Virtus Entella
Virtus Entella[1] Calcio | |
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Biancocelesti, Diavoli neri | |
Segni distintivi | |
Uniformi di gara | |
Colori sociali | Bianco, celeste |
Simboli | Diavolo |
Inno | Forza Entella!!! Fabrizio Pagliettini Luca Scherani |
Dati societari | |
Città | Chiavari |
Nazione | Italia |
Confederazione | UEFA |
Federazione | FIGC |
Campionato | Serie B |
Fondazione | 1914 |
Rifondazione | 1982 |
Scioglimento | 2001 |
Rifondazione | 2002 |
Proprietario | Duferco Energia Spa |
Presidente | Antonio Gozzi |
Allenatore | Roberto Boscaglia |
Stadio | Comunale (5 535 posti) |
Sito web | www.entella.it |
Palmarès | |
Stagione in corso | |
Si invita a seguire il modello di voce |
La Virtus Entella è un club calcistico italiano con sede a Chiavari. Il nucleo originale della società è del 1914, ma nel 2002 fu rifondata, per poi assumere la denominazione corrente nel 2010. Prima della rifondazione era nota dapprima come Entella Foot-Ball Club[2] (con cui nacque nel 1914), poi come Associazione Calcio Entella dal 1935, Associazione Calcio Entella Bacezza dal 1982 e Associazione Calcio Entella Chiavari dal 1993; rifondata come Unione Sportiva Valle Sturla Entella, si chiamò poi Associazione Calcio Chiavari V L nel 2003 e, dal 2005 al 2010, Associazione Calcio Dilettantistica Virtus Entella.
Al termine della stagione 2013-2014, la squadra ligure ha raggiunto la prima storica promozione in Serie B, ottenuta vincendo il proprio girone di Prima Divisione e divenendo così la 123ª matricola del campionato cadetto a girone unico. I colori sociali sono il bianco e il celeste, da cui il soprannome Biancocelesti, mentre l'epiteto del club ligure è Diavoli Neri. La Virtus Entella disputa le gare casalinghe allo stadio comunale di Chiavari, che può ospitare 5 535 spettatori.
Il club ligure, nella sua storia, si è aggiudicato un campionato di Lega Pro nel 2013-2014, un campionato di Serie C nel 2018-2019; due campionati di Serie D nel 1959-1960 e nel 1963-1964; un campionato Interregionale nel 1984-1985.
Storia
Le origini
Il 14 marzo 1914 viene fondato a Chiavari l'Entella Foot-Ball Club,[2] per volere, tra gli altri, di Pippo Lanata. La neonata società deve il suo nome al locale fiume Entella.
Fin dalle sue prime partite, giocate sul campo di piazza Roma, l'Entella sfoggia una maglia a strisce bianco-celesti verticali e pantaloncini neri, in tutto e per tutto simile a quella attuale. A partire dal 1º maggio 1915 si trasferisce nel neonato campo sportivo di corso Dante, inaugurato da una partita contro la Sampierdarenese terminata 2-2.
A causa del momento storico sfavorevole (la prima guerra mondiale è alle porte), però, la compagine chiavarese è limitata nella sua attività, e anche al termine del conflitto non si iscrive al campionato ligure. Nel 1919 avviene una fusione con la Pro Chiavari, che durerà però solo pochi mesi.
Tra i giocatori più rappresentativi di questo periodo vi sono Nardin ed Enrico Sannazzari, l'Asso di Picche, così soprannominato per una toppa raffigurante, per l'appunto, un Asso di Picche, che portava cucita sulla maglia da gioco all'altezza del cuore. Titolare, tra l'altro, della tessera numero 1 dell'Entella Foot-Ball Club[2] (in qualità di socio fondatore), in futuro gli sarà dedicata una statua avente le sue sembianze nella cittadina ligure.
Gli anni 1920
L'anno successivo arriva la prima iscrizione a un campionato: è quello di Promozione regionale, cui la squadra è ammessa dal Comitato Regionale Ligure in seguito all'avvenuta recinzione del campo sportivo.
Nella stagione 1920-1921 l'Entella partecipa al campionato di Promozione Ligure, allora secondo livello del campionato italiano di calcio. La squadra, che ha nel frattempo adottato una nuova divisa dotata di maglia neroscudata (il celeste si stingeva troppo facilmente), viene inserita nel girone F, che conclude al primo posto vincendo tutte le gare, superando anche i rivali della Ruentes di Rapallo. Nel girone A di semifinale, però, l'Entella vince una sola partita su sei ritrovandosi fuori dalla finale per la promozione in Prima Categoria. Da ricordare, comunque, le sfide con lo Speranza di Savona, che conquisterà la promozione.
La stagione successiva il calcio italiano assiste al suo scisma e l'Entella sceglie di permanere tra le file della FIGC, partecipando nuovamente al campionato di Promozione Ligure. La formazione chiavarese conclude al primo posto il girone B, e questa volta riesce a conquistare la promozione in Prima Categoria al termine dello spareggio contro la Molassana, che supera 2-0 nella bella disputata in campo neutro, dopo i due pareggi terminati a reti bianche negli scontri di andata e trasferta.
La possibilità di partecipare all'allora massimo livello del campionato italiano di calcio le è però preclusa dal Compromesso Colombo, che la relega in Seconda Divisione Nord.
La stagione 1922-1923 rappresenta comunque l'apice sportivo della compagine bianco-celeste. Inserita nel girone A, poi vinto dalla Sestrese davanti al Vado, termina al 6º posto il suo campionato; partecipa quindi allo spareggio interdivisionale contro l'Embriaci, vincente ligure di Terza Divisione, ma dopo il pareggio 1-1 ottenuto in casa, esce sconfitta 1-0 dal ritorno giocato a Genova, ed è quindi costretta alla retrocessione.
Seguono anni di militanza nella Terza Divisione Ligure, nonostante la riorganizzazione dei campionati del 1926. Al termine del campionato 1926-27, però, dopo quattro stagioni anonime, l'Entella riesce a conquistare la promozione alla nuova Seconda Divisione, dove viene ammessa in sede di compilazione dei quadri stagionali.
Nella stagione 1927-1928 arriva ultima nel girone C della Seconda Divisione Nord (III livello del campionato italiano di calcio). Verranno promosse in Prima Divisione le corregionali Rapallo Ruentes e Sestri Levante. Nel campionato successivo l'Entella è seconda nel girone A della Seconda Divisione, fallendo la promozione appannaggio della Vogherese, ma lasciando dietro di sé nella classifica finale una squadra del calibro dell'Imperia.
Nella stagione 1929-1930 (nella quale la Seconda Divisione è stata declassata al IV livello del campionato italiano di calcio), però, è proprio l'Imperia a conquistare la promozione, e l'Entella si accontenta del 3º posto nel girone A della Seconda Divisione Nord.
Degli anni venti, permangono il ricordo di Bignardello, la prima ala sinistra entelliana, del presidente Campana e delle sfide con l'Aurora (allora seconda società chiavarese), tra le quali una terminata con un sonoro 13 a 0 per i bianco-celesti.
Gli anni 1930
Per tre stagioni, l'Entella permane in Seconda Divisione Regionale (denominazione che la serie assume dal 1930 in poi, in seguito al passaggio sotto la giurisdizione del Direttorio Regionale Ligure), fino alla promozione in Prima Divisione conquistata al termine della stagione 1932-1933.
Nel 1933-1934, al ritorno al III livello del campionato italiano di calcio, l'Entella viene inserita nel girone E della Prima Divisione, arrivando quarta a fine stagione, dietro a Savona, Andrea Doria e Imperia.
La stagione successiva (1934-1935), rappresenta una vera rivoluzione per la squadra chiavarese: inserita nel girone D della Prima Divisione, ottiene un sesto posto finale che le vale l'ammissione al nascente campionato di Serie C, scampando così la retrocessione in Prima Divisione Regionale, che tocca, tra le altre squadre, al Rapallo Ruentes, giunto a un solo punto di distacco dall'Entella. Nel 1935 viene imposto, dalle autorità fasciste, il cambio di denominazione in Associazione Calcio Entella, nell'ambito di un progetto volto a eliminare i vocaboli stranieri dalle denominazioni delle società sportive italiane.
Per il resto del decennio l'Entella disputa altri cinque campionati di Serie C, ottenendo un 5º, un 6º, un 8º, un 11º e un 13º posto, spaziando tra il girone C e il girone D, e incontrando blasonate formazioni del calibro di Casale, Spezia e Vado. La stagione 1938-1939 è la più negativa del periodo, con un 13º e ultimo posto che significherebbe la retrocessione ma a salvare i bianco-celesti interviene un ripescaggio.
Di questi anni si ricordano l'allenatore ungherese Imre Payer e l'attaccante Cò, che vinse la classifica marcatori nel 1936-1937.
Gli anni 1940
Nella stagione 1940-1941 l'Entella si ritira dalla Serie C, dove era stata inserita nel girone D. La stagione successiva, però, a causa della carenza di squadre viene riammessa, e conclude all'11º posto un girone D che vede la presenza di compagini titolate, quali il Casale e la Pro Vercelli.
La stagione 1942-1943, l'ultima precedente l'interruzione dovuta alla seconda guerra mondiale, termina con i bianco-celesti al sesto posto del girone F.
Al termine del conflitto mondiale la società, assieme alla maggior parte delle squadre liguri, si iscrive alla Prima Divisione Regionale, rinunciando così, per problemi organizzativi, a partecipare alla Serie C cui avrebbe diritto. Al termine della stagione, comunque, l'Entella verrà ammessa alla Serie C, dove la si vede nella stagione 1946-1947 inserita nel girone A della Lega Interregionale Nord, che conclude al 2º posto, a sole tre lunghezze dalla Sanremese.
Nella stagione 1947-1948 la FIGC decide di rinnovare drasticamente l'intera piramide calcistica nazionale, riducendo di molto il numero di squadre partecipanti alla Serie C. A farne le spese, tra le altre, è l'Entella, che per soli 3 punti non riesce a guadagnare sul campo un posto nella rinascente Promozione: intervenne comunque la Federcalcio che, riconoscendo il passato sportivo di buon livello della squadra, ammette a tavolino l'Entella nella nuova quarta categoria nazionale.
Di questi anni verrà ricordato il 9 dicembre 1945, quando al termine del derby contro il Sestri Levante (terminato con vittoria esterna in favore dei bianco-celesti), i tifosi avversari assediarono gli spogliatoi, costringendo per più di due ore i giocatori chiavaresi al loro interno; per risolvere l'episodio dovette intervenire addirittura la polizia, e servì una lettera di scuse del presidente della squadra avversaria, l'ing. Preve, per placare gli animi.
Gli anni 1950
Le stagioni 1950-1951 e 1951-1952 vedono l'Entella in Prima Divisione ligure, con il passaggio, al termine del biennio, alla Promozione; in questo caso, però, non si può parlare di promozione: la Promozione è infatti appena stata declassata a nuovo V livello del campionato di calcio italiano.
Seguono quattro stagioni nella stessa serie, fino alla promozione in IV Serie, ottenuta al termine della stagione 1955-1956. Nella stagione 1956-1957, tuttavia, l'Entella chiude al 9º posto, non riuscendo a mantenere la permanenza nella categoria, retrocedendo nella neonata II Categoria dell'Interregionale. Categoria che l'Entella vince al primo tentativo e che, pur rinunciando alla promozione per motivi economici, grazie alla riorganizzazione dei campionati la riporta nella IV Serie 1958-1959, nuovamente unificata.
La IV Serie 1958-1959 vede l'Entella nel girone A, che conclude al secondo posto alle spalle del Savona, davanti alle rivali Rapallo Ruentes e Sestri Levante. Questo piazzamento le consente di essere inserita nell'ennesima variazione del IV livello del campionato italiano di calcio, che assume una denominazione e una formula destinate a durare negli anni: la Serie D. Alla prima stagione riesce, dodici anni dopo l'ultima partecipazione e al termine di un testa a testa con il Derthona, a conquistare un posto in Serie C.
Gli anni 1960
Alla "prima" in Serie C dopo dodici anni l'Entella termina all'ultimo posto nel girone A della Serie C 1960-1961, venendo conseguentemente retrocessa. Seguono tre stagioni in Serie D, con un 2º, un 4º e un 1º posto valevole per il ritorno in Serie C, ottenuto al termine della stagione 1963-1964.
Con la stagione 1964-65 si apre un nuovo ciclo per il sodalizio chiavarese, il quale si assesta nella terza serie nazionale. Per quattro stagioni viene inserito nel girone A, arrivando due volte al 9º posto, una al 13º e una al 15º. Passa poi nel girone B nel 1968-69 e nel 1969-70, arrivando per due volte al 15º posto.
In queste stagioni l'Entella ha modo di incontrare squadre di tutta l'Italia centro-settentrionale, molte delle quali non aveva mai incrociato prima; tra queste citiamo Como, Del Duca Ascoli, Parma, Pro Patria, Novara, SPAL, Triestina e Udinese.
Gli anni 1970
Nella stagione 1970-1971 l'Entella viene inserita nel girone B, insieme al blasonato Genoa, perdendo tuttavia entrambe le sfide (0-2 a Chiavari, 0-1 a Genova). A fine campionato sarà all'11º posto. Nella stagione successiva la squadra è nuovamente inserita nel girone B, terminando il suo campionato all'ultimo posto e retrocedendo in Serie D (IV livello del campionato italiano di calcio).
Sono sette le stagioni consecutive di militanza in Serie D, fino alla retrocessione in Promozione Regionale (VI livello del campionato italiano di calcio), che patisce al termine della Serie D 1978-1979, che in quella stagione era stata declassata a V livello del campionato italiano di calcio. In questi anni viene inserita prima nel girone E (11º posto nella stagione 1972-1973) e poi sempre nel girone A, dove ottiene due 6º posti, un 9º e due 12º, fino al fatidico 15º, che significa la retrocessione.
Nella stagione 1979-1980 l'Entella si trova dunque così in basso come non era mai stata prima, condannata a questa serie dalla differenza reti (nel 1978-1979 giunse infatti pari merito con altre cinque squadre ma Asti, Sestri Levante, Abbiategrasso e Aosta si salvarono proprio per la miglior differenza reti) e non andando oltre il 7º posto del girone Ligure B di Promozione Regionale.
Di questo decennio si ricorda la storica amichevole contro l'Inter, disputata in un Comunale gremito ben oltre la sua capienza e persa per 4 a 1, e il giocatore Adelio Colombo, che fu anche allenatore in campo a cavallo tra le stagioni 1974-75 e 1975-76.
Gli anni 1980
Al termine della stagione 1980-1981 l'Entella, giunta al 6º posto nel girone B della Promozione Ligure, viene ripescata e conseguentemente promossa al V livello del campionato italiano di calcio italiano, ora denominato Campionato Interregionale.
Nella stagione 1981-1982 conclude al 4º posto il girone E nel quale era stata inserita. A campionato concluso, avviene la fusione con l'A.C.S.A. Bacezza, altra storica società della cittadina ligure con base sulla collina di Bacezza. La società assume quindi il nome Associazione Calcio Entella Bacezza, mantenendo la divisa bianco-celeste, ma aggiungendo un filo giallo (colore sociale ereditato dal Bacezza) al centro dello stemma.
La fusione diede i suoi frutti e, dopo altre due stagioni di Campionato Interregionale (un 4º e un 5º posto nel girone E), arriva la promozione in Serie C2, grazie alla conquista del 1º posto nel girone E del Campionato Interregionale 1984-1985. Alla prima stagione in Serie C2 (IV livello del campionato italiano di calcio), tredici anni dopo l'ultima apparizione in Serie C, l'Entella ottiene il 5º posto, giungendo a soli tre punti dalla zona promozione del girone A, nel quale era stata inserita. Nel girone A della Serie C2 1986-87 l'Entella bissa il 5º posto, per poi accontentarsi del 12º posto la stagione successiva, nuovamente nel girone A.
Di questo decennio si segnalano le accese sfide con lo Spezia, la comparsa nella schedina del Totocalcio (concorso 38 del 23 marzo 1986), l'acceso gruppo di tifosi denominato Gioventù Biancoceleste e i giocatori Di Fraia, D'Agostino, Andrea Bertini ed Enzo Biato. Menzione a parte, poi, per due grandi che incrociarono le loro strade con l'Entella: l'allenatore Gian Piero Ventura e l'allora giocatore Luciano Spalletti.
Nel 1988-89 la società non si iscrive alla Serie C2 per problemi finanziari, e termina all'ultimo posto il girone A dell'Interregionale, retrocedendo in Promozione Liguria. Sempre nel 1988 nasce l'Entella S.G.S., società che gestirà il settore giovanile. Inserita nel girone B della Promozione Liguria 1989-1990, la prima squadra non va oltre il 9º posto.
Gli anni 1990
Al termine della stagione 1990-1991, la FIGC riorganizza i campionati regionali, e l'Entella, grazie al 7º posto nel girone B della Promozione Liguria, viene ammessa al nascente campionato di Eccellenza Liguria (VI livello del campionato italiano di calcio). Disputa sei stagioni in questa serie, fino alla promozione al Campionato Nazionale Dilettanti, ottenuta al termine della stagione 1996-1997. In questi anni ottiene un 5º, due 6º, un 8º e un 13º posto, oltre al 1º posto che le vale la promozione, ma soprattutto cambia nuovamente la sua denominazione in Associazione Calcio Entella Chiavari, al termine della stagione 1992-93.
Il ritorno al IV livello del campionato italiano di calcio è negativo: il 17º posto nel girone A del Campionato Nazionale Dilettanti 1997-1998 la condanna a retrocedere nuovamente.
Nel novembre del 1998, la presidenza dell'Entella viene assunta da uno straniero: l'argentino Ricardo Omar Ciancilla. L'ambizioso presidente imposta immediatamente la sua linea, che prevede l'inserimento in rosa di numerosi suoi connazionali.[3]
Con questo metodo, abbastanza singolare tra i dilettanti, i risultati sembrano arrivare, e al termine della stagione l'Entella vince il campionato di Eccellenza Regionale, conquistando così il ritorno nel Campionato Nazionale Dilettanti. La stagione seguente è tuttavia segnata da quattro cambi di allenatore e culminata da una retrocessione patita all'ultima giornata con il Verbania.
Gli anni 2000
Il conseguente ritorno in Eccellenza Regionale per il campionato 2000-01 mostra il declino del progetto di Ciancilla: nonostante l'ingaggio di un tecnico di spessore, come Pedro Pablo Pasculli, già Campione del Mondo nel 1986, la squadra non va oltre il 4º posto, precludendosi la promozione. L'unica possibilità sembra arrivare dalla Coppa Italia Dilettanti, ma l'Entella non la sfrutta: dopo aver conquistato la fase regionale, superando in finale il Vado, la squadra viene eliminata al primo turno della fase nazionale.
La fine della gestione Ciancilla, iniziata con il miraggio del ritorno tra i professionisti, è sancita dalla Lega Nazionale Dilettanti. Il 14 luglio 2001, dopo ottantasette anni di storia, l'Associazione Calcio Entella Chiavari fallisce per inadempienze finanziarie. A proseguire l'attività è solamente il Settore Giovanile, come Entella S.G.S.
Trascorso un anno dal fallimento, nell'estate del 2002, parte un progetto volto a ereditare la tradizione sportiva cittadina: l'Unione Sportiva Valle Sturla di Borzonasca trasferisce infatti a Chiavari la sua sede, assorbe la società di puro settore giovanile Entella S.G.S., ottiene la possibilità di giocare le partite casalinghe allo stadio Comunale e cambia la sua denominazione in Unione Sportiva Valle Sturla Entella, inserita nel girone B della Promozione (VII livello del campionato italiano di calcio), concluso al 2º posto e venendo poi eliminata ai play-off per la promozione dalla Polis Genova.
Prima della stagione 2003-2004, è però una fusione a promuovere la squadra in Eccellenza Regionale: quella con l'Associazione Calcio Chiavari Lames, altra compagine cittadina. La nuova società, denominata Associazione Calcio Chiavari V L, termina al 2º posto il girone Ligure di Eccellenza Regionale, qualificandosi agli spareggi nazionali per la promozione in Serie D, dai quali verrà estromessa dal Chiari. Nel contempo, l'Entella S.G.S. si scinde nuovamente.
Nelle tre stagioni successive l'unico sussulto è dato dalla finale della fase regionale di Coppa Italia Dilettanti 2005-06, persa però contro l'Imperia. Nel 2006-2007 la squadra guidata da Costanzo Celestini giunge seconda in campionato dietro alla Sestrese, venendo poi eliminata agli spareggi nazionali dai veneti dell'Asolo Fonte.
Negli anni seguiti al fallimento è molto folta la rappresentanza di Chiavaresi in squadra, tra i quali meritano menzione il capitano Gabriele Venuti e il trequartista Andrea Rei.
Nell'estate del 2007 avviene un nuovo cambio alla presidenza[4]: è il turno di Antonio Gozzi, chiavarese, amministratore delegato di Duferco, che parte con il dichiarato obiettivo di riportare i biancocelesti tra i professionisti[5], portando subito al cambio di allenatore: al posto di Costanzo Celestini è chiamato Claudio Terzulli, che sarà spesso contestato dai tifosi.[6] Grazie ad acquisti di spessore, i chiavaresi vinceranno il campionato di Eccellenza, conquistando la promozione in Serie D.
Dal 2008 entra a far parte della dirigenza l'ex calciatore Matteo Superbi, in qualità di direttore sportivo. La neopromossa Entella[4] disputa un campionato da metà classifica, affrontando nella regular season lo Spezia,[7] pareggiando 2-2 in casa e perdendo in trasferta per 1-2.
Nel periodo estivo avviene l'assorbimento dell'Entella S.G.S., che aveva proseguito ininterrottamente l'attività giovanile dell'Entella dopo il fallimento del 2001.[8]
Per la stagione 2009-2010 l'Entella viene inserita nel girone A della Serie D. Entra a far parte dello staff tecnico l'ex portiere Fabrizio Casazza, in qualità di preparatore dei portieri. Grazie anche ai 20 gol segnati dal capitano Soragna, i biancocelesti terminano il campionato al secondo posto, che vale la qualificazione ai play-off, alle spalle del Savona. Agli spareggi verranno battuti in finale dal Casale. A fine stagione l'allenatore Terzulli viene sostituito da Cristiano Bacci, fresco vincitore con la squadra juniores del titolo di Campione d'Italia di categoria.
Gli anni 2010
A causa dei numerosi posti lasciati liberi da squadre fallite nelle categorie superiori, il 4 agosto 2010 l'Entella[4] viene ripescata in Seconda Divisione, ritornando così nel calcio professionistico dopo 22 anni di lontananza. La squadra chiavarese giocherà nel girone A.
In campionato la squadra ottiene il 14º posto con 31 punti, quattro in più della Sacilese retrocessa. I punti finali salvezza vengono ottenuti con il tecnico Luca Prina, che a partire dalla trentunesima giornata sostituisce Bacci. La squadra viene anche inserita nel tabellone della Coppa Italia, cui l'Entella non prendeva parte dal 1939-1940; l'avventura si concluderà al primo turno, con una sconfitta contro il Monza per 2-1 ai tempi supplementari. La formazione Berretti partecipa al Torneo di Viareggio piazzandosi al quarto posto nel girone e a fine stagione vince il campionato di categoria.
Nella stagione 2011-2012 la squadra ottiene il 5º posto in Seconda Divisione sfiorando la promozione dopo la finale play-off persa contro il Cuneo. A febbraio la Beretti partecipa nuovamente al Torneo di Viareggio piazzandosi al terzo posto nel girone.
Nonostante la mancata promozione della stagione precedente, la squadra viene ripescata in Lega Pro Prima Divisione. Il 7 agosto, infatti, il Consiglio Federale della FIGC accoglie la domanda di ripescaggio presentata il 30 luglio[9] e così l'Entella disputa nella stagione 2012-2013 la terza serie del campionato italiano, l'ex Serie C1. Grazie al quinto posto conquista i play-off: nella doppia sfida a prevalere sarà il Lecce (1-1 a Chiavari, 2-1 al Stadio Via del Mare).
Nella stagione successiva i liguri mantengono la testa della classifica dalla sesta giornata di campionato fino alla fine, arrivando ad avere 9 punti di vantaggio sulla Pro Vercelli, seconda in classifica, a cinque giornate dalla fine. Nonostante i soli 2 punti conquistati nelle seguenti quattro giornate, e la sconfitta nello scontro diretto con la Pro Vercelli, l'Entella, allenata da Luca Prina, conquista la prima storica promozione in Serie B grazie alla vittoria per 1-2 in trasferta a Cremona all'ultima giornata.
Nella prima stagione nel campionato cadetto l'Entella si mantiene in zona salvezza in classifica. Il 14 marzo si scatena una bufera per un foglietto ritrovato nei pressi della panchina biancoceleste al termine di Frosinone-Entella 3-3 con scritto "92° segniamo su rigore"; il Frosinone subito si appella alla Procura Federale ma l'Entella il giorno seguente chiarisce che il fogliettino caduto è il proseguimento del report match scritto su un altro foglio da parte del team manager Podestà.[10] Il 16 marzo a Bruxelles viene posto in stato di fermo il presidente Gozzi con l'accusa di corruzione nell'ambito di un'inchiesta su una presunta tangente da 20.000 pagata al premier del Congo Muzito tramite Serge Kubla, ex ministro belga e dal 2009 consulente della Duferco, società di Gozzi.[11] I due vengono rilasciati due giorni dopo.[12]
Il campionato viene chiuso al quart'ultimo posto, in zona play-out. Agli spareggi per la permanenza in Serie B prevale il Modena, grazie a due pareggi a fronte di un miglior piazzamento classifica. Tuttavia, il 29 agosto 2015 l'Entella viene ripescata per via della retrocessione d'ufficio inflitta al Catania. La stagione successiva inizia con una vittoria 2-1 sul Cesena. A metà stagione l'Entella si trova a sorpresa appena a poche distanze dalla zona play-off. La stagione si conclude con un inaspettato nono posto, il miglior piazzamento della storia della squadra.
Nel 2016-2017 l'Entella ottiene una tranquilla salvezza grazie all'undicesima piazza, mentre nel 2017-2018, dopo un campionato sofferto, arriva la retrocessione in Serie C: l'Entella riesce ad accedere ai play-out battendo all'ultima giornata il Novara al Piola, condannandolo alla Serie C, ma nel play-out contro l'Ascoli pareggia per 0-0 sia all'andata in casa che al ritorno e retrocede per il peggior piazzamento in classifica.
Dopo mesi di tira e molla giudiziario, il TAR del Lazio stabilisce che l'Entella non debba essere riammessa in Serie B al posto del fallito Cesena.[13] Dopo aver debuttato in C il 16 settembre 2018 con la vittoria sul Gozzano per 1-3 ed essere rimasta in attesa per un mese e mezzo senza giocare, il club ligure vince 6 partite di fila tra il 4 e il 21 novembre, per poi perdere la prima partita solo il 25 novembre con il Siena per 1-0. Il 6 dicembre riesce nell'impresa di eliminare il Genoa dalla Coppa Italia battendolo per 10-9 ai tiri di rigore al Ferraris, approdando così agli ottavi di finale, dove è eliminato dalla Roma. In campionato continua a capeggiare il gruppo A di Serie C, ma nel girone di ritorno si fa recuperare 10 punti dal Piacenza, finendo a -2 dopo lo scontro diretto perso per 1-0. All'ultima giornata, però, grazie alla vittoria ottenuta all'ultimo minuto contro la Carrarese (1-0), il club ligure scavalca di un punto gli emiliani, sconfitti sul campo del Siena per 2-0, e vince il campionato, tornando subito in cadetteria. Dal 4 novembre l'Entella ha giocato 39 partite in 164 giorni, 1 ogni 4 giorni in pratica e 9 disputate solo nel mese di marzo, ovvero le 36 di campionato e le 3 di Coppa Italia (compresa la gara persa con la Carrarese per i sedicesimi di Coppa Italia di Serie C). Negli stessi giorni il Bragno BS, squadra ligure militante nel campionato italiano di beach soccer, si trasforma e dà vita alla Virtus Entella Beach Soccer [14] che al primo anno ottiene una sofferta salvezza arrivando al quartultimo posto nel girone B.[15] Il 7 giugno la Berretti dell’Entella allenata da Gianpaolo Castorina, ex allenatore della prima squadra, vince per la seconda volta il campionato di categoria battendo in finale i pari età della Ternana e due giorni dopo vince anche la Supercoppa contro il Torino, vincitore del campionato A-B. A fine mese anche l’Entella FS del campionato di Quarta Categoria riservato ad atleti disabili vince il tricolore battendo in finale 4-2 il Bari.
Cronistoria
Cronistoria della Virtus Entella |
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Colori e simboli
Colori
Il bianco e il celeste furono scelti come colori sociali da Enrico Sannazzari, in omaggio alla divisa della nazionale del paese dove era vissuto per diversi anni: l'Argentina. Nel 1920, data la facilità del celeste a stingersi, si optò per delle divise nere, e dopo alcuni tentativi si arrivò alla versione definitiva, quella che fece meritare ai giocatori della squadra chiavarese il soprannome di neroscudati. Nel 1961 l'Entella tornò alla divisa originaria, a strisce verticali bianche e celesti, che ha sempre tenuto fino a oggi, ad eccezione della stagione disputata come Valle Sturla Entella.
Simboli ufficiali
Stemma
Similarmente alla denominazione, anche il logo dell'Entella ha subito numerose variazioni.
Inizialmente, e anche in seguito alla variazione voluta dalle autorità fasciste, consisteva in uno scudetto bianco e celeste, con al centro un pallone e in alto il nome della squadra. All'atto della fusione con il Bacezza, nel 1982, venne aggiunta, oltre ovviamente alla nuova denominazione, una riga gialla verticale, a dividere il bianco dal celeste, ereditata dal principale colore sociale della società incorporata. Sempre in quel momento, il disegno del pallone venne "aggiornato", sostituendo quello originale in pelle marrone con uno moderno in cuoio a pentagoni neri ed esagoni bianchi.
Dopo il fallimento, poi, lo stemma seguì le vicissitudini societarie, andando a somigliare a quelli delle squadre che si univano alla compagine bianco-celeste, come ad esempio dopo la fusione con il Chiavari Lames, quando si adottò uno stemma celeste, con al centro un castello che ricordava il simbolo della città di Chiavari.
L'attuale stemma consiste nel tradizionale scudo bianco-celeste, con in alto la scritta Entella Chiavari, e al centro un diavolo nero, in omaggio alla definizione coniata nel 1930 da Dario Costa. L'allora tifoso (e successivamente presidente) dell'Entella definì infatti come diavoli neri i giocatori dell'Entella per il fervore che mettevano nel disputare le partite, tanto da sembrare come indiavolati all'interno delle loro casacche, che in quel periodo erano nere. Alla destra del diavolo, inoltre, è disegnato in piccolo un pallone in pelle, chiaro omaggio a quello raffigurato nel logo storico della società.
Inno
«Con il nostro incitamento
volerai ancor più del vento,
se alla fine vincerai
sugli spalti sentirai
urla e grida, canti e gesti,
forza alè Biancocelesti»
L'inno ufficiale è, dal 2009, Forza Entella!!!, composto da Luca Scherani e Fabrizio Pagliettini, cantato da Nicolò Pagliettini e dai giocatori della prima squadra. Questi ha affiancato lo storico inno risalente agli anni 1980, Inno all'Entella di Raimondo Veronese.
Strutture
Stadio
L'Entella disputa le sue partite casalinghe allo Stadio Comunale, inaugurato il 29 ottobre 1933, e che ospita al suo interno anche la sede della società. La prima gara che si disputò fu l'incontro contro l'Albenga terminato 1-1, alla settima giornata di andata della Prima Divisione. Sino al 1945, l'impianto era chiamato stadio del Littorio.
Capace di 5.535 spettatori (834 in tribuna, 805 in Gradinata Est, 955 negli ospiti e 1.560 in Gradinata Sud),[21][22] l'impianto è omologato per la Seconda Divisione, e presenta un terreno di gioco in erba sintetica mista naturale, posato nel 2011.
L'impianto ha subito varie modifiche nel tempo: la prima avvenne nei primi anni di vita, e nel 1935 assunse la connotazione che avrebbe mantenuto nel tempo, con la disposizione del terreno da gioco in direzione Nord-Sud e la costruzione dell'attuale tribuna coperta a Ovest. Nel 2006 venne costruita una pista di atletica attorno al campo, e il manto erboso venne sostituito da uno in erba sintetica. Nel 2008, invece, la promozione dell'Entella in Serie D portò ai lavori di omologazione dell'impianto per questa categoria, fissandone la capienza massima in 1500 spettatori, equamente divisi tra tribuna e Gradinata Est (adibita così a settore ospiti). Nel 2011, scaduta la deroga concessa l'anno precedente dalla Lega Pro, si è proceduto con nuovi lavori volti all'omologazione definitiva per la Seconda Divisione con una spesa pari a 2 milioni di euro a carico del presidente Gozzi.[23] La capienza del Comunale arrivò così al minimo per la categoria: 2.510 spettatori.[24] Nell'aprile del 2013 il Consiglio comunale ha dato il via libera per la costruzione della Gradinata Sud da 1560 posti che ha portato la capienza dello stadio a 4.154 posti (834 in tribuna, 805 in Gradinata Est, 955 negli ospiti e 1.560 in Gradinata Sud),[21]
Nel 2015 viene usato per le fasi finali del Campionato Primavera 2014-2015.
In estate lo stadio viene ampliato fino a 5.535 posti[25] con una spesa di circa 400.000 euro a carico dell'Entella per raddoppiare la Gradinata Nord (da 955 a 1.726), potenziare la Sud (da 1.560 a 1.657) e allungare i Distinti (da 805 a 1.318).[26]
Il 6 ottobre dello stesso anno il consiglio direttivo del club decide di dedicare la Gradinata Sud a Ermes Nadalin, storica bandiera e record-man biancoceleste scomparso due giorni prima all'età di 77 anni.[27]
Società
Nel 1914, all'atto della fondazione, venne deciso di dare alla nascente società il nome del locale torrente Entella, invece che quello di Vittoria che era stato proposto da alcuni dei fondatori. La prima denominazione fu quindi Entella Foot-Ball Club. Nel 1935, su pressione delle autorità fasciste, il nome venne variato in Associazione Calcio Entella. Nel 1982 fu invece una fusione a far variare nuovamente il nome: l'unione con l'altra compagine cittadina dell'A.C.S.A. Bacezza (fondata da Carmelo Entuli noto come Vinicio) diede vita all'Associazione Calcio Entella Bacezza. Nel 1993, poi, si scelse di tornare alla denominazione storica della società, con una piccola aggiunta di stampo geografico al fondo, e il nome divenne Associazione Calcio Entella Chiavari.
Nel 2002, alla ripartenza delle attività societarie dopo il fallimento, la squadra si iscrisse alla Promozione regionale, sostituendo di fatto in questo campionato l'Unione Sportiva Valle Sturla di Borzonasca (GE), e assumendo così la denominazione di Unione Sportiva Valle Sturla Entella. Nello stesso anno, una squadra chiavarese militante in Terza Categoria che prima di allora si chiamava Associazione Calcio Riese Old E Boys assunse il nome di Associazione Calcio Pro Entella Chiavari 1914.
Nel 2003 una nuova fusione, questa volta con l'Associazione Calcio Chiavari Lames, fece cambiare nuovamente in Associazione Calcio Chiavari V L, dove la V stava per Valle Sturla Entella e la L per Lames. Nel 2005, quando la società rifondata aveva ormai assunto la solidità di cui necessitava, la dirigenza volle tornare a una denominazione consona a quella che da sempre era sinonimo di calcio a Chiavari, ma proprio a causa della società di serie inferiore di cui sopra, che dal 2004 ha mutato la sua denominazione nell'attuale Associazione Calcio Entella Chiavari 1914, non è stato possibile far comparire Entella come primo vocabolo. Da qui l'adozione del prefisso Virtus, poco amato da tifosi e società, nella denominazione Associazione Calcio Dilettantistica Virtus Entella.
Nel 2010, dopo il ripescaggio in Lega Pro Seconda Divisione, la natura giuridica della società è stata tramutata da A.C.D. a Srl, e conseguentemente il nome è mutato nell'attuale Virtus Entella.
Dall'arrivo, nel 2007, di Antonio Gozzi alla presidenza, la società ha iniziato a disegnare un progetto con il dichiarato obiettivo di riportare l'Entella nel calcio professionistico[5]. Il progetto, che si rivolge a tutta la città di Chiavari, spazia dall'affermazione di un settore giovanile sempre più vasto, alla collaborazione a progetti solidali, a iniziative volte ad avvicinare i tifosi alla squadra. Nel 2010 sembra che l'obiettivo sia stato raggiunto: la squadra è stata ripescata in Lega Pro Seconda Divisione. Nel 2012 sfiora la promozione in Lega Pro Prima Divisione perdendo la finale play-off con il Cuneo ma viene poi però ripescata e nel 2014 arriva il grande salto in Serie B.
L'11 novembre 2015, dopo un iter legare di alcuni anni, il Tribunale di Genova respinge l'istanza avanzata dall'Associazione Calcio Entella Chiavari 1914 di Terza Categoria dando la possibilità alla Virtus Entella di usare liberamente e senza limiti il nome Entella ma la società biancoceleste decide che per il momento non riprenderà il vecchio nome.[28]
Organigramma societario
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Sponsor
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Allenatori e presidenti
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Calciatori
L'Entella e le Nazionali di calcio
Nessun giocatore dell'Entella è mai stato convocato da una nazionale maggiore durante il periodo di militanza nella società.
Sono invece tre i calciatori dell'Entella convocati da rappresentative Under-21: due dalla nazionale italiana (Cristian Battocchio per il campionato europeo 2015 e Nicolò Fazzi per le qualificazioni al campionato europeo 2017 e uno da quella polacca (Mateusz Lewandowski per le qualificazioni al campionato europeo 2015).
Palmarès
Competizioni interregionali
- Serie C: 1
- 2018-2019 (girone A)
- 2013-2014 (girone A)
- Serie D: 2
- Campionato interregionale 2
- 1957 - 1958 Campionato interregionale II Serie Girone A
- 1984-1985 (girone E)
Competizioni regionali
- 1932-1933 (girone B)
- Promozione: 1
- Eccellenza: 3
- Coppa Eccellenza Liguria: 1
Competizioni giovanili
- 2009-2010
Altri piazzamenti
- Secondo posto: 1946-1947 (girone A)
- Finalista: 2014
- Secondo posto: 1958-1959 (girone A)
- Secondo posto: 1950-1951 (girone F)
- Secondo posto: 2019
Onorificenze
Statistiche e record
Partecipazione ai campionati
In 98 stagioni sportive a partire dall'incardinamento nel sistema della FIGC nel 1920:
- 65 campionati nazionali
- 32 campionati regionali
- 1 stagione di inattività (a causa del fallimento)
- Campionati nazionali
In 65 stagioni sportive a partire dall'esordio a livello nazionale in Seconda Divisione nel 1922:
Livello | Categoria | Partecipazioni | Debutto | Ultima stagione | Totale |
---|---|---|---|---|---|
2° | Seconda Divisione | 1 | 1922-1923 | 6 | |
Serie B | 5 | 2014-2015 | 2019-2020 | ||
3° | Seconda Divisione | 1 | 1927-1928 | 25 | |
Prima Divisione (FIGC) | 2 | 1933-1934 | 1934-1935 | ||
Serie C | 20 | 1935-1936 | 2018-2019 | ||
Lega Pro Prima Divisione | 2 | 2012-2013 | 2013-2014 | ||
4° | Seconda Divisione (FIGC) | 2 | 1928-1929 | 1929-1930 | 24 |
Promozione | 4 | 1948-1949 | 1951-1952 | ||
IV Serie | 1 | 1956-1957 | |||
Campionato Interregionale - Seconda Categoria | 1 | 1957-1958 | |||
Campionato Interregionale | 1 | 1958-1959 | |||
Serie D | 10 | 1959-1960 | 1977-1978 | ||
Serie C2 | 3 | 1985-1986 | 1987-1988 | ||
Lega Pro Seconda Divisione | 2 | 2010-2011 | 2011-2012 | ||
5° | Serie D (LNSP) | 1 | 1978-1979 | 10 | |
Campionato Interregionale | 5 | 1981-1982 | 1988-1989 | ||
Campionato Nazionale Dilettanti | 1 | 1997-1998 | |||
Serie D (LND) | 3 | 1999-2000 | 2009-2010 |
- Campionati regionali
In 32 stagioni sportive a partire dall'esordio a livello regionale in Promozione nel 1920:
Livello | Categoria | Partecipazioni | Debutto | Ultima stagione | Totale |
---|---|---|---|---|---|
1° | Terza Divisione | 4 | 1923-1924 | 1926-1927 | 29 |
Seconda Divisione | 3 | 1930-1931 | 1932-1933 | ||
Prima Divisione | 1 | 1945-1946 | |||
Promozione (FIGC) | 4 | 1952-1953 | 1955-1956 | ||
Promozione (LND) | 4 | 1979-1980 | 1990-1991 | ||
Eccellenza | 13 | 1991-1992 | 2007-2008 | ||
2° | Promozione (FIGC) | 2 | 1920-1921 | 1921-1922 | 3 |
Promozione (LND) | 1 | 2002-2003 |
Statistiche di squadra
L'Entella ha detenuto per 78 anni il record (già stabilito dalla Lucchese e successivamente eguagliato da Cagliari e Sampdoria) della vittoria con maggior scarto di gol in Coppa Italia, superato nel 2015 dal Cittadella. L'Entella ottenne il record l'8 dicembre 1936, quando superò il Derthona per 9-0.
Statistiche individuali
Il giocatore con più presenze nella storia dell'Entella è Ermes Nadalin, che disputò 388 partite in 14 stagioni con la maglia biancoceleste, la maggior parte delle quali in Serie C negli anni 1960. Il giocatore ad aver realizzato il maggior numero di reti è invece Beppino Gatti, che ne mise a segno 100 in 11 stagioni, disputate principalmente negli anni 1930, in Serie C e antesignane.
Alla stagione 2018-2019 il giocatore nell'organico dell'Entella con il maggior numero di presenze (249) è Andrea Paroni.
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Tutti i dati sopra riportati sono relativi alle sole partite di campionato
Tifoseria
Storia
I primi esperimenti di tifoseria organizzata a Chiavari risalgono agli anni 1980, quando sugli spalti dello stadio Comunale si poteva notare il gruppo denominato Gioventù biancoceleste.
Nel 1996, poi, tra i tifosi dell'Entella è nato un vero e proprio gruppo ultras: il Gruppo Storico, che come il precedente prese l'abitudine di seguire le partite dal settore Gradinata Est; nel tempo i componenti del gruppo hanno assunto anche la denominazione di Rude Boys. Il gruppo aggregatosi più recentemente (2010) è quello denominato Under 33, tifosi del Chiavari Basket che hanno cominciato a seguire le partite dell'Entella. I principali gruppi di tifosi bianco-celesti non ultras sono due: il Diaspora Club Entella e i Fedelissimi biancocelesti 1914, nati rispettivamente nel 2006 e nel 2008.
Nell'agosto del 2012 è nato il club Asso di Picche, nome ispirato dalla figura di Enrico Sannazzari, socio fondatore dell'Entella, che era solito appuntare questo simbolo sui propri effetti personali. Una delle prime iniziative del club è stata quella di premiare nel dicembre del 2012 l'attaccante Daniele Rosso.
Dal 2013 la maggior parte dei gruppi è confluita nella nuova denominazione Chiavari 2014, in concomitanza con l'inaugurazione della nuova Gradinata Sud. Dal 2015 i due principali gruppi presenti in Gradinata Sud, il Gruppo Storico e Chiavari 1914, decidono di riunirsi sotto un unico gruppo Gradinata Sud Chiavari, dando vita così al primo grande gruppo unico della Gradinata chiavarese
Gemellaggi e rivalità
Il più importante gemellaggio dei tifosi entelliani è quello con gli omologhi della Sanremese[29], formatosi grazie alla comune rivalità con l'Imperia. Di stampo turistico, invece, il gemellaggio con i tifosi del Brescello: sono infatti molti, durante il periodo estivo, i vacanzieri reggiani presenti a Chiavari. Da segnalare, infine, il gemellaggio con i tifosi di una squadra di un altro sport: quelli della Pro Recco di pallanuoto.
L'origine della rivalità dei tifosi entelliani con il Quarto è dovuta all'incontro disputatosi a Chiavari il 4 febbraio 1923 tra le due compagini, al termine del quale l'arbitro e i giocatori della squadra avversaria vennero inseguiti fino alla stazione, ove fu addirittura sparato un colpo di rivoltella. L'antagonismo con il Molassana, invece, trae origine dal doppio spareggio per l'ammissione alla Seconda Divisione disputato nel 1923-24, quando i tifosi avversari fecero piovere mazzi di radici per schernire i chiavaresi. La rivalità con la Tigullio deriva dall'incontro del 20 novembre 1932, cui seguì una rissa tra le opposte tifoserie condotta a colpi d'ombrello dai tifosi sammargheritesi. Tutte le rivalità descritte sinora, comunque, non hanno più avuto alcun seguito in tempi più recenti.[senza fonte]
Altrettanto antichi sono gli antagonismi con i tifosi del Rapallo Ruentes, contro cui la prima partita si tenne nel 1920, e del Sestri Levante, con il quale l'Entella dà vita, dal 1923, al Derby del Tigullio[30]. Degne di nota anche le rivalità con le squadre dei capoluogo delle altre province liguri: l'Imperia[31], il Savona e lo Spezia. Con i tifosi spezzini le tensioni principali si sono vissute negli anni 1980, ma i loro strascichi sono giunti fino al 2008, quando, in occasione dell'incontro disputatosi a Chiavari il 9 novembre, l'Osservatorio Nazionale sulle Manifestazioni Sportive vietò la trasferta ai tifosi ospiti[7].
Oltrepassa i confini regionali, infine, l'antagonismo con i tifosi del Casale, che è stato causa di alcuni scontri tra le tifoserie negli anni 1990.
Negli ultimi anni, quando l'Entella conquistò la Serie B, nacquero delle nuove avversità con i tifosi della Pro Vercelli, la rivale principale della Virtus Entella nel girone A della Lega Pro Prima Divisione 2013-2014. Tutto nacque dalle dichiarazioni del presidente della Pro Vercelli dopo la partita Cremonese-Entella, finita con la vittoria dei chiavaresi, definita dal patron dei piemontesi una partita truccata[32]. La rivalità fra le due tifoserie si confermò anche l'anno successivo, nei match disputati in Serie B quando i tifosi biancocelesti hanno stretto un gemellaggio con la tifoseria del Carpi.[33]
- Derby del Tigullio
Secondo per importanza, in Liguria, solo al Derby della Lanterna tra Genoa e Sampdoria e al pari con il Derby dei Fiori tra Imperia e Sanremese[senza fonte], il Derby del Tigullio, sicuramente la partita più sentita in tutta la Riviera di Levante, vede l'Entella opposta al suo rivale di sempre: il Sestri Levante[30].
La rivalità sul campo rispecchia quella storica tra le vicine città di Chiavari e Sestri Levante: nel secondo dopoguerra la prima fu roccaforte della Democrazia Cristiana, sede vescovile, cittadina borghese e dedita al terziario, nonché sede di molti sportelli bancari, tra cui, ovviamente, quelli del Banco di Chiavari e della Riviera Ligure; la seconda, invece, fu sempre vicina al Partito Comunista Italiano, popolata in maggioranza dalla classe operaia, che trovava lavoro presso le fabbriche della Fincantieri, della FIT e dell'Arinox.
Nella tabella seguente sono riportati i risultati dei derby di campionato
Squadra | G | V | N | P |
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Entella | 82 | 30 | 24 | 28 |
Sestri Levante | 82 | 28 | 24 | 30 |
Organico
Rosa
Aggiornata al 13 agosto 2019.
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Staff tecnico
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Note
- ^ Sito ufficiale Lega Pro Archiviato il 18 settembre 2011 in Internet Archive.
- ^ a b c d Dario Costa, p. 2-3-4, in cui è stata pubblicata a p. 2-3 la lettera del 1963 di Enrico (Richin) Sannazzari in cui lui scrisse "È possibile che nessuno si ricordi di noi e di Richin che ha fondato l'Entella F.B.C. ?". A pagina 4 è riprodotta la tessera n.1 del "Socio fondatore" Enrico Sannazzari con timbro a secco dell'Entella Foot-Ball Club, non Foot Ball Club Entella.
- ^ All'Entella si balla il tango, sette argentini in squadra. «la Gazzetta dello Sport» 15 agosto 1999
- ^ a b c Sito ufficiale Lega Serie A Archiviato il 27 luglio 2011 in Internet Archive.
- ^ a b La Virtus Entella prepara la cittadella dello sport. «il Secolo XIX» Levante, 11 aprile 2009
- ^ Entella, il presidente denuncia i tifosi. «la Gazzetta dello Sport» 1º novembre 2008
- ^ a b Virtus Entella - Spezia, partita a rischio: stop ai tifosi ospiti. «il Secolo XIX» Levante, 30 ottobre 2008
- ^ http://www.entella.it/prima-squadra/26-si-riparte.html[collegamento interrotto]
- ^ IL SEGRETARIO ESPOSTO HA DEPOSITATO A ROMA LA DOMANDA DI RIPESCAGGIO [collegamento interrotto], su entella.it, 30 luglio 2012.
- ^ Frosinone-Entella, il giallo del biglietto. Il team manager ligure: "L'ho scritto io"
- ^ Antonio Gozzi, arrestato in Belgio il presidente di Federacciai e dell'Entella
- ^ Corruzione in Congo, Gozzi rilasciato in Belgio
- ^ Tar respinge il ricorso dell'Entella, serie B resta a 19, La Repubblica, 7 novembre 2018.
- ^ Beach Soccer: il Bragno si trasforma e diventa Virtus Entella Beach Soccer
- ^ Beach Soccer»Italia»Serie A»2019
- ^ Dario Costa, p. 5.
- ^ a b c d e f Gestito dalla Lega Interregionale Nord.
- ^ COMUNICATO UFFICIALE N. 100/A (PDF), su figc.it, http://www.figc.it/, 3 dicembre 2002. URL consultato il 25 gennaio 2017 (archiviato dall'url originale il 12 marzo 2016).
- ^ CAMBIO DI DENOMINAZIONE SOCIALE 2003 (PDF), su figc.it, http://www.figc.it/, 2003. URL consultato il 3 dicembre 2016 (archiviato dall'url originale il 4 marzo 2016).
- ^ CAMBIO DI DENOMINAZIONE SOCIALE 2003 (PDF), su figc.it, http://www.figc.it/, 2005. URL consultato il 25 gennaio 2017 (archiviato dall'url originale il 4 marzo 2016).
- ^ a b Il Comunale ora è un gioiellino
- ^ Chiavari rifà i campi da calcio
- ^ Danilo Sanguineti, Un Comunale da Serie B?, in Corriere Mercantile, 27 settembre 2012, p. 13.
- ^ IMPIANTI SPORTIVI Archiviato il 17 settembre 2012 in Internet Archive. entella.it
- ^ Chiavari amplia lo stadio: ecco il progetto
- ^ Levaggi: "Questo agosto Chiavari sarà la capitale del calcio ligure. Via definitivo allo stadio Comunale a settembre"
- ^ IL PRESIDENTE GOZZI: "CIAO NADA", su entella.it, 6 ottobre 2015 (archiviato dall'url originale il 7 ottobre 2015).
- ^ Vinta la battaglia per il nome, Gozzi: "L'Entella siamo noi!"
- ^ Entella-Sanremese, tifosi uniti nella Est
- ^ a b Il derby del Tigullio va al Sestri. «il Secolo XIX» Levante, 4 gennaio 2009
- ^ Entella, ancora rabbia Archiviato il 7 maggio 2006 in Internet Archive.. «il Secolo XIX» Levante, 16 febbraio 2006
- ^ Pro Vercelli, Secondo: "Cremonese-Entella gara finta, segnalerò alla Procura" - Calcio - Sportmediaset, su Sportmediaset.it. URL consultato il 10 giugno 2015.
- ^ Claudio “Freccia”, Curva Ospiti - I tifosi del Carpi, su pianetaempoli.it, 15 febbraio 2014. URL consultato il 18 aprile 2014 (archiviato dall'url originale il 18 aprile 2014).
Bibliografia
- Dario Costa, Entella 50 1914-1964 Numero unico per la celebrazione del cinquantennio della Società, Chiavari, 1964.
- Giovanni Bacigalupo, La storia dell'U.S. Sestri Levante dal 1919, Genova, Riccardo Rossi Editore, 2009.
- Rubrica Entella Story, «Abbraccio», vari numeri.
- Classifiche settimanali, «La Gazzetta dello Sport» edizione Nord, dal 1920 al 1928.
- Classifiche settimanali, «Il Littoriale», dal 1928 al 1943.
- Carlo Fontanelli, 100 anni biancocelesti, Empoli, Geo Edizioni, 2014.
- Jacopo Giaiero e Max Cambellotti, Quei colori biancocelesti: storia a fumetti del primo secolo di Entella, San Giuliano Terme, Goalbook Edizioni, 2013, ISBN 978-88-908115-6-2.
Voci correlate
Altri progetti
- Wikinotizie contiene notizie di attualità su Virtus Entella
- Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su Virtus Entella
Collegamenti esterni
- Sito ufficiale, su entella.it.
- Rosa Entella 1967-2001, su calciodieccellenza.it.
- (DE, EN, IT) Virtus Entella, su Transfermarkt.it, Transfermarkt GmbH & Co. KG.