Serie A 1994-1995

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Serie A 1994-1995
Competizione Serie A
Sport Calcio
Edizione 93ª (63ª di Serie A)
Organizzatore Lega Nazionale Professionisti
Date dal 4 settembre 1994
al 10 giugno 1995
Luogo Bandiera dell'Italia Italia
Partecipanti 18
Formula girone unico
Risultati
Vincitore Juventus
(23º titolo)
Retrocessioni Genoa
Foggia
Reggiana
Brescia
Statistiche
Miglior marcatore Bandiera dell'Argentina Gabriel Batistuta (26)
Incontri disputati 306
Gol segnati 773 (2,53 per incontro)
La Juventus, vincitrice dell'edizione
Cronologia della competizione
1993-1994 1995-1996

La Serie A 1994-1995 è stata la 93ª edizione della massima serie del campionato italiano di calcio (la 63ª a girone unico), disputata tra il 4 settembre 1994 e il 4 giugno 1995 e conclusa con la vittoria della Juventus, al suo ventitreesimo titolo.

Capocannoniere del torneo è stato Gabriel Batistuta (Fiorentina) con 26 reti.

Stagione[modifica | modifica wikitesto]

Novità[modifica | modifica wikitesto]

È stato il primo torneo della massima serie italiana in cui la vittoria comportava l'assegnazione di tre punti in classifica.[1][2][3] Dopo trentadue anni si riaffacciava alla Serie A il Padova, vincitore dello spareggio contro il Cesena, accompagnando le già promosse Fiorentina, tornata immediatamente in massima divisione dopo la retrocessione del 1993, Bari e Brescia.

Calciomercato[modifica | modifica wikitesto]

Il lusitano Paulo Sousa, nuovo regista della Juventus e tra i maggiori artefici dello scudetto, tornato sulle maglie bianconere dopo nove anni.

Grandi cambiamenti alla Juventus che, chiusa definitivamente la ventennale epoca bonipertiana, ufficializzò un nuovo assetto dirigenziale con il passaggio di consegne fra Gianni Agnelli e il fratello Umberto nonché il debutto della cosiddetta Triade composta da Luciano Moggi, Antonio Giraudo e l'ex bandiera Roberto Bettega.[4] Fu rivoluzione anche nell'undici titolare, soprattutto in difesa e a centrocampo, con gli arrivi di Ferrara, degli stranieri Deschamps e Sousa[5] oltreché del promettente Tacchinardi il quale si ritaglierà un suo spazio. A completare l'opera di rinnovamento, i bianconeri accolsero in panchina l'emergente Marcello Lippi:[6] deciso a sfruttare al meglio la novità dei tre punti a vittoria, il tecnico viareggino varò un offensivo modulo a tre punte con Roberto Baggio, Vialli e Ravanelli, più lo scalpitante Del Piero prima riserva, rendendo la squadra piemontese forte fisicamente e atleticamente.[2][5]

Il portiere della nazionale Gianluca Pagliuca, neoacquisto dell'Inter.

In un'estate priva di acquisti di rilievo, tra le pretendenti al titolo il Milan degli Invincibili, dominatore dell'ultimo triennio nonché fresco vincitore della Champions League, lasciò pressoché immutato l'organico a disposizione di Fabio Capello, eccezion fatta per il ritorno di Gullit dopo un anno alla Sampdoria. Proprio dai doriani l'Inter di Ottavio Bianchi prelevò l'estremo difensore della nazionale italiana, Pagliuca, pagato quindici miliardi comprensivi dei cartellini di due bandiere nerazzurre, Zenga e Ferri, i quali si trasferirono in blucerchiato assieme all'ex giallorosso Mihajlović.

Per la sua lanciata Lazio il patron Cragnotti dirottò Dino Zoff alla presidenza, sostituendolo in panchina con l'emergente Zdeněk Zeman: in una squadra rinforzatasi con gli innesti di Chamot, Rambaudi e Venturin, il tecnico boemo disegnò un prolifico attacco composto dal tridente Bokšić-Casiraghi-Signori. Sempre più competitivo il rampante Parma di Nevio Scala, che non nascose ambizioni tricolori con gli ingaggi dell'ex juventino Dino Baggio e del portoghese Couto, mentre la Roma di Carlo Mazzone accolse Moriero, lo svedese Thern e l'uruguaiano Fonseca, dando inoltre maggiore spazio a un diciottenne Totti che già lasciava intravedere sprazzi della sua classe.

La Fiorentina di Claudio Ranieri, appena risalita dalla Serie B, poté contare sul confermato Batistuta e su due nuovi acquisti, Márcio Santos, fresco campione del mondo con la Seleção,[7] e il giovane lusitano Rui Costa. Il Torino si rinforzò con Angloma e Pessotto nella retroguardia, e Rizzitelli e Abedi Pelé in avanti, mentre il Napoli, che passerà dopo poche giornate nelle mani della coppia Cané-Boškov, una volta superato il rischio estivo di fallimento societario puntò soprattutto su Carbone e sugli stranieri André Cruz, Boghossian e Rincón.

Il neopromosso Bari affiancò in attacco il colombiano Guerrero ai confermati Protti e Tovalieri, così come si concentrarono sul reparto offensivo anche il Cagliari di Óscar Tabárez, che prelevò Muzzi dalla Roma, e la Cremonese che ottenne dai doriani il prestito di Enrico Chiesa, chiamato alla definitiva affermazione ad alti livelli. Da par suo la Reggiana, oltre al ritorno in granata di Padovano nella sessione autunnale, scommise sul ventenne Oliseh fattosi notare con la Nigeria alla rassegna iridata appena conclusasi in Nordamerica.

Lo statunitense Alexi Lalas, rinforzo del neopromosso Padova e tra i principali spunti d'interesse dell'annata.

Il calciomercato si colorò, infine, di due esotiche novità: il Genoa portò in Liguria Miura, il primo giapponese a calcare i campi della Serie A, mentre il Padova di Mauro Sandreani, riapparso in massima serie dopo trentadue anni, diede una chance al "difensore-chitarrista" Lalas, anche lui messosi in mostra durante il mondiale nonché primo statunitense a venire tesserato da una società italiana.[8]

Avvenimenti[modifica | modifica wikitesto]

Girone di andata[modifica | modifica wikitesto]

Il campionato successivo al mondiale statunitense partì il 4 settembre 1994. Le due protagoniste d'inizio stagione furono il Parma di Zola e Asprilla, provinciale ormai assestatasi a solida realtà del calcio anni 90, e la Roma del tandem sudamericano Fonseca-Balbo: le due squadre passarono in testa alla quinta giornata, alternandosi in vetta fino al 30 ottobre, quando la vittoria nello scontro diretto (1-0) permise agli emiliani di tentare la fuga.

Dietro di loro, nel mese di novembre guadagnarono terreno la nuova Juventus di Lippi, in costante crescita dopo l'iniziale rodaggio[1] (comprensivo del gol fantasma subìto nel rovescio di Foggia[9] oltreché dell'impossibilità di vantare i possibili punti del derby di andata, rinviato a gennaio per l'alluvione del Tanaro[10]), accompagnata dalla Lazio di Signori e dalla neopromossa Fiorentina di Batistuta – quest'ultimo capocannoniere al termine della stagione[11] –; proprio l'argentino stabilì il nuovo primato di giornate iniziali consecutive in rete, mettendo a segno 13 gol nei primi undici turni, battendo il precedente record del bolognese Pascutti di 12 reti nelle prime dieci giornate del torneo 1962-1963.[12]

Gianfranco Zola, fantasista del Parma capace d'impegnarsi, per la prima volta, nella lotta per lo scudetto.

Appena sotto le zone di vertice, appariva invece in crisi d'identità il calcio meneghino: i campioni uscenti del Milan, distratti dalla Champions League nonché da nervosismi interni che, tra gli altri, porteranno Gullit a un precoce ritorno a Genova,[13][14] persero subito terreno; peggio andò all'Inter, peraltro in procinto di passare a torneo in corso dalla proprietà Pellegrini a quella Moratti, e che chiuderà il girone di andata solo pochi punti sopra la zona retrocessione. Sorprese invece il Foggia che non sembrò fin qui patire il dopo-Zeman, stazionando, sotto la nuova guida di Catuzzi nei pressi della zona UEFA.[1]

Sul finire dell'anno solare emersero prepotentemente i bianconeri, i quali, pur privati dell'apporto del loro capitano e numero dieci Roberto Baggio, seriamente infortunatosi il 27 novembre a Padova e destinato a rimanere per cinque mesi lontano dai campi,[2][15] trovarono nel ventenne Del Piero, esploso in poche settimane ai massimi livelli,[16] nonché in un Vialli rigenerato dalla gestione Lippi,[17] due delle pedine su cui puntare per la rincorsa al titolo, assieme alla definitiva affermazione del panzer Ravanelli[18] e alla solidità del duo di centrocampo Sousa-Deschamps.[2][5]

Il 4 dicembre, in una delle gare spartiacque della stagione, la Juventus rimontò i viola al Delle Alpi (da 0-2 a 3-2 negli ultimi 20') grazie a un'invenzione allo scadere proprio di Del Piero[19] – un pallonetto al volo rimasto negli annali[20] – mentre sette giorni dopo, grazie alla vittoria nella trasferta capitolina sui biancocelesti (3-4) guadagnò la vetta solitaria,[1] peraltro con una gara da recuperare rispetto alle avversarie. Nonostante il passo falso della settimana seguente contro il Genoa (dettato ancora da un gol fantasma subìto alla scadere[21]) che le costò immediatamente il primato in favore dei ducali, al rientro dalla sosta natalizia il successo al Tardini nello scontro diretto dell'8 gennaio 1995 (1-3) spinse la squadra torinese verso il simbolico titolo d'inverno,[22] incamerato due turni più tardi.

Girone di ritorno[modifica | modifica wikitesto]

L'argentino Gabriel Batistuta, punta della neopromossa Fiorentina e miglior marcatore del campionato con 26 reti.

Con l'inizio del girone di ritorno, il 29 gennaio il torneo venne funestato dai fatti di Genova dove, negli scontri tra tifosi genoani e milanisti, fuori dal Marassi venne accoltellato a morte il sostenitore rossoblù Vincenzo Spagnolo: l'episodio provocò la sospensione della partita e una settimana di stop a tutti i campionati nazionali, decisione che tuttavia non risolverà il problema della violenza ultras negli stadi italiani.[23]

Tra febbraio e marzo una spregiudicata Juventus, interpretando meglio delle rivali la nuova regola dei tre punti a vittoria, con un gioco sempre votato all'attacco seppe accumulare un considerevole vantaggio:[1] già il 1º aprile, la vittoria nella classica di Milano (0-2) parve prefigurare l'ormai prossimo passaggio di consegne fra i detentori e i nuovi campioni.[24] Dunque, nelle domeniche successive la squadra di Lippi amministrò il proprio bottino di punti e non risentì troppo di alcune inattese sconfitte, tra cui quelle nelle due stracittadine. La Vecchia Signora conquistò matematicamente lo scudetto il 21 maggio, con due turni di anticipo, battendo nettamente (4-0) nel big match di Torino un ormai sfiduciato Parma. Fu il ventitreesimo titolo nazionale, affermazione che mancava ai piemontesi dalla stagione 1985-1986: un successo dedicato ad Andrea Fortunato,[25][26] promettente terzino bianconero scomparso il precedente 25 aprile, non ancora ventiquattrenne, dopo avere lottato per quasi un anno contro la leucemia.[27][28]

Dall'alto in basso: il giovane fantasista Alessandro Del Piero, maggiore rivelazione del campionato, e il libero Massimo Carrera festeggiano lo scudetto juventino dopo il vittorioso scontro diretto sui parmensi (4-0) del 21 maggio 1995.

I gialloblù di Scala, comunque appagati dal trionfo di quattro giorni prima nella finale di Coppa UEFA contro gli stessi bianconeri, nelle giornate conclusive si lasciarono platonicamente superare dalla Lazio di Zeman, seconda in graduatoria per differenza reti. Conquistato il diritto a prendere parte alla successiva Champions League, a fine stagione la Juventus fece propria anche la Coppa Italia nell'ennesimo confronto col Parma – un dualismo che assurse a vero e proprio leitmotiv dell'annata calcistica continentale[29] –, lasciando ai ducali lo slot per la partecipazione alla Coppa delle Coppe.

La qualificazione alla Coppa UEFA fu così appannaggio delle due romane e delle due milanesi. L'ultima a ottenere il pass europeo fu l'Inter, in risalita e che, già braccata dal Cagliari, negli ultimi turni faticò a tenere a bada anche un Napoli partito in sordina ma ripresosi alla distanza; i nerazzurri riuscirono a prevalere sulle inseguitrici solo all'ultimo minuto dell'ultima giornata, con un gol di Delvecchio al Padova che andò a escludere proprio i partenopei, cui rimase la magra soddisfazione di essere risultata la seconda migliore squadra del girone di ritorno.

La corsa per la salvezza premiò la Cremonese e il neopromosso Bari, tuttavia calato alla distanza dopo un buon avvio, mentre, pur a fronte di un girone di andata di spessore, un crollo di rendimento nella tornata conclusiva sancì il ritorno in Serie B del Foggia. Rimasero sul fondo della classifica la Reggiana e soprattutto il fanalino di coda Brescia:[1] le rondinelle andarono incontro a una stagione totalmente fallimentare, perdendo consecutivamente gli ultimi quindici incontri di campionato e mettendo assieme appena 12 punti, che uniti a vari altri primati negativi, affibbiarono ai lombardi la poco edificante nomea di peggiore squadra nella storia della Serie A.[30] L'ultima formazione a scendere di categoria fu il Genoa, sconfitto ai tiri di rigore dal Padova nello spareggio di Firenze.[1]

Squadre partecipanti[modifica | modifica wikitesto]

Ubicazione delle squadre della Serie A 1994-1995
Club Stagione Città Stadio Stagione precedente
Bari dettagli Bari Stadio San Nicola 2º posto in Serie B, promosso
Brescia dettagli Brescia Stadio Mario Rigamonti 3º posto in Serie B, promosso
Cagliari dettagli Cagliari Stadio Sant'Elia 12º posto in Serie A
Cremonese dettagli Cremona Stadio Giovanni Zini 10º posto in Serie A
Fiorentina dettagli Firenze Stadio Artemio Franchi 1º posto in Serie B, promossa
Foggia dettagli Foggia Stadio Pino Zaccheria 9º posto in Serie A
Genoa dettagli Genova Stadio Luigi Ferraris
Stadio Dino Manuzzi, Cesena (solo 2ª)
11º posto in Serie A
Inter dettagli Milano Stadio Giuseppe Meazza 13º posto in Serie A
Juventus dettagli Torino Stadio delle Alpi 2º posto in Serie A
Lazio dettagli Roma Stadio Olimpico 4º posto in Serie A
Milan dettagli Milano Stadio Giuseppe Meazza
Stadio Renato Dall'Ara, Bologna (solo 28ª)
1º posto in Serie A
Napoli dettagli Napoli Stadio San Paolo 6º posto in Serie A
Padova dettagli Padova Stadio Euganeo 4º posto in Serie B, promosso
Parma dettagli Parma Stadio Ennio Tardini 5º posto in Serie A
Reggiana dettagli Reggio Emilia Stadio Mirabello
Stadio Giglio (dalla 27ª)
14º posto in Serie A
Roma dettagli Roma Stadio Olimpico 7º posto in Serie A
Sampdoria dettagli Genova Stadio Luigi Ferraris
Stadio Renato Dall'Ara, Bologna (solo 1ª e 3ª)
3º posto in Serie A
Torino dettagli Torino Stadio delle Alpi 8º posto in Serie A

Allenatori e primatisti[modifica | modifica wikitesto]

Squadra Allenatore[31] Calciatore più presente[32] Cannoniere[32]
Bari Bandiera dell'Italia Giuseppe Materazzi Bandiera del Brasile Gérson (34) Bandiera dell'Italia Sandro Tovalieri (17)
Brescia[33][34] Bandiera dell'Italia Adelio Moro e Bandiera della Romania Mircea Lucescu (D.T.) (1ª-20ª)
Bandiera dell'Italia Luigi Maifredi (21ª-26ª)
Bandiera dell'Italia Adelio Moro (27ª-34ª)
Bandiera dell'Italia Marco Ballotta (32) Bandiera dell'Italia Maurizio Neri (4)
Cagliari Bandiera dell'Italia Angelo Pereni e Bandiera dell'Uruguay Óscar Tabárez (D.T.) Bandiera dell'Italia Pierpaolo Bisoli (33) Bandiera dell'Italia Roberto Muzzi (12)
Cremonese Bandiera dell'Italia Luigi Simoni Bandiera dell'Italia Enrico Chiesa,
Bandiera dell'Italia Luigi Turci (34)
Bandiera dell'Italia Enrico Chiesa (14)
Fiorentina Bandiera dell'Italia Claudio Ranieri Bandiera dell'Italia Francesco Toldo (34) Bandiera dell'Argentina Gabriel Batistuta (26)
Foggia Bandiera dell'Italia Enrico Catuzzi Bandiera dell'Italia Pasquale De Vincenzo,
Bandiera dell'Italia Francesco Mancini (33)
Bandiera dell'Italia Pierpaolo Bresciani (7)
Genoa[35][36] Bandiera dell'Italia Franco Scoglio (1ª-10ª)
Bandiera dell'Italia Giuseppe Marchioro (11ª-24ª)
Bandiera dell'Italia Claudio Maselli (25ª-34ª e spareggio)
Bandiera dell'Italia Gennaro Ruotolo,
Bandiera dei Paesi Bassi John van 't Schip (33)
Bandiera della Rep. Ceca Tomáš Skuhravý (12)
Inter Bandiera dell'Italia Ottavio Bianchi Bandiera dell'Italia Gianluca Pagliuca (34) Bandiera dell'Uruguay Rubén Sosa (8)
Juventus Bandiera dell'Italia Marcello Lippi Bandiera dell'Italia Ciro Ferrara,
Bandiera dell'Italia Fabrizio Ravanelli (33)
Bandiera dell'Italia Gianluca Vialli (17)
Lazio Bandiera della Rep. Ceca Zdeněk Zeman Bandiera dell'Italia Pierluigi Casiraghi (34) Bandiera dell'Italia Giuseppe Signori (17)
Milan Bandiera dell'Italia Fabio Capello Bandiera dell'Italia Sebastiano Rossi (34) Bandiera dell'Italia Marco Simone (17)
Napoli[37] Bandiera dell'Italia Vincenzo Guerini (1ª-6ª)
Bandiera del Brasile Cané e Bandiera della Jugoslavia Vujadin Boškov (D.T.) (7ª-34ª)
Bandiera dell'Italia Giuseppe Taglialatela (33) Bandiera dell'Italia Massimo Agostini (9)
Padova Bandiera dell'Italia Mauro Sandreani Bandiera dell'Italia Adriano Bonaiuti (34) Bandiera dell'Italia Filippo Maniero (9)
Parma Bandiera dell'Italia Nevio Scala Bandiera dell'Italia Lorenzo Minotti (33) Bandiera dell'Italia Gianfranco Zola (19)
Reggiana[38][39] Bandiera dell'Italia Giuseppe Marchioro (1ª-8ª)
Bandiera dell'Italia Enzo Ferrari (9ª-31ª)
Bandiera dell'Italia Cesare Vitale (32ª-34ª)
Bandiera dell'Italia Luigi De Agostini (33) Bandiera dell'Italia Michele Padovano (7)
Roma Bandiera dell'Italia Carlo Mazzone Bandiera dell'Italia Giovanni Cervone (33) Bandiera dell'Argentina Abel Balbo (22)
Sampdoria Bandiera dell'Italia Sergio Santarini e Bandiera della Svezia Sven-Göran Eriksson (D.T.) Bandiera dell'Italia Walter Zenga (34) Bandiera dei Paesi Bassi Ruud Gullit,
Bandiera dell'Italia Roberto Mancini (9)
Torino[40][41] Bandiera dell'Italia Rosario Rampanti (1ª-3ª)
Bandiera dell'Italia Lido Vieri (4ª)
Bandiera dell'Italia Nedo Sonetti (5ª-34ª)
Bandiera dell'Italia Roberto Maltagliati,
Bandiera del Ghana Abedi Pelé,
Bandiera dell'Italia Gianluca Pessotto,
Bandiera dell'Italia Ruggiero Rizzitelli (32)
Bandiera dell'Italia Ruggiero Rizzitelli (19)

Classifica finale[modifica | modifica wikitesto]

Pos. Squadra Pt G V N P GF GS DR
1. Juventus 73 34 23 4 7 59 32 +27
2. Lazio 63 34 19 6 9 69 34 +35
[42] 3. Parma 63 34 18 9 7 51 31 +20
4. Milan 60 34 17 9 8 53 32 +21
5. Roma 59 34 16 11 7 46 25 +21
6. Inter 52 34 14 10 10 39 34 +5
7. Napoli 51 34 13 12 9 40 45 -5
8. Sampdoria 50 34 13 11 10 51 37 +14
9. Cagliari 49 34 13 10 11 40 39 +1
10. Fiorentina 47 34 12 11 11 61 57 +4
11. Torino 45 34 12 9 13 44 48 -4
12. Bari 44 34 12 8 14 40 43 -3
13. Cremonese 41 34 11 8 15 35 38 -3
14. Padova 40 34 12 4 18 37 58 -21
15. Genoa 40 34 10 10 14 34 49 -15
16. Foggia 34 34 8 10 16 32 50 -18
17. Reggiana 18 34 4 6 24 24 56 -32
18. Brescia 12 34 2 6 26 18 65 -47

Legenda:

      Campione d'Italia e qualificata alla fase a gironi della UEFA Champions League 1995-1996.
      Qualificata ai sedicesimi di finale di Coppa delle Coppe 1995-1996.
      Qualificate ai trentaduesimi di finale di Coppa UEFA 1995-1996.
      Retrocesse in Serie B 1995-1996.
Retrocessione diretta.

Regolamento:

Tre punti a vittoria, uno a pareggio, zero a sconfitta.
A parità di punti valeva la classifica avulsa, eccetto per l'assegnazione dello scudetto, dei posti salvezza-retrocessione e qualificazione-esclusione dalla Coppa UEFA per i quali era previsto uno spareggio.

Note:

Genoa retrocesso dopo aver perso lo spareggio salvezza con il Padova.

Squadra campione[modifica | modifica wikitesto]

Lo stesso argomento in dettaglio: Juventus Football Club 1994-1995.
Formazione tipo Giocatori (presenze)
Bandiera dell'Italia Angelo Peruzzi (26)
Bandiera dell'Italia Ciro Ferrara (33)
Bandiera della Germania Jürgen Kohler (19)
Bandiera dell'Italia Massimo Carrera (19)
Bandiera dell'Italia Moreno Torricelli (26)
Bandiera dell'Italia Angelo Di Livio (27)
Bandiera del Portogallo Paulo Sousa (26)
Bandiera dell'Italia Antonio Conte (23)
Bandiera dell'Italia Fabrizio Ravanelli (33)
Bandiera dell'Italia Gianluca Vialli (30)
Bandiera dell'Italia Alessandro Del Piero (29)
Altri giocatori: Giancarlo Marocchi (26), Alessio Tacchinardi (24), Sergio Porrini (19), Roberto Baggio (17), Robert Jarni (15), Didier Deschamps (14), Alessandro Orlando (13), Luca Fusi (10), Michelangelo Rampulla (9), Corrado Grabbi (2), Enrico Fantini (1), Lorenzo Squizzi (1), Simone Tognon (1).

Risultati[modifica | modifica wikitesto]

Tabellone[modifica | modifica wikitesto]

BAR BRE CAG CRE FIO FOG GEN INT JUV LAZ MIL NAP PAD PAR REG ROM SAM TOR
Bari –––– 3-0 0-0 2-0 2-2 2-1 4-1 0-1 0-2 0-1 3-5 1-1 0-1 1-2 1-0 2-2 1-2 3-1
Brescia 1-2 –––– 2-3 1-2 2-4 1-0 1-2 0-0 1-1 0-1 0-5 1-2 1-3 1-2 1-0 0-0 0-0 1-4
Cagliari 2-1 2-0 –––– 1-0 2-0 2-1 1-0 1-1 3-0 1-1 1-1 0-1 2-0 2-0 4-2 0-1 0-2 1-0
Cremonese 0-0 0-0 2-0 –––– 0-0 1-3 4-1 0-1 1-2 0-0 1-0 2-0 3-0 1-1 2-1 2-5 2-0 3-0
Fiorentina 2-0 4-0 2-1 3-1 –––– 1-1 3-1 2-2 1-4 1-1 1-2 4-0 4-1 1-1 1-1 1-0 2-2 6-3
Foggia 2-2 3-1 2-0 0-1 2-1 –––– 2-1 0-0 2-0 0-1 1-3 1-1 4-1 0-0 1-0 0-1 1-1 0-2
Genoa 1-1 1-0 1-1 0-1 1-1 3-0 –––– 2-1 0-4 1-2 1-1 3-3 2-1 0-0 3-1 1-0 2-1 1-0
Inter 1-2 1-0 1-2 0-0 3-1 3-0 2-0 –––– 0-0 0-2 3-1 0-2 2-1 1-1 1-0 0-1 2-0 2-1
Juventus 2-0 2-1 3-1 1-0 3-2 2-0 1-1 0-0 –––– 0-3 1-0 1-0 0-1 4-0 3-1 3-0 1-0 1-2
Lazio 1-2 1-0 0-0 1-0 8-2 7-1 4-0 4-1 3-4 –––– 4-0 5-1 5-1 2-2 2-0 0-3 1-0 3-0
Milan 0-1 1-0 1-1 3-1 2-0 3-0 1-0 1-1 0-2 2-1 –––– 1-1 1-0 1-1 2-1 1-0 0-0 5-1
Napoli 3-0 1-1 1-1 1-0 2-5 2-1 1-0 1-3 0-2 3-2 1-0 –––– 3-3 1-0 1-0 0-0 2-0 1-1
Padova 0-2 2-0 2-1 3-2 0-1 0-0 1-1 1-0 1-2 2-0 2-0 2-0 –––– 0-3 3-0 0-0 1-4 4-2
Parma 1-0 4-0 2-1 2-0 3-0 2-0 0-0 3-0 1-3 2-0 2-3 2-0 1-0 –––– 2-1 1-0 3-2 2-0
Reggiana 0-1 2-0 0-0 2-0 1-1 1-1 0-1 0-1 1-2 0-0 0-4 1-2 3-0 2-2 –––– 1-4 0-2 1-0
Roma 2-0 3-0 1-1 1-1 2-0 1-1 3-0 3-1 3-0 0-2 0-0 1-1 2-0 1-0 2-0 –––– 1-0 1-1
Sampdoria 1-1 2-1 5-0 2-1 2-2 1-1 3-2 2-2 0-1 3-1 0-3 0-0 5-0 3-1 2-1 3-0 –––– 1-1
Torino 2-0 2-0 3-2 1-1 1-0 2-0 0-0 0-2 3-2 2-0 0-0 1-1 2-0 0-2 4-0 2-2 0-0 ––––

Calendario[modifica | modifica wikitesto]

andata (1ª) 1ª giornata ritorno (18ª)
4 set. 0-1 Bari-Lazio 2-1 29 gen.
1-1 Brescia-Juventus 1-2
2-1 Fiorentina-Cagliari 0-2
1-0 Milan-Genoa[43] 1-1 15 feb.
1-0 Napoli-Reggiana 2-1 29 gen.
2-0 Parma-Cremonese 1-1
1-1 Roma-Foggia 1-0
5-0 [44] Sampdoria-Padova 4-1
0-2 Torino-Inter 1-2
andata (2ª) 2ª giornata ritorno (19ª)[45]
11 set. 1-1 Cagliari-Milan 1-1 12 feb.
2-0 Cremonese-Napoli 0-1
3-1 Foggia-Brescia 0-1
1-1 [46] Genoa-Fiorentina 1-3
0-1 Inter-Roma 1-3
2-0 Juventus-Bari 2-0
3-0 Lazio-Torino 0-2
0-3 Padova-Parma 0-1
0-2 Reggiana-Sampdoria 1-2


andata (3ª) 3ª giornata ritorno (20ª)
18 set. 1-0 Bari-Reggiana 1-0 19 feb.
0-0 Brescia-Inter 0-1
3-1 Fiorentina-Cremonese 0-0
2-1 Milan-Lazio 0-4
0-2 Napoli-Juventus 0-1
2-1 Parma-Cagliari 0-2
3-0 Roma-Genoa 0-1
1-1 [44] Sampdoria-Foggia 1-1
2-0 Torino-Padova 2-4
andata (4ª) 4ª giornata ritorno (21ª)
25 set. 2-0 Cagliari-Brescia 3-2 26 feb.
1-0 Cremonese-Milan 1-3
0-2 Foggia-Torino 0-2
3-3 Genoa-Napoli 0-1
3-1 Inter-Fiorentina 2-2
1-0 Juventus-Sampdoria 1-0
2-2 Lazio-Parma 0-2
0-2 Padova-Bari 1-0
1-4 Reggiana-Roma 0-2


andata (5ª) 5ª giornata ritorno (22ª)
2 ott. 0-0 Bari-Cagliari 1-2 5 mar.
1-3 Cremonese-Foggia 1-0
1-1 Fiorentina-Lazio 2-8
3-1 Genoa-Reggiana 1-0
0-0 Juventus-Inter 0-0
1-0 Milan-Brescia 5-0
3-3 Napoli-Padova 0-2
2-0 Parma-Torino 2-0
1-0 Roma-Sampdoria 0-3
andata (6ª) 6ª giornata ritorno (23ª)
16 ott. 1-2 Brescia-Genoa 0-1 12 mar.
1-0 Cagliari-Cremonese 0-2
2-0 Foggia-Juventus 0-2
1-2 Inter-Bari 1-0
5-1 Lazio-Napoli 2-3
2-0 Padova-Milan 0-1
1-1 Reggiana-Fiorentina 1-1
3-1 Sampdoria-Parma 2-3
2-2 Torino-Roma 1-1


andata (7ª) 7ª giornata ritorno (24ª)
23 ott. 1-2 Cremonese-Juventus 0-1 19 mar.
4-1 Fiorentina-Padova 1-0
0-0 Foggia-Inter 0-3
1-2 Genoa-Lazio 0-4
0-0 Milan-Sampdoria 3-0
3-0 Napoli-Bari 1-1
2-1 Parma-Reggiana 2-2
1-1 Roma-Cagliari 1-0
2-0 Torino-Brescia 4-1
andata (8ª) 8ª giornata ritorno (25ª)
30 ott. 4-1 Bari-Genoa 1-1 2 apr.
2-4 Brescia-Fiorentina 0-4
1-0 Cagliari-Torino 2-3
1-0 Inter-Reggiana 1-0
1-0 Juventus-Milan 2-0 1º apr.
1-0 Lazio-Cremonese 0-0 2 apr.
0-0 Padova-Foggia 1-4
1-0 Parma-Roma 0-1 1º apr.
0-0 Sampdoria-Napoli 0-2 2 apr.


andata (9ª) 9ª giornata ritorno (26ª)
6 nov. 2-0 Cremonese-Sampdoria 1-2 9 apr.
2-0 Fiorentina-Bari 2-2
2-0 Foggia-Cagliari 1-2
2-1 Genoa-Inter 0-2
1-1 Milan-Parma 3-2
2-0 Padova-Brescia 3-1
0-0 Reggiana-Lazio 0-2
1-1 Roma-Napoli 0-0
25 gen. 3-2 [47] Torino-Juventus 2-1
andata (10ª) 10ª giornata ritorno (27ª)
20 nov. 2-0 Bari-Cremonese 0-0 15 apr.
0-0 Brescia-Roma 0-3
1-0 Cagliari-Genoa 1-1
3-1 Juventus-Reggiana 2-1
5-1 Lazio-Padova 0-2
1-1 Milan-Inter 1-3
2-5 Napoli-Fiorentina 0-4
2-0 Parma-Foggia 0-0
1-1 Sampdoria-Torino 0-0


andata (11ª) 11ª giornata ritorno (28ª)
27 nov. 1-2 Brescia-Bari 0-3 23 apr.
2-2 Fiorentina-Sampdoria 2-2
1-1 Foggia-Napoli 1-2
0-1 Genoa-Cremonese 1-4
1-1 Inter-Parma 0-3
0-3 Lazio-Roma 2-0
1-2 Padova-Juventus 1-0
0-0 Reggiana-Cagliari 2-4
21 dic. 0-0 [48] Torino-Milan[44] 1-5
andata (12ª) 12ª giornata ritorno (29ª)
4 dic. 2-1 Bari-Foggia 2-2 30 apr.
1-1 Cagliari-Lazio 0-0
0-1 Cremonese-Inter 0-0
3-2 Juventus-Fiorentina 4-1 29 apr.
11 gen. 2-1 [49] Milan-Reggiana 4-0 30 apr.
4 dic. 1-1 Napoli-Torino 1-1
4-0 Parma-Brescia 2-1 29 apr.
2-0 Roma-Padova 0-0 30 apr.
3-2 Sampdoria-Genoa 1-2


andata (13ª) 13ª giornata ritorno (30ª)
11 dic. 0-0 Brescia-Sampdoria 1-2 7 mag.
1-0 Fiorentina-Roma 0-2
1-3 Foggia-Milan 0-3
0-0 Genoa-Parma 0-0
0-2 Inter-Napoli 3-1
3-4 Lazio-Juventus 3-0
2-1 Padova-Cagliari 0-2
2-0 Reggiana-Cremonese 1-2
2-0 Torino-Bari 1-3
andata (14ª) 14ª giornata ritorno (31ª)
18 dic. 1-2 Bari-Parma 0-1 13 mag.
3-0 Cremonese-Torino 1-1 14 mag.
1-1 Fiorentina-Foggia 1-2
0-2 Inter-Lazio 1-4
1-1 Juventus-Genoa 4-0 13 mag.
1-1 Napoli-Brescia 2-1 14 mag.
3-0 Reggiana-Padova 0-3
0-0 Roma-Milan 0-1
5-0 Sampdoria-Cagliari 2-0


andata (15ª) 15ª giornata ritorno (32ª)
8 gen. 1-0 Brescia-Reggiana 0-2 21 mag.
1-1 Cagliari-Inter 2-1
2-1 Foggia-Genoa 0-3
1-1 Milan-Napoli 0-1 18 mag.
3-2 Padova-Cremonese 0-3 21 mag.
1-3 Parma-Juventus 0-4
2-0 Roma-Bari 2-2
3-1 Sampdoria-Lazio 0-1
1-0 Torino-Fiorentina 3-6
andata (16ª) 16ª giornata ritorno (33ª)
15 gen. 3-5 Bari-Milan 1-0 28 mag.
0-0 Cremonese-Brescia 2-1
1-1 Fiorentina-Parma 0-3
2-1 Genoa-Padova 1-1
2-0 Inter-Sampdoria 2-2
3-0 Juventus-Roma 0-3
7-1 Lazio-Foggia 1-0
1-1 Napoli-Cagliari 1-0
1-0 Reggiana-Torino 0-4


andata (17ª) 17ª giornata ritorno (34ª)
22 gen. 0-1 Brescia-Lazio 0-1 4 giu.
3-0 Cagliari-Juventus 1-3
1-0 Foggia-Reggiana 1-1
2-0 Milan-Fiorentina 2-1
1-0 Padova-Inter 1-2
2-0 Parma-Napoli 0-1
1-1 Roma-Cremonese 5-2
1-1 Sampdoria-Bari 2-1
0-0 Torino-Genoa 0-1

Spareggi[modifica | modifica wikitesto]

Spareggio salvezza[modifica | modifica wikitesto]

Risultati Luogo e data
Padova 1-1 (5-4 dtr) Genoa Firenze, 10 giugno 1995

Statistiche[modifica | modifica wikitesto]

Squadre[modifica | modifica wikitesto]

Capoliste solitarie[modifica | modifica wikitesto]

————————————————————————————————————————————————————————————————————
ParmaJuventus
10ª11ª12ª13ª14ª15ª16ª17ª18ª19ª20ª21ª22ª23ª24ª25ª26ª27ª28ª29ª30ª31ª32ª33ª34ª

Classifica in divenire[modifica | modifica wikitesto]

Fonte[50]

10ª 11ª 12ª 13ª 14ª 15ª 16ª 17ª 18ª 19ª 20ª 21ª 22ª 23ª 24ª 25ª 26ª 27ª 28ª 29ª 30ª 31ª 32ª 33ª 34ª
Bari 0 0 3 6 7 10 10 13 13 16 19 22 22 22 22 22 23 26 26 29 29 29 29 30 31 32 33 36 37 40 40 41 44 44
Brescia 1 1 2 2 2 2 2 2 2 3 3 3 4 5 8 9 9 9 12 12 12 12 12 12 12 12 12 12 12 12 12 12 12 12
Cagliari 0 1 1 4 5 8 9 12 12 15 16 17 17 17 18 19 22 25 26 29 32 35 35 35 35 38 39 42 43 46 46 49 49 49
Cremonese 0 3 3 6 6 6 6 6 9 9 12 12 12 15 15 16 17 18 18 19 19 22 25 25 26 26 27 30 31 34 35 38 41 41
Fiorentina 3 4 7 7 8 9 12 15 18 21 22 22 25 26 26 27 27 27 30 31 32 32 33 36 39 40 43 44 44 44 44 47 47 47
Foggia 1 4 5 5 8 11 12 13 16 16 17 17 17 18 21 21 24 24 24 25 25 25 25 25 28 28 29 29 30 30 33 33 33 34
Genoa 0 1 1 2 5 8 8 8 11 11 11 11 12 13 13 16 17 17* 17 21* 21 24 27 27 28 28 29 29 32 33 33 36 37 40
Inter 3 3 4 7 8 8 9 12 12 13 14 17 17 17 18 21 21 24 24 27 28 29 32 35 38 41 44 44 45 48 48 48 49 52
Juventus 1 4 7 10 11 11 14 17 17 20 23 26 29 30 33 36 36 39 42 45 48 49 52 55 58 58 61 61 64 64 67 70 70 73
Lazio 3 6 6 7 8 11 14 17 18 21 21 22 22 25 25 28 31 31 31 34 34 37 37 40 41 44 44 47 48 51 54 57 60 63
Milan 3 4 7 7 10 10 11 11 12 13 14 17 20 21 22 25 28 28* 29 30* 33 36 39 42 42 45 45 48 51 54 57 57 57 60
Napoli 3 3 3 4 5 5 8 9 10 10 11 12 15 16 17 18 18 21 24 24 27 27 30 31 34 35 35 38 39 39 42 45 48 51
Padova 0 0 0 0 1 4 4 5 8 8 8 8 11 11 14 14 17 17 17 20 23 26 26 26 26 29 32 35 36 36 39 39 40 40
Parma 3 6 9 10 13 13 16 19 20 23 24 27 28 31 31 32 35 36 39 39 42 45 48 49 49 49 50 53 56 57 60 60 63 63
Reggiana 0 0 0 0 0 1 1 1 2 2 3 3 6 9 9 12 12 12 12 12 12 12 13 14 14 14 14 14 14 14 14 17 17 18
Roma 1 4 7 10 13 14 15 15 16 17 20 23 23 24 27 27 28 31 34 34 37 37 38 41 44 45 48 48 49 52 52 53 56 59
Sampdoria 3 6 7 7 7 10 11 12 12 13 14 17 18 21 24 24 25 28 31 32 32 35 35 35 35 38 39 40 40 43 46 46 47 50
Torino 0 0 3 6 6 7 10 10 10* 11 12 13 16 16 19 19 20 23* 26 26 29 29 30 33 36 39 40 40 41 41 42 42 45 45

* L'asterisco indica che l'incontro è stato rinviato o sospeso e, presente sia in corrispondenza del turno rinviato, che del turno immediatamente successivo al recupero, segnala che nella stessa giornata successiva al recupero, la formazione dispone di un punteggio maggiore. L'asterisco non compare quando la squadra è uscita sconfitta dal recupero (ne in corrispondenza del rinvio, e ne per il recupero stesso).

Classifiche di rendimento[modifica | modifica wikitesto]

Rendimento andata-ritorno[modifica | modifica wikitesto]
Andata Ritorno
Juventus 36 Juventus 37
Parma 35 Napoli 33
Lazio 31 Lazio 32
Milan 28 Milan 32
Roma 28 Inter 31
Fiorentina 27 Roma 31
Sampdoria 25 Parma 28
Foggia 24 Cagliari 27
Bari 23 Sampdoria 25
Torino 23 Cremonese 24
Cagliari 22 Padova 23
Inter 21 Genoa 23
Napoli 18 Torino 22
Cremonese 17 Bari 21
Genoa 17 Fiorentina 20
Padova 17 Foggia 10
Reggiana 12 Reggiana 6
Brescia 9 Brescia 3
Rendimento casa-trasferta[modifica | modifica wikitesto]
In casa In trasferta
Parma 43 Juventus 35
Juventus 38 Lazio 25
Lazio 38 Milan 25
Cagliari 36 Roma 23
Roma 36 Bari 22
Milan 35 Inter 22
Fiorentina 33 Parma 20
Sampdoria 33 Napoli 19
Torino 33 Sampdoria 17
Napoli 32 Fiorentina 14
Genoa 30 Cagliari 13
Inter 30 Cremonese 12
Padova 30 Torino 12
Cremonese 29 Genoa 10
Foggia 26 Padova 10
Bari 22 Foggia 8
Reggiana 17 Brescia 2
Brescia 10 Reggiana 1

Primati stagionali[modifica | modifica wikitesto]

  • Maggior numero di partite vinte: 23 (Juventus)
  • Minor numero di partite perse: 7 (Juventus, Parma e Roma)
  • Massimo dei pareggi: 12 (Napoli)
  • Minor numero di partite vinte: 2 (Brescia)
  • Maggior numero di partite perse: 26 (Brescia)
  • Minimo dei pareggi: 4 (Juventus e Padova)
  • Miglior attacco: 69 (Lazio)
  • Miglior difesa 25 (Roma)
  • Miglior differenza reti: 35 (Lazio)
  • Peggior attacco: 18 (Brescia)
  • Peggior difesa: 65 (Brescia)
  • Peggior differenza reti: −47 (Brescia)
  • Partita con più reti segnate: Lazio-Fiorentina 8-2 (10)
  • Partita con maggior scarto di reti: Lazio-Fiorentina 8-2 (6)

Individuali[modifica | modifica wikitesto]

Classifica dei marcatori[modifica | modifica wikitesto]

Nel corso del campionato furono segnati complessivamente 733 gol (di cui 31 su autorete e 81 su calcio di rigore) da 192 diversi giocatori, per una media di 2,53 gol a partita.[51]
Da segnalare le quadriplette messe a segno da Dejan Savićević in Bari-Milan 3-5 della 16ª giornata e da Pierluigi Casiraghi in Lazio-Fiorentina 8-2 della 22ª giornata.[50]
Di seguito, la classifica dei marcatori.[50]

Gol Rigori Giocatore Squadra
26 8 Bandiera dell'Argentina Gabriel Batistuta Fiorentina
22 5 Bandiera dell'Argentina Abel Balbo Roma
19 2 Bandiera dell'Italia Ruggiero Rizzitelli Torino
19 6 Bandiera dell'Italia Gianfranco Zola Parma
17 3 Bandiera dell'Italia Giuseppe Signori Lazio
17 2 Bandiera dell'Italia Marco Simone Milan
17 1 Bandiera dell'Italia Sandro Tovalieri Bari
17 1 Bandiera dell'Italia Gianluca Vialli Juventus
15 2 Bandiera dell'Italia Fabrizio Ravanelli Juventus
14 5 Bandiera dell'Italia Enrico Chiesa Cremonese
12 1 Bandiera dell'Italia Roberto Muzzi Cagliari
12 3 Bandiera della Rep. Ceca Tomáš Skuhravý Genoa
12 Bandiera dei Paesi Bassi Ruud Gullit Milan (3)
Sampdoria (9)
12 1 Bandiera dell'Italia Pierluigi Casiraghi Lazio
10 Bandiera del Ghana Abedi Pelé Torino

Media-spettatori[modifica | modifica wikitesto]

La media-spettatori di questo campionato fu di 29 154 presenze a partita.[52]

Club Pos. Media
Milan 1 56 659
Roma 2 56 356
Lazio 3 48 715
Juventus 4 47 866
Inter 5 40 523
Napoli 6 37 579
Fiorentina 7 34 401
Sampdoria 8 27 550
Bari 9 27 459
Parma 10 23 636
Torino 11 22 205
Genoa 12 21 717
Cagliari 13 17 441
Padova 14 14 788
Foggia 15 14 004
Reggiana 16 13 884
Brescia 17 10 794
Cremonese 18 9 189

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ a b c d e f g Panini, La storia, p. 6.
  2. ^ a b c d Francesco Bramardo, Baggio-Del Piero-Vialli, riecco la Juve al top, su gazzetta.it, 7 luglio 2007.
  3. ^ Marco Nicolucci e Robert Mundigl, Serie A, l'era dei 3 punti, su gazzetta.it.
  4. ^ Angelo Caroli, Bettega sale, ma Boniperti non molla, in La Stampa, 17 febbraio 1994, p. 32.
  5. ^ a b c Panini, I campioni, p. 6.
  6. ^ Alessandro Rialti, La mia Juventus riparte da Valli, in La Stampa, 4 maggio 1994, p. 31.
  7. ^ Panini, Il flop, p. 7.
  8. ^ Sebastiano Vernazza, C'era una volta Lalas il capellone: ora è manager, in La Gazzetta dello Sport, 3 gennaio 2007.
    «Alexi Lalas non è stato il primo americano a metter piede nel calcio italiano, "tali" Alfonso Negro e Armando Frigo lo precedettero negli anni Trenta, ma i nomi di costoro, due ex della Fiorentina, parlano chiaro: italo-americani, "paisà" di ritorno, roba nostra. Lalas – cognome che pure tradisce origini greche – è stato il primo americano vero, nel senso dell'immagine che noi italiani si ha dell'America»
  9. ^ Marco Ansaldo, La Juve non c'è, il Foggia batte due colpi, in La Stampa, sez. Sport, 17 ottobre 1994, p. 5.
  10. ^ Maurizio Crosetti, Torino-Juve, è difficile recuperare oggi, in la Repubblica, 7 novembre 1994, p. 47.
  11. ^ Panini, Il capocannoniere, p. 7.
  12. ^ A caccia del record di Batistuta, su legaseriea.it, 9 settembre 2023.
  13. ^ Fabio Monti, Gullit chiede di andare via dal Milan, in Corriere della Sera, 9 novembre 1994, p. 41 (archiviato dall'url originale l'11 novembre 2014).
  14. ^ Fabio Monti, "Qui non resto". E il Milan s'arrende, in Corriere della Sera, 10 novembre 1994, p. 41 (archiviato dall'url originale il 1º luglio 2012).
  15. ^ Alberto Costa, Qui Milan: "Baggio è proprio nostro", in Corriere della Sera, 4 luglio 1995, p. 33 (archiviato dall'url originale il 12 marzo 2014).
  16. ^ Panini, Il boom, p. 7.
  17. ^ Stefano Agresti, Baggio, l'ex "Pallone d'oro" si sente solo, in Corriere della Sera, 27 dicembre 1994, p. 36 (archiviato dall'url originale il 12 marzo 2014).
  18. ^ Panini, Il big, p. 7.
  19. ^ Giancarlo Padovan; Stefano Agresti, La Juventus stravince di misura, in Corriere della Sera, 5 dicembre 1994, p. 38 (archiviato dall'url originale il 7 luglio 2012).
  20. ^ Filmato audio Juventus-Fiorentina '94, che gol Del Piero!, La Gazzetta dello Sport, 4 dicembre 2014.
  21. ^ Roberto Beccantini, La Juventus beffata sul traguardo, in La Stampa, sez. Sport, 19 dicembre 1994, p. 31.
  22. ^ Roberto Beccantini, Juve leone si mangia il Parma, in La Stampa, sez. Sport, 9 gennaio 1995, p. 28.
  23. ^ Panini, Il caso, p. 7.
  24. ^ Enrico Currò, 'Rifaremo il grande Milan', in la Repubblica, 3 aprile 1995.
  25. ^ Angelo Caroli, E Bettega promette «Un nuovo ciclo di vittorie», in La Stampa, 22 maggio 1995, p. 2.
  26. ^ La dedica di Ravanelli, in La Stampa, 22 maggio 1995, p. 31.
  27. ^ Alberto Costa, Fortunato ha perso la sua sfida, in Corriere della Sera, 26 aprile 1995, p. 19 (archiviato dall'url originale il 24 settembre 2014).
  28. ^ Piero Bianco, Fortunato, l'ultima sconfitta, in La Stampa, 26 aprile 1995, p. 13.
  29. ^ Blog: Juve-Parma 1994/95: a voi la scena!, su vivoperlei.calciomercato.com, 23 luglio 2019.
  30. ^ La peggiore squadra della storia della Serie A: vi presentiamo il Brescia del 94/95, su ivanovmattioli.wordpress.com, 23 febbraio 2015.
  31. ^ Beltrami, 1995, p. 190.
  32. ^ a b Beltrami, 1995, pp. 192-194.
  33. ^ Franco Melli, Maifredi ci prova ancora: "L'impossibile è a Brescia", in Corriere della Sera, 22 febbraio 1995, p. 39 (archiviato dall'url originale il 17 luglio 2013).
  34. ^ Maifredi lascia: il Brescia a Moro, in Corriere della Sera, 14 aprile 1995, p. 39 (archiviato dall'url originale il 17 luglio 2013).
  35. ^ Roberto Perrone, Scoglio licenziato, Bagnoli manda Marchioro al Genoa, in Corriere della Sera, 23 novembre 1994, p. 39 (archiviato dall'url originale il 17 luglio 2013).
  36. ^ Roberto Perrone, Il record di Marchioro: licenziato due volte, in Corriere della Sera, 21 marzo 1995, p. 43 (archiviato dall'url originale il 17 luglio 2013).
  37. ^ Mario Gherarducci, Guerini, il primo licenziato via Tv, in Corriere della Sera, 20 ottobre 1994, p. 43 (archiviato dall'url originale il 17 luglio 2013).
  38. ^ Luigi Manfredi, Via Marchioro: "Vittima dell'usa e getta", in Corriere della Sera, 1º novembre 1994, p. 32 (archiviato dall'url originale il 17 luglio 2013).
  39. ^ Reggiana: se ne va l'allenatore Ferrari, in Corriere della Sera, 16 maggio 1995, p. 42 (archiviato dall'url originale il 17 luglio 2013).
  40. ^ Stefano Agresti e Tosatti Giorgio, Rampanti cacciato dopo 2 vittorie, in Corriere della Sera, 23 settembre 1994, p. 43 (archiviato dall'url originale il 17 luglio 2013).
  41. ^ Stefano Agresti, Sonetti granata fra i rancori, in Corriere della Sera, 24 settembre 1994, p. 43 (archiviato dall'url originale il 17 luglio 2013).
  42. ^ Qualificata in quanto finalista perdente contro la Juventus in Coppa Italia.
  43. ^ Recupero della partita disputata il 29 gennaio e sospesa al 45° per motivi di ordine pubblico sul risultato di 0-0.
  44. ^ a b c Giocata a Bologna.
  45. ^ Giornata programmata per il 5 febbraio e posticipata in seguito alla sospensione dei campionati e allo slittamento del calendario per l'uccisione del tifoso genoano Vincenzo Spagnolo da parte di un tifoso milanista, avvenuta il 29 gennaio.
  46. ^ Giocata a Cesena.
  47. ^ Recupero della partita prevista per il 6 novembre e rinviata per maltempo.
  48. ^ Recupero della partita prevista per il 27 novembre e rinviata per l'impegno del Milan in Coppa Intercontinentale.
  49. ^ Recupero della partita prevista per il 4 dicembre e rinviata per l'impegno del Milan in Coppa Intercontinentale.
  50. ^ a b c (EN) Maurizio Mariani, Italy Championship 1994/95, su rsssf.com, 31 ottobre 2000.
  51. ^ Beltrami, 1995, pp. 187-189.
  52. ^ (EN) Attendance Statistics of Serie A – 1986-87 to 1997-98, su stadiapostcards.com.

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

  • AA.VV., Calciatori 1994-95, edizione speciale per "La Gazzetta dello Sport", Modena, Franco Cosimo Panini Editore, 2005.
  • Arrigo Beltrami (a cura di), Almanacco illustrato del calcio 1995, Modena, Franco Cosimo Panini Editore, 1994.
  • Arrigo Beltrami (a cura di), Almanacco illustrato del calcio 1996, Modena, Franco Cosimo Panini Editore, 1995.

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