Nazionale di calcio della Francia: differenze tra le versioni
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La '''nazionale di calcio della Francia''' ([[Lingua francese|fr.]] ''équipe de France de football'') è la rappresentativa [[Calcio (sport)|calcistica]] della [[Francia]] ed è posta sotto l'egida della [[Federazione calcistica della Francia|Federazione calcistica francese]]<ref>{{Cita web|url=http://www.treccani.it/enciclopedia/calcio-francia_(Enciclopedia-dello-Sport)/|titolo=CALCIO - Francia in "Enciclopedia dello Sport"|accesso=21 agosto 2016}}</ref>. |
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È una delle nazionali più titolate al mondo: ha vinto due [[Campionato mondiale di calcio|campionati del mondo]] ({{WC2|1998}} e {{WC2|2018}}), due [[Campionati europei di calcio|campionati d'Europa]] ({{EC2|1984}} e {{EC2|2000}}), due [[FIFA Confederations Cup|Confederations Cup]] ([[FIFA Confederations Cup 2001|Corea del Sud-Giappone 2001]] e [[FIFA Confederations Cup 2003|Francia 2003]]), la [[Coppa Artemio Franchi 1985]] e una [[UEFA Nations League]] ([[UEFA Nations League 2020-2021|2020-2021]]). |
Versione delle 14:00, 12 ago 2022
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Uniformi di gara | |
Sport | Calcio |
Confederazione | UEFA |
Selezionatore | {{{Selezionatore}}} |
Ranking FIFA | 3º[1] (10 febbraio 2022) |
Sponsor tecnico | Nike |
Esordio internazionale | |
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Peggiore sconfitta | |
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La nazionale di calcio della Francia (fr. équipe de France de football) è la rappresentativa calcistica della Francia ed è posta sotto l'egida della Federazione calcistica francese[2].[3]
È una delle nazionali più titolate al mondo: ha vinto due campionati del mondo (Francia 1998 e Russia 2018), due campionati d'Europa (Francia 1984 e Belgio-Paesi Bassi 2000), due Confederations Cup (Corea del Sud-Giappone 2001 e Francia 2003), la Coppa Artemio Franchi 1985 e una UEFA Nations League (2020-2021).
Il periodo di maggior successo della Francia è databile tra la fine degli anni 1990 e l'inizio degli anni 2000, quando ha vinto in sequenza il campionato del mondo (1998), il campionato d'Europa (2000) e due Confederations Cup (2001 e 2003). Tra gli altri piazzamenti di rilievo la Francia vanta, ai mondiali, un secondo posto a Germania 2006 e due terzi posti a Svezia 1958 e Messico 1986, mentre agli europei conta un secondo posto a Francia 2016 e ha raggiunto le semifinali a Francia 1960 e Inghilterra 1996. Al torneo olimpico il miglior risultato è il quarto posto ad Anversa 1920.
Nella classifica mondiale della FIFA, istituita nell'agosto 1993, la Francia ha occupato il 1º posto più volte, dal maggio 2001 al maggio 2002 e dall'agosto al settembre 2018, mentre il peggiore posizionamento è il 26º posto del settembre 2010. Occupa attualmente il 4º posto della graduatoria[1].
Storia
Il primo cinquantennio
Fino agli anni 1950 la nazionale francese non ottenne risultati notevoli. La prima partita dei bleus risale al 1904 contro il Belgio e terminò 3-3. La Francia partecipò a tutte e tre le edizioni della Coppa del mondo svoltesi nel periodo interbellico: al campionato del mondo 1930, in cui non superò il primo turno, Lucien Laurent segnò il primo gol nella storia dei mondiali, nella partita vinta per 4-1 contro il Messico; al campionato del mondo 1934 la nazionale francese fu eliminata ancora al primo turno, con il punteggio di 3-2 ai supplementari, contro l'Austria del Wunderteam; infine al campionato del mondo 1938 giocato in casa riuscì a spingersi fino ai quarti di finale, dove venne eliminata col punteggio di 3-1 dall'Italia di Vittorio Pozzo, campione in carica e di lì a breve nuovamente iridata.
Nelle eliminatorie del campionato del mondo 1950 la Francia fallì per la prima volta la qualificazione al mondiale (eliminata dalla Jugoslavia) e non accettò l'invito, pervenuto in seguito al forfait di alcune nazionali dalla fase finale, a prendervi ugualmente parte. Tornò a qualificarsi per il campionato del mondo 1954 in Svizzera, dove, pur inserita nel lotto delle teste di serie, venne eliminata al primo turno.
Da Fontaine a Platini
Il campionato del mondo 1958 fu il primo in cui la Francia raggiunse un traguardo di rilievo: i bleus furono sconfitti soltanto in semifinale dal Brasile, per poi chiudere sul podio, sconfiggendo la Germania per 6-3 nella finale per il terzo posto. L'attaccante Just Fontaine in 6 partite realizzò ben 13 gol, cifra che rappresenta ancora oggi un primato per la fase finale di un mondiale. In quel periodo l'ossatura della squadra era composta in gran parte da giocatori o ex giocatori del forte Stade de Reims come Raymond Kopa, Robert Jonquet, Roger Marche e Just Fontaine, cui si aggiungeva Roger Piantoni.
Al campionato d'Europa 1960, prima edizione della manifestazione continentale, la Francia giunse tra le prime quattro, ma, priva di Fontaine, autore di cinque reti tra ottavi e quarti che si erano svolti in partite di andata e ritorno, perse la semifinale contro la Jugoslavia per 5-4. Nella finale per il terzo posto la squadra francese fu superata dalla Cecoslovacchia per 2-0.
Dopo questo risultato, cominciò un lungo periodo buio per l'équipe de France, che collezionò mancate qualificazioni alle fasi finali dei campionati del mondo e campionati europei, con l'unica eccezione del campionato del mondo 1966 in Inghilterra, che la vide presente alla fase finale, ma eliminata al primo turno.
A partire dalla seconda metà degli anni settanta, la nazionale visse una fase di progressiva ripresa, culminata con la qualificazione al campionato del mondo 1978, dove la selezione francese, tuttavia, venne eliminata al primo turno.
Negli anni 1980 vi furono notevoli progressi, grazie a giocatori come Michel Platini, Dominique Rocheteau, Marius Trésor, Alain Giresse e Luis Miguel Fernández. I bleus si piazzarono quarti al mondiale di Spagna 1982 con il CT Michel Hidalgo e terzi a quello di Messico 1986 sotto Henri Michel, venendo sconfitti in entrambe le occasioni in semifinale dalla Germania Ovest. Nel frattempo la Francia del CT Hidalgo vinse il suo primo titolo europeo nell'edizione casalinga di Francia 1984 (battuta in finale la Spagna per 2-0) e la Coppa Artemio Franchi nel 1985 contro la selezione dell'Uruguay, campione sudamericano in carica.
Crisi e generazione d'oro
Il mondiale messicano del 1986 segnò la fine di una generazione di talenti che molti osservatori ritenevano irripetibile. Dopo quella edizione della coppa del mondo lasciarono la nazionale Dominique Rocheteau, Maxime Bossis e Alain Giresse e, un anno più tardi, quando già erano iniziate - male - le qualificazioni per l'europeo del 1988, anche Platini.
La fine del precedente ciclo fu troppo brusca e per la selezione francese si aprì una fase buia. Fallita malamente la qualificazione al campionato d'Europa 1988, la nazionale fu affidata con grandi aspettative al commissario tecnico, Platini, ma non riuscì a ottenere la qualificazione al campionato del mondo 1990 e, nonostante un'autorevole qualificazione al campionato d'Europa 1992 (con 19 risultati utili consecutivi ottenuti tra l'aprile del 1989 e il novembre 1991), uscì al primo turno della rassegna svoltasi in Svezia, risultato che spinse Platini a dimettersi. La crisi proseguì con la mancata qualificazione al campionato del mondo 1994, sfumata clamorosamente a causa di una sconfitta interna contro la Bulgaria, maturata all'ultimo minuto di gioco dell'ultima giornata delle eliminatorie.
La rinascita della Francia ebbe come artefice il nuovo c.t. Aimé Jacquet, assunto inizialmente in maniera provvisoria, poi in modo definitivo dopo una striscia di 30 partite senza sconfitte.[4] Sfidando l'opposizione dell'estrema destra e la costante ascesa di Jean-Marie Le Pen,[5] egli mise in piedi una Francia multietnica, con giocatori nati lontano dai confini transalpini o comunque discendenti da altri popoli,[6] e accantonò alcune storiche "bandiere" del passato per far spazio a un nuovo gruppo di giocatori.[7][8] Tra questi spiccava il nome di Zinédine Zidane, talentuoso centrocampista di origini algerine, su cui Jacquet modellò la sua Francia. Al campionato d'Europa 1996 in Inghilterra, i bleus raggiunsero le semifinali, dove furono sconfitti ai tiri di rigore dalla Rep. Ceca;[9][10] per i francesi fu il miglior risultato in un grande torneo dal 1986.[4] Fu l'inizio della cosiddetta generazione d'oro del calcio francese, che di lì in pochi anni fu artefice di grandi affermazioni internazionali in virtù dell'apporto di grandi campioni.[4] La nazionale di Jacquet si presentò al campionato del mondo 1998 da padrona di casa e quindi qualificata di diritto. Dopo aver brillantemente superato la prima fase, la Francia, capitanata da Didier Deschamps sospinta da Zinédine Zidane, approdò per la prima volta alla finale di un mondiale[11] e allo Stade de France si laureò campione del mondo battendo per 3-0 il Brasile campione del mondo uscente.[12]
Dopo il trionfo mondiale e le dimissioni di Jacquet,[13] i bleus, guidati da Roger Lemerre, vinsero anche il campionato d'Europa 2000, dove, trascinati ancora da Zidane, ebbero la meglio sull'Italia nella finale di Rotterdam, pervenendo al pareggio a pochi istanti dalla fine del match e imponendosi per 2-1 con un golden goal di David Trezeguet;[14] in tal modo la Francia realizzò un double mondiale-europeo riuscito prima solo alla Germania Ovest negli anni 1970, sebbene a parti invertite (prima la vittoria al campionato d'Europa 1972 e poi quella al campionato del mondo 1974), e in futuro dalla Spagna.
La striscia di successi proseguì con la vittoria della FIFA Confederations Cup 2001 (primo alloro francese nella competizione), ma l'anno seguente arrivò la disfatta al campionato del mondo 2002, da cui i transalpini furono eliminati già al primo turno, contro ogni pronostico, senza segnare un gol e con Zidane a mezzo servizio, recuperato solo per l'ultima delle tre partite disputate nel torneo.[15][16] Licenziato Lemerre dopo il fiasco mondiale,[17] la Federazione francese affidò la panchina a Jacques Santini, che guidò i bleus alla conquista della FIFA Confederations Cup 2003, disputata in casa, ma al campionato d'Europa 2004 la squadra uscì ai quarti di finale contro la Grecia poi campione d'Europa.[18]
Dopo il doppio fallimento mondiale e continentale, la Francia del nuovo CT Raymond Domenech, già tecnico dell'Under-21 francese, vincendo l'iniziale scetticismo e voci su uno spogliatoio diviso,[19] si qualificò al campionato del mondo 2006 e raggiunse la finale del torneo, dove pareggiò per 1-1 contro l'Italia e, dopo l'espulsione di Zidane, fu battuta ai tiri di rigore;[20] nel mondiale tedesco Lilian Thuram stabilì il primato di presenze con i bleus.
Un difficile rinnovamento e il ritorno in auge
Malgrado il fallimento al campionato d'Europa 2008, con la Francia eliminata già dopo la fase a gironi,[21] Domenech rimase in sella anche per il campionato del mondo 2010, al quale i bleus si qualificarono grazie a un gol palesemente irregolare, propiziato da un doppio controllo di mano di Thierry Henry nello spareggio contro l'Irlanda.[22] Nella rassegna sudafricana la nazionale francese, dilaniata da dissidi interni,[23][24][25] uscì clamorosamente al primo turno, senza vincere una partita.[26]
La successiva gestione di Laurent Blanc[27] rinnovò l'organico e rivitalizzò la squadra, portandola ai quarti di finale del campionato d'Europa 2012 e gettando le basi per i progressi compiuti con il CT Didier Deschamps, che subentrò a Blanc nel 2012 e condusse i suoi ai quarti di finale del campionato del mondo 2014[28] e alla finale del campionato d'Europa 2016, disputato in casa e perso nell'atto conclusivo contro il Portogallo, con Antoine Griezmann capocannoniere ed eletto migliore giocatore della rassegna continentale. Deschamps portò poi la Francia a vincere il titolo planetario aggiudicandosi il campionato del mondo 2018, grazie alla vittoria per 4-2 in finale contro la Croazia: i bleus si laurearono campioni del mondo per la seconda volta nella storia.[29] Dopo il mondiale vinto in Russia, la Francia fu impegnata nella Lega A di UEFA Nations League 2018-2019, dove mancò la qualificazione alla final four del torneo e, di seguito, nel campionato d'Europa 2020, posticipato al 2021 a causa della pandemia di COVID-19: qui i bleus delusero, uscendo già agli ottavi di finale. In ottobre, invece, la Francia si aggiudicò in Italia la seconda edizione della UEFA Nations League 2020-2021, battendo in finale la Spagna (2-1).
Aspetti culturali
Il primo giocatore nero selezionato per la nazionale di calcio francese, Raoul Diagne, collezionò la sua prima presenza con la Francia già nel 1931, fino a ottenerne 18 prima della seconda guerra mondiale.
Il primo giocatore di origine nordafricana a essere convocato dalla Francia fu il marocchino Larbi Ben Barek, che detiene ancora oggi il record di longevità con la squadra francese: 15 anni e 10 mesi di militanza dal 1938 al 1954. Nel frattempo erano stati convocati molti giocatori provenienti da famiglie straniere che avevano trovato lavoro in Francia: italiani (Roger Piantoni, Michel Platini), spagnoli (Luis Miguel Fernández), polacchi (Raymond Kopa), armeni (Youri Djorkaeff) e portoghesi (Robert Pirès).
Dagli anni 1990 la nazionale francese è ritenuta da alcuni un esempio di moderna convivenza pacifica tra etnie diverse per la sua capacità di incarnare l'ideale multiculturale della Francia.[30] La squadra ha ottenuto successi a livello continentale e mondiale rimanendo etnicamente eterogenea, in quanto ha schierato numerosi giocatori originari dei dipartimenti di oltremare della Francia oppure discendenti di immigrati dalle ex colonie francesi. Zinédine Zidane e Karim Benzema hanno origini algerine, precisamente cabile, mentre Lilian Thuram, William Gallas, Sylvain Wiltord e Thierry Henry provengono dalle Antille (il primo proviene dalla Guadalupa e il terzo ha genitori nati in Guadalupa e Martinica). Florent Malouda è nato nella Guyana francese, mentre Patrick Vieira si trasferì in Francia dal Senegal.
Questa situazione causò, dalla metà degli anni '90, il disappunto dei settori più nazionalisti della società e della politica francese e in particolar modo del leader dell'estrema destra Jean-Marie Le Pen.[31] Molti indicarono nella vittoria della squadra "Nera, Bianca e Beur" al campionato del mondo 1998 una risposta alle lamentele di Le Pen riguardo alla presunta assenza di una sufficiente componente "francese" nella formazione, sebbene in realtà la formazione che vinse la finale contro il Brasile aveva otto giocatori su undici di pelle bianca. Nel 2002 la nazionale, con in prima fila Marcel Desailly, nativo del Ghana, al secondo turno delle elezioni presidenziali, alle quali Le Pen era candidato, si appellò esplicitamente e pubblicamente contro il politico ultra-conservatore, invitando la gente francese a fare altrettanto e auspicando la riconferma a presidente della Repubblica di Jacques Chirac, principale sfidante elettorale di Le Pen, che poi effettivamente avvenne.
Nel 2004 una troupe televisiva colse il CT della Spagna Luis Aragonés mentre era intento a incitare José Antonio Reyes a dimostrare di valere di più di Thierry Henry (compagno di Reyes nell'Arsenal), riferendosi all'attaccante francese con insulti razzisti. Sulla vicenda l'UEFA condusse un'inchiesta, che terminò in modo controverso, con una multa alla Federazione calcistica spagnola e l'impegno a punire severamente comportamenti simili in futuro. Dopo il fatto lo stesso Henry e l'azienda Nike iniziarono a promuovere una campagna internazionale per la sensibilizzazione contro il razzismo (Stand Up Speak Up).
Nel 2006 la Francia raggiunse nuovamente la finale della Coppa del mondo e anche in questa circostanza Le Pen attirò su di sé un vespaio di polemiche dichiarando che secondo lui Domenech aveva convocato troppi calciatori di colore e di origini non francesi.[32] La squadra, tramite Domenech e Thuram, decise di non replicare alle affermazioni di Le Pen, definite «idiozie».
I tentativi della Francia di integrare le proprie minoranze e di porre definitivamente fine al proprio passato coloniale tramite il modello di convivenza costituito dall'équipe de France hanno avuto esiti non sempre positivi. Si ricordano, a tal proposito, le partite giocate contro Algeria e Tunisia a Parigi, durante le quali l'inno nazionale francese fu fischiato. Altri episodi di intolleranza si verificarono nel 2001, quando un'amichevole giocata a Parigi tra la Francia e l'ex colonia Algeria pochi giorni dopo gli attentati terroristici dell'11 settembre fu sospesa nel secondo tempo per via di cori da stadio in favore di Osama bin Laden e di insulti a Zidane.[33]
Il 30 aprile 2011 fu intercettata una conversazione tra François Blaquart, capo della Direzione Tecnica Nazionale, e il CT Laurent Blanc, in cui si paventava l'ipotesi di instaurare delle "quote etniche" e di indurre i giocatori delle giovanili francesi a non schierarsi con la propria nazionale d'origine in futuro. L'intercettazione suscitò molte polemiche, in quanto denotò, a detta di molti, da una parte razzismo, dall'altra scarso patriottismo, e portò alla sospensione di Blaquart e alle pubbliche scuse di Blanc.[34]
Colori e simboli
Colori
La nazionale francese veste praticamente da sempre i colori della propria bandiera, le Tricolore. La divisa tradizionale casalinga è composta da una maglia blu (da cui il soprannome les bleus), calzoncini bianchi e calzettoni rossi, i cui colori richiamano il vessillo nazionale. Negli anni sono spesso stati aggiunti ulteriori dettagli bianchi e rossi sulla maglia blu.
In special modo, nel lungo periodo in cui fornitrice ufficiale era Adidas (subentrata a un'unica breve parentesi della francese Le Coq Sportif) la divisa casalinga presentava strisce bianche e rosse Adidas e disegni, a seconda della moda, sempre bianco-rossi. Si nota in particolare la divisa con cui la nazionale vinse il campionato d'Europa 1984: casacca blu con vistosa barra orizzontale rossa sul petto accompagnata da tre sottili righe bianche sull'addome (richiamo alle strisce Adidas). Questa composizione stilistico-cromatica fu rivisitata, in una forma più moderna, nella divisa del campionato del mondo 1998, che pure videro i francesi vincitori. La barra rossa, senza strisce bianche, fu riproposta anche al campionato d'Europa 2000, anch'esso vinto dalla Francia, e al campionato d'Europa 2004, meno fortunato per i galletti.
Dal 2010 la fornitura del materiale tecnico è passata all'azienda americana Nike che ha segnato un netto cambio estetico delle divise, avvicinandosi per tonalità a quelle della selezione di rugby. In particolare c'è un ritorno alla sobrietà nel campionato d'Europa 2012, in cui per la prima volta la Francia ha scelto una tenuta completamente blu con strisce orizzontali leggermente più scure e dettagli dorati, e una seconda divisa totalmente bianca. Negli anni seguenti c'è un ritorno alla divisa classica con maglia blu scuro, calzoncini bianchi e calzettoni rossi, eventualmente corredati di piccoli dettagli di altri colori.
In trasferta la Francia ha sempre giocato con divise bianche con pantaloncini azzurri o in tenuta bianca monocromatica, a seconda della combinazione indossata dalla selezione di casa, da quasi sempre contornata da bordini e striscette rosso-blu, sempre richiamando dove possibile il tricolore francese. Degne di nota le versioni invertite delle già citate maglie con le righe sul petto, e quella della finale con l'Italia del 2006 dove sul petto portava una sfumatura dal rosso al blu.
Nel 2008 l'Adidas, non senza qualche critica, cambiò drasticamente la combinazione cromatica della divisa da trasferta, realizzandola rossa con bordini bianco-blu, e accompagnata da pantaloncini e calzettoni azzurri. Ai Mondiali del 1978, a causa di un disguido, la Francia giocò contro l'Ungheria con un'insolita maglia a strisce verticali bianco-verdi: entrambe le squadre si erano presentate in maglia bianca. Furono usate le maglie prestate dalla locale squadra del Kimberley Football Club.[35]
Evoluzione della divisa
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Simboli
Il simbolo che da sempre figura sul petto delle divise francesi è un galletto dorato su un'iscrizione F.F.F. (acronimo di Fédération Française de Football che in ogni partita viene sostituita dalla scritta France vs "nome squadra" e la data dell'incontro), oggi accompagnato da due stelle dopo le vittorie nelle Coppe del Mondo del 1998 e del 2018. Lo stemma della federazione reca ugualmente un galletto, ma argenteo e con altri disegni. Il coq gaulois, insieme alla Marianne, è uno dei simboli francesi, particolarmente utilizzato nello sport (per esempio, anche la nazionale di rugby francese utilizza un gallo, seppur molto stilizzato) e richiama alle popolazioni galliche, stanziate storicamente in Francia; inoltre, tale simbolo è racchiuso in un esagono, che ricorda vagamente la forma della Francia continentale.
Rivalità e tifosi
I francesi sentono forte le rivalità con le nazionali dei paesi più vicini e confinanti, come quelle con Inghilterra, Spagna, Germania e soprattutto Italia, quest'ultima acuitasi specialmente a partire dagli anni 2000. La rivalità calcistica tra francesi e italiani è da sempre esistente e le storie delle due nazionali si sono intrecciate più volte. La prima partita della nazionale azzurra fu disputata proprio contro i francesi (sconfitti per 6-2) e nel corso del periodo precedente alla seconda guerra mondiale le due formazioni si affrontarono più volte. Fino al 1978 la rivalità era più sentita dai francesi che dagli italiani, in quanto l'Italia aveva superato nella maggior parte delle occasioni i rivali, a volte anche con risultati clamorosi (un 9-4 e un 7-0 negli anni '20) e nelle occasioni importanti era riuscita a estromettere i bleus dall'Olimpiade del 1928, dal mondiale di Francia 1938 (vinto dall'Italia) e da quello di Argentina 1978, conseguendo grandi risultati.
Dopo una vittoria all'Olimpiade nel 1920, i francesi non riuscirono più a imporsi sugli azzurri in nessuna occasione fino a un'amichevole del 1982. Quattro anni dopo quella storica vittoria i francesi riuscirono a ripetersi in una occasione ben più importante, gli ottavi di finale del campionato del mondo 1986. Da quel momento le cose cambiarono completamente: la Francia, tra alti e bassi, vinse tutti i trofei a disposizione (il campionato d'Europa di Francia 1984 e Belgio-Paesi Bassi 2000, la Confederations Cup per due anni di fila e il campionato del mondo di Francia 1998), mentre l'Italia non riuscì più a vincere un solo trofeo fino al titolo mondiale di Germania 2006.
La rivalità è andata acutizzandosi alla fine anni degli '90, quando le due compagini si incontrarono ai quarti di finale nel campionato del mondo 1998 disputato proprio in Francia e vinto poi dai francesi ai tiri di rigore. Fu due anni dopo, al campionato d'Europa 2000, che le due squadre si ritrovarono di fronte, questa volta in finale. Anche in questa occasione a imporsi fu la Francia, che vinse per 2-1 con un golden gol di David Trezeguet dopo essere stata in svantaggio per gran parte dei tempi regolamentari.
Il successivo incontro tra le nazionali ebbe luogo in occasione della finale del campionato mondiale di calcio 2006, vinta questa volta ai rigori dagli azzurri. Zinédine Zidane aprì le marcature su rigore con un tiro a cucchiaio, gol poi pareggiato da Marco Materazzi; nei supplementari lo stesso Zidane, giunto all'ultima partita della propria carriera, diede una violenta testata a Materazzi in risposta ad alcuni suoi insulti ritenuti pesanti, venendo dunque espulso.[36] Al termine dei 120 minuti di gioco, i rigori premiarono l'Italia, la quale mise a segno tutti e cinque i propri tiri, mentre per i francesi fu fatale la traversa colpita da Trezeguet. Dopo la finale si susseguirono giornate incandescenti, con dichiarazioni velenose dei parenti di Zidane e di personaggi di primo piano francesi nei confronti di Materazzi, reo di aver provocato il calciatore francese.[37] In breve tempo Materazzi divenne l'idolo di molti italiani e l'oggetto dell'odio di molti francesi, mentre a Zidane accadde l'opposto.
Dopo la discussa finale l'Italia ritrovò la Francia sia nelle qualificazioni (ma in realtà il sorteggio era avvenuto già a gennaio 2006, prima del campionato del mondo), sia, a qualificazione ottenuta, nel girone del campionato d'Europa 2008. Anche le due partite di qualificazione per il campionato europeo furono giocate in un clima incandescente. In particolare quella di ritorno a Milano, finita 0-0, fu preceduta dalle controverse dichiarazioni del CT francese Raymond Domenech rese a Le Parisien: «Sono contento di giocare l'8 settembre Italia-Francia a Milano e non a Roma: senza pista d'atletica e con 80 mila persone così vicine sarà un ambiente eccezionale. È in questi casi che si vedono i grandi giocatori: la mia sola preoccupazione sarà l'arbitro, ma con gli italiani è un'abitudine».[38] L'enorme gravità delle affermazioni ebbe eco immediata in Italia, suscitando lo sdegno di gran parte delle istituzioni: la UEFA fu costretta a intervenire, squalificando Domenech e multandolo aspramente.[39] Nonostante i tentativi di distensione dei giocatori italiani e francesi, soprattutto del capitano azzurro Fabio Cannavaro, la sera della partita, allo stadio Giuseppe Meazza di Milano, il pubblico fischiò la Marsigliese.[40] Seguirono immediate aspre polemiche in Francia e in Italia, con lettere ufficiali di scuse. A seguito di questi episodi la situazione si stemperò con le successive dichiarazioni distensive di Domenech che, dopo che la sua nazionale prima rischiò l'eliminazione e poi tornò in gioco grazie ai risultati di altre partite, disse di tifare per l'Italia in modo che la sua nazionale potesse qualificarsi con più tranquillità, cosa poi avvenuta: le due squadre, con una giornata di anticipo, ottennero la qualificazione al campionato europeo del 2008.
L'ultima partita ufficiale tra le due nazionali si è giocata il 17 giugno 2008, al campionato europeo di Austria-Svizzera 2008: entrambe le squadre erano costrette alla vittoria per passare il turno, il che rese la sfida molto competitiva. La gara fu vinta dagli azzurri per 2-0, che eliminarono i francesi e proseguirono nella competizione, dove raggiunsero poi i quarti di finale: per la prima volta dopo trent'anni (l'ultima era stata al campionato del mondo 1978) gli azzurri riuscirono a battere i bleus nei 90 minuti di gioco regolamentari.
L'ultimo confronto tra le due squadre risale, invece, al 1º giugno 2018, quando la nazionale francese si è imposta con il risultato di 3-1 in amichevole a Nizza.
Confronti con le altre nazionali
Tutti i confronti
Questi sono i saldi della Francia nei confronti delle altre nazionali[41].
Nota: Partite terminate ai tiri di rigore
Come previsto dai regolamenti FIFA, le partite terminate ai rigori dopo i tempi supplementari contro Brasile (21 giugno 1986, vinti), Germania (8 luglio 1982, persi), Italia (3 luglio 1998, vinti e 9 luglio 2006, persi), Svizzera (28 luglio 2021, persi) sono considerate pareggi.
Saldo positivo (numero di vittorie > numero di sconfitte) | |
Saldo neutro (numero di vittorie = numero di sconfitte) | |
Saldo negativo (numero di vittorie < numero di sconfitte) |
Dati aggiornati al 13 giugno 2022.
Avversaria | G | V | N | P | RF | RS | DR | % V | Confederazione |
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Albania | 9 | 7 | 1 | 1 | 20 | 4 | +16 | 77.8% | UEFA |
Algeria | 1 | 1 | 0 | 0 | 4 | 1 | +3 | 100.0% | CAF |
Andorra | 5 | 5 | 0 | 0 | 14 | 0 | +14 | 100.0% | UEFA |
Arabia Saudita | 1 | 1 | 0 | 0 | 4 | 0 | +4 | 100.0% | AFC |
Argentina | 12 | 3 | 3 | 6 | 11 | 15 | -4 | 25.0% | CONMEBOL |
Armenia | 5 | 5 | 0 | 0 | 14 | 2 | +12 | 100.0% | UEFA |
Australia | 5 | 3 | 1 | 1 | 10 | 3 | +7 | 60.0% | OFC/AFC |
Austria | 24 | 12 | 3 | 9 | 40 | 41 | -1 | 50.0% | UEFA |
Azerbaigian | 2 | 2 | 0 | 0 | 12 | 0 | +12 | 100.0% | UEFA |
Belgio | 75 | 26 | 19 | 30 | 131 | 162 | -31 | 34.7% | UEFA |
Bielorussia | 6 | 3 | 2 | 1 | 10 | 6 | +4 | 50.0% | UEFA |
Bolivia | 1 | 1 | 0 | 0 | 2 | 0 | +2 | 100.0% | CONMEBOL |
Bosnia ed Erzegovina | 6 | 3 | 3 | 0 | 8 | 4 | +4 | 50.0% | UEFA |
Brasile | 15 | 5 | 4 | 6 | 18 | 24 | -6 | 33.33% | CONMEBOL |
Bulgaria | 23 | 11 | 4 | 8 | 41 | 26 | +15 | 47.8% | UEFA |
CAF XI | 1 | 1 | 0 | 0 | 2 | 0 | +2 | 100.0% | CAF |
Camerun | 3 | 2 | 1 | 0 | 5 | 3 | +2 | 66.7% | CAF |
Canada | 1 | 1 | 0 | 0 | 1 | 0 | +1 | 100.0% | CONCACAF |
Cecoslovacchia | 20 | 7 | 4 | 9 | 29 | 34 | -5 | 35.0% | UEFA |
Cile | 5 | 2 | 1 | 2 | 11 | 5 | +6 | 40.0% | CONMEBOL |
Cina | 2 | 1 | 0 | 1 | 3 | 2 | +1 | 50.0% | AFC |
Cipro | 8 | 7 | 1 | 0 | 27 | 2 | +25 | 87.5% | UEFA |
Colombia | 4 | 3 | 0 | 1 | 7 | 5 | +2 | 75.0% | CONMEBOL |
CONCACAF XI | 1 | 1 | 0 | 0 | 5 | 0 | +5 | 100.0% | CONCACAF |
Corea del Sud | 3 | 2 | 1 | 0 | 9 | 3 | +6 | 66.7% | AFC |
Costa d'Avorio | 3 | 2 | 1 | 0 | 5 | 1 | +4 | 66.7% | |
Costa Rica | 2 | 2 | 0 | 0 | 5 | 3 | +2 | 100.0% | CONCACAF |
Croazia | 10 | 6 | 3 | 1 | 20 | 10 | +10 | 60.0% | UEFA |
Danimarca | 17 | 8 | 2 | 7 | 21 | 39 | -18 | 47.1% | UEFA |
Ecuador | 2 | 1 | 1 | 0 | 2 | 0 | +2 | 50.0% | CONMEBOL |
Egitto | 1 | 1 | 0 | 0 | 5 | 0 | +5 | 100.0% | CAF |
Estonia | 1 | 1 | 0 | 0 | 4 | 0 | +4 | 100.0% | UEFA |
Fær Øer | 6 | 6 | 0 | 0 | 22 | 0 | +22 | 100.0% | UEFA |
FIFA XI | 1 | 1 | 0 | 0 | 5 | 1 | +4 | 100.0% | FIFA |
Finlandia | 11 | 10 | 0 | 1 | 22 | 5 | +17 | 90.9% | UEFA |
Galles | 6 | 4 | 1 | 1 | 14 | 4 | +10 | 66.7% | UEFA |
Georgia | 4 | 3 | 1 | 0 | 7 | 1 | +6 | 75.0% | UEFA |
Germania | 17 | 9 | 4 | 4 | 22 | 17 | +5 | 52.9% | UEFA |
Germania Est | 7 | 2 | 2 | 3 | 8 | 7 | +1 | 28.6% | UEFA |
Germania Ovest | 15 | 6 | 4 | 5 | 28 | 29 | -1 | 40.0% | UEFA |
Giamaica | 1 | 1 | 0 | 0 | 8 | 0 | +8 | 100.0% | CONCACAF |
Giappone | 6 | 4 | 1 | 1 | 14 | 5 | +9 | 66.0% | AFC |
Grecia | 8 | 6 | 1 | 1 | 23 | 7 | +16 | 75.0% | UEFA |
Honduras | 1 | 1 | 0 | 0 | 3 | 0 | +3 | 100.0% | CONCACAF |
India | 2 | 1 | 1 | 0 | 3 | 2 | +1 | 50.0% | AFC |
Inghilterra | 33 | 10 | 6 | 17 | 43 | 74 | -31 | 30.3% | UEFA |
Inghilterra dilettanti | 8 | 1 | 0 | 7 | 4 | 61 | -57 | 12.5% | UEFA |
Iran | 1 | 1 | 0 | 0 | 2 | 1 | +1 | 100.0% | AFC |
Irlanda | 17 | 8 | 5 | 4 | 22 | 15 | +7 | 43.8% | UEFA |
Irlanda dilettanti | 1 | 0 | 0 | 1 | 1 | 2 | -1 | 0.0% | UEFA |
Irlanda del Nord | 8 | 5 | 3 | 0 | 18 | 4 | +14 | 62.5% | UEFA |
Islanda | 15 | 11 | 4 | 0 | 42 | 12 | +30 | 73.3% | UEFA |
Israele | 9 | 4 | 4 | 1 | 15 | 6 | +9 | 44.4% | UEFA |
Italia | 39 | 11 | 10 | 18 | 56 | 82 | -28 | 26.3% | UEFA |
Jugoslavia | 26 | 9 | 7 | 10 | 41 | 39 | +2 | 34.6% | UEFA |
Kazakistan | 2 | 2 | 0 | 0 | 10 | 0 | +10 | 100.0% | UEFA |
Kuwait | 2 | 2 | 0 | 0 | 5 | 1 | +4 | 100.0% | AFC |
Lettonia | 1 | 1 | 0 | 0 | 7 | 0 | +7 | 100.0% | UEFA |
Lituania | 4 | 4 | 0 | 0 | 5 | 0 | +5 | 100.0% | UEFA |
Lussemburgo | 18 | 16 | 1 | 1 | 71 | 12 | +59 | 88.9% | UEFA |
Malta | 2 | 2 | 0 | 0 | 10 | 0 | +10 | 100.0% | UEFA |
Messico | 7 | 5 | 1 | 1 | 15 | 6 | +9 | 71.4% | CONCACAF |
Moldavia | 2 | 2 | 0 | 0 | 6 | 2 | +4 | 100.0% | UEFA |
Marocco | 5 | 3 | 2 | 0 | 12 | 6 | +6 | 60.0% | CAF |
Nuova Zelanda | 1 | 1 | 0 | 0 | 5 | 0 | +5 | 100.0% | OFC |
Nigeria | 2 | 1 | 0 | 1 | 2 | 1 | +1 | 50.0% | CAF |
Norvegia | 15 | 7 | 4 | 4 | 22 | 15 | +7 | 46.7% | UEFA |
Paesi Bassi | 28 | 13 | 4 | 11 | 47 | 56 | -9 | 46.4% | UEFA |
Paraguay | 5 | 3 | 2 | 0 | 14 | 4 | +10 | 60.0% | CONMEBOL |
Perù | 2 | 1 | 0 | 1 | 1 | 1 | 0 | 50.0% | CONMEBOL |
Polonia | 16 | 8 | 5 | 3 | 27 | 16 | +11 | 50.0% | UEFA |
Portogallo | 28 | 19 | 3 | 6 | 52 | 31 | +21 | 67.9% | UEFA |
Rep. Ceca | 4 | 1 | 2 | 1 | 4 | 5 | -1 | 25.0% | UEFA |
Romania | 16 | 8 | 5 | 3 | 21 | 16 | +5 | 50.0% | UEFA |
Russia | 7 | 4 | 1 | 2 | 15 | 10 | +5 | 50.0% | UEFA |
Scozia | 16 | 8 | 0 | 8 | 23 | 15 | +8 | 50.0% | UEFA |
Senegal | 1 | 0 | 0 | 1 | 0 | 1 | -1 | 0.0% | CAF |
Serbia | 5 | 3 | 2 | 0 | 8 | 4 | +4 | 60.0% | UEFA |
Slovacchia | 4 | 2 | 1 | 1 | 6 | 2 | +4 | 50.0% | UEFA |
Slovenia | 3 | 3 | 0 | 0 | 10 | 2 | +8 | 100.0% | UEFA |
Spagna | 36 | 13 | 7 | 16 | 39 | 64 | -25 | 36.1% | UEFA |
Stati Uniti | 4 | 3 | 1 | 0 | 11 | 1 | +10 | 75.0% | CONCACAF |
Sudafrica | 5 | 3 | 1 | 1 | 11 | 3 | +8 | 60.0% | CAF |
Svezia | 23 | 12 | 5 | 6 | 34 | 23 | +11 | 52.2% | UEFA |
Svizzera | 39 | 16 | 11 | 12 | 70 | 63 | +7 | 41.0% | UEFA |
Togo | 1 | 1 | 0 | 0 | 2 | 0 | +2 | 100.0% | CAF |
Tunisia | 4 | 2 | 2 | 0 | 7 | 3 | +4 | 50.0% | CAF |
Turchia | 6 | 4 | 1 | 1 | 13 | 5 | +8 | 66.6% | UEFA |
Ucraina | 12 | 6 | 5 | 1 | 23 | 8 | +15 | 50.0% | UEFA |
Ungheria | 23 | 8 | 3 | 12 | 32 | 48 | -16 | 34.8% | UEFA |
Unione Sovietica | 12 | 2 | 6 | 4 | 13 | 18 | -5 | 16.7% | UEFA |
Uruguay | 10 | 3 | 4 | 3 | 7 | 8 | -1 | 30.0% | CONMEBOL |
Avversaria | G | V | N | P | RF | RS | DR | % V | Confederazione |
---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
Totale | 886 | 442 | 187 | 257 | 1584 | 1217 | +367 | 49.9% | UEFA |
Confronti più frequenti
Questi sono i saldi della Francia nei confronti delle nazionali con cui sono stati disputati almeno 10 incontri[41].
Saldo positivo
Nazionale | Giocate | Vinte | Pareggiate | Perse | Reti fatte | Reti subite | Differenza reti | Ultima vittoria | Ultimo pareggio | Ultima sconfitta |
---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
Svizzera | 38 | 16 | 11 | 12 | 70 | 63 | +7 | 20 giugno 2014 | 28 giugno 2021 | 27 maggio 1992 |
Germania | 31 | 14 | 8 | 9 | 48 | 45 | +3 | 15 giugno 2021 | 6 settembre 2018 | 4 luglio 2014 |
Portogallo | 27 | 18 | 2 | 6 | 51 | 31 | +19 | 4 settembre 2015 | 23 giugno 2021 | 10 luglio 2016 |
Paesi Bassi | 25 | 11 | 4 | 10 | 41 | 53 | −12 | 10 ottobre 2016 | 31 marzo 2004 | 13 giugno 2008 |
Austria | 23 | 12 | 2 | 9 | 39 | 40 | −1 | 14 ottobre 2009 | 19 agosto 1998 | 6 settembre 2008 |
Svezia | 22 | 11 | 5 | 6 | 33 | 23 | +10 | 17 novembre 2020 | 9 febbraio 2005 | 19 giugno 2012 |
Bulgaria | 21 | 9 | 4 | 8 | 37 | 26 | +11 | 7 ottobre 2016 | 14 maggio 1982 | 17 novembre 1993 |
Lussemburgo | 16 | 15 | 0 | 1 | 68 | 11 | +57 | 25 marzo 2011 | 3 settembre 2017 | 8 febbraio 1914 |
Polonia | 16 | 8 | 5 | 3 | 27 | 16 | +11 | 9 giugno 2011 | 17 novembre 2004 | 31 agosto 1982 |
Romania | 16 | 8 | 5 | 3 | 21 | 16 | +5 | 10 giugno 2016 | 6 settembre 2011 | 8 aprile 1972 |
Norvegia | 16 | 7 | 4 | 5 | 22 | 22 | 0 | 27 maggio 2014 | 25 febbraio 1998 | 11 agosto 2010 |
Irlanda | 16 | 7 | 5 | 4 | 20 | 15 | +5 | 26 giugno 2016 | 18 novembre 2009 | 14 ottobre 1981 |
Danimarca | 15 | 8 | 2 | 5 | 17 | 29 | -11 | 11 ottobre 2015 | 26 giugno 2018 | 4 giugno 2022 |
Islanda | 12 | 9 | 3 | 0 | 35 | 10 | +25 | 3 luglio 2016 | 5 settembre 1998 | - |
Saldo neutro
Nazionale | Giocate | Vinte | Pareggiate | Perse | Reti fatte | Reti subite | Differenza | Ultima vittoria | Ultimo pari | Ultima sconfitta |
---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
Scozia | 16 | 8 | 0 | 8 | 23 | 15 | +8 | 4 giugno 2016 | - | 12 settembre 2007 |
Saldo negativo
Nazionale | Giocate | Vinte | Pareggiate | Perse | Reti fatte | Reti subite | Differenza | Ultima vittoria | Ultimo pareggio | Ultima sconfitta |
---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
Belgio | 75 | 26 | 19 | 30 | 131 | 162 | -31 | 7 ottobre 2021 | 14 agosto 2013 | 7 giugno 2015 |
Italia | 38 | 10 | 10 | 18 | 53 | 81 | -28 | 1º giugno 2018 | 8 settembre 2007 | 17 giugno 2008 |
Spagna | 35 | 13 | 7 | 15 | 38 | 62 | -24 | 10 ottobre 2021 | 16 ottobre 2012 | 26 marzo 2013 |
Inghilterra | 29 | 8 | 5 | 17 | 36 | 67 | -31 | 17 novembre 2010 | 11 giugno 2012 | 17 novembre 2015 |
Jugoslavia | 26 | 9 | 8 | 10 | 41 | 39 | +2 | 20 novembre 2002 | 29 aprile 1989 | 19 novembre 1988 |
Ungheria | 22 | 8 | 2 | 12 | 31 | 47 | −16 | 31 maggio 2005 | 24 aprile 1971 | 22 maggio 1976 |
Cecoslovacchia | 20 | 7 | 4 | 9 | 29 | 34 | −5 | 4 settembre 1991 | 24 agosto 1988 | 4 aprile 1979 |
Brasile | 15 | 5 | 4 | 7 | 20 | 24 | -5 | 9 febbraio 2011 | 20 maggio 2004 | 26 marzo 2015 |
Argentina | 12 | 3 | 3 | 6 | 11 | 15 | −4 | 30 giugno 2018 | 26 giugno 1977 | 11 febbraio 2009 |
Unione Sovietica | 11 | 2 | 6 | 3 | 13 | 17 | -4 | 13 ottobre 1972 | 9 settembre 1987 | 11 ottobre 1986 |
Palmarès
- Confederations Cup: 2 (record europeo)
Partecipazioni ai tornei internazionali
Campionato del mondo | |
---|---|
Edizione | Risultato |
1930 | Primo turno |
1934 | Ottavi di finale |
1938 | Quarti di finale |
1950 | Non qualificata[42] |
1954 | Primo turno |
1958 | Terzo posto |
1962 | Non qualificata |
1966 | Primo turno |
1970 | Non qualificata |
1974 | Non qualificata |
1978 | Primo turno |
1982 | Quarto posto |
1986 | Terzo posto |
1990 | Non qualificata |
1994 | Non qualificata |
1998 | Campione |
2002 | Primo turno |
2006 | Secondo posto |
2010 | Primo turno |
2014 | Quarti di finale |
2018 | Campione |
Campionato europeo | |
---|---|
Edizione | Risultato |
1960 | Quarto posto |
1964 | Non qualificata |
1968 | Non qualificata |
1972 | Non qualificata |
1976 | Non qualificata |
1980 | Non qualificata |
1984 | Campione |
1988 | Non qualificata |
1992 | Primo turno |
1996 | Semifinali |
2000 | Campione |
2004 | Quarti di finale |
2008 | Primo turno |
2012 | Quarti di finale |
2016 | Secondo posto |
2020 | Ottavi di finale |
Giochi olimpici[43] | |
---|---|
Edizione | Risultato |
1908 | Semifinali e quarti di finale[44] |
1912 | Non partecipante |
1920 | Semifinali |
1924 | Quarti di finale |
1928 | Ottavi di finale |
1936 | Non partecipante |
1948 | Quarti di finale |
Confederations Cup | |
---|---|
Edizione | Risultato |
1992 | Non invitata |
1995 | Non invitata |
1997 | Non qualificata |
1999 | Rinuncia |
2001 | Campione |
2003 | Campione |
2005 | Non qualificata |
2009 | Non qualificata |
2013 | Non qualificata |
2017 | Non qualificata |
Legenda: Grassetto: Risultato migliore, Corsivo: Mancate partecipazioni
Statistiche dettagliate sui tornei internazionali
Anno | Luogo | Piazzamento | V | N | P | Gol |
---|---|---|---|---|---|---|
1930 | Uruguay | Primo turno | 1 | 0 | 2 | 4:3 |
1934 | Italia | Ottavi di finale | 0 | 0 | 1 | 2:3 |
1938 | Francia | Quarti di finale | 1 | 0 | 1 | 4:4 |
1950 | Brasile | Non qualificata | - | - | - | - |
1954 | Svizzera | Primo turno | 1 | 0 | 1 | 3:3 |
1958 | Svezia | Terzo posto | 4 | 0 | 2 | 23:15 |
1962 | Cile | Non qualificata | - | - | - | - |
1966 | Inghilterra | Primo turno | 0 | 1 | 2 | 2:5 |
1970 | Messico | Non qualificata | - | - | - | - |
1974 | Germania Ovest | Non qualificata | - | - | - | - |
1978 | Argentina | Primo turno | 1 | 0 | 2 | 5:5 |
1982 | Spagna | Quarto posto | 3 | 2 | 2 | 16:12 |
1986 | Messico | Terzo posto | 4 | 2 | 1 | 12:6 |
1990 | Italia | Non qualificata | - | - | - | - |
1994 | Stati Uniti | Non qualificata | - | - | - | - |
1998 | Francia | Campione | 6 | 1 | 0 | 15:2 |
2002 | Corea del Sud / Giappone | Primo turno | 0 | 1 | 2 | 0:3 |
2006 | Germania | Secondo posto | 4 | 3 | 0 | 9:3 |
2010 | Sudafrica | Primo turno | 0 | 1 | 2 | 1:4 |
2014 | Brasile | Quarti di finale | 3 | 1 | 1 | 10:3 |
2018 | Russia | Campione | 6 | 1 | 0 | 14:6 |
2022 | Qatar | Qualificata | 0 | 0 | 0 | 0:0 |
Anno | Luogo | Piazzamento | V | N | P | Gol |
---|---|---|---|---|---|---|
1960 | Francia | Quarto posto | 0 | 0 | 2 | 4:7 |
1964 | Spagna | Non qualificata | - | - | - | - |
1968 | Italia | Non qualificata | - | - | - | - |
1972 | Belgio | Non qualificata | - | - | - | - |
1976 | Jugoslavia | Non qualificata | - | - | - | - |
1980 | Italia | Non qualificata | - | - | - | - |
1984 | Francia | Campione | 5 | 0 | 0 | 14:4 |
1988 | Germania Ovest | Non qualificata | - | - | - | - |
1992 | Svezia | Primo turno | 0 | 2 | 1 | 2:3 |
1996 | Inghilterra | Semifinali | 2 | 3 | 0 | 5:2 |
2000 | Belgio / Paesi Bassi | Campione | 5 | 0 | 1 | 13:7 |
2004 | Portogallo | Quarti di finale | 2 | 1 | 1 | 7:5 |
2008 | Austria / Svizzera | Primo turno | 0 | 1 | 2 | 1:6 |
2012 | Polonia / Ucraina | Quarti di finale | 1 | 1 | 2 | 3:5 |
2016 | Francia | Secondo posto | 5 | 1 | 1 | 13:5 |
2020[45] | Europa | Ottavi di finale | 1 | 3 | 0 | 7:6 |
Anno | Luogo | Piazzamento | V | N | P | Gol |
---|---|---|---|---|---|---|
1992 | Arabia Saudita | Non invitata | - | - | - | - |
1995 | Arabia Saudita | Non invitata | - | - | - | - |
1997 | Arabia Saudita | Non qualificata | - | - | - | - |
1999 | Messico | Rinuncia | - | - | - | - |
2001 | Corea del Sud / Giappone | Campione | 4 | 0 | 1 | 12:2 |
2003 | Francia | Campione | 5 | 0 | 0 | 12:3 |
2005 | Germania | Non qualificata | - | - | - | - |
2009 | Sudafrica | Non qualificata | - | - | - | - |
2013 | Brasile | Non qualificata | - | - | - | - |
2017 | Russia | Non qualificata | - | - | - | - |
Anno | Luogo | Piazzamento | V | N | P | Gol |
---|---|---|---|---|---|---|
2018-2019 | Portogallo | 6º in Lega A | 2 | 1 | 1 | 4:4 |
2020-2021 | Italia | Campione | 7 | 1 | 0 | 17:8 |
Anno | Luogo | Piazzamento | V | N | P | Gol |
---|---|---|---|---|---|---|
1908 | Londra | Semifinali[46] | 0 | 0 | 1 | 1:17 |
Quarti di finale[47] | 0 | 0 | 1 | 0:9 | ||
1912 | Stoccolma | Non partecipante | - | - | - | - |
1920 | Anversa | Semifinali | 1 | 0 | 1 | 4:5 |
1924 | Parigi | Quarti di finale | 1 | 0 | 1 | 8:5 |
1928 | Amsterdam | Ottavi di finale | 0 | 0 | 1 | 3:4 |
1936 | Berlino | Non partecipante | - | - | - | - |
1948 | Londra | Quarti di finale | 1 | 0 | 1 | 2:2 |
Tutte le rose
Template:Nazionale francese mondiali 1930 Template:Nazionale francese mondiali 1934 Template:Nazionale francese mondiali 1938 Template:Nazionale francese mondiali 1954 Template:Nazionale francese mondiali 1958 Template:Nazionale francese mondiali 1966 Template:Nazionale francese mondiali 1978 Template:Nazionale francese mondiali 1982 Template:Nazionale francese mondiali 1986 Template:Nazionale francese mondiali 1998 Template:Nazionale francese mondiali 2002 Template:Nazionale francese mondiali 2006 Template:Nazionale francese mondiali 2010 Template:Nazionale francese mondiali 2014 Template:Nazionale francese mondiali 2018
Template:Nazionale francese europei 1960 Template:Nazionale francese europei 1984 Template:Nazionale francese europei 1992 Template:Nazionale francese europei 1996 Template:Nazionale francese europei 2000 Template:Nazionale francese europei 2004 Template:Nazionale francese europei 2008 Template:Nazionale francese europei 2012
- Campionato d'Europa UEFA 2016
- 1 Lloris, 2 Jallet, 3 Evra, 4 Rami, 5 Kanté, 6 Cabaye, 7 Griezmann, 8 Payet, 9 Giroud, 10 Gignac, 11 Martial, 12 Schneiderlin, 13 Mangala, 14 Matuidi, 15 Pogba, 16 Mandanda, 17 Digne, 18 Sissoko, 19 Sagna, 20 Coman, 21 Koscielny, 22 Umtiti, 23 Costil, CT: Deschamps
- Campionato d'Europa UEFA 2020
- 1 Lloris, 2 Pavard, 3 Kimpembe, 4 Varane, 5 Lenglet, 6 Pogba, 7 Griezmann, 8 Lemar, 9 Giroud, 10 Mbappé, 11 Dembélé, 12 Tolisso, 13 Kanté, 14 Rabiot, 15 Zouma, 16 Mandanda, 17 Sissoko, 18 Digne, 19 Benzema, 20 Coman, 21 Hernández, 22 Ben Yedder, 23 Maignan, 24 Dubois, 25 Koundé, 26 Thuram, CT: Deschamps
- Fase finale UEFA Nations League 2020-2021
- 1 Lloris, 2 Pavard, 3 Kimpembe, 4 Varane, 5 Koundé, 6 Pogba, 7 Griezmann, 8 Tchouaméni, 9 Martial, 10 Mbappé, 11 Diaby, 12 Dubois, 13 Guendouzi, 14 Rabiot, 15 Upamecano, 16 Costil, 17 Veretout, 18 Digne, 19 Benzema, 20 Ben Yedder, 21 L. Hernández, 22 T. Hernández, 23 Maignan, CT: Deschamps
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NOTA: per le informazioni sulle rose successive al 1948 visionare la pagina della Nazionale olimpica.
Rosa attuale
Lista dei giocatori convocati per le gare amichevoli contro Costa d'Avorio e Sudafrica del 25 e 29 marzo 2022.[48]
Presenze e reti aggiornate al 13 giugno 2022.
Allenatori
Prima del 1936 (tranne alcuni periodi) i giocatori erano selezionati da un comitato della FFF.
Dati aggiornati al 25 marzo 2022.
Allenatore | Periodo in carica | G | V | N | P | % vittorie |
---|---|---|---|---|---|---|
Raoul Caudron | 1930 | ? | ? | ? | ? | ? |
Sid Kimpton | 1934 | ? | ? | ? | ? | ? |
Sid Kimpton | 1935-1936 | ? | ? | ? | ? | ? |
Gaston Barreau | 1936-1954 | ? | ? | ? | ? | ? |
Albert Batteux | 1955-1962 | ? | ? | ? | ? | ? |
Henri Guérin | 1964–1966 | 15 | 5 | 4 | 6 | 33,3 |
José Arribas e Jean Snella | 1966 | 4 | 2 | 0 | 2 | 50,0 |
Just Fontaine | 1967 | 2 | 0 | 0 | 2 | 0,0 |
Louis Dugauguez | 1967–1968 | 9 | 2 | 3 | 4 | 22,2 |
Georges Boulogne | 1969–1973 | 31 | 15 | 5 | 11 | 48,4 |
Ștefan Kovács | 1973–1975 | 15 | 6 | 4 | 5 | 40,0 |
Michel Hidalgo | 1976–1984 | 75 | 41 | 16 | 18 | 54,7 |
Henri Michel | 1984–1988 | 36 | 16 | 12 | 8 | 44,4 |
Michel Platini | 1988–1992 | 29 | 16 | 8 | 5 | 55,2 |
Gérard Houllier | 1992–1993 | 12 | 7 | 1 | 4 | 58,3 |
Aimé Jacquet | 1994–1998 | 53 | 34 | 16 | 3 | 64,2 |
Roger Lemerre | 1998–2002 | 53 | 34 | 11 | 8 | 64,2 |
Jacques Santini | 2002–2004 | 28 | 22 | 4 | 2 | 78,6 |
Raymond Domenech | 2004–2010 | 79 | 41 | 24 | 14 | 51,9 |
Laurent Blanc | 2010–2012 | 27 | 16 | 7 | 4 | 59,3 |
Didier Deschamps | 2012–oggi | 124 | 82 | 24 | 19 | 66,1 |
- In corsivo i traghettatori
Record individuali
Dati aggiornati al 13 giugno 2022.
In grassetto i giocatori ancora in attività in nazionale.
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Note
- ^ a b (EN) Men's Ranking, su fifa.com. URL consultato il 22 dicembre 2016 (archiviato dall'url originale il 15 luglio 2018).
- ^ CALCIO - Francia in "Enciclopedia dello Sport", su treccani.it. URL consultato il 21 agosto 2016.
- ^ France National Football Team, su footballarroyo.co.uk, Football Arroyo. URL consultato il 12 August 2022.
- ^ a b c Da traghettatore a campione: Aimé Jacquet, su it.uefa.com, uefa.com, 17 dicembre 2013. URL consultato il 5 gennaio 2016.
- ^ TUTTI CONTRO LE PEN ' SIAMO LA FRANCIA', su ricerca.repubblica.it, la Repubblica, 25 giugno 1996. URL consultato il 2 gennaio 2016.
- ^ ' BLU METICCIO' COLOR DI FRANCIA, su ricerca.repubblica.it, la Repubblica, 22 giugno 1996. URL consultato il 2 gennaio 2016.
- ^ Jacquet l'operaio "Calcio, che schiavitù", su repubblica.it, la Repubblica, 1º luglio 1998. URL consultato il 5 gennaio 2016.
- ^ LA FRANCIA LASCIA A CASA CANTONA, su ricerca.repubblica.it, la Repubblica, 20 maggio 1996. URL consultato il 5 gennaio 2016.
- ^ Francia-R.Ceca 5-6dcr, su it.uefa.com, uefa.com, 26 giugno 1996. URL consultato il 5 gennaio 2016.
- ^ ' FRANCIA FUORI PER SCARSO PATRIOTTISMO', su ricerca.repubblica.it, la Repubblica, 28 giugno 1996. URL consultato il 5 gennaio 2016.
- ^ Grande Thuram, la Francia raggiunge il Brasile, su repubblica.it, la Repubblica, 8 luglio 1998. URL consultato il 5 gennaio 2016.
- ^ Schiantato il Brasile La Francia è campione, su repubblica.it, la Repubblica, 12 luglio 1998. URL consultato il 5 gennaio 2016.
- ^ Nuovo ct della Francia Jacquet lascia a Lemerre, su ricerca.repubblica.it, la Repubblica, 28 luglio 1998. URL consultato il 5 gennaio 2016.
- ^ La beffa più amara K.o. al golden gol, su repubblica.it, la Repubblica, 2 luglio 2000. URL consultato il 5 gennaio 2016.
- ^ Senegal, gioia e lacrime. "Scusate, sembra un sogno", su repubblica.it, la Repubblica, 31 maggio 2002. URL consultato il 5 gennaio 2016.
- ^ Francia, addio ai mondiali finisce il ciclo di Zidane, su repubblica.it, la Repubblica, 11 giugno 2002. URL consultato il 5 gennaio 2016.
- ^ Francia, licenziato il ct Lemerre, su ricerca.repubblica.it, la Repubblica, 6 luglio 2002. URL consultato il 5 gennaio 2016.
- ^ Francia inguardabile giù dal trono Avanti gli eroi ellenici di Rehhagel, su repubblica.it, la Repubblica, 25 giugno 2004. URL consultato il 5 gennaio 2016.
- ^ Valerio Gualerzi, Attore, astrologo, bagarino, gelosissimo Domenech, ct francese tra amore e odio, su repubblica.it, La Repubblica, 7 luglio 2006. URL consultato il 5 gennaio 2016.
- ^ L'Italia è campione del mondo. Francia ko dopo i calci di rigore, su repubblica.it, La Repubblica, 9 luglio 2006. URL consultato il 5 gennaio 2016.
- ^ Italia, la notte perfetta. Nei quarti c'è la Spagna, su gazzetta.it, Gazzetta dello Sport, 17 giugno 2008. URL consultato il 5 gennaio 2016.
- ^ Qualificazione e vergogna, su gazzetta.it, La Gazzetta dello Sport.
- ^ Insulti a Domenech, Anelka a casa, Corriere della Sera, 19 giugno 2010.
- ^ Domenech all'attacco. Una pagliacciata, repubblica.it, 21 giugno 2010.
- ^ Mondiali 2010, Evra accusa pesantemente Domenech nel dopo gara, calciomercatonews.it, 22 giugno 2010.
- ^ Domenech licenziato dalla Ffff, calciomercato.com, 5 settembre 2010. URL consultato il 5 gennaio 2016.
- ^ (FR) Escalettes : "L'Euro 2016, un honneur pour la France", su fff.fr, 29 maggio 2010.
- ^ Mondiali, Francia-Germania 0-1: gol di Hummels, tedeschi in semifinale, in La Gazzetta dello Sport, 4 luglio 2014. URL consultato il 5 gennaio 2016.
- ^ (FR) Les Bleus dans les cieux, in Fédération Française de Football. URL consultato il 15 luglio 2018 (archiviato dall'url originale il 28 marzo 2019).
- ^ A Multi-Hued National Team Thrills Racially Uneasy France - washingtonpost.com.
- ^ Giuseppe Smorto, Francia-Algeria dalla festa alla rissa, su repubblica.it, 6 ottobre 2001.
- ^ http://soccernet.espn.go.com/columns/story?id=373084&root=worldcup&cc=5901 Archiviato il 27 aprile 2011 in Internet Archive. Articolo su ESPN
- ^ http://observer.guardian.co.uk/osm/story/0,,1741569,00.html Articolo sul sito del Guardian
- ^ Scandalo Quote Etniche: Salta Il Dtn E Blanc Si Scusa.
- ^ 10 juin 1978: France-Hongrie 3-1 (3ème match de poule de la Coupe du Monde) - Poteaux-carrés.
- ^ La sentenza della Fifa sul caso Zidane: tre turni al francese, due a Materazzi, La Repubblica, 20 luglio 2006.
- ^ "Materazzi, ti spacco la faccia", La Gazzetta dello Sport, 11 luglio 2006.
- ^ «Contro l'Italia temo solo l'arbitro», Corriere della Sera.
- ^ Le parole costano care a Domenech, squalificato, salterà Francia-Italia, su repubblica.it, la Repubblica, 27 agosto 2007.
- ^ San Siro fischia la Marsigliese, La Stampa (archiviato dall'url originale il 28 marzo 2009).
- ^ a b France national football team statistics and records: all-time record lingua=en, su 11v11.com.
- ^ Al posto della Scozia, qualificata ma ritiratasi, la FIFA offrì il posto alla Francia, seconda classificata nel gruppo 5, che inizialmente accettò, ma in seguito si ritirò dopo che una sua protesta contro il calendario della fase finale della Coppa del Mondo venne respinta; sicché la FIFA decise di non offrire quel posto a nessun altro, lasciando la fase finale della Coppa del Mondo con due squadre in meno, cfr. (EN) World Cup 1950 Qualifying, su rsssf.com.
- ^ Come da regolamento FIFA vengono considerate le sole edizioni comprese tra il 1908 ed il 1948 in quanto sono le uniche ad essere state disputate dalle Nazionali maggiori. Per maggiori informazioni si invita a visionare questa pagina.
- ^ Il quest'edizione del Torneo Olimpico la Francia schierò due nazionali diverse denominate ufficialmente come Francia A e Francia B. La Francia A riuscì ad arrivare fino alle semifinali mentre la Francia B si fermò ai quarti di finale.
- ^ Originariamente previsto per il 2020, fu posticipato al 2021 in seguito alla pandemia di COVID-19 del 2019-2021
- ^ Statistiche riguardanti la Francia A.
- ^ Statistiche riguardanti la Francia B.
- ^ (FR) Vincent Orsini, La liste des vingt-trois Bleus, su fff.fr, 17 marzo 2022. URL consultato il 19 marzo 2022.
Voci correlate
- Incontri ufficiali della nazionale di calcio della Francia dal 1904 al 1970
- Incontri ufficiali della nazionale di calcio della Francia dal 1971 al 2000
- Incontri ufficiali della nazionale di calcio della Francia dal 2001
- Francia Under-21
- Guyana francese
- Guadalupa
- Martinica
- Nuova Caledonia
- La Riunione
- Saint-Martin
- Tahiti
Altri progetti
- Wikiquote contiene citazioni di o su nazionale di calcio della Francia
- Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su nazionale di calcio della Francia
- Wikinotizie contiene l'articolo Speciale Campionato del mondo di calcio 2006
- Wikinotizie contiene l'articolo Calcio: l'allenatore della Francia squalificato per una giornata, 27 agosto 2007
Collegamenti esterni
- (FR) Sito ufficiale, su fff.fr.
- (DE, EN, IT) Nazionale di calcio della Francia, su Transfermarkt, Transfermarkt GmbH & Co. KG.
- Nazionale di calcio della Francia, su int.soccerway.com, Perform Group.
- RSSSF archivio dei giocatori con più presenza e dei capocannonieri, su rsssf.com.
- RSSSF archivio degli allenatori 1960-, su rsssf.com.