Nazionale di calcio di Gibuti

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Bandiera di Gibuti Gibuti
Uniformi di gara
Manica sinistra
Manica sinistra
Maglietta
Maglietta
Manica destra
Manica destra
Pantaloncini
Pantaloncini
Calzettoni
Casa
Manica sinistra
Manica sinistra
Maglietta
Maglietta
Manica destra
Manica destra
Pantaloncini
Pantaloncini
Calzettoni
Trasferta
Sport Calcio
Federazione FDF
Fédération Djiboutienne de Football de Gibuti
Confederazione CAF
Codice FIFA DJI
Soprannome Uomini della riva del Mar Rosso
Selezionatore Bandiera di Gibuti Abdourahman Hadi
Record presenze Daoud Wais (34)
Capocannoniere Mahdi Houssein Mahabeh, Samuel Akinbinu (7)
Ranking FIFA 189º (26 ottobre 2023)[1]
Esordio internazionale
Bandiera dell'Etiopia Etiopia 5 - 0 Somalia francese Bandiera della Francia
Etiopia; 5 dicembre 1947
Migliore vittoria
Bandiera di Gibuti Gibuti 4 - 1 Yemen del Sud Bandiera dello Yemen del Sud
Gibuti, Gibuti; 26 febbraio 1988
Peggiore sconfitta
Bandiera dell'Uganda Uganda 10 - 1 Gibuti Bandiera di Gibuti
Kigali, Uganda; 9 dicembre 2001
Bandiera del Ruanda Ruanda 9 - 0 Gibuti Bandiera di Gibuti
Dar Es Salaam, Tanzania; 13 dicembre 2007

La nazionale di calcio del Gibuti è la rappresentativa calcistica dell'omonimo stato africano ed è posta sotto l'egida della Fédération Djiboutienne de Football.

Il Gibuti è una piccola nazione del corno d'Africa la cui nazionale, a causa di ingenti problemi economici e del limitato tasso tecnico del panorama calcistico locale, ha spesso rinunciato alle qualificazioni di Coppa d'Africa e campionato del mondo, competizioni a cui non è mai riuscita a qualificarsi.

Gibuti occupa la 194ª posizione nel ranking mondiale FIFA ed è considerata una delle nazionali di calcio più deboli al mondo.[2]

Storia[modifica | modifica wikitesto]

La nazionale fu fondata nel 1979, dopo che il paese acquisì l'indipendenza dalla Francia. La federcalcio locale ottenne l'affiliazione alla FIFA nel 1994. Al 1994 risale anche l'esordio della nazionale nella Coppa CECAFA.

Il 16 ottobre 2007 la nazionale conseguì la prima storica vittoria in una competizione posta sotto l'egida della FIFA, le qualificazioni al campionato mondiale del 2010. Allo stadio El Hadj Hassan Gouled la nazionale gibutiana si impose per 1-0 contro la Somalia, ottenendo automaticamente il passaggio del turno, dato che quello che doveva essere uno scontro in doppio turno venne disputato in gara unica, vista l'impossibilità della Somalia di ospitare la gara di ritorno, non possedendo strutture idonee agli standard FIFA. Inserito successivamente in un girone con Egitto, Malawi e Repubblica Democratica del Congo, Gibuti si piazzò ultimo con il misero bilancio di zero punti, 30 gol incassati e 2 segnati.

La nazionale tornò in campo nel 2011 per le qualificazioni al campionato mondiale del 2014, uscendo subito sconfitta dalla Namibia, vincitrice sia all'andata sia al ritorno con il punteggio di 4-0. Il copione si ripeté quattro anni dopo nelle qualificazioni al campionato mondiale del 2018: in questo caso l'eliminazione di Gibuti avvenne per mano dell'eSwatini.

Nelle qualificazioni alla Coppa d'Africa 2017 Gibuti uscì dal proprio girone qualificatorio con zero punti, mentre nelle qualificazioni per l'edizione 2019 della rassegna continentale fu fatale il doppio scontro con il Sudan del Sud. Tuttavia il Gibuti, dopo dieci anni senza vittorie, vinse la gara d'andata per 2-0, salvo perdere il ritorno per 6-0. Nello stesso anno prese parte alle qualificazioni per il campionato delle nazioni africane 2018, competizione in cui le nazionali possono schierare solo giocatori militanti in patria. La gara d'andata, giocata in casa contro l'Etiopia, si concluse con il risultato di 1-5 per gli ospiti e la gara di ritorno non fu disputata visto il ritiro proprio degli Uomini della riva del Mar Rosso. Dopo questa ennesima sconfitta la federazione prese la decisione di sciogliere la nazionale maggiore per la pochezza dei risultati. Il 26 luglio 2019 la nazionale gibutiana tornò a disputare una partita ufficiale, valida per le qualificazioni al campionato delle nazioni africane 2020, in cui perse contro l'Etiopia per 0-1 all'andata in casa e per 4-3 al ritorno in trasferta.

Nelle qualificazioni per il mondiale in Qatar del 2022, riesce a vincere 2-1 contro l'eSwatini passando il primo turno.[3] Ma non continua il sogno della qualificazione dopo la brutta sconfitta per 8-0 contro l'Algeria.[4]

Commissari tecnici[modifica | modifica wikitesto]

Nome Periodo Partite Vittorie Pareggi Sconfitte
Bandiera di Gibuti Mohamed Bader 1998? – dicembre 2001 15 0 2 13
Bandiera di Gibuti Ahmed Hussein ottobre 2007 – dicembre 2007 4 1 0 3
Bandiera di Gibuti Mohamed Abar gennaio 2008 – giugno 2008 4 0 0 4
Bandiera dell'Egitto Ahmed Abdelmonem luglio 2008 – luglio 2010 11 0 1 10
Bandiera della Tunisia Noureddine Gharsalli ottobre 2011 – luglio 2016 5 0 0 5
Bandiera dell'Inghilterra Mike Gibson[5] luglio 2016 – aprile 2017 4 1 0 3
Bandiera della Mauritania Moussa Ghassoum dicembre 2017 – aprile 2019 5 0 0 5
Bandiera della Francia Julien Mette aprile 2019 – 13 3 3 7

Incontri ufficiali[modifica | modifica wikitesto]

Lo stesso argomento in dettaglio: Incontri ufficiali della nazionale di calcio di Gibuti.

Partecipazioni ai tornei internazionali[modifica | modifica wikitesto]

Risultati in Coppa del Mondo[modifica | modifica wikitesto]

Risultati in Coppa d'Africa[modifica | modifica wikitesto]

  • Dal 1978 al 1992 - Non affiliata alla CAF
  • 1994 - Non partecipante
  • 1996 - Non partecipante
  • 1998 - Non partecipante
  • 2000 - Non qualificata
  • 2002 - Non qualificata
  • 2004 - Ritirata
  • 2006 - Non partecipante
  • 2008 - Ritirata
  • 2010 - Non qualificata
  • 2012 - Non partecipante
  • 2013 - Non partecipante
  • 2015 - Non partecipante
  • 2017 - Non qualificata
  • 2019 - Non qualificata
  • 2021 - Non qualificata

Allenatori[modifica | modifica wikitesto]

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ (EN) Men's Ranking, su fifa.com. URL consultato il 26 ottobre 2023.
  2. ^ Calcio in Gibuti, su paneecalcio.com. URL consultato l'8 aprile 2021.
  3. ^ Impresa Gibuti: dallo scioglimento al passaggio delle Qualificazioni ai Mondiali, su La Gazzetta dello Sport, 11 settembre 2019. URL consultato il 22 novembre 2022.
  4. ^ Gaetano Mocciaro, Qatar 2022, qualificazioni africane: l'Algeria vince 8-0 contro Gibuti, per Bennacer 45', su tuttomercatoweb.com, 2 settembre 2021. URL consultato il 22 novembre 2022.
  5. ^ (EN) Football Manager proves England and Wayne Rooney don’t need Gareth Southgate to beat Malta, su Metro. URL consultato il 5 aprile 2017.

Altri progetti[modifica | modifica wikitesto]

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

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