Davide Orecchio

Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.
Vai alla navigazione Vai alla ricerca

Davide Orecchio (Roma, 1969) è uno scrittore italiano.

Biografia[modifica | modifica wikitesto]

Ha esordito nella narrativa nel 2011 con le biografie reali e immaginarie di Città distrutte. In seguito ha pubblicato il romanzo Stati di grazia nel 2014, l'opera miscellanea attorno alla Rivoluzione russa Mio padre la rivoluzione del 2017[1] e i romanzi Il regno dei fossili nel 2019 e Storia aperta nel 2021. Ha pubblicato con Mara Cerri il libro illustrato per l'infanzia L'isola di Kalief (2021). Figlio dello scrittore e giornalista Alfredo Orecchio e fratello dell'attrice Rossella Or, è storico di formazione e giornalista professionista[2] [3]. Scrive sul blog letterario Nazione Indiana[4] e suoi racconti sono apparsi sulla rivista Nuovi Argomenti.

Opere[modifica | modifica wikitesto]

Riconoscimenti[modifica | modifica wikitesto]


Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Tra storia e mito, come sarebbe stata la rivoluzione russa in chiave fantastica, su huffingtonpost.it. URL consultato il 5 novembre 2017 (archiviato dall'url originale il 7 novembre 2017).
  2. ^ Cosa si fa con un libro, su viadeiserpenti.it. URL consultato il 5 novembre 2017.
  3. ^ Bio, su davideorecchio.it.
  4. ^ Chi siamo, su nazioneindiana.com. URL consultato il 5 novembre 2017.
  5. ^ Davide Orecchio con Città distrutte è il vincitore del Supermondello su premiomondello.it
  6. ^ Premio Campiello, opere premiate nel 2018, su premiocampiello.org. URL consultato il 24 febbraio 2019.
  7. ^ Opere premiate, su premionapoli.it. URL consultato il 5 novembre 2017.
  8. ^ Premio Napoli 2017 ad Oggi, su premionapoli.it.
  9. ^ Albo d'oro, su premiopaolovolponi.it. URL consultato il 5 novembre 2017 (archiviato dall'url originale il 13 maggio 2019).
  10. ^ Va a Stefano Valenti il 31º Premio Bergamo con “La fabbrica del panico”, su bergamonews.it. URL consultato il 5 novembre 2017.
  11. ^ Premio Bergamo 2018 (PDF), su premiobg.it.
  12. ^ Premio Bergamo 2022, i finalisti, su premiobg.it.
  13. ^ Premio Gli Asini, su gliasinirivista.org.
  14. ^ The White Ravens Database, su whiteravens.ijb.de.
  15. ^ I dodici libri candidati alla LXXVI edizione del Premio Strega, su premiostrega.it.

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

Controllo di autoritàVIAF (EN299545638 · ISNI (EN0000 0004 0315 729X · SBN UBOV668534 · LCCN (ENno2013058454 · GND (DE1166864731 · WorldCat Identities (ENlccn-no2013058454