Aeroporto di Amendola
Aeroporto di Amendola aeroporto | |||||||
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Codice IATA | nessuno | ||||||
Codice ICAO | LIBA | ||||||
Nome commerciale | Aeroporto di Amendola "tenente pilota Luigi Rovelli, MOVM" | ||||||
Descrizione | |||||||
Tipo | militare | ||||||
Gestore | Civile, Aeronautica Militare | ||||||
Stato | ![]() | ||||||
Regione | ![]() | ||||||
Città | Foggia | ||||||
Posizione | Comune di Manfredonia, 15 km a nord-est di Foggia | ||||||
Costruzione | 1941 | ||||||
Comandante | Colonnello Pilota MASSAROTTO Roberto | ||||||
Reparti | 32º Stormo | ||||||
Altitudine | 56 m s.l.m. | ||||||
Coordinate | 41°32′29″N 15°43′05″E / 41.541389°N 15.718056°E | ||||||
Mappa di localizzazione | |||||||
Sito web | www.aeronautica.difesa.it | ||||||
Piste | |||||||
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L'Aeroporto di Amendola (ICAO: LIBA) è un aeroporto militare italiano situato in Puglia, a 15 km a nord est della città di Foggia, lungo la Strada statale 89 Garganica, nella frazione di Amendola compresa tra San Giovanni Rotondo e Manfredonia dalla quale l'aeroporto dista 25 km. La struttura, intitolata alla memoria del tenente pilota Luigi Rovelli, medaglia d'oro al valore militare, è dotata di una pista in asfalto lunga 2720 m. Con la sua ampiezza di 1050 ettari è l'aeroporto militare più grande d'Italia. L'aeroporto è gestito dall'Aeronautica Militare ed in base al Decreto ministeriale del 25 gennaio 2008 pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale del 7 marzo 2008 l'aeroporto è classificato come MOB (Main Operating Base) del primo gruppo e come tale effettua esclusivamente attività militari, non essendo aperto al traffico commerciale.
L'aeroporto militare, che rientra nel territorio di Manfredonia, è sorto in un'area posta a notevole distanza dai centri urbani più vicini; aspetto, quest'ultimo, che ha portato alla nascita di un piccolo agglomerato urbano ("Villaggio Azzurro") sorto per ospitare militari e dipendenti della base aeroportuale.
Storia[modifica | modifica wikitesto]
L'aeroporto era già operativo nella seconda guerra mondiale, prima per la Regia Aeronautica e poi per la Luftwaffe. Dopo l'8 settembre 1943 divenne base per la 15th Air Force statunitense,[1][2] e nel 1944 era l'aeroporto militare più grande d'Europa. Oggi è la seconda base aerea più grande d'Europa, seconda solo alla base americana di Ramstein, in Germania.[3]
Le unità statunitensi basate ad Amendola furono:[4]
- 2d Bombardment Group, (B-17 Flying Fortress), 19 novembre 1945 - 28 febbraio 1946
- 57th Fighter Group, (P-47 Thunderbolt), 27 ottobre 1943 - 1º marzo 1944
- 97th Bombardment Group, (B-17 Flying Fortress), 16 gennaio 1944 - 1º ottobre 1945
- 321st Bombardment Group, (B-25 Mitchell), 20 novembre 1943 - 14 gennaio 1944
L'aeroporto, oltre a ospitare i bombardieri pesanti che partivano per missioni a lungo raggio sul territorio tedesco, fu anche sede della Balkan Air Force,[5] formata anche da velivoli della neonata Aeronautica Cobelligerante Italiana, che forniva supporto ai partigiani jugoslavi e greci.
Negli anni cinquanta ha ospitato la Scuola di volo basico avanzato e il 15 marzo 1950 ricevette i primi de Havilland Vampire che furono i primi velivoli a reazione in dotazione all'Aeronautica Militare. Successivamente furono assegnati i North American F-86 Sabre.[6] Dal 1º luglio 1993 ospitava il 13º Gruppo caccia.
La base ospita il 32º Stormo dell'Aeronautica Militare, dal quale dipende il 28º Gruppo Velivoli Teleguidati, dotato di velivoli a pilotaggio remoto (UAV) MQ-1C ed MQ-9A. I Predator sono stati dispiegati operativamente in Iraq nel 2005, in Afghanistan (2006-2007)[7] ed in Libia (2010-2011). Attualmente i Predator del 32º Stormo sono dispiegati in Kuwait a supporto delle operazioni contro l'ISIS ed a Gibuti in aiuto alle operazioni contro la pirateria in Corno d'Africa e Oceano Indiano.
Per un programma di trasformazione e riorganizzazione dell'Aeronautica Militare Italiana, nell'arco di tempo di 7 mesi, il 32º Stormo muta il suo assetto:
- nel luglio 2014 il 101º Gruppo Volo OCU (Operational Conversion Unit, volto principalmente all'addestramento sul velivolo AMX-T) viene trasferito presso il 51º Stormo di Istrana (TV);[8]
- nel dicembre del 2013, il 13º Gruppo Volo CBR, dopo una storia lunga 96 anni, viene posto in posizione Quadro.[9]
I significativi eventi si collocano nel quadro del lungo e complesso processo di trasformazione del 32º Stormo di Amendola (FG), sulla scorta di precise direttive della Forza Armata.
Amendola è stata la prima base in Europa a ricevere i velivoli di 5ª generazione F-35 JSF (Joint Stirke Fighter): il 12 dicembre 2016 i primi due velivoli sono atterrati presso il 32º Stormo[10][11].
Come accade con altri aeroporti militari, la base organizza degli "open day" per presentare al pubblico le attività della forza armata e i mezzi in dotazione. Alla manifestazione partecipano anche rappresentanze delle aeronautiche militari straniere.
Note[modifica | modifica wikitesto]
- ^ L'aviazione americana in Puglia, Basilicata e Molise: il 20 marzo convegno a Lesina Archiviato il 28 ottobre 2015 in Internet Archive..
- ^ Foggia in guerra» FOGGIA AMERICANA: L'OCCUPAZIONE 1943-1946.
- ^ Storia dell'aviazione, quando da Amendola decollava l'Air Force statunitense – Foggia Reporter
- ^ Air Force History Index - Search.
- ^ STORIA - RAREBIRDS OVER ITALY (1ª parte) | Forums Archiviato l'11 luglio 2007 in Internet Archive..
- ^ Il portale dell'Aeronautica Militare Italiana - De Havilland DH-113 NF Mk.54 "Vampire" Archiviato il 24 febbraio 2014 in Internet Archive..
- ^ fonte: articolo de Il Grecale - Agenzia di Stampa Quotidiana - Pinotti in visita all'aeroporto militare di Amendola - dell'11/07/07 - 15:59 Archiviato il 28 settembre 2007 in Internet Archive..
- ^ Il Portale dell'Aeronautica Militare Italiana - Il 101º Gruppo Volo lascia il 32º Stormo per il 51º Stormo.
- ^ Il Portale dell'Aeronautica Militare Italiana - Il 13º Gruppo Volo assume la "posizione quadro".
- ^ Amendola: assegnati al 32º Stormo i primi due velivoli JSF, su difesa.it. URL consultato il 17 dicembre 2016.
- ^ I primi velivoli di 5ª generazione in dotazione all’Aeronautica Militare sono atterrati nella base di Amendola (FG), su aeronautica.difesa.it. URL consultato il 17 dicembre 2016.
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