Givoletto

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Givoletto
comune
Givoletto – Stemma
Givoletto – Bandiera
Givoletto – Veduta
Givoletto – Veduta
Chiesa Parrocchiale San Secondo
Localizzazione
StatoBandiera dell'Italia Italia
Regione Piemonte
Città metropolitana Torino
Amministrazione
SindacoAzzurra Mulatero (lista civica) dall'11-6-2015
Territorio
Coordinate45°09′44.09″N 7°29′47.1″E / 45.162248°N 7.496416°E45.162248; 7.496416 (Givoletto)
Altitudine398 m s.l.m.
Superficie12,82 km²
Abitanti4 112[1] (30-11-2023)
Densità320,75 ab./km²
FrazioniBorgonuovo, Bogialla, Rivasacco, Forvilla, Santa Maria, Centro (Canton Mosca), Regione Imai, Marchesa
Comuni confinantiLa Cassa, San Gillio, Val della Torre, Varisella
Altre informazioni
Cod. postale10040
Prefisso011
Fuso orarioUTC+1
Codice ISTAT001116
Cod. catastaleE067
TargaTO
Cl. sismicazona 3 (sismicità bassa)[2]
Cl. climaticazona E, 2 951 GG[3]
Nome abitantigivolettesi
Patronosan Secondo
Giorno festivo26 agosto
Cartografia
Mappa di localizzazione: Italia
Givoletto
Givoletto
Givoletto – Mappa
Givoletto – Mappa
Localizzazione del comune di Givoletto nella città metropolitana di Torino.
Sito istituzionale

Givoletto (Givolèt in piemontese) è un comune italiano di 4 112 abitanti della città metropolitana di Torino in Piemonte.

Geografia fisica[modifica | modifica wikitesto]

Givoletto è collocato ai piedi delle prime elevazioni della catena alpina, a nord-ovest di Torino. La parte montana del territorio comunale comprende la conca di Givoletto, tributaria dal torrente Casternone e bagnata dal rio Vaccaro (anche chiamato rio di Givoletto), e parte della Bassa Grande, un vallone anch'esso aperto verso la pianura e tributario del torrente Ceronda.

La conca di Givoletto è delimitata dalla seguenti cime (in senso orario):

A cavallo del crinale che collega il Monte Lera e la punta Fournà, ovvero tra la Val Ceronda (comune di Varisella) e la conca di Givoletto, si trova la Riserva naturale integrale della Madonna della Neve sul Monte Lera. Nel territorio comunale vi sono inoltre alcuni giacimenti di magnesite.

Nella porzione pedemontana del territorio sono concentrate la maggior parte della popolazione e delle attività economiche e sorgono, oltre al capoluogo, le principali frazioni comunali come Rivasacco e Forvilla.

Flora[modifica | modifica wikitesto]

La riserva naturale della Madonna della Neve è stata istituita per tutelare l'Euphorbia gibelliana, una specie di Euphorbia che cresce solo a Givoletto e in un paio di altre località piemontesi. Gli esemplari si trovano di solito raggruppati in colonie di aspetto cespuglioso tra i 20 ed i 50 esemplari. Il fusto, di circa mezzo metro finisce con un ombrello a cinque raggi con alla fine un solo fiore circondato da cinque foglie alla sua base.

Nei pressi della riserva ci sono alcune aree boschive che purtroppo negli anni si sono ridotte a causa degli incendi.
La loro composizione è piuttosto varia: querce, farnie, carpini, ciliegi, tigli, noccioli, roveri, betulle, abeti, robinie ed acacie. Nel sottobosco, in dipendenza della quota, si possono anche trovare piante montane come la Campanula glomerata e il narciso selvatico.

Storia[modifica | modifica wikitesto]

Simboli[modifica | modifica wikitesto]

Lo stemma e il gonfalone sono stati concessi con decreto del presidente della Repubblica del 5 giugno 1954.[4]

«Di azzurro, al castello d'argento, murato di nero, torricellato di un pezzo, merlato alla guelfa, aperto e finestrato del campo, accompagnato in capo da una fascia ondata pure d'argento. Ornamenti esteriori da Comune.»

Il gonfalone è un drappo partito di bianco e d'azzurro.[4]

Monumenti e luoghi d'interesse[modifica | modifica wikitesto]

I maggiori punti di interesse di questo paese sono la chiesa parrocchiale di San Secondo, la torre del campanile (originariamente la torre di difesa) ed il Monte Castello sul quale sorge la cappella di Maria Ausiliatrice, iniziata nel 1894 grazie all'interessamento dell'allora discepolo prediletto di don Bosco, chiamato don Rolle. Su questo monte, inoltre, si trovano i ruderi del castello che appartenne ai Visconti di Baratonia ed ai Canalis di Cumiana: quest'ultimo era conteso dagli eserciti spagnoli e francesi in quanto punto strategico per il controllo del territorio. Fu proprio a causa della sua grande importanza militare che, nel 1555, per evitare che il castello cadesse in mano spagnola, il Duca Carlo Cossè di Brisac diede ordine di distruggerlo.

Società[modifica | modifica wikitesto]

Evoluzione demografica[modifica | modifica wikitesto]

Negli ultimi cinquant'anni, a partire dall'anno 1971, la popolazione residente è quadruplicata (4.106 abitanti nel 2021).

Abitanti censiti[5]

Cultura[modifica | modifica wikitesto]

Biblioteca[modifica | modifica wikitesto]

A Givoletto è presente dal 1977 la biblioteca comunale[6].

Eventi[modifica | modifica wikitesto]

Vengono organizzate ogni anno dalla comunità parrocchiale, oltre alla festa patronale di san Secondo del 26 agosto, la festa "Cà ad Vigna" in Borgata di Forvilla, nella seconda domenica di ottobre, le feste di Maria Ausiliatrice, il 26 aprile ed il 24 maggio e la festa della Madonna della Neve il 5 agosto.
Ogni anno in occasione del 25 aprile si ricordano gli otto partigiani uccisi nella strage fascista avvenuta il 23 febbraio 1945, presso il cippo e la lapide posti nel luogo dell'eccidio. La scuola elementare di Givoletto è intitolata a Luciano Domenico, un bambino di undici anni colpito da una raffica di mitra.

Amministrazione[modifica | modifica wikitesto]

Il municipio
Periodo Primo cittadino Partito Carica Note
2005 2010 Carlo Altilia lista civica Il Punto Sindaco
2010 2015 Carlo Altilia lista civica Sindaco
2015 in carica Azzurra Mulatero lista civica Sindaco

Altre informazioni amministrative[modifica | modifica wikitesto]

Fa parte dell'Unione dei Comuni montani delle Valli di Lanzo, Ceronda e Casternone. Precedentemente apparteneva alla Comunità montana Valli di Lanzo, Ceronda e Casternone, dopo l'accorpamento in essa dei comuni facenti parte della ex Comunità Montana Val Ceronda e Casternone. In piazza della Concordia, vicino alla sede comunale ed al locale polivalente, venne costruito l'edificio sede della Comunità Montana val Ceronda e Casternone.

Sport[modifica | modifica wikitesto]

A Givoletto ha sede la storica società dilettantistica che nel 2021 è stata rinominata come USD Nuova Givolettese ASD. I colori sociali sono giallo e blu e disputa le sue partite di calcio al campo comunale di Givoletto sito in Via Torino, mentre le gare di pallavolo e basket si tengono nella palestra di Piazza della Concordia.

Galleria d'immagini[modifica | modifica wikitesto]

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Bilancio demografico mensile anno 2023 (dati provvisori), su demo.istat.it, ISTAT.
  2. ^ Classificazione sismica (XLS), su rischi.protezionecivile.gov.it.
  3. ^ Tabella dei gradi/giorno dei Comuni italiani raggruppati per Regione e Provincia (PDF), in Legge 26 agosto 1993, n. 412, allegato A, Agenzia nazionale per le nuove tecnologie, l'energia e lo sviluppo economico sostenibile, 1º marzo 2011, p. 151. URL consultato il 25 aprile 2012 (archiviato dall'url originale il 1º gennaio 2017).
  4. ^ a b Givoletto, su Archivio Centrale dello Stato.
  5. ^ Statistiche I.Stat - ISTAT;  URL consultato in data 28-12-2012.
  6. ^ Guida alle Biblioteche dell'Area Metropolitana Torinese, Regione Piemonte.

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

Altri progetti[modifica | modifica wikitesto]

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

Controllo di autoritàVIAF (EN137416405
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