Druento

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Druento
comune
Druento – Stemma
Druento – Bandiera
Druento – Veduta
Druento – Veduta
Il municipio
Localizzazione
StatoBandiera dell'Italia Italia
Regione Piemonte
Città metropolitana Torino
Amministrazione
SindacoCarlo Vietti (Insieme per Druento) dal 2019
Territorio
Coordinate45°08′05.09″N 7°34′35.82″E / 45.134748°N 7.576618°E45.134748; 7.576618 (Druento)
Altitudine285 m s.l.m.
Superficie27,54 km²
Abitanti9 027[1] (30-11-2023)
Densità327,78 ab./km²
Comuni confinantiCollegno, Fiano, La Cassa, Pianezza, Robassomero, San Gillio, Venaria Reale
Altre informazioni
Cod. postale10040
Prefisso011
Fuso orarioUTC+1
Codice ISTAT001099
Cod. catastaleD373
TargaTO
Cl. sismicazona 3 (sismicità bassa)[2]
Cl. climaticazona E, 2 781 GG[3]
Nome abitantidruentini
PatronoBeata Vergine del santo Rosario
Giorno festivo2 ottobre
Cartografia
Mappa di localizzazione: Italia
Druento
Druento
Druento – Mappa
Druento – Mappa
Localizzazione del comune di Druento nella città metropolitana di Torino.
Sito istituzionale

Druento (AFI: /dru'εnto/; già Druent /dru'εnt/ prima del fascismo[4] e tuttora così in piemontese, [dry'εŋt]) è un comune italiano di 9027 abitanti della città metropolitana di Torino, in Piemonte.

Il toponimo Druent, rimasto fino agli anni trenta del Novecento, è una forma di superlativo assoluto dell'aggettivo dru (AFI: ['dry:]) e significa dunque "fertilissimo".

Geografia fisica[modifica | modifica wikitesto]

Druento sorge su una pianura tendente al collinare tra i monti givolettesi e la pianura ospitante Torino. Fa parte di quell'insieme di comuni che costituiscono la prima cintura ovest della periferia torinese. La città è bagnata dal torrente Ceronda nel quale, appena a nord del capoluogo, confluisce il Casternone.
Druento è diviso in diverse zone e borghi ed ha un centro "storico" visibilmente differente a livello di costruzioni dalle aree nuove su cui sorgono numerosi condomini e ville a schiera.
Druento condivide con altri comuni il parco regionale La Mandria.

Storia[modifica | modifica wikitesto]

I primi riferimenti al nome Druent si hanno nel 1196, quando Enrico, signore della Viscontea di Baratonia, in un documento relativo ad una donazione di un monastero lo cita. Successivamente il 12 febbraio 1263 i signori Guglielmo Aynardi, Giovanni Aynardi (signori di Rubianetta), Pietrino Frotta, Giovanni Frotta, Giovanni Grasso e Raimondo Attone stipulano un atto in cui affermano di impegnarsi a costruire un borgo con i propri mezzi, oltre il torrente Ceronda, come riparo nel caso di una interruzione delle comunicazioni con Torino. I fratelli Aynardi costruirono quindi un castello, sulla cima della collina che sovrastava il borgo e successivamente ci fu un fiorire di case e strutture tutto intorno alla fortezza. Venne così costruita la chiesa di San Michele accanto al castello e furono sollevate le mura di cinta che chiudevano il borgo lungo le rive dei canali e dei fossati scavati per prevenire attacchi di assalitori. Nel XV secolo il feudo passò nelle mani della famiglia Alaxini-d'Alascio, discendenti dalla famiglia Alaxini-Alascio.[5] Giacomo de Alaxio rettore dell'Università di Tolosa vendette parte del feudo al duca Emanuele Filiberto di Savoia nel 1755.[6]

Simboli[modifica | modifica wikitesto]

«D'argento, alla pianta di salvia al naturale, nodrita sulla pianura di verde e accostata da due falci poste quella di destra in sbarra e quella di sinistra in banda. Ornamenti esteriori da Comune.»

Gli Aynardi scelsero come simbolo del nuovo insediamento una pianta di salvia che all'epoca era già conosciuta per le sue proprietà medicinali e con essa si volle far intendere che il borgo rappresentava una salvezza dal pericolo delle acque della Ceronda e che esso nasceva in un luogo salubre, nel punto più fertile di tutto il territorio di Rubianetta. All'originaria pianta di salvia, vennero aggiunte nel tempo due falci addossate, piantate nel terreno ed inclinate verso il gambo. Il disegno definitivo venne sancito con delibera del consiglio comunale del 6 maggio 1932[7] e lo stemma venne ufficialmente riconosciuto con D.P.C.M. del 21 ottobre 1946.[8] Una versione dello stemma è descritta nella Bibliografia storica degli Stati della monarchia di Savoia del 1893.[9]

Il gonfalone è un drappo di azzurro.

Monumenti e luoghi di interesse[modifica | modifica wikitesto]

Economia[modifica | modifica wikitesto]

Agricoltura e allevamento[modifica | modifica wikitesto]

Dotata di un territorio ricco di suoli ad alta fertilità, Druento è circondata da terreni liberi destinati all'agricoltura intensiva del granturco e del grano e all'allevamento di ovini e bovini.

Industria[modifica | modifica wikitesto]

Come gli altri comuni della cintura torinese, Druento ha ospitato molti immigrati che dalle campagne piemontesi, dal sud Italia e dalle Tre Venezie cercavano lavoro nelle grandi città del nord. La maggior parte di questi erano operai della Fiat o di fabbriche dell'indotto. Col tempo sullo stesso territorio druentino sorsero fabbriche e industrie manifatturiere per la creazione di componentistica per auto, come ad esempio la Trico Italy (la vecchia Champion Spark Plug), mentre per la produzione di cavi elettrici la Mantovani & Serazzi ed infine per la produzione di vernici la Covema Vernici[10].
Per la produzione di componentistica per mezzi pubblici esisteva la Cavisedo, ormai fallita, ma presente con i suoi prodotti su molti mezzi di trasporto italiani.

Commercio[modifica | modifica wikitesto]

Druento ha un lungo asse viario (costituito dalle via Roma e via Torino) su cui si affacciano la maggior parte degli esercizi commerciali della cittadina. Il centro storico, rifatto da pochi anni, viene chiuso per la manifestazione "Festa del Villaggio" che si tiene a cadenza irregolare durante le stagioni calde in cui tutti i commercianti sono chiamati a tenere aperti i propri negozi, oltre il normale orario di apertura, ed esporre bancarelle lungo la via. In queste occasioni vengono venduti anche prodotti tipici piemontesi, specialmente miele e cioccolato.

Il mercato settimanale si svolge ogni mercoledì e sabato mattino lungo il viale alberato corso Carlo Brero.

Altri settori[modifica | modifica wikitesto]

Come per l'industria, la maggior parte dei residenti ha un lavoro all'esterno della città, un grosso numero si sposta ogni mattina a Torino e verso le città limitrofe. Druento ha poi diversi esercizi di carattere sportivo, costituiti dall'oratorio "L'Isola che c'è" (con i suoi campi di calcetto, pallacanestro, pallavolo e le sue numerose attività), dal palazzetto dello sport (tennis, arti marziali, palestre, pallacanestro, pallavolo) e dal centro Golf Druento.
Druento è sede del Centro Internazionale del Cavallo centrointernazionaledelcavallo.it, uno dei complessi inseriti nel progetto La Venaria Reale, tra cui la stessa Reggia [2].

Turismo[modifica | modifica wikitesto]

Il comune di Druento ha realizzato una guida turistica ed una cartina del paese [3] scaricabili gratuitamente dal sito istituzionale del Comune.
Da alcuni anni è stata istituita, in viale Medici del Vascello, a pochi metri dall'entrata del parco La Mandria, un'area dedicata alla sosta dei camper, dotata di ogni comodità, e numerosi sono i turisti che ne usufruiscono per accedere al parco o visitare la vicina reggia di Venaria. Per chi è invece interessato a visitare il parco La Mandria in bicicletta vi è un nolo bici all'interno dell'area sosta camper di viale Medici del Vascello.

Infrastrutture e trasporti[modifica | modifica wikitesto]

Rotatoria alla periferia di Druento

La strada provinciale numero 8 Torino-Druento collega i comuni montani della fascia ovest al capoluogo.

Il comune di Druento è collegato a Torino mediante austoservizi gestiti da GTT, tra cui l'autobus 59 che in 40 minuti porta in piazza Solferino, in pieno centro storico di Torino.

Dal 1884 al 1951 Druento fu capolinea di una tranvia proveniente da Torino: la localizzazione del capolinea è attualmente ricordata da un parcheggio denominato "Stazione".

Amministrazione[modifica | modifica wikitesto]

Di seguito è presentata una tabella relativa alle amministrazioni che si sono succedute in questo comune.

Periodo Primo cittadino Partito Carica Note
23 ottobre 1987 20 luglio 1990 Ezio Pelissetti Partito Comunista Italiano Sindaco [11]
20 luglio 1990 24 aprile 1995 Ezio Pelissetti Partito Comunista Italiano, Partito Democratico della Sinistra Sindaco [11]
24 aprile 1995 14 giugno 1999 Michelangelo Brero centro-sinistra Sindaco [11]
14 giugno 1999 14 giugno 2004 Michelangelo Brero centro-sinistra Sindaco [11]
14 giugno 2004 8 giugno 2009 Carlo Vietti centro-sinistra Sindaco [11]
8 giugno 2009 26 maggio 2014 Carlo Vietti lista civica Sindaco [11]
26 maggio 2014 27 maggio 2019 Sergio Bussone lista civica Druento domani Sindaco [11]
27 maggio 2019 in carica Carlo Vietti lista civica Insieme per Druento Sindaco [11]

Cultura[modifica | modifica wikitesto]

Biblioteca[modifica | modifica wikitesto]

A Druento è presente la biblioteca civica, dotata di un fondo su storia e tradizioni locali[12].

Installazione colorata piazza del Filatoio a Druento

Ricorrenze e feste[modifica | modifica wikitesto]

  • Festa patronale per N.S. Signora del Rosario il 2 ottobre. In questa occasione per diversi giorni si susseguono festeggiamenti nella piazza principale del paese (Piazza Oropa) con l'allestimento di un piccolo Luna Park
  • Festa del Villaggio - festa di carattere commerciale in cui la domenica i negozi del centro (che viene chiuso al traffico) rimangono aperti anche la sera
  • Miss Druento - manifestazione svolta nel Palazzetto dello Sport nata nel 2005 in cui viene eletta Miss Druento. Durante la serata si può assistere inoltre a sfilate di abiti per bambini e all'esibizione di artisti locali
  • Premio Letterario Druento - premio annuale a cui è possibile partecipare con racconti brevi e poesie in lingua piemontese
  • Festa di San Giulianx Freedom (all'interno del Parco Regionale La Mandria) nell'ultima domenica di agosto
  • Festa del Borgo Filatoio - Allestimento di un piccolo "Luna Park" nel mese di maggio
  • Campionati Nazionali ed Internazionali di Dressage - Presso il Centro Internazionale del Cavallo, sito all'interno del Parco Regionale La Mandria alla cascina Rubianetta, si svolgono annualmente i Campionati Nazionali ed Internazionali di tale disciplina equestre. Durante il corso dell'anno, il Centro è aperto per lo svolgimento degli allenamenti

Società[modifica | modifica wikitesto]

Evoluzione demografica[modifica | modifica wikitesto]

La popolazione è raddoppiata negli ultimi cinquant'anni, a partire dal 1961, come altri comuni dell'hinterland torinese.

Abitanti censiti[13]

Stranieri[modifica | modifica wikitesto]

Secondo i dati Istat al 31 dicembre 2017, i cittadini stranieri residenti a Druento sono 626[14], così suddivisi per nazionalità, elencando per le presenze più significative[15]:

  1. Romania, 511
  2. Marocco, 22

Problemi ambientali[modifica | modifica wikitesto]

Il 6 aprile 2012, su disposizione della Procura della Repubblica, funzionari della Procura, Arpa e Provincia hanno effettuato il sequestro preventivo dell'impianto di compostaggio CIDIU, (ex PUNTO AMBIENTE S.r.l. di proprietà per il 98% di CIDIU S.p.A. e per il 2% del Comune di Druento[16]). Tale impianto, destinato alla trasformazione in compost della frazione organica dei rifiuti solidi urbani è stato più volte indicato quale responsabile degli odori che hanno contaminato l'aria di Druento, Pianezza, Collegno e Torino Ovest.[17] La chiusura, fortemente criticata dal Sindaco, è stata accolta con sollievo dai cittadini che da due anni erano afflitti dai cattivi odori con conseguente riduzione della qualità della vita e del valore degli immobili.

Sport[modifica | modifica wikitesto]

Calcio[modifica | modifica wikitesto]

La squadra di calcio a 11, la Druentina, milita in Promozione, mentre quella di calcio a 5, la Polisportiva Druento, gioca nel campionato di C1.

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Bilancio demografico mensile anno 2023 (dati provvisori), su demo.istat.it, ISTAT.
  2. ^ Classificazione sismica (XLS), su rischi.protezionecivile.gov.it.
  3. ^ Tabella dei gradi/giorno dei Comuni italiani raggruppati per Regione e Provincia (PDF), in Legge 26 agosto 1993, n. 412, allegato A, Agenzia nazionale per le nuove tecnologie, l'energia e lo sviluppo economico sostenibile, 1º marzo 2011, p. 151. URL consultato il 25 aprile 2012 (archiviato dall'url originale il 1º gennaio 2017).
  4. ^ Bruno Migliorini et al., Scheda sul lemma "Druento", in Dizionario d'ortografia e di pronunzia, Rai Eri, 2010, ISBN 978-88-397-1478-7.
  5. ^ Historiae patriae monumenta - Google Libri
  6. ^ [1].
  7. ^ Le origini di Druento, su druent.it. URL consultato il 23 giugno 2023.
  8. ^ Druento, su Archivio Centrale dello Stato. URL consultato il 24 giugno 2023.
  9. ^ Antonio Manno, Bibliografia storica degli Stati della monarchia di Savoia, vol. 5, Torino, F.lli Bocca, 1893, p. 209.
    «D'argento, al palmizio nodrito sopra un terreno erboso, accostato da due falci, addossate, piantate nel terreno ed inclinate verso il tronco; il tutto al naturale.»
  10. ^ Covema Vernici.
  11. ^ a b c d e f g h http://amministratori.interno.it/
  12. ^ Guida alle Biblioteche dell'Area Metropolitana Torinese, Regione Piemonte.
  13. ^ Statistiche I.Stat - ISTAT;  URL consultato in data 28-12-2012.
  14. ^ Dato Istat al 31 dicembre 2017, su demo.istat.it. URL consultato il 29 agosto 2018 (archiviato dall'url originale il 6 agosto 2017).
  15. ^ Dati superiori alle 20 unità
  16. ^ L'azienda - Punto Ambiente Archiviato il 29 novembre 2014 in Internet Archive.
  17. ^ Sequestro Impianto Compostaggio CIDIU (Ex Punto Ambiente) a Druento (TO) — Arpa Piemonte, su arpa.piemonte.it. URL consultato il 9 aprile 2012 (archiviato dall'url originale il 25 febbraio 2014).

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Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

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