Juventus Football Club 1994-1995
Juventus FC | |
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Stagione 1994-1995 | |
La rosa artefice del double nazionale | |
Sport | calcio |
Squadra | Juventus |
Allenatore | Marcello Lippi |
All. in seconda | Narciso Pezzotti |
Presidente | Vittorio Caissotti di Chiusano |
Serie A | 1º (in Champions League) |
Coppa Italia | Vincitore |
Coppa UEFA | Finalista |
Maggiori presenze | Campionato: Ferrara, Ravanelli (33)[1] Totale: Ravanelli (53) |
Miglior marcatore | Campionato: Vialli (17)[1] Totale: Ravanelli (30) |
Stadio | Delle Alpi |
Abbonati | 33 122[2] |
Media spettatori | 47 866[3]¹ |
considera le partite giocate in casa in campionato. Si invita a seguire il modello di voce
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Questa voce raccoglie le informazioni riguardanti la Juventus Football Club nelle competizioni ufficiali della stagione 1994-1995.
Stagione
[modifica | modifica wikitesto]«La Juventus ha come obbiettivo quello di riaprire un ciclo, come negli anni 70 e 80. [Bettega] mi ha chiesto se ero disponibile: ho accettato con felicità, poiché la Juventus è l'obbiettivo prestigioso che ognuno, giocatori e tecnici, si prefigge di raggiungere.»
Dopo oltre un ventennio, la Juventus chiuse l'era manageriale di Boniperti ristrutturandosi con un nuovo assetto dirigenziale: nacque la cosiddetta Triade, formata dal direttore generale Luciano Moggi, dall'amministratore delegato Antonio Giraudo e dal vicepresidente Roberto Bettega, quest'ultimo già bandiera bianconera da giocatore. Per la panchina venne scelto l'emergente Marcello Lippi,[5] che archiviò definitivamente l'epoca di Trapattoni. Il centrocampo della squadra fu rivoluzionato con gli arrivi del portoghese Paulo Sousa[6] e del francese Deschamps,[7] più il promettente Tacchinardi; la difesa venne puntellata con Ferrara,[7] mentre in avanti un giovane Del Piero si ritagliò definitivamente un posto in prima squadra.[8]
La nuova dirigenza si occuperà anche di importanti questioni fuori dal rettangolo di gioco: è infatti in questo periodo che il club, alle prese con il «problema» dello stadio delle Alpi,[9] iniziò a concepire in primis l'idea di un nuovo impianto di proprietà,[10] poi parte di una vera e propria cittadella juventina con museo,[11] sede societaria e centro d'allenamento;[10][12] entrambi i progetti arriverranno a compimento solo due decenni più tardi. Sempre sul versante immobiliare, la Juventus abbandonò il centro Sisport di Orbassano, sede d'allenamento nel precedente quadriennio, per fare ritorno a Torino, usufruendo delle strutture dell'ormai dismesso stadio Comunale;[13] già nel decennio 1933-1943 l'impianto era stato utilizzato dal club come campo d'allenamento, ma parallelamente alla pratica agonistica.[14]
In campionato – il primo della storia ad attribuire i tre punti per la vittoria[15][16][17] –, la rinnovata Juventus si trovò inizialmente a dover inseguire il lanciato Parma di Nevio Scala, rampante provinciale ormai divenuta solida realtà del calcio anni novanta. Nel mese di novembre la squadra torinese, in costante crescita dopo l'iniziale rodaggio, riuscì a recuperare terreno nei confronti degli emiliani. Sul finire dell'anno solare i bianconeri, pur privati dell'apporto del loro capitano Roberto Baggio, seriamente infortunatosi il 27 novembre 1994 a Padova e destinato a rimanere per cinque mesi lontano dai campi,[16][18] emersero prepotentemente grazie soprattutto al ventenne Del Piero, esploso in poche settimane ai massimi livelli,[19] nonché a un Vialli lontano parente dello spento attaccante visto nel recente biennio, completamente rigenerato dalla cura-Lippi;[20] i due furono tra le principali pedine su cui la Juventus puntò per la rincorsa al titolo, assieme alla definitiva affermazione del panzer Ravanelli[21] e del portiere Peruzzi[22][23] – di lì a breve punti fermi della nazionale italiana – oltreché alla solidità del duo di centrocampo Sousa-Deschamps.[16][24]
Il 4 dicembre i torinesi, negli ultimi 20' di gioco, rimontarono da 0-2 a 3-2 la Fiorentina al Delle Alpi grazie a un'invenzione allo scadere proprio di Del Piero[25] – un pallonetto al volo rimasto negli annali[26] – mentre l'11 dello stesso mese, dopo la vittoriosa trasferta contro la Lazio (4-3), guadagnarono la vetta solitaria della classifica[15] con, peraltro, una gara in meno (il derby annullato a causa dell'alluvione piemontese di novembre) rispetto alle avversarie. Nonostante il passo falso della settimana seguente con il Genoa, per un gol fantasma di Galante nel finale di partita, il 1995 si aprì con il successo sui ducali nello scontro diretto dell'8 gennaio al Tardini (3-1), che spinse l'undici bianconero verso il simbolico titolo d'inverno.
Tra febbraio e marzo, sfruttando la nuova regola dei tre punti una spregiudicata Juventus, sempre votata all'attacco, seppe accumulare un considerevole vantaggio;[15] sicché gli uomini di Lippi non risentirono troppo delle inattese sconfitte nelle due stracittadine nonché nella partita interna contro il neopromosso Padova. La Vecchia Signora, nelle domeniche successive, amministrò il vantaggio conquistando matematicamente il tricolore il 21 maggio, con due turni d'anticipo, battendo al Delle Alpi un ormai sfiduciato Parma con un netto 4-0. Per la Juventus fu il ventitreesimo scudetto, un'affermazione che si faceva attendere ormai da nove stagioni: un successo che i calciatori bianconeri dedicarono al loro compagno di squadra Andrea Fortunato,[27][28] promettente terzino scomparso il 25 aprile, neanche ventiquattrenne, dopo aver lottato per quasi un anno contro la leucemia.[29][30]
Il dualismo con gli emiliani si estese anche alle finali di coppa, egemonizzando il calcio italiano ed europeo di questa stagione. La Juventus realizzò il secondo double nazionale della sua storia – dopo l'allora unico precedente del 1959-1960 – mettendo in bacheca la nona Coppa Italia, superando i gialloblù sia nell'andata a Torino (1-0) sia nel ritorno a Parma (2-0),[31] mentre dovette cedere ai ducali la finale di Coppa UEFA, punita dall'ex Dino Baggio che andò a segno sia nella sconfitta del Tardini all'andata sia nell'inutile pareggio nel retour match di San Siro:[32] il club bianconero aveva infatti scelto di giocare le gare casalinghe di semifinale e finale di Coppa a Milano – una mossa «senza precedenti nella storia juventina» –, al culmine delle summenzionate frizioni con l'ambiente torinese per la gestione del Delle Alpi e relativi introiti commerciali.[33] Per quanto riguarda le statistiche, nell'andata dei trentaduesimi del torneo, Ravanelli marcò una storica cinquina nel 5-1 casalingo al CSKA Sofia, tuttora un primato bianconero in campo europeo.[34][35] Sempre Ravanelli, miglior fromboliere stagionale di Madama con 30 gol, si laureò, in coabitazione con il parmense Branca, capocannoniere della Coppa Italia, quinto bianconero nella storia.
Divise e sponsor
[modifica | modifica wikitesto]Lo sponsor tecnico per la stagione 1994-1995 fu Kappa, mentre lo sponsor ufficiale fu Danone.
Dopo anni di divise nel solco della tradizione, in quest'annata la maglia casalinga juventina andò incontro a una decisa innovazione, pur mantenendo un approccio stilistico abbastanza classico: per la prima volta in quasi un secolo debuttò sulla casacca lo stemma societario, inserito in piccolo nello scollo del colletto, così come scomparve la «scatolina» che dalla stagione 1982-1983 inglobava le due stelle, ora "libere" tra le strisce bianconere; novità anche per quanto concerne l'inserimento del jersey sponsor, per la prima volta in casa juventina riportato con i suoi colori aziendali.[38]
Simile rivoluzione in trasferta,[36] con l'annata che portò al debutto quella che divenne un «instant classic» tra le seconde divise dei piemontesi:[37] tornò infatti il completo blu già visto negli anni 1970 e 1980, il quale tuttavia ruppe con il passato grazie a due grandi «stellone» gialle – a richiamare il distintivo sportivo – posizionate sopra le spalle; a differenza della maglia casalinga, inoltre, qui lo stemma juventino venne riportato in normali dimensioni nella canonica posizione sul lato sinistro del petto.[36][37] Il medesimo template fu utilizzato anche per la misconosciuta terza divisa, un completo spezzato giallonero mai sfoggiato in gare ufficiali, e visto in campo unicamente il 14 giugno 1995 al Menti di Vicenza per un'amichevole celebrativa della promozione in Serie A del Vicenza.[39]
Ancora il succitato template «stellato» venne utilizzato come calco per le divise dei portieri, le quali peraltro – per la prima volta nella storia del club – divennero parte integrante della fornitura tecnica stagionale:[37] per gli estremi difensori juventini vennero approntate due varianti, la prima in toni di grigio, e la seconda gialloblù, quest'ultima cromaticamente all'opposto della seconda divisa della squadra.
Organigramma societario
[modifica | modifica wikitesto]Area direttiva
- Presidente: Vittorio Chiusano
- Vicepresidente: Roberto Bettega
- Amministratore delegato: Antonio Giraudo
- Direttore generale: Luciano Moggi
Area organizzativa
- Responsabile marketing e relazioni esterne: Romy Gai
- Responsabile settore giovanile: Sergio Secco
- Addetto stampa: Daniele Boaglio
Area tecnica
- Allenatore: Marcello Lippi
- Allenatore in seconda: Narciso Pezzotti
- Preparatore atletico: Gian Piero Ventrone
- Preparatore dei portieri: Ivano Bordon
- Allenatore Juventus Primavera: Antonello Cuccureddu
- Responsabile osservatori: Andrea Orlandini
Area sanitaria
- Responsabile settore medico: Riccardo Agricola
- Massaggiatore: Sergio Giunta
Rosa
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Calciomercato
[modifica | modifica wikitesto]Sessione estiva (dall'1/7 al 31/8)
[modifica | modifica wikitesto]Acquisti | |||
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R. | Nome | da | Modalità |
C | Paulo Sousa | Sporting Lisbona | definitivo (10 miliardi ₤) |
C | Didier Deschamps | Olympique Marsiglia | svincolato (2 miliardi ₤) |
D | Ciro Ferrara | Napoli | definitivo (9,4 miliardi ₤) |
C | Alessio Tacchinardi | Atalanta | definitivo |
C | Luca Fusi | Torino | definitivo |
C | Robert Jarni | Torino | definitivo |
Cessioni | |||
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R. | Nome | a | Modalità |
D | Dino Baggio | Parma | definitivo |
C | Andreas Möller | Borussia Dortmund | definitivo |
D | Julio Cesar | Borussia Dortmund | definitivo |
A | Zoran Ban | Belenenses | definitivo |
A | Fabrizio Cammarata | Verona | definitivo |
D | Alessandro Dal Canto | Vicenza | definitivo |
C | Loris Del Nevo | Ascoli | definitivo |
C | Jonathan Binotto | Ascoli | definitivo |
C | Roberto Galia | Ascoli | definitivo |
C | Christian Manfredini | Pistoiese | prestito |
D | Gianluca Francesconi | Genoa | definitivo |
D | Massimiliano Notari | Acireale | prestito |
P | Fabio Marchioro | Bologna | definitivo |
Sessione autunnale
[modifica | modifica wikitesto]Acquisti | |||
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R. | Nome | da | Modalità |
D | Alessandro Orlando | Milan | definitivo |
Cessioni | |||
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R. | Nome | a | Modalità |
A | Paolo Di Canio | Milan | definitivo |
D | Luigi Sartor | Vicenza | definitivo |
Risultati
[modifica | modifica wikitesto]Serie A
[modifica | modifica wikitesto]Girone di andata
[modifica | modifica wikitesto]Brescia 4 settembre 1994, ore 16:00 CEST 1ª giornata | Brescia | 1 – 1 referto | Juventus | Stadio Mario Rigamonti
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Torino 11 settembre 1994, ore 16:00 CEST 2ª giornata | Juventus | 2 – 0 referto | Bari | Stadio delle Alpi
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Napoli 18 settembre 1994, ore 20:30 CEST 3ª giornata | Napoli | 0 – 2 referto | Juventus | Stadio San Paolo
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Torino 25 settembre 1994, ore 15:00 CET 4ª giornata | Juventus | 1 – 0 referto | Sampdoria | Stadio delle Alpi
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Torino 2 ottobre 1994, ore 20:30 CET 5ª giornata | Juventus | 0 – 0 referto | Inter | Stadio delle Alpi
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Foggia 16 ottobre 1994, ore 15:00 CET 6ª giornata | Foggia | 2 – 0 referto | Juventus | Stadio Pino Zaccheria
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Cremona 23 ottobre 1994, ore 14:30 CET 7ª giornata | Cremonese | 1 – 2 referto | Juventus | Stadio Giovanni Zini
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Torino 30 ottobre 1994, ore 14:30 CET 8ª giornata | Juventus | 1 – 0 referto | Milan | Stadio delle Alpi
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Torino 25 gennaio 1995[46], ore 20:30 CET 9ª giornata | Torino | 3 – 2 referto | Juventus | Stadio delle Alpi
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Torino 20 novembre 1994, ore 14:30 CET 10ª giornata | Juventus | 3 – 1 referto | Reggiana | Stadio delle Alpi
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Padova 27 novembre 1994, ore 14:30 CET 11ª giornata | Padova | 1 – 2 referto | Juventus | Stadio Euganeo
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Torino 4 dicembre 1994, ore 14:30 CET 12ª giornata | Juventus | 3 – 2 referto | Fiorentina | Stadio delle Alpi
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Roma 11 dicembre 1994, ore 20:30 CET 13ª giornata | Lazio | 3 – 4 referto | Juventus | Stadio Olimpico
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Torino 18 dicembre 1994, ore 15:15 CET[47] 14ª giornata | Juventus | 1 – 1 referto | Genoa | Stadio delle Alpi
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Parma 8 gennaio 1995, ore 14:30 CET 15ª giornata | Parma | 1 – 3 referto | Juventus | Stadio Ennio Tardini
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Torino 15 gennaio 1995, ore 14:30 CET 16ª giornata | Juventus | 3 – 0 referto | Roma | Stadio delle Alpi
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Cagliari 22 gennaio 1995, ore 14:30 CET 17ª giornata | Cagliari | 3 – 0 referto | Juventus | Stadio Sant'Elia
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Girone di ritorno
[modifica | modifica wikitesto]Torino 29 gennaio 1995, ore 14:30 CET 18ª giornata | Juventus | 2 – 1 referto | Brescia | Stadio delle Alpi
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Bari 12 febbraio 1995[48], ore 15:00 CET 19ª giornata | Bari | 0 – 2 referto | Juventus | Stadio San Nicola
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Torino 19 febbraio 1995, ore 15:00 CET 20ª giornata | Juventus | 1 – 0 referto | Napoli | Stadio delle Alpi
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Genova 26 febbraio 1995, ore 20:30 CET 21ª giornata | Sampdoria | 0 – 1 referto | Juventus | Stadio Luigi Ferraris
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Milano 5 marzo 1995, ore 15:00 CET 22ª giornata | Inter | 0 – 0 referto | Juventus | Stadio Giuseppe Meazza
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Torino 12 marzo 1995, ore 15:00 CET 23ª giornata | Juventus | 2 – 0 referto | Foggia | Stadio delle Alpi
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Torino 19 marzo 1995, ore 15:00 CET 24ª giornata | Juventus | 1 – 0 referto | Cremonese | Stadio delle Alpi
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Milano 1º aprile 1995, ore 20:30 CEST 25ª giornata | Milan | 0 – 2 referto | Juventus | Stadio Giuseppe Meazza
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Torino 9 aprile 1995, ore 16:00 CEST 26ª giornata | Juventus | 1 – 2 referto | Torino | Stadio delle Alpi
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Reggio Emilia 15 aprile 1995, ore 16:00 CEST 27ª giornata | Reggiana | 1 – 2 referto | Juventus | Stadio Giglio[49]
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Torino 23 aprile 1995, ore 16:00 CEST 28ª giornata | Juventus | 0 – 1 referto | Padova | Stadio delle Alpi
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Firenze 29 aprile 1995, ore 16:00 CEST 29ª giornata | Fiorentina | 1 – 4 referto | Juventus | Stadio Artemio Franchi
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Torino 7 maggio 1995, ore 16:00 CEST 30ª giornata | Juventus | 0 – 3 referto | Lazio | Stadio delle Alpi
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Genova 13 maggio 1995, ore 16:00 CEST 31ª giornata | Genoa | 0 – 4 referto | Juventus | Stadio Luigi Ferraris
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Torino 21 maggio 1995, ore 16:00 CEST 32ª giornata | Juventus | 4 – 0 referto | Parma | Stadio delle Alpi
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Roma 28 maggio 1995, ore 16:30 CEST 33ª giornata | Roma | 3 – 0 referto | Juventus | Stadio Olimpico
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Torino 4 giugno 1995, ore 16:30 CEST 34ª giornata | Juventus | 3 – 1 referto | Cagliari | Stadio delle Alpi
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Coppa Italia
[modifica | modifica wikitesto]Turni eliminatori
[modifica | modifica wikitesto]Torino 31 agosto 1994, ore 20:30 CEST Secondo turno - Andata | Juventus | 0 – 0 referto | Chievo | Stadio delle Alpi
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Verona 21 settembre 1994, ore 20:30 CEST Secondo turno - Ritorno | Chievo | 1 – 3 referto | Juventus | Stadio Marcantonio Bentegodi
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Torino 12 ottobre 1994, ore 20:30 CET Terzo turno - Andata | Juventus | 2 – 0 referto | Reggiana | Stadio delle Alpi
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Reggio Emilia 26 ottobre 1994, ore 20:30 CET Terzo turno - Ritorno | Reggiana | 2 – 1 referto | Juventus | Stadio comunale Mirabello
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Fase finale
[modifica | modifica wikitesto]Torino 1º dicembre 1994, ore 20:45 CET Quarti di finale - Andata | Juventus | 3 – 0 referto | Roma | Stadio delle Alpi
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Roma 14 dicembre 1994, ore 20:30 CET Quarti di finale - Ritorno | Roma | 3 – 1 referto | Juventus | Stadio Olimpico
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Roma 8 marzo 1995, ore 20:45 CET Semifinale - Andata | Lazio | 0 – 1 referto | Juventus | Stadio Olimpico (66 156 spett.)
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Torino 11 aprile 1995, ore 20:45 CEST Semifinale - Ritorno | Juventus | 2 – 1 referto | Lazio | Stadio delle Alpi (ca 10 900 spett.)
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Torino 7 giugno 1995, ore 20:45 CEST Finale - Andata | Juventus | 1 – 0 referto | Parma | Stadio delle Alpi (33 840 spett.)
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Parma 11 giugno 1995, ore 20:45 CEST Finale - Ritorno | Parma | 0 – 2 referto | Juventus | Stadio Ennio Tardini (23 823 spett.)
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Coppa UEFA
[modifica | modifica wikitesto]Sofia 13 settembre 1994, ore 18:00 CEST Primo turno - Andata | CSKA Sofia | 0 – 3 (tav.)[50] referto | Juventus | Bulgarska Armia Stadion (ca 12 000 spett.)
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Torino 27 settembre 1994, ore 20:30 CET Primo turno - Ritorno | Juventus | 5 – 1 referto | CSKA Sofia | Stadio delle Alpi
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Funchal 18 ottobre 1994, ore 21:45 CET Secondo turno - Andata | Marítimo | 0 – 1 referto | Juventus | Estádio do Marítimo (21 250 spett.)
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Torino 2 novembre 1994, ore 17:45 CET Secondo turno - Ritorno | Juventus | 2 – 1 referto | Marítimo | Stadio delle Alpi (4 254 spett.)
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Maria Enzersdorf 24 novembre 1994, ore 19:30 CET Terzo turno - Andata | Admira/Wacker | 1 – 3 referto | Juventus | Bundesstadion Südstadt (ca 8 000 spett.)
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Torino 6 dicembre 1994, ore 20:30 CET Terzo turno - Ritorno | Juventus | 2 – 1 referto | Admira/Wacker | Stadio delle Alpi (5 732 spett.)
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Francoforte sul Meno 28 febbraio 1995, ore 17:15 CET Quarti di finale - Andata | Eintracht Francoforte | 1 – 1 referto | Juventus | Waldstadion (ca 40 000 spett.)
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Torino 14 marzo 1995, ore 18:00 CET Quarti di finale - Ritorno | Juventus | 3 – 0 referto | Eintracht Francoforte | Stadio delle Alpi (17 341 spett.)
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Milano 4 aprile 1995, ore 21:00 CEST Semifinale - Andata | Juventus | 2 – 2 referto | Borussia Dortmund | Stadio Giuseppe Meazza[51] (78 797 spett.)
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Dortmund 18 aprile 1995, ore 20:30 CEST Semifinale - Ritorno | Borussia Dortmund | 1 – 2 referto | Juventus | Westfalenstadion (ca 38 000 spett.)
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Parma 3 maggio 1995, ore 20:30 CEST Finale - Andata | Parma | 1 – 0 referto | Juventus | Stadio Ennio Tardini (22 062 spett.)
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Milano 17 maggio 1995, ore 20:30 CEST Finale - Ritorno | Juventus | 1 – 1 referto | Parma | Stadio Giuseppe Meazza[52] (80 754 spett.)
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Statistiche
[modifica | modifica wikitesto]Statistiche di squadra
[modifica | modifica wikitesto]Competizione | Punti | In casa | In trasferta | Totale | DR | |||||||||||||||
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G | V | N | P | Gf | Gs | G | V | N | P | Gf | Gs | G | V | N | P | Gf | Gs | |||
Serie A | 73 | 17 | 12 | 2 | 3 | 28 | 12 | 17 | 11 | 2 | 4 | 31 | 20 | 34 | 23 | 4 | 7 | 59 | 32 | +27 |
Coppa Italia | - | 5 | 4 | 1 | 0 | 8 | 1 | 5 | 3 | 0 | 2 | 8 | 6 | 10 | 7 | 1 | 2 | 16 | 7 | +9 |
Coppa UEFA | - | 6 | 4 | 2 | 0 | 15 | 6 | 6 | 4 | 1 | 1 | 10 | 4 | 12 | 8 | 3 | 1 | 25 | 10 | +15 |
Totale | - | 28 | 20 | 5 | 3 | 51 | 19 | 28 | 18 | 3 | 7 | 49 | 30 | 56 | 38 | 8 | 10 | 100 | 49 | +51 |
Andamento in campionato
[modifica | modifica wikitesto]Giornata | 1 | 2 | 3 | 4 | 5 | 6 | 7 | 8 | 9 | 10 | 11 | 12 | 13 | 14 | 15 | 16 | 17 | 18 | 19 | 20 | 21 | 22 | 23 | 24 | 25 | 26 | 27 | 28 | 29 | 30 | 31 | 32 | 33 | 34 |
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Luogo | T | C | T | C | C | T | T | C | T | C | T | C | T | C | T | C | T | C | T | C | T | T | C | C | T | C | T | C | T | C | T | C | T | C |
Risultato | N | V | V | V | N | P | V | V | P | V | V | V | V | N | V | V | P | V | V | V | V | N | V | V | V | P | V | P | V | P | V | V | P | V |
Posizione | 8 | 5 | 2 | 1 | 3 | 3 | 3 | 2 | 4 | 4 | 2 | 2 | 1 | 2 | 1 | 1 | 1 | 1 | 1 | 1 | 1 | 1 | 1 | 1 | 1 | 1 | 1 | 1 | 1 | 1 | 1 | 1 | 1 | 1 |
Fonte: Serie A 1994/1995, su calcio.com.
Legenda:
Luogo: C = Casa; T = Trasferta. Risultato: V = Vittoria; N = Pareggio; P = Sconfitta.
Statistiche dei giocatori
[modifica | modifica wikitesto]Giocatore | Serie A | Coppa Italia | Coppa UEFA | Totale | ||||||||||||
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R. Baggio | 17 | 8 | ? | ? | 4 | 2 | ? | ? | 8 | 4 | ? | ? | 29 | 14 | ? | ? |
M. Carrera | 19 | 0 | ? | ? | 5 | 0 | ? | ? | 7 | 0 | ? | ? | 31 | 0 | ? | ? |
A. Conte | 23 | 1 | ? | ? | 4 | 0 | ? | ? | 5 | 2 | ? | ? | 32 | 3 | ? | ? |
A. Del Piero | 29 | 8 | ? | ? | 10 | 1 | ? | ? | 11 | 2 | ? | ? | 50 | 11 | ? | ? |
D. Deschamps | 14 | 1 | ? | ? | 3 | 0 | ? | ? | 6 | 0 | ? | ? | 23 | 1 | ? | ? |
P. Di Canio | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - |
A. Di Livio | 27 | 1 | ? | ? | 9 | 0 | ? | ? | 10 | 0 | ? | ? | 46 | 1 | ? | ? |
E. Fantini | 1 | 0 | ? | ? | - | - | - | - | - | - | - | - | 1 | 0 | 0+ | 0+ |
C. Ferrara | 33 | 1 | ? | ? | 7 | 0 | ? | ? | 9 | 1 | ? | ? | 49 | 2 | ? | ? |
L. Fusi | 10 | 0 | ? | ? | 6 | 0 | ? | ? | 6 | 0 | ? | ? | 22 | 0 | ? | ? |
C. Grabbi | 2 | 1 | ? | ? | 1 | 0 | ? | ? | 1 | 0 | ? | ? | 4 | 1 | ? | ? |
R. Jarni | 15 | 1 | ? | ? | 6 | 0 | ? | ? | 9 | 0 | ? | ? | 30 | 1 | ? | ? |
J. Kohler | 19 | 1 | ? | ? | 5 | 0 | ? | ? | 5 | 1 | ? | ? | 29 | 2 | ? | ? |
G. Marocchi | 26 | 2 | ? | ? | 10 | 2 | ? | ? | 11 | 1 | ? | ? | 47 | 5 | ? | ? |
A. Orlando | 13 | 0 | ? | ? | 5 | 0 | ? | ? | - | - | - | - | 18 | 0 | 0+ | 0+ |
A. Peruzzi | 26 | -22 | ? | ? | 8 | -7 | ? | ? | 9 | -6 | ? | ? | 43 | -35 | ? | ? |
S. Porrini | 19 | 0 | ? | ? | 8 | 2 | ? | ? | 8 | 1 | ? | ? | 35 | 3 | ? | ? |
M. Rampulla | 9 | -10 | ? | ? | 4 | 0 | ? | ? | 4 | -4 | ? | ? | 17 | -14 | ? | ? |
F. Ravanelli | 33 | 15 | ? | ? | 9 | 6 | ? | ? | 11 | 9 | ? | ? | 53 | 30 | ? | ? |
L. Sartor | - | - | - | - | 1 | 0 | ? | ? | - | - | - | - | 1 | 0 | 0+ | 0+ |
P. Sousa | 26 | 1 | ? | ? | 6 | 0 | ? | ? | 10 | 0 | ? | ? | 42 | 1 | ? | ? |
L. Squizzi | 1 | 0 | ? | ? | 1 | 0 | ? | ? | - | - | - | - | 2 | 0 | 0+ | 0+ |
A. Tacchinardi | 24 | 0 | ? | ? | 7 | 0 | ? | ? | 7 | 0 | ? | ? | 38 | 0 | ? | ? |
S. Tognon | 1 | 0 | ? | ? | - | - | - | - | - | - | - | - | 1 | 0 | 0+ | 0+ |
M. Torricelli | 26 | 0 | ? | ? | 6 | 0 | ? | ? | 9 | 0 | ? | ? | 41 | 0 | ? | ? |
G. Vialli | 30 | 17 | ? | ? | 7 | 3 | ? | ? | 9 | 2 | ? | ? | 46 | 22 | ? | ? |
Giovanili
[modifica | modifica wikitesto]Organigramma
[modifica | modifica wikitesto]Area tecnica
- Settore giovanile
- Primavera
- Allenatore: Antonello Cuccureddu
Piazzamenti
[modifica | modifica wikitesto]- Primavera:
- Campionato: semifinale
- Coppa Italia: vincitrice[56]
- Torneo di Viareggio: quarti di finale
Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ a b Beltrami, 1995, pp. 192-194.
- ^ Spettatori ed Incassi dal 1962-63 al 2000-01 (PDF), su stadiapostcards.com. URL consultato il 28 marzo 2016 (archiviato il 24 settembre 2015).
- ^ (EN) Attendance Statistics of Serie A - 1986-87 to 1997-98, su stadiapostcards.com. URL consultato il 2 gennaio 2016 (archiviato il 4 marzo 2016).
- ^ #OnThisDay iniziava l'avventura Lippi, su juventus.com, 24 luglio 2015. URL consultato il 22 ottobre 2016 (archiviato dall'url originale il 5 marzo 2016).
- ^ Bruno Perucca, Lippi: Vialli chiave della nuova Juve, in La Stampa, 13 giugno 1994, p. 7.
- ^ Marco Ansaldo, Sousa il cervello per la Juve, in La Stampa, 10 aprile 1994, p. 33.
- ^ a b Angelo Caroli, Deschamps e Ferrara, per lo scudetto, in La Stampa, 7 maggio 1994, p. 27.
- ^ Marco Ansaldo, Juve, poche gocce di Del Piero, in La Stampa, 21 agosto 1994, p. 25.
- ^ Bettega: Così ho cambiato la Juve, in La Stampa, 24 dicembre 1994, p. 25. URL consultato il 21 luglio 2018 (archiviato il 21 giugno 2018).
- ^ a b Tifosi, volete un nuovo stadio?, in La Stampa, 25 giugno 1994, p. 30. URL consultato il 21 luglio 2018 (archiviato il 15 giugno 2018).
- ^ Enrica Tarchi, Finalmente nostro!, in Hurrà Juventus, 7 [162], Juventus Football Club S.p.A., luglio 2002, pp. 8-12, ISSN 1594-5189 .
- ^ Lo scoop del "maestro" della fotografia Salvatore Giglio: l'Avvocato Agnelli primo a esplorare il futuro "JVillage", su tuttojuve.com, 6 luglio 2017. URL consultato il 22 luglio 2018 (archiviato il 14 luglio 2018).
- ^ Robi e Conte no a Parma, in La Stampa, 18 agosto 1994, p. 28. URL consultato il 21 febbraio 2018 (archiviato il 21 febbraio 2018).
- ^ Marco Ansaldo, Da Piazza d'Armi a Orbassano, in La Stampa, 28 giugno 1995, p. 34. URL consultato il 17 ottobre 2018 (archiviato il 28 marzo 2017).
- ^ a b c Panini, La storia, p. 6.
- ^ a b c Francesco Bramardo, Baggio-Del Piero-Vialli, riecco la Juve al top, su gazzetta.it, 7 luglio 2007. URL consultato il 2 gennaio 2016 (archiviato il 24 settembre 2015).
- ^ Marco Nicolucci e Robert Mundigl, Serie A, l'era dei 3 punti, su gazzetta.it. URL consultato il 2 gennaio 2016 (archiviato il 10 ottobre 2015).
- ^ Alberto Costa, Qui Milan: "Baggio è proprio nostro", in Corriere della Sera, 4 luglio 1995, p. 33 (archiviato dall'url originale il 12 marzo 2014).
- ^ Panini, Il boom, p. 7.
- ^ Stefano Agresti, Baggio, l'ex "Pallone d'oro" si sente solo, in Corriere della Sera, 27 dicembre 1994, p. 36 (archiviato dall'url originale il 12 marzo 2014).
- ^ Panini, Il big, p. 7.
- ^ Bruno Perucca, Lippi: Vialli chiave della nuova Juve, in La Stampa, 13 giugno 1994, p. 7, sez. lunedìsport. URL consultato il 19 febbraio 2019 (archiviato il 20 febbraio 2019).
- ^ Marco Ansaldo, Vialli e Sousa primi della classe, in La Stampa, 22 maggio 1995, p. 33. URL consultato il 19 febbraio 2019 (archiviato il 19 febbraio 2019).
- ^ Panini, I campioni, p. 6.
- ^ Giancarlo Padovan e Stefano Agresti, La Juventus stravince di misura, in Corriere della Sera, 5 dicembre 1994, p. 38 (archiviato dall'url originale il 7 luglio 2012).
- ^ Juventus-Fiorentina '94, che gol Del Piero!, La Gazzetta dello Sport, 4 dicembre 2014.
- ^ Angelo Caroli, E Bettega promette «Un nuovo ciclo di vittorie», in La Stampa, 22 maggio 1995, p. 2. URL consultato il 29 dicembre 2015 (archiviato il 24 settembre 2015).
- ^ La dedica di Ravanelli, in La Stampa, 22 maggio 1995, p. 31. URL consultato il 29 dicembre 2015 (archiviato il 24 settembre 2015).
- ^ Alberto Costa, Fortunato ha perso la sua sfida, in Corriere della Sera, 26 aprile 1995, p. 19 (archiviato dall'url originale il 24 settembre 2014).
- ^ Piero Bianco, Fortunato, l'ultima sconfitta, in La Stampa, 26 aprile 1995, p. 13. URL consultato il 29 dicembre 2015 (archiviato il 24 settembre 2015).
- ^ Gennaro Acunzo, 11 giugno 1995, la Juventus vince la nona Coppa Italia, su spaziojuve.it, 11 giugno 2012 (archiviato dall'url originale il 7 gennaio 2015).
- ^ Inutile l'assalto Juve, Uefa al Parma grazie all'altro Baggio, in Corriere della Sera, 18 maggio 1995, p. 1 (archiviato dall'url originale il 7 luglio 2012).
- ^ Fabio Vergnano, È servita la Juve alla milanese, in La Stampa, 23 marzo 1995, p. 31. URL consultato il 2 marzo 2020 (archiviato il 2 marzo 2020).
- ^ Marco Ansaldo, Ravanelli stravince il festival del gol, in La Stampa, 28 settembre 1994, p. 29. URL consultato il 21 dicembre 2018 (archiviato il 21 dicembre 2018).
- ^ (EN) 27 September 1994, Ravanelli hits five, su juventus.com, 27 settembre 2011 (archiviato dall'url originale il 6 settembre 2012).
- ^ a b c Calzaretta, pp. 138-139.
- ^ a b c d e Francesco Del Vecchio, Juventus, le maglie stellate di Kappa che fecero la storia dal 1994 al 2000, su passionemaglie.it, 16 gennaio 2015. URL consultato il 27 novembre 2016 (archiviato il 28 novembre 2016).
- ^ Calzaretta, pp. 136-137.
- ^ Bianconeri 4-4 a Vicenza, in La Stampa, 15 giugno 1995, p. 28. URL consultato il 27 novembre 2016 (archiviato il 27 novembre 2016).
- ^ Beltrami, 1994, p. 229.
- ^ Beltrami, 1994, p. 230.
- ^ Deceduto il 25 aprile 1995.
- ^ Acquistato durante la sessione autunnale di calciomercato.
- ^ a b Ceduto durante la sessione autunnale di calciomercato.
- ^ a b c Aggregato dalla squadra Primavera.
- ^ Gara rinviata il 6 novembre 1994 per l'alluvione del Tanaro; cfr. Angelo Caroli, Il derby prigioniero dell'alluvione, in La Stampa, 7 novembre 1994, p. 32. URL consultato il 2 febbraio 2021.
- ^ Tutte le partite della giornata di campionato iniziarono con 45 minuti di ritardo per una protesta dell'AIC; cfr. Alessandro Tommasi, Scusate il ritardo. O no?, in la Repubblica, 18 dicembre 1994. URL consultato il 21 dicembre 1994.
- ^ L'intera giornata di campionato, programmata per il 5 febbraio 1995, fu rinviata di una settimana, causando lo slittamento anche delle successive giornate, in seguito all'omicidio del tifoso genoano Vincenzo Spagnolo prima di Genoa-Milan del 29 gennaio 1995; cfr. Giovanni Bianconi, «Basta violenza», lo sport ferito si ferma, in La Stampa, 31 gennaio 1995, p. 2. URL consultato il 15 febbraio 2021.
- ^ Inaugurazione del nuovo stadio della Reggiana, il primo in Italia di proprietà di una società calcistica; cfr. Bruno Colombero, Apre il Giglio Il primo stadio di una società, in La Stampa, 15 aprile 1995, p. 27. URL consultato il 15 aprile 2021.
- ^ 3-2 risultato sul campo. Verdetto assegnato a tavolino dalla UEFA a causa della posizione irregolare di Petăr Mihtarski, il quale non risultava tesserato alla scadenza di presentazione delle liste per le competizioni UEFA; cfr. Angelo Caroli, Deschamps, l'intervento è riuscito / CSKA: 0-3 a tavolino, in La Stampa, 8 ottobre 1994, p. 28. URL consultato il 14 settembre 2020. La UEFA annovera come valide a fini statistici le reti segnate dai giocatori della Juventus.
- ^ Gara disputata a Milano anziché allo stadio delle Alpi di Torino per ragioni legate ai proventi pubblicitari (mancati accordi col Gruppo Acqua Marcia, azienda costruttrice dell'impianto e allora concessionaria dello stadio); cfr. Roberto Perrone, Juventus, la terza squadra di Milano, in Corriere della Sera, 23 marzo 1995, p. 42.
- ^ Anche per la finale di ritorno di Coppa UEFA, così come per la semifinale di andata, la Juventus optò di disputare l'incontro a Milano anziché allo stadio delle Alpi di Torino; cfr. Calcio news, in la Repubblica, 1º maggio 1995. URL consultato il 17 maggio 2021.
- ^ Beltrami, 1995, p. 150.
- ^ Beltrami, 1995, p. 193.
- ^ Alessandro Ruta, Linea verde, semaforo rosso. Quando manca il lieto fine, su gazzetta.it, 12 dicembre 2008 (archiviato dall'url originale il 13 febbraio 2008).
- ^ Aurelio Benigno, La Juve trionfa in Coppa Italia, in La Stampa, 6 aprile 1995, p. 44. URL consultato il 4 novembre 2018 (archiviato il 24 ottobre 2018).
Bibliografia
[modifica | modifica wikitesto]- AA.VV., Calciatori 1994-95, edizione speciale per "La Gazzetta dello Sport", Modena, Franco Cosimo Panini Editore, 2005.
- Arrigo Beltrami (a cura di), Almanacco Illustrato del Calcio 1995, Modena, Franco Cosimo Panini Editore, 1994.
- Arrigo Beltrami (a cura di), Almanacco Illustrato del Calcio 1996, Modena, Franco Cosimo Panini Editore, 1995.
- Nicola Calzaretta, I colori della vittoria, Pisa, Goalbook Edizioni, 2014, ISBN 978-88-908115-9-3.
Altri progetti
[modifica | modifica wikitesto]- Wikiquote contiene citazioni sulla Juventus Football Club 1994-1995
Collegamenti esterni
[modifica | modifica wikitesto]- Black & White Stories | Il trionfo del 1995, su juventus.com, 16 giugno 2020.
- Stagione 1994-1995: riepilogo, su juworld.net.
- Stagione 1994/95, su myjuve.it.
- (EN) Maurizio Mariani, Italy Championship 1994/95, su rsssf.com, 31 ottobre 2000.