Nazionale di calcio della Repubblica Democratica del Congo
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Uniformi di gara
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Sport | ![]() | ||
Federazione | FECOFA Fédération Congolaise de Football-Association | ||
Confederazione | CAF | ||
Codice FIFA | COD | ||
Soprannome | Les Léopards (I Leopardi) | ||
Selezionatore | ![]() | ||
Record presenze | Issama Mpeko (75) | ||
Capocannoniere | Mulamba Ndaye (32) | ||
Ranking FIFA | 66º[1] (10 febbraio 2022) | ||
Esordio internazionale | |||
![]() ![]() Congo belga; 1948 | |||
Migliore vittoria | |||
![]() ![]() RD del Congo; 22 novembre 1969 | |||
Peggiore sconfitta | |||
![]() ![]() Gelsenkirchen, Germania; 18 giugno 1974 | |||
Campionato del mondo | |||
Partecipazioni | 1 (esordio: 1974) | ||
Miglior risultato | Primo turno nel 1974 | ||
Coppa d'Africa | |||
Partecipazioni | 19 (esordio: 1965) | ||
Miglior risultato | ![]() |
La nazionale di calcio della Repubblica Democratica del Congo, soprannominata Les Léopards (I leopardi), è la rappresentativa nazionale calcistica dell'omonimo paese africano ed è posta sotto l'egida della Fédération Congolaise de Football-Association.
In passato era conosciuta come nazionale di calcio dello Zaire, quando l'attuale RD del Congo era conosciuta come Zaire (1971-1997). In quel periodo la squadra si qualificò per i mondiali di calcio del 1974, prima nazionale dell'Africa subsahariana a riuscire nell'impresa.[2] Il traguardo fu storico, ma la prestazione al mondiale negativa: gli zairesi furono eliminati dopo la fase a gironi senza riuscire a segnare in nessuna delle tre partite disputate e subendo una sconfitta per 9-0 contro la Jugoslavia,[2] la peggiore per la nazionale africana e il più ampio scarto in una partita della fase finale dei mondiali insieme a Ungheria - El Salvador 10-1 (Spagna 1982).
Il 18 febbraio 2006 il presidente Joseph Kabila decise di adottare un nuovo emblema nazionale passando da quello vecchio in cui era ritratto un leone (da cui il vecchio soprannome lions) a quello odierno in cui il leone è stato sostituito da un leopardo e cambiando, quindi, anche il soprannome della squadra nazionale.
La squadra ha vinto due Coppe d'Africa, una come RD del Congo (o Congo-Kinshasa) nel 1968 e una come Zaire nel 1974, e due campionati delle nazioni africane (2009 e 2016).
Il miglior marcatore nella storia della nazionale è Mulamba Ndaye.
Nella graduatoria FIFA in vigore da agosto 1993 il miglior posizionamento raggiunto è stato il 28º posto nel luglio 2017, mentre il peggiore è stato il 133º posto di ottobre 2011; occupa il 64º posto della graduatoria.[1]
Storia[modifica | modifica wikitesto]
Primi anni[modifica | modifica wikitesto]
La fondazione della Fédération Congolaise de Football-Association (FECOFA) risale al 1919, quando lo stato non era ancora indipendente.
L'esordio del Congo belga risale al 1948, contro la Rhodesia Settentrionale, oggi Zambia, e si concluse con un successo congolese per 3-2.
Nel 1962 la federcalcio si affiliò alla FIFA e nel 1963 alla CAF.
L'11 aprile 1963 la squadra disputò la sua prima partita ufficiale, contro la Mauritania, nel torneo L'Amitié di Dakar, in Senegal, e vinse per 6-0.
Anni di gloria (1968-1974)[modifica | modifica wikitesto]
La Repubblica Democratica del Congo vinse la Coppa d'Africa 1968 disputata in Etiopia, battendo in finale il Ghana per 1-0.
Il 22 novembre 1969 fece registrare la più larga vittoria della propria storia, sconfiggendo per 10-1 lo Zambia. Anche se in questo periodo svariati giocatori congolesi militavano nei campionati europei (soprattutto il campionato belga), la nazionale era costituita principalmente da giocatori che militavano nel campionato locale. Tra i giocatori militanti all'estero vi era Julien Kialunda, che giocò la Coppa d'Africa 1972 con lo Zaire all'epoca della sua militanza nell'Anderlecht.
Lo Zaire vinse la Coppa d'Africa 1974 in Egitto. I leopardi sconfissero la Guinea per 2-1, il Rep. del Congo per 2-1 e le Mauritius per 4-1. In semifinale ebbero la meglio sull'Egitto per 3-2 e in finale pareggiarono con lo Zambia per 2-2. Nella ripetizione della finale, due giorni dopo, vinsero per 2-0. Mulamba Ndaye fu capocannoniere del torneo con 9 gol segnati, record per il torneo. La squadra fece poi un trionfale ritorno in patria sull'aereo di stato concesso per l'occasione dal presidente Mobutu, che convocò la formazione nel suo palazzo presidenziale per assegnare a ogni singolo calciatore un sostanzioso premio in denaro che avrebbe consentito a ognuno di sistemare per sempre le proprie famiglie.[2]
Lo Zaire divenne la prima nazionale dell'Africa subsahariana a qualificarsi per il campionato del mondo di calcio qualificandosi per Germania Ovest 1974 a spese del Marocco, che aveva rappresentato l'Africa a Messico 1970 e che fu sconfitto dai congolesi per 3-0 in un decisivo incontro giocato a Kinshasa. Ai mondiali lo Zaire non riuscì a segnare in nessuno dei tre incontri della prima fase:[2] nella prima partita venne sconfitto dalla Scozia per 2-0,[2] quindi nella seconda subì la più larga sconfitta della sua storia a Gelsenkirchen contro la Jugoslavia (9-0).[2]
Nell'ultima partita del girone, lo Zaire si trovò di fronte il Brasile di Rivelino,[2] il quale necessitava di una vittoria con almeno tre gol di scarto per accedere alla fase finale della Coppa del Mondo.[2] La Seleçao segnò il primo gol al 13’ del primo tempo con Jairzinho, trovò il bis al 67' con Rivelino e il gol-qualificazione 12 minuti dopo con Valdomiro. Quello che accadde dopo, però, passò alla storia più del punteggio della gara.[2][3]
Sul risultato di 3-0 per i brasiliani fu assegnata una punizione al limite dell'area difesa dagli africani;[2][3] sul pallone si presentò Rivelino, uno dei migliori interpreti dei calci piazzati dell'epoca.[2][3] Prima del fischio dell'arbitro, Joseph Mwepu Ilunga si staccò dalla barriera e calciò il pallone lontano, sfiorando il volto di un incredulo Jairzinho.[2][3] Tra le risate dei giocatori brasiliani e l'allora incomprensibile collera di Mwepu,[2] l'arbitro ammonì quest'ultimo.[2][3] La punizione non sortì alcun effetto e la partita si concluse sul 3-0.[2][3] L'azione di Mwepu, apparentemente inspiegabile,[2][3] era in realtà legata ad una situazione drammatica che stavano vivendo i giocatori africani:[2][3] Mobutu e i suoi uomini, a causa delle sconfitte rimediate prima dell'ultima partita del girone,[2][3] minacciarono la squadra dicendo loro che se avessero perso con più di tre gol di scarto non avrebbero fatto ritorno a casa, e le loro famiglie avrebbero subito un destino simile al loro.[2][3]
Crisi (1974-1990)[modifica | modifica wikitesto]
Eliminata nella prima fase della Coppa d'Africa 1976 con un pari e due sconfitte in tre partite, la squadra congolese non riuscì a qualificarsi per il massimo torneo continentale dal 1978 al 1986, né prese parte alle qualificazioni mondiali per Argentina 1978 e Messico 1986.
Nella Coppa d'Africa 1988 finì ultima nel proprio girone con due pareggi in due partite e fu eliminata.
Ritorno ai vertici (1992-1998)[modifica | modifica wikitesto]
Dal 1992 al 1996 lo Zaire raggiunse per tre volte consecutive i quarti di finale della Coppa d'Africa. Nel 1992 e nel 1994 fu sconfitto dalla Nigeria e nel 1996 dal Ghana.
Nel 1997 il nome del paese cambiò in Repubblica Democratica del Congo e il soprannome dei calciatori della nazionale divenne simba. L'8 giugno 1997 la nazionale esordì con il nuovo nome a Pointe-Noire, dove perse per 1-0 contro la Repubblica del Congo.
Nella Coppa d'Africa 1998 la RD del Congo, guidata da Louis Watunda, ottenne un sorprendente terzo posto. Batté per 1-0 il quotato Camerun nei quarti di finale, prima di arrendersi al Sudafrica in semifinale (2-1 dopo i tempi supplementari). Nella finale per il terzo posto prevalse sui padroni di casa del Burkina Faso in quello che si rivelò un match rocambolesco: i congolesi andarono sotto di 3 gol, segnarono il gol del 3-1, subirono il gol del 4-1 e poi, in tre minuti, dall'86º all'89º, realizzarono tre gol e pareggiarono l'incontro, portandolo ai supplementari; dopo anche quelli, vinsero ai tiri di rigore per 4-1.
Anni 2000[modifica | modifica wikitesto]
Si qualificò anche per la Coppa d'Africa 2000, ma si piazzò terza nel proprio girone e fu eliminata. Nel Coppa d'Africa 2002 fu eliminata ai quarti di finale dal Senegal, mentre nel 2004 fu estromessa al primo turno, dopo aver subito tre sconfitte in altrettanti incontri di prima fase.
Nel 2006, sotto la guida del francese Claude Le Roy, la squadra fu eliminata ai quarti di finale dall'Egitto, che vinse per 4-1.
Mancò poi la qualificazione alla Coppa d'Africa 2008, ma vinse il campionato delle nazioni africane 2009, competizione riservata a nazionali composte esclusivamente da calciatori militanti nei campionati africani.
Anni 2010[modifica | modifica wikitesto]
Nella Coppa d'Africa 2013 fu eliminata dopo la prima fase, con tre pareggi. Nella Coppa d'Africa 2015 si piazzò terza, dopo aver eliminato Congo (4-2 in rimonta dopo uno svantaggio di due gol) nei quarti di finale e aver ceduto alla Costa d'Avorio (3-1) in semifinale, prima di battere la Guinea Equatoriale dopo i tiri di rigore (0-0 dopo i tempi supplementari) nella finale di consolazione.
Nel 2016 si aggiudicò il campionato delle nazioni africane.
Nella Coppa d'Africa 2017 la RD del Congo vinse il proprio girone, ma fu eliminata ai quarti di finale dal Ghana (2-1); Junior Kabananga fu capocannoniere del torneo con 3 gol. Sfiorata la qualificazione al campionato del mondo 2018, a causa di una sconfitta in casa della Tunisia e a un pareggio nel successivo match casalingo contro lo stesso avversario, la RD del Congo fu eliminata dalla Coppa d'Africa 2019 agli ottavi di finale, perdendo ai tiri di rigore contro il Madagascar. Non si qualificò invece alla Coppa d'Africa 2021. Nel 2021, sotto la conduzione di Héctor Cúper, la squadra riesce a qualificarsi ai play-off per l'accesso al mondiale di Qatar 2022, ma manca la qualificazione con un netto passivo di 5-2 contro il Marocco tra le finali di andata e ritorno (1-1 all'andata in casa, 4-1 al ritorno in Marocco).
Colori e simboli[modifica | modifica wikitesto]
Divise storiche[modifica | modifica wikitesto]
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Commissari tecnici[modifica | modifica wikitesto]
Ferenc Csanádi (1967-1968)
Léon Mokuna (1968-1970)
Blagoje Vidinić (1972-1974)
Ștefan Stănculescu (1974-1976)
Otto Pfister (1985-1989)
Paul Bonga Bonga (1989)
Jean-Santos Muntubila (1995)
Muhsin Ertuğral (1995-1996)
Jean-Santos Muntubila (1996-1997)
Jean-Santos Muntubila (2001)
Yuri Gavrilov (2001)
Eugène Kabongo (2002)
Mick Wadsworth (2003-2004)
Claude Le Roy (2004-2006)
Henri Depireux (2006-2007)
Patrice Neveu (2008-2010)
Robert Nouzaret (2010-2011)
Claude Le Roy (2011-2013)
Jean-Santos Muntubila (2013-2014)
Florent Ibengé (2014-2019)
Christian Nsengi-Biembe (2019-2021)
Héctor Cúper (2021-2022)
Sébastien Desabre (2022-in corso)
Palmarès[modifica | modifica wikitesto]
Partecipazioni ai tornei internazionali[modifica | modifica wikitesto]
Campionato del mondo | |
---|---|
Edizione | Risultato |
1930 | Non partecipante |
1934 | Non partecipante |
1938 | Non partecipante |
1950 | Non partecipante |
1954 | Non partecipante |
1958 | Non partecipante |
1962 | Non partecipante |
1966 | Non partecipante |
1970 | Non partecipante |
1974 | primo turno (come Zaire) |
1978 | ritirata |
1982 | non qualificata |
1986 | non partecipante |
1990 | Non qualificato |
1994 | Non qualificato |
1998 | Non qualificato |
2002 | Non qualificato |
2006 | Non qualificato |
2010 | Non qualificato |
2014 | Non qualificato |
2018 | Non qualificato |
2022 | Non qualificato |
Coppa d'Africa | |
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Edizione | Risultato |
1957 | Non partecipante |
1959 | Non partecipante |
1962 | Non partecipante |
1963 | Non partecipante |
1965 | Primo turno |
1968 | Campione ![]() |
1970 | Primo turno |
1972 | Quarto posto |
1974 | Campione ![]() |
1976 | Primo turno |
1978 | Non partecipante |
1980 | Non partecipante |
1982 | Non qualificato |
1984 | Non qualificato |
1986 | Non qualificato |
1988 | Primo turno |
1990 | Non qualificata |
1992 | Quarti di finale |
1994 | Quarti di finale |
1996 | Quarti di finale |
1998 | Terzo posto ![]() |
2000 | Primo turno |
2002 | Quarti di finale |
2004 | Primo turno |
2006 | Quarti di finale |
2008 | Non qualificato |
2010 | Non qualificato |
2012 | Non qualificato |
2013 | Primo turno |
2015 | Terzo posto ![]() |
2017 | Quarti di finale |
2019 | Ottavi di finale |
2021 | Non qualificata |
Campionato delle nazioni africane | |
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Edizione | Risultato |
Giochi olimpici[4] | |
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Edizione | Risultato |
Confederations Cup | |
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Edizione | Risultato |
Legenda: Grassetto: Risultato migliore, Corsivo: Mancate partecipazioni
Statistiche dettagliate sui tornei internazionali[modifica | modifica wikitesto]
Mondiali[modifica | modifica wikitesto]
Anno | Luogo | Piazzamento | V | N | P | Gol |
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1930 | ![]() |
Non partecipante | - | - | - | - |
1934 | ![]() |
Non partecipante | - | - | - | - |
1938 | ![]() |
Non partecipante | - | - | - | - |
1950 | ![]() |
Non partecipante | - | - | - | - |
1954 | ![]() |
Non partecipante | - | - | - | - |
1958 | ![]() |
Non partecipante | - | - | - | - |
1962 | ![]() |
Non partecipante | - | - | - | - |
1966 | ![]() |
Non partecipante | - | - | - | - |
1970 | ![]() |
Non partecipante | - | - | - | - |
1974 | ![]() |
Primo turno | 0 | 0 | 3 | 0:14 |
1978 | ![]() |
Ritirata | - | - | - | - |
1982 | ![]() |
Non qualificata | - | - | - | - |
1986 | ![]() |
Non partecipante | - | - | - | - |
1990 | ![]() |
Non qualificata | - | - | - | - |
1994 | ![]() |
Non qualificata | - | - | - | - |
1998 | ![]() |
Non qualificata | - | - | - | - |
2002 | ![]() ![]() |
Non qualificata | - | - | - | - |
2006 | ![]() |
Non qualificata | - | - | - | - |
2010 | ![]() |
Non qualificata | - | - | - | - |
2014 | ![]() |
Non qualificata | - | - | - | - |
2018 | ![]() |
Non qualificata | - | - | - | - |
Tutte le rose[modifica | modifica wikitesto]
Coppa del Mondo[modifica | modifica wikitesto]
- Coppa del Mondo FIFA 1974
- 1 Kazadi, 2 Mwepu, 3 Mukombo, 4 Bwanga, 5 Lobilo, 6 Kilasu, 7 Tshinabu, 8 Mana, 9 Kembo Kembo, 10 Kidumu, 11 Kabasu, 12 Tubilandu, 13 Ndaye, 14 Mayanga Maku, 15 Kibonge, 16 Mwape, 17 Ngoie, 18 Mavuba, 19 Mbungu, 20 Ntumba, 21 Kakoko, 22 Kalambay, CT: Vidinić
Coppa d'Africa[modifica | modifica wikitesto]
- Coppa d'Africa 1968
- P Ebengo, P Kazadi, P Matumona, D Katumba, D Mbuli, D Mukombo, C Kembo Kembo, C Kibonge, C Kidumu, A Kalala Mukendi, A Mwana Kasongo, ? Bilengi, ? Kabamba, ? Lembi, ? Mange, ? Mokili, ? Mulongo, ? Mungamuni, ? Muwawa, ? Mvukani, ? Mwila, ? Ngenyibungi, ? Tshimanga, CT: Csanádi
- Coppa d'Africa 1974
- P Tubilandu, P Kazadi, D Lobilo, D Bwanga, D Mwepu, C Kembo Kembo, C Ngoie, C Kibonge, C Mavuba, C Mayanga Maku, C Kidumu, C Mukombo, C Tshinabu, C T. Mbungu, A E. Mbungu, A Kakoko, A Mana, A Ndaye, CT: Vidinić
- Coppa d'Africa 1988
- P Merikani, D Kalau, D Makengo, D Mutombo, D N'Galula, D N'Gombo, D N'Kongolo, C Kinkomba Kingambo, C Lemba, C Mbote, C Menayane, C Muntubila, A Kabongo, A Mapuata N'Kiambi, A Mobati, A N'Kama, CT: Pfister
- Coppa d'Africa 1992
- 1 Merikani, 2 Taifan, 3 Tomisi, 4 N'Galula, 5 Kasongo, 6 Lukose, 7 Makongo, 8 Makengo, 9 Muya, 10 Ngombo, 11 Lemba, 12 Etshele, 13 Kingambo, 14 Mayanga, 15 Mukanya, 16 Mbote, 17 Simba, 18 Menayane, 19 Assombalanga, 20 Balenga, 21 N'Gole, 22 Ngombe, CT: Kulala
- Coppa d'Africa 1994
- 1 Mpia, 2 Mukuayanzo, 3 Tambwe, 4 Danga, 5 Kasongo, 6 Lukose, 7 Lukima, 8 Makengo, 9 Ngombo, 10 Nzau, 11 Lemba, 12 Lembi, 13 Mateso, 14 Mukanya, 15 Mbote, 16 Ngwengwe, 17 Elonga-Ekakia, 18 Lukaku, 19 Mbunga, 20 Nsimba, 21 Ngoy, 22 Ngaduane, CT: Kulala
- Coppa d'Africa 1996
- 1 Babale, 2 Merikani, 3 Tambwe, 4 Danga, 5 Mazingu-Dinzey, 6 Hitoto, 7 Kasongo, 8 Lukose, 9 Monka, 10 Kabongo, 11 Lembi, 12 Kalenga, 13 Kiniambi, 14 Mamale, 15 Mukanya, 16 N'Dinga, 17 Essende, 18 Lukaku, 19 Kasongo, 20 N'Gole, 21 Ngonge, 22 Ngaduane, CT: Ertuğral-Lusadusu
- Coppa d'Africa 1998
- 1 Kombe, 2 Kimoto, 3 Kisombe, 4 Makenga, 5 Kabongo, 6 Selenge, 7 Banza, 8 Hitoto, 9 Mbuilua, 10 Simba, 11 Litimba, 12 Mayala, 13 Bakasu, 14 Mungongo, 15 Bazamba, 16 Mbayo, 17 Mamale, 18 Kanokene, 19 Bapupa, 20 Bembuena-Keve, 21 Ilunga, 22 Mtshipayi, CT: Watunda
- Coppa d'Africa 2000
- 1 Mayala, 2 Bageta, 3 Kasongo, 4 Yuvuladio, 5 Bakasu, 6 Mukando, 7 Banza, 8 Nsilulu, 9 Ngonge, 10 Mputu, 11 Mamale, 12 Kombe, 13 Mangituka, 14 Mazingu-Dinzey, 15 Londji, 16 Apataki, 17 Mulekelayi, 18 Yemweni, 19 Mbabu, 20 Bazamba, 21 Kibwey, 22 Mampuya, CT: Lusadusu
- Coppa d'Africa 2002
- 1 Kalemba, 2 Kayembe, 3 Kisombe, 4 Yuvuladio, 5 Bakasu, 6 Mayélé, 7 Essengo, 8 Mbiyavanga, 9 LuaLua, 10 Mulekelayi, 11 Kimoto, 12 Kombe, 13 Bageta, 14 Boeka-Lisasi, 15 Kasongo, 16 Apataki, 17 Manzamgala, 18 Nonda, 19 Mbayo, 20 Muamba Musasa, 21 Tekumu, 22 Babale, CT: Watunda
- Coppa d'Africa 2004
- 1 Kombe, 2 Musasa, 3 Muzinga, 4 Mubiala, 5 Kalala, 6 Luntala, 7 Kalulika, 8 Ndiwa, 9 LuaLua, 10 Masudi, 11 Musasa, 12 Matingou, 13 Ngoy, 14 Mazingu-Dinzey, 15 Ilunga, 16 Lukata, 17 Piana, 18 Mbayo, 19 Biscotte, 20 Kisombe, 21 Nzuzi, 22 Kidiaba, CT: Wadsworth
- Coppa d'Africa 2006
- 1 Kalemba, 2 Mubiala, 3 Nsumbu, 4 Tshinyama, 5 Biscotte, 6 Milambo, 7 Kinkela, 8 Mputu, 9 LuaLua, 10 Matumona, 11 Mbayo, 12 Matingou, 13 Lubanzadio, 14 Ilongo, 15 Ilunga, 16 Tampungu, 17 Lelo, 18 Bokese, 19 Kalala, 20 Kabundi, 21 Kasongo, 22 Musasa, 23 Chansa, CT: Le Roy
- Coppa d'Africa 2013
- 1 Kidiaba, 2 Mpeko, 3 Kasusula, 4 Kabangu, 5 Mulemo, 6 Manzia, 7 Mulumbu, 8 Mputu, 9 Mbokani, 10 Matumona, 11 Kanda, 12 Ilunga, 13 Kaluyituka, 14 Mabiala, 15 LuaLua, 16 Mandanda, 17 Mongongu, 18 Makiadi, 19 Mbemba, 20 Luvumbu, 21 Zakuani, 22 Kisombe, 23 Bakala, CT: Le Roy
- Coppa d'Africa 2015
- 1 Kidiaba, 2 Mpeko, 3 Kasusula, 4 Oualembo, 5 Munganga, 6 Makiadi, 7 Mulumbu, 8 Kage, 9 Mbokani, 10 Kebano, 11 Bolasie, 12 Mabele, 13 Kabananga, 14 Zakuani, 15 Kimwaki, 16 Kudimbana, 17 Mongongu, 18 Mabwati, 19 Bokila, 20 Mabidi, 21 Mubele, 22 Mbemba, 23 Mandanda, CT: Ibengé
- Coppa d'Africa 2017
- 1 Matampi, 2 Mpeko, 3 N'Sakala, 4 Ikoko, 5 Tisserand, 6 Kabananga, 7 Mulumbu, 8 M'Poku, 9 Mbokani, 10 Kebano, 11 Botaka, 12 Bolingi, 13 Lomalisa, 14 Zakuani, 15 Mulumba, 16 Kudimbana, 17 Bakambu, 18 Bokadi, 19 Bokila, 20 Maghoma, 21 Mubele, 22 Mbemba, 23 Kiassumbua, CT: Ibengé
- Coppa d'Africa 2019
- 1 Matampi, 2 Mpeko, 3 Muzinga, 4 Ungenda, 5 Tisserand, 6 Akolo, 7 Mulumbu, 8 Mputu, 9 Bolingi, 10 M'Poku, 11 Bolasie, 12 Moke, 13 Elia, 14 Masuaku, 15 Luyindama, 16 Mossi, 17 Bakambu, 18 Bokadi, 19 Assombalonga, 20 Maghoma, 21 Shabani, 22 Mbemba, 23 Mandanda, CT: Ibengé
Rosa attuale[modifica | modifica wikitesto]
Lista dei giocatori convocati per la doppia partita di qualificazione ai mondiali 2022 contro il Marocco del 25 e 29 marzo 2022
Statistiche aggiornate al 29 marzo 2022.
N. | Pos. | Giocatore | Data nascita (età) | Pres. | Reti | Squadra | ||
---|---|---|---|---|---|---|---|---|
P | Joël Kiassumbua | 6 aprile 1992 | 19 | 0 | Svincolato | |||
P | Hervé Lomboto | 27 settembre 1989 | 6 | 0 | ![]() | |||
P | Lionel Mpasi | 1º agosto 1994 | 1 | 0 | ![]() | |||
D | Chancel Mbemba | 8 agosto 1994 | 66 | 4 | ![]() | |||
D | Marcel Tisserand | 10 gennaio 1993 | 34 | 0 | ![]() | |||
D | Christian Luyindama | 8 gennaio 1994 | 23 | 0 | ![]() | |||
D | Ngonda Muzinga | 31 dicembre 1994 | 21 | 0 | ![]() | |||
D | Merveille Bokadi | 21 maggio 1996 | 20 | 1 | ![]() | |||
D | Arthur Masuaku | 7 novembre 1993 | 11 | 1 | ![]() | |||
D | Dieumerci Amale Mukoko | 17 ottobre 1998 | 11 | 0 | ![]() | |||
D | Jordan Ikoko | 3 febbraio 1994 | 7 | 0 | ![]() | |||
D | Chris Mavinga | 26 maggio 1991 | 5 | 0 | ![]() | |||
D | Vital N'Simba | 8 luglio 1993 | 1 | 0 | ![]() | |||
C | Neeskens Kebano | 10 marzo 1992 | 30 | 6 | ![]() | |||
C | Paul-José M'Poku | 19 aprile 1992 | 22 | 6 | ![]() | |||
C | Chadrac Akolo | 1º aprile 1995 | 18 | 2 | ![]() | |||
C | Samuel Moutoussamy | 12 agosto 1996 | 13 | 0 | ![]() | |||
C | Gaël Kakuta | 21 giugno 1991 | 13 | 2 | ![]() | |||
C | Edo Kayembe | 3 agosto 1998 | 9 | 0 | ![]() | |||
C | Samuel Bastien | 26 novembre 1996 | 6 | 0 | ![]() | |||
C | Pelly Ruddock Mpanzu | 22 marzo 1994 | 2 | 0 | ![]() | |||
A | Yannick Bolasie | 24 maggio 1989 | 50 | 9 | ![]() | |||
A | Dieumerci Mbokani | 22 novembre 1985 | 49 | 22 | ![]() | |||
A | Cédric Bakambu | 11 aprile 1991 | 40 | 13 | ![]() | |||
A | Meschak Elia | 6 agosto 1997 | 21 | 6 | ![]() | |||
A | Ben Malango | 10 settembre 1993 | 15 | 5 | ![]() | |||
A | Yoane Wissa | 3 settembre 1996 | 4 | 2 | ![]() | |||
A | Theo Bongonda | 20 novembre 1995 | 3 | 0 | ![]() |
Note[modifica | modifica wikitesto]
- ^ a b (EN) Men's Ranking, su fifa.com. URL consultato il 4 febbraio 2015 (archiviato dall'url originale il 15 luglio 2018).
- ^ a b c d e f g h i j k l m n o p q r s Buffa.
- ^ a b c d e f g h i j Addio a Mwepu, l'eroe della punizione al contrario ai Mondiali del 1974, gazzetta.it.
- ^ Come da regolamento FIFA vengono considerate le sole edizioni comprese tra il 1908 ed il 1948 in quanto sono le uniche ad essere state disputate dalle Nazionali maggiori. Per maggiori informazioni si invita a visionare questa pagina.
Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]
Videografia[modifica | modifica wikitesto]
- Federico Ferri, Federico Buffa, Storie Mondiali: Arancia Meccanica (1974), Sky Sport, 2014.
Voci correlate[modifica | modifica wikitesto]
Altri progetti[modifica | modifica wikitesto]
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Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]
- (FR) Sito ufficiale, su fecofa-rdc.com.
- (DE, EN, IT) Nazionale di calcio della Repubblica Democratica del Congo, su Transfermarkt, Transfermarkt GmbH & Co. KG.
- (EN) Archivio RSSSF dei risultati, su rsssf.com.