Gennaro Gattuso: differenze tra le versioni

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Versione delle 10:44, 23 set 2018

Gennaro Gattuso
Gattuso nel 2013
Nazionalità Bandiera dell'Italia Italia
Altezza 177[1] cm
Peso 77[1] kg
Calcio
Ruolo Allenatore (ex centrocampista)
Squadra Milan
Termine carriera 1º luglio 2013 - giocatore
Carriera
Giovanili
1990-1997Perugia
Squadre di club1
1995-1997Perugia10 (0)
1997-1998Rangers34 (3)
1998-1999Salernitana25 (0)
1999-2012Milan335 (9)
2012-2013Sion27 (1)
Nazionale
1995-1996Bandiera dell'Italia Italia U-1814 (3)
1998-2000Bandiera dell'Italia Italia U-2121 (1)
2000Bandiera dell'Italia Italia olimpica3 (0)
2000-2010Bandiera dell'Italia Italia73 (1)
Carriera da allenatore
2013Sion
2013Palermo
2014OFI Creta
2015-2017Pisa
2017MilanPrimavera
2017-Milan
Palmarès
 Mondiali di calcio
Oro Germania 2006
 Europei di calcio Under-21
Oro Slovacchia 2000
 Europei di calcio Under-18
Argento Grecia 1995
1 I due numeri indicano le presenze e le reti segnate, per le sole partite di campionato.
Il simbolo → indica un trasferimento in prestito.
Statistiche aggiornate al 7 dicembre 2017

Gennaro Ivan Gattuso, detto Rino (Corigliano Calabro, 9 gennaio 1978), è un allenatore di calcio ed ex calciatore italiano, di ruolo centrocampista, tecnico del Milan, campione del mondo con la nazionale italiana nel 2006.

Soprannominato Ringhio[2] per la grinta e l'aggressività che mostrava in campo, cresce calcisticamente nel Perugia, con il quale esordisce in B e in A. Nel 1997 si trasferisce ai Rangers prima di fare ritorno in Italia la stagione successiva con la maglia della Salernitana. Dal 1999 al 2012 milita nel Milan, con il quale vince una Coppa Italia (2002-2003), due campionati (2003-2004, 2010-2011), due Supercoppe italiane (2004, 2011), due UEFA Champions League (2002-2003, 2006-2007), due Supercoppe UEFA (2003, 2007) e una Coppa del mondo per club FIFA (2007).

Esordisce nell'Italia nel 2000, per poi partecipare a tre campionati del mondo (Corea del Sud-Giappone 2002, Germania 2006 e Sudafrica 2010), due campionati d'Europa (Portogallo 2004 e Austria-Svizzera 2008) e a una Confederations Cup (2009).

Biografia

Gattuso è sposato con Monica Romano, sorella della giornalista Carla, che conobbe a Glasgow quando vestiva la maglia dei Rangers.[3] La famiglia di lei gestiva un ristorante a Glasgow.[4] Insieme hanno avuto una figlia, Gabriela, nata il 20 giugno 2004,[5] e un figlio, Francesco, nato l'8 novembre 2007.[6]

Gattuso ha creato nel 2003 una fondazione ONLUS, «Forza Ragazzi»,[7] per dare un aiuto agli adolescenti meno fortunati della Calabria.[4][8] A Corigliano Calabro, suo paese natale, nel dicembre 2006 ha aperto un'attività chiamata «Gattuso & Catapano» destinata alla depurazione e all'allevamento dei molluschi.[4][9]

In suo onore la comunità calabrese di Oshawa, in Canada, ha istituito il «Gattuso Day», che si celebra il 25 giugno.[10] Nel 2008 ha vinto il Telegatto come miglior sportivo dell'anno.[11] Nel 2016 è opinionista per il quotidiano francese L'Équipe.[12]

Caratteristiche tecniche

Giocatore

«Il mio Pallone d'oro è rubare più palloni possibile»

Centrocampista incontrista, si caratterizzava per carica agonistica,[14] personalità,[15] carisma,[16] forza fisica[17] e resistenza atletica,[18] tanto da essere stato soprannominato «Ringhio»[18][19][20] e da aver acquistato un'indiscussa leadership all'interno dello spogliatoio e tra i tifosi.[15]

Poteva ricoprire sia il ruolo di interno destro sia quello di mediano ed era assai abile nel contrastare gli avversari[21] e recuperare la palla.[22] Non in possesso di grandissima tecnica, migliorata comunque nel tempo,[13][23] per le sue doti di leader ha spesso indossato la fascia di capitano.

Allenatore

Predilige il modulo tattico 4-2-3-1, in cui non ha mai giocato durante la sua carriera agonistica, perché lo reputa «il migliore per coprire tutto il campo»; in alternativa gradisce il 4-3-1-2.[24] Alla guida della primavera del Milan ha spesso utilizzato il 3-4-3 e dopo il passaggio alla prima squadra ha preferito tornare alla difesa a quattro con il 4-3-3.

Carriera

Giocatore

Club

Perugia
Un giovane Gattuso al Perugia nel 1996.

Gattuso è giunto al calcio presto, seguendo le orme del padre Franco che aveva giocato in Serie D.[25] All'età di dodici anni ha effettuato il suo primo provino. Scartato dal Bologna, è stato scelto dal Perugia, dove ha avuto inizio la sua carriera.[26]

Con gli umbri ha esordito in Serie B a 17 anni e in Serie A a 18, il 22 dicembre 1996 contro il Bologna. Con la Primavera, invece, ha vinto due scudetti consecutivi:[27] il primo nel 1995-1996, segnando la prima rete della squadra umbra nella finale contro il Parma,[28] e il secondo nel 1996-1997, torneo del quale è stato nominato anche miglior giocatore.[26]

Dopo aver disputato con il Perugia 8 partite in Serie A, Gattuso si è trasferito a parametro zero in Scozia ai Rangers. Il trasferimento non è stato però così semplice, date le resistenze dei dirigenti del club umbro, tant'è vero che, come gesto estremo per poter andare a giocare all'estero, il calciatore è scappato via dal centro sportivo del Perugia senza alcun preavviso.[29][30]

Rangers

Giunto in Scozia nell'aprile del 1997, non ha potuto giocare per due mesi, date le resistenze della FIGC nel concedere il transfer per il tesseramento del giocatore, che già aveva firmato un contratto quadriennale per 2 miliardi di lire per 4 stagioni.[31]

Nei Rangers Gattuso si è segnalato come grande lottatore in un campionato "duro",[32] adatto alle sue caratteristiche.[33] Con gli scozzesi ha esordito, subentrando dalla panchina, il 4 agosto 1997 nella partita di campionato contro gli Hearts (3-1)[34] e nelle coppe europee il 15 settembre 1997 nella partita di Coppa UEFA Strasburgo-Rangers (2-1). Nella gara di ritorno del 30 settembre Gattuso ha segnato il suo primo gol in Europa, ma i Rangers sono stati nuovamente sconfitti per 2-1 ed eliminati dalla competizione. In breve è diventato uno degli idoli dei tifosi scozzesi,[33] che lo hanno ribattezzato Braveheart.[35] La stagione si chiude con un secondo posto in campionato (a due punti dal Celtic) e con una sconfitta in finale di Scottish Cup.

Nella stagione seguente ai Rangers al posto di Walter Smith, allenatore che lo aveva voluto promuovere subito titolare[25] e considerato da Gattuso come un "secondo padre",[21][36] è arrivato Dick Advocaat. L'allenatore olandese ha deciso di utilizzare Gattuso nel ruolo di difensore, posizione a lui poco consona, e i successivi dissidi sull'utilizzo in campo hanno sancito l'addio all'esperienza scozzese.[26][33]

Salernitana

Nell'ottobre 1998 Gattuso è tornato in Italia alla Salernitana per 9 miliardi di lire, diventando il giocatore fino ad allora più pagato dai campani.[26]

In maglia granata è riuscito ad affermarsi come giocatore chiave del centrocampo, divenendo uno dei calciatori più ambiti da tutte le grandi squadre e affermandosi come un calciatore di grande grinta.[20] Il suo apporto (25 partite in Serie A), tuttavia, non è stato sufficiente per salvare la squadra dalla retrocessione per un solo punto. In quella stagione Gattuso è diventato beniamino di Salerno.[33]

Milan
Gattuso (a sinistra) al Milan nel 2003, alle prese con il bianconero Davids e sotto lo sguardo dell'altro bianconero Tacchinardi, durante la finale di Champions League a Manchester.

Nell'estate del 1999, consigliato al Milan dal team manager della squadra di Salerno ed ex rossonero Ruben Buriani,[33] si è trasferito nella formazione meneghina.[25] A Milano gli è stata assegnata la maglia numero 8, con la quale non ha faticato a conquistarsi un posto da titolare[33] e a diventare beniamino dei tifosi.[37] Ha esordito in maglia rossonera il 15 settembre 1999 nella partita di Champions League Chelsea-Milan (0-0).[38] Ha totalizzato 22 presenze e un gol nel primo anno al Milan, durante il quale si è fatto notare anche per il carattere con cui, nel suo primo derby milanese del 24 ottobre 1999, ha affrontato a muso duro l'allora interista Ronaldo.[39][40]

Nella stagione 2002-2003 ha vinto la Champions League, la prima durante la sua militanza nella squadra rossonera, giocando da titolare la finale di Manchester contro la Juventus. Ha anche vinto la Coppa Italia contro la Roma, giocando nella finale di ritorno. Nel 2003-2004 ha vinto il diciassettesimo scudetto della storia del Milan, giocando 33 delle 34 partite in campionato. Nella stagione successiva ha disputato 45 partite tra impegni di campionato e di coppa, compresa la finale di Champions League persa contro il Liverpool.

Gattuso nel 2007 al Milan.

Nella stagione 2005-2006 ha totalizzato 35 presenze (con 3 gol) in Serie A, ha giocato 11 delle 12 partite in Champions League e ha marcato una presenza in Coppa Italia. In dicembre è giunto 14º nella classifica del Pallone d'oro 2006. Il 23 maggio 2007 ha vinto la sua seconda Champions League contro il Liverpool, due anni dopo la sconfitta patita in finale sempre contro gli inglesi. Il 16 dicembre successivo si è aggiudicato la Coppa del mondo per club.

Il 7 dicembre 2008, nel corso della partita contro il Catania, si è infortunato ma è rimasto comunque in campo per tutti i 90 minuti di gioco.[14] L'esito della risonanza magnetica fatta due giorni dopo ha evidenziato una lesione al legamento crociato anteriore del ginocchio destro.[41] Il 15 dicembre 2008 è stato operato ad Anversa per la ricostruzione del legamento crociato e i tempi di recupero sono stati stimati intorno ai sei mesi,[42] periodo che gli avrebbe dovuto far chiudere anticipatamente la stagione 2008-2009,[17][43] dove, fino a quel momento, era stato determinante per i risultati positivi dei rossoneri.[22] È invece tornato a disposizione per la partita del 10 maggio 2009, a poco più di cinque mesi dall'infortunio, contro la Juventus,[44] nella quale è rimasto in panchina, ed è ritornato a giocare in amichevole due giorni più tardi a Tirana contro la Nazionale albanese.[45] Ha disputato la prima partita ufficiale dopo il ritorno dall'infortunio il 31 maggio 2009, a distanza di cinque mesi e mezzo dall'operazione, contro la Fiorentina nell'ultima giornata di Serie A 2008-2009, subentrando all'81' a Beckham.[46]

Gattuso nel 2008.

Il 22 agosto 2009, in occasione della gara valida per la prima giornata della Serie A 2009-2010 contro il Siena, ha disputato la 400ª partita in maglia rossonera,[38] giocata indossando anche la fascia di capitano.[47] Nel corso della stagione 2009-2010 non è stato impiegato con continuità dall'allenatore Leonardo,[48][49] riuscendo a totalizzare solo 24 presenze totali (22 in campionato e una in Coppa Italia e Champions League).

Nella stagione 2010-2011, con l'arrivo di Massimiliano Allegri sulla panchina del Milan, Gattuso è tornato a essere uno dei titolari della squadra rossonera.[49] Il 21 febbraio 2011 è stato squalificato dalla UEFA per quattro giornate[50] a seguito di quanto accaduto al termine della gara di andata degli ottavi della Champions League 2010-2011 contro il Tottenham del precedente 15 febbraio, quando il giocatore calabrese ha aggredito Joe Jordan, allenatore in seconda della squadra inglese,[51] colpendolo con una testata.[52][53][54] Il 5 marzo 2011 ha segnato il primo gol stagionale (decimo in totale con la maglia del Milan) allo Stadio Olimpico di Torino nella vittoria per 1-0 contro la Juventus[55] a distanza di tre anni dalla precedente rete realizzata in rossonero.[56][57] Il 7 maggio 2011 ha vinto il suo secondo scudetto con i rossoneri a due giornate dal termine del campionato grazie allo 0-0 contro la Roma.[58]

Gattuso durante l'Audi Cup 2009

Il 6 agosto 2011 ha vinto la Supercoppa italiana con il Milan battendo l'Inter a Pechino per 2-1.[59] Il 9 settembre 2011, nel corso della seconda giornata[60] di campionato contro la Lazio, Gattuso è stato costretto ad abbandonare il campo nel corso del primo tempo per via di problemi alla vista.[61] Successivamente gli è stata riscontrata una paralisi del sesto nervo cranico, a causa della quale ha dovuto sospendere l'attività agonistica, pur continuando ad allenarsi, in attesa della guarigione.[62][63] Nel gennaio 2012, dopo ulteriori esami eseguiti a seguito dell'influenza contratta durante il ritiro invernale a Dubai, gli è stata diagnosticata una miastenia oculare, che in precedenza era invece stata esclusa, la quale lo ha costretto a un ulteriore periodo di inattività.[64][65] Il 17 marzo seguente, a circa sei mesi dall'ultima presenza, è ritornato in campo nella partita vinta per 2-0 in casa del Parma.[66][67]

L'11 maggio 2012, dopo un incontro con Galliani, Gattuso ha deciso di lasciare il Milan[68] non rinnovando il contratto in scadenza il 30 giugno seguente e ha così concluso dopo tredici anni la carriera rossonera,[69] iniziatasi nel 1999.[70]

Sion

Il 15 giugno 2012 ha firmato un contratto biennale con gli svizzeri del Sion.[71][72] Ha esordito con la maglia della squadra di Sion un mese più tardi, il 15 luglio, nella partita valida per la prima giornata della Super League 2012-2013 e vinta per 2-0 contro il Grasshoppers; inoltre, in questa gara, Gattuso ha indossato la fascia da capitano della squadra svizzera[73] e ha anche subito un infortunio[74] muscolare alla coscia destra.[75] Ha segnato la sua prima rete con la maglia della squadra svizzera il 26 settembre seguente, in occasione del match esterno perso per 4-1 contro il Basilea.[76]

In seguito alla sconfitta per 4-0 a Thun, il 25 febbraio 2013 il presidente Christian Constantin, con il Sion quarto in classifica a 9 punti dal Grasshoppers, ha nominato Gattuso anche allenatore del Sion.[77][78] Ha esordito sulla panchina della squadra svizzera due giorni più tardi nella partita di Coppa Svizzera vinta per 2-0 in casa del Losanna.[79] Il 22 marzo seguente è tornato a San Siro in occasione dell'amichevole contro la sua ex squadra, il Milan, persa per 6-0; a inizio partita il pubblico gli ha dedicato uno striscione mentre al termine gli è stato riservato un lungo applauso come ringraziamento per gli anni passati in rossonero.[80]

Gattuso è rimasto in carica come primo allenatore del Sion per un mese (una vittoria, un pareggio e due sconfitte), quando è stato affiancato da Arno Rossini[81] (in possesso – a differenza di Gattuso – della licenza UEFA Pro).[82] Il 13 maggio 2013, dopo la sconfitta per 5-0 contro il San Gallo, Rossini e Gattuso sono stati sollevati dalla guida tecnica della squadra e il giocatore italiano è tornato a ricoprire solo il ruolo di calciatore.[83][84] In totale il Sion con Gattuso primo allenatore e poi vice ha conseguito 2 vittorie, 4 pareggi e 4 sconfitte[85] in campionato e una vittoria e una sconfitta in Coppa Svizzera; ha chiuso invece la stagione da calciatore con 27 presenze in campionato e 5 nella coppa nazionale.

Nazionale

Gattuso durante la finale del campionato mondiale di calcio 2006 contro la Francia.

Gattuso ha disputato con la nazionale Under-18 gli Europei 1995, arrivando al secondo posto dietro la Spagna e con la Nazionale Under-21 gli Europei 2000, vinti in finale contro la Repubblica Ceca. Sempre nel 2000, con la Nazionale Olimpica, ha preso parte ai Giochi di Sydney, dove l'Italia è stata eliminata nei quarti di finale dalla Spagna.

Ha esordito in Nazionale maggiore con il CT Dino Zoff, il 23 febbraio 2000, a 22 anni, nella partita amichevole Italia-Svezia (1-0) disputata a Palermo. Il 15 novembre 2000, alla sua prima partita da titolare,[86] ha realizzato la sua unica rete con la maglia della Nazionale, con un potente tiro da fuori area, nell'amichevole contro l'Inghilterra disputata allo Stadio delle Alpi di Torino.[87] Con il CT Trapattoni ha preso parte al Mondiale 2002, dove ha collezionato 2 presenze.

Nella spedizione azzurra degli Europei 2004 in Portogallo ha potuto dare il suo contributo soltanto nella partita di apertura contro la Danimarca, partendo dalla panchina e subentrando a gara inoltrata, e nella seconda sfida contro la Svezia, nella quale è stato ammonito e ha saltato l'ultima sfida contro la Bulgaria. Gattuso è diventato titolare in Nazionale dopo gli Europei, nella gestione del CT Marcello Lippi. Nel Mondiale 2006 è diventato Campione del mondo dopo la finale del 9 luglio 2006 vinta per 5-3 ai rigori contro la Francia (1-1 d.t.s.).

Gattuso durante il riscaldamento prima della partita Cipro-Italia del 6 settembre 2008.

Ha preso parte agli Europei 2008 in Austria e Svizzera, dove ha saltato per squalifica il quarto di finale contro la Spagna. Il 19 novembre 2008 ha ricoperto per la prima volta il ruolo di capitano della nazionale, quando, al 61' dell'amichevole contro la Grecia, Fabio Cannavaro gli ha lasciato la fascia prima di essere sostituito.[88]

È stato convocato da Lippi per la Confederations Cup 2009 in Sudafrica, nonostante fosse al rientro da un grave infortunio al ginocchio.[89] Dopo una stagione 2009-2010 vissuta non da titolare nel Milan,[90] è stato comunque convocato per il Mondiale 2010 e ha concluso la carriera con la maglia azzurra al termine della sconfitta per 3-2 contro la Slovacchia il 24 giugno 2010.[91]

Allenatore

Palermo

Conclusasi definitivamente l'esperienza in Svizzera, il 19 giugno 2013 il Palermo ufficializza l'ingaggio di Gattuso con un contratto annuale con opzione di rinnovo biennale;[92] quindici giorni prima era stato ufficiosamente annunciato come il nuovo allenatore della squadra rosanero, dal presidente Maurizio Zamparini,[93] in quanto bisognava ancora disbrigare alcune questioni burocratiche con il Sion.[94][95] Il suo staff era composto da Luigi Riccio come vice allenatore, da Paolo Beruatto come collaboratore tecnico, da Andrea Corrain e Marcello Iaia come preparatori atletici, da Alberto Andorlini col compito di recuperare gli infortunati[96] e da Franco Paleari in qualità di preparatore dei portieri.[92]

Ha esordito sulla panchina rosanero l'11 agosto 2013, in occasione della partita valida per il secondo turno di Coppa Italia vinta per 2-1 sulla Cremonese;[97] nel turno successivo i rosanero saranno eliminati dalla competizione dall'Hellas Verona.[98] L'esordio in campionato è avvenuto il 24 agosto seguente, in cui il Palermo pareggiò per 1-1 contro il Modena in trasferta. È stato esonerato dopo la sesta giornata di campionato in seguito alla sconfitta 2-1 in trasferta per mano del Bari:[99] fino a quel momento aveva ottenuto un pareggio, due vittorie e tre sconfitte in Serie B; a fine stagione la squadra rosanero, guidata da Giuseppe Iachini, allenatore subentratogli il 25 settembre, ha vinto il campionato.

OFI Creta

Il 5 giugno 2014 ha siglato un accordo annuale con l'OFI Creta,[100] formazione greca militante nella massima divisione nazionale[101]; qui il suo staff è composto ancora da Luigi Riccio come vice allenatore e da Paolo Beruatto come collaboratore tecnico, con l'aggiunta di Gaetano Petrelli in qualità di preparatore dei portieri.[102] Il 26 ottobre, a seguito della sconfitta casalinga 2-3 contro l'Asteras, rassegna le dimissioni dopo sole sette giornate di campionato.[103] Il giorno dopo, sotto le pressioni dei tifosi, si riaccorda con la dirigenza decidendo di restare alla guida dall'OFI Creta.[104] Il 30 dicembre arrivano le dimissioni ufficiali dall'OFI Creta.[105]

Pisa

Dopo quasi un anno di inattività da tecnico, il 22 agosto 2015 torna in Italia, stavolta in Lega Pro, e si accorda per un contratto biennale con il Pisa. Come suo vice sceglie Luigi Riccio, che lo ha seguito per tutta la sua carriera d’allenatore.[106] Il 12 giugno 2016 ottiene la promozione in Serie B battendo in finale dei play-off il Foggia (4-2 a Pisa,[107] 1-1 a Foggia).[108][109]

Il 31 luglio 2016 Gattuso si dimette dalla carica di allenatore del Pisa,[110] ma il 1º settembre però, risoltasi la crisi societaria, annuncia ufficialmente il ritorno sulla panchina nerazzurra. Il 20 settembre, dopo il pareggio in trasferta contro il Frosinone (0-0), denuncia le gravi inadempienze della società pisana verso giocatori e dipendenti con un lungo sfogo nel post partita.[111]

Il 20 maggio 2017, a seguito del 22º posto e la conseguente retrocessione in Lega Pro, annuncia l'addio alla panchina dei toscani.[112]

Milan

Nel corso della settimana successiva alla separazione dal Pisa, il Milan annuncia di averlo ingaggiato per allenare la Primavera rossonera.[113] A fine novembre, in seguito all'esonero di Vincenzo Montella, viene promosso sulla panchina della prima squadra.[114] Esordisce in Serie A da tecnico il 3 dicembre, nella partita contro il Benevento terminata con un pareggio (2-2) in casa dei Sanniti.[115] Fa il suo esordio anche nelle coppe continentali, in occasione della sconfitta per 2-0 contro il Rijeka nel turno che chiude la fase a gironi di Europa League.[116] La prima vittoria arriva il 10 dicembre contro il Bologna (2-1).[117] Il 27 dicembre vince il suo primo derby di Milano da allenatore, battendo per 1-0 l'Inter nei quarti di Coppa Italia [118] per poi perdere la finale per 4-0 contro la Juventus. In Europa League invece viene eliminato agli ottavi di finale dall'Arsenal mentre in campionato si piazza al sesto posto accedendo così direttamente ai gironi di Europa League.

Statistiche

Presenze e reti nei club

Stagione Squadra Campionato Coppe nazionali Coppe continentali Altre coppe Totale
Comp Pres Reti Comp Pres Reti Comp Pres Reti Comp Pres Reti Pres Reti
1995-1996 Bandiera dell'Italia Perugia B 2 0 CI 0 0 - - - - - - 2 0
1996-1997 A 8 0 CI 0 0 - - - - - - 8 0
Totale Perugia 10 0 0 0 - - - - 10 0
1997-1998 Bandiera della Scozia Rangers PL 29 3 SC+SLC 6+3 0 CU 2 1 - - - 40 4
lug.-ott. 1998 PL 5 0 SLC 1 0 CU 5 1 - - - 11 1
Totale Rangers 34 3 10 0 7 2 - - 51 5
1998-1999 Bandiera dell'Italia Salernitana A 25 0 CI 0 0 - - - - - - 25 0
1999-2000 Bandiera dell'Italia Milan A 22 1 CI 1 0 UCL 5 0 - - - 28 1
2000-2001 A 24 0 CI 2 0 UCL 10 0 - - - 36 0
2001-2002 A 32 0 CI 5 0 CU 10 0 - - - 47 0
2002-2003 A 25 0 CI 3 0 UCL 14 0 - - - 42 0
2003-2004 A 33 1 CI 2 0 UCL 7 1 SI+SU+CInt 1+1+1 0 45 2
2004-2005 A 32 0 CI 2 0 UCL 11 0 SI 1 0 46 0
2005-2006 A 35 3 CI 3 0 UCL 11 0 - - - 49 3
2006-2007 A 30 1 CI 4 0 UCL 13 0 - - - 47 1
2007-2008 A 31 1 CI 1 0 UCL 8 0 SU+Cmc 1+2 0 43 1
2008-2009 A 12 0 CI 0 0 CU 4 1 - - - 16 1
2009-2010 A 22 0 CI 1 0 UCL 1 0 - - - 24 0
2010-2011 A 31 2 CI 2 0 UCL 5 0 - - - 38 2
2011-2012 A 6 0 CI 0 0 UCL 0 0 SI 1 0 7 0
Totale Milan 335 9 26 0 99 2 8 0 468 11
2012-2013 Bandiera della Svizzera Sion SL 27 1 CS 5 0 - - - - - - 32 1
Totale carriera 431 13 41 0 106 4 8 0 586 17

Cronologia presenze e reti in nazionale

Cronologia completa delle presenze e delle reti in nazionale ― Italia
Data Città In casa Risultato Ospiti Competizione Reti Note
23-2-2000 Palermo Italia Bandiera dell'Italia 1 – 0 Bandiera della Svezia Svezia Amichevole -
29-3-2000 Barcellona Spagna Bandiera della Spagna 2 – 0 Bandiera dell'Italia Italia Amichevole - Ingresso al 60’ 60’
3-9-2000 Budapest Ungheria Bandiera dell'Ungheria 2 – 2 Bandiera dell'Italia Italia Qual. Mondiali 2002 -
7-10-2000 Milano Italia Bandiera dell'Italia 3 – 0 Bandiera della Romania Romania Qual. Mondiali 2002 -
11-10-2000 Ancona Italia Bandiera dell'Italia 2 – 0 Bandiera della Georgia Georgia Qual. Mondiali 2002 -
15-11-2000 Torino Italia Bandiera dell'Italia 1 – 0 Bandiera dell'Inghilterra Inghilterra Amichevole 1
5-9-2001 Piacenza Italia Bandiera dell'Italia 1 – 0 Bandiera del Marocco Marocco Amichevole -
6-10-2001 Parma Italia Bandiera dell'Italia 1 – 0 Bandiera dell'Ungheria Ungheria Qual. Mondiali 2002 - Ingresso al 58’ 58’
7-11-2001 Saitama Giappone Bandiera del Giappone 1 – 1 Bandiera dell'Italia Italia Amichevole -
13-2-2002 Catania Italia Bandiera dell'Italia 1 – 0 Bandiera degli Stati Uniti Stati Uniti Amichevole -
27-3-2002 Leeds Inghilterra Bandiera dell'Inghilterra 1 – 2 Bandiera dell'Italia Italia Amichevole -
17-4-2002 Milano Italia Bandiera dell'Italia 1 – 1 Bandiera dell'Uruguay Uruguay Amichevole -
18-5-2002 Praga Rep. Ceca Bandiera della Rep. Ceca 1 – 0 Bandiera dell'Italia Italia Amichevole -
3-6-2002 Sapporo Italia Bandiera dell'Italia 2 – 0 Bandiera dell'Ecuador Ecuador Mondiali 2002 - 1º turno -
18-6-2002 Daejeon Italia Bandiera dell'Italia 1 – 2 gg Bandiera della Corea del Sud Corea del Sud Mondiali 2002 - Ottavi di finale -
21-8-2002 Trieste Italia Bandiera dell'Italia 0 – 1 Bandiera della Slovenia Slovenia Amichevole -
7-9-2002 Baku Azerbaigian Bandiera dell'Azerbaigian 0 – 2 Bandiera dell'Italia Italia Qual. Euro 2004 -
12-10-2002 Napoli Italia Bandiera dell'Italia 1 – 1 Bandiera della Serbia e Montenegro Serbia e Montenegro Qual. Euro 2004 -
16-10-2002 Cardiff Galles Bandiera del Galles 2 – 1 Bandiera dell'Italia Italia Qual. Euro 2004 -
6-9-2003 Milano Italia Bandiera dell'Italia 4 – 0 Bandiera del Galles Galles Qual. Euro 2004 -
10-9-2003 Belgrado Serbia e Montenegro Bandiera della Serbia e Montenegro 1 – 1 Bandiera dell'Italia Italia Qual. Euro 2004 -
11-10-2003 Reggio Calabria Italia Bandiera dell'Italia 4 – 0 Bandiera dell'Azerbaigian Azerbaigian Qual. Euro 2004 -
12-11-2003 Varsavia Polonia Bandiera della Polonia 3 – 1 Bandiera dell'Italia Italia Amichevole -
31-3-2004 Braga Portogallo Bandiera del Portogallo 1 – 2 Bandiera dell'Italia Italia Amichevole -
30-5-2004 Tunisi Tunisia Bandiera della Tunisia 0 – 4 Bandiera dell'Italia Italia Amichevole -
14-6-2004 Guimarães Danimarca Bandiera della Danimarca 0 – 0 Bandiera dell'Italia Italia Euro 2004 - 1º turno -
18-6-2004 Porto Italia Bandiera dell'Italia 1 – 1 Bandiera della Svezia Svezia Euro 2004 - 1º turno -
18-8-2004 Reykjavík Islanda Bandiera dell'Islanda 2 – 0 Bandiera dell'Italia Italia Amichevole -
4-9-2004 Palermo Italia Bandiera dell'Italia 2 – 1 Bandiera della Norvegia Norvegia Qual. Mondiali 2006 -
8-9-2004 Chișinău Moldavia Bandiera della Moldavia 0 – 1 Bandiera dell'Italia Italia Qual. Mondiali 2006 -
9-10-2004 Celje Slovenia Bandiera della Slovenia 1 – 0 Bandiera dell'Italia Italia Qual. Mondiali 2006 -
13-10-2004 Parma Italia Bandiera dell'Italia 4 – 3 Bandiera della Bielorussia Bielorussia Qual. Mondiali 2006 -
9-2-2005 Cagliari Italia Bandiera dell'Italia 2 – 0 Bandiera della Russia Russia Amichevole -
26-3-2005 Milano Italia Bandiera dell'Italia 2 – 0 Bandiera della Scozia Scozia Qual. Mondiali 2006 -
17-8-2005 Dublino Irlanda Bandiera dell'Irlanda 1 – 2 Bandiera dell'Italia Italia Amichevole -
3-9-2005 Glasgow Scozia Bandiera della Scozia 1 – 1 Bandiera dell'Italia Italia Qual. Mondiali 2006 -
7-9-2005 Minsk Bielorussia Bandiera della Bielorussia 1 – 4 Bandiera dell'Italia Italia Qual. Mondiali 2006 -
8-10-2005 Palermo Italia Bandiera dell'Italia 1 – 0 Bandiera della Slovenia Slovenia Qual. Mondiali 2006 -
12-11-2005 Amsterdam Paesi Bassi Bandiera dei Paesi Bassi 1 – 3 Bandiera dell'Italia Italia Amichevole -
16-11-2005 Ginevra Italia Bandiera dell'Italia 1 – 1 Bandiera della Costa d'Avorio Costa d'Avorio Amichevole -
31-5-2006 Ginevra Svizzera Bandiera della Svizzera 1 – 1 Bandiera dell'Italia Italia Amichevole -
17-6-2006 Kaiserslautern Italia Bandiera dell'Italia 1 – 1 Bandiera degli Stati Uniti Stati Uniti Mondiali 2006 - 1º turno -
22-6-2006 Amburgo Rep. Ceca Bandiera della Rep. Ceca 0 – 2 Bandiera dell'Italia Italia Mondiali 2006 - 1º turno -
26-6-2006 Kaiserslautern Italia Bandiera dell'Italia 1 – 0 Bandiera dell'Australia Australia Mondiali 2006 - Ottavi di finale -
30-6-2006 Amburgo Italia Bandiera dell'Italia 3 – 0 Bandiera dell'Ucraina Ucraina Mondiali 2006 - Quarti di finale -
4-7-2006 Dortmund Germania Bandiera della Germania 0 – 2 Bandiera dell'Italia Italia Mondiali 2006 - Semifinale -
9-7-2006 Berlino Italia Bandiera dell'Italia 1 – 1 dts
(5 - 3 dtr)
Bandiera della Francia Francia Mondiali 2006 - Finale - 4º titolo mondiale
2-9-2006 Napoli Italia Bandiera dell'Italia 1 – 1 Bandiera della Lituania Lituania Qual. Euro 2008 -
6-9-2006 Parigi Francia Bandiera della Francia 3 – 1 Bandiera dell'Italia Italia Qual. Euro 2008 -
7-10-2006 Roma Italia Bandiera dell'Italia 2 – 0 Bandiera dell'Ucraina Ucraina Qual. Euro 2008 -
28-3-2007 Bari Italia Bandiera dell'Italia 2 – 0 Bandiera della Scozia Scozia Qual. Euro 2008 -
2-6-2007 Tórshavn Fær Øer Bandiera delle Fær Øer 1 – 2 Bandiera dell'Italia Italia Qual. Euro 2008 -
6-6-2007 Kaunas Lituania Bandiera della Lituania 0 – 2 Bandiera dell'Italia Italia Qual. Euro 2008 -
8-9-2007 Milano Italia Bandiera dell'Italia 0 – 0 Bandiera della Francia Francia Qual. Euro 2008 -
13-10-2007 Genova Italia Bandiera dell'Italia 2 – 0 Bandiera della Georgia Georgia Qual. Euro 2008 -
17-11-2007 Glasgow Scozia Bandiera della Scozia 1 – 2 Bandiera dell'Italia Italia Qual. Euro 2008 -
26-3-2008 Elche Spagna Bandiera della Spagna 1 – 0 Bandiera dell'Italia Italia Amichevole -
30-5-2008 Firenze Italia Bandiera dell'Italia 3 – 1 Bandiera del Belgio Belgio Amichevole -
9-6-2008 Berna Paesi Bassi Bandiera dei Paesi Bassi 3 – 0 Bandiera dell'Italia Italia Euro 2008 - 1º turno -
17-6-2008 Zurigo Francia Bandiera della Francia 0 – 2 Bandiera dell'Italia Italia Euro 2008 - 1º turno -
20-8-2008 Nizza Italia Bandiera dell'Italia 2 – 2 Bandiera dell'Austria Austria Amichevole -
6-9-2008 Larnaca Cipro Bandiera di Cipro 1 – 2 Bandiera dell'Italia Italia Qual. Mondiali 2010 -
11-10-2008 Sofia Bulgaria Bandiera della Bulgaria 0 – 0 Bandiera dell'Italia Italia Qual. Mondiali 2010 -
15-10-2008 Lecce Italia Bandiera dell'Italia 2 – 1 Bandiera del Montenegro Montenegro Qual. Mondiali 2010 -
19-11-2008 Atene Grecia Bandiera della Grecia 1 – 1 Bandiera dell'Italia Italia Amichevole -
6-6-2009 Pisa Italia Bandiera dell'Italia 3 – 0 Bandiera dell'Irlanda del Nord Irlanda del Nord Amichevole -
10-6-2009 Pretoria Italia Bandiera dell'Italia 4 – 3 Bandiera della Nuova Zelanda Nuova Zelanda Amichevole -
15-6-2009 Pretoria Stati Uniti Bandiera degli Stati Uniti 1 – 3 Bandiera dell'Italia Italia Conf. Cup 2009 - 1º turno -
18-6-2009 Johannesburg Egitto Bandiera dell'Egitto 1 – 0 Bandiera dell'Italia Italia Conf. Cup 2009 - 1º turno -
14-10-2009 Parma Italia Bandiera dell'Italia 3 – 2 Bandiera di Cipro Cipro Qual. Mondiali 2010 -
3-3-2010 Monaco Italia Bandiera dell'Italia 0 – 0 Bandiera del Camerun Camerun Amichevole -
5-6-2010 Ginevra Svizzera Bandiera della Svizzera 1 – 1 Bandiera dell'Italia Italia Amichevole -
24-6-2010 Johannesburg Slovacchia Bandiera della Slovacchia 3 – 2 Bandiera dell'Italia Italia Mondiali 2010 - 1º turno -
Totale Presenze (21º posto) 73 Reti 1

Statistiche da allenatore

Statistiche aggiornate al 16 settembre 2018.

Stagione Squadra Campionato Coppe nazionali Coppe continentali Altre coppe Totale % Vittorie Piazzamento
Comp G V N P Comp G V N P Comp G V N P Comp G V N P G V N P %
feb.-mar. 2013 Bandiera della Svizzera Sion SL 3 0 1 2 CS 1 1 0 0 - - - - - - - - - - 4 1 1 2 25,00 Esonerato
2013-2014 Bandiera dell'Italia Palermo B 6 2 1 3 CI 2 1 0 1 - - - - - - - - - - 8 3 1 4 37,50 Esonerato
2014-2015 Bandiera della Grecia OFI Creta SLE 15 4 2 9 CG 2 1 1 0 - - - - - - - - - - 17 5 3 9 29,41 Dimissionario
2015-2016 Bandiera dell'Italia Pisa LP 34+5[119] 17+3 12+2 5 CI+CI-LP 2+2 1+1 0 1+1 - - - - - - - - - - 43 22 14 7 51,16 (promozione)
2016-2017 B 42 6 21 15 CI 3 1 1 1 - - - - - - - - - - 45 7 22 16 15,56 22º (retrocessione)
Totale Pisa 76+5 23+3 33+2 20 7 3 1 3 - - - - - - - - 88 29 36 23 32,95
nov. 2017-2018 Bandiera dell'Italia Milan A 24 12 8 4 CI 5 2 2 1 UEL 5 2 0 3 - - - - - 34 16 10 8 47,06 Subentrato, 6º
2018-2019 A 3 1 1 1 CI 0 0 0 0 UEL 1 1 0 0 SI 0 0 0 0 4 2 1 1 50,00 in corso
Totale Milan 27 13 9 5 5 2 2 1 6 3 0 3 - - - - 38 18 11 9 47,37
Totale carriera 132 48 48 39 17 8 3 6 6 3 0 3 - - - - 155 56 51 48 36,13

Giovanili

Statistiche aggiornate al 24 novembre 2017.

Stagione Squadra Campionato Coppe nazionali Coppe continentali Altre coppe Totale % Vittorie Piazzamento
Comp G V N P Comp G V N P Comp G V N P Comp G V N P G V N P %
2017-2018 Bandiera dell'Italia Milan Primavera CP1 10 6 1 3 CI-P 2 2 0 0 - - - - - - - - - - 12 8 1 3 66,67 Promosso in Prima squadra
Totale carriera 10 6 1 3 2 2 0 0 - - - - - - - - 12 8 1 3 66,67

Palmarès

Giocatore

Opere

Onorificenze

Collare d'oro al Merito Sportivo - nastrino per uniforme ordinaria
Ufficiale Ordine al merito della Repubblica italiana - nastrino per uniforme ordinaria

Note

  1. ^ a b (FR) Gattuso Gennaro, su fc-sion.ch. URL consultato il 15 gennaio 2013.
  2. ^ Milan, Gattuso è inquieto: l'ombra di Conte sulla testa di Ringhio, su ilgiornale.it. URL consultato il 30 luglio 2018.
  3. ^ (EN) Going the extra mile for their men, su dailyrecord.co.uk, 22 giugno 2006. URL consultato il 14 novembre 2011.
  4. ^ a b c Gabriele Scamardì, Calciatori: coraggio, altruismo e fantasia. Gennaro Gattuso: nella valigia da migrante un cuore da gladiatore, su opennews.it. URL consultato il 14 novembre 2011 (archiviato dall'url originale il 18 maggio 2015).
  5. ^ Claudio Del Frate, Gattuso professione papà: «Ho preso in braccio Gabriela e così ha smesso di piangere», su archiviostorico.corriere.it, Corriere della Sera, 21 giugno 2004. URL consultato il 14 novembre 2011 (archiviato dall'url originale in data pre 1/1/2016).
  6. ^ Milanello col fiocco azzurro, su acmilan.com, 8 novembre 2007. URL consultato il 14 novembre 2011.
  7. ^ Alessandro Pasini e Monica Colombo, Gattuso-Zanetti, i cuori forti da euroderby, su archiviostorico.corriere.it, Corriere della Sera, 31 marzo 2005. URL consultato il 14 novembre 2011.
  8. ^ Alessandro Pasini e Monica Colombo, Gattuso-Zanetti, i cuori forti da euroderby, su archiviostorico.corriere.it, Corriere della Sera, 31 marzo 2005. URL consultato il 14 novembre 2011 (archiviato dall'url originale il 1º gennaio 2016).
  9. ^ Gattuso apre un'azienda ittica. "Per creare sviluppo a Corigliano", su repubblica.it, la Repubblica, 18 dicembre 2006. URL consultato il 14 novembre 2011.
  10. ^ In Canada il "Gattuso-Day", su gazzetta.it, La Gazzetta dello Sport, 26 giugno 2006. URL consultato il 4 giugno 2008.
  11. ^ Ecco tutti i Telegatti 2008, su tgcom24.mediaset.it, TGcom, 21 gennaio 2008. URL consultato il 4 gennaio 2012.
  12. ^ Paolo Tomaselli, Italia-Spagna vista da Gattuso. «Questa partita è un dono di Dio», su corriere.it, 27 giugno 2016. URL consultato il 7 ottobre 2016.
  13. ^ a b Alberto Costa, L'evoluzione di Gattuso, il muratore del Milan, su archiviostorico.corriere.it, Corriere della Sera, 26 novembre 2003. URL consultato il 7 gennaio 2009 (archiviato dall'url originale in data pre 1/1/2016).
  14. ^ a b Andrea Sorrentino, Ancelotti perde Gattuso, sei mesi di stop per infortunio, su repubblica.it, la Repubblica, 9 dicembre 2008. URL consultato il 7 gennaio 2009.
  15. ^ a b Gianni Perrelli, Rino Gattuso, su laltracalabria.it. URL consultato il 7 gennaio 2009 (archiviato dall'url originale il 21 febbraio 2009).
  16. ^ Palermo, panchina a Rino Gattuso, su sportmediaset.mediaset.it, Sport Mediaset, 29 maggio 2013. URL consultato il 30 maggio 2013.
  17. ^ a b Palombo, Blasi, Donadel: idee Milan per il centrocampo. Gattuso: "Sì stanno pensando di sostituirmi", su affaritaliani.it. URL consultato il 7 gennaio 2009.
  18. ^ a b Gennaro Gattuso, su treccani.it. URL consultato il 20 ottobre 2011.
  19. ^ RAI, 0:00:09.
  20. ^ a b Gattuso, cuor di leone, su libreriauniversitaria.it. URL consultato il 7 gennaio 2009.
  21. ^ a b (EN) Phil Gordon, 'Second father' eulogises on Gattuso's rise to fame, su timesonline.co.uk, The Times, 23 maggio 2005. URL consultato il 7 gennaio 2009.
  22. ^ a b Andrea Schianchi, Gattuso: io che corro per tutti i Palloni d'oro, su archiviostorico.gazzetta.it, La Gazzetta dello Sport, 14 novembre 2008. URL consultato il 7 gennaio 2009.
  23. ^ (EN) Graham Spiers, A strange kind of glory, su timesonline.co.uk, The Times, 22 maggio 2007. URL consultato il 7 gennaio 2009.
  24. ^ Palermo, Gattuso: "La B non si stravince, nostra forza sarà il gruppo" Repubblica.it
  25. ^ a b c Biografia, su rinogattusofanclub.net. URL consultato il 7 gennaio 2009 (archiviato dall'url originale il 13 febbraio 2009).
  26. ^ a b c d Sono io, su saranet.it, gennarogattuso.com. URL consultato il 2 novembre 2010 (archiviato dall'url originale il 26 dicembre 2004).
  27. ^ RAI, 0:05:42.
  28. ^ RAI, 0:05:51.
  29. ^ Gattuso ha aperto la via di fuga, su archiviostorico.gazzetta.it, La Gazzetta dello Sport, 11 aprile 1997. URL consultato il 1º agosto 2008.
  30. ^ Gattuso e Perugia: la fuga dalla finestra, l'esultanza e i baracconi, su corrieredellumbria.corr.it.
  31. ^ Fabio Monti, Doccia scozzese sul sogno di Gattuso. La Federcalcio blocca il trasferimento, su archiviostorico.corriere.it, Corriere della Sera, 12 aprile 1997. URL consultato il 7 gennaio 2009 (archiviato dall'url originale in data pre 1/1/2016).
  32. ^ (EN) Stephen McGowan, How Gattuso the butt of Gazza's jokes has enjoyed the last laugh, su dailymail.co.uk, Daily Mail, 19 novembre 2007. URL consultato il 7 gennaio 2009.
  33. ^ a b c d e f Gianluca Gioia, Rino ‘Ringhio’ Gattuso, vocabolario di chi nasce quadrato e non può morire tondo, su fondazioneitaliani.it, 24 maggio 2007 (ultimo aggiornamento 09-11-2007). URL consultato il 15 dicembre 2010 (archiviato dall'url originale il 10 giugno 2008).
  34. ^ (EN) Gennaro Gattuso, su sporting-heroes.net. URL consultato il 9 gennaio 2010.
  35. ^ (EN) Chris Wilson, Top 10: Footballer's nicknames and the stories behind them, su mirrorfootball.co.uk, MirrorFootball, 9 ottobre 2008. URL consultato il 2 novembre 2010.
  36. ^ (EN) Phil Gordon, Gattuso spices up Smith's new plot, su independent.co.uk, The Independent, 20 marzo 2005. URL consultato il 7 gennaio 2009.
  37. ^ Gennaro Gattuso, su eccellenzecalabresi.it. URL consultato il 9 gennaio 2010.
  38. ^ a b Altre 400, Rino!, su acmilan.com, 20 settembre 2009. URL consultato il 15 dicembre 2010.
  39. ^ Vieri fa l'assist a Ronaldo, su archiviostorico.gazzetta.it, La Gazzetta dello Sport, 26 ottobre 1999. URL consultato l'8 novembre 2008.
  40. ^ Rino e il derby, su acmilan.com, 25 settembre 2008. URL consultato il 2 novembre 2010.
  41. ^ Tegola per il Milan: Gattuso out sei mesi, su tuttosport.com, Tuttosport, 9 dicembre 2008. URL consultato il 15 dicembre 2010 (archiviato dall'url originale il 12 dicembre 2008).
  42. ^ Tommaso Veneri, Milan, intervento riuscito per Gattuso. Sei mesi di stop, su tuttomercatoweb.com, 15 dicembre 2008. URL consultato il 15 dicembre 2010.
  43. ^ Gattuso, crac al ginocchio. Ora la stagione è a rischio, su gazzetta.it, La Gazzetta dello Sport, 9 dicembre 2008. URL consultato il 9 dicembre 2008.
  44. ^ Ancelotti a muso duro, per la Juve convoca Gattuso, su gazzetta.it, La Gazzetta dello Sport, 9 maggio 2009. URL consultato il 13 maggio 2009.
  45. ^ Bentornato Rino!, su acmilan.com, 15 maggio 2009. URL consultato il 2 novembre 2010.
  46. ^ Champions e leggenda, su acmilan.com, 8 giugno 2009. URL consultato il 2 novembre 2010.
  47. ^ 400 volte e ancora di più, su acmilan.com, 23 agosto 2009. URL consultato il 2 novembre 2010.
  48. ^ "Gattuso resta con noi. Huntelaar, avete visto?", su repubblica.it, la Repubblica, 1º dicembre 2009. URL consultato il 21 febbraio 2011.
  49. ^ a b Gattuso: "Leonardo all'Inter? Il dio denaro fa miracoli" [collegamento interrotto], su sport.virgilio.it, Virgilio Sport, 31 dicembre 2010. URL consultato il 21 febbraio 2011.
  50. ^ Più un'altra da scontare nella gara di ritorno degli ottavi della Champions League 2010-2011 in quanto diffidato e ammonito nel corso della partita di andata contro il Tottenham.
  51. ^ Milan: quattro giornate a Gattuso, su it.uefa.com, uefa.com, 21 febbraio 2011. URL consultato il 21 febbraio 2011.
  52. ^ Testata a Jordan, Gattuso si scusa. Stampa inglese: "Vergogna, mafiosi", su adnkronos.com, Adnkronos, 16 febbraio 2011. URL consultato il 21 febbraio 2011.
  53. ^ Champions, 5 giornate a Gattuso, su ansa.it, ANSA, 21 febbraio 2011. URL consultato il 21 febbraio 2011.
  54. ^ Milan: quattro giornate a Gattuso, su corriere.it, Corriere della Sera, 21 febbraio 2011. URL consultato il 21 febbraio 2011.
  55. ^ Riccardo Pratesi, Gattuso spegne la Juve. Il Milan vola a 61 punti, su gazzetta.it, La Gazzetta dello Sport, 5 marzo 2011. URL consultato il 6 marzo 2011.
  56. ^ Gattuso segna, il Milan allunga. Juve sempre più in crisi [collegamento interrotto], su sport.virgilio.it, Virgilio Sport, 5 marzo 2011. URL consultato il 6 marzo 2011.
  57. ^ Pietro Mazzara, Il paradiso all'improvviso, su milannews.it, 6 marzo 2011. URL consultato il 6 marzo 2011.
  58. ^ Gaetano De Stefano, Milan campione d'Italia. A Roma basta lo 0-0, su gazzetta.it, La Gazzetta dello Sport, 7 maggio 2011. URL consultato il 7 maggio 2011.
  59. ^ Gaetano De Stefano, Ibra-Boateng: Inter a terra. Festa Milan in Supercoppa, su gazzetta.it, La Gazzetta dello Sport, 6 agosto 2011. URL consultato il 6 agosto 2011.
  60. ^ Prima partita effettiva a causa dello sciopero indetto dall'Associazione Italiana Calciatori per la mancata sottoscrizione dell'Accordo Collettivo
    Cfr. Comunicato ufficiale n. 9 (PDF) [collegamento interrotto], su legaseriea.it, 28 luglio 2011. URL consultato il 19 marzo 2012.
  61. ^ Alessandro Pediconi, Problemi alla vista, Gattuso in ospedale per accertamenti, su sport.it, 10 settembre 2011. URL consultato il 25 ottobre 2011 (archiviato dall'url originale il 1º ottobre 2013).
  62. ^ Io non mollo, su acmilan.com, 25 ottobre 2011. URL consultato il 25 ottobre 2011.
  63. ^ Gattuso: Vedo doppio ma non mollo, su sportmediaset.mediaset.it, Sport Mediaset, 24 ottobre 2011. URL consultato il 25 ottobre 2011.
  64. ^ A.C. Milan comunicato ufficiale, su acmilan.com, 13 gennaio 2012. URL consultato il 14 gennaio 2012.
  65. ^ Gattuso, nuovi problemi all'occhio. Il centrocampista si ferma per le cure, su corriere.it, Corriere della Sera, 13 gennaio 2012. URL consultato il 14 gennaio 2012.
  66. ^ Gaetano De Stefano, Il Milan non si ferma più. Ibra-Urby: 2-0 al Parma, su gazzetta.it, La Gazzetta dello Sport, 17 marzo 2012. URL consultato il 17 marzo 2012.
  67. ^ Gattuso: "Il calvario è finito", su sportmediaset.mediaset.it, Sport Mediaset, 18 marzo 2012. URL consultato il 18 marzo 2012.
  68. ^ Inzaghi e Gattuso: "Addio Milan", su sportmediaset.mediaset.it, Sport Mediaset, 11 maggio 2012. URL consultato l'11 maggio 2012.
  69. ^ Pietro Mazzara, Summit Galliani-Gattuso: i dettagli, su milannews.it, 11 maggio 2012. URL consultato l'11 maggio 2012.
  70. ^ Gaetano De Stefano, Anche Gattuso lascia. Inzaghi: "Milan, amore mio", su gazzetta.it, La Gazzetta dello Sport, 11 maggio 2012. URL consultato l'11 maggio 2012.
  71. ^ (FR) Gennaro Gattuso s'est engagé avec le FC Sion, su fc-sion.ch, 15 giugno 2012. URL consultato il 15 giugno 2012.
  72. ^ Antonio Vitiello, Ufficiale: Sion, biennale per Gattuso, su tuttomercatoweb.com, 15 giugno 2012. URL consultato il 15 giugno 2012.
  73. ^ Rino Gattuso: debutto con vittoria nel Sion, su acmilan.com, 15 luglio 2012. URL consultato il 15 luglio 2012.
  74. ^ Gattuso al Sion: esordio con vittoria, ammonizione e infortunio, su ilmessaggero.it, Il Messaggero, 15 luglio 2012. URL consultato il 15 luglio 2012.
  75. ^ Sion: Gattuso subito infortunato, su sportmediaset.mediaset.it, Sport Mediaset, 15 luglio 2012. URL consultato il 15 luglio 2012.
  76. ^ Basilea 4-1 Sion, su it.eurosport.yahoo.com, Eurosport, 26 settembre 2012. URL consultato il 14 novembre 2012.
  77. ^ (FR) Le groupe placé devant ses responsabilités, su fc-sion.ch, 25 febbraio 2013. URL consultato il 25 febbraio 2013.
  78. ^ Il Sion si affida a Gattuso, su sportmediaset.mediaset.it, Sport Mediaset, 25 febbraio 2013. URL consultato il 4 marzo 2013.
  79. ^ Pier Luigi Giganti, Gattuso allenatore-giocatore: debutto vincente, Losanna-Sion 0-2, su gazzetta.it, La Gazzetta dello Sport, 27 febbraio 2013. URL consultato il 3 aprile 2013.
  80. ^ Salvatore Trovato, LIVE MN - Milan-Sion (6-0) - Goleada rossonera: ma il protagonista è Rino, su milannews.it, 22 marzo 2013. URL consultato il 29 marzo 2013.
  81. ^ (FR) Arno Rossini intègre le staff sédunois, su fc-sion.ch, 25 marzo 2013. URL consultato il 3 aprile 2013.
  82. ^ Arno Rossini affiancherà Gattuso a Sion, su tio.ch, 25 marzo 2013. URL consultato il 3 aprile 2013.
  83. ^ (FR) Place aux jeunes !, su fc-sion.ch, 13 maggio 2013. URL consultato il 13 maggio 2013.
  84. ^ Svizzera, Sion: Gattuso esonerato, torna solo giocatore, su repubblica.it.
  85. ^ Alessandro Bisconti, Zamparini, l'ennesimo azzardo: ma il 2-4-4 di Gattuso non convince, su palermotoday.it, 29 maggio 2013. URL consultato il 30 maggio 2013.
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