Serie A 1994-1995
Serie A 1994-1995 | |
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Competizione | Serie A |
Sport | Calcio |
Edizione | 93ª (63ª di Serie A) |
Organizzatore | Lega Nazionale Professionisti |
Date | dal 4 settembre 1994 al 4 giugno 1995 |
Luogo | Italia |
Partecipanti | 18 |
Formula | Girone all'italiana A/R |
Risultati | |
Vincitore | Juventus (23º titolo) |
Retrocessioni | Genoa Foggia Reggiana Brescia |
Statistiche | |
Miglior marcatore | Gabriel Batistuta (26) |
Incontri disputati | 306 |
Gol segnati | 773 (2,53 per incontro) |
La Juventus tornata campione d'Italia a nove anni dalla sua precedente affermazione | |
Cronologia della competizione | |
La Serie A 1994-1995 è stata la 93ª edizione della massima serie del campionato italiano di calcio (il 63º a girone unico), disputato tra il 4 settembre 1994 e il 4 giugno 1995. Il campionato è stato vinto dalla Juventus, al suo ventitreesimo titolo.
Capocannoniere del torneo è stato l'argentino Gabriel Batistuta (Fiorentina) con 26 reti.
È stato il primo torneo della massima serie in cui la vittoria comportava l'assegnazione di tre punti in classifica (anziché due).[1][2][3]
Stagione
Calciomercato
Grandi cambiamenti alla Juventus che, chiusa definitivamente la ventennale epoca bonipertiana, ufficializzò un nuovo assetto dirigenziale con il passaggio di consegne fra Gianni Agnelli e il fratello Umberto, nonché il debutto della cosiddetta Triade composta da Luciano Moggi, Antonio Giraudo e l'ex bandiera Roberto Bettega.[4] Fu rivoluzione anche nell'undici titolare, che accanto ai confermati Carrera, Kohler, Conte e Di Livio vide nuovi arrivi quali Ferrara, gli stranieri Deschamps e Sousa,[5] e l'acerbo Tacchinardi il quale si ritaglierà un suo spazio. A completare l'opera di rinnovamento, i bianconeri accolsero in panchina l'emergente Marcello Lippi:[6] deciso a sfruttare al meglio la novità dei tre punti a vittoria, il tecnico viareggino varò un offensivo modulo a tre punte con Roberto Baggio, Vialli e Ravanelli, più lo scalpitante Del Piero prima riserva, rendendo la squadra piemontese forte fisicamente e atleticamente.[2][5]
In un'estate priva di "colpi" di mercato di rilievo, tra le pretendenti al titolo il Milan degli Invincibili, dominatore dell'ultimo triennio nonché fresco vincitore della Champions League, lasciò pressoché immutato l'organico a disposizione di Fabio Capello, eccezion fatta per il ritorno di Gullit dopo un anno alla Sampdoria. Proprio dai doriani l'Inter di Ottavio Bianchi prelevò l'estremo difensore della nazionale italiana, Pagliuca, pagato quindici miliardi comprensivi dei cartellini di due bandiere nerazzurre, Zenga e Ferri, i quali si trasferirono in blucerchiato assieme all'ex giallorosso Mihajlović.
Per la sua lanciata Lazio il patron Cragnotti dirottò Dino Zoff alla presidenza, sostituendolo in panchina con l'emergente Zdeněk Zeman: in una squadra rinforzatasi con gli innesti di Chamot, Rambaudi e Venturin, il tecnico boemo disegnò un prolifico attacco composto dal tridente Bokšić-Casiraghi-Signori. Sempre più competitivo il rampante Parma di Nevio Scala, che non nascose ambizioni tricolori con gli ingaggi dell'ex juventino Dino Baggio e del portoghese Couto, mentre la Roma di Carlo Mazzone accolse lo svedese Thern, l'uruguaiano Fonseca e il promettente Moriero, dando inoltre maggiore spazio a un diciottenne Totti che già lasciava intravedere sprazzi della sua classe.
La Fiorentina di Claudio Ranieri, appena risalita dalla Serie B, poté contare sul confermato Batistuta e su due nuovi acquisti, Márcio Santos, fresco campione del mondo con la Seleção,[7] e il giovane lusitano Rui Costa. Il Torino si rinforzò con Angloma e Pessotto nella retroguardia, e Rizzitelli e Abedi Pelé in avanti, mentre il Napoli, che passerà dopo poche giornate nelle mani della coppia Cané-Boškov, una volta superato il rischio estivo di fallimento societario puntò soprattutto su Carbone e sugli stranieri André Cruz, Boghossian e Rincón.
Il neopromosso Bari affiancò in attacco il colombiano Guerrero ai confermati Protti e Tovalieri, così come si concentrarono sul reparto offensivo anche il Cagliari di Óscar Tabárez, che prelevò Muzzi dalla Roma, e la Cremonese, che ottenne dai doriani il prestito di Chiesa chiamato alla definitiva affermazione ad alti livelli. Da par suo la Reggiana, oltre al ritorno in granata di Padovano nella sessione autunnale, scommise sul ventenne Oliseh fattosi notare con la Nigeria alla rassegna iridata appena conclusasi in Nordamerica. Il calciomercato si colorò, infine, di due esotiche novità: il Genoa portò in Liguria Miura, il primo giapponese a calcare i campi della Serie A, mentre il Padova di Mauro Sandreani, riapparso in massima serie dopo trentadue anni, diede una chance al "difensore-chitarrista" Lalas, anche lui messosi in mostra durante i recenti Mondiali nonché primo statunitense a venire tesserato da una società italiana.[8]
Avvenimenti
Girone di andata
Il campionato successivo alla rassegna iridata d'oltreoceano partì il 4 settembre 1994. Le due protagoniste d'inizio stagione furono il Parma di Zola e Asprilla, "provinciale" ormai divenuta solida realtà del calcio anni 1990, e la Roma del tandem sudamericano Fonseca-Balbo: le due squadre passarono in testa alla quinta giornata, alternandosi in vetta fino al 30 ottobre, quando la vittoria nello scontro diretto (1-0) permise agli emiliani di tentare la fuga.
Dietro di loro, nel mese di novembre guadagnarono terreno la nuova Juventus di Lippi, in costante crescita dopo l'iniziale rodaggio[1] (e nonostante l'alluvione piemontese che contrinse i bianconeri a rinviare in gennaio il derby), accompagnata dalla Lazio di Signori e dalla neopromossa Fiorentina di Batistuta – questo ultimo capocannoniere al termine della stagione.[9] Appena sotto le zone di vertice, appariva invece in crisi d'identità il calcio meneghino: i campioni uscenti del Milan, distratti dalla Champions League nonché da nervosismi interni che, tra gli altri, porteranno Gullit a un precoce ritorno a Genova,[10][11] persero subito terreno; peggio andò all'Inter, peraltro passata a torneo in corso dalla proprietà Pellegrini a quella Moratti, che chiuderà il girone d'andata pochi punti sopra la zona retrocessione. Sorprese invece il Foggia che non sembrò fin qui patire il dopo-Zeman, stazionando sotto la nuova guida di Catuzzi nei pressi della zona UEFA.[1]
Sul finire dell'anno solare emersero prepotentemente i bianconeri, i quali, pur privati dell'apporto del loro capitano Roberto Baggio, seriamente infortunatosi il 27 novembre a Padova e destinato a rimanere per cinque mesi lontano dai campi,[2][12] trovarono nel ventenne Del Piero, esploso in poche settimane ai massimi livelli,[13] nonché in un Vialli rigenerato dalla cura-Lippi,[14] due delle pedine su cui puntare per la rincorsa al titolo, assieme alla definitiva affermazione del panzer Ravanelli[15] e alla solidità del duo di centrocampo Sousa-Deschamps.[2][5] Il 4 dicembre, in una delle gare spartiacque della stagione, la Juventus rimontò i viola al Delle Alpi (da 0-2 a 3-2 negli ultimi 20') grazie a un'invenzione allo scadere proprio di Del Piero[16] – un pallonetto al volo rimasto negli annali[17] – mentre sette giorni dopo, con la vittoria nella trasferta capitolina sui biancocelesti (4-3), guadagnò la vetta solitaria,[1] con peraltro una gara in meno rispetto alle avversarie. Nonostante il passo falso della settimana seguente contro il Genoa, per un gol fantasma di Galante nel finale di partita, il successo al Tardini nello scontro diretto coi ducali (3-1), l'8 gennaio 1995, spinse la squadra torinese verso il simbolico titolo d'inverno.
Girone di ritorno
Con l'inizio del girone di ritorno, il 29 gennaio, il torneo venne funestato dai fatti di Genova dove negli scontri tra tifosi genoani e milanisti, fuori dal Marassi venne accoltellato a morte il sostenitore rossoblù Vincenzo Spagnolo: l'episodio provocò la sospensione della partita e una settimana di stop a tutti i campionati nazionali, decisione che tuttavia non risolverà il problema della violenza ultras negli stadi italiani.[18]
Tra febbraio e marzo una spregiudicata Juventus, interpretando meglio delle rivali la nuova regola dei tre punti a vittoria, con un gioco sempre votato all'attacco seppe accumulare un considerevole vantaggio;[1] dunque, la squadra di Lippi non risentì troppo delle inattese sconfitte nelle due stracittadine nonché nella partita interna contro il Padova. La Vecchia Signora, nelle domeniche successive, amministrò il vantaggio conquistando matematicamente il tricolore il 21 maggio, con due turni di anticipo, battendo nettamente (4-0) a Torino un ormai sfiduciato Parma. I gialloblù di Scala, comunque appagati dal trionfo di quattro giorni prima nella finale di Coppa UEFA contro gli stessi bianconeri, si lasciarono quindi superare dalla Lazio di Zeman in graduatoria per differenza reti. Per la Juventus fu il ventitreesimo scudetto, affermazione che mancava ai piemontesi dalla stagione 1985-1986: un successo dedicato ad Andrea Fortunato,[19][20] promettente terzino bianconero scomparso il precedente 25 aprile, non ancora ventiquattrenne, dopo aver lottato per quasi un anno contro la leucemia.[21][22]
Tre settimane dopo i torinesi, conquistato il diritto a prender parte alla prossima Champions League, faranno propria anche la Coppa Italia nell'ennesimo confronto stagionale coi ducali, lasciando a questi lo slot per la partecipazione alla Coppa delle Coppe. La qualificazione alla Coppa UEFA fu così appannaggio delle due romane e delle due milanesi. L'ultima a ottenere il pass europeo fu l'Inter, in risalita e che, già braccata dal Cagliari, negli ultimi turni faticò a tenere a bada anche un Napoli forte di quattro vittorie consecutive; i nerazzurri riuscirono a prevalere sulle inseguitrici solo all'ultimo minuto dell'ultima giornata, con un gol di Delvecchio al Padova che andò a escludere proprio i partenopei, cui rimase la magra soddisfazione di essere risultata la migliore squadra del girone di ritorno.
La corsa per la salvezza premiò la Cremonese e il neopromosso Bari, tuttavia calato alla distanza dopo un buon avvio, mentre, pur a fronte di un girone di andata di spessore, un crollo di rendimento nella tornata conclusiva sancì il ritorno in Serie B del Foggia. Rimasero sul fondo della classifica la Reggiana e soprattutto il fanalino di coda Brescia:[1] le rondinelle andarono incontro a una stagione totalmente fallimentare, perdendo consecutivamente gli ultimi quindici incontri di campionato e mettendo assieme appena 12 punti, che uniti a vari altri primati negativi, affibbiarono ai lombardi la poco edificante nomea di peggiore squadra nella storia della Serie A.[23] L'ultima formazione a scendere di categoria fu il Genoa, sconfitto ai rigori dal Padova nello spareggio salvezza di Firenze.[1]
Squadre partecipanti
Allenatori
Allenatori e primatisti
Classifica finale
Pos. | Squadra | Pt | G | V | N | P | GF | GS | DR | |
---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
1. | Juventus | 73 | 34 | 23 | 4 | 7 | 59 | 32 | +27 | |
2. | Lazio | 63 | 34 | 19 | 6 | 9 | 69 | 34 | +35 | |
[35] | 3. | Parma | 63 | 34 | 18 | 9 | 7 | 51 | 31 | +20 |
4. | Milan | 60 | 34 | 17 | 9 | 8 | 53 | 32 | +17 | |
5. | Roma | 59 | 34 | 16 | 11 | 7 | 46 | 25 | +21 | |
6. | Inter | 52 | 34 | 14 | 10 | 10 | 39 | 34 | +5 | |
7. | Napoli | 51 | 34 | 13 | 12 | 9 | 40 | 45 | −5 | |
8. | Sampdoria | 50 | 34 | 13 | 11 | 10 | 51 | 37 | +14 | |
9. | Cagliari | 49 | 34 | 13 | 10 | 11 | 40 | 39 | +1 | |
10. | Fiorentina | 47 | 34 | 12 | 11 | 11 | 61 | 57 | +4 | |
11. | Torino | 45 | 34 | 12 | 9 | 13 | 44 | 48 | −4 | |
12. | Bari | 44 | 34 | 12 | 8 | 14 | 40 | 43 | −3 | |
13. | Cremonese | 41 | 34 | 11 | 8 | 15 | 35 | 38 | −3 | |
14. | Padova | 40 | 34 | 12 | 4 | 18 | 37 | 58 | −21 | |
15. | Genoa | 40 | 34 | 10 | 10 | 14 | 34 | 49 | −15 | |
16. | Foggia | 34 | 34 | 8 | 10 | 16 | 32 | 50 | −18 | |
17. | Reggiana | 18 | 34 | 4 | 6 | 24 | 24 | 56 | −32 | |
18. | Brescia | 12 | 34 | 2 | 6 | 26 | 18 | 65 | −47 |
Legenda:
- Campione d'Italia e qualificata alla fase a gironi della UEFA Champions League 1995-1996.
- Qualificata ai sedicesimi di finale di Coppa delle Coppe 1995-1996.
- Qualificate ai trentaduesimi di finale di Coppa UEFA 1995-1996.
- Retrocesse in Serie B 1995-1996.
Note:
- Tre punti a vittoria, uno a pareggio, zero a sconfitta.
- Genoa retrocesso dopo aver perso lo spareggio salvezza con il Padova.
Squadra campione
Formazione tipo | Giocatori (presenze) |
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Angelo Peruzzi (26) | |
Ciro Ferrara (33) | |
Jürgen Kohler (19) | |
Massimo Carrera (19) | |
Moreno Torricelli (26) | |
Angelo Di Livio (27) | |
Paulo Sousa (26) | |
Antonio Conte (23) | |
Fabrizio Ravanelli (33) | |
Gianluca Vialli (30) | |
Alessandro Del Piero (29) | |
Altri giocatori: Giancarlo Marocchi (26), Alessio Tacchinardi (24), Sergio Porrini (19), Roberto Baggio (17), Robert Jarni (15), Didier Deschamps (14), Alessandro Orlando (13), Luca Fusi (10), Michelangelo Rampulla (9), Corrado Grabbi (2), Enrico Fantini (1), Lorenzo Squizzi (1), Simone Tognon (1). |
Risultati
Tabellone
BAR | BRE | CAG | CRE | FIO | FOG | GEN | INT | JUV | LAZ | MIL | NAP | PAD | PAR | REG | ROM | SAM | TOR | |
---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
Bari | –––– | 3-0 | 0-0 | 2-0 | 2-2 | 2-1 | 4-1 | 0-1 | 0-2 | 0-1 | 3-5 | 1-1 | 0-1 | 1-2 | 1-0 | 2-2 | 1-2 | 3-1 |
Brescia | 1-2 | –––– | 2-3 | 1-2 | 2-4 | 1-0 | 1-2 | 0-0 | 1-1 | 0-1 | 0-5 | 1-2 | 1-3 | 1-2 | 1-0 | 0-0 | 0-0 | 1-4 |
Cagliari | 2-1 | 2-0 | –––– | 1-0 | 2-0 | 2-1 | 1-0 | 1-1 | 3-0 | 1-1 | 1-1 | 0-1 | 2-0 | 2-0 | 4-2 | 0-1 | 0-2 | 1-0 |
Cremonese | 0-0 | 0-0 | 2-0 | –––– | 0-0 | 1-3 | 4-1 | 0-1 | 1-2 | 0-0 | 1-0 | 2-0 | 3-0 | 1-1 | 2-1 | 2-5 | 2-0 | 3-0 |
Fiorentina | 2-0 | 4-0 | 2-1 | 3-1 | –––– | 1-1 | 3-1 | 2-2 | 1-4 | 1-1 | 1-2 | 4-0 | 4-1 | 1-1 | 1-1 | 1-0 | 2-2 | 6-3 |
Foggia | 2-2 | 3-1 | 2-0 | 0-1 | 2-1 | –––– | 2-1 | 0-0 | 2-0 | 0-1 | 1-3 | 1-1 | 4-1 | 0-0 | 1-0 | 0-1 | 1-1 | 0-2 |
Genoa | 1-1 | 1-0 | 1-1 | 0-1 | 1-1 | 3-0 | –––– | 2-1 | 0-4 | 1-2 | 1-1 | 3-3 | 2-1 | 0-0 | 3-1 | 1-0 | 2-1 | 1-0 |
Inter | 1-2 | 1-0 | 1-2 | 0-0 | 3-1 | 3-0 | 2-0 | –––– | 0-0 | 0-2 | 3-1 | 0-2 | 2-1 | 1-1 | 1-0 | 0-1 | 2-0 | 2-1 |
Juventus | 2-0 | 2-1 | 3-1 | 1-0 | 3-2 | 2-0 | 1-1 | 0-0 | –––– | 0-3 | 1-0 | 1-0 | 0-1 | 4-0 | 3-1 | 3-0 | 1-0 | 1-2 |
Lazio | 1-2 | 1-0 | 0-0 | 1-0 | 8-2 | 7-1 | 4-0 | 4-1 | 3-4 | –––– | 4-0 | 5-1 | 5-1 | 2-2 | 2-0 | 0-3 | 1-0 | 3-0 |
Milan | 0-1 | 1-0 | 1-1 | 3-1 | 2-0 | 3-0 | 1-0 | 1-1 | 0-2 | 2-1 | –––– | 1-1 | 1-0 | 1-1 | 2-1 | 1-0 | 0-0 | 5-1 |
Napoli | 3-0 | 1-1 | 1-1 | 1-0 | 2-5 | 2-1 | 1-0 | 1-3 | 0-2 | 3-2 | 1-0 | –––– | 3-3 | 1-0 | 1-0 | 0-0 | 2-0 | 1-1 |
Padova | 0-2 | 2-0 | 2-1 | 3-2 | 0-1 | 0-0 | 1-1 | 1-0 | 1-2 | 2-0 | 2-0 | 2-0 | –––– | 0-3 | 3-0 | 0-0 | 1-4 | 4-2 |
Parma | 1-0 | 4-0 | 2-1 | 2-0 | 3-0 | 2-0 | 0-0 | 3-0 | 1-3 | 2-0 | 2-3 | 2-0 | 1-0 | –––– | 2-1 | 1-0 | 3-2 | 2-0 |
Reggiana | 0-1 | 2-0 | 0-0 | 2-0 | 1-1 | 1-1 | 0-1 | 0-1 | 1-2 | 0-0 | 0-4 | 1-2 | 3-0 | 2-2 | –––– | 1-4 | 0-2 | 1-0 |
Roma | 2-0 | 3-0 | 1-1 | 1-1 | 2-0 | 1-1 | 3-0 | 3-1 | 3-0 | 0-2 | 0-0 | 1-1 | 2-0 | 1-0 | 2-0 | –––– | 1-0 | 1-1 |
Sampdoria | 1-1 | 2-1 | 5-0 | 2-1 | 2-2 | 1-1 | 3-2 | 2-2 | 0-1 | 3-1 | 0-3 | 0-0 | 5-0 | 3-1 | 2-1 | 3-0 | –––– | 1-1 |
Torino | 2-0 | 2-0 | 3-2 | 1-1 | 1-0 | 2-0 | 0-0 | 0-2 | 3-2 | 2-0 | 0-0 | 1-1 | 2-0 | 0-2 | 4-0 | 2-2 | 0-0 | –––– |
Calendario
|
Spareggi
Spareggio salvezza
Risultati | Luogo e data | ||
---|---|---|---|
Padova | 1-1 (5-4 dtr) | Genoa | Firenze, 10 giugno 1995 |
Statistiche
Squadre
Capoliste solitarie
Parma | Juventus | ||||||||||||||||||||||||||||||||
---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
1ª | 2ª | 3ª | 4ª | 5ª | 6ª | 7ª | 8ª | 9ª | 10ª | 11ª | 12ª | 13ª | 14ª | 15ª | 16ª | 17ª | 18ª | 19ª | 20ª | 21ª | 22ª | 23ª | 24ª | 25ª | 26ª | 27ª | 28ª | 29ª | 30ª | 31ª | 32ª | 33ª | 34ª |
Classifica in divenire
Fonte[40]
1ª | 2ª | 3ª | 4ª | 5ª | 6ª | 7ª | 8ª | 9ª | 10ª | 11ª | 12ª | 13ª | 14ª | 15ª | 16ª | 17ª | 18ª | 19ª | 20ª | 21ª | 22ª | 23ª | 24ª | 25ª | 26ª | 27ª | 28ª | 29ª | 30ª | 31ª | 32ª | 33ª | 34ª | |
---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
| ||||||||||||||||||||||||||||||||||
Bari | 0 | 0 | 3 | 6 | 7 | 10 | 10 | 13 | 13 | 16 | 19 | 22 | 22 | 22 | 22 | 22 | 23 | 26 | 26 | 29 | 29 | 29 | 29 | 30 | 31 | 32 | 33 | 36 | 37 | 40 | 40 | 41 | 44 | 44 |
Brescia | 1 | 1 | 2 | 2 | 2 | 2 | 2 | 2 | 2 | 3 | 3 | 3 | 4 | 5 | 8 | 9 | 9 | 9 | 12 | 12 | 12 | 12 | 12 | 12 | 12 | 12 | 12 | 12 | 12 | 12 | 12 | 12 | 12 | 12 |
Cagliari | 0 | 1 | 1 | 4 | 5 | 8 | 9 | 12 | 12 | 15 | 16 | 17 | 17 | 17 | 18 | 19 | 22 | 25 | 26 | 29 | 32 | 35 | 35 | 35 | 35 | 38 | 39 | 42 | 43 | 46 | 46 | 49 | 49 | 49 |
Cremonese | 0 | 3 | 3 | 6 | 6 | 6 | 6 | 6 | 9 | 9 | 12 | 12 | 12 | 15 | 15 | 16 | 17 | 18 | 18 | 19 | 19 | 22 | 25 | 25 | 26 | 26 | 27 | 30 | 31 | 34 | 35 | 38 | 41 | 41 |
Fiorentina | 3 | 4 | 7 | 7 | 8 | 9 | 12 | 15 | 18 | 21 | 22 | 22 | 25 | 26 | 26 | 27 | 27 | 27 | 30 | 31 | 32 | 32 | 33 | 36 | 39 | 40 | 43 | 44 | 44 | 44 | 44 | 47 | 47 | 47 |
Foggia | 1 | 4 | 5 | 5 | 8 | 11 | 12 | 13 | 16 | 16 | 17 | 17 | 17 | 18 | 21 | 21 | 24 | 24 | 24 | 25 | 25 | 25 | 25 | 25 | 28 | 28 | 29 | 29 | 30 | 30 | 33 | 33 | 33 | 34 |
Genoa | 0 | 1 | 1 | 2 | 5 | 8 | 8 | 8 | 11 | 11 | 11 | 11 | 12 | 13 | 13 | 16 | 17 | 17* | 17 | 21* | 21 | 24 | 27 | 27 | 28 | 28 | 29 | 29 | 32 | 33 | 33 | 36 | 37 | 40 |
Inter | 3 | 3 | 4 | 7 | 8 | 8 | 9 | 12 | 12 | 13 | 14 | 17 | 17 | 17 | 18 | 21 | 21 | 24 | 24 | 27 | 28 | 29 | 32 | 35 | 38 | 41 | 44 | 44 | 45 | 48 | 48 | 48 | 49 | 52 |
Juventus | 1 | 4 | 7 | 10 | 11 | 11 | 14 | 17 | 17 | 20 | 23 | 26 | 29 | 30 | 33 | 36 | 36 | 39 | 42 | 45 | 48 | 49 | 52 | 55 | 58 | 58 | 61 | 61 | 64 | 64 | 67 | 70 | 70 | 73 |
Lazio | 3 | 6 | 6 | 7 | 8 | 11 | 14 | 17 | 18 | 21 | 21 | 22 | 22 | 25 | 25 | 28 | 31 | 31 | 31 | 34 | 34 | 37 | 37 | 40 | 41 | 44 | 44 | 47 | 48 | 51 | 54 | 57 | 60 | 63 |
Milan | 3 | 4 | 7 | 7 | 10 | 10 | 11 | 11 | 12 | 13 | 14 | 17 | 20 | 21 | 22 | 25 | 28 | 28* | 29 | 30* | 33 | 36 | 39 | 42 | 42 | 45 | 45 | 48 | 51 | 54 | 57 | 57 | 57 | 60 |
Napoli | 3 | 3 | 3 | 4 | 5 | 5 | 8 | 9 | 10 | 10 | 11 | 12 | 15 | 16 | 17 | 18 | 18 | 21 | 24 | 24 | 27 | 27 | 30 | 31 | 34 | 35 | 35 | 38 | 39 | 39 | 42 | 45 | 48 | 51 |
Padova | 0 | 0 | 0 | 0 | 1 | 4 | 4 | 5 | 8 | 8 | 8 | 8 | 11 | 11 | 14 | 14 | 17 | 17 | 17 | 20 | 23 | 26 | 26 | 26 | 26 | 29 | 32 | 35 | 36 | 36 | 39 | 39 | 40 | 40 |
Parma | 3 | 6 | 9 | 10 | 13 | 13 | 16 | 19 | 20 | 23 | 24 | 27 | 28 | 31 | 31 | 32 | 35 | 36 | 39 | 39 | 42 | 45 | 48 | 49 | 49 | 49 | 50 | 53 | 56 | 57 | 60 | 60 | 63 | 63 |
Reggiana | 0 | 0 | 0 | 0 | 0 | 1 | 1 | 1 | 2 | 2 | 3 | 3 | 6 | 9 | 9 | 12 | 12 | 12 | 12 | 12 | 12 | 12 | 13 | 14 | 14 | 14 | 14 | 14 | 14 | 14 | 14 | 17 | 17 | 18 |
Roma | 1 | 4 | 7 | 10 | 13 | 14 | 15 | 15 | 16 | 17 | 20 | 23 | 23 | 24 | 27 | 27 | 28 | 31 | 34 | 34 | 37 | 37 | 38 | 41 | 44 | 45 | 48 | 48 | 49 | 52 | 52 | 53 | 56 | 59 |
Sampdoria | 3 | 6 | 7 | 7 | 7 | 10 | 11 | 12 | 12 | 13 | 14 | 17 | 18 | 21 | 24 | 24 | 25 | 28 | 31 | 32 | 32 | 35 | 35 | 35 | 35 | 38 | 39 | 40 | 40 | 43 | 46 | 46 | 47 | 50 |
Torino | 0 | 0 | 3 | 6 | 6 | 7 | 10 | 10 | 10* | 11 | 12 | 13 | 16 | 16 | 19 | 19 | 20 | 23* | 26 | 26 | 29 | 29 | 30 | 33 | 36 | 39 | 40 | 40 | 41 | 41 | 42 | 42 | 45 | 45 |
* L'asterisco indica che l'incontro è stato rinviato o sospeso e, presente sia in corrispondenza del turno rinviato, che del turno immediatamente successivo al recupero, segnala che nella stessa giornata successiva al recupero, la formazione dispone di un punteggio maggiore. L'asterisco non compare quando la squadra è uscita sconfitta dal recupero (ne in corrispondenza del rinvio, e ne per il recupero stesso).
Classifiche di rendimento
Rendimento andata-ritorno
Andata | Ritorno | ||
Juventus | 36 | Juventus | 37 |
Parma | 35 | Napoli | 33 |
Lazio | 31 | Lazio | 32 |
Milan | 28 | Milan | 32 |
Roma | 28 | Inter | 31 |
Fiorentina | 27 | Roma | 31 |
Sampdoria | 25 | Parma | 28 |
Foggia | 24 | Cagliari | 27 |
Bari | 23 | Sampdoria | 25 |
Torino | 23 | Cremonese | 24 |
Cagliari | 22 | Padova | 23 |
Inter | 21 | Genoa | 23 |
Napoli | 18 | Torino | 22 |
Cremonese | 17 | Bari | 21 |
Genoa | 17 | Fiorentina | 20 |
Padova | 17 | Foggia | 10 |
Reggiana | 12 | Reggiana | 6 |
Brescia | 9 | Brescia | 3 |
Rendimento casa-trasferta
In casa | In trasferta | ||
Parma | 43 | Juventus | 35 |
Juventus | 38 | Lazio | 25 |
Lazio | 38 | Milan | 25 |
Cagliari | 36 | Roma | 23 |
Roma | 36 | Bari | 22 |
Milan | 35 | Inter | 22 |
Fiorentina | 33 | Parma | 20 |
Sampdoria | 33 | Napoli | 19 |
Torino | 33 | Sampdoria | 17 |
Napoli | 32 | Fiorentina | 14 |
Genoa | 30 | Cagliari | 13 |
Inter | 30 | Cremonese | 12 |
Padova | 30 | Torino | 12 |
Cremonese | 29 | Genoa | 10 |
Foggia | 26 | Padova | 10 |
Bari | 22 | Foggia | 8 |
Reggiana | 17 | Brescia | 2 |
Brescia | 10 | Reggiana | 1 |
Primati stagionali
- Maggior numero di partite vinte: 23 (Juventus)
- Minor numero di partite perse: 7 (Juventus, Parma e Roma)
- Massimo dei pareggi: 12 (Napoli)
- Minor numero di partite vinte: 2 (Brescia)
- Maggior numero di partite perse: 26 (Brescia)
- Minimo dei pareggi: 4 (Juventus e Padova)
- Miglior attacco: 69 (Lazio)
- Miglior difesa 25 (Roma)
- Miglior differenza reti: 35 (Lazio)
- Peggior attacco: 18 (Brescia)
- Peggior difesa: 65 (Brescia)
- Peggior differenza reti: −47 (Brescia)
- Partita con più reti segnate: Lazio-Fiorentina 8-2 (10)
- Partita con maggior scarto di reti: Lazio-Fiorentina 8-2 (6)
Individuali
Classifica dei marcatori
Nel corso del campionato furono segnati complessivamente 733 gol (di cui 31 su autorete e 81 su calcio di rigore) da 192 diversi giocatori, per una media di 2,53 gol a partita.[41] Di seguito, la classifica dei marcatori.[40]
Gol | Rigori | Giocatore | Squadra | |
---|---|---|---|---|
26 | 8 | Gabriel Batistuta | Fiorentina | |
22 | 5 | Abel Balbo | Roma | |
19 | 2 | Ruggiero Rizzitelli | Torino | |
19 | 6 | Gianfranco Zola | Parma | |
17 | 3 | Giuseppe Signori | Lazio | |
17 | 2 | Marco Simone | Milan | |
17 | Sandro Tovalieri | Bari | ||
17 | 1 | Gianluca Vialli | Juventus | |
15 | 2 | Fabrizio Ravanelli | Juventus | |
14 | 5 | Enrico Chiesa | Cremonese | |
12 | 1 | Roberto Muzzi | Cagliari | |
12 | 3 | Tomáš Skuhravý | Genoa | |
12 | Ruud Gullit | Milan (3) Sampdoria (9) | ||
12 | 1 | Pierluigi Casiraghi | Lazio | |
10 | Abedi Pelé | Torino |
Marcature multiple
Fonte[40]
Reti | Calciatore | Incontro | Giornata |
---|---|---|---|
4 | Dejan Savićević | Bari-Milan 3-5 | 16 |
4 | Pierluigi Casiraghi | Lazio-Fiorentina 8-2 | 22 |
Media-spettatori
La media-spettatori di questo campionato fu di 29 154 presenze a partita.[42]
Club | Pos. | Media |
---|---|---|
Milan | 1 | 56 659 |
Roma | 2 | 56 356 |
Lazio | 3 | 48 715 |
Juventus | 4 | 47 866 |
Inter | 5 | 40 523 |
Napoli | 6 | 37 579 |
Fiorentina | 7 | 34 401 |
Sampdoria | 8 | 27 550 |
Bari | 9 | 27 459 |
Parma | 10 | 23 636 |
Torino | 11 | 22 205 |
Genoa | 12 | 21 717 |
Cagliari | 13 | 17 441 |
Padova | 14 | 14 788 |
Foggia | 15 | 14 004 |
Reggiana | 16 | 13 884 |
Brescia | 17 | 10 794 |
Cremonese | 18 | 9 189 |
Note
- ^ a b c d e f g Panini, La storia, p. 6.
- ^ a b c d Francesco Bramardo, Baggio-Del Piero-Vialli, riecco la Juve al top, su gazzetta.it, 7 luglio 2007.
- ^ Marco Nicolucci e Robert Mundigl, Serie A, l'era dei 3 punti, su gazzetta.it.
- ^ Angelo Caroli, Bettega sale, ma Boniperti non molla, in La Stampa, 17 febbraio 1994, p. 32.
- ^ a b c Panini, I campioni, p. 6.
- ^ Alessandro Rialti, La mia Juventus riparte da Valli, in La Stampa, 4 maggio 1994, p. 31.
- ^ Panini, Il flop, p. 7.
- ^ Sebastiano Vernazza, Lalas ha messo la testa a posto, su gazzetta.it, 3 gennaio 2007.«Alexi Lalas non è stato il primo americano a metter piede nel calcio italiano, tali Alfonso Negro e Armando Frigo lo precedettero negli anni Trenta, ma i nomi di costoro, due ex della Fiorentina, parlano chiaro: italo-americani, paisà di ritorno, roba nostra. Lalas – cognome che pure tradisce origini greche – è stato il primo americano vero, nel senso dell'immagine che noi italiani si ha dell'America»
- ^ Panini, Il capocannoniere, p. 7.
- ^ Fabio Monti, Gullit chiede di andare via dal Milan, in Corriere della Sera, 9 novembre 1994, p. 41 (archiviato dall'url originale l'11 novembre 2014).
- ^ Fabio Monti, "Qui non resto". E il Milan s'arrende, in Corriere della Sera, 10 novembre 1994, p. 41 (archiviato dall'url originale il 1º luglio 2012).
- ^ Alberto Costa, Qui Milan: "Baggio è proprio nostro", in Corriere della Sera, 4 luglio 1995, p. 33 (archiviato dall'url originale il 12 marzo 2014).
- ^ Panini, Il boom, p. 7.
- ^ Stefano Agresti, Baggio, l'ex "Pallone d'oro" si sente solo, in Corriere della Sera, 27 dicembre 1994, p. 36 (archiviato dall'url originale il 12 marzo 2014).
- ^ Panini, Il big, p. 7.
- ^ Giancarlo Padovan; Stefano Agresti, La Juventus stravince di misura, in Corriere della Sera, 5 dicembre 1994, p. 38 (archiviato dall'url originale il 7 luglio 2012).
- ^ Juventus-Fiorentina '94, che gol Del Piero!, La Gazzetta dello Sport, 4 dicembre 2014.
- ^ Panini, Il caso, p. 7.
- ^ Angelo Caroli, E Bettega promette «Un nuovo ciclo di vittorie», in La Stampa, 22 maggio 1995, p. 2.
- ^ La dedica di Ravanelli, in La Stampa, 22 maggio 1995, p. 31.
- ^ Alberto Costa, Fortunato ha perso la sua sfida, in Corriere della Sera, 26 aprile 1995, p. 19 (archiviato dall'url originale il 24 settembre 2014).
- ^ Piero Bianco, Fortunato, l'ultima sconfitta, in La Stampa, 26 aprile 1995, p. 13.
- ^ La peggiore squadra della storia della Serie A: vi presentiamo il Brescia del 94/95, su ivanovmattioli.wordpress.com, 23 febbraio 2015.
- ^ Beltrami, 1995, p. 190.
- ^ a b Beltrami, 1995, pp. 192-194.
- ^ Franco Melli, Maifredi ci prova ancora: "L'impossibile è a Brescia", in Corriere della Sera, 22 febbraio 1995, p. 39 (archiviato dall'url originale il 17 luglio 2013).
- ^ Maifredi lascia: il Brescia a Moro, in Corriere della Sera, 14 aprile 1995, p. 39 (archiviato dall'url originale il 17 luglio 2013).
- ^ Roberto Perrone, Scoglio licenziato, Bagnoli manda Marchioro al Genoa, in Corriere della Sera, 23 novembre 1994, p. 39 (archiviato dall'url originale il 17 luglio 2013).
- ^ Roberto Perrone, Il record di Marchioro: licenziato due volte, in Corriere della Sera, 21 marzo 1995, p. 43 (archiviato dall'url originale il 17 luglio 2013).
- ^ Mario Gherarducci, Guerini, il primo licenziato via Tv, in Corriere della Sera, 20 ottobre 1994, p. 43 (archiviato dall'url originale il 17 luglio 2013).
- ^ Luigi Manfredi, Via Marchioro: "Vittima dell'usa e getta", in Corriere della Sera, 1º novembre 1994, p. 32 (archiviato dall'url originale il 17 luglio 2013).
- ^ Reggiana: se ne va l'allenatore Ferrari, in Corriere della Sera, 16 maggio 1995, p. 42 (archiviato dall'url originale il 17 luglio 2013).
- ^ Stefano Agresti e Tosatti Giorgio, Rampanti cacciato dopo 2 vittorie, in Corriere della Sera, 23 settembre 1994, p. 43 (archiviato dall'url originale il 17 luglio 2013).
- ^ Stefano Agresti, Sonetti granata fra i rancori, in Corriere della Sera, 24 settembre 1994, p. 43 (archiviato dall'url originale il 17 luglio 2013).
- ^ Qualificata in quanto finalista perdente contro la Juventus in Coppa Italia.
- ^ Sospesa a fine primo tempo in seguito all'uccisione del tifoso del Genoa Vincenzo Spagnolo. Ricominciata il 15 febbraio 1995.
- ^ a b c Giocata a Bologna.
- ^ Giocata a Cesena.
- ^ Giocata il 25 gennaio 1995 a causa dell'alluvione.
- ^ a b c (EN) Maurizio Mariani, Italy Championship 1994/95, su rsssf.com, 31 ottobre 2000.
- ^ Beltrami, 1995, pp. 187-189.
- ^ (EN) Attendance Statistics of Serie A – 1986-87 to 1997-98, su stadiapostcards.com.
Bibliografia
- AA.VV., Calciatori 1994-95, edizione speciale per "La Gazzetta dello Sport", Modena, Franco Cosimo Panini Editore, 2005.
- Arrigo Beltrami (a cura di), Almanacco illustrato del calcio 1995, Modena, Franco Cosimo Panini Editore, 1994.
- Arrigo Beltrami (a cura di), Almanacco illustrato del calcio 1996, Modena, Franco Cosimo Panini Editore, 1995.