Doris Lessing

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Doris Lessing nel 2006.

Medaglia del Premio Nobel Premio Nobel per la letteratura 2007

Doris May Lessing, nata Tayler (Kermanshah, 22 ottobre 1919Londra, 17 novembre 2013), è stata una scrittrice zimbabwese di origine britannica.

Ha vinto il premio Nobel per la letteratura 2007 con la seguente motivazione: «cantatrice dell'esperienza femminile che con scetticismo, passione e potere visionario ha messo sotto esame una civiltà divisa».[1][2][3]

Biografia[modifica | modifica wikitesto]

Il padre, un ufficiale britannico reduce della prima guerra mondiale, dove aveva sofferto diverse amputazioni, aveva sposato la madre di Doris, un'infermiera, e si era trasferito in Persia, l'attuale Iran, dove lavorava come impiegato di banca. La sua famiglia si trasferì nella colonia britannica della Rhodesia del Sud (l'odierno Zimbabwe) nel 1925, conducendo la difficile vita dei coltivatori di mais. Sfortunatamente, i mille acri di bush africano non divennero sufficientemente fecondi, ostacolando il desiderio della madre di vivere il sogno vittoriano delle "terre selvagge".

Doris Lessing frequentò una scuola cattolica femminile, sebbene la sua famiglia non fosse cattolica. Anche come manifestazione del suo conflitto con la severità materna, lasciò la scuola all'età di quindici anni, divenendo da quel momento autodidatta. Nonostante le difficoltà e un'infanzia infelice, le sue opere sulla vita nell'Africa britannica sono piene di compassione sia per le infruttuose vite dei coloni venuti dal Regno Unito sia per le sfortune degli indigeni.

Si è sposata due volte (entrambe seguite dal divorzio) e ha avuto tre figli. Il secondo marito fu Gottfried Lessing, un emigrante tedesco. Il suo primo romanzo, L'erba canta, fu pubblicato a Londra nel 1950 (anno del secondo divorzio), dopo il suo trasferimento in Europa, dove ha vissuto da allora. Nel 2001 fu premiata con il Premio Principe delle Asturie nella categoria Letteratura per le sue opere in difesa della libertà e del Terzo mondo e il Premio Grinzane Cavour. Ha ricevuto inoltre il David Cohen Prize. Nel 2007 ha ricevuto il premio Nobel per la letteratura.

È deceduta a Londra il 17 novembre 2013 all'età di 94 anni.

Le opere e lo stile narrativo[modifica | modifica wikitesto]

Le opere di Doris Lessing sono comunemente divise in tre periodi: il comunismo (1944-1956) quando scrive radicalmente su temi sociali, il tema psicologico (1956-1969) e il sufismo che viene esplorato nella serie di Canopus. Dopo i temi sufi, Doris Lessing ha lavorato in tutte e tre le aree. Il suo romanzo Il taccuino d'oro (The Golden Notebook) è considerato un classico della letteratura femminista da molti studiosi, ma singolarmente non dall'autrice stessa.

Il romanzo la fece entrare nella rosa dei possibili candidati al premio Nobel, ma i suoi successivi romanzi di fantascienza la screditarono, eliminandola dalla rosa dei possibili vincitori. Doris Lessing non amava l'idea di essere considerata un'autrice femminista. Quando una volta le chiesero perché, rispose:

«Quello che le femministe vogliono da me è qualcosa che loro non hanno preso in considerazione perché proviene dalla religione. Vogliono che sia loro testimone. Quello che veramente vorrebbero che io dicessi è “Sorelle, starò al vostro fianco nella lotta per il giorno in cui quegli uomini bestiali non ci saranno più”. Veramente vogliono che si facciano affermazioni tanto semplificate sugli uomini e sulle donne? In effetti, lo vogliono davvero. Sono arrivata con grande rammarico a questa conclusione.[4]»

Quando le chiesero quali dei suoi libri considerasse il più importante, scelse la serie fantascientifica di Canopus in Argos. Questi libri mostrano, attraverso molti punti di vista, come una società avanzata possa combattere l'evoluzione forzata (cfr. anche il Ciclo delle Cinque Galassie di David Brin). La serie di Canopus è basata in parte sul sufismo, cui l'autrice fu introdotta da Idries Shah. I suoi primi lavori sullo "spazio interno" come Memorie di una sopravvissuta sono anch'essi connessi a questo tema. Ha scritto anche numerosi racconti sui gatti, i suoi animali preferiti[senza fonte].

Opere[modifica | modifica wikitesto]

Romanzi[modifica | modifica wikitesto]

La serie Children of Violence (Figli della violenza) (1952-1969)[modifica | modifica wikitesto]

  • Martha Quest (1952)
  • Un matrimonio per bene (A Proper Marriage, 1954), titolo della prima edizione italiana La noia di essere moglie
  • Echi della tempesta (A Ripple from the Storm, 1958)
  • Landlocked (circondato da terre, senza sbocco sul mare) (1965)
  • The Four-Gated City (1969)

La serie Canopus in Argos: Archivi (1979-1983)[modifica | modifica wikitesto]

Con lo pseudonimo di Jane Somers[modifica | modifica wikitesto]

Raccolte[modifica | modifica wikitesto]

  • This Was the Old Chief's Country (raccolta) (1951)
  • Five (cinque) (novelle) (1953)
  • L'abitudine di amare (The Habit of Loving, 1957), raccolta
    • Wine (Vino) (novella) (1957)
  • A Man and Two Women (Un uomo e due donne) (raccolta) (1963)
  • Racconti africani (African Stories () (raccolta) (1964)
  • The Black Madonna (1966)
  • The Temptation of Jack Orkney and other Stories (raccolta) (1972)
  • Stories (Racconti) (raccolte) (1978)
  • Racconti londinesi (London Observed: Stories and Sketches, 1993), raccolta
  • Spies I Have Known (raccolta) (1995)
  • The Pit (raccolta) (1996)
  • The Grandmothers: Four Short Novels (Le nonne: quattro brevi romanzi) ISBN 0-06-053010-3 (2003)

Teatro[modifica | modifica wikitesto]

  • Mr. Dollinger (pièce di teatro) (1958)
  • A ciascuno il suo deserto (Each His Own Wilderness, 1959), pièce di teatro
  • Commedia con la tigre (Play with a Tiger, 1962), pièce di teatro

Saggi[modifica | modifica wikitesto]

  • Going Home (memorie) (1957)
  • In Pursuit of the English (saggio) (1960)
  • A Small Personal Voice (trattati) (1974)
  • Le prigioni che abbiamo dentro (Prisons We Choose to Live Inside, 1987), saggi
  • The Wind Blows Away Our Words (1987)
  • Sorriso africano: quattro visite nello Zimbabwe (African Laughter: Four Visits to Zimbabwe, 1992), memorie
  • Conversations (interviste, curato da Earl G. Ingersoll) (1994)

Racconti sui gatti[modifica | modifica wikitesto]

Un gatto, animale al quale ha dedicato svariate opere

Memorie autobiografiche[modifica | modifica wikitesto]

  • Sotto la pelle. La mia autobiografia, primo volume 1919-1949 (Under My Skin: Volume One of My Autobiography, to 1949, 1994), trad. Maria Antonietta Saracino, Collana I Narratori, Milano, Feltrinelli, 1997, ISBN 88-07-01530-7.
  • Camminando nell'ombra. La mia autobiografia, secondo volume 1949-1962 (Walking in the Shade: Volume Two of My Autobiography 1949 to 1962, 1997), trad. Andrea Buzzi, Collana I Narratori, Milano, Feltrinelli, 1999, ISBN 88-07-01564-1.
  • Sotto la pelle. La mia autobiografia. 1919-1962, Collana UEF, Milano, Feltrinelli, 2019, ISBN 978-88-078-9221-9. [il libro riunisce i 2 volumi dell'autobiografia]

Opere tradotte in italiano[modifica | modifica wikitesto]

(Nota sulle fonti bibliografiche)[5] "L'erba canta", editore Casini, traduzione Maria Stella Ferrari, 1952

  • Tra donne, contiene il racconto L'altra da Five e i racconti In mezzo agli uomini e La stanza 19 da A man and Two Women, Savelli, collana: Il Labirinto, traduttore: Luisa Pontrandolfo, pagine: 127, 1979
  • Mia madre, Bollati Boringhieri, collana: Varianti, traduttore: P. Mazzarelli, pagine: 101, 1988, ISBN 88-339-0432-6
  • Una comunità perduta.Fanucci Editore, collana: collezione vintage, traduzione Daniela Middioni. pagina: 256, 2008. ISBN 9788834713822
  • Le prigioni che abbiamo dentro. Cinque lezioni sulla libertà, minimum fax, collana: Filigrana, traduzione: Maria Baiocchi, pagine: 90, 1998, ISBN 88-86568-39-8
  • La storia di un uomo che non si sposava, editore Guanda, collana: Le Fenici Tascabili, traduttore: R. Mainardi, pagine: 344, 2002, ISBN 88-8246-505-5
  • Martha Quest, Feltrinelli, collana: Universale economica, traduttore: Francesco Saba Sardi, pagine: 294, 2004, ISBN 9788807812620
  • La brava terrorista, Feltrinelli, collana: I narratori, traduttore: M. G. Castagnole, pagine: 248, 1987, ISBN 9788807811098
  • Pianeta 8, Lucarini, collana: il Labirinto, traduttore Paola Faini, pagine: 127,1989, ISBN 88-7033-308-6
  • Echi della tempesta, Feltrinelli, collana: I narratori, traduttore: G. Gatti, pagine: 312, 1994, ISBN 88-07-01466-1
  • Discesa all'inferno, Tropea, collana: Est, traduttore: P. Ferrari, pagine: 248, 1996, ISBN 88-438-0012-4
  • Un matrimonio per bene, Feltrinelli, collana: Universale economica, traduttore: F. Saba Sardi, pagine: 400, 2003, ISBN 88-07-81248-7
  • Se gioventù sapesse, Feltrinelli, collana: Universale economica, traduttore: F. Castellenghi Piazza, pagine: 248, 2000, ISBN 9788807810602
  • Amare, ancora, Feltrinelli, collana: Universale economica, traduttore: B. Lazzaro, pagine: 320, 1998, ISBN 9788807814822
  • L'altra donna, editore Feltrinelli, collana: Universale economica, traduttore: G. Gatti, pagine: 184, 2001, ISBN 9788807812286
  • Il quinto figlio, Feltrinelli, collana: Universale economica, traduttore: M. G. Castagnole, pagine: 168, 2000, ISBN 9788807811999
  • Racconti africani, Feltrinelli, collana: Universale economica, traduttore: F. Castellenghi Piazza, 2001, ISBN 9788807811791
  • Il diario di Jane Somers, Feltrinelli, collana: Universale economica, traduttore: M. Caramella, pagine: 256, 2002, ISBN 88-07-81022-0
  • Gatti molto speciali, La Tartaruga, collana: Narrativa, traduttore: M. A. Saracino, pagine: 167, 2002; Feltrinelli 2013, ISBN 9788807883705
  • Racconti londinesi, Feltrinelli, collana: Universale economica, traduttore: G. Gatti, pagine: 192, 2000, ISBN 9788807813061
  • Sorriso africano, quattro visite nello Zimbabwe, Feltrinelli, collana: Universale economica, traduttore: A. Buzzi, pagine: 448, 2001, ISBN 9788807815423
  • L'abitudine di amare, Feltrinelli, collana: Universale economica, traduttore: V. Mantovani, pagine: 328, 2003, ISBN 9788807811814
  • L'erba canta, La Tartaruga, collana: Narrativa, pagine: 237, 2000, ISBN 88-7738-324-0
  • Ben nel mondo, Feltrinelli, collana: I narratori, traduttore: G. Gatti, pagine: 168, 2000, ISBN 9788807015793
  • La vecchiaia di El Magnifico, Archinto, collana: Le vele, pagine: 40, 2001, ISBN 88-7768-316-3
  • Memorie di una sopravvissuta, Lucarini, collana: Il Labirinto, trad. e cura P. Faini, pagine: XVIII, 208, 1990, ISBN 88-7033-401-5
  • Memorie di una sopravvissuta, Fanucci, collana: Collezione immaginario, pagine: 256, 2003, ISBN 88-347-0923-3
  • La storia del generale Dann, della figlia di Mara, di Griot e del cane delle nevi, Fanucci, collana: Collezione immaginario, traduttore: S. Fefè, 2005, ISBN 88-347-1120-3
  • Mara e Dann, Fanucci, collana: Collezione immaginario, traduttore: C. Mennella, pagine: 517, 2004, ISBN 88-347-1032-0
  • Il senso della memoria, Fanucci, collana: Collezione immaginario, traduttore: C. Mennella, pagine: 120, 2006, ISBN 88-347-1184-X
  • Le nonne, Feltrinelli, collana: Universale economica, traduttori: E. Dal Pra, F. Francio, M. Pareschi, pagine: 250, 2006, ISBN 9788807819155
  • Un pacifico matrimonio, Fanucci, collana: Collezione immaginario, Data pubblicazione (prevista) 15 novembre 2007, ISBN 88-347-1337-0
  • Il sogno più dolce, Feltrinelli, collana: Universale economica, traduttore: M. Pareschi, pagine: 456, 2003, ISBN 9788807817496
  • La noia di essere moglie, Feltrinelli, collana: Universale economica, pagine: 420, 1983, ISBN 88-07-80981-8
  • Il taccuino d'oro, Feltrinelli, collana: Universale economica, traduttore M. Serini, pagine: 728, 2000, ISBN 9788807880940
  • Alfred e Emily, Feltrinelli, collana: Universale economica, 2010, ISBN 9788807722097
  • Il giorno che morì Stalin, Edizioni ETS, collana: Papyngo, 2014, ISBN 9788846738622
  • Shikasta, Fanucci, 2014, traduzione di Oriana Palusci ISBN 978-88-347-2380-7
  • Una donna armata - Esperimenti siriani, Fanucci, 2014

Film tratti dalle sue opere[modifica | modifica wikitesto]

Premi e riconoscimenti[modifica | modifica wikitesto]

Onorificenze[modifica | modifica wikitesto]

Onorificenze britanniche[modifica | modifica wikitesto]

Membro dell'Ordine dei Compagni d'Onore - nastrino per uniforme ordinaria
Ufficiale dell'Ordine dell'Impero Britannico - nastrino per uniforme ordinaria

Onorificenze straniere[modifica | modifica wikitesto]

Premio Principe delle Asturie per la letteratura (Spagna) - nastrino per uniforme ordinaria
Ordine di Mapungubwe in Oro (Sudafrica) - nastrino per uniforme ordinaria
«Per l'eccezionale realizzazione in letteratura e per l'aver contribuito all'eliminazione del colonialismo e dell'apartheid.»
— 28 ottobre 2008[16]

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Addio a Doris Lessing, cantò le donne e la libertà, in ANSA, 17 novembre 2013. URL consultato il 17 novembre 2013 (archiviato il 17 novembre 2013).
  2. ^ È morta Doris Lessing, premio Nobel per la letteratura. Aveva 94 anni, in il Fatto Quotidiano, 17 novembre 2013. URL consultato il 17 novembre 2013 (archiviato il 17 novembre 2013).
  3. ^ Letteratura, è morta Doris Lessing: la scrittrice britannica vinse il Nobel 2007, in Corriere della Sera, 17 novembre 2013. URL consultato il 17 novembre 2013 (archiviato il 17 novembre 2013).
  4. ^ (EN) Doris Lessing, The New York Times, 25 luglio, 1982.
  5. ^ Bibliografia tratta, in parte, da “Unilibro”.
  6. ^ (DE) Shakespeare-Preis, su Alfred Toepfer Stiftung F.V.S.. URL consultato il 15 dicembre 2022 (archiviato il 30 ottobre 2016).
  7. ^ Documento sul sito ufficiale del Premio Grinzane Cavour Archiviato il 30 ottobre 2007 in Internet Archive..
  8. ^ (EN) Documento ufficiale sul sito James Tait Black Memorial Prize, su ed.ac.uk (archiviato dall'url originale il 26 ottobre 2007).
  9. ^ (EN) Documento ufficiale sul sito Los Angeles Times Book Prize (1995), su latimes.com.
  10. ^ (ES) Premi Internacional Catalunya (1999) sul sito ufficiale, su gencat.net. URL consultato il 15 ottobre 2007 (archiviato dall'url originale il 9 febbraio 2007).
  11. ^ (EN) Il premio David Cohen per la letteratura sul sito ufficiale, su artscouncil.org.uk (archiviato dall'url originale il 22 febbraio 2008).
  12. ^ (EN) Royal Society of Literature (2001) sul sito ufficiale, su rslit.org (archiviato dall'url originale il 7 luglio 2007).
  13. ^ (ES) Fundación Príncipe de Asturias (2001) sul sito ufficiale, su fundacionprincipedeasturias.org (archiviato dall'url originale il 9 ottobre 2007).
  14. ^ (EN) Golden PEN Award sul sito ufficiale, su englishpen.org (archiviato dall'url originale il 30 aprile 2007).
  15. ^ (EN) Sul sito ufficiale del premio Nobel, su nobelprize.org.
  16. ^ Elenco dei premiati dell'anno 2008 Archiviato il 4 marzo 2016 in Internet Archive..

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