Paul Bailey

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Paul Bailey (16 febbraio 1937) è uno scrittore, critico letterario e biografo britannico.

Biografia[modifica | modifica wikitesto]

Paul Bailey frequentò la Sir Walter St. John's Grammar School for Boys a Battersea, Londra. Vinse una borsa di studio alla Central School of Speech and Drama nel 1953 e lavorò come attore tra il 1956 e il 1967, quando compì 30 anni. Dal 1967 si dedicò interamente alla letteratura divenendo uno scrittore indipendente e insegnando in diverse università anglosassoni, tra cui quella di Newcastle e quelle di Durham (1972–74).

Nel 1976 fu premiato con una borsa di studio, che gli consentì di viaggiare negli Stati Uniti, dove fu docente ospite di letteratura inglese presso la North Dakota State University (1977–79). Vinse il premio E. M. Forster nel 1974 e il premio George Orwell nel 1978 con il saggio The Limitations of Despair, inizialmente pubblicato dalla rivista The Listener. Bailey fu eletto membro della Royal Society of Literature nel 1999.[1]

Tra i romanzi di Bailey figurano: Sorrida, cara... (1967), che è ambientato in una casa di riposo, e che vinse un Somerset Maugham Award e un Arts Council Writers' Award; Le confessioni di Peter Smart. Autobiografia di un attore fallito (1977); Gabriel's Lament (1986)[2][3] e Sugar Cane (1993), un sequel di Gabriel's Lament.

Kitty and Virgil (1998) è la storia della relazione tra una donna britannica e un poeta romeno in esilio. In Uncle Rudolf (2002) il narratore guarda alla sua vita piena di colori della giovinezza e al salvataggio da una probabile morte nella Romania fascista di suo zio, un talentuoso tenore lirico ed eroe eponimo del romanzo. Nel libro Chapman's Odyssey (2011) il personaggio principale, Harry Chapman, in un delirio indotto dalla morfina, incontra personaggi della letteratura, scrittori, amici deceduti e familiari, mentre è ricoverato, molto malato, in un ospedale di Londra.[4] Nonostante la sua malinconia e la sua paura, Harry intrattiene gli infermieri recitando loro alcune delle sue poesie preferite, memorizzate in una vita di letture. Il più recente libro di Bailey The Prince's Boy (2014) è, invece, una storia d'amore omosessuale malinconica che si svolge nell'arco di quarant'anni.

Bailey ha scritto anche spettacoli per la radio e la televisione: At Cousin Henry's fu trasmesso nel 1964 e il suo adattamento di We Think the World of You di Joe Ackerley andò in onda alla televisione nel 1980. Tra i suoi libri di generi non fiction spiccano il volume di memorie intitolato Uno sbaglio immacolato (1990) e Three Queer Lives: An Alternative Biography of Naomi Jacob, Fred Barnes and Arthur Marshall (2001), una biografia di tre famosi personaggi dello spettacolo omosessuali del ventesimo secolo.[5]

Bailey è conosciuto anche come critico letterario e collaboratore del quotidiano The Guardian[6]; nel 2001 guidò una giuria "alternativa" solo al maschile all'Orange Prize.[7]

Opere[modifica | modifica wikitesto]

  • Sorrida, cara..., trad. di Paola Rosselli, 1970 (ediz. italiana), Rizzoli, pp. – vincitore dell'Author's Club First Novel Award e del Somerset Maugham Award
  • Trespasses (1970)
  • A Distant Likeness (1973)
  • Le confessioni di Peter Smart. Autobiografia di un attore fallito, 1977.
  • Old Soldiers (1980)
  • An English Madam: The Life and Work of Cynthia Payne (1982)
  • Gabriel's Lament (1986)
  • Uno sbaglio immacolato, trad. di Aldo Busi, 1990 (ediz. italiana), Garzanti, pp. 344.
  • Sugar Cane (1993)
  • The Oxford Book of London (1995)
  • First Love (1997)
  • Kitty and Virgil (1998)
  • The Stately Homo: A Celebration of the Life of Quentin Crisp (2000)
  • Three Queer Lives: An Alternative Biography of Naomi Jacob, Fred Barnes and Arthur Marshall (2001)
  • Uncle Rudolf (2002)
  • A Dog's Life (2003)
  • Chapman's Odyssey (2011)
  • The Prince's Boy (2014)

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Paul Bailey, The Royal Society of Literature, rsliterature.org
  2. ^ Robert McCrum, Last Year Was Sheer Hell for the Novelist Paul Bailey. Better Times May Be Here, The Observer, 7 marzo 2010.
  3. ^ Alan Taylor, Six Authors Brought to Booker, Glasgow Herald, p. 10, 27 settembre 1986.
  4. ^ Keith Miller, Chapman's Odyssey by Paul Bailey: Review, Daily Telegraph, 14 gennaio 2011.
  5. ^ Richard Canning, Three Queer Lives by Paul Bailey: Happy Campers, The Independent, 3 novembre 2001.
  6. ^ www.theguardian.com Guardian News and Media Limited, Paul Bailey, theguardian.com
  7. ^ John Ezard, Out of the 'Gum Tree and Wombat Culture', The Guardian, 6 giugno 2001.

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

Controllo di autoritàVIAF (EN110028397 · ISNI (EN0000 0001 1479 951X · LCCN (ENn50021026 · GND (DE119089718 · BNE (ESXX1021397 (data) · BNF (FRcb120545851 (data) · J9U (ENHE987007258028205171 · NSK (HR000166309 · WorldCat Identities (ENlccn-n50021026