Castelnuovo Nigra
Castelnuovo Nigra comune | |||
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Veduta | |||
Localizzazione | |||
Stato | ![]() | ||
Regione | ![]() | ||
Città metropolitana | ![]() | ||
Amministrazione | |||
Sindaco | Enrica Domenica CARETTO (Lista civica) dal 22 settembre 2020 | ||
Territorio | |||
Coordinate | 45°26′N 7°42′E / 45.433333°N 7.7°E | ||
Altitudine | 828 m s.l.m. | ||
Superficie | 28,38 km² | ||
Abitanti | 430[1] (31-12-2018) | ||
Densità | 15,15 ab./km² | ||
Frazioni | Cademoniale, Caretto Superiore, Caretto Inferiore, Alpetta, Cicolelio, Moris, Pontiglia, Cantello, Filippi, Trucco, Vai, Coste, Foresta, Villa Castelnuovo | ||
Comuni confinanti | Borgiallo, Castellamonte, Cintano, Colleretto Castelnuovo, Frassinetto, Rueglio, Traversella, Valchiusa, Val di Chy, Vistrorio | ||
Altre informazioni | |||
Cod. postale | 10080 | ||
Prefisso | 0124 | ||
Fuso orario | UTC+1 | ||
Codice ISTAT | 001067 | ||
Cod. catastale | C241 | ||
Targa | TO | ||
Cl. sismica | zona 3 (sismicità bassa)[2] | ||
Cl. climatica | zona F, 3 483 GG[3] | ||
Nome abitanti | salesi | ||
Patrono | san Sebastiano | ||
Giorno festivo | 20 gennaio | ||
Cartografia | |||
Localizzazione del Comune di Castelnuovo Nigra nella Provincia di Torino. | |||
Sito istituzionale | |||
Castelnuovo Nigra (Castelneuv Nigra in piemontese) è un comune italiano sparso di 430 abitanti della città metropolitana di Torino, in Piemonte.
Geografia fisica[modifica | modifica wikitesto]
Il paese è adagiato a 828 m.s.l.m. sulle ultime propaggini prealpine verso i monti Verzel e Giavino, nella valle chiamata un tempo di Castelnuovo ed ora Valle Sacra.
Grazie alla sua posizione sui poggi che circondano la pianura canavesana, e ai favorevoli elementi climatici, la località è un piacevole sito di soggiorno estivo, in particolare per bambini e persone anziane e anche un ideale appoggio per l'escursionismo.
Il comune di Castelnuovo Nigra è formato dall'unione di due villaggi: Villa Castelnuovo e, il più grande, Sale Castelnuovo, dove ha sede il municipio e da cui deriva il nome degli abitanti (salesi).
Storia[modifica | modifica wikitesto]
Castelnuovo Nigra prende il suo nome da Costantino Nigra (1828-1907) celebre poeta e eroe risorgimentale nato qui.
Castello di Villa Castelnuovo[modifica | modifica wikitesto]
Nell'anno 1120 Guglielmo I di San Martino acquisì il titolo di conte di San Martino e Castelnuovo. Gli succedette il figlio Guala che nel 1202 acquistò il diritto di decima su Castelnuovo. Pertanto, dai pochi elementi conosciuti, si può affermare che il castello può essere datato intorno a questo periodo. L’edificio fu costruito nella zona in cui erano già preesistenti i resti di un’antichissima fortificazione o torre di segnalazione, di cui si individuano ancora tracce sulle fondamenta, e per questo alla nuova costruzione venne assegnato il nome bene augurante di Castelnuovo. Il castello fu coinvolto nella rivolta del Tuchinaggio tra il 1386 e il 1391, ma non si hanno dati precisi.
Nella metà del 1500, durante le lunghe guerre franco-spagnole di Francesco I e di Carlo V, il castello affrancato agli spagnoli, venne posto sotto assedio dalle truppe francesi che lo occuparono, ma dopo soli 15 giorni venne nuovamente riconquistato dagli spagnoli, che riuscirono a conservarlo in loro possesso. Queste azioni di guerra danneggiarono gravemente la struttura dell’edificio principale, tanto da costringere il proprietario conte Pompeo I, nell’anno 1611, ad acquistare un palazzo nella vicina Castellamonte e ivi trasferirsi con la famiglia poiché il castello di Castelnuovo risultava ormai poco confortevole. A questo punto si perdono le tracce del castello nella storia ed esso rimase affidato ai mezzadri e al contado del Signore che continuavano ad abitarlo e coltivare le terre intorno. È certo che ancora agli albori del XX secolo una parte di esso era ancora abitabile sebbene in condizioni di estremo disagio.[4]
Nel 1980 venne casualmente scoperto, per la caduta dell’intonacatura sovrapposta nei secoli successivi, il cosiddetto Ciclo dei Prodi di Villa Castelnuovo, un affresco databile verso il secondo quarto del XV secolo, che era nei ruderi di quella che doveva essere la sala di rappresentanza del castello. A causa della condizioni di degrado dell’edificio, per salvaguardare l’opera, nel 2004-2005, i dipinti che compongono il ciclo furono staccati, trasportati su pannello, restaurati ed esposti presso il Museo archeologico del Canavese di Cuorgnè.
Oggi il castello è abbandonato a sé stesso e ridotto a un rudere.
Società[modifica | modifica wikitesto]
Evoluzione demografica[modifica | modifica wikitesto]
Abitanti censiti[5]

Amministrazione[modifica | modifica wikitesto]
Di seguito è presentata una tabella relativa alle amministrazioni che si sono succedute in questo comune.
Periodo | Primo cittadino | Partito | Carica | Note | |
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24 giugno 1985 | 23 giugno 1990 | Giacomo Caretto Buffo | lista civica | Sindaco | [6] |
23 giugno 1990 | 24 aprile 1995 | Giacomo Caretto Buffo | lista civica | Sindaco | [6] |
24 aprile 1995 | 14 giugno 1999 | Renato Bertoglio | - | Sindaco | [6] |
14 giugno 1999 | 7 febbraio 2000 | Dario Ciochetto | lista civica | Sindaco | [6] |
7 febbraio 2000 | 17 aprile 2000 | Marita Bevilacqua | Comm. pref. | [6] | |
17 aprile 2000 | 5 aprile 2005 | Matteo Sergio Bracco | lista civica | Sindaco | [6] |
5 aprile 2005 | 30 marzo 2010 | Matteo Sergio Bracco | lista civica: insieme | Sindaco | [6] |
30 marzo 2010 | 31 maggio 2015 | Danilo Giovanni Chiuminatti | lista civica | Sindaco | [6] |
1º giugno 2015 | in carica | Danilo Giovanni Chiuminatti | lista civica: insieme | Sindaco | [6] |
Altre informazioni amministrative[modifica | modifica wikitesto]
Il comune faceva parte della Comunità montana Val Chiusella, Valle Sacra e Dora Baltea Canavesana.
Note[modifica | modifica wikitesto]
- ^ Bilancio demografico Istat - Popolazione residente al 31 dicembre 2018
- ^ Classificazione sismica (XLS), su protezionecivile.gov.it.
- ^ Tabella dei gradi/giorno dei Comuni italiani raggruppati per Regione e Provincia (PDF), in Legge 26 agosto 1993, n. 412, allegato A, Agenzia nazionale per le nuove tecnologie, l'energia e lo sviluppo economico sostenibile, 1º marzo 2011, p. 151. URL consultato il 25 aprile 2012 (archiviato dall'url originale il 1º gennaio 2017).
- ^ Castelnuovo Nigra (TO) : Castello di San Martino a Villa Castelnuovo e il “Ciclo dei Prodi”, su archeocarta.org. URL consultato il 16 aprile 2019.
- ^ Statistiche I.Stat - ISTAT; URL consultato in data 28-12-2012.
- ^ a b c d e f g h i http://amministratori.interno.it/
Altri progetti[modifica | modifica wikitesto]
Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su Castelnuovo Nigra
Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]
- Sito ufficiale, su comune.castelnuovo-di-garfagnana.lu.it.
Controllo di autorità | VIAF (EN) 239731414 |
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