Emmanuel Carrère
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Emmanuel Carrère (Parigi, 9 dicembre 1957) è uno scrittore, sceneggiatore e regista francese.
Biografia[modifica | modifica wikitesto]
Figlio di Louis Carrère e di Hélène Carrère d'Encausse, terza donna ad essere eletta nell'Académie française, figlia di un immigrato georgiano collaborazionista e di una immigrata russa appartenenti alle nobiltà locali decadute con la Rivoluzione russa [1], Carrère è laureato presso l'Institut d'études politiques de Paris, più noto come Sciences Po.
Il suo primo lavoro è stato quello di critico cinematografico per la rivista Télérama. Nel 1983 ha esordito con il romanzo L'amie du jaguar, al quale hanno fatto seguito altri titoli di pura fiction fino al 2000, anno in cui pubblica L'avversario, la storia di Jean-Claude Romand, un criminale francese cresciuto nella menzogna: dopo aver fatto credere per diciotto anni alla sua famiglia di essere un medico, Jean-Claude decide di sopprimere sua moglie, i suoi figli e i suoi genitori e di dar fuoco alla sua casa quando si accorge di essere stato smascherato. Leggendo nella cronaca il caso di questo individuo, vissuto per anni nell'anonimato di una vita banale prima di trasformarsi in un serial killer, Carrère si incuriosisce e prende contatti con lui.
Romand accetta di collaborare alla stesura del libro, con l'intenzione di capire egli stesso i motivi che lo hanno portato a compiere quel crimine di cui poi si dichiara pentito. Emmanuel Carrère rintraccia e intervista due dei suoi vecchi amici, assiste alle udienze del processo e decide di tracciare una indagine sulla mente di una persona che ha vissuto un'intera vita, fin dall'infanzia, costruita sulla menzogna. Anche dopo la condanna all'ergastolo, Carrère visita più volte Romand in carcere e tiene con lui una fitta corrispondenza, che gli dà modo di documentare la sua vita da detenuto e la sua riscoperta della fede.
Carrère ha tentato diverse stesure del libro, prima dal punto di vista dell'assassino, poi facendo parlare i suoi amici e i protagonisti della storia, ma nella stesura definitiva ha voluto narrare la propria esperienza in prima persona, segnando così una svolta nel proprio stile di scrittura. Da L'avversario in poi, infatti, in ogni sua opera Carrère compare come narratore presente ai fatti, scrivendo pagine radicate nella realtà e molto documentate come in Limonov, il suo libro più venduto, in cui la biografia romanzata del leader dissidente russo Ėduard Limonov, diventa uno strumento di analisi della Russia, dall'Urss a Putin, o come in Il regno, in cui traccia la storia del primo secolo dell'era cristiana e dell'effimera conversione dell'autore.
Dopo aver esordito come critico, Carrère non ha comunque abbandonato il mondo del cinema: ha scritto numerose sceneggiature per telefilm basati su testi di Georges Simenon, ha collaborato alla sceneggiatura di molte puntate di Les Revenants e di altre fiction televisive. Molti suoi libri sono poi stati trasposti in sceneggiature cinematografiche, e la maggior parte delle sue opere sono incentrate sulla riflessione su se stesso e sul nesso fra illusioni e realtà.
Facciamo un gioco[modifica | modifica wikitesto]
Una delle opere di Carrère è il breve racconto erotico intitolato Facciamo un gioco. È un esempio della scrittura di Carrère, strettamente legata alla concretezza dell'azione scenica. Si tratta di una vera e propria lettera indirizzata da Carrère alla sua compagna, destinata tuttavia a comparire, senza che lei ne fosse stata preavvisata, sul giornale francese Le Monde, che la donna avrebbe letto durante un viaggio in treno la cui meta era, appunto, l'abitazione dell'autore.[senza fonte]
La lettera è una sorta di esercizio di ipnosi, mediante il quale lo scrittore si propone di assumere il controllo della mente e del corpo della sua donna e di tutti coloro che leggeranno lo stesso giornale sullo stesso treno, insieme a lei; lo scopo di questo esercizio letterario sarà, alla fine, la realizzazione della fantasia erotica dello scrittore. Un colpo di scena finale, tuttavia, capovolgerà completamente la realtà immaginata dall'autore, segnando quindi il primato del reale sull'immaginario letterario. La compagna tuttavia non apprezzò il gioco, lasciando lo scrittore proprio in seguito a tale lettera.[senza fonte]
Opere[modifica | modifica wikitesto]
L'opera di Carrère, tradotta in Italia dal 1996 al 2011 per la Einaudi, che ne ha pubblicato cinque titoli senza grande seguito, viene rilanciata nel 2012 dall'Adelphi con la biografia del controverso personaggio Limonov, finalmente bestseller di vendite, e la ripubblicazione delle opere precedenti.
Narrativa[modifica | modifica wikitesto]
- (FR) L'amie du jaguar, 1983.
- Bravura (Bravoure, 1984), Marcos y Marcos, 1991.
- I baffi (La Moustache, 1986), Roma, Theoria, 1987. - trad. G. Civiletti, Collana I grandi tascabili n. 715, Bompiani, Milano, 2000 ISBN 88-452-4690-6.
- Fuori tiro (Hors d'atteinte, 1988), traduzione di Antonella Viola, Roma, Theoria, 1989.
- La settimana bianca (La Classe de neige, 1995), traduzione di Paola Gallo, Collana I Coralli n. 47, Einaudi, 1996, ISBN 88-06-14025-6. Collana Einaudi tascabili. Letteratura n. 1256, Einaudi, 2004.
- La settimana bianca, traduzione di Maurizia Balmelli, Collana Fabula, Milano, Adelphi, 2014, ISBN 978-88-459-2890-1.
- L'avversario (L'adversaire) (2000), trad. Eliana Vicari Fabris, Collana I Coralli n. 139, Einaudi, Torino, 2000; Collana Einaudi Tascabili n.979, Torino, 2002 ISBN 88-06-15579-2
- Facciamo un gioco (L'usage du monde) (2002), trad. Paola Gallo, Collana L'Arcipelago n. 41, Einaudi, Torino, 2004. ISBN 88-06-16785-5
- La vita come un romanzo russo (Un roman russe) (2007), trad. Margherita Botto, Collana I Coralli, Einaudi, 2009. ISBN 978-88-06-19195-5
- Un romanzo russo, Traduzione di Lorenza Di Lella e Maria Laura Vanorio, Collana Fabula, Milano, Adelphi, 2018, ISBN 9788845932717
- Vite che non sono la mia (D'autres vies que la mienne) (2009), trad. Maurizia Balmelli, Collana Supercoralli, Einaudi, Torino, 2011. ISBN 88-06-20357-6
- Limonov (biografia romanzata di Eduard Limonov), traduzione di Francesco Bergamasco, Collana Fabula, Milano, Adelphi, 2012, ISBN 978-88-459-2733-1. - Collana gli Adelphi n. 456, Adelphi, 2014. ISBN 88-45-92898-5
- (FR) Yoga, Paris, P.O.L., 2020.
Saggistica[modifica | modifica wikitesto]
- (FR) Werner Herzog, Paris, Ediling, 1982, ISBN 2-85601-017-2.
- (FR) Le Détroit de Behring, 1987.
- Io sono vivo e voi siete morti. Philip Dick, 1928-1982: una biografia (Je suis vivant et vous êtes morts, 1993), Roma, Theoria, 1995, ISBN 88-241-0426-6.
- Io sono vivo, voi siete morti, traduzione di Federica e Lorenza Di Lella, Collana Fabula, Milano, Adelphi, 2016, ISBN 978-88-459-3087-4.
- Il Regno (Le Royaume, P.O.L., Paris, 2014), traduzione di Francesco Bergamasco, Collana Fabula, Milano, Adelphi, 2015, ISBN 978-88-459-2954-0.
- A Calais, traduzione di Lorenza Di Lella e Maria Laura Vanorio, Collana Biblioteca minima, Milano, Adelphi, 2016, ISBN 978-88-459-3114-7.
- Propizio è avere ove recarsi (Il est avantageux d'avoir où aller, 2016), traduzione di Francesco Bergamasco, La Collana dei Casi, Milano, Adelphi, 2017, ISBN 978-88-459-3151-2.
Filmografia[modifica | modifica wikitesto]
Regia[modifica | modifica wikitesto]
- Retour à Kotelnitch (2003)
- L'amore sospetto (La moustache) (2005)
Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]
- Io, Carrère inviato nella storia. l'Espresso n. 38, 24 settembre 2015, pagg. 82-83.
Riconoscimenti[modifica | modifica wikitesto]
Nel 2006 ha vinto l'Efebo d'oro per il film L'amore sospetto, tratto dal suo stesso romanzo. Nel 2011 la sua opera biografica Limonov, che descrive la vita controcorrente del poeta ed attivista politico russo Eduard Limonov, ha ottenuto il Prix Renaudot. Nel 2015 è stato membro della giuria della 72ª Mostra internazionale d'arte cinematografica di Venezia e ha ritirato il premio La storia di un romanzo assegnatogli nel corso della manifestazione Pordenonelegge.it. Il 7 agosto 2016 riceve il Premio letterario Giuseppe Tomasi di Lampedusa per l'opera Il regno.
Note[modifica | modifica wikitesto]
- ^ Carrère, Emmanuel., Un romanzo russo, Adelphi, 2018, ISBN 978-88-459-3271-7, OCLC 1090158842. URL consultato il 16 ottobre 2020.
Altri progetti[modifica | modifica wikitesto]
Wikiquote contiene citazioni di o su Emmanuel Carrère
Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su Emmanuel Carrère
Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]
- Emmanuel Carrère, su Treccani.it – Enciclopedie on line, Istituto dell'Enciclopedia Italiana.
- Emmanuel Carrère, in Enciclopedia Italiana, Istituto dell'Enciclopedia Italiana.
- Opere di Emmanuel Carrère, su openMLOL, Horizons Unlimited srl.
- (EN) Opere di Emmanuel Carrère, su Open Library, Internet Archive.
- (FR) Pubblicazioni di Emmanuel Carrère, su Persée, Ministère de l'Enseignement supérieur, de la Recherche et de l'Innovation.
- (EN) Bibliografia di Emmanuel Carrère, su Internet Speculative Fiction Database, Al von Ruff.
- (EN) Emmanuel Carrère, su Goodreads.
- Bibliografia italiana di Emmanuel Carrère, su Catalogo Vegetti della letteratura fantastica, Fantascienza.com.
- (EN) Emmanuel Carrère, su Internet Movie Database, IMDb.com.
- (EN) Emmanuel Carrère, su AllMovie, All Media Network.
- Approfondimento, su antoniopagliaro.com. URL consultato il 25 ottobre 2013 (archiviato dall'url originale il 29 ottobre 2013).
- Intervista a Emmanuel Carrère sul suo metodo di lavoro, su minimaetmoralia.it.
- Intervista a Emanuele Carrère su Cineforum.it: cinema e scrittura
- Kai Nonnenmacher: „Unterwerfung als Konversion: Als-Ob-Bekehrungen zu Katholizismus und Islam bei Carrère und Houellebecq“. In: Romanische Studien 3 (2016), 171-198 online.
Controllo di autorità | VIAF (EN) 61543174 · ISNI (EN) 0000 0001 2135 544X · SBN IT\ICCU\CFIV\102986 · Europeana agent/base/70063 · LCCN (EN) n82150638 · GND (DE) 115830995 · BNF (FR) cb11895313x (data) · BNE (ES) XX968392 (data) · NLA (EN) 36459626 · NDL (EN, JA) 00761245 · WorldCat Identities (EN) lccn-n82150638 |
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