=http://bari.repubblica.it/cronaca/2011/10/20/news/dinosauri-23582326/|accesso=5 dicembre 2011|titolo=Altamura, parte l'esproprio della cava dei dinosauri|pubblicazione=La Repubblica}}</ref> sempre ad Altamura, è stato scoperto l'unico scheletro di [[Homo arcaicus]] in Italia (denominato l'[[Uomo di Altamura]]). Altri siti archeologici sparsi in tutto il territorio regionale dimostrano la presenza umana dall'[[età della pietra]] in poi: tra i più grandi vi sono le antiche città di [[Egnazia|Egnatia]] e [[Canne]], mentre molto diffuse sono [[necropoli]], [[dolmen]], [[menhir]],<ref>{{Cita web|url=http://www.viaggiareinpuglia.it/aj/5/it/Dolmen-e-menhir|accesso=5 dicembre 2011|titolo=Dolmen e menhir - Portale turistico della Regione Puglia}}</ref> resti di [[vie consolari]] (la [[Via Appia]] e la [[Via Traiana]]) e di altri piccoli insediamenti.
=== Architetture religiose ===
[[File:301086686 6bb94e4300 b.jpg|thumb|Transetto e abside della [[cattedrale di Trani]]]]
{{vedi anche|Romanico pugliese|Barocco leccese}}
[[File:SantAgata Cathedral - front (4752067312).jpg|thumb|upright|left|Basilica Cattedrale di Sant'Agata a Gallipoli]]
Il [[romanico pugliese]], che raggiunse il suo massimo splendore tra l'[[XI secolo|XI]] e la prima metà del [[XIII secolo]],<ref>P. Belli D'Elia, ''Alle sorgenti del romanico. Puglia XI secolo'', Bari 1975.</ref> fu l'antecedente più immediato dell'arte che si sviluppò alla corte di [[Federico II di Svevia|Federico II]] nel [[XIII secolo]] e che, tramite il movimento di artisti come [[Nicola Pisano]] ''de Apulia'', portò al rinnovamento artistico innestato in [[Toscana]] e da qui in tutta Italia. Nelle architetture religiose, le chiese pugliesi recepirono caratteri [[romanico lombardo|lombardi]], [[romanico pisano|pisani]], [[architettura romanica#Borgogna|borgognoni]] e orientali, rielaborandoli secondo uno schema peculiare. Tra i primi e più rappresentativi edifici romanici è la [[Basilica di San Nicola (Bari)|basilica di San Nicola]] a [[Bari]], iniziata nel [[1087]] e terminata verso la fine del XII secolo.<ref>{{Cita web|url=http://www.mondimedievali.net/edifici/Puglia/SanNicolaBari.htm|accesso=6 dicembre 2011|titolo=Basi: la Basilica di San Nicola}}</ref> Altri esempi caratteristici di romanico pugliese sono le cattedrali di [[cattedrale di Trani|Trani]], [[cattedrale di Troia|Troia]], [[Cattedrale di Ruvo di Puglia|Ruvo di Puglia]], [[Duomo di Altamura|Altamura]], [[Cattedrale di Bitonto|Bitonto]] e [[Basilica di Santa Maria Maggiore di Siponto|la Basilica di Siponto]] a Manfredonia.
Accanto ai monumenti romanici spiccano anche importanti emergenze [[architettura gotica|gotiche]], come il [[Basilica cattedrale di Santa Maria Assunta (Lucera)|Duomo angioino]] di [[Lucera]], il [[Basilica Santuario di San Francesco Antonio Fasani|Santuario di San Francesco Antonio Fasani]] a Lucera, la [[chiesa di San Francesco d'Assisi (Bitonto)|basilica di San Francesco della Scarpa]] a [[Bitonto]], la [[Basilica del Santo Sepolcro (Barletta)|basilica del Santo Sepolcro]] a [[Barletta]] e la [[basilica di Santa Caterina d'Alessandria]] a [[Galatina]].
[[File:Santa croce lecce.jpg|thumb|left|Basilica di Santa Croce a Lecce]]
Dalla fine del [[XVI secolo]] in clima di [[Controriforma]], fino alla prima metà del [[XVIII secolo|Settecento]], si diffonde il [[Barocco leccese]], declinazione del [[barocco]]. Questa corrente artistica si diffuse in tutta la provincia salentina favorita oltre che dal contesto storico, anche dalla qualità della pietra locale impiegata; la [[pietra leccese]], un calcare tenero e compatto dai toni caldi e dorati adatto alla lavorazione con lo scalpellino.<ref>{{Cita web|url=http://www.baroque.it/barocco-luoghi/lecce-barocco.php|accesso=6 dicembre 2011|titolo=Lecce e il barocco leccese}}</ref> Il barocco leccese è riconoscibile per le sue sgargianti decorazioni che caratterizzano i rivestimenti degli edifici. In un primo momento, tale stile interessò solo gli edifici sacri e nobili (esempi sono la [[Basilica di Santa Croce (Lecce)|Basilica di Santa Croce]], il [[Palazzo dei Celestini]] e la [[Cattedrale di Gallipoli|Basilica pontificia concattedrale di Gallipoli]]), ma successivamente le esuberanze barocche, i motivi floreali, le figure, gli animali mitologici, i fregi e gli stemmi trionfarono anche nell'architettura privata. L'architettura barocca è rigogliosa a [[Lecce]] e in tutti i comuni della provincia e in particolare nella [[Grecìa Salentina]] e nei grossi centri del [[Salento]] quali [[Gallipoli (Italia)|Gallipoli]], [[Maglie]], [[Nardò]], [[Galatina]] e [[Martina Franca]].
Assai diversa dal barocco leccese e maggiormente legata alla cultura del [[XVIII secolo|Settecento]], tanto da sfociare nel [[rococò]], è l'architettura tardobarocca della [[Capitanata]] che, pur mostrando forme precipue, risente fortemente degli influssi [[Barocco napoletano|napoletani]], particolarmente negli edifici sacri di [[San Severo]], [[Foggia]] e [[Lucera]]. A San Severo, peraltro, il linguaggio partenopeo si fonde con quello lombardo (importato dall'architetto intelvese [[Ambrosio Piazza]]), dando vita a esiti di una vaporosa e festosa leggerezza di linee e di ornati, evidentissima in particolar modo nella prestigiosa fabbrica benedettina di [[Chiesa di San Lorenzo delle Benedettine|San Lorenzo]], che conserva, per di più, le ultime opere marmoree di [[Giuseppe Sanmartino]].
In Puglia è infine un importante esempio di architettura sacra contemporanea, la [[Chiesa di Padre Pio]] a [[San Giovanni Rotondo]], opera dell'[[architetto]] [[italia]]no [[Renzo Piano]].<ref>{{Cita news|url=http://www.edilportale.com/news/2004/06/architettura/completata-la-chiesa-di-padre-pio-progettata-da-renzo-piano_5288_3.html|accesso=4 luglio 2011|titolo=Completata la Chiesa di Padre Pio progettata da Renzo Piano|pubblicazione=Edilportale.com}}</ref>
=== Architetture militari ===
Anche la Puglia ha subito il processo dell'[[incastellamento]], soprattutto durante il regno di [[Federico II di Svevia]], che aveva creato una vera e propria rete castellare.<ref>{{Cita web|url=http://www.casteldelmonte.beniculturali.it/index.php?it/96/la-rete-castellare-sveva|accesso=8 dicembre 2011|titolo=La rete castellare sveva}}</ref> [[File:Lucera0001.jpg|thumb|Torre della Leonessa della [[Fortezza Svevo-Angioina di Lucera|Fortezza Svevo-Angioina]], [[Lucera]]]]Vi sono numerosi tipi di architetture militari come torri costiere antisaracene, bunker costieri risalenti alla seconda guerra mondiale, impianti castellari e città fortificate (come [[Acaya]]). Tra le varie fortificazioni spicca per peculiarità [[Castel del Monte]], patrimonio dell'[[UNESCO]] dal 1996.
Edificato nel XIII secolo su volere dell'imperatore Federico II, si caratterizza per l'inconsueta pianta ottagonale; più che una vera e propria fortezza, si ipotizza che questo maniero, ricco di [[simbologia]], fosse in realtà una riserva di caccia dell'imperatore, un osservatorio astronomico oppure semplicemente, a causa del suo simbolismo, un tempio dell'arte.<ref>{{Cita web|url=http://www.mondimedievali.net/Castelli/Puglia/bat/castel_del_monte.htm|accesso=8 dicembre 2011|titolo=Castel del Monte - Mondimedievali}}</ref> Nel resto della regione vi sono altre grandi strutture militari, costruite o ampliate perlopiù durante il regno di Federico II, come la [[Fortezza Svevo-Angioina di Lucera]], il [[Castello Svevo di Bari]], [[Castello di Trani|Trani]], [[Castello di Barletta|Barletta]], [[Castello di Taranto|Taranto]], [[Castello di Oria|Oria]], [[Castello svevo di Brindisi|Brindisi]], [[Castello di Lecce|Lecce]], [[Castello di Otranto|Otranto]] e il Castello di Gallipoli oltre a quello di Manfredonia.
Architetture civili simbolo della Puglia sono i [[trulli]], [[edificio|costruzioni]] [[cono|coniche]] in [[Roccia|pietra]] "[[assemblaggio a secco|a secco]]" con il tetto ricoperto di "chiancarelle" (lastre di pietra calcarea) dichiarati patrimonio dell'UNESCO nel 1996 per la loro primitiva tecnica costruttiva rimasta intatta e perfettamente funzionale.<ref>{{cita web|lingua=en|url=http://whc.unesco.org/en/list/787|accesso=4 gennaio 2012|titolo=The "Trulli" of ALberobello}}</ref> La cupola conica, in particolare, è formata disponendo le pietre in cerchi concentrici che, andando in alto, decrescono, ed è chiusa da un monolite di forma circolare decorato da un pinnacolo. La zona di maggior concentrazione dei trulli è la Valle d'Itria, precisamente nei territori di Alberobello (il cui centro storico è interamente costituito da questo tipo di edifici),<ref name="Trulli1">{{Cita web|url=http://www.comune.alberobello.ba.it/index.php?option=com_content&view=article&id=217:i-trulli-di-alberobello&catid=151:i-trulli&Itemid=169|accesso=5 gennaio 2012|titolo=I Trulli di Alberobello - Comune di Alberobello}}</ref> Locorotondo, Cisternino e Martina Franca.<ref>{{Cita web|url=http://www.tno.it/tecno_it/indici_it/la%20MdT%20abstract.pdf|accesso=4 gennaio 2012|titolo=La Murgia dei Trulli: analisi e prospettive della economia agro-silvo-pastorale}}</ref> Documenti storici attestano l'esistenza dei trulli come unico tipo di unità abitativa della zona fin dal XVI secolo.<ref name="Trulli1"/> Nel resto della regione (ed in particolare nel Salento) vi sono altre costruzioni in pietra "a secco", definite [[Pajaru|pajare]] che, a differenza dei trulli di Alberobello, hanno una forma a [[tronco di cono]], non hanno finestre e sono interamente perimetrate e coperte da pietre senza l'uso di [[Malta (materiale)|malta]]; probabilmente questo tipo di edifici risalgono all'[[Età del Bronzo]].<ref>{{Cita web|url=http://www.turismo-capoleuca.com/pajare_trulli_liame.htm|accesso=5 gennaio 2012|titolo=Le Pajare, i muretti a secco, i trulli, le liàme}}</ref>
[[File:Pagghiara.jpg|thumb|Trullo (pagghiaru) salentino a [[Lizzano]], in [[Provincia di Taranto]]]]
== Sport ==
{{Vedi anche|Sport in Puglia}}
La Puglia è una regione molto attiva dal punto di vista [[sport]]ivo. Alla numerosa e capillare presenza di impianti sportivi sul suo territorio, si accompagna anche la rilevanza a livello nazionale e internazionale delle sue [[società sportiva|società sportive]].
=== Manifestazioni sportive ===
* ''[[Rally del Salento]]'' sulle strade della [[provincia di Lecce]] (giugno): è una competizione [[automobilismo|automobilistica]] valevole per il Campionato Italiano Rally, per il Trofeo d´Italia Rally GT e per la Coppa Europa Rally.
* ''[[Milano-Taranto|Rievocazione storica della Milano-Taranto]]'' a [[Taranto]] (luglio): è la rievocazione della celebre corsa [[motociclismo|motociclistica]] che si disputò dal [[1937]] al [[1940]] e dal [[1950]] al [[1956]], anno quest'ultimo in cui una legge dello Stato abolì le gare agonistiche su strada. Sul lungomare della città ionica è posto il simbolico traguardo per i partecipanti.
* ''[[Fasano-Selva|Coppa Fasano-Selva]]'' (agosto): è una gara di cronoscalata automobilistica su un percorso di circa 5,6 km. Si svolge dal [[1946]] nel territorio del comune di [[Fasano]] ([[Provincia di Brindisi|BR]]) lungo i tornanti della [[strada statale 172 dei Trulli|strada statale 172]]. All'edizione del [[2012]] conta 55 edizioni.
* ''Coppa Messapica'' (agosto): è una competizione ciclistica di rilevanza nazionale riservata oggi alle categorie Elite e Under 23. Dal [[1952]] si disputa a [[Ceglie Messapica]] e dintorni in un circuito urbano ed extra urbano,noto nell'ambiente del ciclismo come circuito dei "Trulli, delle Grotte e della Gastronomia". Nel [[1982]] la competizione valse come prova unica del campionato italiano femminile di ciclismo su strada.
La prima entità statale d'Italia che prese il nome di Langobardia o Longobardia si trova nel sud della penisola e comprendeva principalmente la Puglia; era un territorio governato dai bizantini (thema) con capitale Bari.
Oltre ad essere la regione più orientale d'Italia la Puglia, con circa 800 chilometri di coste è una delle regioni italiane con maggiore sviluppo costiero.[7] Lungo la costa si alternano tratti rocciosi (come sul Gargano), falesie(coste rocciose dalle pareti a picco), ma anche litorali sabbiosi (come lungo il Golfo di Taranto). Nel 2010 il Ministero della Salute ha dichiarato balneabile il 98% delle coste pugliesi.[8]
L'interno della regione è prevalentemente pianeggiante e collinare, senza evidenti contrasti tra un territorio e l'altro. Tuttavia, vi sono otto sub regioni differenti: il Gargano e il Subappennino Dauno sono le uniche zone montuose della Puglia (con rilievi che superano i 1000-1100 metri s.l.m.);[9] il Tavoliere delle Puglie, esteso per 3000 chilometri quadrati,[9] rappresenta la più estesa pianura d'Italia dopo la Pianura Padana;[10] le Murge, un altopiano di natura calcarea posto a sud del Tavoliere che si estende fino alle serre salentine;[7] la Terra di Bari, tra la Murge e il mare Adriatico, è un'area pianeggiante o leggermente ondulata; la Valle d'Itria, situata a cavallo tra le province di Bari, Brindisi e Taranto, si caratterizza da un'alternanza tra vallate e ondulazioni e soprattutto da un'elevatissima popolazione sparsa (questa è la zona di maggior concentrazione di trulli);[11] l'Arco ionico tarantino segue la costa dell'intera provincia, estendosi dal sistema murgiano, a nord, fino alla penisola salentina, a sud, abbracciando una zona collinare ed una vasta zona costiera pianeggiante;[12]
Alla Puglia appartiene l'arcipelago delle Tremiti, a nord-est al largo della costa garganica, le piccole isole Cheradi, presso Taranto e l'isola di Sant'Andrea dinanzi alla costa di Gallipoli. Dal punto di vista geografico la regione fisica pugliese include anche il piccolo arcipelago di Pelagosa, a nord-est delle Tremiti, che oggi è parte della Croazia.
Nel Giurassico medio e inferiore, nella parte geologica che poi diventerà la Puglia vi erano isole e scogliere sommerse dall'oceano Tetide e dai mari epi-continentali che la frammentazione della Pangea andava formando: con il progressivo deposito sui fondali dei gusci dei microrganismi marini, che li formavano sottraendo all'acqua il carbonato di calcio (CaCO3), si formò uno strato di rocce sedimentarie calcaree e dolomitiche, spesso in media centinaia di metri. Strati così spessi poterono formarsi non solo per la durata del processo di sedimentazione, circa 125 milioni di anni, ma anche per effetto della loro progressiva subsidenza[14].
Nel Cretacico[15] buona parte della Puglia era al di sopra del livello del mare, per quanto la regione si presentasse come un arcipelago. In questo periodo iniziano i primi fenomeni carsici.
Nel Paleocene una serie di intrusioni subvulcaniche crearono la Punta delle Pietre nere, in prossimità di Marina di Lesina, le uniche rocce magmatiche affioranti in Puglia[16].
Tra i 12 e i 2 milioni di anni fa l'Appennino prende la sua forma definitiva[17]: nel processo di creazione di questa catena montuosa la Puglia non è direttamente coinvolta, ma ne subisce soltanto gli effetti secondari. Nel processo di orogenesi degli appennini, infatti, la Puglia rappresenta l'avampaese, cioè quella massa continentale che fa da ostacolo alla spinta orogenetica proveniente da un'altra massa.
In questo periodo si forma anche la cosiddetta fossa bradanica, e il processo di sedimentazione provvede alla formazione dei calcari teneri, come il cosiddetto tufo.
Diecimila anni fa si completa il Tavoliere con i laghi di Lesina e Varano.[18].
La natura carsica di gran parte del territorio pugliese e la scarsità di precipitazioni rendono la regione particolarmente povera di corsi d'acqua superficiali. Con l'eccezione dell'Ofanto e del Fortore, che hanno in Puglia solo parte del loro percorso, i fiumi pugliesi sono caratterizzati per lo più corsi brevi e a carattere torrentizio, come accade al Candelaro, al Cervaro e al Carapelle.
I laghi naturali della regione sono tutti laghi costieri, separati dal mare Adriatico mediante stretti cordoni sabbiosi. I maggiori sono quelli di Lesina e di Varano sulla costa settentrionale del Gargano. In territorio di Manfredonia si trova l'area umida del lago Salso, alimentata dalle acque dolci del Cervaro. Le Saline di Margherita di Savoia sono invece il residuo del cosiddetto lago di Salpi, attestato in epoca romana. Più a sud, presso Otranto, si trovano invece i laghi Alimini.
Tra gli invasi artificiali, il lago di Occhito, a monte della omonima diga costruita sul fiume Fortore nei pressi del confine col Molise, è il primo bacino artificiale realizzato in Puglia, dal Consorzio per la Bonifica della Capitanata di Foggia, per fronteggiare le frequenti crisi idriche della regione.A Brindisi si trova l'invaso del Cillarese,creato nel 1980 e oggi oasi protetta.Più recente è il lago sul torrente Locone, affluente dell'Ofanto, realizzato nel territorio di Minervino Murge al confine con la Basilicata.
Orografia
La Puglia per zone altimetriche
Il suo territorio è pianeggiante per il 53%, collinare per il 45% e montuoso solo per Il 2% il che la rende la regione meno montuosa d'Italia. I monti più elevati si trovano nel subappennino Dauno, nella zona nord-occidentale, al confine con la Campania, dove si toccano i 1152 m del Monte Cornacchia, e sul promontorio del Gargano, a nord-est con i 1055 m del monte Calvo, monte Spigno, monte Vernone, monte Sacroe monte Caccia
Il territorio collinare pugliese è suddiviso tra le Murge e le serre salentine.
La Murgia (o le Murge), è una subregione pugliese molto estesa, corrispondente a un altopiano carsico di forma rettangolare compresa per gran parte nella provincia di Bari e in quella di Barletta-Andria-Trani.
Si estende a occidente toccando la provincia di Matera, in Basilicata; inoltre si prolunga verso sud nelle province di Taranto e Brindisi. Si suddivide in Alta Murgia, che rappresenta la parte più alta e rocciosa, costituita prevalentemente da bosco misto e dove la vegetazione è piuttosto povera, e in Bassa Murgia, dove la terra è più fertile e ricoperta in prevalenza da oliveti.
Le serre salentine, invece, sono un elemento collinare che si trova nella metà meridionale della provincia di Lecce.
In tutta la Puglia il clima è tipicamente mediterraneo[19]: le zone costiere e pianeggianti hanno estati calde, ventilate e secche e inverni miti. Le precipitazioni, concentrate durante l'autunno inoltrato e l'inverno, sono scarse e per lo più di carattere piovoso in pianura, mentre sull'altopiano delle Murge sono frequenti le nevicate in caso di correnti fredde da est. In autunno inoltrato e in inverno sono frequenti le nebbie mattutine e notturne nella Capitanata e sulle Murge.
Le escursioni termiche tra estate e inverno sono notevolissime nelle pianure interne: nel Tavoliere si può passare dagli oltre 40 °C estivi ai -2 °C / -3 °C delle mattine invernali.
L'insediamento umano in Puglia risale quanto meno a 250.000 anni fa, come testimoniano i resti fossili dell'Uomo di Altamura, una forma arcaica di Homo neanderthalensis. Numerosi sono i reperti di epoca preistorica, tra i quali diversi menhir e dolmen[21]. Intorno al I millennio a.C., si insediarono sul territorio i popoli dei Dauni, dei Peucezi e dei Messapi di probabile origine illirica[22], e più tardi, in epoca ellenica, numerose furono le colonie magnogreche soprattutto nella parte meridionale della regione, tra le quali la città spartana di Taras (Taranto).
Le origini del nome
Il toponimo storico Apulia (esito latino del grecoἸαπυγία, Japigia) deriva dall'antica popolazione degli Apuli (gr. Japigi) che in epoca preromana abitavano la parte centro-settentrionale della regione (i Dauni a nord, i Peuceti al centro, mentre a sud era stanziato l'affine popolo dei Messapi). Il termine Japudes (Japigi) si compone del prefisso arcaico "jap-", che indicherebbe i popoli provenienti dall'altra costa dell'Adriatico.
Secondo una diffusa pseudo-etimologia, invece, Apulia deriverebbe da Apluvia, ossia terra senza piogge[23].
Con l'occupazione romana fu istituita la Regio II Apulia et Calabria, che includeva un territorio appena più esteso dell'attuale regione: solo in seguito il toponimo Apulia sarebbe stato adottato per designare anche la penisola salentina.
Solo negli ultimi decenni l'uso del singolare Puglia si è stabilizzato; fino a prima dell'istituzione delle regioni, infatti, si usava indifferentemente anche il nome le Puglie[24].
Venne quindi istituita la Regio II Apulia et Calabria[25], che includeva anche il Sannio, una parte dell'attuale Molise e la Basilicata orientale. Con la costruzione della via Appia e, in epoca imperiale, della via Traiana (lungo cui prosperarono città come Aecae, Herdonia, Silvium, Canusium e Bitonto), la regione occupò posizioni di primato nella produzione del grano e dell'olio, diventando la maggior esportatrice di olio d'oliva in Oriente[26].
Nel 1043 i Normanni fondarono la Contea di Puglia e, successivamente, il Ducato di Puglia e Calabria. Dal 1130 fece parte del Regno di Sicilia. Nel secolo XIII il nome Apulia fu utilizzato da alcuni autori per indicare la parte meridionale della penisola italiana[28].
Sia con i Normanni che con gli Svevi capeggiati dagli Hohenstaufen[29], la Puglia conseguì un grande progresso materiale e civile, che toccò l'apice con Federico II, a cui si deve la realizzazione di una serie di edifici laici e religiosi, alcuni di alto valore artistico, tra cui Castel del Monte ad Andria. Tra il 1282 e il 1400 la Puglia fu sotto la dominazione degli Angioini, all'interno del Regno di Napoli, a cui si sostituirono gli spagnoli: a partire da questo momento cominciò a radicarsi il potere dei latifondisti sul territorio.
Dopo varie prese di potere, nel 1734 la Puglia, con la battaglia di Bitonto passò, insieme al resto del Regno di Sicilia dagli Asburgo ai Borboni, sancendo l'indipendenza del Regno. Tra il 1806 e il 1815, vi fu la dominazione francese che provvide alla modernizzazione della Puglia con l'abolizione del feudalesimo e con le riforme giudiziarie fino al ritrno dei Borbone e la nascita dal Regno delle Due Sicilie.
Con il progressivo decadere del latifondo, decaddero anche le antiche masserie pugliesi, proprietà di media estensione agraria. Durante il Fascismo la Puglia fu interessata da numerose bonifiche in vaste aree e, successivamente alla riforma agraria del secondo dopoguerra, la regione ha goduto di un forte sviluppo agricolo. Negli anni settanta e negli anni ottanta l'economia della regione passò dal settore primario a quello terziario, con il notevole sviluppo derivato dal settore turistico.
Nel 1946, durante i lavori dell'Assemblea Costituente della Repubblica Italiana, fu avanzata la proposta di fare della Puglia e del Salento due regioni distinte. Il 17 dicembre 1946, dopo la relazione di Giuseppe Codacci Pisanelli, la Regione Salento fu istituita sulla carta, ma quando si arrivò alla ratifica in aula, il 29 novembre 1947, essa non era più prevista. Stando all'intervento in assemblea del socialista Vito Mario Stampacchia, la Regione Salento sarebbe stata sacrificata in seguito a un accordo fra DC e PCI in difesa dei forti interessi economici baresi. Principale artefice di questo accordo fu Aldo Moro, magliese di nascita. La regione poi fu istituita nel 1970.
Nel 2004 viene istituita la sesta provincia pugliese, la provincia di Barletta-Andria-Trani comprendente come capoluogo tre grosse città e complessivamente dieci comuni scorporati dalle province di Bari e Foggia. Questa provincia è diventata pienamente operativa con le elezioni provinciali del 2009.
Recentemente, è stata depositata la proposta di un referendum avente lo scopo d'istituire la Regione Salento, mediante scorporo delle province di Brindisi, Lecce e Taranto dalla Regione Puglia. Molti, inoltre, vorrebbero l'istituzione della Moldaunia attraverso la fusione della provincia di Foggia con il Molise; questo progetto è arrivato fino in consiglio provinciale ma la proposta è stata bocciata.
Politica
L'Italia meridionale in epoca augustea.Corso V. Emanuele a Foggia, zona del maggior passeggio cittadinoGonfalone regionale
La regione Puglia fu creata dopo l'Unificazione d'Italia ricalcando i confini di tre circoscrizioni del Regno delle due Sicilie:
La Terra di Bari, estesa a sud dell'Ofanto e comprendente gran parte dell'altopiano delle Murge e della pianura costiera, che ebbe come capoluogo Trani dal 1586 e Bari dal 1806.
Durante i lavori dell'Assemblea Costituente fu avanzata la proposta di fare della Puglia settentrionale e del Salento due regioni distinte. Il 17 dicembre 1946, dopo la relazione di Giuseppe Codacci Pisanelli, la Regione Salento fu istituita sulla carta, ma quando si arrivò alla ratifica in aula, il 29 novembre 1947, essa non era più prevista.
Il presidente della Regione è Nichi Vendola (Sinistra Ecologia Libertà), eletto a sorpresa nel 2005 e confermato nel elezioni regionali del 2010. In precedenza la Puglia ha sempre visto prevalere formazioni politiche centriste o di destra che si sono tradotte in amministrazioni regionali a impronta democristiana prima e di centrodestra poi. Dal 1 Gennaio 2015 è stata istituita la città metropolitana di Bari, nuovo ente che ha sostituito la provincia di Bari, costituendo, di fatto, una fusione tra gli ex comuni.
Il sito istituzionale della Regione Puglia[31] descrive ufficialmente lo stemma in questo modo:
«Lo stemma della Regione Puglia è costituito da uno scudo, a sua volta sormontato da una corona "federicana" dedicata a Federico II di Svevia. Lo scudo racchiude alla sua sommità 6 cerchi che rappresentano le sei province pugliesi. Il corpo centrale è costituito da un ottagono nel cui centro campeggia l'albero d'ulivo, simbolo della pace e fratellanza. L'ottagono invece, rappresenta Castel del Monte, costruzione di origine medievale che costituisce uno degli itinerari turistico-culturali più suggestivi della Regione. I colori dominanti dello stemma sono l'oro, l'argento, il rosso e l'azzurro del mare.»
Lo stemma regionale raffigura un albero d'olivo che non soltanto ricorda che l'olio extravergine prodotto dalla spremitura delle drupe di questo albero rappresenta una delle risorse più preziose e importanti per l'agricoltura pugliese, ma anche un elemento costante nel paesaggio che diventa anche segno di unità di tutta la regione, da nord a sud.
«In occasione dei massicci e ripetuti episodi di immigrazione clandestina, l'intera popolazione della Puglia dava prova collettiva di civismo e di forza morale. Con straordinaria abnegazione privati cittadini, comuni, province e istituzioni offrivano il loro determinante contributo e incondizionato impegno in soccorso dei numerosissimi profughi arrivati sulle loro coste in condizioni disperate. Operando generosamente per accorrere in aiuto dei più deboli, la Comunità tutta offriva alla Nazione splendido esempio di grande solidarietà sociale e nobile spirito di sacrificio.[32]»
«Per la partecipazione all'evento sismico del 6 aprile 2009 in Abruzzo, in ragione dello straordinario contributo reso con l'impiego di risorse umane e strumentali per il superamento dell'emergenza.» — D.P.C.M. 11 ottobre 2010, ai sensi del ai sensi dell'art. 5, comma 5, del decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri 19 dicembre 2008.[33]
Dal 27 aprile 2010, e dopo il rimpasto del 20 marzo 2013 la giunta regionale è composta dal seguente organico:
Presidente
Nichi Vendola (Sel), con deleghe all'Assessorato delle Risorse Umane e con delega al Personale e Organizzazione, all' Avvocatura Regionale, alle Politiche legislative, al Controllo strategico e alle Aziende partecipate, al Controllo interno di Gestione, all’Internal Auditing, ai Rapporti Istituzionali, alle Politiche Internazionali;
Assessori
Angela Barbanente, Vicepresidente con deleghe alla Qualità del Territorio e all'Assetto del Territorio, ai Beni Culturali, all'Urbanistica e alle Politiche Abitative;
Loredana Capone (PD), Sviluppo economico - Competitività, Attività economiche e consumatori, Energia, Reti e Infrastrutture materiali per lo sviluppo, Internazionalizzazione, Ricerca Industriale e Innovazione;
Leo Caroli (Sel), Lavoro - Politiche per il Lavoro;
Giovanni Giannini (PD), Infrastrutture e Mobilità - Reti e Infrastrutture per la mobilità, Verifiche e Controlli dei Servizi del Trasporto pubblico locale, Lavori Pubblici;
Leonardo Di Gioia, Bilancio - Affari generali, Contenzioso Amministrativo, Bilancio e Ragioneria, Finanze, Demanio e Patrimonio, Provveditorato ed Economato;
Alba Sasso (Sel), Diritto allo studio e formazione - Scuola, Università, Formazione Professionale;
Guglielmo Minervini (PD), Politiche giovanili, Trasparenza e Legalità - Politiche giovanili e cittadinanza sociale, Sport per tutti, Protezione civile;
Silvia Godelli, Mediterraneo, Turismo, Cultura e Spettacolo;
Elena Gentile (PD), Welfare - Politiche di Benessere sociale e Pari Opportunità, Programmazione sociale ed integrazione socio-sanitaria, Programmazione e Assistenza Territoriale e Prevenzione, Programmazione e Assistenza Sanitaria specialistica, Gestione accentrata e Finanza Sanitaria, Accreditamento e Promozione Sanitaria;
Lorenzo Nicastro (IdV), Qualità dell'ambiente - Ecologia, Ciclo Rifiuti e Bonifica, Rischio Industriale;
Cooperazione con i paesi balcanici
Negli ultimi anni la Puglia ha stretto numerosi e importanti relazioni con i paesi dell'area balcanica[34]: Albania, Macedonia, Montenegro e Serbia. L'Albania è un partner commerciale della Puglia ormai da molti anni (si menzionano a proposito le numerose iniziative congiunte in occasione dell'annuale Fiera del Levante di Bari). Inoltre, la fine della guerra dei Balcani ha consentito, negli anni, la nascita di numerose iniziative legate alla cooperazione.
Si ricordano, tra esse, soprattutto alcuni programmi (ad esempio Interreg, nato per la cooperazione tra regioni dell'Unione europea e con i Paesi vicini) e varie iniziative legate a gemellaggi culturali e scambi commerciali.
Si segnala inoltre la notevole importanza legata all'attività programmatica del Corridoio 8, asse europeo dei trasporti che collegherà la Puglia (dai porti di Bari e Brindisi) all'Albania e al Mar Nero.
Politiche ambientali
Dal 31 gennaio 2007, con la conclusione del mandato di commissario per l'emergenza ambientale, sino ad allora espletato dal Presidente della Regione, le province sono tornate in possesso della delega per la gestione del ciclo dei rifiuti. Il sistema di raccolta è imperniato su 15 Ambiti Territoriali Ottimali. Nei primi sei mesi del 2011 la percentuale di raccolta differenziata in Puglia è stata del 18,62%[35]
I numerosi dialetti parlati in Puglia sono classificati entro due gruppi fondamentali[44], nettamente distinguibili soprattutto sotto il profilo fonetico:
nella parte centro-settentrionale della regione sono parlati i dialetti pugliesi propriamente detti, appartenenti alla famiglia dei dialetti meridionali italiani, insieme a quelli campani, lucani, abruzzesi e molisani, e comprendenti il barese, il foggiano e le loro varianti comunali oltre a quello garganico;
Una peculiarità linguistica della Puglia è inoltre la presenza di piccole isole linguistiche nelle quali si parlano idiomi non riconducibili al gruppo delle lingue neolatine:
il griko, diffuso nella Grecìa salentina, è una lingua derivata dal greco, la cui diffusione nel Salento è fatta risalire a insediamenti bizantini o addirittura a colonie magnogreche;
Caratteristico dolce fritto natalizio augurale. Costituito da pasta di semola lievitata fritta in olio extravergine di oliva. Le pittule hanno in genere una forma tondeggiante arricchita da cavolfiori, baccalà o peperoncino. le classiche non sono farcite ma vengono cosparse di miele ed anesini zuccherati. Simbolo augurale della fortuna e della nascita.
Il Nettare dei pizzikati. Tipico liquore a base di "murtheddrha" delle Serre salentine. Antica ricetta tramandata dalla tradizione contadina e delle "massare" salentine della zona otrantina-magliese. Ma la ricetta si è conservata nel piccolo borgo di Surano, dov'è custodita da poche famiglie.
I Perdoni durante la processione dell'Addolorata a TarantoCorteo storico di Oria (il palio)Tavola di San Giuseppe a Lizzano
È il caratteristico falò della festa patronale di Sant'Antonio abate, un monumento di ingegneria agraria formato da decine di migliaia di fascine di tralci di vite, che supera l'altezza e il diametro di venti metri, il quale viene acceso con un tripudio di fuochi pirotecnici la sera del 16 gennaio. Nei Giorni del Fuoco, inoltre si assiste a innumerevoli rassegne e gare di fuochi pirotecnici e si ammirano le esposizioni artistiche delle grandi luminarie. L'evento è stato oggetto di un documentario della National Geographic e di servizi della Nippon Press.
È un'antica tradizione in cui, in onore di San Giuseppe si imbandiscono grandi tavolate con piatti tipici. Durante la visita alla taula si possono assaggiare lu cranu stumpatu e la massa culli ciciri o i "vermiceddhri" cioè il grano e la pasta con i ceci.
È una suggestiva e mistica serie di riti che, inoltre, vede i componenti le due principali Confraternite della Chiesa di Taranto gareggiare per aggiudicarsi le statue e le poste nelle processioni dell'Addolorata e dei Misteri.
Secolari e seguitissimi riti che ricordano la Passione e Morte di Gesù Cristo attraverso le splendide processioni dell'Addolorata (Venerdì di Passione), dei Misteri (Venerdì Santo) e della Pietà (Sabato Santo).
Si tratta di una manifestazione religiosa popolare molto suggestiva e assai singolare, che si ripete puntualmente da circa tre secoli ogni venerdì Santo per la rievocazione della Passione di Cristo. Le fracchie sono delle enormi fiaccole, realizzate con grossi tronchi di albero aperti longitudinalmente a forma di cono e riempiti di legna, per essere incendiate all'imbrunire e divenire quindi dei falò ambulanti che illuminano il cammino della Madonna Addolorata lungo le strade del paese alla ricerca del figlio Gesù morto.
è una manifestazione in costume che consiste in due regate con dieci barche a remi abbinate ai rispettivi rioni della città. Il trofeo viene assegnato solo dopo le due gare che si disputano l'8 maggio e la terza domenica di luglio.
nel giorno del Corpus Domini, l'arcivescovo della diocesi, a cavallo di un bianco destriero, portando con sé il tabernacolo, percorre, procedendo dalla Cattedrale, le strade della città mentre la folla lancia fiori. Al passaggio dalla zona del porto tutte le navi all'attracco suonano le sirene di bordo e l'arcivescovo sosta di fronte al Monumento al Marinaio d'Italia per la benedizione delle acque e, poi, in Piazza della Vittoria per la benedizione della città. La cerimonia rievoca la tradizione secondo cui san Luigi IX, re di Francia, sconfitto e fatto prigioniero dal Saladino in Egitto, a Damietta, avrebbe concordato il suo rilascio in cambio di un riscatto per il quale avrebbe lasciato in pegno l'Eucarestia e, giunto a Brindisi, ottenne la somma necessaria da Federico II. Tornato in Egitto per saldare il suo debito, San Luigi non solo si vide restituire l'Eucarestia ma il Saladino rinunciò anche al riscatto come premio della sua fede e lealtà. Il sovrano sulla via del ritorno dalla Terra Santa fu sorpreso da una tempesta e approdò presso la spiaggia della Torre Cavallo nelle vicinanze del porto di Brindisi. Preoccupato di mettere in salvo l'Eucaristia fece chiamare l'arcivescovo di Brindisi Pietro III che arrivò in sella a un cavallo bianco, scortato dalle confraternite e dai fedeli.
È un evento barocco che ha il suo fulcro nelle due sontuose processioni con le statue dei santi patroni; i sacri cortei sono scanditi dalle batterie pirotecniche, incendiate nei rioni cittadini: le contrade, addobbate coi loro colori identificativi, si contendono il palio per la migliore batteria. Durante l'accensione dei fuochi, inoltre, si scatena la corsa dei fujenti, giovani che corrono a breve distanza dalle esplosioni.
È una manifestazione in costumi medievali ispirata a Federico II di Svevia (1225): al corteo storico del sabato, la domenica si svolge il torneo tra gli atleti rappresentanti i quattro rioni della città, al rione vincitore viene assegnato un palio.
È un ballo della Notte di San Rocco in cui, al ritmo incalzante dei tamburelli, coppie di uomini mimano un duello, danzando e "sfidandosi" con le braccia e le mani.
È un antico rito dei festeggiamenti per il patrono Sant'Oronzo. La Cavalcata di sant'Oronzo è una sfilata di cavalli e cavalieri, bardati con gualdrappe e divise rosse ricche di ricami e lustrini. Di particolare interesse è anche lo svolgimento di due fiere in contemporanea, nei tre giorni di festa.
Si festeggia il martirio del Santo, attraverso una sontuosa processione serale. Questa parte dalla chiesa del Santo costruita sulla grotta dove la leggenda narra che il santo abbia celebrato messa. Il Santo è issato su un Carro Trionfale alto 14,80 metri, in legno di rovere, finemente decorato da abili ebanisti Locali. La processione di snoda prima attraverso il lungo viale cimiteriale scortato dai cipressi secolari che esaltano le luci fioche del carro, poi prosegue verso il paese fino all'arrivo in via XX Settembre dove le 6 mule che lo trainano e i trainieri, danno dimostrazione della loro bravura eseguendo tra due ali di folla una curva a sinistra di 115 gradi. A quel punto il carro attraversa la via centrale del paese, seguito dalla folla che in piazza Silvio Orlandi lo accerchia e accoglie con un lungo applauso e sulle note del Mosè in Egitto suonato dalla banda cittadina collocata sul carro stesso che inscena una vera e propria gara all'ultima nota con una banda forestiera. Nel frattempo ha inizio lo spettacolo pirotecnico, e dietro il carro il lancio di fiori, palloncini, e nastrini, con la gente che cerca di catturare i palloncini.
Si festeggia il ritrovamento dell'icona di Santa Maria del Pozzo,30 agosto 1705, dopo un'apparizione miracolosa al sacerdote capursese don Domenico Tanzella. I festeggiamenti includono la processione diurna dei grandi ceri, di circa 8 ore, e quella del grande Carro Trionfale, trainato a braccia dai pellegrini provenienti della città di Bisceglie.
È una suggestiva intorciata, in devozione ai due santi martiri, che percorre le strade e gran parte del centro storico della città. Ha origine nel XIII secolo quando i resti delle braccia dei Santi Cosma e Damiano giunsero a Bitonto. Nella festa si tiene anche una fiera molto frequentata.
È un antico rito religioso che consiste in uno sbandieramento effettuato con riproduzione di antichi vessilli di devozione mariana. Il rito è preceduto da una lunga processione per le vie del paese con corteo di confraternite e sbandieratori.
È la rievocazione storica della vittoria ottenuta sui Turchi il 2 giugno 1678. In questo giorno, infatti, dopo anni o secoli di scorrerie turche subite, i Fasanesi sconfissero definitivamente i Turchi in una battaglia campale sotto le mura della Città. A ricordo di quella vittoria, viene organizzato un Corteo Storico, per ricordare il trionfo dei Fasanesi, con sbandieratori, trombe, tamburi, vestiti d'epoca e la rappresentazione della lotta cittadina.
Istituito nel 1983 per rievocare la cacciata dei saraceni e l'avvento dei d'Angiò, si snoda per le vie della città, partendo dalla Fortezza svevo-angioina. Fino a pochi anni fa, si svolgeva nel pomeriggio del 14 agosto, trovando il suo culmine in Piazza Duomo, dove aveva luogo la suggestiva consegna delle chiavi della città da parte del re Carlo II d'Angiò all'icona trecentesca di Santa Maria Patrona di Lucera; seguiva poi il Torneo delle Chiavi o Palio della città, presso l'Anfiteatro Romano. Ad oggi, con gran rammarico, rimane solo il corteo storico, anticipato di qualche giorno, perdendo così la sua importanza e il suo tradizionale valore simbolico.
È la rappresentazione della vita, morte e resurrezione di Gesù Cristo. Le due manifestazioni vantano tantissimi attori in abiti curati nei minimi particolari che sono impegnati nelle rappresentazioni che assumono connotati alquanto suggestivi e mistici con una partecipazione molto numerosa del pubblico che per l'occasione giunge a Lizzano e Ginosa da ogni parte della Puglia e non solo. Le due manifestazioni aderiscono all'associazione nazionale "Euroassione per l'Italia" e a quella internazionale di "Europassion".
Festa della Madonna della Fontana e corteo storico a Torremaggiore (martedì e mercoledì dopo Pasqua, e ultima settimana di agosto)
la prima è la processione di una statua in gesso della Madonna della Fontana, una Madonna che apparve a un contadino mentre dava da bere al suo cavallo in una fontana, e ogni anno viene festeggiata con fiere e fuochi d'artificio. Il secondo è una rievocazione storica della venuta dei profughi da Fiorentino e Dragonara nel 1252, e del passaggio di Federico II da Torremaggiore. Ogni anno durante questo periodo si svolge il palio tra le contrade e il caratteristico "incendio del castello".
tradizionale palio equestre che si tiene l'ultimo giorno del carnevale locale. I cavalieri, rappresentanti dei rioni, con abilità si contendono il Palio ed il premio rappresentato simbolicamente da un tacchino (in dialetto locale Viccio). Il palio vede i contendenti, dotati di una corta lancia, devono forare una vescica riempita di acqua, posta ad alcuni metri di altezza nel corso principale del paese. La gara mostra abili cavalieri che si esibiscono con abilità equestre, cavalcando al galoppo in piedi.
È considerato uno dei più importanti e antichi carnevali d'Italia. La maschera caratteristica della manifestazione è chiamata Farinella e deve il suo nome all'omonima pietanza putignanese. Il carnevale di Putignano è uno dei più lunghi per durata, avendo inizio il 26 dicembre con la cerimonia delle "propaggini", competizione in versi dialettali di satira e di costume locali. Dal 2006, ne viene disputata anche un'edizione estiva.
Il Carnevale di Manfredonia, tra i maggiori carnevali italiani, nasce nel 1954 ed è riconosciuto dalla Regione Puglia come "manifestazione di interesse regionale". Le iniziative si protraggono per almeno due settimane e culminano nella sfilata dei gruppi e dei carri allegorici la domenica di Carnevale. La maschera tipica è "Ze Pèppe". Piatti tipici carnevaleschi sono la "farrata", (rustico), e gli "scagliozzi" (polenta fritta). È associato alla Federazione europea delle città del carnevale. Per due volte è stato inserito tra le manifestazioni abbinate alla Lotteria Nazionale.
È considerato uno dei più importanti e festosi della Puglia. Questo perché, a differenza degli altri carnevali, la maggior parte del corso mascherato non è transennato, e cittadini e forestieri partecipano direttamente all'animazione e al divertimento, stimolati dalle coreografie e dalle scenografie dei carri e dei gruppi allegorici che sfilano lungo il corso principale del paese.
Inizia il 17 gennaio con la festa di Sant'Antonio Abate (te lu focu = del fuoco); viene accolto con la tradizionale Focareddha, cioè un grande falò costruito con gli alberi di Natale. L'ultima domenica di carnevale e il martedì grasso si svolge la sfilata dei carri allegorici e dei gruppi mascherati lungo Corso Roma. La maschera tradizionale di Gallipoli è lu Titoru, cioè Teodoro. Tradizione vuole che Teodoro fosse un giovane gallipolino, che tornato dal militare chiese alla madre un piatto di polpette, il suo piatto preferito. La madre accontentò il figlio, ma questi, nella foga di mangiarle, si strangolò con una di esse. Nel gruppo mascherato è rappresentato il giovane morto, la madre e un gruppo di comari che piangono (le "chiangimorti"), che sono sempre dei ragazzi vestiti da donna. La madre di "Titoru", è la "Caremma", figura caratterizzante della Quaresima. Nel 2010 il Carnevale di Gallipoli è stato abbinato alla Lotteria Italia.
In occasione dei grandi festeggiamenti del Santo Patrono di Locorotondo San Rocco, che si tengono ogni anno dal 14 al 17 agosto tra luminarie, bande musicali, fiere e eventi religiosi, il 16 agosto alle 24:00 si tiene la famosa Sagra Pirotecnica, tra le più antiche del sud Italia, alla gara partecipano oltre 4 o 5 ditte tra le migliori d'Italia.
Criminalità organizzata
La Puglia è interessata in maniera rilevante dal fenomeno mafioso, che in questa regione si estrinseca con organizzazioni criminali quali Sacra Corona Unita, Società Foggiana e Mafia Garganica. Notabile, in ogni caso, la minore invasività e l'inesistenza di un controllo capillare del territorio analogo a quello esercitato in altre regioni dalle mafie.
Tra le regioni del Mezzogiorno, l'economia della Puglia è quella che ha registrato negli ultimi anni l'andamento migliore.
La crescita del PIL, secondo i dati ISTAT, segna un +1,8% (+1,5% dell'Italia nel complesso e +0,7% del Mezzogiorno) dovuto soprattutto alla crescita del settore terziario (+2,9%) e dell'Industria (+0,7%) a fronte di un calo notevole del settore agricolo (-8,8%).
Il Pil ai prezzi di mercato per abitante evidenzia un ritmo di crescita del +3,9% (a fronte del +3,0% nazionale e +2,6% del Mezzogiorno).
La Puglia conosce negli ultimi anni uno sviluppo accelerato del turismo, che però presenta dei limiti: esso è soprattutto nazionale e stagionale. Gli arrivi turistici nel 2007 sono stati di 2.276.402 italiani e 417.479 stranieri[46].
La Puglia è riuscita a coniugare le proprie tradizioni[47], la propria storia e le vocazioni produttive con l'innovazione e la tecnologia. Ha raggiunto, infatti, buoni livelli di specializzazione in numerosi comparti industriali.
Diverse politiche con l'obiettivo di sviluppare processi di innovazione insieme a una vasta disponibilità di incentivi agli investimenti, hanno fatto sì che il sistema produttivo locale crescesse e che si attirassero oltre 40 gruppi industriali internazionali appartenenti ai settori aerospaziale, automobilistiche, chimico e ICT.
Il sistema regionale della ricerca conta oltre 5.000 ricercatori e vanta competenze scientifiche specializzate in ambiti interdisciplinari: settori Biologia, ICT e nanotecnologie, che hanno contribuito alla nascita e consolidamento di tre distretti tecnologici: biotecnologie, high tech e meccatronica.
La regione dispone inoltre di un capitale umano altamente qualificato e specializzato che conta oltre 103.000 studenti universitari e quasi 15.000 nuovi laureati l'anno.
La Puglia presenta una notevole dotazione infrastrutturale che presenta però notevoli carenze soprattutto nella zona meridionale della regione (provincie di Lecce, Brindisi, Taranto e marginalmente entroterra foggiano e barese)
Le autostrade presenti in Puglia
Assi viari
Autostrade
Autostrada A14Bologna-Taranto: detta anche Autostrada Adriatica, è il secondo asse meridiano della penisola italiana, lungo 743,4 km. È stata ed è tuttora una delle "vie delle vacanze" servendo la costa adriatica dalla Riviera Romagnola alla Puglia. Nel territorio pugliese l'A14 ha un andamento pianeggiante e caratterizzato da lunghi rettilinei e presenta due corsie per senso di marcia più la corsia di emergenza. L'apertura della tratta fra Bari e Canosa di Puglia risale al 1969, mentre la porzione a nord di Canosa e il prolungamento fino a Taranto datano rispettivamente al 1973 e 1975.
Autostrada A16Napoli-Canosa di Puglia: L'Autostrada A16, inaugurata nel 1969, è definita anche Autostrada dei due mari, perché connette la parte meridionale della Penisola dalla costa tirrenica a quella adriatica; in particolare essa ha origine dall'A1 alla periferia di Napoli e termina dopo 172 km intersecando l'A14 presso Canosa. A causa della conformazione del territorio, il tratto pugliese dell'autostrada è spesso soggetto a forti venti che ostacolano la circolazione dei mezzi pesanti. L'attuale denominazione risale al 1973 quando venne inaugurato il tratto dell'Autostrada Adriatica da Lanciano a Canosa: fino ad allora l'intera tratta da Napoli a Bari era infatti denominata A17, nome poi abbandonato probabilmente per motivi scaramantici.
Altri assi viari
Strada Statale 16 Bari-Foggia. La tratta, quasi interamente in variante, connettendo al capoluogo regionale i popolosi centri costieri del nord barese e il capoluogo della Capitanata, costituisce una valida alternativa all'autostrada A14 in quanto presenta due corsie per senso di marcia divise da spartitraffico.
Superstrada Bari-Lecce. Il principale asse viario per il Salento, interamente in superstrada, nasce dalla Tangenziale di Bari come SS 16, con un tracciato raddoppiato in parte in sede e in parte in variante. Nei pressi di Fasano il tracciato della SS 16 si integra con la SS 379, che termina in corrispondenza di Brindisi e dove torna nuovamente come SS 16, formando la Tangenziale di Brindisi. A sud di Brindisi, la SS 16 si unisce alla SS 613 fino alla tangenziale di Lecce.
Strada Statale 106 Jonica. Corre lungo la costa del mar Jonio da Taranto a Reggio Calabria. Il tratto pugliese, a carreggiate separate e due corsie per senso di marcia, si presenta agevole da percorrere.
Strada Bari-Matera-Potenza. La principale via di comunicazione da Bari verso la Basilicata è denominata SS 96 che collega Bari a Tolve (PZ). Ad Altamura è possibile imboccare la SS 99 verso Matera. Continuando per Gravina in Puglia si va in direzione di Potenza. È in corso c/o il CIPE il nuovo programma di allargamento della grande opera infraregionale Salerno-Potenza-Bari. Il tratto da Altamura a Matera è tutto con spartitraffico centrale.
Ex Strada Statale 98 Andriese-Coratina. Quasi interamente a carreggiate separate, tocca i comuni della prima fascia murgiana a nord di Bari da Andria a Bitonto, innestandosi sulla SS96 Bari-Matera-Potenza nei pressi di Modugno. Dal 2001 è stata declassata a strada provinciale.
Strada Foggia-Gargano. In superstrada nel tratto Foggia-Manfredonia, prosegue lungo tutta la costa del promontorio con la denominazione di SS 693 dei Laghi di Lesina e Varano.
Strada Lecce-Santa Maria di Leuca. Insieme alla Superstrada Lecce-Gallipoli (SS 101), è il principale asse nord-sud del Basso Salento. Fino a Maglie ha carreggiate separate e mantiene la denominazione di SS 16.
Strada Otranto-Gallipoli. Taglia il Basso Salento in direzione est-ovest, dall'Adriatico allo Ionio.
la Ferrovia Adriatica Ancona-Lecce (con tratta Foggia-Bari adeguata al trasporto TAV con limite max di 250 km/h) e con tratta Bari-Lecce, a doppio binario;
Facciata della stazione di Foggia ricostruita dopo i bombardamentila Ferrovia Bari-Taranto con raddoppio di linea recentemente eseguito;
In Puglia la rete delle ferrovie private supera per estensione quella delle Ferrovie dello Stato: da moltissimi anni (alcune da un secolo) operano quattro diverse aziende ferroviarie:
si snodano lungo la linea Bari-Barletta, collegando numerosi centri dell'entroterra al capoluogo pugliese, con un bacino di utenza di circa 700.000 abitanti. La società che gestisce la rete ferroviaria e il trasporto passeggeri è la Ferrotramviaria Spa. Sono indicate con la sigla FNB o, secondo la vecchia denominazione, FT (Ferrotramviaria). La linea, lunga 70 km, attraversa il territorio dei seguenti comuni: Bari, Bitonto, Terlizzi, Ruvo di Puglia, Corato, Andria, Barletta. Attualmente il primo tratto della ferrovia costituisce una linea cittadina metropolitana e collega le stazioni di Bari (Bari Centrale, sottovia Q. Sella, Via Brigata Bari, Cimitero, San Girolamo, con deviazione verso il Rione San Paolo). Le Ferrovie gestiscono anche un servizio di autolinee lungo le stesse direttrici di percorso.
raggiungono i comuni interni della provincia di Brindisi, della provincia di Taranto e quelli più a sud della provincia di Lecce. Le ferrovie si estendono dalla stazione di Bari Centrale sino a Gagliano del Capo, vicino a Santa Maria di Leuca, nell'estremo sud del Salento. Nel Salento questa ferrovia è conosciuta anche col nome di Littorina, che è poi il nome delle prime motrici diesel a tutt'oggi utilizzate (nonostante la loro vetusta età). Nel 2009 la Regione Puglia ha consegnato alle FSE (Ferrovie del Sud-est) ben 26 nuovi treni modernissimi. È in programmazione l'elettrificazione delle linee, a partire dalla Bari - Martina Franca. Va ricordato che le ferrovie esistono da oltre un secolo: il primo tratto fu la linea Bari - Locorotondo. Attualmente il primo tratto della ferrovia costituisce una linea cittadina metropolitana e collega le tre stazioni di Bari (Bari Centrale, Bari Sud Est e Bari Mungivacca-Ikea), Le FSE gestiscono anche un servizio di autolinee (le più importanti collegano Bari a Taranto e Bari a Brindisi).
(FdG o FG) è una società (fondata dall'ingegner Romeo e ora di proprietà della famiglia barese Scarcia) che gestisce la linea ferroviaria di quasi 79 km (da San Severo a Peschici), con 11 stazioni e 7 fermate, che collega i centri del Gargano settentrionale alla rete ferroviaria nazionale. Le FG, che sono la più importante società di trasporto pubblico della Capitanata, gestiscono anche la linea Foggia - Lucera e offrono anche un servizio su strada che assicura numerosi collegamenti extraurbani su gomma, a livello sia regionale sia nazionale.
rappresentano la linea ferroviaria che collega la Puglia con la Basilicata. Attualmente tale linea è gestita dalla Ferrovie Appulo-Lucane S.r.l. (FAL). La FAL gestisce anche un servizio autolinee per il collegamento Puglia - Basilicata. Le linee ferroviarie presenti non sono elettrificate, per cui il servizio è effettuato con motriciDiesel. A Potenza le FAL si collegano sia alla rete delle FS, che alla gemella FCL.
Porti
Porto di Barletta con in primo piano la darsena dei pescatoriPorto di Trani con cattedraleBari, terminal crociere.Porto di Giovinazzo
Il porto di Bari è mercantile, commerciale e turistico (terminal crociere). I collegamenti principali sono per Albania (Durazzo), Montenegro (Antivari) e Grecia (Corfù, Igoumenitsa e Patrasso). Le molteplici funzioni operative del porto di Bari possono contare su banchine attrezzate per la movimentazione di ogni tipo di merce e su una eccellente rete di collegamenti con ogni modalità di trasporto. Anche grazie a tali caratteristiche il Porto di Bari è stato indicato quale "terminale occidentale".
Il porto di Taranto è per lo più militare (COMDINAV 2), mercantile e industriale. È uno dei porti più importanti in Italia e nel Mediterraneo ed è il secondo porto italiano per numero di merci. Effettua collegamenti con gli altri porti italiani e con quelli del Mediterraneo, del medio Oriente e della Cina.
Il porto di Barletta prevalentemente mercantile, è uno dei più apprezzati del Mare Adriatico per ampiezza di bacino e sicurezza.
Il Porto di Trani, a vocazione soprattutto turistica e peschereccia, occasionalmente vi sono collegamenti con la costa croata.
Il porto di Bisceglie è peschereccio e turistico. Prevalentemente peschereccio, recentemente adeguato all'accoglienza di circa 500 imbarcazioni da diporto.
Aeroporto internazionale di Bari "Karol Wojtyła": sorge nel quartiere Palese-Macchie, a nord del capoluogo. Il terminal passeggeri, inaugurato nel 2005, è dimensionato per 3.600.000 passeggeri/anno, con un picco di 1.400 passeggeri/ora. Grazie all'introduzione di diverse nuove rotte, anche internazionali, sia con vettori tradizionali ma soprattutto low-cost, negli ultimi anni il traffico annuo è aumentato costantemente e significativamente, arrivando nel 2011 ad un flusso di 3.725.629 passeggeri (il 9,60% in più rispetto all'anno precedente)[53]. Nel 2012 è prevista l'apertura del collegamento ferroviario con il centro di Bari e l'inizio dei lavori di ampliamento del terminal passeggeri, con il raddoppio della superficie destinata al traffico passeggeri e alle attività commerciali.
Aeroporto internazionale del Salento: si trova alla periferia di Brindisi (nel quartiere Casale: è denominato anche "Papola Casale") e serve l'intera Puglia meridionale, con un traffico annuo di 2.058.057 passeggeri nel 2011[54], in forte crescita negli ultimi anni (+ 28,10% nel 2011). Il terminal è stato recentemente ammodernato. La presenza di due piste con diverso orientamento garantisce l'operatività dello scalo anche con condizioni climatiche avverse. L'aeroporto è adibito anche a uso militare e ospita una base logistica e di pronto intervento umanitario dell'ONU.
La posizione della Puglia è stata un'arma a doppio taglio da un punto di vista economico e culturale. Ubicazione fortunata in epoca classica perché era il ponte naturale per l'Oriente, la Puglia risente tutt'oggi della sua peculiarità di confine culturale tra un Occidente romano-germanico e un Oriente greco-bizantino.
«Si possiede quasi la sensazione che la letteratura abdichi ai propri statuti affidandosi quasi totalmente al figurativo e all'architettonico.»
(Michele Dell'Aquila - Letteratura in Puglia e nel Mezzogiorno d'Italia fra Sette e Novecento - Giardini, 1992)
Secondo i dati del Ministero dell'Istruzione, dell'Università e della Ricerca, nell'anno 2003/04 i nuovi iscritti alle università pugliesi sono stati 20.094 su una popolazione complessiva di circa 120.000 studenti, suddivisi in sei università.
Il logo dell'Università di BariIl logo del Politecnico di BariIl logo dell'Università del SalentoIl logo dell'Università di Foggia
Fondata nel 1925, conta più di 60.000 studenti, 15 facoltà e 150 corsi di laurea.[56] È la principale università pugliese e uno dei maggiori istituti universitari italiani. Oltre allo storico palazzo Ateneo, al centro di Bari, l'università conta diverse sedi nel capoluogo barese e sedi staccate a Taranto e Brindisi. Il 15 gennaio 2010, alla presenza del Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano, è stata intitolata allo statista pugliese Aldo Moro, che vi fu docente per oltre trent'anni.
È un'università statale a carattere scientifico-tecnologico fondata nel 1990 per gemmazione dall'Università di Bari. Organizzato sulle tre sedi di Bari, Taranto e Foggia, nelle quali si contano complessivamente circa 12.000 studenti, il Politecnico forma architetti, ingegneri e disegnatori industriali per un totale di 36 corsi di laurea di primo e secondo livello. Vi hanno sede inoltre diversi corsi di dottorato di ricerca e master universitari.
Nota sino al 2007 come Università degli Studi di Lecce, con nove facoltà e 29.000 iscritti è il secondo ateneo della Puglia per dimensioni. Accanto alla sede leccese, conta dislocazioni a Brindisi e Mesagne. Ospita l'ISUFI, una scuola superiore universitaria attiva nell'alta formazione in molteplici settori scientifici, cui fa capo il National Nanotechnologies Laboratory (NNL), centro di eccellenza a livello internazionale sulle nanotecnologie.
Il polo universitario foggiano, nato nel 1990 come sede staccata dell'Università di Bari, ha ottenuto l'autonomia amministrativa nel 1999[57]. Conta oggi cinque facoltà e oltre 10.000 studenti e ha sedi in diversi comuni della provincia.
Nata nel 1995 con il riconoscimento da parte dell'Action Jean Monnet – Commissione Europea di Bruxelles - quale sede di cattedre, corsi permanenti e moduli d'insegnamento, orientati a diffondere la cultura dell'integrazione europea, ha sede a Casamassima, nell'hinterland barese.
La Libera Università Maria Santissima Assunta (LUMSA), un'università privata di ispirazione cattolica con sede a Roma, ha anche una sezione staccata a Taranto.
Ricerca
In Puglia la ricerca è coordinata dall'Agenzia Regionale per la Tecnologia e l'Innovazione (ARTI), e condotta da numerosi istituti:
Il Centro di Eccellenza in Meccanica Computazionale (CEMeC)
Si occupa di ricerca e innovazione industriale, formazione e consulenza nei settori delle turbomacchine, dei sistemi di iniezione, delle trasmissioni meccaniche, dei sistemi frenanti, dei sistemi ruota-rotaia e dell'interazione fluido-struttura (flutter).
Con 23 istituti, lavora nei settori agroalimentare, dell'ingegneria, delle scienze naturali, chimiche e biologiche, delle scienze marine e della mineralogia. In particolare a Lecce sono presenti l'Istituto per i beni archeologici e monumentali e le sezioni dell'Istituto di scienze delle produzioni alimentari, dell'Istituto per la microelettronica e microsistemi, dell'Istituto di fisiologia clinica e dell'Istituto di scienze dell'atmosfera e del clima. Taranto è, invece, sede dell'Istituto sperimentale talassografico "Attilio Cerruti" e della Fondazione marittima "Ammiraglio Michelagnoli" che opera d'intesa con lo stesso CNR e con organismi universitari.
Il centro ricerca è presente fin dai primi anni novanta con uno sportello tecnologico. Nel 2001 l'ENEA ha consolidato la propria presenza nella città adriatica, rilevando le strutture del Centro Nazionale per la Ricerca e lo Sviluppo dei Materiali, e creando un proprio centro all'interno della "Cittadella della Ricerca". Attualmente operano nel Centro l'Unità Tecnico Scientifica Materiali e Nuove Tecnologie (MAT), l'Unità Tecnico Scientifica Fusione (FUS), l'Unità Tecnico Scientifica Tecnologie Fisiche Avanzate (FIS) e il Progetto Speciale Clima Globale (CLIM).
È il primo parco scientifico e tecnologico nato in Italia, si occupa di trasferimento tecnologico e e-government, ha sede a Valenzano, alle porte di Bari. Finalità dell'Istituzione è il trasferimento tecnologico dal mondo accademico (Università) a quello produttivo.
Il distretto tecnologico regionale “Dhitech” di Lecce
Opera per la competitività e l'innovazione nella ricerca scientifica, comprende il Laboratorio Nazionale di Nanotecnologie, centro di eccellenza a livello internazionale sulle nanotecnologie, che ha ricevuto riconoscimenti di varia natura, tra cui la visita ufficiale del Presidente della Repubblica italiana Giorgio Napolitano il 15 settembre 2006. Il laboratorio segue linee di ricerca sia di tipo fondamentale, che di tipo fortemente applicato, grazie alle partnership con le multinazionali tecnologiche residenti presso di esso (STMicroelectronics, Agilent Technologies, TechInt, Alenia Marconi System) che appoggiano i loro programmi di formazione e reclutamento post laurea sull'ISUFI.
L'Osservatorio sul mondo rurale e sul sistema agroindustriale della Puglia
l'INEA è un'iniziativa inserita nell'ambito della Misura 4.3.6. del sottoprogramma FEOGA del Programma Operativo Plurifondo Puglia 1994-1999[58] che ha visto la nascita nel 1997. Suo compito è svolgere attività di supporto alla programmazione regionale, attraverso la fornitura di analisi, idee, strumenti, dati e informazioni.
L'istituto fornisce ai laureati la possibilità di effettuare ricerca scientifica applicata e di lavorare in funzione delle esigenze del territorio e in stretta collaborazione politico-economica coi vari enti territoriali. Unico in Italia, è uno dei quattro istituti presenti in Europa con sede rispettivamente in Francia (IAM di Montpellier), in Spagna (IAM di Zaragoza) e in Grecia (IAM di Chania). Questi quattro costituiscono la struttura operativa del CIHNEAM (Centre International de Hautes Etudes Agronomiques Mediterraneennes - Centro Internazionale degli Alti Studi Agronomici Mediterranei), organismo intergovernativo la cui sede è a Parigi, a cui i quattro istituti europei fanno capo.
Il Consiglio per la Ricerca e la Sperimentazione in Agricoltura (CRA)
è un Ente nazionale di ricerca e sperimentazione con competenza scientifica generale nel settore agricolo, agroindustriale, ittico e forestale.
Il Centro Ricerche agroalimentari Bonomo (CRB) di Andria
svolge attività di ricerca applicata, con progetti nazionali e internazionali, in collaborazione con istituti universitari, enti di ricerca, consorzi e imprese private, nei seguenti settori: gestione post-raccolta dei prodotti ortofrutticoli freschi, trasformazione e valorizzazione dei prodotti agroalimentari, utilizzazione dei sottoprodotti e degli scarti di produzione delle aziende agroalimentari.
L'Istituto Superiore Universitario di Formazione Interdisciplinare è una delle nove Scuole Superiori d'Italia, costruita sul modello della Scuola Normale di Pisa, riconosciuta dal MIUR nel 2005 dopo 5 anni di sperimentazione. È stata attivata presso l'Università del Salento nel 1999. La scuola realizza programmi di alta formazione nell'ambito dei seguenti settori: Nanoscenze, e-Business Management, Euromediterranean School of Law and Politics, Beni Culturali.
I centri di ricerca pubblico-privati
il Centro Laser (automazione industriale), il Cetma (materiali).
L'Università dell'idrogeno
Centro d'eccellenza no profit aperto a Monopoli nel giugno 2007 per la formazione, la ricerca e l'informazione sui temi delle nuove energie.
Nel 2008 nasce in collaborazione con il ministero dell'Ambiente, della Regione Puglia e la consulenza di Jeremy RifkinProgetto Idrogeno, un progetto triennale dal costo di 5 milioni di euro per la costruzione di distributori di idrogeno, metano e idrometano, una miscela di idrogeno e metano. L'idrogeno viene ottenuto da fonti rinnovabili in loco.
Trapezophoros con due grifoni che sbranano una cerva. Scultura in marmo policromo (IV sec. a.C.) rinvenuta ad Ascoli Satriano (FG) e considerata un'opera unica nel suo genere, di cui non esistono precedenti analoghi.[59]Ingresso della Basilica del Santo Sepolcro in Barletta, che custodisce il noto TesoroAntiquarium del parco archeologico di San Leucio a Canosa di PugliaI mosaici del Duomo di Otranto
I reperti conservati nel museo furono raccolti dall'archeologo Giovanni Jatta nei primi anni dell'Ottocento. Successivamente venne arricchita dall'omonimo nipote, e venne ceduta allo Stato nel Novecento. Il museo, costituito da quattro sale contenenti quasi esclusivamente materiale ceramico della Magna Grecia, è ospitato nel piano terra dell'ottocentesco Palazzo Jatta e raccoglie materiale proveniente dalla vasta e ricca necropoli peucetica di Ruvo di Puglia, vittima, nei secoli scorsi, di scavi abusivi che hanno distribuito oggetti in tutto il mondo.
L'importante museoarcheologico, fondato nel 1887 con l'intenzione di farne il Museo della Magna Grecia, ma è dedicato principalmente alla documentazione archeologica di Taranto e del resto della Puglia. Posto nell'ex convento di San Pasquale Baylon, è stato riaperto nel 2007: accanto alla sezione preistorica, inerente ai reperti Paleolitico e dell'età del Bronzo dell'intero territorio pugliese, si fregia di una delle più grandi collezioni di manufatti dell'epoca della Magna Grecia, tra cui i famosi Ori di Taranto. Questi ultimi costituiscono la più importante testimonianza di come la lavorazione dei metalli preziosi, e in particolare dell'oro, fosse una delle attività più sviluppate nella città magno-greca tra il IV e il I secolo a.C.
l Museo Civico "Giuseppe Fiorelli" la cui sede è il Palazzo De Nicastri, in via De Nicastri, si costituì nel 1905 ed è considerato il primo museo civico a nord di Bari. Al suo interno, oltre all'arredo permanente della famiglia De Nicastri, comprende preziosi manufatti che vanno dall'età preistorica all'età romana (di particolare rilievo è il Mosaico di Piazza Nocelli), fino al Medioevo. Ricca anche la pinacoteca con i quadri del pittore lucerino Giuseppe Ar.
Il museo, che prende il nome dall'omonimo archeologo e glottologo (1875-1952), si trova in piazza Duomo a Brindisi. Include le sezioni preistorica, che raccoglie i reperti dell'intera provincia, epigrafica, con iscrizioni in latino, ebraico e greco, numismatica, comprendente monete di età classica, medioevale e moderna, statuaria, con le statue romane rinvenute nel centro storico di Brindisi, più un antiquarium, con vasi apuli e attici, trozzelle, monete, e un ambiente dedicato ai bronzi di Punta del Serrone, con le due statue restaurate del console Lucio Emilio Paolo Macedonico e del civis romanus nelle vesti di togato, teste-ritratti, immagini femminili e altri bronzi rinvenuti in occasione degli scavi subacquei del 1992.
È uno dei musei archeologici di Lecce ed è intitolato al duca di Cavallino Sigismondo Castromediano, appassionato di archeologia, che ne volle l'istituzione nel 1868. È situato nel collegio Argento, dal nome del padre gesuita che lo fondò nel 1888 ed è stato acquistato dalla Provincia di Lecce nel 1967 e ristrutturato. Il museo si divide in cinque sezioni: Didattica, con il plastico del Salento che riporta tutti i siti di rilevanza storico-artistica; Antiquarium, con vasi attici a figure nere e a figure rosse e vasi italici (VI e V secolo a.C.) e vari altri reperti archeologici: oggetti in bronzo, monete antiche e lapidi con iscrizioni messapiche; Topografia, con le antiche mappe del Salento; Pinacoteca, con tele di scuola veneta e napoletana (tra XIV e XVIII secolo) e anche alcune sculture romaniche e rinascimentali; Sala mostre, con opere di artisti contemporanei (tra XIX e XX secolo). Nello stesso plesso è presente la Biblioteca Provinciale, con oltre 1000 scritti tra libri, riviste e giornali d'epoca. Oltre a essa è presente una grande sala studio.
Fu istituito nel 1934 e collocato nel settecentesco Palazzo Casieri. Ospita circa 2000 reperti archeologici provenienti da scavi in Canosa e in tombe del V - III secolo a.C. Si trovano iscrizioni, sculture, bassorilievi, marmi, monete, gioielli, ceramiche e vasi che risalgono a un vasto arco di tempo di circa 1500 anni (dal VI -V secolo a.C. al IX -X secolo d.C.): dal preistorico, dauno, romano, paleocristiano e bizantino-medioevale. In passato il museo è stato privato di alcuni pezzi di inestimabile valore, come ad esempio i preziosi ori della Tomba degli Ori. Questi gioielli sono attualmente custoditi presso Museo nazionale archeologico di Taranto, e sparsi nei maggiori musei italiani e europei (fra cui il Museo del Louvre).
Di istituzione recente (nel 2012), avrà collocazione in vari punti nevralgici della storia gravinese all'interno del territorio urbano della Città. Apertura prevista, nel 2014.
Altri musei
Palazzo Sylo-Calò a Bitonto, sede della galleria nazionale di PugliaOrecchino in oro, fine IV secolo a.C.,ritrovati negl'ipogei lagrasta di Canosa. Museo archeologico nazionale di Taranto
Il museo nasce nel 1975 per volontà dell'Arcivescovo Giuseppe Carata, al fine di dare una più adeguata sistemazione al materiale lapideo e scultorio proveniente da demolizioni operate nella Cattedrale ed in altre chiese della città di Trani. Nel corso degli anni il suo patrimonio si è notevolmente arricchito di opere e reperti di grande valore artistico e storico. L'Istituzione ha così, nel corso degli anni, sdoppiato le sue sedi, dedicando agli spazi di Palazzo Addazi l'esposizione della collezione pittorica e scegliendo l'attiguo Palazzo Lodispoto come nuova sede per il restante patrimonio artistico.
Museo Diocesano di Lucera: Il Museo Diocesano, la cui sede è il Palazzo Vescovile, in piazza Duomo, è stato inaugurato nel 1999. All'interno delle sale, oltre alla Pinacoteca dei Vescovi, sono conservati manufatti di diverse epoche. Di rilevante importanza sono: una pisside in diaspro sanguigno rosso del secolo XIII, un dittico di scuola sulmonese in lamine d'argento dorato del secolo XIV, il camice di lino con ricami, la stola e il cappello del Beato Agostino Casotti (XIV secolo), il mantello di lana del francescano San Francesco Antonio Fasani (secolo XVII-XVIII), l'artistico armadio-cappella contenente l'altare in legno dorato appartenuto alla famiglia di mons. Freda (secolo XVIII-XIX).
Museo Emanuele Barba,a Gallipoli nasce nel 1823 a opera del canonico Carmine Fontò che rese pubblici i suoi libri. A queste prime donazioni se ne aggiunsero altre da parte di conventi Domenicani e Francescani. Dopo alcuni anni il Museo venne affidato a Emanuele Barba (filosofo, medico, docente) che istituì un "Gabinetto zoologico". Oggi nel museo sono presenti collezioni di armi, abiti, fossili. È esposta inoltre la collezione del pittore gallipolino Giovanni Andrea Coppola. Il museo comprende reperti archeologici, sarcofagi e vasi messapici con iscrizioni; ritratti di personaggi illustri di Gallipoli; una raccolta numismatica;
Creato tra il 1969 e il 1970, il museo è ospitato sui tre piani della curia vescovile di Bitonto. Si tratta del museo dell'arcidiocesi di Bari-Bitonto, che raccoglie i beni artistici della cattedrale di Bitonto. La collezione è composta soprattutto da tele ma anche da vasi di Sevres, arredi sacri e sculture datate dal XIII secolo fino al Novecento. La ricca collezione ospitata nel museo diocesano sarà a breve trasferita presso l'ex seminario vescovile annesso alla chiesa di Chiesa di San Francesco della Scarpa. La struttura, articolata su due livelli e dotata di un giardino pensile, ospiterà oltre 2500 pezzi e sarà il museo diocesano più grande del mezzogiorno.
Istituita nel 1928, era inizialmente ospitata nel locale Palazzo del Governo. Nel 1936 la sua sede fu trasferita nelle sale del Palazzo della Provincia, sul lungomare monumentale di Bari, dov'è tuttora custodito il suo ingente patrimonio artistico. Il materiale attualmente esposto comprende: una sezione medioevale; pittura pugliese tardo medioevale e di scuola napoletana alto medioevale; dipinti veneti del XV e XVI secolo provenienti da numerose chiese di tutta la Puglia; una sezione di dipinti di Corrado Giaquinto; un'importante raccolta di pittura napoletana e meridionale del XIX secolo; maiolica pugliese medioevale; presepi napoletani; capi d'abbigliamento antico; dipinti del XIX e XX secolo nonché opere d'arte contemporanea.
Nella pinacoteca, ospitata presso il barocco Palazzo della Marra, è esposta la collezione permanente delle opere del celebre impressionista barlettano cui è dedicata. Periodicamente vi vengono organizzate mostre temporanee di livello internazionale, in genere relative ad artisti di fine Ottocento coevi di De Nittis.
È la prima galleria nazionale della Puglia ed è considerato il più importante nel suo genere in città e uno dei più ammirati e prestigiosi della regione. È nato il 18 aprile 2009 e ha sede nel Palazzo Sylos-Calò di Bitonto, gioiello rinascimentale cittadino risalente alla prima metà del XVI secolo. La raccolta è frutto di una ricerca da parte dei fratelli collezionisti Girolamo e Rosaria De Vanna, cui il museo è intitolato, i quali nel 2004 donarono allo Stato gran parte della loro ricchissima collezione privata, formata da 229 dipinti e 108 disegni di importanti artisti italiani e stranieri, databili tra il XVI e i primi del XX secolo, chiedendo la sistemazione delle opere nel prestigioso e rinascimentale palazzo Sylos-Calò, sede attuale della galleria. Per quanto concerne l'arte contemporanea, sono presenti opere provenienti anche dagli Stati Uniti.[60] Sono attualmente esposti 166 dipinti suddivisi in cinque sezioni.
Comprende diverse oreficerie sacre, in parte provenienti dalla Palestina e databili ai primi decenni del XIII secolo; tra questi una croce patriarcale binata, contenente la reliquia della Santa Croce, portata a Barletta nel 1291 dal Patriarca di Gerusalemme Randulphus.
Museo civico di Lizzano
Il Museo civico della paleontologia e dell'uomo, ha sede nel centro storico, nel Palazzo Majorano, un tipico palazzo dei signorotti locali dell'Ottocento. Il museo raccoglie importanti reperti a partire da 600 milioni di anni fa, provenienti da tutto il mondo e fossili ritrovati nel territorio di Lizzano o della regione. Un'ampia sezione è dedicata all'archeologia con l'esposizione di vari reperti risalenti al periodo della Magna Grecia, al Neolitico e prossimamente all'esposizione di reperti risalenti all'età del Bronzo, all'età Romana e a quelle medioevale. Nel museo sono esposti vari attrezzi da lavoro e oggetti di uso domestico tradizionali, come l'antico telaio ancora funzionante e corredato di accessori. Notevole "lu traìnu", carro trainato da cavallo o mulo per il trasporto, importante come valore documentario soprattutto per le nuove generazioni. Ci sono ampie sezioni dedicate alle culture dell'Africa, dell'Oceania e all'arte contemporanea.
Media
Cinema
Numerosi film di fiction hanno per sfondo e ambientazione varie località di Puglia[61]. Tra di essi si segnalano:
La Puglia possiede un panorama teatrale interessante e in continua crescita.
Accanto ad una solida tradizione vernacolare (radicata soprattutto a Bari e nella sua provincia) sono sorte in tempi più recenti numerose formazioni sperimentali, circolate nuove idee ed emersi nuovi interpreti, i quali hanno attratto l'interesse di compagnie teatrali nazionali: è nato così un teatro fruibile anche al di fuori dei confini pugliesi. Il territorio regionale vive dunque un processo dinamico e in continua trasformazione, la cui portata è difficile da quantificare e non troppo dissimile dal momento di fioritura che il cinema sta vivendo in Puglia, anche se certamente con meno incentivi da parte dello Stato e minor interesse da parte del pubblico.
La Puglia è una delle poche regioni italiane non dotata di alcun teatro stabile, lacuna non indifferente e che senz'altro frena la crescita del settore.
L'unico ente che disciplina e gestisce gli spettacoli dal vivo nella regione è il Teatro Pubblico Pugliese, attivo dai tardi anni 2000 e responsabile di gran parte dei finanziamenti destinati al settore: tra i suoi progetti più interessanti citiamo a titolo d'esempio Teatri Abitati, grazie al quale 12 compagnie teatrali sono riuscite ad ottenere uno spazio scenico prima inutilizzato e abbandonato per adibirlo a loro teatro.
Tra le compagnie più attive sul territorio nazionale oltre che regionale ricordiamo Teatro dei Borgia (l'ex Compagnia delle Formiche) e il Teatro Minimo.
In epoca latina la vicinanza geografica e culturale della Puglia alla Grecia, fecero sì che diventasse un territorio di importanti uomini di cultura e terra di passaggio di tutti gli studiosi romani che si recavano nell'antico Paese ellenico per approfondire i propri studi.
Quinto Ennio, pugliese di Rudiae, è stato un poeta, drammaturgo latino, considerato fra i padri della letteratura latina. Scrisse opere teatrali, un poema epico centrale nella cultura latina (gli Annales) e altre opere di vario genere.
Il brindisino Marco Pacuvio è stato un importante drammaturgo e poeta. Nato in area culturale greco-osca e nipote di Quinto Ennio, si trasferì giovane a Roma, dove intraprese a lungo l'attività di pittore (nel I secolo a.C. era ancora integro un suo dipinto nel tempio di Ercole) e di poeta, frequentando il Circolo degli Scipioni.
La posizione della regione è stata, invece, un punto di debolezza durante il Medioevo, a causa di un feudalesimo non sviluppato e dipendente da sovrani e capitali lontani. Nel caso specifico la cultura pugliese è stata spesso riflesso della più fortunata cultura napoletana. Capitale del Meridione, la città partenopea, ospitava l'unica Università del sud Italia e rappresentava tappa obbligatoria per gli intellettuali pugliesi. Numerosissimi sono stati i casi di intellettuali che sono partiti per luoghi culturalmente più dinamici e che non hanno fatto più ritorno nella terra d'origine, contribuendo alle attività di città come Roma, Venezia, Torino.
La mancanza di una corte, come avvenne in altre zone d'Italia, ha ridotto la vita culturale pugliese. Lodevoli eccezioni sono state la corte normanna di Federico II, il "puer Apuliae", nel XIII secolo; la corti degli Orsini Del Balzo nell'alto Salento, quella di Isabella d'Aragona e di Bona Sforza a Bari; quella degli Acquaviva a Conversano e Nardò tra il XV secolo e XVI secolo. Questi centri, insieme a centri ecclesiastici e mercantili hanno sviluppato importanti forme culturali e di innovazione capaci di dare impulso alla letteratura.
Nel corso del XVIII secolo gli intellettuali pugliesi, a differenza di quanto avvenuto a Napoli e a Milano non si sono fatti conquistare dai principi dell'Illuminismo. Un impulso in questo senso è tuttavia dato da Ferrante de Gemmis, nobile letterato, che coglie gli insegnamenti dell'amico Antonio Genovesi e fonda una Accademia Illuminista, a Terlizzi nel 1760 circa. Quando la Borghesia prende coscienza di sé, nel XIX secolo si sviluppa un'attiva cultura scientifica, giuridica, economica e amministrativa. Nel frattempo si diffonde, in conseguenza dell'annessione del Regno delle Due Sicilie al Regno d'Italia, come nel resto del Mezzogiorno il fenomeno del brigantaggio, grazie al quale avrà origine la cosiddetta letteratura meridionalista.[senza fonte] Questa filone culturale, si caratterizzerà in riviste come la "Rassegna Pugliese" di Valdemaro Vecchi, e sarà il punto di partenza per lo sviluppo di un'importante editoria, la Laterza.
Sicuramente tra i massimi esponenti della cultura ritroviamo Carmelo Bene, per il contributo che ha dato all'arte drammatica italiana come attore, drammaturgo e regista. È stato stimato anche come filosofo, intellettuale, poeta e uomo di spettacolo.
Dei nostri giorni i successi editoriali di Gianrico Carofiglio, magistrato e senatore barese, che usa Bari come scenario di avvincenti romanzi.
Architettura e urbanistica
Piazza Vittorio Emanuele II e fontana dei Tritoni con alle spalle la chiesa di San Domenico a Giovinazzo
Da un punto di vista urbanistico, la Puglia si caratterizza, rispetto al resto d'Italia, per la presenza di un numero di comuni ridotto, di dimensioni demografiche e territoriali medio-grandi, salvo che nel Salento.
I comuni pugliesi hanno mantenuto la loro struttura medievale inalterata fino al XIX secolo quando i borghi, ancora chiusi nelle loro mura e torri, cominciano a espandersi. Questa situazione si verificò per due ordini di ragioni: le necessità di difesa delle città vennero meno e nello stesso tempo si registrò un aumento di popolazione che non poteva essere contenuta negli antichi borghi.
In epoca moderna, la regione ha visto trasformare le sue città con alcuni esempi del periodo liberty, e le costruzioni di numerose strutture pubbliche nel periodo fascista.
Come in gran parte dell'Italia meridionale la tradizione musicale pugliese si lega strettamente a quella coreutica. Dal nord al sud della regione in passato erano diffuse danze popolari dette usualmente tarantelle, alle quali corrispondevano melodie musicali in tempo veloce. Della tradizione della tarantella pugliese resta molto attiva la scuola musicale di Carpino, piccolo centro del Gargano. La musica, probabilmente influenzata dalla cultura araba o slava, corre sul quarto di tono ed è accompagnata con la voce, la chitarra battente, la chitarra francese, le castagnole e il tamburo.
Di particolare interesse antropologico è la pizzica (o taranta), una particolare danza popolare diffusa nel Salento e nel tarantino, che si balla in coppia tra individui non necessariamente di sesso opposto. Un tempo, oltre che nelle occasioni di festa, essa veniva eseguita per giorni nell'ambito dei riti di guarigione delle tarantate, ossia delle donne che si credeva fossero state morse dalla tarantola. Gli studi compiuti dall'etnologo Ernesto de Martino, e confluiti nel fondamentale saggio La terra del rimorso (1959), hanno indagato il fenomeno del tarantismo mostrandone i nessi con l'isteria, l'epilessia, la depressione. Sebbene il fenomeno del tarantismo possa ritenersi ormai estinto, la musica che lo accompagna negli ultimi anni è stata oggetto di una straordinaria riscoperta che ha travalicato i confini regionali e che annualmente culmina nell'affollatissima Notte della Taranta di Melpignano.
Un grande compositore e cantante pugliese conosciuto in tutto il mondo è stato Matteo Salvatore, i suoi generi erano il
folk, la musica popolare ed era un grande interprete dei canti tradizionali del Gargano.
Importante è sottolineare il rapporto del cantautore Lucio Dalla con la regione pugliese. Il cantautore, infatti, visse per diversi anni nella città di Manfredonia dove nacque la sua grande passione per il mare e per la Puglia tanto da battersi contro le trivellazioni al largo delle coste pugliesi delle Tremiti.
Pertanto si troveranno tutte le verdure di stagione, dalla cima di rapa al cavolo verde, al cardo, ai peperoni, alle melanzane, ai carciofi, tutti i legumi, dai fagioli alle lenticchie alle cicerchie, alle fave di Carpino, alla Cipolla rossa di Acquaviva delle Fonti e tutti i prodotti del mare, in particolare dell'Adriatico e del Golfo di Taranto; questi ultimi hanno una particolare caratteristica che li distingue, in conseguenza della particolare acqua che si rinviene nel Mar piccolo, e dalle polle di acqua dolce (chiamati citri) che si scaricano in mare, e che servono ad attutire il salmastro, ma non ad alterarne il profumo.
Peraltro, anche se vi sono dei piatti comuni, le ricette variano da provincia a provincia, e talvolta, da città a città, così per esempio le ricette tipiche delle province di Bari, Brindisi e Taranto, adagiate sul mare, non sono uguali a quelle praticate nella provincia di Foggia, più collinosa, e di Lecce, più terragna.
Tante sono le ricette che presenta questa cucina, che ha poi una particolarità che la distingue dalle altre, di offrire piatti diversi in relazione alle diverse stagioni, così che durante le stagioni più miti, cioè in primavera e in estate, viene data preferenza alle verdure e al pesce, mentre nelle altre predominano i legumi, la pasta fatta in casa condita con vari sughi, da sola o combinata alle verdure o al pesce.
Il piatto più tipico è quello delle "Orecchiette al ragù di carne", la cui ricetta è ormai diffusa in tutti i ricettari, ma non sono meno conosciute le "Orecchiette con le cime di rapa", la "cicoria con la purea di fave", e quelle che ricollegano il territorio al Mediterraneo, come i "Cavatelli con le cozze", il "Risotto ai frutti di mare", il "Polpo alla griglia" o il riso al forno alla barese chiamato pure riso, patate e cozze. Tra i piatti tipici del Salento vi sono i "municeddhi", gli involtini con interiora di agnello (variamente denominati e presenti anche nel foggiano col nome di "torcinelli"), i "ciceri e tria" e i "pezzetti di cavallo" al sugo.
Città simbolo della variegata cultura gastronomica pugliese è senz'altro Ceglie Messapica, che con i suoi diversi ristoranti stellati presenti nelle più importanti guide del settore, la scuola internazionale di gastronomia, ed un territorio ricco di oltre 100 biodiversità tipiche in campo alimentare, si pone come capitale gastronomica pugliese nota in campo nazionale e internazionale.[senza fonte]
Per quanto riguarda la carne, famosa è quella della Valle d'Itria, in particolare dei centri di Martina Franca (con l'unico esempio di norcineria pugliese), dove si produce il tipico capocollo, Cisternino e Crispiano.
La Notte della Taranta a MelpignanoFile:CarpinoFolkFestival.jpgIl Carpino Folk FestivalCostruzione di una maschera in cartapesta dedicata al Presidente Vendola, dal bozzetto alla pitturazione al Carnevale di Massafra
è il festival internazionale del cinema e della cultura cinematografica di Bari. Nato nel 2009, è oggi promosso dal Ministero per i Beni e le Attività Culturali e patrocinato dal Presidente della Repubblica Italiana. Ha ospitato un buon numero di anteprime nazionali, premiato parecchi artisti italiani ed è solitamente accompagnato da iniziative culturali parallele per tutta la settimana dedicata all'evento. La direzione artistica è affidata a Felice Laudadio; il presidente della manifestazione è invece il registaEttore Scola.
È un susseguirsi di proiezioni nell'arco di una settimana, fino ad arrivare alla serata di consegna dell'Ulivo d'oro ad attori e registi internazionali del grande schermo.
È una rassegna cinematografica internazionale di cortometraggi e si presenta con una formula originale: promuove e premia i corti dividendoli in tre categorie: "Registi pugliesi", "Registi italiani" e "Registi internazionali".
È un festival lirico, nato nel 1975, che propone titoli inediti e programmi di raro ascolto. Il programma prevede, nell'arco di tre settimane, opere riscoperte e rivelate, capolavori dimenticati del ricco patrimonio operistico italiano ed europeo, interpretazioni musicali celebri, affermazioni di giovani cantanti ed esibizioni di importanti interpreti.
È minifestival canoro a cui partecipano concorrenti di età compresa tra i sei e i tredici anni, che conobbe la sua prima edizione nel lontano 1974 e in quegli anni ci furono altre due edizioni, nel 1975 e nel 1977. Dopo una sosta durata quindici anni, fu ripreso nel 1993 e da allora non ha conosciuto altre interruzioni. Nato senza pretese, con lo scopo di promuovere, attraverso il canto e la musica, l'uva prodotta nella frazione bitontina e di contribuire allo sviluppo turistico della zona, oggi è diventato un concorso per bambini di interesse nazionale.
È un festival di musica popolare salentina, dove la pizzica tradizionale e quella rivisitata incontrano le musiche tradizionali nazionali e internazionali. Consiste in un tour per i paesi della Grecìa Salentina e per altri comuni del Salento, che si conclude con il concertone finale a Melpignano che dura fino alle prime luci del mattino.
Il De Finibus Vocis è un concorso canoro nazionale annuale promosso dalla diocesi di Ugento-Santa Maria di Leuca che si prefigge di dare spazio ai giovani talenti che vogliono entrare nel mondo dello spettacolo.
È un festival cinematografico del cinema indipendente, organizzato dall'associazione CineSalento. Si articola nelle tre sezioni: "Lungometraggi world cinema", "Documentari", "Cortometraggi".
È un festival cinematografico dedicato ai cortometraggi, organizzato dall'associazione ViagrA'. La sua prima edizione risale al 2006. Nell'edizione 2010 (nel Castello Federiciano di Gravina) si articola nelle sezioni: "Potere","Cortolibero, "Documentari", "Videoclip","Fuoriconcorso" e "Omaggio alla Spagna".
È un festival internazionale che presenta un'anteprima a luglio ed è interamente dedicato al teatro. Per più di una settimana, nella dimora federiciana di Castel del Monte e in vari monumenti e piazze del centro storico di Andria, si svolgono spettacoli di ogni tipo e in contemporanea tra loro.
È un festival letterario in cui si siedono intorno a un tavolo, nel castello svevo della città, persone di diverso orientamento e di diversa provenienza. Esse si confrontano intorno al libro, riguardo alla società che esso rappresenta in ogni sua problematica, per riflettere proprio sul rapporto tra cultura e società.
È un festival letterario: la rassegna nazionale degli autori e degli editori presenta una nutrita esposizione della grande e media editoria italiana e si propone come occasione per riflettere sulle sfide dei nostri tempi, utilizzando le formule consuete dell'incontro con l'autore, il cinema e il teatro, nonché tavole rotonde, mostre, laboratori e concorsi. Forte è il coinvolgimento del pubblico e in particolare delle scuole.
È un riconoscimento d'eccellenza a personaggi dello spettacolo, della cultura, dell'arte, della scienza e dello sport che si sono particolarmente distinti rendendo grande il nome dell'Italia nel mondo.
È un riconoscimento alla carriera dei protagonisti del cinema internazionale intitolato al celebre divo del cinema muto, nato a Castellaneta. La cerimonia di consegna del premio, istituito nel 1972, dal 2004 si svolge a Lecce come tra 1972 e 1980 (nel 1977 si è svolto a Bari).
È un riconoscimento pubblico a coloro che si distinguono nel campo dell'archeologia. Le sezioni del Premio sono:Giovani laureati in Archeologia in Italia e all'estero; Premio alla carriera; Innovazione e Tecnologia; Restauro Archeologico; Investimenti in Ricerca e Missione all'estero.
Fiere
Il Teatro Margherita a Bari, unico teatro al mondo costruito sull'acqua
È per importanza la seconda fiera d'Italia (dopo quella di Milano) e una delle principali fiere di tutto il bacino del Mediterraneo, nata nel 1929 per iniziativa del comune, dell'amministrazione provinciale e della camera di commercio. Riprende la tradizione delle antiche "Fiere Nicolaiane" tenute dal 1100 al 1850 accanto alla basilica di San Nicola. La fiera campionaria, la più grande d'Europa, con oltre settecentomila visitatori e più di duemila espositori, si tiene a settembre di ogni anno in un'apposita area di circa 300 000 metri quadrati, è volta a favorire gli scambi tra Oriente e Occidente, di cui Bari costituisce, per tradizione millenaria, il più favorevole punto d'incontro. Durante l'anno si tengono tantissime fiere specializzate nei settori del turismo, dell'agricoltura, dell'alimentazione, dell'edilizia, della moda e di tanti comparti merceologici minori.
È per importanza la seconda fiera della Puglia: si tiene in aprile, ma il recinto fieristico ospita durante l'anno anche altre fiere, come la Campionaria in ottobre e altre manifestazioni specializzate (vini, carni, ecc...).
SNIM Salone Nautico di Puglia a Brindisi: in pochi anni questo evento fieristico è divenuto un punto di riferimento nel Mediterraneo Orientale occupandosi non solo d nautica da diporto e di turismo nautico ma anche di promozione del territorio e di turismo sostenibile. Si tiene in primavera in genere tra aprile e maggio.
Si tiene dal 1438[64]. Celebra il ritrovamento delle ossa di San Riccardo da parte di Francesco II Del Balzo, Duca di Andria. Il Duca istituì la fiera dal 23 al 30 aprile di ogni anno[64].
È il terzo polo fieristico regionale e tratta principalmente i temi dell'agricoltura, dell'artigianato, dell'industria e del commercio. Fu riorganizzata nel 1930 su iniziativa del Podestà Pompeo Pisciotta.
È una fiera tradizionale di importanza storica. Risale infatti all'XI secolo e fu molto rinomata, tanto da essere citata da Giovanni Boccaccio nel suo Decameron. Dopo un lungo periodo di crisi, sta tornando a fiorire. Nata come fiera del bestiame, tratta oggi tutti i tipi di prodotti.
Presso il santuario di San Cosimo alla Macchia. È una fiera campionaria che tratta i temi della produzione alimentare, dell'agricoltura e altri servizi.
È un percorso enogastronomico per le strade, le piazze, le corti e i giardini della città. La fiera gode anche della collaborazione di Slow Food, che porta al Mercatino I Presidii del Gusto di Puglia.
È un'importante fiera riguardante l'artigianato, l'agricoltura, l'enogastronomia e le tradizioni. Si svolge fin dalla metà del settecento nelle vie del paese il 17 e 18 maggio.
Presso l'area mercatale del popoloso centro tarantino. È una fiera che tratta molti temi tra cui agricoltura, artigianato, commercio e molti altri servizi.
Fiera dei Santi Medici a Bitonto (ottobre)
Di dimensioni notevoli, la fiera che si svolge nella terza domenica di ottobre in occasione della festa esterna dedicata ai Santi Medici Cosma e Damiano, protraendosi anche durante il lunedì e la domenica successivi, occupa tutte le strade nei pressi della Basilica dedicata ai Santi, fulcro dello svolgimento della tradizionale festa.
Nonostante l'ingente fenomeno di dispersione e distruzione del patrimonio archeologico che colpisce soprattutto il Salento,[67] in Puglia insistono numerosi siti archeologici anche di grandi dimensioni, talvolta di rilevanza internazionale come la cava dei dinosauri ad Altamura, scoperta nel 1999 e contenente circa 30.000 orme di dinosauri[68] risalenti a 70-80 milioni di anni fa;[69] sempre ad Altamura, è stato scoperto l'unico scheletro di Homo arcaicus in Italia (denominato l'Uomo di Altamura). Altri siti archeologici sparsi in tutto il territorio regionale dimostrano la presenza umana dall'età della pietra in poi: tra i più grandi vi sono le antiche città di Egnatia e Canne, mentre molto diffuse sono necropoli, dolmen, menhir,[70] resti di vie consolari (la Via Appia e la Via Traiana) e di altri piccoli insediamenti.
Il romanico pugliese, che raggiunse il suo massimo splendore tra l'XI e la prima metà del XIII secolo,[71] fu l'antecedente più immediato dell'arte che si sviluppò alla corte di Federico II nel XIII secolo e che, tramite il movimento di artisti come Nicola Pisanode Apulia, portò al rinnovamento artistico innestato in Toscana e da qui in tutta Italia. Nelle architetture religiose, le chiese pugliesi recepirono caratteri lombardi, pisani, borgognoni e orientali, rielaborandoli secondo uno schema peculiare. Tra i primi e più rappresentativi edifici romanici è la basilica di San Nicola a Bari, iniziata nel 1087 e terminata verso la fine del XII secolo.[72] Altri esempi caratteristici di romanico pugliese sono le cattedrali di Trani, Troia, Ruvo di Puglia, Altamura, Bitonto e la Basilica di Siponto a Manfredonia.
Dalla fine del XVI secolo in clima di Controriforma, fino alla prima metà del Settecento, si diffonde il Barocco leccese, declinazione del barocco. Questa corrente artistica si diffuse in tutta la provincia salentina favorita oltre che dal contesto storico, anche dalla qualità della pietra locale impiegata; la pietra leccese, un calcare tenero e compatto dai toni caldi e dorati adatto alla lavorazione con lo scalpellino.[73] Il barocco leccese è riconoscibile per le sue sgargianti decorazioni che caratterizzano i rivestimenti degli edifici. In un primo momento, tale stile interessò solo gli edifici sacri e nobili (esempi sono la Basilica di Santa Croce, il Palazzo dei Celestini e la Basilica pontificia concattedrale di Gallipoli), ma successivamente le esuberanze barocche, i motivi floreali, le figure, gli animali mitologici, i fregi e gli stemmi trionfarono anche nell'architettura privata. L'architettura barocca è rigogliosa a Lecce e in tutti i comuni della provincia e in particolare nella Grecìa Salentina e nei grossi centri del Salento quali Gallipoli, Maglie, Nardò, Galatina e Martina Franca.
Assai diversa dal barocco leccese e maggiormente legata alla cultura del Settecento, tanto da sfociare nel rococò, è l'architettura tardobarocca della Capitanata che, pur mostrando forme precipue, risente fortemente degli influssi napoletani, particolarmente negli edifici sacri di San Severo, Foggia e Lucera. A San Severo, peraltro, il linguaggio partenopeo si fonde con quello lombardo (importato dall'architetto intelvese Ambrosio Piazza), dando vita a esiti di una vaporosa e festosa leggerezza di linee e di ornati, evidentissima in particolar modo nella prestigiosa fabbrica benedettina di San Lorenzo, che conserva, per di più, le ultime opere marmoree di Giuseppe Sanmartino.
Anche la Puglia ha subito il processo dell'incastellamento, soprattutto durante il regno di Federico II di Svevia, che aveva creato una vera e propria rete castellare.[75]
Vi sono numerosi tipi di architetture militari come torri costiere antisaracene, bunker costieri risalenti alla seconda guerra mondiale, impianti castellari e città fortificate (come Acaya). Tra le varie fortificazioni spicca per peculiarità Castel del Monte, patrimonio dell'UNESCO dal 1996.
Edificato nel XIII secolo su volere dell'imperatore Federico II, si caratterizza per l'inconsueta pianta ottagonale; più che una vera e propria fortezza, si ipotizza che questo maniero, ricco di simbologia, fosse in realtà una riserva di caccia dell'imperatore, un osservatorio astronomico oppure semplicemente, a causa del suo simbolismo, un tempio dell'arte.[76] Nel resto della regione vi sono altre grandi strutture militari, costruite o ampliate perlopiù durante il regno di Federico II, come la Fortezza Svevo-Angioina di Lucera, il Castello Svevo di Bari, Trani, Barletta, Taranto, Oria, Brindisi, Lecce, Otranto e il Castello di Gallipoli oltre a quello di Manfredonia.
Architetture civili
Lo stesso argomento in dettaglio: Trullo e Pajara.
Architetture civili simbolo della Puglia sono i trulli, costruzioniconiche in pietra "a secco" con il tetto ricoperto di "chiancarelle" (lastre di pietra calcarea) dichiarati patrimonio dell'UNESCO nel 1996 per la loro primitiva tecnica costruttiva rimasta intatta e perfettamente funzionale.[77] La cupola conica, in particolare, è formata disponendo le pietre in cerchi concentrici che, andando in alto, decrescono, ed è chiusa da un monolite di forma circolare decorato da un pinnacolo. La zona di maggior concentrazione dei trulli è la Valle d'Itria, precisamente nei territori di Alberobello (il cui centro storico è interamente costituito da questo tipo di edifici),[78] Locorotondo, Cisternino e Martina Franca.[79] Documenti storici attestano l'esistenza dei trulli come unico tipo di unità abitativa della zona fin dal XVI secolo.[78] Nel resto della regione (ed in particolare nel Salento) vi sono altre costruzioni in pietra "a secco", definite pajare che, a differenza dei trulli di Alberobello, hanno una forma a tronco di cono, non hanno finestre e sono interamente perimetrate e coperte da pietre senza l'uso di malta; probabilmente questo tipo di edifici risalgono all'Età del Bronzo.[80]
La Puglia è una regione molto attiva dal punto di vista sportivo. Alla numerosa e capillare presenza di impianti sportivi sul suo territorio, si accompagna anche la rilevanza a livello nazionale e internazionale delle sue società sportive.
Manifestazioni sportive
Rally del Salento sulle strade della provincia di Lecce (giugno): è una competizione automobilistica valevole per il Campionato Italiano Rally, per il Trofeo d´Italia Rally GT e per la Coppa Europa Rally.
Rievocazione storica della Milano-Taranto a Taranto (luglio): è la rievocazione della celebre corsa motociclistica che si disputò dal 1937 al 1940 e dal 1950 al 1956, anno quest'ultimo in cui una legge dello Stato abolì le gare agonistiche su strada. Sul lungomare della città ionica è posto il simbolico traguardo per i partecipanti.
Coppa Fasano-Selva (agosto): è una gara di cronoscalata automobilistica su un percorso di circa 5,6 km. Si svolge dal 1946 nel territorio del comune di Fasano (BR) lungo i tornanti della strada statale 172. All'edizione del 2012 conta 55 edizioni.
Coppa Messapica (agosto): è una competizione ciclistica di rilevanza nazionale riservata oggi alle categorie Elite e Under 23. Dal 1952 si disputa a Ceglie Messapica e dintorni in un circuito urbano ed extra urbano,noto nell'ambiente del ciclismo come circuito dei "Trulli, delle Grotte e della Gastronomia". Nel 1982 la competizione valse come prova unica del campionato italiano femminile di ciclismo su strada.
^Conectitur secunda regio amplexa Hirpinos, Calabriam, Apuliam, Sallentinos ... Graeci Messapiam a duce appellavere et ante Peucetiam a Peucetio Oenotri fratre in Sallentino agro. (Plinio il Vecchio, Naturalis historia, Libro III, edizione a cura di H. Zehnacker, Parigi, 1998)
Traduzione: Confina con questi luoghi la Lucania la seconda regione, che comprende gli Irpini, la Calabria, la Puglia e i Salentini ... I Greci chiamarono la Calabria Messapia dal nome del loro comandante, e prima ancora Peucezia, da Peucezio, fratello di Enotro, che risiedeva nel territorio del Salento. Traduzione di G. Ranucci in G.B. Conte (a cura di), Gaio Plinio Secondo. Storia Naturale I. Cosmologia e geografia. Libri 1-6, Torino 1982
^Regione Puglia, su laterradipuglia.it. URL consultato il 26-03-2008.
^Ad esempio, dall'unità d'Italia sino al 1931 il nome ufficiale dell'attuale capoluogo di Regione era Bari delle Puglie.