Nomaglio

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Nomaglio
comune
Nomaglio – Stemma
Nomaglio – Bandiera
Nomaglio – Veduta
Nomaglio – Veduta
Fontana in pietra
Localizzazione
StatoBandiera dell'Italia Italia
Regione Piemonte
Città metropolitana Torino
Amministrazione
SindacoEllade Giacinta Peller (lista civica) dall'8-6-2009 (3º mandato dal 27-5-2019)
Territorio
Coordinate45°32′10.18″N 7°51′37.14″E / 45.53616°N 7.860317°E45.53616; 7.860317 (Nomaglio)
Altitudine575 m s.l.m.
Superficie3,07 km²
Abitanti281[1] (30-6-2023)
Densità91,53 ab./km²
Comuni confinantiAndrate, Borgofranco d'Ivrea, Settimo Vittone
Altre informazioni
Cod. postale10010
Prefisso0125
Fuso orarioUTC+1
Codice ISTAT001167
Cod. catastaleF927
TargaTO
Cl. sismicazona 3 (sismicità bassa)[2]
Cl. climaticazona F, 3 101 GG[3]
Nome abitantinomagliesi
Patronosan Bartolomeo
Giorno festivo24 agosto
Cartografia
Mappa di localizzazione: Italia
Nomaglio
Nomaglio
Nomaglio – Mappa
Nomaglio – Mappa
Localizzazione del comune di Nomaglio nella città metropolitana di Torino.
Sito istituzionale

Nomaglio (Nomaj in piemontese) è un comune italiano di 281 abitanti della città metropolitana di Torino in Piemonte.

Storia[modifica | modifica wikitesto]

Qui ebbero la propria sede gli antichi signori di Settimo Vittone gli (H)Enrico, feudatari di molti luoghi circostanti. Uno dei loro rami furono gli (H)Enrico di Giampietro soprannominati Giampietri o i Giampietro, conti di Montestrutto, Quincinetto, Tavagnasco e di Nomaglio, che si estinsero nel Settecento nei Mola di Beinasco, carignanesi, discendenti da Giacomo Mola, signore di Carmagnola (XII secolo), poi denominatosi Mola di Nomaglio.

Simboli[modifica | modifica wikitesto]

Lo stemma e il gonfalone sono stati concessi con decreto del presidente della Repubblica n. 4142 del 15 settembre 1988.

«Troncato: nel primo, di rosso, all'antico maglio da ferriera, di oro; nel secondo, interzato in palo, di rosso, di azzurro, di rosso, alla bordatura d'oro. Ornamenti esteriori da Comune.[4]»

Il gonfalone è un drappo di azzurro.

Società[modifica | modifica wikitesto]

Evoluzione demografica[modifica | modifica wikitesto]

Negli ultimi cento anni, a partire dal 1921, la popolazione residente è diminuita del 74 %.

Abitanti censiti[5]

Cultura[modifica | modifica wikitesto]

Musei[modifica | modifica wikitesto]

Ecomuseo della Castagna[modifica | modifica wikitesto]

L'ecomuseo dispone di un antico Mulino ad energia idraulica, tuttora funzionante, utilizzato per la macina delle castagne da cui si ottiene la farina utilizzata per la produzione di prodotti gastronomici. Il sistema ecomuseale è completato da un percorso esterno segnalato che, partendo dalla piazza centrale del paese, sale ai castagneti da frutto dove è possibile vedere: castagni centenari, le antiche casette (benne) in cui si ritiravano le foglie, le ricciaie dove si smaltiscono i ricci vuoti e gli essiccatoi in campo, dove si trasformavano le castagne fresche in prodotto secco.
Aderisce al progetto "Rete Museale AMI" ([6]) che prevede una valorizzazione e promozione del patrimonio museale dell'Anfiteatro Morenico d'Ivrea.

Economia[modifica | modifica wikitesto]

Centro agricolo del Canavese, posto in posizione panoramica, sulle pendici della Serra morenica di Ivrea, una collina morenica, domina la Valle della Dora Baltea. Il territorio è ricco di castagneti, la coltivazione dei quali costituisce tuttora una risorsa economica rilevante a livello locale. Dalle castagne di Nomaglio e dalla loro farina (frutto della macinazione in un antico mulino locale), si ricavano vari prodotti squisiti e naturali; assai noti a livello locale sono le spugnole dei boschi di Nomaglio, i canestrelli di Nomaglio alla castagna, e i "Nomajòt", cioccolatini a forma e ripieni di castagna. Ai castagneti si affiancano, scendendo verso il fondovalle boschi cedui, pascoli (erano celebri, un tempo, i formaggi nomagliesi che su questi pascoli si producevano, seppur in piccole quantità) e frutteti.

Amministrazione[modifica | modifica wikitesto]

Di seguito è presentata una tabella relativa alle amministrazioni che si sono succedute in questo comune.

Periodo Primo cittadino Partito Carica Note
12 giugno 1985 1º febbraio 1990 Valter Allamanno Democrazia Cristiana Sindaco [7]
1º febbraio 1990 17 maggio 1990 Ellade Giacinta Peller Sindaco [7]
17 maggio 1990 24 aprile 1995 Ellade Giacinta Peller - Sindaco [7]
24 aprile 1995 14 giugno 1999 Ellade Giacinta Peller - Sindaco [7]
14 giugno 1999 14 giugno 2004 Ellade Giacinta Peller lista civica Sindaco [7]
14 giugno 2004 8 giugno 2009 Wilmer Cresto Miseroglio lista civica Sindaco [7]
8 giugno 2009 26 maggio 2014 Ellade Giacinta Peller lista civica Sindaco [7]
26 maggio 2014 27 maggio 2019 Ellade Giacinta Peller lista civica Montagna viva Sindaco [7]
27 maggio 2019 in carica Ellade Giacinta Peller lista civica Montagna viva Sindaco [7]

Altre informazioni amministrative[modifica | modifica wikitesto]

Il comune faceva parte della Comunità montana Val Chiusella, Valle Sacra e Dora Baltea Canavesana.

Galleria d'immagini[modifica | modifica wikitesto]

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Bilancio demografico mensile anno 2023 (dati provvisori), su demo.istat.it, ISTAT.
  2. ^ Classificazione sismica (XLS), su rischi.protezionecivile.gov.it.
  3. ^ Tabella dei gradi/giorno dei Comuni italiani raggruppati per Regione e Provincia (PDF), in Legge 26 agosto 1993, n. 412, allegato A, Agenzia nazionale per le nuove tecnologie, l'energia e lo sviluppo economico sostenibile, 1º marzo 2011, p. 151. URL consultato il 25 aprile 2012 (archiviato dall'url originale il 1º gennaio 2017).
  4. ^ Comune di Nomaglio, Statuto (PDF), art. 6 Stemma e gonfalone.
  5. ^ Statistiche I.Stat - ISTAT;  URL consultato in data 28-12-2012.
  6. ^ Ecomuseo della Castagna
  7. ^ a b c d e f g h i http://amministratori.interno.it/

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

  • Laura Balegno, Nomaglio: spunti per una storia, Ivrea, 2003.

Altri progetti[modifica | modifica wikitesto]

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

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