Renzo De Vecchi
Renzo De Vecchi | |||||||||||||
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Nazionalità | Italia | ||||||||||||
Altezza | 163 cm | ||||||||||||
Peso | 62 kg | ||||||||||||
Calcio | |||||||||||||
Ruolo | Difensore (poi allenatore) | ||||||||||||
Termine carriera | 1930 - giocatore 1935 - allenatore | ||||||||||||
Carriera | |||||||||||||
Giovanili | |||||||||||||
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Squadre di club1 | |||||||||||||
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Nazionale | |||||||||||||
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Carriera da allenatore | |||||||||||||
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1 I due numeri indicano le presenze e le reti segnate, per le sole partite di campionato. Il simbolo → indica un trasferimento in prestito. | |||||||||||||
Renzo De Vecchi (Milano, 3 febbraio 1894 – Milano, 14 maggio 1967[3]) è stato un calciatore e allenatore di calcio italiano, di ruolo difensore.
Caratteristiche tecniche
[modifica | modifica wikitesto]Iniziò nelle giovanili del Milan da mezzala sinistra, sebbene all'esordio in prima squadra, avvenuto nel 1909 a 15 anni, già occupasse il ruolo che sarebbe stato suo – quello di terzino sinistro. Dotato di gran classe, si guadagnò il soprannome di Figlio di Dio da parte dei tifosi milanisti.[3] Piccolo di statura ma ben piazzato, aveva colpo d'occhio, sicurezza e precisione nel calciare lungo e potente, calma e senso della posizione. Fin dagli esordi dimostrò grande maturità e dedizione. Così lo descriveva la Gazzetta dello Sport:
«Rappresenta uno dei migliori prodotti del giardino del Milan. Non deve avere più di diciassette anni. Ciò non ostante accoppia alla forza e alla baldanza giovanile, una serietà e un buon senso degni della più sperimentata maturità. Piccolo di statura, ma ben piantato su due gambe di bronzo, non usurpa certamente l'abusato appellativo di colonna della sua squadra. Possiede un colpo d'occhio meraviglioso, ed ha una sicurezza di calcio e una precisione di tiro che tutti i nostri terzini gli invidiano. [...] Ha l'ambizione, talvolta, del tiro in porta. Alla leggera mancanza di velocità supplisce con un senso magistrale della posizione e con la gran calma. [...] Questo giovinetto ha un'anima sportiva delicatissima, e sente lo spirito di sacrificio e possiede il senso del dovere fino al più impercettibile scrupolo.»
Si ritiene che abbia rivoluzionato il ruolo di terzino, rendendolo parte integrante dello sviluppo del gioco. Così ne scrisse Ettore Berra:
«È stato nel suo compito un innovatore. Prima di lui il terzino era ritenuto un giocatore di scarse qualità, qualcosa come un rifiuto degli altri settori, uno spazzatore semplicemente. Chi non riusciva in nessun ruolo doveva riuscire come terzino. La semplicità del compito rendeva adatti tutti gli elementi che solo potessero disporre di un rinvio potente. Con De Vecchi si apre un'era diversa. Egli fa del terzino un collaboratore del gioco. Si distacca in questo da tutti quelli che lo hanno preceduto, getta per così dire le basi dell'azione che gli uomini di questo ruolo debbono sviluppare. Non si rinvia più a caso, ma si cerca di dare al rinvio una direzione e uno scopo. Il terzino non si astrae più dal gioco della squadra, ma si avvicina ai compagni, si inserisce nel loro gioco, si hanno i primi esempi di collaborazione coi mediani.»
Carriera
[modifica | modifica wikitesto]Giocatore
[modifica | modifica wikitesto]Club
[modifica | modifica wikitesto]Al Milan, società in cui crebbe, raggiunse due secondi posti nelle stagioni 1910-1911 e 1911-1912; il suo esordio con i rossoneri è datato 14 novembre 1909, nell'incontro vinto 2-1 contro l'Ausonia Pro Gorla.[3] Fu fin da subito un pilastro della squadra milanese, della quale fu primatista di presenze nelle prime tre stagioni di militanza e con la quale raggiunse due secondi posti nel girone di qualificazione alla finale, alle spalle della Pro Vercelli, nel 1911 e 1912. Nel 1913, a 19 anni, si trasferisce al Genoa, che offre al giovane giocatore la cifra da primato di 24.000 lire del tempo[6]; l'esordio in rossoblù è datato 12 ottobre 1913, nel pareggio casalingo per 3-3 contro il Torino.[7]
Con la maglia del Grifone vinse lo scudetto 1914-1915 nel campionato interrotto sul finire dallo scoppio della prima guerra mondiale,[8] replicando poi con i successi del 1922-1923 e 1923-1924. Durante la Grande Guerra fu assegnato ai servizi di collegamento quale passeggero della motocarrozzetta (sidecar) guidata da Gino Magnani, fondatore e direttore della rivista Motociclismo. Nel 1915, essendo militare in quella città, giocò alcune gare nelle file del Brescia.
Si ritirò dal calcio giocato al termine della stagione 1928-1929, a 34 anni, dopo aver giocato per 17 stagioni nel Genoa.[9]
In tutta la carriera fu espulso una sola volta, in una gara di spareggio contro la Juventus, in cui l'arbitro Varisco cacciò dal campo addirittura tre genoani.
Dopo il ritiro collaborò a numerosi settimanali sportivi.[3]
Nazionale
[modifica | modifica wikitesto]In nazionale fu a lungo capitano e giocò 43 partite dal 1910 fino all'addio nel 1925, stabilendo, nonostante la lunga pausa bellica, il nuovo primato di presenze azzurre.
Nonostante avesse confidenza con la rete e in serie A abbia totalizzato non poche realizzazioni, in nazionale non riuscì mai ad andare a segno. Esordì il 26 maggio 1910, quando fu chiamato come riserva, e subentrò nella partita contro l'Ungheria, la seconda in assoluto degli azzurri, che ancora vestivano la maglia bianca. Rimane tuttora il più giovane giocatore ad aver vestito la maglia della nazionale, a 16 anni, 3 mesi e 23 giorni.
Allenatore
[modifica | modifica wikitesto]Cominciò ad allenare negli ultimi anni della carriera agonistica al Genoa – al tempo noto come Genova 1893, per via dell'italianizzazione imposta dal regime fascista – a partire dalla stagione 1927-1928, ottenendo un secondo posto; guidò i rossoblù anche nella prima stagione della neonata Serie A a girone unico, quella del 1929-1930, chiudendo nuovamente al secondo posto. Sostituito dal magiaro Géza Székány, si trasferì nel 1930 alla Rapallo Ruentes, militante in terza divisione, nella quale nella stagione 1931-1932 raggiunse il terzo posto del girone D.
Nel 1934 tornò al Genova 1893, retrocesso in Serie B, per sostituire Vittorio Faroppa; il Figlio di Dio riuscì a riportare il Grifone in massima serie, ottenendo anche la vittoria contro il Bari della Coppa del Presidente, messa in palio fra i vincitori dei due gironi della serie cadetta; lasciò la società nel luglio dello stesso anno.
Statistiche
[modifica | modifica wikitesto]Presenze e reti nei club
[modifica | modifica wikitesto]Stagione | Squadra | Campionato | ||
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Comp | Pres | Reti | ||
1909-1910 | Milan | 1ª Cat | 15 | 2 |
1910-1911 | 1ª Cat | 16 | 0 | |
1911-1912 | 1ª Cat | 18 | 4 | |
1912-1913 | 1ª Cat | 15 | 1 | |
Totale Milan | 64 | 7 | ||
1913-1914 | Genoa | 1ª Cat | 29 | 1 |
1914-1915 | 1ª Cat | 20 | 4 | |
1915-1916 | CF | + | + | |
1916-1917 | CF | 17 | 3 | |
1919-1920 | 1ª Cat | 22 | 1 | |
1920-1921 | 1ª Cat | 26 | 6 | |
1921-1922 | 1ª Cat | 26 | 4 | |
1922-1923 | 1ª Div | 19 | 4 | |
1923-1924 | 1ª Div | 27 | 7 | |
1924-1925 | 1ª Div | 24 | 7 | |
1925-1926 | 1ª Div | 22 | 1 | |
1926-1927 | DN | 24 | 0 | |
1927-1928 | DN | 25 | 2 | |
1928-1929 | DN | 5 | 0 | |
Totale Genoa | 286 | 40 | ||
Totale | 350 | 47 |
Cronologia presenze e reti in nazionale
[modifica | modifica wikitesto]Record
[modifica | modifica wikitesto]- È il marcatore più giovane della storia del Milan in partite ufficiali, grazie alla rete messa a segno a 15 anni, 9 mesi e 25 giorni in Torino-Milan 6-2 di Prima Categoria, stagione 1909-1910.[10]
- È il giocatore più giovane ad aver vestito la maglia della nazionale, a 16 anni, 3 mesi e 23 giorni, nella partita contro l'Ungheria del 27 maggio 1910.
Palmarès
[modifica | modifica wikitesto]Giocatore
[modifica | modifica wikitesto]Allenatore
[modifica | modifica wikitesto]- Genova 1893: 1934-1935
Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ a b Sino al 1928 "Genoa"
- ^ 271 (39) considerando la Coppa Federale 1915-1916.
- ^ a b c d Renzo DE VECCHI Magliarossonera.it
- ^ Caratteristiche tecniche De Vecchi (JPG).
- ^ De Vecchi e il ruolo di terzino (JPG).
- ^ Marco Liguori, Nasce nel 1894 a Milano Renzo De Vecchi, su tuttomercatoweb.com, TC&C srl, 3 febbraio 2010 (archiviato dall'url originale il 12 aprile 2013).
- ^ akaiaoi.com, AKAIAOI, https://web.archive.org/web/20071221015852/http://www.akaiaoi.com/Tabellini_1913-14.htm (archiviato dall'url originale il 21 dicembre 2007).
- ^ Il campionato 1914-15 viene sospeso per l'entrata in guerra dell'Italia Archiviato il 6 ottobre 2013 in Internet Archive. Tuttomercatoweb.com
- ^ La Stampa, 1930 Archiviolastampa.it
- ^ Marcatori più giovani della storia del Milan.
Bibliografia
[modifica | modifica wikitesto]- Davide Rota, Dizionario illustrato dei giocatori genoani, De Ferrari, 2008.
Altri progetti
[modifica | modifica wikitesto]- Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su Renzo De Vecchi
Collegamenti esterni
[modifica | modifica wikitesto]- (EN) Renzo De Vecchi, su national-football-teams.com, National Football Teams.
- (DE, EN, IT) Renzo De Vecchi (calciatore), su Transfermarkt, Transfermarkt GmbH & Co. KG.
- (DE, EN, IT) Renzo De Vecchi (allenatore), su Transfermarkt, Transfermarkt GmbH & Co. KG.
- (EN, RU) Renzo De Vecchi, su eu-football.info.
- (EN) Renzo De Vecchi, su Olympedia.
- (EN) Renzo De Vecchi, su sports-reference.com, Sports Reference LLC (archiviato dall'url originale il 1º novembre 2017).
- Convocazioni e presenze in Nazionale di Renzo De Vecchi, su FIGC.it, FIGC.
- Dario Marchetti (a cura di), Renzo De Vecchi, su Enciclopediadelcalcio.it (archiviato dall'url originale il 1º gennaio 2011).
- GalleriaDeiCampioni, su Archive.is, Mondo Milan (archiviato dall'url originale il 28 dicembre 2014).
- Calciatori dell'A.C. Milan
- Calciatori del Genoa C.F.C.
- Allenatori del Genoa C.F.C.
- Allenatori del Rapallo Ruentes 1914
- Calciatori italiani del XX secolo
- Allenatori di calcio italiani del XX secolo
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