Borgone Susa

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Borgone Susa
comune
Borgone Susa – Stemma
Borgone Susa – Bandiera
Borgone Susa – Veduta
Borgone Susa – Veduta
Veduta del paese
Localizzazione
StatoBandiera dell'Italia Italia
Regione Piemonte
Città metropolitana Torino
Amministrazione
SindacoDiego Mele (lista civica) dal 21-6-2019
Territorio
Coordinate45°07′22.24″N 7°14′22.96″E / 45.122844°N 7.239712°E45.122844; 7.239712 (Borgone Susa)
Altitudine394 (min 377 - max 703) m s.l.m.
Superficie4,96 km²
Abitanti2 188[1] (31-8-2023)
Densità441,13 ab./km²
FrazioniSan Valeriano
Comuni confinantiCondove, San Didero, Sant'Antonino di Susa, Villar Focchiardo
Altre informazioni
Cod. postale10050
Prefisso011
Fuso orarioUTC+1
Codice ISTAT001032
Cod. catastaleB024
TargaTO
Cl. sismicazona 3s (sismicità bassa)[2]
Cl. climaticazona E, 2 945 GG[3]
Nome abitantiborgonesi
Patronosan Nicola
Giorno festivo6 dicembre
Cartografia
Mappa di localizzazione: Italia
Borgone Susa
Borgone Susa
Borgone Susa – Mappa
Borgone Susa – Mappa
Localizzazione del comune di Borgone Susa nella città metropolitana di Torino.
Sito istituzionale

Borgone Susa (Borgon in piemontese, Burgùn in francoprovenzale, Bourgon in francese) è un comune italiano di 2 188 abitanti della città metropolitana di Torino in Piemonte.

Geografia fisica[modifica | modifica wikitesto]

Borgone si trova in Val di Susa, in sinistra idrografica della Dora Riparia.

Storia[modifica | modifica wikitesto]

Il suo nome deriva dal nome germanico di persona Burgo, -onis. La specifica indica la sua collocazione. Il comune si trova sulla sponda sinistra del fiume Dora Riparia, addossato alla montagna, con ottima esposizione sul lato sud della valle.

Simboli[modifica | modifica wikitesto]

Lo stemma del Comune di Borgone Susa è stato concesso con decreto del presidente della Repubblica del 27 giugno 1962.[4]

«Alla muraglia di rosso, mattonata e caricata di un mastio dello stesso, merlato di cinque alla guelfa e aperto; il tutto uscente da uno specchio d'acqua caricato di sei fiori d'argento, pistillati d'oro, fogliati di tre, posti 3, 2, 1; al capo d'oro, a tre gigli di rosso, ordinati in fascia. Ornamenti esteriori del Comune.»

La posizione del paese ai piedi delle montagne e il suo ruolo di difesa della valle sono simbolizzati dalla muraglia dello sfondo e dal mastio che richiama la torre del "Castlàs" (o "Castellazzo"). I fiori d'acqua ricordano come, per secoli, il territorio sia stato acquitrinoso e malsano. Il capo è una variazione del capo di Francia che sarebbe d'azzurro a tre gigli d'oro.[5]

Il gonfalone è un drappo troncato di rosso e di giallo.

Monumenti e luoghi d'interesse[modifica | modifica wikitesto]

Il Castlas

Architetture religiose[modifica | modifica wikitesto]

  • Il Maometto: è una incisione rupestre in bassorilievo datata intorno al II sec. d.C.[6], presumibilmente raffigurante Giove Dolicheno, divinità che proteggeva i primi legionari romani degli eserciti del Re Marco Giulio Cozio!Cozio, almeno grazie alle testimonianze di un antico acronimo sul tempietto che recitava la frase latina Votum Solvit Libens Merito[7]. Altri lo attribuiscono invece alla divinità dell'agricoltura Vertumnus[8], altri ancora al dio dei boschi Silvano. Fu successivamente chiamato col nome del profeta musulmano probabilmente perché tutte le opere artistiche non ben identificate erano spesso attribuite alle scorrerie saracene del X secolo in Piemonte. È collocata nel bosco, non molto lontana dal centro comunale[9].
  • Parrocchiale di San Nicolao
  • Cappella romanica di San Valeriano, in frazione San Valeriano, risalente al XII secolo

Architetture civili[modifica | modifica wikitesto]

  • Il Castlas: collocato su un rilievo che domina il capoluogo, è un tipico esempio di edificio fortificato valsusino con struttura a torre e risale al XIV secolo Borgone, nel tardo Medioevo, costituito da due insediamenti distinti: Villa Nova e Villa Vetula. I ruderi della torre di Borgone-chiamata dai locali Castlas e ricordata come Castellazzo dalla cartografia settecentesca quando la torre era già in rovina, dominano dall'alto di un poggio l'abitato di Villa Nova.[10] Benché quest'ultimo insediamento compaia già nel 1277, non vi sono notizie della torre prima del Trecento e nulla sappiamo su chi la costruì e l'abitò prima del 1426. Si tratta di una casaforte a torre, centro di una contenuta signoria locale. Che non si tratti di una semplice torre appare evidente dai ruderi murari, che indicano l'esistenza di più edifici orizzontali addossati alla torre vera e propria (maschio). La torre di Borgone è il tipico esempio di quegli edifici fortificati valsusini con struttura a torre. Due le tesi proposte ed entrambe non sono prive di spunti difficilmente valutabili. - Che si trattasse di stazioni di segnalazione; tesi che finisce col ricostruire un'ipotetica rete di punti di segnalazione tra loro non omogenei: torri isolate, caseforti, fino agli stessi castelli. - Che si trattasse di posti di controllo importanti per la viabilità locale. Si potrebbe ipotizzare che si trattasse di edifici dalle strutture elementari in possesso di famiglie locali e che rispondevano alle stesse esigenze abitative di una casaforte.[11]
  • Palazzo Montabone: costruito nel 1901, è in seguito diventato proprietà del comune.

Via Francigena[modifica | modifica wikitesto]

Per Borgone passa la Via Francigena, ramo del Moncenisio, che prosegue verso Sant'Antonino di Susa[12].

Società[modifica | modifica wikitesto]

Evoluzione demografica[modifica | modifica wikitesto]

Abitanti censiti[13]

Etnie e minoranze straniere[modifica | modifica wikitesto]

Secondo i dati Istat al 31 dicembre 2017, i cittadini stranieri residenti a Borgone Susa sono 123[14], così suddivisi per nazionalità, elencando per le presenze più significative[15]:

  1. Romania, 68
  2. Marocco, 28

Infrastrutture e trasporti[modifica | modifica wikitesto]

Lo stesso argomento in dettaglio: Stazione di Borgone.

Torino risulta facilmente raggiungibile mediante collegamento con la linea ferroviaria Torino-Susa con treni che transitano ogni ora nelle due direzioni, ogni 30 minuti nelle ore di punta. Il capoluogo torinese si raggiunge con un tempo di percorrenza di 47 minuti in treno e 30 minuti in auto.

Amministrazione[modifica | modifica wikitesto]

Palazzo del comune
Periodo Primo cittadino Partito Carica Note
14 giugno 2004 7 giugno 2009 Simona Pognant lista civica sindaco
7 giugno 2009 25 maggio 2014 Paolo Alpe lista civica sindaco
25 maggio 2014 20 giugno 2019 Paolo Alpe lista civica sindaco
21 giugno 2019 in carica Diego Mele lista civica sindaco

Altre informazioni amministrative[modifica | modifica wikitesto]

Borgone faceva parte della Comunità Montana Valle Susa e Val Sangone.

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Bilancio demografico mensile anno 2023 (dati provvisori), su demo.istat.it, ISTAT.
  2. ^ Classificazione sismica (XLS), su rischi.protezionecivile.gov.it.
  3. ^ Tabella dei gradi/giorno dei Comuni italiani raggruppati per Regione e Provincia (PDF), in Legge 26 agosto 1993, n. 412, allegato A, Agenzia nazionale per le nuove tecnologie, l'energia e lo sviluppo economico sostenibile, 1º marzo 2011, p. 151. URL consultato il 25 aprile 2012 (archiviato dall'url originale il 1º gennaio 2017).
  4. ^ Borgone Susa, decreto 1962-06-27 DPR, concessione di stemma e gonfalone, su dati.acs.beniculturali.it. URL consultato il 13 febbraio 2021 (archiviato dall'url originale il 10 dicembre 2021).
  5. ^ Borgone Susa, su araldicacivica.it. URL consultato il 13 febbraio 2021.
  6. ^ https://paesaggiopiemonte.regione.piemonte.it/cms/documentazione/pubblicazioni/33-storie-di-pietra-il-maometto-e-roca-fura-a-borgone/file.html
  7. ^ http://taccunidisilicio.blogspot.com/2010/07/ad-osservarla-dal-finestrino-di-un.html
  8. ^ https://catalogo.beniculturali.it/detail/ArchaeologicalProperty/0100043202
  9. ^ Il Maometto, scheda su www.comune.borgonesusa.to.it Archiviato il 28 gennaio 2015 in Internet Archive. (consultato nel gennaio 2015)
  10. ^ Borgone di Susa (TO) : "Castlas", su archeocarta.org.
  11. ^ Il Castlas, su invalsusa.it.
  12. ^ Da Torino a Vercelli (Km 84,8) – Turismo Torino e Provincia Archiviato il 29 novembre 2014 in Internet Archive.
  13. ^ Statistiche I.Stat - ISTAT; URL consultato in data 31 dicembre 2019.
  14. ^ Dato Istat al 31/12/2017, su demo.istat.it. URL consultato il 27 agosto 2018 (archiviato dall'url originale il 6 agosto 2017).
  15. ^ Dati superiori alle 20 unità

Voci correlate[modifica | modifica wikitesto]

Altri progetti[modifica | modifica wikitesto]

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

Controllo di autoritàVIAF (EN238812965 · GND (DE7633003-5
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