Utente:Riccardo Fontana/Calcio Como

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Calcio Como
Calcio
Lariani
Segni distintivi
Uniformi di gara
Manica sinistra
Maglietta
Maglietta
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Pantaloncini
Calzettoni
Calzettoni
Casa
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Pantaloncini
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Calzettoni
Trasferta
Colori sociali Azzurro
Simbolilo stemma comunale
Dati societari
CittàFile:Como-Stemma.png Como
NazioneBandiera dell'Italia Italia
ConfederazioneUEFA
Federazione FIGC
CampionatoLega Pro Prima Divisione
Fondazione1907
Rifondazione2005
PresidenteBandiera dell'Italia Amilcare Rivetti
AllenatoreBandiera dell'Italia Ernestino Ramella
StadioGiuseppe Sinigaglia
(13.602 posti)
Sito webwww.calciocomo1907.it
Palmarès
Coppa Italia Lega Pro Coppa Italia serie D
Titoli nazionali3 Campionati di Serie B
3 Campionati di Prima Divisione/Serie C/Serie C1
1 Campionato di Serie D
Trofei nazionali1 Coppe Italia Serie C/Lega Pro
1 Coppe Italia Serie D
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Il Calcio Como, noto più semplicemente come Como, è una società calcistica a responsabilità limitata italiana di Como, in Lombardia. Fondata il 25 maggio 1907, attualmente milita nel campionato di Lega Pro Prima Divisione, il terzo livello del campionato italiano di calcio.

Promosso per la prima volta in Serie A nel 1949, il Como ha disputato 13 campionati nella massima divisione, raggiungendo il miglior piazzamento nella stagione del debutto (1949-1950) con il 6° posto finale. Tra le squadre lombarde solo Milan (78), Atalanta (51) e Brescia (22) hanno disputato più campionati di Serie A, oltre all'Inter presente in tutte le 80 stagioni del torneo. L'ultima presenza in Serie A dei lariani risale alla stagione 2002-2003. Le stagioni disputate in Serie B sono invece 33, terza tra le squadre lombarde dietro Brescia (54) e Monza (38), l'ultima delle quali nel 2003-2004.

Il Como ha raggiunto il suo miglior risultato in Coppa Italia nell'edizione 1985-1986, quando si fermò in semifinale. In Coppa Italia Lega Pro ha raggiunto due volte la finale, nel 1992-1993 e nel 1996-1997, vincendo il trofeo in quest'ultima occasione. Nel 2007-2008 ha inoltre conquistato la Coppa Italia di Serie D.

Storia[modifica | modifica wikitesto]

Nei primi anni successivi alla sua fondazione, il Como disputò incontri amichevoli e tornei a carattere locale, battendosi con squadre milanesi (U.S. Milanese, Libertas, Juventus Italia) e svizzere (Chiasso, Lugano, Bellinzona).

Una delle prime formazioni del Como (1910)

Nel 1912 partecipò agli spareggi per l'ammissione al campionato di Prima Categoria, ma il 20 ottobre, al primo turno, giocato a Torino, venne sconfitto per 3-1 dal Savona. Il Como fu perciò iscritto al girone lombardo di Promozione. Il primo livello del campionato fu comunque raggiunto l'anno seguente: la squadra fu ammessa alla Prima Categoria e vi restò fino al 1922, quando, il 2 luglio, il Como perse per 2-1 contro il Piacenza il turno preliminare degli spareggi per partecipare alla nuova Prima Divisione, istituita in seguito al compromesso Colombo che riunificò i campionati.

Con la denominazione di Comense vinse nel 1927 la Coppa Volta, eliminando per 3-0 in semifinale l'Inter (che in questo torneo fece esordire il diciassettenne Giuseppe Meazza) e battendo per 1-0 in finale il Genoa di De Prà, De Vecchi e Levratto. Nel 1928 la Comense conquistò la Coppa Turati (riservata alle formazioni lombarde), sconfiggendo il Brescia per 2-0 nella ripetizione della finale (il primo incontro si era chiuso 3-3 dopo i tempi supplementari).

Nel 1929 la squadra non fu subito ammessa alla nuova Serie B, alla quale fu invece brillantemente promossa nel 1931 con un campionato di Prima Divisione condotto senza subire alcuna sconfitta. La seconda metà degli anni trenta fu segnata da un paio di retrocessioni consecutive e da una parziale ripresa che all'epoca della seconda guerra mondiale portò la squadra a giocare vari campionati di Serie C.

Nel 1945 il Como conquistò il suo trofeo più prestigioso, vincendo il Torneo Lombardo che, in mancanza di un campionato a livello nazionale, vedeva partecipare Milano, Ambrosiana-Inter e, con altre formazioni lombarde, anche il Novara.

Dopo la guerra la squadra fu ammessa alla Serie B e, promossa in Serie A nel 1949, restò per quattro anni nella massima divisione, suscitando simpatie in tutti i campi della penisola per la scelta di schierare solo giocatori italiani (a parte cinque presenze del cecoslovacco Chawko nell'autunno 1949).

Tornata in B nel 1953, vi rimase per un decennio, disputando una serie di sette campionati di vertice con l'allenatore argentino Hugo Lamanna e valorizzando il talento del giovane Luigi Meroni. Partecipò alla Coppa dell'Amicizia nel 1960 e nel 1961 (competizioni vinte entrambe dalla rappresentativa italiana) e diede un contributo decisivo al successo del 1961, strappando alla squadra transalpina del Sochaux tre punti su quattro.

Una formazione del Como nella stagione 1962/63

La permanenza nella serie cadetta si interruppe in seguito al cosiddetto "caso Bessi". All'inizio del campionato 1962/63 la società azzurra aveva schierato per cinque partite il difensore Paolo Bessi, appena acquistato dalla squadra del Tau Altopascio, senza sapere che il giocatore non aveva terminato di scontare una squalifica inflittagli dal Comitato Regionale Toscana della Lega Nazionale Dilettanti. Salvatosi sul campo, il Como fu così punito con cinque sconfitte a tavolino che lo condannarono alla retrocessione in C.

Nel 1967 la squadra, allenata da Mario Trezzi, chiuse il torneo di Serie C (girone A) al primo posto, ma a pari punti con il Monza: si rese perciò necessario uno spareggio che fu disputato a Bergamo il 4 giugno e vide i biancorossi brianzoli prevalere per 1-0. L'anno seguente un Como in buona parte rinnovato, ma ancora guidato dallo storico capitano Bruno Ballarini (è tuttora suo il record di presenze in campionato con la maglia azzurra), conquistò nuovamente il primo posto (questa volta in solitudine) e la conseguente promozione in Serie B. L'allenatore era Franco Viviani. Dopo alcuni buoni campionati nella serie cadetta e una poco felice partecipazione al Torneo Anglo-italiano del 1973, nel 1975, sotto la guida dell'allenatore Giuseppe Marchioro, giunse la seconda promozione in Serie A, dove però, nonostante gli sforzi di giocatori come Alessandro Scanziani e il portiere-rigorista Antonio Rigamonti, la squadra rimase solo per una stagione.

Scivolati in C1 nel 1978, i lariani, nuovamente allenati da Marchioro, ottennero subito due promozioni consecutive e restarono in Serie A per due stagioni (1980-82) grazie ad una squadra profondamente rinnovata e ad alcuni giocatori destinati ad una grande carriera, tra i quali Pietro Vierchowod. Il club azzurro ha partecipato alla Coppa Mitropa nel 1980/81, non riuscendo a conquistare il trofeo solo per la differenza reti, e al Torneo di Capodanno del 1981 (unica edizione fino ad oggi), finendo eliminato al primo turno, ma ottenendo con Ezio Cavagnetto (2 gol) il primato ex aequo in classifica cannonieri.

Una formazione del Como nella stagione 1981/82

Nel 1984 il Como, allenato da Tarcisio Burgnich, tornò nuovamente nella massima serie, dove rimase per cinque campionati: fu questo il periodo di maggior successo del club, che il primo anno raggiunse la salvezza stabilendo il record, tuttora imbattuto, di sole due reti subite nelle partite in casa. Nel 1986 il Como sfiorò la finale di Coppa Italia, dopo aver eliminato la Juventus negli ottavi e il Verona campione d'Italia nei quarti. Nella doppia semifinale contro la Sampdoria, dopo aver ottenuto un 1-1 a Genova, al Sinigaglia gli azzurri stavano conducendo per 2-1 nel corso dei tempi supplementari, quando un oggetto lanciato dagli spalti ferì l'arbitro Giancarlo Redini: la partita fu sospesa e la vittoria venne poi assegnata per 2-0 ai blucerchiati. Le ottime giocate di Dan Corneliusson e di Stefano Borgonovo portarono lo stesso anno la squadra al nono posto in campionato, ripetuto anche l'anno successivo, ma con molti meno gol segnati, con una formazione che aveva il suo punto di forza nella difesa diretta dal roccioso Pasquale Bruno e che si dimostrò una delle migliori del campionato.

Le due retrocessioni consecutive che portarono la squadra in C1 nel 1990 (nonostante la società avesse allestito per il 1989/90 una rosa che sembrava poter puntare alla promozione in A) furono la causa di un decennio anonimo per il Como, che si trovò a galleggiare per quasi tutti gli anni novanta in Serie C1, con l'eccezione del campionato di Serie B 1994/95. Nel 1997, inoltre, conquistò la Coppa Italia di Serie C, battendo nella doppia finale la Nocerina (2-0 per i campani all'andata e 4-0 per i lombardi al ritorno).

Dopo alcuni tentativi andati a vuoto, nel 2001 la società, guidata dal presidente Enrico Preziosi, ottenne la sospirata promozione in Serie B, che venne funestata da un drammatico episodio accaduto negli spogliatoi al termine della gara Como-Modena (1-0) del 19 novembre 2000 tra il capitano lariano Massimiliano Ferrigno e il giocatore modenese Francesco Bertolotti. Ferrigno colpì con un pugno il giocatore del Modena che cadde malamente a terra, ferendosi alla testa.[1] Bertolotti restò a lungo in pericolo di vita e fu costretto al ritiro mentre Ferrigno venne squalificato per tre anni da qualsiasi campionato.[2]

L'anno successivo il Como, benché neopromosso, ottenne la promozione in Serie A (ancora insieme con il Modena) con 74 punti (record per il campionato a venti squadre). Gran merito del doppio salto è da attribuirsi all'allenatore Loris Dominissini che guidò la squadra nei due campionati vincenti, ma che non riuscì a ripetersi l'anno successivo. L'avventura in Serie A durò, infatti, una sola stagione, nonostante l'acquisto di numerosi giocatori di categoria e di esperienza e l'arrivo a stagione in corso al posto di Dominissini dell'esperto tecnico Eugenio Fascetti. La crisi continuò l'anno dopo in Serie B con la cessione del club da parte del presidente Preziosi e una nuova retrocessione in Serie C1, seguita da un'ulteriore retrocessione in Serie C2 dopo aver perso i play-out con il Novara (1-2 e 0-0).

Manica sinistra
Maglietta
Maglietta
Manica destra
Pantaloncini
Calzettoni
Calzettoni
La maglia indossata per celebrare il centenario

Questa tripla retrocessione causò una profondissima crisi finanziaria, culminata il 22 dicembre 2004 con il fallimento,[3] che obbligò la nuova società, il Calcio Como, a iscriversi, anziché alla Serie C2, alla Serie D (girone B). Per la prima volta dal 1938, i lariani si ritrovavano fuori dai campionati professionistici. Nei primi due campionati disputati in Serie D (girone B) la squadra raggiunse i play-off promozione senza però riuscire a conquistare la C2, nonostante presentasse un organico con vari elementi di categoria superiore. Nel 2006, infatti, la gara di semifinale dei play-off contro la Tritium a Trezzo sull'Adda fu sospesa per lancio di oggetti in campo da parte dei tifosi lariani e al Como venne assegnata la sconfitta per 3-0 a tavolino;[4] nel 2007, invece, il Como perse la finale dei play-off contro l'U.S.O. Calcio per 4-2 dopo i tempi supplementari. Il 2007 è stato anche l'anno del centenario, celebrato con una festa di tre giorni, una mostra e un libro.

Il torneo 2007/08 vide il Como protagonista di un lungo duello con la Tritium, che alla fine del girone di andata vedeva favoriti i rivali di Trezzo sull'Adda, in vantaggio di sette punti. Ma nel girone di ritorno la Tritium perse tutto il margine accumulato e venne raggiunta e superata dai lariani, che venivano promossi alla serie superiore, tornando così fra i professionisti. Inoltre, il 16 aprile 2008, pareggiando 1-1 con la Colligiana e grazie al 2-0 ottenuto il 9 aprile a Como, il Como conquistò la Coppa Italia di Serie D.

Nella stagione 2008/09, giocata in Lega Pro Seconda Divisione, il Como ha disputato un campionato sempre nella parte alta della classifica, ma mai al vertice. Con un rendimento in crescendo nelle ultime partite, raggiungeva il terzo posto finale e il diritto di giocare i play-off. Affrontava prima il Rodengo Saiano nella doppia semifinale (1-1 esterno e 0-0 in casa) e si qualificava per il migliore piazzamento in classifica; sconfiggeva poi l'Alessandria nella doppia finale (vittoria interna per 2-1 ed esterna per 2-0) e conquistava la seconda promozione consecutiva, salendo così in Lega Pro Prima Divisione.

Nel 2009/10 il Como è sempre rimasto nelle retrovie della classifica, anche se in costante miglioramento nel girone di ritorno, tanto che nelle ultime giornate superava le dirette rivali e usciva dalla zona play-out. La certezza matematica della salvezza arrivava all'ultima partita, con la vittoria per 2-0 nel derby del Lario, risultato che nello stesso tempo condannava il Lecco alla retrocessione nella serie inferiore.

Il campionato 2010/11 ha visto un Como nelle ultime posizioni di classifica fino al termine del girone di andata. Nel ritorno, invece, la squadra infilava una serie di undici risultati utili consecutivi che la portava a un passo della zona play-off. Dopo un calo nelle ultime giornate, il Como chiudeva il campionato a metà classifica.

Cronistoria[modifica | modifica wikitesto]

Cronistoria del Calcio Como
  • 1907 - Fondazione del Football Club Como.
  • 1907-12 - Attività a carattere locale: partite con squadre milanesi e del Canton Ticino.
  • 1910 - Affiliazione ufficiale alla FIGC.
  • 1912-13 - 5º nel girone unico della Promozione lombarda. Ammesso in Prima Categoria dopo l'Assemblea Federale.
  • 1913-14 - 9º nel girone unico della Prima Categoria lombarda.
  • 1914-15 - 2° nel gruppo E del girone eliminatorio della Prima Categoria, ammesso alle semifinali nazionali. 4º nel girone C di semifinale nazionale della Prima Categoria.
  • 1915-19 - Inattivo durante la guerra.
  • 1919-20 - 6º nel girone C della Prima Categoria lombarda.
  • 1920-21 - 2º nel girone D della Prima Categoria lombarda.
  • 1921-22 - 1º nel girone A della Prima Categoria lombarda, ammesso alle finali lombarde. 3º nel girone finale lombardo della Prima Categoria. Retrocesso per effetto del Compromesso Colombo dopo lo spareggio perso con il Piacenza.
  • 1922-23 - 4º nel girone C della Seconda Divisione Nord.
  • 1923-24 - 2º nel girone C della Seconda Divisione Nord.
  • 1924-25 - 1º nel girone B della Seconda Divisione Nord, ammesso alle finali. 4° nel girone finale della Seconda Divisione Nord.
  • 1925-26 - 6º nel girone A della Seconda Divisione. Si fonde con l’Esperia F.C. e diventa A.C. Comense.
  • 1926-27 - 9º nel girone B della Prima Divisione Nord, ex Seconda Divisione Nord.
  • 1927-28 - 5º nel girone B della Prima Divisione Nord.
  • 1928-29 - 2º nel girone B della Prima Divisione Nord.
  • 1929-30 - 2º nel girone B della Prima Divisione Nord.
  • 1930-31 - 1º nel girone C della Prima Divisione Nord, ammesso alle finali. 1º nel girone finale A della Prima Divisione Nord. Promosso in Serie B. La squadra conclude la stagione imbattuta.
  • 1931-32 - 9º in Serie B.
  • 1932-33 - 6º in Serie B.
  • 1933-34 - 4º nel girone B della Serie B.
  • 1934-35 - 14º nel girone B della Serie B. Retrocesso in Serie C.
  • 1935-36 - 16º nel girone B della Serie C. Retrocesso nella Prima Divisione lombarda, rinuncia alla riammissione in C. Ritiratosi dal 1° turno eliminatorio di Coppa Italia. Assume la denominazione di A.S. Como.
  • 1936-37 - 2º nel girone D della Prima Divisione lombarda.
  • 1937-38 - 1º nel girone C della Prima Divisione lombarda, ammesso alle finali. 2º nel girone finale della Prima Divisione lombarda. Promosso in Serie C. Si fonde con l’A.S. Ardita e diventa A.C. Como.
  • 1938-39 - 10º nel girone C di Serie C. Eliminato al 1° turno di Coppa Italia.
  • 1939-40 - 8º nel girone C di Serie C. Eliminato al 1° turno di Coppa Italia.
  • 1940-41 - 10º nel girone C di Serie C. Eliminato al 1° turno di Coppa Italia.
  • 1941-42 - 9º nel girone C di Serie C.
  • 1942-43 - 2º nel girone C di Serie C.
  • 1944 - 1º nel girone B del Torneo misto Serie C-Prima Divisione del Direttorio II Zona Lombardia, ammesso alle finali. Si trova al 4º posto nel girone finale a una gara dal termine, quando il torneo viene sospeso per ordine del Ministero della Cultura Popolare.
  • 1944-45 - Vince il Torneo Benefico Lombardo.
  • 1945-46 - Ammesso nel campionato cadetto misto settentrionale: 5º nel girone B di Serie B-C Alta Italia. Ammesso d'ufficio in Serie B.
  • 1946-47 - 8º nel girone A di Serie B.
  • 1947-48 - 3º nel girone A di Serie B.
  • 1948-49 - 1º in Serie B. Promosso in Serie A.
  • 1949-50 - 6º in Serie A.
  • 1950-51 - 8º in Serie A.
  • 1951-52 - 12º in Serie A.
  • 1952-53 - 17º in Serie A. Retrocesso in Serie B.
  • 1953-54 - 4º in Serie B.
  • 1954-55 - 5º in Serie B.
  • 1955-56 - 3º in Serie B.
  • 1956-57 - 6º in Serie B.
  • 1957-58 - 8º in Serie B. 4º nel girone eliminatorio di Coppa Italia.
  • 1958-59 - 7º in Serie B. Eliminato al 2° turno di Coppa Italia.
  • 1959-60 - 8º in Serie B. Arriva fino agli ottavi di finale di Coppa Italia.
  • 1960-61 - 11º in Serie B. Arriva fino agli ottavi di finale di Coppa Italia.
  • 1961-62 - 15º in Serie B. Eliminato al 1° turno di Coppa Italia.
  • 1962-63 - 18º in Serie B. Retrocesso in Serie C. Eliminato al 1° turno di Coppa Italia.
  • 1963-64 - 3º nel girone A di Serie C.
  • 1964-65 - 5º nel girone A di Serie C.
  • 1965-66 - 3º nel girone A di Serie C.
  • 1966-67 - 2º nel girone A di Serie C dopo spareggio perso contro il Monza.
  • 1967-68 - 1º nel girone A di Serie C. Promosso in Serie B.
  • 1968-69 - 6º in Serie B. 2º nel girone eliminatorio di Coppa Italia.
  • 1969-70 - 13º in Serie B. 4º nel girone eliminatorio di Coppa Italia.
  • 1970-71 - 8º in Serie B. 4º nel girone eliminatorio di Coppa Italia.
  • 1971-72 - 4º in Serie B. 3º nel girone eliminatorio di Coppa Italia.
  • 1972-73 - 11º in Serie B. 4º nel girone eliminatorio di Coppa Italia.
  • 1973-74 - 4º in Serie B. 3º nel girone eliminatorio di Coppa Italia.
  • 1974-75 - 2º in Serie B. Promosso in Serie A. 2º nel girone eliminatorio di Coppa Italia.
  • 1975-76 - 15º in Serie A. Retrocesso in Serie B. 2º nel girone eliminatorio di Coppa Italia.
  • 1976-77 - 6º in Serie B. 2º nel girone eliminatorio di Coppa Italia.
  • 1977-78 - 19º in Serie B. Retrocesso in Serie C. 5º nel girone eliminatorio di Coppa Italia.
  • 1978-79 - 1º nel girone A di Serie C1. Promosso in Serie B.
  • 1979-80 - 1º in Serie B. Promosso in Serie A. 4º nel girone eliminatorio di Coppa Italia.
  • 1980-81 - 13º in Serie A. 5º nel girone eliminatorio di Coppa Italia.
  • 1981-82 - 16º in Serie A. Retrocesso in Serie B. 4º nel girone eliminatorio di Coppa Italia.
  • 1982-83 - 5º in Serie B dopo spareggi con Catania e Cremonese. 5º nel girone eliminatorio di Coppa Italia.
  • 1983-84 - 2º in Serie B. Promosso in Serie A. 3º nel girone eliminatorio di Coppa Italia.
  • 1984-85 - 11º in Serie A. 4º nel girone eliminatorio di Coppa Italia.
  • 1985-86 - 9º in Serie A. In Coppa Italia arriva alla semifinale, dove viene eliminato dalla Sampdoria.
  • 1986-87 - 9º in Serie A. 3° per sorteggio avverso nel girone eliminatorio di Coppa Italia.
  • 1987-88 - 11º in Serie A. 3º nel girone eliminatorio di Coppa Italia.
  • 1988-89 - 18º in Serie A. Retrocesso in Serie B. 2º nel girone di 2° turno di Coppa Italia.
  • 1989-90 - 19º in Serie B. Retrocesso in Serie C1. Eliminato al 2° turno di Coppa Italia.
  • 1990-91 - 3º nel girone A di Serie C1 dopo spareggio perso con il Venezia. Eliminato al 1° turno di Coppa Italia.
  • 1991-92 - 3º nel girone A di Serie C1. Arriva fino agli ottavi di finale di Coppa Italia.
  • 1992-93 - 6º nel girone A di Serie C1. Eliminato al 1° turno di Coppa Italia. Nella Coppa Italia di Serie C arriva alla finale, dove viene sconfitto dal Palermo.
  • 1993-94 - 5º nel girone A di Serie C1. Promosso in Serie B vincendo i play-off contro Mantova e SPAL. Eliminato al 1° turno di Coppa Italia.
  • 1994-95 - 19º in Serie B. Retrocesso in Serie C1. Eliminato al 2° turno di Coppa Italia.
  • 1995-96 - 5º nel girone A di Serie C1. Perde la finale di play-off contro l'Empoli. Eliminato al 1° turno di Coppa Italia.
  • 1996-97 - 11º nel girone A di Serie C1. Eliminato al 1° turno di Coppa Italia. Vince la Coppa Italia di Serie C.
  • 1997-98 - 10º nel girone A di Serie C1. Eliminato al 1° turno di Coppa Italia. Eliminato al 1° turno della Coppa Italia di Serie C.
  • 1998-99 - 2º nel girone A di Serie C1. Eliminato nelle semifinali di play-off dalla Pistoiese. 2º nel girone eliminatorio della Coppa Italia di Serie C.
  • 1999-2000 - 10º nel girone A di Serie C1. 3º nel girone eliminatorio di Coppa Italia. Arriva fino agli ottavi di finale della Coppa Italia di Serie C.
  • 2000-01 - 2º nel girone A di Serie C1. Promosso in Serie B vincendo i play-off contro Spezia e Livorno. 4º nel girone eliminatorio della Coppa Italia di Serie C.
  • 2001-02 - 1º in Serie B. Promosso in Serie A. Arriva fino agli ottavi di finale di Coppa Italia.
  • 2002-03 - 17º in Serie A. Retrocesso in Serie B. Eliminato al 2° turno di Coppa Italia.
  • 2003-04 - 24º in Serie B. Retrocesso in Serie C1. 4º nel girone eliminatorio di Coppa Italia.
  • 2004-05 - 18º nel girone A di Serie C1. Retrocesso in Serie C2 dopo i play-out contro il Novara. 4º nel girone eliminatorio di Coppa Italia. Arriva fino agli ottavi di finale della Coppa Italia di Serie C. La società fallisce e viene fondata quella attuale, che viene iscritta alla Serie D con il nome di Calcio Como.
  • 2005-06 - 4º nel girone B di Serie D. Eliminato al 1° turno di play-off dalla Tritium.
  • 2006-07 - 4º nel girone B di Serie D. Eliminato al 2° turno di play-off dall'U.S.O. Calcio. Eliminato al 1° turno della Coppa Italia di Serie D.
  • 2007-08 - 1º nel girone B di Serie D. Promosso in Serie C2. Vince la Coppa Italia di Serie D.
  • 2008-09 - 3º nel girone A di Lega Pro Seconda Divisione. Promosso in Lega Pro Prima Divisione vincendo i play-off contro Rodengo Saiano e Alessandria. Eliminato al 1° turno della fase ad eliminazione diretta della Coppa Italia di Lega Pro.
  • 2009-10 - 12º nel girone A di Lega Pro Prima Divisione. Eliminato al 1° turno di Coppa Italia. Eliminato al 2° turno della fase ad eliminazione diretta della Coppa Italia di Lega Pro.
  • 2010-11 - 9° nel girone A di Lega Pro Prima Divisione. Eliminato al 2° turno di Coppa Italia. Eliminato al 1° turno della fase ad eliminazione diretta della Coppa Italia di Lega Pro.
  • 2011-12 - nel girone A di Lega Pro Prima Divisione. Eliminato al 1° turno di Coppa Italia. Eliminato al 1° turno della fase ad eliminazione diretta della Coppa Italia di Lega Pro.

Colori e simboli[modifica | modifica wikitesto]

Colori[modifica | modifica wikitesto]

Il colore sociale del Calcio Como è l'azzurro, il colore del lago, da cui deriva un altro soprannome talvolta utilizzato per indicare la formazione lariana, gli "azzurri" appunto. Solitamente è la divisa di gioco ad essere azzurra, abbinata con pantaloncini bianchi o, più raramente, azzurri. A partire dagli anni ottanta fu utilizzata una seconda divisa di colore granata, nello stesso periodo talvolta in trasferta il Como ha indossato una divisa rossa, abbinata a pantaloncini anch'essi rossi, o blu.

Il 19 aprile 2012 è stato annunciato che la terza maglia per la stagione 2012-2013 sarà rossa. Questa decisione è stata presa dopo un sondaggio condotto tra i tifosi mediante il sito ufficiale[5].

Simboli[modifica | modifica wikitesto]

Il simbolo della società è formato da una croce bianca in campo rosso, storico emblema comunale di Como, sormontata da un'onda azzurra a richiamo del lago; lo stemma reca in alto la scritta Como in azzurro e in basso la scritta 1907, sempre in azzurro. A differenza di quanto accade nello stemma comunale, tuttavia, qui non viene riportato il motto "Libertas" nel cantone in basso a destra. La versione attuale dello stemma risale agli anni novanta ma è molto simile allo stemma utilizzato a partire dalla fondazione, il quale era più semplice riportando il solo stemma comunale. Negli anni furono utilizzate varianti del medesimo emblema, talvolta con la scritta "Calcio Como" oppure "A. C. Como". Negli anni ottanta fu spesso utilizzato un nuovo logo raffigurante un'airone stilizzato con lo scudo nel petto.

Da notare che dopo la fusione con l'Esperia, avvenuta nel 1926, la nuova Comense utilizzò per qualche anno la stella nera esperina sulle divise da gioco, a ricordo della società assorbita.

Strutture[modifica | modifica wikitesto]

Stadio[modifica | modifica wikitesto]

Lo stesso argomento in dettaglio: Stadio Giuseppe Sinigaglia.

Il Como gioca le partite casalinghe nello Stadio Giuseppe Sinigaglia di Como. Tale impianto fu inaugurato nel 1927 nell'ambito delle manifestazioni per il centenario della morte di Alessandro Volta, con un torneo tra Comense, Genoa ed Inter che assegnava appunto la Coppa Alessandro Volta. Il progetto originale, dell'architetto Giovanni Greppi, fu però completamente stravolto nel giro di pochi anni, quando la costruzione neoclassica venne sostituita dall'impianto in stile razionalista ancora oggi visibile, meglio inserito nella "Cittadella dello Sport" del lungolago.

Lo stadio, a lungo proprietà della Provincia di Como, venne donato al comune nel 1986. La sua capienza è di 13.602 posti; nel 2002, dopo i lavori effettuati in seguito alla promozione in Serie A, erano 18.000. A causa delle attuali normative di sicurezza per gli stadi calcistici l'intero settore distinti (4.464 posti) è chiuso.

Le dimensioni del terreno di gioco sono 105,40 per 68 metri.

Centro di allenamento[modifica | modifica wikitesto]

Il centro di allenamento del Como è il Centro sportivo Mario Beretta di Orsenigo (CO). È stato intitolato alla memoria dell'ex-presidente Mario Beretta nell'estate del 2008.

Società[modifica | modifica wikitesto]

L'attuale Calcio Como S.r.l. è stata fondata nel 2005 ed ha sede ad Orsenigo (CO) in via Don Berra 13[6]. La carica di presidente è ricoperta da Amilcare Rivetti, succeduto ad Antonio Di Bari il 5 novembre 2011[7].

Organigramma societario[modifica | modifica wikitesto]

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Impegno nel sociale[modifica | modifica wikitesto]

Settore giovanile[modifica | modifica wikitesto]

Il Como e le Nazionali di calcio[modifica | modifica wikitesto]

Sono 22 i giocatori comaschi convocati dai diversi commissarii tecnici della FIGC per rappresentare l'Italia[8]. L'unico giocatore ad aver vestito la maglia della Nazionale maggiore è stato Pietro Vierchowod, convocato per il Mundialito in Uruguay e sceso in campo contro l'Paesi Bassi il 6 gennaio 1981 (1-1 il risultato finale)[9]. Vierchowod fu in campo anche il 19 aprile dello stesso anno in un'amichevole contro la Germania Est ad Udine (0-0), in quell'occasione fu sostituito dopo 80' da Giuseppe Baresi[9].

Tre giocatori del Como hanno disputato inoltre partite con la Nazionale B/Under-23[8]: Mario Bergamaschi il 28 dicembre 1952, Pasquale Bruno il 25 marzo 1987, Stefano Borgonovo due volte (esordio il 28 ottobre 1987).

Nelle Nazionale Under-21 20 giocatori del Como hanno disputato in totale 61 partite[8]. I primi convocati furono Vittorio Ghiandi, Franco Pedroni e Angelo Turconi l'8 aprile 1951.

Nel 2008 il commissario tecnico della RD del Congo Patrice Neveu ha convocato Doris Fuakuputu per due partite amichevoli contro Gabon e Algeria[10]. Fuakuputu è sceso in campo nella prima di queste due partite, terminata 0-0, il 25 marzo[11].

Il Como nella cultura popolare[modifica | modifica wikitesto]

La vicenda del romanzo La dogana del vento di Folco Quilici (2011) ruota intorno ad un immaginario portiere del Como negli anni settanta, in Serie A. Il giocatore, di nome Jorghii Vallodi, è figlio di un'italiana e di un soldato cosacco.

Presidenti e allenatori[modifica | modifica wikitesto]

I presidenti[modifica | modifica wikitesto]

I presidenti del Como
  • 1907-1912 Mario Bazzi
  • 1912-1922 Carlo Verga
  • 1922-1926 Eugenio Rosasco
  • 1926-1930 Enrico Brambilla
  • 1930-1933 Gianni Binda
  • 1933-1935 Bruno Pessina
  • 1935 Agrippino Porlezza (commissario straordinario)
  • 1935-1936 Vittorio De Benedetti
  • 1936-1937 Faliero Frigerio
  • 1937-1938 Renzo Ferrero
  • 1938-1941 Antonio Maspero
  • 1941-1943 Luigi Ripamonti
  • 1943-1944 Giannetto Bianchi
  • 1944-1946 Gigi Colombo
  • 1946-1948 Luigi Ballerini
  • 1948-1955 Carlo Songia
  • 1955-1962 Francesco Ambrosoli
  • 1962-1963 Comitato di Presidenza
  • 1963-1967 Ercole Erba
  • 1967-1971 Romildo Roncoroni
  • 1971-1980 Alfredo Tragni
  • 1980-1983 Mario Beretta
  • 1983-1993 Benito Gattei
  • 1993-1997 Mario Beretta
  • 1997-2003 Enrico Preziosi
  • 2003-2005 Aleardo Dall'Oglio
  • 2005 Alessandro De Blasi
  • 2005-2006 Giangerolamo Barzaghi
  • 2006-2008 Vincenzo Angiuoni
  • 2008-2011 Antonio Di Bari
  • 2011-oggi Amilcare Rivetti

Gli allenatori[modifica | modifica wikitesto]

Gli allenatori del Como

Giocatori celebri[modifica | modifica wikitesto]

Lo stesso argomento in dettaglio: (usare il Template:Vedi categoria).

Palmarès[modifica | modifica wikitesto]

Competizioni nazionali[modifica | modifica wikitesto]

1948-1949, 1979-1980, 2001-2002
Prima Divisione: 1930-1931
Serie C: 1967-1968
Serie C1: 1978-1979
2007-2008
1996-1997
2007-2008

Competizioni giovanili[modifica | modifica wikitesto]

1962-1963
  • Campionato Nazionale Allievi Semiprofessionisti: 1
1967-1968
1978-1979

Altre competizioni[modifica | modifica wikitesto]

1944-1945

Record e statistiche[modifica | modifica wikitesto]

Statistiche di squadra[modifica | modifica wikitesto]

Nelle sue 13 stagioni di Serie A il Como ha concluso una volta al 6° posto (1949-1950), una volta all'8° (1950-1951), due volte al 9° posto (1985-1986 e 1986-1987) e all'11° (1984-1985 e 1987-1988), una volta al 12° (1951-1952), al 13° (1980-1981), al 15° (1975-1976) ed al 16° posto (1981-1982), due volte al 17° posto (1952-1953 e 2002-2003) e una volta al 18°, peggior piazzamento di sempre (1988-1989).

Al Como appartengono due primati relativi al campionato di Serie A a 16 squadre: nella stagione 1981-1982, schierando complessivamente 27 giocatori, eguagliò i record detenuti in tal senso dalla Lazio 1979-80 e dall'Udinese 1980-81[12]; mentre nella stagione 1984-1985 subì solo due reti nelle 15 partite casalinghe, eguagliando così il record del Milan 1968-69, quest'ultimo è un record assoluto della Serie A[12]. Nella stagione 1981-1982 il Como ha avuto il peggior attacco (18 gol fatti) e la peggior difesa (42 reti subite) della Serie A; nella stagione 1988-1989 ha avuto la peggior difesa in coabitazione col Torino (49 gol subiti).

Record assoluti
  • Vittoria più larga in trasferta
Record in Serie A

Statistiche individuali[modifica | modifica wikitesto]

Presenze in campionato
Marcatori in campionato
Gol

Partecipazione ai campionati[modifica | modifica wikitesto]

Categoria Partecipazioni Debutto Ultima stagione

A

14 1914-1915 2002-2003

B

40 1922-1923 2003-2004

C1

29 1929-1930 2011-2012

C2

1 2008-2009 2008-2009

D

3 2005-2006 2007-2008

In 87 stagioni sportive disputate a livello nazionale a partire dall'esordio il 7 febbraio 1915, compresi 1 torneo di Prima Categoria Nazionale (A), 7 tornei di Seconda Divisione (B), 1 torneo Alta Italia come squadra di Serie C, 2 tornei di terzo livello di Prima Divisione Interregionale (C). Sono escluse le stagioni disputate a livello regionale fra il 1912 e il 1914, fra il 1919 e il 1922, e fra il 1936 e il 1938.

Comitato Regionale Lombardo[modifica | modifica wikitesto]

  • 4 campionati di Prima Categoria
più un'edizione in cui fu guadagnato l'accesso al torneo nazionale
  • 1 campionato di Promozione
  • 2 campionati di Prima Divisione Regionale

Partecipazioni alle coppe[modifica | modifica wikitesto]

Promozioni[modifica | modifica wikitesto]

  • 5 promozioni in Serie A
    • 1948-1949Vincendo il campionato nazionale di Serie B.
    • 1974-1975 – Arrivando secondo nel campionato nazionale di Serie B.
    • 1979-1980Vincendo il campionato nazionale di Serie B.
    • 1983-1984 – Arrivando secondo nel campionato nazionale di Serie B.
    • 2001-2002Vincendo il campionato nazionale di Serie B.
  • 5 promozioni in Serie B
    • 1930-1931Vincendo la fase finale, girone B, del campionato di Prima Divisione.
    • 1967-1968Vincendo il campionato di Serie C, girone A.
    • 1978-1979Vincendo il campionato nazionale di Serie C1, girone A.
    • 1993-1994 – Vincendo i play-off del campionato nazionale di Serie C1, girone A.
    • 2000-2001 – Vincendo i play-off del campionato nazionale di Serie C1, girone A.
  • 1 promozione in Lega Pro Prima Divisione
    • 2008-2009 – Vincendo i play-off del campionato nazionale di Lega Pro Seconda Divisione, girone A.
  • 1 promozione in Lega Pro Seconda Divisione
    • 2007-2008Vincendo il campionato interregionale di Serie D, girone B.

Tifoseria[modifica | modifica wikitesto]

I più noti tifosi della squadra lariana sono i cantanti Memo Remigi (che vi giocò nelle giovanili), Davide Van de Sfroos e Simone, l'attore comico Leo Valli e il campione di canottaggio Daniele Gilardoni. Il club ha avuto una certa notorietà a livello mondiale quando nel 2003 si è parlato di un possibile interessamento dell'attore statunitense George Clooney (che possiede una villa a Laglio, sul lago) a investire nella società.

Organico 2011-2012[modifica | modifica wikitesto]

Rosa[modifica | modifica wikitesto]

Rosa e ruoli, tratti dal sito ufficiale della società, sono aggiornati all'8 febbraio 2012.[13]

N. Ruolo Calciatore
Bandiera dell'Italia P Marco Giambruno
Bandiera della Germania P Dan Twardzik
Bandiera dell'Italia D Cesare Ambrosini
Bandiera dell'Italia D Francesco Bellitta
Bandiera dell'Italia D Christian Conti
Bandiera del Brasile D Marcus Diniz
Bandiera dell'Italia D Liberato Filosa
Bandiera dell'Italia D Daniele Ghidotti
Bandiera dell'Italia D Giuseppe Imburgia
Bandiera del Camerun D Thomas Som
Bandiera dell'Italia D Orlando Urbano (capitano)
Bandiera dell'Italia C Andrea Ardito
N. Ruolo Calciatore
Bandiera dell'Italia C Luca Lulli
Bandiera dell'Italia C Cosimo Palumbo
Bandiera dell'Italia C Stefano Salvi
Bandiera del Brasile C Bruno Leonardo Vicente
Bandiera dell'Italia A Emanuele Bardelloni
Bandiera dell'Italia A Nicola Ciotola
Bandiera della Francia A Abdou Doumbia
Bandiera dell'Italia A Gabriele Paonessa
Bandiera dell'Italia A Francesco Ripa
Bandiera dell'Italia A Gianpiero Romano
Bandiera del Portogallo A Diogo Tavares
Bandiera del Brasile A Robson Toledo

Staff tecnico[modifica | modifica wikitesto]

Dati tratti dal sito internet ufficiale della società.[13]

Allenatore: Bandiera dell'Italia Ernestino Ramella
Allenatore in seconda: Bandiera dell'Italia Enzo Villa
Preparatore dei portieri: Bandiera dell'Italia Marcello Baracco
Preparatore atletico: Bandiera dell'Italia Claudio Amilcare
Medico sociale: Bandiera dell'Italia Paolo Mascetti
Bandiera dell'Italia Alberto Giughello

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Como, botte negli spogliatoi. Bertolotti operato per 3 ore, su repubblica.it, 19-11-2000. URL consultato il 17-05-2008.
  2. ^ Tre anni a Ferrigno: «È meglio se mi ritiro» Bertolotti: «Giustizia è fatta, sono soddisfatto anche se la sentenza non mi restituirà al calcio», su archiviostorico.corriere.it, corriere.it, 28-01-2001. URL consultato il 17-05-2008.
  3. ^ Camera di Conciliazione e Arbitrato per lo Sport - Lodo nel procedimento di Arbitrato (PDF), su coni.it. URL consultato il 17-05-2008. Formato sconosciuto: PDF (aiuto)
  4. ^ Play off Serie D: Tritium-Como sospesa al 17' della ripresa, su lariosport.it, 15-05-2006. URL consultato il 17-05-2008.
  5. ^ Sondaggio maglia: un premio per un fortunato, su calciocomo1907.it. URL consultato il 22 aprile 2012.
  6. ^ Almanacco illustrato del calcio 2012, Modena, Panini, 2011., p. 265.
  7. ^ Calcio Como: Amilcare Rivetti presidente al posto di Di Bari, su quicomo.it. URL consultato l'11 aprile 2012.
  8. ^ a b c Almanacco illustrato del calcio 2012, Modena, Panini, 2011., p. 650.
  9. ^ a b Tutte le partite della Nazionale italiana - 1981, su solocalcio.com, solocalcio.it. URL consultato l'11 aprile 2012.
  10. ^ Como, Fuakuputu in Francia con la Nazionale del Congo, su lariosport.it. URL consultato l'11 aprile 2012.
  11. ^ Fuakuputu e Lamanna, due storie a tinte biancoazzurre, su lariosport.it. URL consultato l'11 aprile 2012.
  12. ^ a b Almanacco illustrato del calcio 2012, Modena, Panini, 2011., p. 515.
  13. ^ a b Rosa stagione 2011/2012, su calciocomo1907.it. URL consultato il 15-03-2012.

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

  • Enrico Levrini, Como 1907-2007. Cent'anni in azzurro, Como, Editoriale Corriere di Como, 2007.
  • Gianfranco Usuelli (a cura di), 80° Calcio Como. 1907-1987, Milano, Edistudio, 1987.

Voci correlate[modifica | modifica wikitesto]

Altri progetti[modifica | modifica wikitesto]

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

  • Sito ufficiale
  • (DEENIT) Riccardo Fontana/Calcio Como, su Transfermarkt.it, Transfermarkt GmbH & Co. KG.

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