Casalvecchio di Puglia

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Casalvecchio di Puglia
comune
Casalvecchio di Puglia – Stemma
Casalvecchio di Puglia – Veduta
Casalvecchio di Puglia – Veduta
Localizzazione
StatoBandiera dell'Italia Italia
Regione Puglia
Provincia Foggia
Amministrazione
SindacoNoè Andreano (Ri-generazione, il coraggio di cambiare) dal 30-5-2015
Territorio
Coordinate41°36′N 15°07′E / 41.6°N 15.116667°E41.6; 15.116667 (Casalvecchio di Puglia)
Altitudine465 m s.l.m.
Superficie31,93 km²
Abitanti1 677[1] (31-8-2022)
Densità52,52 ab./km²
Comuni confinantiCasalnuovo Monterotaro, Castelnuovo della Daunia, Pietramontecorvino, Torremaggiore
Altre informazioni
Cod. postale71030
Prefisso0881
Fuso orarioUTC+1
Codice ISTAT071014
Cod. catastaleB917
TargaFG
Cl. sismicazona 2 (sismicità media)[2]
Cl. climaticazona D, 1 851 GG[3]
Nome abitanticasalvecchiesi (in arb. Kazallveqotra)
PatronoMadonna delle Grazie, san Nicola di Bari (compatrono)
Giorno festivoterza domenica di maggio, terzo lunedì di maggio
Cartografia
Mappa di localizzazione: Italia
Casalvecchio di Puglia
Casalvecchio di Puglia
Casalvecchio di Puglia – Mappa
Casalvecchio di Puglia – Mappa
Posizione del comune di Casalvecchio di Puglia nella provincia di Foggia
Sito istituzionale

Casalvecchio di Puglia (Kazallveqi in arbëreshë, fino al 1862 chiamata Casalvecchio) è un comune italiano di 1 677 abitanti della provincia di Foggia in Puglia.

Ha conservato in parte la cultura arbëreshë e l'uso della lingua arbëreshe.

Geografia fisica[modifica | modifica wikitesto]

Il comune è ubicato a 465 m s.l.m. nel Subappennino dauno settentrionale, incastonato tra i vicini centri di Casalnuovo Monterotaro e Castelnuovo della Daunia.[4]

Origine del nome[modifica | modifica wikitesto]

La primitiva denominazione di Casalvecchio di Puglia era "Casale". Avendo "Casale" costituito nei primordi della sua esistenza "unum corpus" con Castelluccio degli Schiavi (oggi Castelnuovo della Daunia) dovette vivere per un tempo non trascurabile nell'oscurità.[5] Verso la fine del XVI secolo appare con il nome "Casale di Castelluccio degli Schiavi",[6] "Sanctus Petrus de Castelluccio"[senza fonte]. Nella letteratura appare anche come "Casalvecchio degli Albanesi".[6]

Dopo l'Unità d'Italia (1861), con un regio decreto, i sindaci dei comuni del Regno d'Italia con lo stesso nome, vennero invitati ad aggiungere al nome del paese un suffisso che identificasse la vita della popolazione. Il 26 ottobre 1862, il sindaco di Casalvecchio decretò che al nome si aggiungesse "di Puglia" affinché si potesse distinguere da Casalvecchio Siculo.[7]

Storia[modifica | modifica wikitesto]

Della storia di Casalvecchio si hanno notizie solo fino al XIII secolo; dei due secoli successivi si è persa ogni memoria.

Dopo essere stato raso al suolo nel 1461 dall'eroe nazionale albanese Giorgio Castriota Skandeberg, il borgo fu nuovamente fondato da un nucleo di profughi greco-albanesi, che per sfuggire all'invasione dei Balcani da parte dei turchi si riversarono in massa nel Mezzogiorno d'Italia.

Inizialmente essi si insediarono a circa tre chilometri da Casalvecchio, nel comune oggi noto come Castelnuovo della Daunia e qui vi fecero dimora tra il 1468 e il 1476 circa. Tuttavia la coabitazione non fu facile sin dall'inizio, considerata anche l'indole spesso tenace e ribelle del popolo albanese: nonostante le differenze e i continui episodi di insofferenza, la difficile coesistenza dei profughi con la comunità di Castelnuovo si protrasse sin oltre i primi decenni del Cinquecento, quando i greco-albanesi abbandonarono le loro prime abitazione per popolare il vicino casale che da esso dipendeva, come riportato dagli antichi documenti, e denominato fino ad allora come Sanctus Petrus de Castelluccio, poi diventato poi Casalvecchio di Puglia.[8]

I suoi abitanti sono arbëreshë, e pur avendo perso il rito bizantino mantengono alquanto vivacemente la lingua arbëreshe e le tradizioni dei padri greco-albanesi. Non a caso Casalvecchio costituisce una delle cosiddette "isole linguistiche" dove gli abitanti anziani parlano ancora il dialetto di origine straniera.

Monumenti e luoghi d'interesse[modifica | modifica wikitesto]

A testimonianza del suo movimentato passato sopravvive la chiesa parrocchiale, intitolata ai SS. Pietro e Paolo, eretta nel XVI secolo e consacrata nel 1717 dal Cardinale Orsini, divenuto successivamente papa Benedetto XIII. All'interno è custodito un dipinto ad olio di Michelangelo Sammarco che raffigura la Madonna del Carmelo, insieme ai santi titolari della parrocchia.

Interessanti da un punto di vista artistico e architettonico sono alcuni edifici di epoca medievale come "La torre dei briganti", situata nei pressi del cimitero, e il "Casone della Sgurgola", un torrione a pianta quadrata che sorge sulla strada provinciale che unisce Casalnuovo a Torremaggiore.[4]

Società[modifica | modifica wikitesto]

Evoluzione demografica[modifica | modifica wikitesto]

Abitanti censiti[9]

Etnie e minoranze straniere[modifica | modifica wikitesto]

Secondo i dati ISTAT al 1º gennaio 2019 la popolazione straniera residente era di 76 persone.[10]

Le nazionalità maggiormente rappresentate in base alla loro percentuale sul totale della popolazione residente erano:

Lingua e tradizioni arbëreshë[modifica | modifica wikitesto]

Casalvecchio è un paese bilingue: oltre all'italiano vi si parla infatti l'arbëreshë: gli atti pubblici della "Bashkia" (Comune) sono in doppia lingua, e le strade hanno doppia intestazione "udha" come il corso principale intitolato a "Gjergji Kastrioti" (Giorgio Castriota Scanderbeg), eroe nazionale dell'Albania, e la scuola media è intitolata a Girolamo de Rada uno dei massimi scrittori di etnia albanese. All'ingresso del paese il cartello stradale di benvenuto è anche in lingua albanese "Mir se erdhet".

Per effetto di una maggiore mobilità della popolazione l'uso della lingua arbëreshë comincia ad attenuarsi, specie tra i giovani, poco attirati dalla loro origine etno-linguistica, cosicché solo gli abitanti anziani ormai la parlano correntemente; per contravvenire a questo fenomeno è nato lo sportello linguistico albanese che è un servizio istituito dall'amministrazione provinciale di Foggia grazie ai finanziamenti ottenuti dallo stato (dipartimento affari regionali) ai sensi della legge n# 482 del 15/12/1999 per salvaguardare il patrimonio linguistico e culturale delle minoranze linguistiche, ed offrire servizi di informazione e orientamento ai cittadini. Infatti i diritti della minoranza etnica e linguistica albanese sono riconosciuti nei testi normativi alla base delle istituzioni nazionali e internazionali (Unesco, Unione Europea, Consiglio d'Europa, Costituzione Italiana e poi a livello regionale). In attuazione dell'articolo 6 della Costituzione e in armonia con i princípi generali stabiliti dagli organismi europei e internazionali, la Repubblica Italiana tutela, valorizza e promuove il patrimonio linguistico e culturale delle popolazioni albanesi. Tra le prime iniziative dello sportello linguistico c'è stata la creazione di un dizionario comparato delle parlate arbëreshë di Casalvecchio e di Chieuti (altro comune del foggiano nel quale si parla il dialetto albanese).

Fino a qualche anno fa, in occasione dei funerali veniva praticato un antico rito di origine albanese il "Vajtim", ovvero un canto funebre o lamento dei morti in lingua albanese personalizzati da una donna o da un gruppo di donne.

Tradizioni[modifica | modifica wikitesto]

Tante sono le tradizioni antiche che si conservano nel paese, fra tutte il canto delle uova, che avviene la notte di Pasqua, e l'accensione di falò nei diversi quartieri del paese, che si svolge il 19 marzo in onore a San Giuseppe.

Degno di nota il mese di maggio (terza domenica) con la festa patronale in onore della Madonna delle Grazie, e di San Nicola. Secondo una tradizione orale sembra che in un pozzo del paese sia stato ritrovato in modo misterioso un quadro raffigurante l'immagine della Madonna proveniente da Gildone un piccolo comune del Molise, con il quale negli anni si è instaurato un antico rapporto di amicizia, intessuta dalla comune devozione alla Vergine delle Grazie, con scambi di visite nel giorno dei rispettivi appuntamenti di festa in onore alla Madonna. agosto è il mese accogliente tra feste di piazza e sagre culinarie per salutare i tanti immigrati che vi fanno ritorno.

L'ultima domenica di settembre si svolge un'importante fiera di commercio e bestiame in occasione della festa in onore di San Matteo.

Cultura[modifica | modifica wikitesto]

Istruzione[modifica | modifica wikitesto]

Scuole[modifica | modifica wikitesto]

Nell'anno scolastico 2000-2001 nasce l'Istituto Comprensivo "G. Mandes" che ha sede a Casalnuovo Monterotaro e comprende la scuola primaria, dell'Infanzia e secondaria di primo grado di Casalvecchio, Casalnuovo Monterotaro e Castelnuovo della Daunia.

La struttura scolastica di Casalvecchio, sita in Corso Skanderbeg, ospita la scuola dell'Infanzia "S. Giovanni Bosco", la scuola Primaria "Attilio Celozzi" e la scuola Secondaria di I Grado "Girolamo De Rada".

Economia[modifica | modifica wikitesto]

Il paese è prevalentemente agricolo, essendo ricco di campagne fertili coltivate in gran parte da cereali, ulivi e viti.

Amministrazione[modifica | modifica wikitesto]

Di seguito è presentata una tabella relativa alle amministrazioni che si sono succedute in questo comune.

Periodo Primo cittadino Partito Carica Note
24 giugno 1985 18 giugno 1990 Giuseppe Guglielmo Beccia Democrazia Cristiana Sindaco [11]
18 giugno 1990 13 gennaio 1993 Matteo Tosches Partito Comunista Italiano Sindaco [11]
13 gennaio 1993 22 novembre 1993 Orazio Ciliberti Comm. pref. [11]
22 novembre 1993 17 novembre 1997 Matteo Calzone Partito Democratico della Sinistra Sindaco [11]
17 novembre 1997 26 ottobre 1999 Matteo Tosches L'Ulivo Sindaco [11]
26 ottobre 1999 17 aprile 2000 Gerardina D'Addesio Comm. pref. [11]
17 aprile 2000 5 aprile 2005 Michele Boccamazzo Centro-destra Sindaco [11]
5 aprile 2005 30 marzo 2010 Michele Boccamazzo Centro Sindaco [11]
30 marzo 2010 1º giugno 2015 Mauro Piccirilli Lista Civica Sindaco [11]
1º giugno 2015 in carica Noè Andreano Lista Civica Sindaco [11]

Gemellaggi[modifica | modifica wikitesto]

Nel giugno del 2006 l'amministrazione comunale di Casalvecchio con una delegazione di alcuni cittadini ha fatto visita al comune di Mariano Comense per far visita ai diversi casalvecchiesi che da diverse generazioni si sono stanziati nella città lombarda.

Nel settembre del 2008 una delegazione della città di Zhur Kosovo ha fatto visita alla comunità di Casalvecchio per uno scambio interculturale.

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Dato Istat - Popolazione residente al 31 agosto 2022 (dato provvisorio).
  2. ^ Classificazione sismica (XLS), su rischi.protezionecivile.gov.it.
  3. ^ Tabella dei gradi/giorno dei Comuni italiani raggruppati per Regione e Provincia (PDF), in Legge 26 agosto 1993, n. 412, allegato A, Agenzia nazionale per le nuove tecnologie, l'energia e lo sviluppo economico sostenibile, 1º marzo 2011, p. 151. URL consultato il 25 aprile 2012 (archiviato dall'url originale il 1º gennaio 2017).
  4. ^ a b La città - Comune di Casalvecchio di Puglia, su comune.casalvecchiodipuglia.fg.it. URL consultato il 1º marzo 2020 (archiviato dall'url originale il 29 agosto 2019).
  5. ^ Mario Massaro, Giovanna Fratta, Rosa Ferrucci (a cura di), Gli Arbëreshë di Casalvecchio, p. 69
  6. ^ a b Mario Massaro, Giovanna Fratta, Rosa Ferrucci (a cura di), Gli Arbëreshë di Casalvecchio, p.71
  7. ^ Statistica del Regno d'Italia - Popolazione Censimento Generale, p. 255
  8. ^ La storia - Comune di Casalvecchio di Puglia, su comune.casalvecchiodipuglia.fg.it. URL consultato il 1º marzo 2020 (archiviato dall'url originale il 29 agosto 2019).
  9. ^ Statistiche I.Stat - ISTAT;  URL consultato in data 28-12-2012.
  10. ^ Statistiche Istat, su dati.istat.it. URL consultato il 1º marzo 2020.
  11. ^ a b c d e f g h i j https://elezionistorico.interno.gov.it/

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

Voci correlate[modifica | modifica wikitesto]

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Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

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