Venaus

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Venaus
comune
(IT) Comune di Venaus
Venaus – Stemma
Venaus – Bandiera
Venaus – Veduta
Venaus – Veduta
La chiesa parrocchiale e una parte dell'abitato di Venaus
Localizzazione
StatoBandiera dell'Italia Italia
Regione Piemonte
Città metropolitana Torino
Amministrazione
SindacoAvernino Di Croce[1] (lista civica Venaus volta pagina) dal 27-5-2019
Territorio
Coordinate45°09′N 7°01′E / 45.15°N 7.016667°E45.15; 7.016667 (Venaus)
Altitudine604 (min 538 - max 2,702) m s.l.m.
Superficie19,14 km²
Abitanti901[2] (30-11-2018)
Densità47,07 ab./km²
FrazioniBar Cenisio, Molaretto
Comuni confinantiBramans (FR-73), Susa, Giaglione, Val-Cenis (FR-73), Mompantero, Moncenisio, Novalesa
Altre informazioni
Cod. postale10050
Prefisso0122
Fuso orarioUTC+1
Codice ISTAT001291
Cod. catastaleL726
TargaTO
Cl. sismicazona 3s (sismicità bassa)[3]
Cl. climaticazona F, 3 260 GG[4]
Nome abitantivenausini
PatronoSan Biagio e sant'Agata
Giorno festivo3 febbraio
Cartografia
Mappa di localizzazione: Italia
Venaus
Venaus
Venaus – Mappa
Venaus – Mappa
Localizzazione del comune di Venaus nella città metropolitana di Torino.
Sito istituzionale

Venaus (Venàus in piemontese e francoprovenzale, Vénaux in francese; dal 1939 al 1955 Venalzio) è un comune italiano di 901 abitanti della città metropolitana di Torino in Piemonte, situato in Val Cenischia, valle collaterale della Val di Susa, a circa 57 chilometri a ovest di Torino. È conosciuto per l'antica danza tradizionale degli Spadonari in occasione delle feste maggiori.

È un tipico borgo alpino posto sulla cosiddetta “Strada Reale” o Via Francigena del Moncenisio, principale via di salita verso il colle del Moncenisio e quindi la Francia prima che venisse costruita nel 1806 la carrozzabile voluta da Napoleone (l'attuale statale 25) che passa sopra il paese.

Storia[modifica | modifica wikitesto]

Uno dei quattro spadonari di Venaus durante la danza delle spade

Le prime citazioni si hanno nel testamento di Abbone datato 739, secondo il quale l'abbazia della Novalesa cedeva il controllo dell'abitato di Venaus all'orbita segusina. Nel 1947 in seguito al trattato di pace con la Francia sono stati annessi al comune francese di Lanslebourg-Mont-Cenis 81,29 km² di territorio comunale: la parte italiana del valico del Moncenisio, il Lago del Moncenisio e la frazione di Gran Croce (Grand-Croix).

Durante il regime fascista il nome del paese venne italianizzato in Venalzio, ma riprese il nome d'origine nel 1967[5]

Economia[modifica | modifica wikitesto]

Nel territorio comunale è posta la centrale idroelettrica del Moncenisio[6], nonché i due bacini di calma della stessa posti sulla riva destra del torrente Cenischia, poco a monte dell'abitato. Con un salto superiore a 1300 metri, ha una producibilità di 273 GWh[7]. Sul territorio del Comune sono posti anche l'ingresso e le sottostazioni elettriche della Centrale idroelettrica di Pont Ventoux-Susa appartenente al gruppo IRIDE.

Luoghi e fatti di interesse[modifica | modifica wikitesto]

Spadonaro di Venaus scorta la statua del patrono San Biagio durante la processione

Il territorio è articolato in numerose frazioni: Parore, Molino, Vayr, Rivo, Costa, Mestrale, Traversa, Fucina, Piazza, S. Rocco, Grangia, Braida, Berno, Cornale, Bar Cenisio, Molaretto, Panere, Pian Suffit, San Martino, Adret, Arcangel, Sant'Antonio, Prachiantello, Fondo Bar, Cruil, Teisonere, Prafinetto, Cucuc, Mollar del Danno, Montabone, Giametrano, Qualora, Tarevela, Biolei, Bompà, Pareni, Montabonetto.

Il principale centro abitato si sviluppa su una conoide posta sulla destra orografica del torrente Cenischia a 595 m.s.l.m. (quota della Casa Comunale). Il centro abitato, raggiungibile principalmente dalla S.P.210, è raccolto in frazioni ed ospita la parrocchiale di San Biagio e Sant'Agata (Santi patroni). La più rilevante frazione al di fuori del principale centro abitato è Bar Cenisio (1540 metri di altezza) localizzabile lungo la statale che porta al Colle del Moncenisio.

Di rilevante interesse vi sono alcuni tratti originali dell'antica Strada Reale di Francia, il ponte "Esclosa" in stile romanico sul torrente Cenischia (in direzione Novalesa) e gli affreschi trecenteschi all'interno della chiesa parrocchiale di San Biagio e Sant'Agata.

Nei pressi di Venaus sono presenti la centrale idroelettrica ENEL e parte dell'impianto idroelettrico di Pont-Ventoux (gestore IREN).

Gli Spadonari[modifica | modifica wikitesto]

Nel mese di febbraio si può assistere alla danza popolare degli Spadonari di antica origine (tipici anche del vicino comune di Giaglione), che si svolge nel piazzale di fronte alla chiesa parrocchiale. La danza compare fra le particolarità ritratte dal documentario "L'Italia vista dal cielo. Piemonte e Valle d'Aosta 1974" prodotto da Esso Italiana nel '74, con la regia di Folco Quilici ed il commento di Mario Soldati.

La danza degli Spadonari[modifica | modifica wikitesto]

Lo stesso argomento in dettaglio: Spadonari.

Una delle tradizioni più sentite di Venaus è la Danza degli Spadonari[8], danza popolare che si svolge tradizionalmente in occasione della Festa dei santi patroni san Biagio (3 febbraio) e sant'Agata (5 febbraio). Viene replicata la domenica successiva. Sono coinvolti gli Spadonari[9] (in numero di quattro), le Priore, la banda musicale, le donne e gli uomini della confraternita del Santo Rosario, i coscritti, il Sindaco e il Parroco.

Il confronto con alcune incisioni rupestri della Valcenischia (figure di armati di spada[10]), stilisticamente attribuibili alla media età del Ferro (V-IV secolo a.C.), lascia supporre un'origine protostorica di tale danza[11].

Sul sagrato della chiesa gli Spadonari presentano quattro tipi di danze[12]): "punta" (è una danza di saluto, che apre la festa al mattino, gli spadonari puntano per quattro volte le spade in avanti contemporaneamente); "quadri" (è caratterizzata da un inchino, dai tre passi in avanti e dall'incrocio di spade a coppie, e dalla cuià, gesto che ricorda la mietitura); "cuori" (gli spadonari sono disposti a croce, si lanciano e si scambiano le spade, e le incrociano tutti insieme; "salto" (eseguono la figura del girasciabola, saltano, girando completamente su sé stessi).

Rifugio Avanzà[modifica | modifica wikitesto]

Rifugio Avanzà

Sulla montagna di Venaus, a 2580 metri s.l.m., sorge il Rifugio Avanzà, struttura di proprietà comunale ricavata da una caserma di alta quota costruita dal III Reggimento Alpini, ristrutturata a partire dal 1973 e abitualmente occupata dall'associazione pro loco di Venaus.

Eventi di interesse[modifica | modifica wikitesto]

  • Nel mese di febbraio la festa patronale di S. Biagio e S. Agata con la tipica Danza delle spade eseguita dagli Spadonari.
  • Nel mese di luglio si svolge il festival culturale e musicale Alta Felicità, uno dei principali eventi, in termini di pubblico della Valle di Susa
  • Nel mese di agosto la festa patronale della frazione Bar Cenisio, ove viene ripetuta la Danza delle spade.
  • Nel mese di dicembre, fino al 2019, si organizzava la manifestazione enogastronomica "Presepi da Gustare".

TAV[modifica | modifica wikitesto]

Il Comune è stato al centro della cronaca nazionale nei mesi di novembre e dicembre del 2005: le proteste popolari (movimento NO TAV) hanno evitato l'avvio della fase di presa dei terreni a cui sarebbe seguito l'allestimento dei cantieri per la realizzazione della Linea ferroviaria ad alta velocità Torino-Lione.

Società[modifica | modifica wikitesto]

Evoluzione demografica[modifica | modifica wikitesto]

Abitanti censiti[13]

Secondo i dati ISTAT al 31 dicembre 2009 la popolazione straniera residente era di 21 persone. Le nazionalità presenti a Venaus sono Italia e Romania.

Amministrazione[modifica | modifica wikitesto]

Di seguito è presentata una tabella relativa alle amministrazioni che si sono succedute in questo comune.

Periodo Primo cittadino Partito Carica Note
9 luglio 1985 9 giugno 1990 Emanuele Marchetti Democrazia Cristiana Sindaco [14]
9 giugno 1990 8 febbraio 1994 Elso Tournour lista civica Sindaco [14]
26 febbraio 1994 24 aprile 1995 Firmino Bisagno lista civica Sindaco [14]
24 aprile 1995 14 giugno 1999 Antonio Accossato - Sindaco [14]
14 giugno 1999 14 giugno 2004 Antonio Accossato lista civica Sindaco [14]
14 giugno 2004 8 giugno 2009 Nilo Durbiano lista civica Sindaco [14]
8 giugno 2009 26 maggio 2014 Nilo Durbiano lista civica Sindaco [14]
26 maggio 2014 26 maggio 2019 Nilo Durbiano lista civica Impegno per Venaus Sindaco [14]
27 maggio 2019 9 luglio 2020 Avernino Di Croce lista civica Vivere Venaus Sindaco [1]
9 luglio 2020 21 settembre 2020 Favia Brunella Sindaco [14]
21 settembre 2020 in carica Avernino Di Croce lista civica Venaus volta pagina Sindaco [1]

Altre informazioni amministrative[modifica | modifica wikitesto]

Il comune faceva parte della Comunità Montana Valle Susa e Val Sangone.

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ a b c Sindaco, su Comune di Venaus.
  2. ^ Dato Istat - Popolazione residente al 30 novembre 2018.
  3. ^ Classificazione sismica (XLS), su rischi.protezionecivile.gov.it.
  4. ^ Tabella dei gradi/giorno dei Comuni italiani raggruppati per Regione e Provincia (PDF), in Legge 26 agosto 1993, n. 412, allegato A, Agenzia nazionale per le nuove tecnologie, l'energia e lo sviluppo economico sostenibile, 1º marzo 2011, p. 151. URL consultato il 25 aprile 2012 (archiviato dall'url originale il 1º gennaio 2017).
  5. ^ Decreto del presidente della Repubblica 28 luglio 1967, n. 904, in materia di "Mutamento della denominazione del comune di Venalzio in quella di "Venaus" (Torino)."
  6. ^ Descrizione in http://www.comune.venaus.to.it/ComSchedaTem.asp?Id=21810
  7. ^ Si veda il sito Enel Copia archiviata, su enel.it. URL consultato il 19 maggio 2014 (archiviato dall'url originale il 19 maggio 2014).
  8. ^ Gli Spadonari di Venaus sul sito del Comune, su comune.venaus.to.it. URL consultato il 15 febbraio 2010 (archiviato dall'url originale il 16 marzo 2010).
  9. ^ Vedi riprese sui video di Culturamontana Archiviato il 22 febbraio 2014 in Internet Archive. (8 minuti)
  10. ^ La roccia degli Spadonari su EuroPreArt, su europreart.net. URL consultato il 15 febbraio 2010.
  11. ^ Arcà A. (a cura di), La Spada sulla Roccia, Danze e duelli tra arte rupestre e tradizioni popolari della Valcenischia e delle valli del Moncenisio, Torino, GRCM, 2009, ISBN 978-88-904167-8-1.
  12. ^ Venaus: Festa di S. Biagio e S. Agata - Danza degli Spadonari, su rupestre.net. URL consultato il 15 febbraio 2010.
  13. ^ Statistiche I.Stat - ISTAT;  URL consultato in data 28-12-2012.
  14. ^ a b c d e f g h i http://amministratori.interno.it/

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

  • Progetto Tesori d'Arte e Cultura alpina, Itinerari di arte religiosa alpina, Valle di Susa, Borgone Susa, 2009
  • Progetto Tesori d'Arte e Cultura alpina, Itinerari di Cultura e Natura alpina Valle di Susa, Borgone Susa, 2010
  • Andrea Arcà (a cura di), La spada sulla Roccia. Danze e duelli tra arte rupestre e tradizioni popolari della Valsusa, Valcenischia e delle valli del Moncenisio, Torino, GRCM, 2009
  • Vincenzo Bonelli, Rifugio Avanzà. Cronistoria di un volontariato, un'avventura, in una bella realtà Pro Loco Venaus, Tipolito Melli, Borgone Susa, 2013

Altri progetti[modifica | modifica wikitesto]

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

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