Wang Meng (scrittore)

Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.
Vai alla navigazione Vai alla ricerca

Wang Meng (王蒙T, Wáng MéngP; Pechino, 15 ottobre 1934) è uno scrittore cinese.

Wang Meng

Ministro della Cultura della Repubblica Popolare Cinese
Durata mandato1986 –
1989
PredecessoreZhu Muzhi
SuccessoreHe Jingzhi

Dati generali
Partito politicoPartito Comunista Cinese
ProfessioneScrittore

Biografia[modifica | modifica wikitesto]

Nato a Pechino nel 1934[1], ha aderito quattordicenne[2] alla Lega della Gioventù Comunista Cinese pur tenendo posizioni critiche nei confronti del Partito Comunista Cinese[3].

Giudizi polemici nei confronti del sistema burocratico cinese sono presenti fin dai primi racconti pubblicati negli anni '50 e non passarono inosservati all'allora presidente Mao Zedong[4].

Nel 1957 è stato costretto all'esilio nel campo di rieducazione dello Xinjiang apprendendo gli usi e la lingua degli uiguri[5] ed è stato riammesso alla vita pubblica in maniera definitiva soltanto nel 1979[6].

Ministro della Cultura della Repubblica Popolare Cinese dal 1986 al 1989[7], durante il suo mandato ha cercato di far uscire il suo paese dall'isolamento culturale[8], ma ha dovuto rassegnare le dimissioni dalla carica in seguito al supporto della Protesta di piazza Tienanmen[9].

Tra gli scrittori più celebri in Cina[10], nel 2015 è stato insignito del prestigioso Premio Letterario Mao Dun per il romanzo Zhe Bian Feng Jing pubblicato 34 anni dopo la sua concezione[11].

Tradotto in 21 lingue[12], in Italia, nonostante il "Premio speciale della Giuria" al Premio Mondello del 1987[13], sono arrivate solo 4 opere.

Opere tradotte in italiano[modifica | modifica wikitesto]

Poesia[modifica | modifica wikitesto]

  • Pensieri vaganti nel Tibet, Milano, Scheiwiller, 1987 traduzione di Vilma Costantini ISBN 88-7644-086-0.

Romanzi[modifica | modifica wikitesto]

  • Figure intercambiabili (Huodong bianren xing, 1988), Milano, Garzanti, 1989 traduzione di Vilma Costantini ISBN 88-11-66610-4.

Racconti[modifica | modifica wikitesto]

  • Volete mettere la zuppa agropiccante?, Venezia, Marsilio, 1999 traduzione di Fiorenzo Lafirenza ISBN 88-317-7146-9.
  • Nuovi chengyu, Venezia, Cafoscarina, 2004 traduzione di Fiorenzo Lafirenza ISBN 88-7543-039-X.

Premi e riconoscimenti[modifica | modifica wikitesto]

Premio Mondello
  • 1987 "Premio speciale della Giuria" vincitore con Pensieri vaganti nel Tibet
Awards for Excellent Chinese Biographic Works
Premio Letterario Mao Dun
  • 2015 vincitore con Zhe Bian Feng Jing

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Pagina dedicata allo scrittore, su treccani.it. URL consultato l'11 novembre 2021.
  2. ^ cfr. China: A Historical and Cultural Dictionary di Michael Dillon, Psychology Press, 1998 ISBN 0-7007-0439-6. pag. 333
  3. ^ Scheda dell'autore, su sapere.it. URL consultato l'11 novembre 2021.
  4. ^ (EN) Informazioni sullo scrittore, su paper-republic.org. URL consultato l'11 novembre 2021.
  5. ^ (EN) Yang Yang, Wang Meng's journey leads to a fairy-tale ending, su chinadaily.com.cn, 16 settembre 2015. URL consultato il 18 novembre 2021.
  6. ^ cfr. Modernism and Socialist Realism: The Case of Wang Meng di William Tay in World Literature Today Vol.65 N.3 estate 1991 pag 411-413
  7. ^ Cenni biografici e opere, su romamultietnica.it. URL consultato l'11 novembre 2021.
  8. ^ Luigi Malerba, Wang Meng e gli anni perduti, su ricerca.repubblica.it, 17 maggio 1989. URL consultato l'11 novembre 2021.
  9. ^ (FR) Pierre Haski, Wang Meng, l'anti-Gao, su liberation.fr, 18 marzo 2004. URL consultato l'11 novembre 2021.
  10. ^ (EN) Jianying Zha, Servant of the State, su newyorker.com, 1º novembre 2010. URL consultato l'11 novembre 2021.
  11. ^ (EN) Xu Jing, How Chinese writers celebrate winning the Mao Dun Literature Prize, su chinadaily.com.cn, 19 agosto 2015. URL consultato l'11 novembre 2021.
  12. ^ (EN) Profilo dell'autore, su china.org.cn, 29 agosto 2013. URL consultato l'11 novembre 2021.
  13. ^ Vilma Costantini, E Wang sbarca a Palermo, su ricerca.repubblica.it, 3 settembre 1987. URL consultato l'11 novembre 2021.
  14. ^ (EN) Wang Meng wins national biography awards, su en.people.cn, 16 giugno 2013. URL consultato l'11 novembre 2021.

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

  • Dura la pappa di riso, signor Wang Meng! di Fiorenzo Lafirenza, Venezia, Cafoscarina, 1998 ISBN 88-85613-77-2.

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

Controllo di autoritàVIAF (EN84353344 · ISNI (EN0000 0001 1999 4218 · SBN CFIV072402 · LCCN (ENno2008105935 · GND (DE118980300 · BNF (FRcb12128945d (data) · J9U (ENHE987007451546105171 · NDL (ENJA00315424 · CONOR.SI (SL219312739 · WorldCat Identities (ENlccn-no2008105935