UEFA Champions League 2015-2016 (fase a gironi)

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UEFA Champions League 2015-2016 - Fase a gironi
UEFA Champions League 2015-2016 - Group stage
Competizione UEFA Champions League
Sport Calcio
Edizione 61ª
Organizzatore UEFA
Date dal 15 settembre 2015
al 9 dicembre 2015
Partecipanti 32
Statistiche
Incontri disputati 96
Gol segnati 285 (2,97 per incontro)
Cronologia della competizione
UCL 2014-2015 GS UCL 2016-2017 GS

La fase a gironi della UEFA Champions League 2015–2016 è stata disputata tra il 15 settembre e il 9 dicembre 2015. Hanno partecipato a questa fase della competizione 32 club: 16 di essi si sono qualificati alla successiva fase a eliminazione diretta, che condurrà alla finale di Milano[1].

Date[modifica | modifica wikitesto]

Fase Turno Sorteggio Data
Fase a gironi Prima giornata 27 agosto 2015, ore 17:45 CET[2]
(Monaco)
15-16 settembre 2015
Seconda giornata 29-30 settembre 2015
Terza giornata 20-21 ottobre 2015
Quarta giornata 3-4 novembre 2015
Quinta giornata 24-25 novembre 2015
Sesta giornata 8-9 dicembre 2015

Squadre[modifica | modifica wikitesto]

Legenda
I club primi e secondi classificati avanzano alla fase a eliminazione diretta
I club terzi classificati partecipano alla fase a eliminazione diretta della UEFA Europa League
I club quarti classificati sono eliminati
Urna 1
Squadre Coeff
Bandiera della Spagna Barcellona 164.999
Bandiera dell'Inghilterra Chelsea 142.078
Bandiera della Germania Bayern Monaco 154.883
Bandiera dell'Italia Juventus 95.102
Bandiera del Portogallo Benfica 118.276
Bandiera della Francia PSG 100.483
Bandiera della Russia Zenit 90.099
Bandiera dei Paesi Bassi PSV 58.195
Urna 2
Squadre Coeff
Bandiera della Spagna Real Madrid 171.999
Bandiera della Spagna Atlético Madrid 120.999
Bandiera del Portogallo Porto 111.276
Bandiera dell'Inghilterra Arsenal 110.078
Bandiera dell'Inghilterra Manchester United 103.078
Bandiera della Spagna Valencia 99.999
Bandiera della Germania Bayer Leverkusen 87.883
Bandiera dell'Inghilterra Manchester City 87.078
Urna 3
Squadre Coeff
Bandiera dell'Ucraina Shakhtar Donetsk 86.033
Bandiera della Spagna Siviglia 80.499
Bandiera della Francia Lione 72.983
Bandiera dell'Ucraina Dinamo Kiev 65.033
Bandiera della Grecia Olympiakos 62.380
Bandiera della Russia CSKA Mosca 55.599
Bandiera della Turchia Galatasaray 50.020
Bandiera dell'Italia Roma 43.602
Urna 4
Squadre Coeff
Bandiera della Bielorussia BATE Borisov 35.150
Bandiera della Germania Borussia M'gladbach 33.883
Bandiera della Germania Wolfsburg 31.883
Bandiera della Croazia Dinamo Zagabria 24.700
Bandiera d'Israele Maccabi Tel Aviv 18.200
Bandiera del Belgio Gent 13.440
Bandiera della Svezia Malmö 12.545
Bandiera del Kazakistan Astana 3.825

Sorteggio[modifica | modifica wikitesto]

Gruppo 1ª fascia 2ª fascia 3ª fascia 4ª fascia
A Bandiera della Francia Paris Saint-Germain Bandiera della Spagna Real Madrid Bandiera dell'Ucraina Šachtar Bandiera della Svezia Malmö FF
B Bandiera dei Paesi Bassi PSV Bandiera dell'Inghilterra Manchester Utd Bandiera della Russia CSKA Mosca Bandiera della Germania Wolfsburg
C Bandiera del Portogallo Benfica Bandiera della Spagna Atlético Madrid Bandiera della Turchia Galatasaray Bandiera del Kazakistan Astana
D Bandiera dell'Italia Juventus Bandiera dell'Inghilterra Manchester City Bandiera della Spagna Siviglia Bandiera della Germania Borussia M'gladbach
E Bandiera della Spagna Barcellona Bandiera della Germania Bayer Leverkusen Bandiera dell'Italia Roma Bandiera della Bielorussia BATĖ Borisov
F Bandiera della Germania Bayern Monaco Bandiera dell'Inghilterra Arsenal Bandiera della Grecia Olympiakos Bandiera della Croazia Dinamo Zagabria
G Bandiera dell'Inghilterra Chelsea Bandiera del Portogallo Porto Bandiera dell'Ucraina Dinamo Kiev Bandiera d'Israele Maccabi Tel Aviv
H Bandiera della Russia Zenit San Pietroburgo Bandiera della Spagna Valencia Bandiera della Francia Olympique Lione Bandiera del Belgio Gent

Gruppo A[modifica | modifica wikitesto]

Il madridista Kovačić (a destra) in un contrasto di gioco con l'ucraino Stepanenko (a sinistra) durante il match del Bernabéu fra i padroni di casa del Real Madrid e lo Šachtar.

Nel Gruppo A vengono inseriti i francesi del Paris Saint-Germain, gli spagnoli del Real Madrid, gli ucraini dello Šachtar e gli svedesi del Malmö FF.

Nella giornata d'esordio, il Paris Saint-Germain batte per 2-0 il Malmö FF al Parco dei Principi con le reti di Di María e Cavani[3]; mentre al Bernabéu, il Real Madrid si impone sullo Šachtar con un netto 4-0, frutto della tripletta di Cristiano Ronaldo e del gol di Benzema, col primo che diventa nuovamente il miglior cannoniere nella storia della competizione con 80 marcature complessive, superando ancora una volta Messi[4].

Nella seconda giornata, gli spagnoli prevalgono per 2-0 sugli svedesi allo Swedbank Stadion grazie alla doppietta di Ronaldo, che raggiunge i cinquecento gol in carriera[5]; invece all'Arena L'viv, i francesi regolano gli ucraini con un perentorio 3-0 in virtù dell'autorete di Srna e delle marcature di Aurier e David Luiz[6].

Nella terza giornata, gli svedesi colgono il primo successo nel raggruppamento, sconfiggendo a sorpresa gli ucraini per 1-0 a Malmö con la decisiva rete di Rosenberg, sbagliando inoltre il possibile raddoppio con Đurđić, il cui calcio di rigore viene neutralizzato dal portiere avversario Pjatov[7]. Nell'altra gara, i francesi e gli spagnoli pareggiano invece per 0-0 a Parigi in un match molto combattuto dal punto di vista fisico e tattico[8].

Nella quarta giornata, il Real Madrid ha la meglio sul Paris Saint-Germain per 1-0 a Madrid con il risolutivo gol di Nacho, che permette appunto agli iberici di qualificarsi agli ottavi di finale con due turni d'anticipo[9]; mentre a Leopoli, lo Šachtar si prende la rivincita sul Malmö FF, travolgendolo con un sonoro 4-0 in virtù delle marcature di Hladkyj, Srna, Eduardo e Teixeira, le quali consentono ai padroni di casa di ottenere il primo trionfo nel girone[10].

Nella quinta giornata, i francesi battono nettamente gli svedesi per 5-0 allo Swedbank Stadion con la doppietta di Di María e le reti di Rabiot, Ibrahimović e Lucas Moura, sugellando quindi la qualificazione agli ottavi di finale con un turno d'anticipo[11]; invece all'Arena L'viv, gli spagnoli espugnano il campo degli ucraini con un pirotecnico 4-3 grazie alla doppietta di Ronaldo e ai gol di Modrić e Carvajal, che fanno appunto da contraltare a quelli avversari di Dentinho e Teixeira, quest'ultimo autore di una doppietta[12].

Nell'ultima giornata, il Real Madrid conferma il primo posto in classifica con 16 punti dopo aver surclassato il Malmö FF con un clamoroso 8-0 al Bernabéu (a segno Kovačić, Benzema, il quale realizza una tripletta, e Ronaldo, che si rende invece autore di un poker, diventando l'undicesimo giocatore a riuscirci[13], nonché il primo ad andare in doppia cifra di reti in una singola fase a gironi del torneo, arrivando a quota undici marcature per aumentare il proprio record stabilito due anni prima), eguagliando così la vittoria più ampia di sempre nella storia della competizione; primato fino a quel momento appartenuto solamente al Liverpool, che nell'edizione 2007-2008 sconfisse il Beşiktaş col medesimo risultato[14]. Nell'altra partita, il Paris Saint-Germain prevale per 2-0 sullo Šachtar al Parco dei Principi (decidono le reti di Lucas Moura e Ibrahimović, con quest'ultimo che diventa il miglior cannoniere dei parigini a livello di manifestazioni europee) e centra dunque il secondo posto con 13 punti[15]. Gli ucraini e gli svedesi terminano invece il girone a pari merito con 3 punti all'attivo, ma sono i primi ad ottenere il terzo posto del girone ed il conseguente ripescaggio in Europa League a causa di una miglior differenza reti rispetto ai nordici, che giungono appunto all'ultimo posto con un solo gol segnato e ben ventuno subiti.

Squadra P.ti G V P S GF GS DG
Bandiera della Spagna Real Madrid 16 6 5 1 0 19 3 +16
Bandiera della Francia Paris Saint-Germain 13 6 4 1 1 12 1 +11
Bandiera dell'Ucraina Šachtar 3 6 1 0 5 7 14 -7
Bandiera della Svezia Malmö FF 3 6 1 0 5 1 21 -20
Parigi
15 settembre 2015, ore 20:45 CET
Paris Saint-Germain2 – 0
referto
Malmö FFParco dei Principi (46.612 spett.)
Arbitro: Bandiera della Russia Sergej Karasëv

Madrid
15 settembre 2015, ore 20:45 CET
Real Madrid4 – 0
referto
ŠachtarStadio Santiago Bernabéu (66.389 spett.)
Arbitro: Bandiera della Croazia Ivan Bebek

Malmö
30 settembre 2015, ore 20:45 CET
Malmö FF0 – 2
referto
Real MadridSwedbank Stadion (20.500 spett.)
Arbitro: Bandiera della Turchia Cüneyt Çakır

Leopoli
30 settembre 2015, ore 20:45 CET
Šachtar0 – 3
referto
Paris Saint-GermainArena L'viv (32.730 spett.)
Arbitro: Bandiera della Germania Deniz Aytekin

Malmö
21 ottobre 2015, ore 20:45 CET
Malmö FF1 – 0
referto
ŠachtarSwedbank Stadion
Arbitro: Bandiera della Grecia Anastasios Sidīropoulos

Parigi
21 ottobre 2015, ore 20:45 CET
Paris Saint-Germain0 – 0
referto
Real MadridParco dei Principi
Arbitro: Bandiera dell'Italia Nicola Rizzoli

Madrid
3 novembre 2015, ore 20:45 CET
Real Madrid1 – 0
referto
Paris Saint-GermainStadio Santiago Bernabéu (78.300 spett.)
Arbitro: Bandiera dell'Inghilterra Mark Clattenburg

Leopoli
3 novembre 2015, ore 20:45 CET
Šachtar4 – 0
referto
Malmö FFArena L'viv (23.712 spett.)
Arbitro: Bandiera della Romania Ovidiu Hațegan

Malmö
25 novembre 2015, ore 20:45 CET
Malmö FF0 – 5
referto
Paris Saint-GermainSwedbank Stadion
Arbitro: Bandiera della Scozia William Collum

Leopoli
25 novembre 2015, ore 20:45 CET
Šachtar3 – 4
referto
Real MadridArena L'viv
Arbitro: Bandiera dei Paesi Bassi Bas Nijhuis

Parigi
8 dicembre 2015, ore 20:45 CET
Paris Saint-Germain2 – 0
referto
ŠachtarParco dei Principi
Arbitro: Bandiera dell'Inghilterra Anthony Taylor

Madrid
8 dicembre 2015, ore 20:45 CET
Real Madrid8 – 0
referto
Malmö FFStadio Santiago Bernabéu
Arbitro: Bandiera dell'Italia Daniele Orsato

Gruppo B[modifica | modifica wikitesto]

Il Wolfsburg vince il proprio girone con 12 punti, approdando agli ottavi di finale per la prima volta in assoluto.

Nel Gruppo B vengono inseriti gli olandesi del PSV, gli inglesi del Manchester Utd, i russi del CSKA Mosca e i tedeschi del Wolfsburg.

Nella giornata d'esordio, il PSV batte in rimonta per 2-1 il Manchester Utd al Philips Stadion con le reti di Moreno e Narsingh, che ribaltano appunto quella iniziale ad opera di Depay e consentono inoltre ai padroni di casa di tornare al successo nella competizione dopo sette anni d'assenza[16]; mentre alla Volkswagen-Arena, il Wolfsburg piega per 1-0 il CSKA Mosca grazie al decisivo gol di Draxler, che permette così ai teutonici di conquistare la loro prima vittoria nel torneo dopo sei anni dall'ultima presenza[17].

Nella seconda giornata, i russi superano gli olandesi per 3-2 all'Arena Chimki in virtù della doppietta di Doumbia e della rete di Musa, cui segue l'inutile doppietta di Lestienne, la quale accorcia solamente le distanze in favore dei neerlandesi[18]; invece all'Old Trafford, gli inglesi hanno la meglio sui tedeschi per 2-1 con le marcature di Smalling e Mata, quest'ultima avvenuta su calcio di rigore, che rimontano il vantaggio iniziale degli ospiti ad opera di Caligiuri[19].

Nella terza giornata, i russi bloccano gli inglesi sul pareggio per 1-1 a Mosca: all'iniziale vantaggio di Doumbia per i moscoviti risponde la rete di Martial per i mancuniani[20]; mentre a Wolfsburg, i tedeschi superano gli olandesi per 2-0 con i gol di Dost e Kruse[21].

Nella quarta giornata, il Manchester Utd prevale per 1-0 sul CSKA Mosca a Manchester grazie alla cruciale rete di Rooney[22]; invece nell'altra partita, il PSV si prende la rivincita sul Wolfsburg, sconfiggendolo per 2-0 ad Eindhoven in virtù delle marcature di Locadia e de Jong[23].

Nella quinta giornata, i tedeschi vincono per 2-0 contro i russi all'Arena Chimki in seguito al gol di Schürrle e all'autorete del portiere Akinfeev, propiziata da un tiro dello stesso attaccante teutonico[24]; mentre all'Old Trafford, gli olandesi impongono sorprendentemente agli inglesi il pareggio per 0-0, merito di una buona prestazione corale[25]. Tale risultato, coadiuvato alla precedente vittoria dei tedeschi ai danni dei moscoviti, condanna proprio questi ultimi alla prematura fine della loro stagione europea.

Nell'ultima giornata, il Wolfsburg agguanta il primo posto in classifica con 12 punti dopo aver battuto il Manchester Utd con un pirotecnico 3-2 alla Volkswagen-Arena (a decidere il match sono Vieirinha e Naldo, quest'ultimo autore di una doppietta, le cui reti fanno da contraltare all'autogol di Guilavogui e alla marcatura di Martial), accedendo così per la prima storica volta agli ottavi di finale della manifestazione[26]; mentre al Philips Stadion, il PSV supera in rimonta per 2-1 il CSKA Mosca (i gol di de Jong e Pröpper ribaltano il vantaggio iniziale di Ignaševič su calcio di rigore), centrando dunque il secondo posto con 10 punti e l'annessa qualificazione alla fase ad eliminazione diretta dopo nove anni dall'ultima conseguita[27]. In virtù di tali punteggi, gli inglesi si piazzano quindi al terzo posto del girone con 8 punti, ottenendo il ripescaggio in Europa League e deludendo largamente le aspettative della vigilia, invece i russi terminano saldamente all'ultimo posto con 4 punti all'attivo.

Squadra P.ti G V P S GF GS DG
Bandiera della Germania Wolfsburg 12 6 4 0 2 9 6 +3
Bandiera dei Paesi Bassi PSV 10 6 3 1 2 8 7 +1
Bandiera dell'Inghilterra Manchester Utd 8 6 2 2 2 7 7 0
Bandiera della Russia CSKA Mosca 4 6 1 1 4 5 9 -4
Eindhoven
15 settembre 2015, ore 20:45 CET
PSV2 – 1
referto
Manchester UtdPhilips Stadion (35.292 spett.)
Arbitro: Bandiera dell'Italia Nicola Rizzoli

Wolfsburg
15 settembre 2015, ore 20:45 CET
Wolfsburg1 – 0
referto
CSKA MoscaVolkswagen-Arena (20.126 spett.)
Arbitro: Bandiera della Norvegia Svein Oddvar Moen

Chimki
30 settembre 2015, ore 20:45 CET
CSKA Mosca3 – 2
referto
PSVArena Chimki (16.152 spett.)
Arbitro: Bandiera della Francia Ruddy Buquet

Manchester
30 settembre 2015, ore 20:45 CET
Manchester Utd2 – 1
referto
WolfsburgOld Trafford (74.811 spett.)
Arbitro: Bandiera dell'Ungheria Viktor Kassai

Chimki
21 ottobre 2015, ore 20:45 CET
CSKA Mosca1 – 1
referto
Manchester UtdArena Chimki (18.457 spett.)
Arbitro: Bandiera della Spagna Carlos Velasco Carballo

Wolfsburg
21 ottobre 2015, ore 20:45 CET
Wolfsburg2 – 0
referto
PSVVolkswagen-Arena (23.375 spett.)
Arbitro: Bandiera della Spagna Alberto Undiano Mallenco

Manchester
3 novembre 2015, ore 20:45 CET
Manchester Utd1 – 0
referto
CSKA MoscaOld Trafford (75.165 spett.)
Arbitro: Bandiera della Polonia Szymon Marciniak

Eindhoven
3 novembre 2015, ore 20:45 CET
PSV2 – 0
referto
WolfsburgPhilips Stadion (35.000 spett.)
Arbitro: Bandiera della Svezia Jonas Eriksson

Chimki
25 novembre 2015, ore 18:00 CET
CSKA Mosca0 – 2
referto
WolfsburgArena Chimki (16.450 spett.)
Arbitro: Bandiera dell'Italia Gianluca Rocchi

Manchester
25 novembre 2015, ore 20:45 CET
Manchester Utd0 – 0
referto
PSVOld Trafford
Arbitro: Bandiera della Rep. Ceca Pavel Královec

Eindhoven
8 dicembre 2015, ore 20:45 CET
PSV2 – 1
referto
CSKA MoscaPhilips Stadion
Arbitro: Bandiera della Spagna David Fernández Borbalán

Wolfsburg
8 dicembre 2015, ore 20:45 CET
Wolfsburg3 – 2
referto
Manchester UtdVolkswagen-Arena
Arbitro: Bandiera della Serbia Milorad Mažić

Gruppo C[modifica | modifica wikitesto]

L'Atlético Madrid, vincitore del proprio girone con 13 punti.

Nel Gruppo C vengono inseriti i portoghesi del Benfica, gli spagnoli dell'Atlético Madrid, i turchi del Galatasaray e i kazaki dell'Astana.

Nella prima giornata, il Benfica batte per 2-0 l'esordiente Astana allo stadio da Luz con le reti di Gaitán e Mītroglou[28]; mentre alla Türk Telekom Arena, l'Atlético Madrid espugna il campo del Galatasaray per 2-0 in virtù della doppietta di Griezmann[29].

Nella seconda giornata, i kazaki strappano un pareggio per 2-2 contro i turchi all'Astana Arena grazie a due autogol, realizzati rispettivamente da Balta e Carole, che fanno appunto da contraltare alla marcatura di Bilal Kısa e all'autorete del portiere Erić, la quale si tratta della terza complessiva nell'incontro[30]. Nell'altra gara, i portoghesi si impongono in rimonta per 2-1 sugli spagnoli allo stadio Vicente Calderón, frutto delle reti di Gaitán e Guedes, che ribaltano l'iniziale vantaggio avversario ad opera di Correa[31].

Nella terza giornata, gli spagnoli prevalgono sui kazaki con un perentorio 4-0 a Madrid in virtù dell'autogol di Dedečko e delle marcature di Saúl Ñíguez, Jackson Martínez e Óliver Torres[32]; mentre ad Istanbul, i turchi sconfiggono i portoghesi per 2-1 con le reti di Podolski e Selçuk İnan, quest'ultima avvenuta su calcio di rigore, che rimontano quella in apertura di Gaitán e consegnano ai padroni di casa la loro prima vittoria nel raggruppamento[33].

Nella quarta giornata, l'Astana blocca a sorpresa l'Atlético Madrid sul pareggio per 0-0 ad Astana[34]; invece nell'altro match, il Benfica si prende la rivincita sul Galatasaray, battendolo per 2-1 a Lisbona con i gol di Jonas e Luisão, intervallati da quello del momentaneo pari avversario ad opera di Podolski[35].

Nella quinta giornata, i portoghesi vanno inizialmente sotto di due reti contro i kazaki, che segnano appunto con Twumasi (primo marcatore in assoluto del proprio club nella manifestazione) e Aničić, ma riescono comunque a strappare un fondamentale pareggio in rimonta per 2-2 all'Astana Arena grazie alla doppietta di Raúl Jiménez, il quale permette agli stessi lusitani di centrare la qualificazione agli ottavi di finale con un turno d'anticipo, a distanza di quattro anni dall'ultima conseguita[36]. Nell'altra partita, gli spagnoli regolano invece i turchi per 2-0 allo stadio Vicente Calderón grazie alla doppietta di Griezmann[37], che qualifica in anticipo anche i madrileni alla fase ad eliminazione diretta.

Nell'ultima giornata, l'Atlético Madrid supera il Benfica per 2-1 allo stadio da Luz (decidono le reti di Saúl Ñíguez e Vietto, cui segue quella inutile avversaria ad opera di Mītroglou) e raggiunge il primo posto in classifica con 13 punti, scavalcando proprio gli stessi portoghesi, piazzatisi invece al secondo posto con 10 punti[38]. Nell'altra gara, il Galatasaray e l'Astana pareggiano per 1-1 alla Türk Telekom Arena: al gol iniziale di Twumasi per gli ospiti risponde quello di Selçuk İnan per i padroni di casa[39]. Tale risultato consente ai turchi di agguantare il terzo posto con 5 punti e l'annesso ripescaggio in Europa League a discapito dei kazaki, che terminano così la loro prima esperienza nella massima competizione europea all'ultimo posto del girone con 4 punti all'attivo.

Squadra P.ti G V P S GF GS DG
Bandiera della Spagna Atlético Madrid 13 6 4 1 1 11 3 +8
Bandiera del Portogallo Benfica 10 6 3 1 2 10 8 +2
Bandiera della Turchia Galatasaray 5 6 1 2 3 6 10 -4
Bandiera del Kazakistan Astana 4 6 0 4 2 5 11 -6
Lisbona
15 settembre 2015, ore 20:45 CET
Benfica2 – 0
referto
AstanaEstádio da Luz (32.799 spett.)
Arbitro: Bandiera della Grecia Anastasios Sidīropoulos

Istanbul
15 settembre 2015, ore 20:45 CET
Galatasaray0 – 2
referto
Atlético MadridTürk Telekom Arena (33.469 spett.)
Arbitro: Bandiera della Polonia Szymon Marciniak

Astana
30 settembre 2015, ore 18:00 CET
Astana2 – 2
referto
GalatasarayAstana Arena (27.264 spett.)
Arbitro: Bandiera della Svezia Martin Strömbergsson

Madrid
30 settembre 2015, ore 20:45 CET
Atlético Madrid1 – 2
referto
BenficaStadio Vicente Calderón (40.938 spett.)
Arbitro: Bandiera dell'Italia Gianluca Rocchi

Madrid
21 ottobre 2015, ore 20:45 CET
Atlético Madrid4 – 0
referto
AstanaStadio Vicente Calderón (33.853 spett.)
Arbitro: Bandiera della Bielorussia Aljaksej Kul'bakoŭ

Istanbul
21 ottobre 2015, ore 20:45 CET
Galatasaray2 – 1
referto
BenficaTürk Telekom Arena (33.615 spett.)
Arbitro: Bandiera della Scozia William Collum

Astana
3 novembre 2015, ore 16:00 CET
Astana0 – 0
referto
Atlético MadridAstana Arena (29.231 spett.)
Arbitro: Bandiera dell'Inghilterra Anthony Taylor

Lisbona
3 novembre 2015, ore 20:45 CET
Benfica2 – 1
referto
GalatasarayEstádio da Luz (35.726 spett.)
Arbitro: Bandiera della Serbia Milorad Mažić

Astana
25 novembre 2015, ore 16:00 CET
Astana2 – 2
referto
BenficaAstana Arena (15.089 spett.)
Arbitro: Bandiera della Francia Ruddy Buquet

Madrid
25 novembre 2015, ore 20:45 CET
Atlético Madrid2 – 0
referto
GalatasarayStadio Vicente Calderón
Arbitro: Bandiera dell'Italia Nicola Rizzoli

Lisbona
8 dicembre 2015, ore 20:45 CET
Benfica1 – 2
referto
Atlético MadridEstádio da Luz
Arbitro: Bandiera della Romania Ovidiu Hațegan

Istanbul
8 dicembre 2015, ore 20:45 CET
Galatasaray1 – 1
referto
AstanaTürk Telekom Arena
Arbitro: Bandiera della Scozia Craig Thomson

Gruppo D[modifica | modifica wikitesto]

L'Etihad Stadium prima dell'inizio del match tra i padroni di casa del Manchester City e la Juventus.

Nel Gruppo D vengono inseriti gli italiani della Juventus, gli inglesi del Manchester City, gli spagnoli del Siviglia e i tedeschi del Borussia M'gladbach.

Nella giornata d'esordio, la Juventus, finalista della precedente edizione, batte in rimonta per 2-1 il Manchester City all'Etihad Stadium grazie alle reti di Mandžukić e Morata, le quali ribaltano appunto l'iniziale autogol di Chiellini a favore dei padroni di casa[40]; mentre allo stadio Ramón Sánchez-Pizjuán, il Siviglia, detentore dell'Europa League, ha la meglio sul Borussia M'gladbach con un perentorio 3-0, frutto delle marcature di Gameiro, Banega e Konopljanka, tornando così al successo nella competizione dopo sei anni d'assenza[41].

Nella seconda giornata, gli inglesi superano i tedeschi per 2-1 al Borussia-Park con i gol di Demichelis e Agüero, quest'ultimo avvenuto in pieno recupero su calcio di rigore, rimontando così lo svantaggio iniziale ad opera di Stindl[42]; invece allo Juventus Stadium, gli italiani prevalgono per 2-0 sugli spagnoli in virtù delle reti di Morata e Zaza[43].

Nella terza giornata, i tedeschi riescono a bloccare gli italiani sul pareggio per 0-0 a Torino[44]; mentre a Manchester, gli inglesi vincono nuovamente in rimonta per 2-1, questa volta ai danni degli spagnoli, che capitolano a causa dell'autogol di Rami e della rete in extremis di De Bruyne dopo essere passati inizialmente in vantaggio con Konopljanka[45].

Nella quarta giornata, il Borussia M'gladbach e la Juventus si dividono di nuovo la posta in palio con un pareggio per 1-1 a Mönchengladbach: al gol di Johnson per i teutonici risponde quello di Lichtsteiner per i torinesi[46] (quest'ultimo eletto successivamente come il più bello dell'intera edizione)[47]. Nell'altra gara, il Siviglia viene nuovamente sconfitto dal Manchester City, perdendo per 3-1 a Siviglia sotto i colpi di Sterling, Fernandinho e Bony, inframezzati dalla marcatura di Trémoulinas per i padroni di casa[48]. Tale risultato permette dunque ai mancuniani di centrare la qualificazione agli ottavi di finale con due turni d'anticipo.

Nella quinta giornata, i tedeschi colgono il primo trionfo nel raggruppamento, nonché il primo nella competizione dopo trentotto anni d'assenza, a discapito degli spagnoli, battendoli nettamente per 4-2 al Borussia-Park con la doppietta di Stindl e le marcature di Johnson e Raffael, cui seguono quelle avversarie ad opera di Vitolo e Banega, le quali rendono meno pesante il passivo per gli andalusi[49]. Nell'altra partita, gli italiani sconfiggono invece gli inglesi per 1-0 allo Juventus Stadium grazie alla decisiva rete di Mandžukić, che qualifica appunto i piemontesi agli ottavi di finale con un turno d'anticipo[50] e condanna sia i teutonici, sia gli iberici alla prematura eliminazione dal torneo.

Nell'ultima giornata, il Manchester City agguanta il primo posto in classifica con 12 punti dopo aver prevalso per 4-2 sul Borussia M'Gladbach all'Etihad Stadium (decidono la doppietta di Sterling e i gol di Bony e David Silva, mentre sono di Korb e Raffael le uniche marcature messe a segno dagli ospiti)[51], sorpassando così la Juventus, sconfitta nel frattempo per 1-0 dal Siviglia allo stadio Ramón Sánchez-Pizjuán (decide la rete dell'ex Llorente)[52] e piazzatasi dunque al secondo posto con 11 punti. In virtù di quest'ultima vittoria, gli spagnoli ottengono il terzo posto con 6 punti ed il conseguente ripescaggio in Europa League a discapito dei tedeschi, giunti all'ultimo posto del girone con 5 punti all'attivo.

Squadra P.ti G V P S GF GS DG
Bandiera dell'Inghilterra Manchester City 12 6 4 0 2 12 8 +4
Bandiera dell'Italia Juventus 11 6 3 2 1 6 3 +3
Bandiera della Spagna Siviglia 6 6 2 0 4 8 11 -3
Bandiera della Germania Borussia M'gladbach 5 6 1 2 3 8 12 -4
Manchester
15 settembre 2015, ore 20:45 CET
Manchester City1 – 2
referto
JuventusCity of Manchester Stadium (50.363 spett.)
Arbitro: Bandiera della Slovenia Damir Skomina

Siviglia
15 settembre 2015, ore 20:45 CET
Siviglia3 – 0
referto
Borussia M'gladbachStadio Ramón Sánchez-Pizjuán (36.959 spett.)
Arbitro: Bandiera della Rep. Ceca Pavel Královec

Mönchengladbach
30 settembre 2015, ore 20:45 CET
Borussia M'gladbach1 – 2
referto
Manchester CityStadion im Borussia-Park (46.217 spett.)
Arbitro: Bandiera della Francia Clément Turpin

Torino
30 settembre 2015, ore 20:45 CET
Juventus2 – 0
referto
SivigliaJuventus Stadium (36.499 spett.)
Arbitro: Bandiera della Svezia Jonas Eriksson

Torino
21 ottobre 2015, ore 20:45 CET
Juventus0 – 0
referto
Borussia M'gladbachJuventus Stadium (40.940 spett.)
Arbitro: Bandiera della Scozia Craig Thomson

Manchester
21 ottobre 2015, ore 20:45 CET
Manchester City2 – 1
referto
SivigliaCity of Manchester Stadium (45.595 spett.)
Arbitro: Bandiera dei Paesi Bassi Bas Nijhuis

Mönchengladbach
3 novembre 2015, ore 20:45 CET
Borussia M'gladbach1 – 1
referto
JuventusStadion im Borussia-Park (46.217 spett.)
Arbitro: Bandiera dei Paesi Bassi Björn Kuipers

Siviglia
3 novembre 2015, ore 20:45 CET
Siviglia1 – 3
referto
Manchester CityStadio Ramón Sánchez-Pizjuán (39.261 spett.)
Arbitro: Bandiera della Norvegia Svein Oddvar Moen

Mönchengladbach
25 novembre 2015, ore 20:45 CET
Borussia M'gladbach4 – 2
referto
SivigliaStadion im Borussia-Park (45.177[53] spett.)
Arbitro: Bandiera della Slovenia Damir Skomina

Torino
25 novembre 2015, ore 20:45 CET
Juventus1 – 0
referto
Manchester CityJuventus Stadium (38.193[54] spett.)
Arbitro: Bandiera della Germania Felix Brych

Manchester
8 dicembre 2015, ore 20:45 CET
Manchester City4 – 2
referto
Borussia M'gladbachCity of Manchester Stadium (41.829 spett.)
Arbitro: Bandiera dei Paesi Bassi Danny Makkelie

Siviglia
8 dicembre 2015, ore 20:45 CET
Siviglia1 – 0
referto
JuventusStadio Ramón Sánchez-Pizjuán (35.583[55] spett.)
Arbitro: Bandiera della Polonia Szymon Marciniak

Gruppo E[modifica | modifica wikitesto]

Il Camp Nou prima del match fra i padroni di casa del Barcellona e il Bayer Leverkusen.

Nel Gruppo E vengono inseriti gli spagnoli del Barcellona, i tedeschi del Bayer Leverkusen, gli italiani della Roma e i bielorussi del BATĖ Borisov.

Nella giornata d'esordio, il Bayer Leverkusen prevale nettamente per 4-1 sul BATĖ Borisov alla BayArena grazie alla doppietta di Çalhanoğlu e alle reti di Mehmedi e Hernández, inframezzate da quella del momentaneo pari avversario ad opera di Milunović[56]; mentre allo stadio Olimpico, la Roma riesce a bloccare i campioni in carica del Barcellona sul pareggio per 1-1[57]: al gol iniziale di Suárez per i catalani risponde lo splendido pallonetto da centrocampo di Florenzi per i capitolini[58].

Nella seconda giornata, gli spagnoli battono in rimonta i tedeschi per 2-1 al Camp Nou con le marcature di Sergi Roberto e Suárez, le quali ribaltano appunto l'iniziale vantaggio ospite di Papadopoulos[59]; invece alla Barysaŭ-Arėna, i bielorussi superano a sorpresa gli italiani per 3-2 in virtù della doppietta di Mladenović e del gol di Stasevič, cui seguono quelli inutili avversari ad opera di Gervinho e Torosidīs, che accorciano solamente le distanze[60].

Nella terza giornata, i tedeschi e gli italiani si rendono protagonisti di un rocambolesco pareggio per 4-4 a Leverkusen: i teutonici vanno a segno con Kampl, Mehmedi e Hernández, quest'ultimo autore di una doppietta, mentre per i romani sono De Rossi (anch'egli con una doppietta), Iago Falque e Pjanić (in gol su calcio di punizione) a scrivere il proprio nome sul tabellino dei marcatori[61]. Nell'altra gara, gli spagnoli espugnano invece il campo dei bielorussi, trionfando per 2-0 a Borisov con la doppietta di Rakitić[62].

Nella quarta giornata, il Barcellona sconfigge nuovamente il BATĖ Borisov, imponendosi con un perentorio 3-0 a Barcellona grazie alla doppietta di Neymar e alla rete di Suárez[63]; invece a Roma, il Bayer Leverkusen capitola per 3-2 in un'altra partita al cardiopalma contro la Roma, che coglie così il primo successo nel raggruppamento in virtù delle marcature di Salah, Džeko e Pjanić (a segno su calcio di rigore), le quali fanno appunto da contraltare a quelle avversarie ad opera di Mehmedi e Hernández[64].

Nella quinta giornata, i bielorussi bloccano i tedeschi sul pareggio per 1-1 alla Barysaŭ-Arėna: al gol in apertura di Hardzjajčuk per i padroni di casa replica quello di Mehmedi per gli ospiti[65]; mentre al Camp Nou, gli spagnoli travolgono gli italiani con un clamoroso 6-1, frutto delle rispettive doppiette di Suárez e Messi e delle reti di Piqué e Adriano, cui segue quella inutile di Džeko in pieno recupero, che permettono dunque ai catalani di accedere agli ottavi di finale con un turno d'anticipo[66].

Nell'ultima giornata, il Barcellona consolida il primo posto in classifica con 14 punti dopo aver pareggiato per 1-1 alla BayArena con il Bayer Leverkusen (alla rete iniziale di Messi per gli iberici risponde quella di Hernández per i teutonici)[67]; invece allo stadio Olimpico, la Roma non va oltre il pari per 0-0 contro il BATĖ Borisov[68]. In seguito a tali risultati, gli italiani e i tedeschi terminano il girone a pari merito con 6 punti, ma sono i primi a centrare la qualificazione agli ottavi di finale (eguagliando il record minimo di punti stabilito dallo Zenit San Pietroburgo nell'edizione 2013-2014) per via degli scontri diretti favorevoli nei confronti degli stessi teutonici, che si piazzano così al terzo posto e conseguono il ripescaggio in Europa League, mentre i bielorussi chiudono d'altro canto all'ultimo posto del gruppo con 5 punti all'attivo.

Squadra P.ti G V P S GF GS DG
Bandiera della Spagna Barcellona 14 6 4 2 0 15 4 +11
Bandiera dell'Italia Roma 6 6 1 3 2 11 16 -5
Bandiera della Germania Bayer Leverkusen 6 6 1 3 2 13 12 +1
Bandiera della Bielorussia BATĖ Borisov 5 6 1 2 3 5 12 -7
Leverkusen
16 settembre 2015, ore 20:45 CET
Bayer Leverkusen4 – 1
referto
BATĖ BorisovBayArena (24.280 spett.)
Arbitro: Bandiera dei Paesi Bassi Danny Makkelie

Roma
16 settembre 2015, ore 20:45 CET
Roma1 – 1
referto
BarcellonaStadio Olimpico (57.836 spett.)
Arbitro: Bandiera dei Paesi Bassi Björn Kuipers

Barcellona
29 settembre 2015, ore 20:45 CET
Barcellona2 – 1
referto
Bayer LeverkusenCamp Nou (68.694 spett.)
Arbitro: Bandiera dell'Inghilterra Martin Atkinson

Barysaŭ
29 settembre 2015, ore 20:45 CET
BATĖ Borisov3 – 2
referto
RomaBarysaŭ-Arėna (12.767 spett.)
Arbitro: Bandiera dell'Inghilterra Mark Clattenburg

Barysaŭ
20 ottobre 2015, ore 20:45 CET
BATĖ Borisov0 – 2
referto
BarcellonaBarysaŭ-Arėna (13.074 spett.)
Arbitro: Bandiera del Portogallo Manuel de Sousa

Leverkusen
20 ottobre 2015, ore 20:45 CET
Bayer Leverkusen4 – 4
referto
RomaBayArena (29.412 spett.)
Arbitro: Bandiera dell'Ungheria Viktor Kassai

Barcellona
4 novembre 2015, ore 20:45 CET
Barcellona3 – 0
referto
BATĖ BorisovCamp Nou (68.502 spett.)
Arbitro: Bandiera dell'Ungheria István Vad

Roma
4 novembre 2015, ore 20:45 CET
Roma3 – 2
referto
Bayer LeverkusenStadio Olimpico (38.361 spett.)
Arbitro: Bandiera della Russia Sergej Karasëv

Barysaŭ
24 novembre 2015, ore 18:00 CET
BATĖ Borisov1 – 1
referto
Bayer LeverkusenBarysaŭ Arena (12.601 spett.)
Arbitro: Bandiera della Francia Clément Turpin

Barcellona
24 novembre 2015, ore 20:45 CET
Barcellona6 – 1
referto
RomaCamp Nou (71.433 spett.)
Arbitro: Bandiera della Turchia Cüneyt Çakır

Leverkusen
9 dicembre 2015, ore 20:45 CET
Bayer Leverkusen1 – 1
referto
BarcellonaBayArena (29.412 spett.)
Arbitro: Bandiera dell'Inghilterra Mark Clattenburg

Roma
9 dicembre 2015, ore 20:45 CET
Roma0 – 0
referto
BATĖ BorisovStadio Olimpico (29.489 spett.)
Arbitro: Bandiera dell'Inghilterra Martin Atkinson

Gruppo F[modifica | modifica wikitesto]

Il bavarese Douglas Costa, in azione durante il match esterno del Bayern Monaco contro la Dinamo Zagabria.

Nel Gruppo F vengono inseriti i tedeschi del Bayern Monaco, gli inglesi dell'Arsenal, i greci dell'Olympiakos e i croati della Dinamo Zagabria.

Nella prima giornata, la Dinamo Zagabria batte inaspettatamente l'Arsenal per 2-1 allo stadio Maksimir con le reti di Pivarić e Fernandes, cui segue quella avversaria di Walcott nel finale, centrando così la prima vittoria nella competizione dopo sedici anni dall'ultima ottenuta[69]; mentre nell'altra gara, il Bayern Monaco ha la meglio sull'Olympiakos con un perentorio 3-0 allo stadio Karaiskakīs, frutto della doppietta di Müller e del gol di Götze[70].

Nella seconda giornata, i greci prevalgono a sorpresa sugli inglesi per 3-2 all'Emirates Stadium grazie all'autorete del portiere Ospina e alle marcature di Pardo e Finnbogason, le quali fanno appunto da contraltare a quelle avversarie di Walcott e Sánchez[71]; invece all'Allianz Arena, i tedeschi travolgono i croati con un sonoro 5-0 in virtù della tripletta di Lewandowski e delle reti di Götze e Douglas Costa[72].

Nella terza giornata, gli inglesi colgono il primo successo nel raggruppamento a discapito dei tedeschi, sconfiggendoli per 2-0 a Londra con i gol di Giroud e Özil, quest'ultimo avvenuto in pieno recupero[73]; mentre a Zagabria, i greci espugnano il campo dei croati per 1-0 con la decisiva rete di Ideye[74].

Nella quarta giornata, il Bayern Monaco si prende la rivincita sull'Arsenal, battendolo con un altisonante 5-1 a Monaco di Baviera grazie alla doppietta di Müller e alle reti di Lewandowski, Alaba e Robben[75]; invece ad Atene, l'Olympiakos si impone nuovamente sulla Dinamo Zagabria in virtù della cruciale doppietta di Pardo, che rimonta l'iniziale vantaggio balcanico ad opera di Hodžić[76].

Nella quinta giornata, gli inglesi hanno la meglio sui croati all'Emirates Stadium con la doppietta di Sánchez ed il gol di Özil, i quali sanciscono appunto la vittoria dei londinesi per 3-0, nonché la prematura fine della stagione europea dei balcanici[77]; mentre nell'altra gara, i tedeschi superano i greci con un netto 4-0 all'Allianz Arena, frutto delle marcature di Douglas Costa, Lewandowski, Müller e Coman, che sugellano così la qualificazione dei teutonici agli ottavi di finale con un turno d'anticipo[78].

Nell'ultima giornata, il Bayern Monaco conferma il primo posto in classifica con 15 punti dopo aver sconfitto la Dinamo Zagabria per 2-0 allo stadio Maksimir (decide la doppietta di Lewandowski)[79]; mentre allo stadio Karaiskakīs, l'Arsenal prevale nettamente per 3-0 sull'Olympiakos grazie alla tripletta di Giroud[80]. In seguito a tali risultati, gli inglesi e i greci terminano il girone a pari merito con 9 punti, ma sono i londinesi ad agguantare tuttavia il secondo posto e l'annessa qualificazione agli ottavi di finale (la sedicesima consecutiva) per via di una miglior differenza reti negli scontri diretti avuti proprio con gli ellenici, i quali giungono solamente al terzo posto ed ottengono così il ripescaggio in Europa League, mentre i croati rimangono saldamente all'ultimo posto con 3 punti all'attivo.

Squadra P.ti G V P S GF GS DG
Bandiera della Germania Bayern Monaco 15 6 5 0 1 19 3 +16
Bandiera dell'Inghilterra Arsenal 9 6 3 0 3 12 10 +2
Bandiera della Grecia Olympiakos 9 6 3 0 3 6 13 -7
Bandiera della Croazia Dinamo Zagabria 3 6 1 0 5 3 14 -11
Zagabria
16 settembre 2015, ore 20:45 CET
Dinamo Zagabria2 – 1
referto
ArsenalStadio Maksimir (17.840 spett.)
Arbitro: Bandiera della Romania Ovidiu Hațegan

Il Pireo
16 settembre 2015, ore 20:45 CET
Olympiakos0 – 3
referto
Bayern MonacoStadio Karaiskákis (31.688 spett.)
Arbitro: Bandiera della Spagna Carlos Velasco Carballo

Londra
29 settembre 2015, ore 20:45 CET
Arsenal2 – 3
referto
OlympiakosEmirates Stadium (59.428 spett.)
Arbitro: Bandiera dei Paesi Bassi Bas Nijhuis

Monaco di Baviera
29 settembre 2015, ore 20:45 CET
Bayern Monaco5 – 0
referto
Dinamo ZagabriaAllianz Arena (70.000 spett.)
Arbitro: Bandiera della Bielorussia Aljaksej Kul'bakoŭ

Londra
20 ottobre 2015, ore 20:45 CET
Arsenal2 – 0
referto
Bayern MonacoEmirates Stadium (49.824 spett.)
Arbitro: Bandiera della Turchia Cüneyt Çakır

Zagabria
20 ottobre 2015, ore 20:45 CET
Dinamo Zagabria0 – 1
referto
OlympiakosStadio Maksimir (13.678 spett.)
Arbitro: Bandiera dell'Italia Paolo Tagliavento

Monaco di Baviera
4 novembre 2015, ore 20:45 CET
Bayern Monaco5 – 1
referto
ArsenalAllianz Arena (75.000 spett.)
Arbitro: Bandiera dell'Italia Gianluca Rocchi

Il Pireo
4 novembre 2015, ore 20:45 CET
Olympiakos2 – 1
referto
Dinamo ZagabriaStadio Karaiskákis (31.473 spett.)
Arbitro: Bandiera della Spagna Antonio Mateu Lahoz

Londra
24 novembre 2015, ore 20:45 CET
Arsenal3 – 0
referto
Dinamo ZagabriaEmirates Stadium (58.978 spett.)
Arbitro: Bandiera dell'Ungheria Viktor Kassai

Monaco di Baviera
24 novembre 2015, ore 20:45 CET
Bayern Monaco4 – 0
referto
OlympiakosAllianz Arena (70.000 spett.)
Arbitro: Bandiera della Svezia Jonas Eriksson

Zagabria
9 dicembre 2015, ore 20:45 CET
Dinamo Zagabria0 – 2
referto
Bayern MonacoStadio Maksimir
Arbitro: Bandiera della Svezia Martin Strömbergsson

Il Pireo
9 dicembre 2015, ore 20:45 CET
Olympiakos0 – 3
referto
ArsenalStadio Karaiskákis
Arbitro: Bandiera dell'Italia Nicola Rizzoli

Gruppo G[modifica | modifica wikitesto]

L'israeliano Zahavi (a sinistra) e il brasiliano Ramires (a destra) durante una fase del match dello Stamford Bridge tra i padroni di casa del Chelsea e il Maccabi Tel Aviv.

Nel Gruppo G vengono inseriti gli inglesi del Chelsea, i portoghesi del Porto, gli ucraini della Dinamo Kiev e gli israeliani del Maccabi Tel Aviv.

Nella giornata d'esordio, il Chelsea batte nettamente per 4-0 il Maccabi Tel Aviv allo Stamford Bridge con le reti di Willian, Oscar, Diego Costa e Fàbregas[81]; mentre allo stadio Olimpijs’kyj, la Dinamo Kiev impone al Porto il pareggio per 2-2: i padroni di casa vanno a segno con Husjev e Bujal's'kij, quest'ultimo in gol in pieno recupero, invece gli ospiti controbattono con la doppietta di Aboubakar[82].

Nella seconda giornata, gli ucraini superano per 2-0 gli israeliani allo stadio Sammy Ofer grazie alle marcature di Jarmolenko e Júnior Moraes, ritrovando inoltre la vittoria in una trasferta della competizione dopo sette anni dall'ultima conseguita[83]; mentre nell'altra partita, i portoghesi prevalgono a sorpresa per 2-1 sugli inglesi allo stadio do Dragão, frutto delle reti di André André e Maicon, intervallati da quella del momentaneo pari avversario ad opera di Willian su calcio di punizione[84]. In tale match, il portiere dei lusitani, Casillas, stabilisce il record assoluto di presenze nella storia della manifestazione, arrivando a quota 152 gare giocate e superando quello appartenuto a Xavi (fermo a 151)[85].

Nella terza giornata, gli ucraini riescono a bloccare gli inglesi sul pareggio per 0-0 a Kiev, merito di una buona prestazione difensiva[86]; invece a Porto, i portoghesi sconfiggono facilmente gli israeliani per 2-0 con i gol di Aboubakar e Brahimi[87]. Durante quest'ultima gara, il centrocampista dei lusitani, Rúben Neves, diventa il più giovane capitano di sempre nella storia del torneo, vestendo la fascia della propria squadra all'età di 18 anni e 221 giorni ed infrangendo così il precedente record di van der Vaart (20 anni e 217 giorni)[88].

Nella quarta giornata, il Chelsea batte per 2-1 la Dinamo Kiev a Londra in virtù dell'autorete di Dragović e del gol di Willian su calcio di punizione, inframezzati dalla marcatura del momentaneo pari ospite ad opera dello stesso difensore austriaco[89]; mentre ad Haifa, il Porto espugna il campo del Maccabi Tel Aviv per 3-1 con le reti di Tello, André André e Layún, cui segue quella inutile di Zahavi su calcio di rigore per i padroni di casa, i quali subiscono dunque la quarta sconfitta consecutiva nel raggruppamento e la conseguente prematura eliminazione dalla competizione[90].

Nella quinta giornata, gli inglesi travolgono gli israeliani con un sonoro 4-0 allo stadio Sammy Ofer grazie ai gol di Cahill, Oscar, Willian e Zouma[91]; invece allo stadio do Dragão, gli ucraini si impongono per 2-0 sul terreno dei portoghesi con le marcature di Jarmolenko e Derlis González, andando ad infliggere ai lusitani la loro primissima sconfitta stagionale[92].

Nell'ultima giornata, il Chelsea prevale per 2-0 sul Porto allo Stamford Bridge (decidono l'autorete di Marcano e il gol di Willian) e centra il primo posto in classifica con 13 punti e l'annessa qualificazione agli ottavi di finale[93]; mentre la Dinamo Kiev trionfa per 1-0 contro il Maccabi Tel Aviv allo stadio Olimpijs’kyj (decide la marcatura di Harmaš) e passa anch'essa alla fase ad eliminazione diretta dopo sedici anni dall'ultima volta grazie al secondo posto con 11 punti[94], scavalcando così gli stessi portoghesi, giunti solamente al terzo posto con 10 punti per ottenere il ripescaggio in Europa League. Gli israeliani terminano invece il girone all'ultimo posto senza alcuna vittoria, né punti conquistati, e con un solo gol realizzato in sei partite[95].

Squadra P.ti G V P S GF GS DG
Bandiera dell'Inghilterra Chelsea 13 6 4 1 1 13 3 +10
Bandiera dell'Ucraina Dinamo Kiev 11 6 3 2 1 8 4 +4
Bandiera del Portogallo Porto 10 6 3 1 2 9 8 +1
Bandiera d'Israele Maccabi Tel Aviv 0 6 0 0 6 1 16 -15
Londra
16 settembre 2015, ore 20:45 CET
Chelsea4 – 0
referto
Maccabi Tel AvivStamford Bridge (40.684 spett.)
Arbitro: Bandiera della Germania Felix Zwayer

Kiev
16 settembre 2015, ore 20:45 CET
Dinamo Kiev2 – 2
referto
PortoStadio Olimpico (52.369 spett.)
Arbitro: Bandiera della Germania Felix Brych

Haifa
29 settembre 2015, ore 20:45 CET
Maccabi Tel Aviv0 – 2
referto
Dinamo KievStadio Sammy Ofer (27.100 spett.)
Arbitro: Bandiera della Spagna David Fernández Borbalán

Porto
29 settembre 2015, ore 20:45 CET
Porto2 – 1
referto
ChelseaEstádio do Dragão (46.120 spett.)
Arbitro: Bandiera della Spagna Antonio Mateu Lahoz

Kiev
20 ottobre 2015, ore 20:45 CET
Dinamo Kiev0 – 0
referto
ChelseaStadio Olimpico (60.291 spett.)
Arbitro: Bandiera della Slovenia Damir Skomina

Porto
20 ottobre 2015, ore 20:45 CET
Porto2 – 0
referto
Maccabi Tel AvivEstádio do Dragão (35.209 spett.)
Arbitro: Bandiera della Francia Clément Turpin

Londra
4 novembre 2015, ore 20:45 CET
Chelsea2 – 1
referto
Dinamo KievStamford Bridge (41.241 spett.)
Arbitro: Bandiera della Rep. Ceca Pavel Královec

Haifa
4 novembre 2015, ore 20:45 CET
Maccabi Tel Aviv1 – 3
referto
PortoStadio Sammy Ofer (26.745 spett.)
Arbitro: Bandiera della Grecia Anastasios Sidīropoulos

Haifa
24 novembre 2015, ore 20:45 CET
Maccabi Tel Aviv0 – 4
referto
ChelseaStadio Sammy Ofer (29.121 spett.)
Arbitro: Bandiera della Spagna Alberto Undiano Mallenco

Porto
24 novembre 2015, ore 20:45 CET
Porto0 – 2
referto
Dinamo KievEstádio do Dragão (31.220 spett.)
Arbitro: Bandiera della Spagna Carlos Velasco Carballo

Londra
9 dicembre 2015, ore 20:45 CET
Chelsea2 – 0
referto
PortoStamford Bridge
Arbitro: Bandiera della Turchia Cüneyt Çakır

Kiev
9 dicembre 2015, ore 20:45 CET
Dinamo Kiev1 – 0
referto
Maccabi Tel AvivStadio Olimpico
Arbitro: Bandiera dei Paesi Bassi Björn Kuipers

Gruppo H[modifica | modifica wikitesto]

Lo Zenit San Pietroburgo, vincitore del proprio girone con 15 punti.

Nel Gruppo H vengono inseriti i russi dello Zenit San Pietroburgo, gli spagnoli del Valencia, i francesi dell'Olympique Lione e i belgi del Gent.

Nella prima giornata, l'esordiente Gent strappa un insperato pareggio per 1-1 contro l'Olympique Lione alla Ghelamco Arena: all'iniziale rete di Jallet per i transalpini risponde quella di Milićević per i fiamminghi, i quali riescono a mantenere il risultato anche in nove uomini grazie ad un'ottima prestazione corale e difensiva, condita dalla cruciale parata del portiere Sels, che neutralizza un calcio di rigore battuto da Lacazette nel finale di gara[96]. Nell'altro match, lo Zenit San Pietroburgo prevale con un pirotecnico 3-2 sul Valencia allo stadio Mestalla, frutto della doppietta di Hulk e del gol di Witsel, che fanno appunto da contraltare alle marcature avversarie di João Cancelo e André Gomes[97].

Nella seconda giornata, gli spagnoli hanno la meglio sui francesi per 1-0 allo Stade de Gerland con il decisivo gol di Feghouli[98]; mentre allo stadio Petrovskij, i russi superano i belgi per 2-1 in virtù delle reti di Dzjuba e Šatov, intervallate da quella del momentaneo pari ospite ad opera di Matton[99].

Nella terza giornata, i russi sconfiggono pure i francesi, imponendosi per 3-1 a San Pietroburgo con le marcature di Dzjuba, Hulk e Danny, inframezzate da quella avversaria di Lacazette[100]; invece a Valencia, gli spagnoli hanno ragione dei belgi col punteggio di 2-1, sugellato dal gol di Feghouli e dall'autorete di Mitrović, con quest'ultima che rende vano il provvisorio pari fiammingo ad opera di Foket[101].

Nella quarta giornata, lo Zenit San Pietroburgo batte nuovamente l'Olympique Lione, vincendo con un netto 2-0 a Lione grazie alla doppietta di Dzjuba[102] ed ottenendo così la qualificazione agli ottavi di finale con due turni d'anticipo; mentre nell'altra partita, il Gent si prende la rivincita sul Valencia, prevalendo per 1-0 a Gand con la risolutiva rete di Kums su calcio di rigore[103], che permette inoltre ai padroni di casa di agguantare la loro prima storica vittoria nella competizione.

Nella quinta giornata, i russi trionfano per 2-0 sugli spagnoli allo stadio Petrovskij con i gol di Šatov e Dzjuba[104], centrando appunto il quinto successo consecutivo nel raggruppamento; invece allo Stade de Gerland, i belgi espugnano il campo dei francesi col risultato di 2-1, scaturito dalle reti di Milićević (a segno su calcio di punizione) e Coulibaly, quest'ultima avvenuta in pieno recupero, che rimontano il vantaggio iniziale dei transalpini ad opera di Ferri e pongono definitivamente fine alla loro stagione europea[105].

Nell'ultima giornata, il Gent arreca al già qualificato Zenit San Pietroburgo la sua prima sconfitta nel girone, battendolo per 2-1 alla Ghelamco Arena (decidono le marcature di Depoitre e Milićević, intervallate da quella del momentaneo pari di Dzjuba) e centrando così la sua prima storica qualificazione agli ottavi di finale grazie all'ottenimento del secondo posto con 10 punti, alle spalle degli stessi russi, classificatisi al primo posto con 15 punti[106]. Nell'altra gara, l'Olympique Lione trova invece la sua prima vittoria in tale gruppo a discapito del Valencia, sconfiggendolo per 2-0 allo stadio Mestalla con i gol di Cornet e Lacazette[107], i quali non evitano tuttavia l'arrivo all'ultimo posto con 4 punti, ma impongono d'altro canto il terzo posto agli spagnoli con 6 punti e il loro annesso ripescaggio in Europa League.

Squadra P.ti G V P S GF GS DG
Bandiera della Russia Zenit San Pietroburgo 15 6 5 0 1 13 6 +7
Bandiera del Belgio Gent 10 6 3 1 2 8 7 +1
Bandiera della Spagna Valencia 6 6 2 0 4 5 9 -4
Bandiera della Francia Olympique Lione 4 6 1 1 4 5 9 -4
Gand
16 settembre 2015, ore 20:45 CET
Gent1 – 1
referto
Olympique LioneGhelamco Arena (19.601 spett.)
Arbitro: Bandiera della Scozia William Collum

Valencia
16 settembre 2015, ore 20:45 CET
Valencia2 – 3
referto
Zenit San PietroburgoEstadio de Mestalla (28.005 spett.)
Arbitro: Bandiera della Scozia Craig Thomson

Lione
29 settembre 2015, ore 20:45 CET
Olympique Lione0 – 1
referto
ValenciaStade de Gerland (33.534 spett.)
Arbitro: Bandiera della Serbia Milorad Mažić

San Pietroburgo
29 settembre 2015, ore 20:45 CET
Zenit San Pietroburgo2 – 1
referto
GentStadio Petrovskij (18.095 spett.)
Arbitro: Bandiera della Slovenia Matej Jug

Valencia
20 ottobre 2015, ore 20:45 CET
Valencia2 – 1
referto
GentEstadio de Mestalla (38.207 spett.)
Arbitro: Bandiera della Germania Felix Zwayer

San Pietroburgo
20 ottobre 2015, ore 20:45 CET
Zenit San Pietroburgo3 – 1
referto
Olympique LioneStadio Petrovskij (17.517 spett.)
Arbitro: Bandiera dell'Inghilterra Martin Atkinson

Gand
4 novembre 2015, ore 20:45 CET
Gent1 – 0
referto
ValenciaGhelamco Arena (19.452 spett.)
Arbitro: Bandiera dell'Italia Daniele Orsato

Lione
4 novembre 2015, ore 20:45 CET
Olympique Lione0 – 2
referto
Zenit San PietroburgoStade de Gerland (30.173 spett.)
Arbitro: Bandiera della Germania Felix Brych

San Pietroburgo
24 novembre 2015, ore 18:00 CET
Zenit San Pietroburgo2 – 0
referto
ValenciaStadio Petrovskij (17.002 spett.)
Arbitro: Bandiera della Norvegia Svein Oddvar Moen

Lione
24 novembre 2015, ore 20:45 CET
Olympique Lione1 – 2
referto
GentStade de Gerland (30.206 spett.)
Arbitro: Bandiera della Russia Sergej Gennad'evič Karasëv

Gand
9 dicembre 2015, ore 20:45 CET
Gent2 – 1
referto
Zenit San PietroburgoGhelamco Arena
Arbitro: Bandiera del Portogallo Manuel de Sousa

Valencia
9 dicembre 2015, ore 20:45 CET
Valencia0 – 2
referto
Olympique LioneEstadio de Mestalla
Arbitro: Bandiera della Slovenia Matej Jug

Classifica marcatori[modifica | modifica wikitesto]

Gol Rigori Giocatore Squadra
11 2 Bandiera del Portogallo Cristiano Ronaldo Real Madrid
7 Bandiera della Polonia Robert Lewandowski Bayern Monaco
6 Bandiera della Russia Artëm Dzjuba Zenit San Pietroburgo
5 Bandiera del Brasile Willian Chelsea
5 1 Bandiera della Francia Olivier Giroud Arsenal
5 1 Bandiera della Germania Thomas Müller Bayern Monaco
5 1 Bandiera del Messico Javier Hernández Bayer Leverkusen
5 1 Bandiera dell'Uruguay Luis Suárez Barcellona
4 Bandiera della Francia Karim Benzema Real Madrid
4 Bandiera della Francia Antoine Griezmann Atlético Madrid
4 Bandiera della Svizzera Admir Mehmedi Bayer Leverkusen
3 Bandiera dell'Argentina Ángel Di María Paris Saint-Germain
3 Bandiera dell'Argentina Nicolás Gaitán Benfica
3 Bandiera dell'Argentina Lionel Messi Barcellona
3 Bandiera del Brasile Hulk Zenit San Pietroburgo
3 Bandiera del Camerun Vincent Aboubakar Porto
3 Bandiera del Cile Alexis Sánchez Arsenal
3 Bandiera della Colombia Felipe Pardo Olympiakos
3 Bandiera della Germania Lars Stindl Borussia M'gladbach
3 Bandiera dell'Inghilterra Raheem Sterling Manchester City
3 Bandiera della Svizzera Danijel Milićević Gent
3 1 Bandiera del Brasile Alex Teixeira Šachtar
3 1 Bandiera della Costa d'Avorio Seydou Doumbia CSKA Mosca

Note[modifica | modifica wikitesto]

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  9. ^ UEFA.com, Il Real si qualifica con Nacho | UEFA Champions League, su UEFA.com, 3 novembre 2015. URL consultato il 23 ottobre 2023.
  10. ^ UEFA.com, Lo Shakhtar si sblocca | UEFA Champions League, su UEFA.com, 3 novembre 2015. URL consultato il 23 ottobre 2023.
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Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

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