Scarmagno

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Scarmagno
comune
Scarmagno – Stemma
Scarmagno – Bandiera
Scarmagno – Veduta
Scarmagno – Veduta
La chiesa parrocchiale
Localizzazione
StatoBandiera dell'Italia Italia
Regione Piemonte
Città metropolitana Torino
Amministrazione
SindacoAdriano Grassino (lista civica Scarmagno da Vivere) dal 10-6-2018
Territorio
Coordinate45°23′N 7°50′E / 45.383333°N 7.833333°E45.383333; 7.833333 (Scarmagno)
Altitudine318 m s.l.m.
Superficie8,03 km²
Abitanti829[1] (31-8-2018)
Densità103,24 ab./km²
FrazioniBessolo, Masero
Comuni confinantiCuceglio, Mercenasco, Montalenghe, Perosa Canavese, Romano Canavese, San Martino Canavese, Vialfrè
Altre informazioni
Cod. postale10010
Prefisso0125
Fuso orarioUTC+1
Codice ISTAT001261
Cod. catastaleI511
TargaTO
Cl. sismicazona 3 (sismicità bassa)[2]
Cl. climaticazona E, 2 774 GG[3]
Nome abitantiscarmagnesi
Patronosan Michele
Cartografia
Mappa di localizzazione: Italia
Scarmagno
Scarmagno
Scarmagno – Mappa
Scarmagno – Mappa
Localizzazione del comune di Scarmagno nella città metropolitana di Torino.
Sito istituzionale

Scarmagno (Scarmagn in piemontese) è un comune italiano di 829 abitanti della città metropolitana di Torino in Piemonte.

Storia[modifica | modifica wikitesto]

Simboli[modifica | modifica wikitesto]

Lo stemma e il gonfalone sono stati concessi con decreto del presidente della Repubblica del 21 marzo 1997.[4] Lo stemma si può blasonare: semitroncato partito: il primo d'azzurro, alla lettera maiuscola S, d'oro; il secondo di rosso, alla bilancia d'oro; il terzo d'oro, al castagno al naturale, nodrito nella pianura di verde. Il gonfalone è un drappo partito di giallo e di azzurro.

Monumenti e luoghi d'interesse[modifica | modifica wikitesto]

La chiesa di Sant'Eusebio al Masero

Aree naturali[modifica | modifica wikitesto]

Geografia antropica[modifica | modifica wikitesto]

Frazioni[modifica | modifica wikitesto]

Nel territorio comunale si trovano le frazioni di Bessolo e Masero.

Economia[modifica | modifica wikitesto]

Fino agli anni '60 del XX secolo le uniche risorse dei residenti provenivano dall'attività agricola operata sulla porzione pianeggiante ai piedi dell'Anfiteatro morenico di Ivrea. A metà del decennio il comune accettò la proposta da parte della società Olivetti di insediare, nella vasta area piana prospiciente il paese, un nuovo stabilimento necessario per nuove produzioni.
Il nuovo complesso produttivo fu realizzato in due tipologie costruttive. La prima ad essere realizzata fu una lunga struttura coperta, denominata Capannone-A, seguirono altre strutture in prefabbricato in cemento armato realizzate in forma modulare su una matrice territoriale a griglia, sorsero i capannoni B, C, D, E ed un piccolo capannone chiamato Tecnologico, dove erano ubicati i laboratori di ricerca sulla componentistica ibrida.
A Nord, sull'estremo limite del perimetro degli stabilimenti di produzione, sorgeva una piccola struttura completamente in legno priva di chiodi, col tetto in rame, con lo spiovente rivolto verso i capannoni, volto a proteggere la strumentazione elettronica di misura, utilizzata per testare le emissioni di radiofrequenza dei prodotti. Nel periodo della joint-venture con la compagnia statunitense AT&T, nella fabbrica automatizzata di questi stabilimenti furono prodotti fino a 200.000 personal computer in un anno. Il complesso comprendeva tre mense, una biblioteca ed un'infermeria. Furono molti i residenti a lasciare il lavoro agricolo, preferendo essere assunti in fabbrica.

Con la crisi dell'Olivetti, il territorio comunale conobbe un periodo di grave crisi, soprattutto sul fronte occupazionale. Il paese tornò alla ribalta nel 2004 quando, a seguito di un'analisi del Censis, risultò essere il secondo comune d'Italia per reddito pro capite. Le attività sul territorio stanno rilanciando il Comune, sempre più spesso preferito da chi sceglie di allontanarsi da Ivrea. Numerose imprese industriali e di servizi hanno scelto infatti di localizzarsi nell'area ex Olivetti e nelle recenti nuove aree destinate ad attività produttive previste dall'ultimo PRG.

Infrastrutture e trasporti[modifica | modifica wikitesto]

È presente il casello dell'autostrada A5 che collega Torino ad Aosta il cui percorso a mezza collina passa a est del paese, da lì si può osservare l'inconfondibile sfera di colore giallo, come le pareti dei capannoni dello stabilimento, costituente il serbatoio dell'acqua posto su uno stelo a 50 metri d'altezza. A circa 4 km, pari a 7 minuti di percorso automobilistico, è presente la stazione di Strambino, che offre collegamenti con frequenza oraria per Aosta e Torino. I collegamenti con la stazione di Ivrea sono invece assicurati da autolinea con 8 corse giornaliere e tempi di percorrenza medi di 20 minuti.

Società[modifica | modifica wikitesto]

Evoluzione demografica[modifica | modifica wikitesto]

Abitanti censiti[6]

Amministrazione[modifica | modifica wikitesto]

Il municipio
Periodo Primo cittadino Partito Carica Note
2003 2008 Gianpiero Cardone lista civica Sindaco
2008 2012 Pier Luigi Bot Sartor lista civica Sindaco
2012 2018 Pier Luigi Bot Sartor lista civica Insieme per il futuro Sindaco
2018 in carica Adriano Grassino lista civica Scarmagno da Vivere Sindaco

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Dato Istat - Popolazione residente al 31 agosto 2018.
  2. ^ Classificazione sismica (XLS), su rischi.protezionecivile.gov.it.
  3. ^ Tabella dei gradi/giorno dei Comuni italiani raggruppati per Regione e Provincia (PDF), in Legge 26 agosto 1993, n. 412, allegato A, Agenzia nazionale per le nuove tecnologie, l'energia e lo sviluppo economico sostenibile, 1º marzo 2011, p. 151. URL consultato il 25 aprile 2012 (archiviato dall'url originale il 1º gennaio 2017).
  4. ^ Scarmagno, su Archivio Centrale dello Stato. URL consultato il 10 aprile 2023.
  5. ^ Sito dell'associazione [collegamento interrotto], su mattiaca.it.
  6. ^ Statistiche I.Stat - ISTAT;  URL consultato in data 28-12-2012.

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Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

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