Nazionale di bob della Francia

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Bandiera della Francia Francia
Sport Bob
Federazione Fédération Française des Sports de Glace
Confederazione IBSF
Codice CIO FRA
Olimpiadi
Competizione Ori Argenti Bronzi
Bob a quattro uomini 0 0 1


Mondiali
Competizione Ori Argenti Bronzi
Bob a quattro uomini 1 0 2
Bob a due uomini 0 0 2


Europei
Competizione Ori Argenti Bronzi
Bob a quattro uomini 1 1 0
Bob a due uomini 0 0 1
Bob a quattro francese ai Mondiali di Altenberg 2020

La nazionale di bob della Francia è la selezione che rappresenta la Francia nelle competizioni internazionali di bob.

La squadra ha preso parte a 19 su 23 edizioni dei giochi olimpici invernali, vincendo una medaglia di bronzo con il bob a quattro maschile a Nagano 1998.[1]

In Francia, il bob è uno sport che si trova solo sulle Alpi. Esistevano diversi piste (Chamonix, Villard de Lans, L'Alpes d'Huez), ma l'unico che esiste ancora oggi è quello di La Plagne: costruito per i Giochi Olimpici di Albertville 1992, ha permesso ad equipaggi come il team Mingeon o il team Alard di vincere medaglie internazionali alla fine degli anni 1990. Bruno Mingeon, Emmanuel Hostache, Eric le Chanony e Max Robert sono gli unici atleti campioni del mondo e olimpici medagliati nel bob.[2]

Storia[modifica | modifica wikitesto]

Equipaggio di Francia-1 ai primi giochi invernali di Chamonix-Mont-Blanc 1924

Origini[modifica | modifica wikitesto]

All'inizio del XX secolo, i bob francesi ottennero diverse vittorie: fra questi si ricordano La Bombe di Mérot e Fram di Carrelet, Boule de neige di Emile Maas o ancora Lutin di Alfred Georges Engel, Moser e i suoi "perché no", senza dimenticare il conte de la Frégeolière e la sua macchina da corsa Jeanne d'Arc, uno dei migliori equipaggi di negli anni 1910. Anche la leggendaria sportiva Marie Marvingt praticò il bob.[3] Le prime gare francesi si svolsero probabilmente nell'inverno 1904-1905 nei pressi di Gex sulla Route de la Faucille, a due passi dalla vicina Svizzera. Data la pericolosità di queste gare organizzate su steade innevate, furono emanati spesso divieti da parte delle prefetture per contrastare l’aumento degli infortuni (Pontarlier nel 1909, Saint Gervais nel 1911, ecc.). Allo stesso tempo, la pratica si sviluppò nelle località invernali emergenti: un primo club fu così fondato nel 1909 a Chamonix, se gusto poi da quelli di Grenoble, Géradmer, Morteau e Cauterets. La località dei Pirenei ha la particolarità di organizzare una coppa offerta da Louis Blériot per gli studenti aviatori della scuola di Pau. Nel 1909 fu aperta la pista di Chamonix, lunga 1.800 m: la sua Coppa del Monte Bianco è conosciuta e riconosciuta dagli equipaggi internazionali. Nel 1913, accanto ai Campionati francesi di hockey su ghiaccio, fu organizzato sulla pista di Chamonix il primo Campionato francese sotto l'egida della USFSA: sconfitto nella finale di hockey, lo Chamonix Hockey Club si vendicò vincendo il titolo con il bob pilotato da Henri Van den Bulcke, giocatore di hockey belga e presidente della nascente Federazione internazionale di hockey su ghiaccio; completano la classifica il Luchon Sports, il Bobsleigh Club de France, il Bears Club e il Paris Skaters Club. Il successivo campionato francese del 1914 fu vinto dai bobbisti del FC Lille guidati da un certo De Lophen. Dopo la prima guerra mondiale, si tennero i Campionati francesi per la prima volta sui Pirenei (Superbagnères 1921 e 1922), vinti entrambi dal Bobsleigh-Club Lourdais.

I primi Giochi olimpici invernali[modifica | modifica wikitesto]

Il bob su un manifesto dei I Giochi olimpici invernali di Chamonix 1924

Nel 1922, Chamonix fu scelta come città ospitante dei primi giochi olimpici invernali del 1924: seppur la partecipazione del bob fosse indubbia, rimase il problema di stabilire le regole, in particolare se ammettere il bob in legno e arricciato (popolare in Francia e nella Svizzera francese) oppure il modello in acciaio e corde (diffuso nel resto della Svizzera, e in particolare a Davos), oltre a discutere sulla posizione da assumere sul bob (seduti, sdraiati in avanti o all'indietro), gli stili, le scuole variano, finanche il numero dei membri del team non era fisso. Fu su iniziativa del CIO che, alla fine del 1923, il Comitato Olimpico francese convocò un congresso internazionale di bob che diede origine a regolamenti comuni e contribuì a creare la Federazione internazionale di bob e toboga (FIBT), di cui il conte Renaud de la Frégeolière fu presidente fino al 1960. Poco dopo iniziarono i lavori per la futura pista olimpica. Situata in località Les Pellerins, nei pressi della funicolare aerea dell'Aiguille du Midi, la pista permetteva ai bob e agli atleti di salire velocemente durante le gare.

Già campione di Francia nel 1923, De la Frégeolière fu il primo pilota di bob olimpico francese, pur essendo anche presidente della federazione internazionale. Le eliminazioni ti permettono di designare il bob che lo accompagnerà. Vince l'equipaggio di Luchon (Legrand). Per quanto riguarda la squadra di Berg (Parigi), è designata come sostituto. De la Frégeolière era considerato tra i favoriti, ma purtroppo per tre volte durante l'allenamento uscì di pista, fratturandosi gli stinchi sbattendo contro un albero nell'ultima. L'equipaggio Legrand, vittima di un problema meccanico durante la gara, non ha concluso la gara e alla fine sono stati Berg e il suo “Soudure” a realizzare la migliore prestazione, arrivando al 4° posto (su 6 bob classificati) a 20 secondi dal podio e a più di 35 secondi dall'equipaggio svizzero vincitore. Da notare la presenza su Soudure di un novizio reclutato pochi giorni prima dell'apertura dei Giochi, Jean d'Aulan, che in seguito fu campione di tuffi, automobilista e aviatore e partecipò a tutti i Giochi Olimpici fino al 1936.

Nel 1933 a Chamonix furono programmati i campionati del mondo, ma purtroppo un improvviso lieve maltempo impedì lo svolgimento delle prove. La fine degli anni '30 fu segnata dalla chiusura delle piste e dal disinteresse degli appassionati parigini che preferirsconoono il nuovo sport dello sci alpino. Il Campionato francese non venne disputato né nel 1936 né nel 1937. Nella Francia del Fronte Popolare, si parlava poco del bob, considerato – non senza ragione – borghese e costoso. La FFSH fu rifondata dal governo di Vichy nella Federazione francese degli sport sul ghiaccio. L’indipendenza del bob non esiste più e non esisterà più. Jean d’Aulan assume la guida della commissione bob di questa “nuova” federazione. Il Campionato francese di bob riprese nel 1942. L'inverno successivo, D'aulan prese per l'ultima volta le redini di un bob sulla pista di Chamonix e a 42 anni vinse il suo ultimo titolo sportivo.

Secondo dopoguerra[modifica | modifica wikitesto]

Vista aerea nel 1957 del sito della futura pista olimpica di bob sopra la località dell'Alpe d'Huez ; sulla destra è ancora visibile il vecchio tracciato del 1951.

Nel 1947 ripresero le gare: ai Campionati mondiali di bob 1947 a Sankt Moritz, il bob a quattro francese vinse la medaglia di bronzo con l'equipaggio composto da Henri Evrot, Robert Dumont, Achille Fould e William Hirigoyen.[4]

Il celebre attore Claude Brasseur fu selezionato per prendere parte alla squadra francese di bob alle Olimpiadi invernali di Innsbruck 1964, ma poco prima subì un grave incidente durante una gara e il suo casco esplose per la violenza dell'impatto contro la parete di ghiaccio: privo di sensi, fu trascinato per 600 metri lungo la discesa prima di poter essere salvato; in seguito dovette essere operato per inserire uno spillo nelle sopracciglia, una placca sullo zigomo e una mascella di metallo, tanto che in seguito amava scherzare dicendo: "Sarebbe stato facile recitare in Terminator".[5]

In vista delle Olimpiadi invernali di Grenoble 1968 fu realizzata una nuova pista di bob all'Alpe d'Huez, in sostituzione di quella già costruita per i Campionati mondiali di bob 1951; costata 6,7 milioni di franchi, fu progettata dall'architetto italiano Luciano Galli e fu la prima pista realizzata in cemento. Purtroppo l'esposizione a sud e le alte temperature non consentirono di preparare la pista di ghiaccio al meglio, tanto che le gare olimpiiche dovettero essere disputate alle 6 del mattino per beneficiare delle temperature più fredde. La nazionale francese ottenne pessimi risultati: 16° e 20° (ultimo) posto nel bob a due e 7° posto nel bob a quattro. Terminati i giochi olimpici del 1968, la pista dell'Alpe d'Huez fu abbandonata e smantellata.

Le Olimpiadi di Albertville 1992 e la rinascita del bob francese[modifica | modifica wikitesto]

La pista di La Plagne
Éric Le Chanony ed Éric Alard ai Campionati mondiali di bob 1995, dove vinsero la medaglia di bronzo.
Tredici volte campione nazionale, Bruno Mingeon ha vinto medaglie anche nelle tre maggiori competizioni di bob (Olimpiadi, Campionati mondiali e Campionati europei).

Tra il 1988 e 1990 fu realizzata la pista di La Plagne in vista delle Olimpiadi invernali di Albertville 1992. Proprio la pista di La Plagne consentì di rifondare la squadra nazionale, che peraltro non si era presentata a Calgary 1988. Inizialmente formata da giovani dilettanti, la squadra francese ottenne subito ottimi risultati ai Campionati mondiali juniores di bob con il bob a quattro: bronzo a Sankt Moritz 1989 e oro a Cervinia 1990. Mediocri furono invece i risultati olimpici nel 1992, ma in seguito i bobbisti francesi crebbero poco a poco fino a raggiungere la top ten della classifica mondiale.

Ai Campionati mondiali di bob 1995 disputati a Winterberg l'equipagggio a due di Éric Le Chanony ed Éric Alard vinse la medaglia di bronzo.

Dopo aver raggiunto il podio nella tappa di Nagano della Coppa del Mondo di bob 1997, Mingeon e i suoi compagni giunsero come outsider ai giochi di Nagano 1998, allenati da Ivo Ferriani e guidati dal direttore tecnico Nano Pourtier: sorprendentemente vinsero la medaglia di bronzo con il bob a quattro a pari merito con la Nazionale di bob della Gran Bretagna.[6] L'anno successivo, ai Campionati mondiali di bob 1999 a Cortina d'Ampezzo, Mingeon vinse l'oro nel bob a quattro e il bronzo nel bob a due, a cui si aggiunse la medaglia d'oro ai Campionati europei di bob 2000 con il bob a quattro e un argento ai Campionati europei di bob 2002 sempre con il quartetto.[7]

Ai Campionati europei di bob 2019 di Schönau am Königssee, la coppia formata da Romain Heinrich e Dorian Hauterville vinse a sorpresa la medaglia di bronzo.

Ai Campionati mondiali juniores di bob 2021 le francesi Margot Boch e Madison Stringer vinsero la medaglia d'oro nella categoria under 23.[8]

Partecipazione ai giochi olimpici invernali[modifica | modifica wikitesto]

Bob a quattro maschile[modifica | modifica wikitesto]

anno città classifica composizione
1924 Chamonix-Mont Blanc
DNF
Antony Berg, Henri Aldebert, Georges André, Jean, Marquis de Suarez d'Aulan
Émile Legrand, Gabriel Izard, Jacques Jany, Fernand Legrand
1928 Sankt Moritz 14°
15°
Jean, Marquis de Suarez d'Aulan, Jacques Petitdidier, Michel Baur, Roger Petitdidier, William Beamish
André Dubonnet, Bernard du Pontavice de Heussey, Joseph Dedein, Jacques Rheins, Stéphane de la Rochefoucault
1936 Garmisch-Partenkirchen
DNF
Louis Balsan, Jacques Bridou, Jean Dauven, Jean, Marquis de Suarez d'Aulan
René Charlet, Étienne Payot, Albert Mugnier, Amédée Ronzel
1948 Sankt Moritz
13°
René Charlet, Jean Morin, Jacques Descatoire, Amédée Ronzel
Gilbert Achard-Picard, Félix Bonnat, Louis Saint Calbre, Henri Evrot
1952 Oslo 11° André Robin, Joseph Chatelus, Louis Saint Calbre, Henri Rivière
1956 Cortina d'Ampezzo 18° André Robin, Pierre Bouvier, Jacques Panciroli, Lucien Grosso
1968 Grenoble
11°
Francis Luiggi, André Patey, Gérard Monrazel, Maurice Grether
Bertrand Croset, Claude Roussel, Louis Courtois, Henri Sirvain
1972 Sapporo Patrick Parisot, Yves Bonsang, Alain Roy, Gilles Morda
1976 Innsbruck 10° Gérard Christaud-Pipola, Alain Roy, André Belle, Serge Hissung
1984 Sarajevo 13° Gérard Christaud-Pipola, Philippe Aurox, Philippe Stott, Patrick Lachaud
1992 Albertville
18°
Christophe Flacher, Claude Dasse, Thierry Tribondeau, Gabriel Fourmigue
Bruno Mingeon, Stéphane Poirot, Didier Stil, Dominique Klinnik
1994 Lillehammer 16°
21°
Bruno Mingeon, Philippe Tanchon, Gabriel Fourmigue, Éric Le Chanony
Christophe Flacher, Thierry Tribondeau, Claude Dasse, Max Robert
1998 Nagano Bronzo Bruno Mingeon, Emmanuel Hostache, Éric Le Chanony, Max Robert
2002 Salt Lake City
10°
Bruno Mingeon, Éric Le Chanony, Christophe Fouquet, Alexandre Arbez
Bruno Thomas, Michel André, Thibault Giroud, Philippe Paviot
2006 Torino 19° Bruno Mingeon, Christophe Fouquet, Pierre-Alain Menneron, Alexandre Vanhoutte
2014 Soči 15°
21°
Loïc Costerg, Romain Heinrich, Florent Ribet, Elly Lefort
Thibault Godefroy, Jeremy Baillard, Vincent Ricard, Jérémie Boutherin
2018 Pyeongchang 11° Loïc Costerg, Vincent Ricard, Vincent Castell, Dorian Hauterville
2022 Pechino 12° Romain Heinrich, Lionel Lefèbvre, Dorian Hauterville, Jérôme Laporal

Bob a due maschile[modifica | modifica wikitesto]

anno città classifica composizione
1932 Lake Placid 11° Louis Balsan, Daniel Armand-Delille
1936 Garmisch-Partenkirchen 14°
21°
Jean, Marquis de Suarez d'Aulan, Jacques Bridou
Anatole Bozon, Émile Kleber
1948 Sankt Moritz 11°
12°
Henri Achille Fould, Henri Evrot
Marcel Gayraud-Hirigoyen, Louis Saint Calbre
1952 Oslo
17°
André Robin, Henri Rivière
Robert Guillard, Joseph Chatelus
1956 Cortina d'Ampezzo DNF
DNF
André Robin, Lucien Grosso
André Donnet, Serge Giacchini
1968 Grenoble 16°
20°
Bertrand Croset, Henri Sirvain
Gérard Christaud-Pipola, Jacques Christaud-Pipola
1972 Sapporo
11°
Patrick Parisot, Alain Roy
Gérard Christaud-Pipola, Jacques Christaud-Pipola
1976 Innsbruck 13°
15°
Alain Roy, Serge Hissung
Gérard Christaud-Pipola, Michel Lemarchand
1984 Sarajevo DNF Gérard Christaud-Pipola, Patrick Lachaud
1992 Albertville 14°
17°
Christophe Flacher, Claude Dasse
Gabriel Fourmigue, Philippe Tanchon
1994 Lillehammer 21°
23°
Christophe Flacher, Max Robert
Gabriel Fourmigue, Philippe Tanchon
1998 Nagano
13°
Bruno Mingeon, Emmanuel Hostache
Éric Alard, Éric Le Chanony
2002 Salt Lake City 13° Emmanuel Hostache, Bruno Mingeon
2006 Torino 21° Stéphane Galbert, Bruno Mingeon
2014 Soči 18° Loïc Costerg, Romain Heinrich
2018 Pyeongchang 13° Romain Heinrich, Dorian Hauterville
2022 Pechino 12° Romain Heinrich, Dorian Hauterville

Bob a due femminile[modifica | modifica wikitesto]

anno città classifica composizione
2022 Pechino 13° Margot Boch, Carla Senechal

Monobob femminile[modifica | modifica wikitesto]

anno città classifica composizione
2022 Pechino 11° Margot Boch

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ (EN) France in Bobsleigh, su olympedia.org. URL consultato il 29 ottobre 2023 (archiviato il 10 novembre 2023).
  2. ^ (FR) Histoire du bobsleigh en France, su heinrich-bobsleigh.com. URL consultato il 2 novembre 2023 (archiviato il 2 novembre 2023).
  3. ^ (FR) Frank, Histoire oubliée du bobsleigh français, su surlatouche.fr, 8 marzo 2018. URL consultato il 2 novembre 2023 (archiviato il 2 novembre 2023).
  4. ^ Elenco vincitori del Bob a quattro, mondiali Archiviato l'11 dicembre 2007 in Internet Archive.
  5. ^ (FR) Claude Brasseur, vainqueur du Dakar 1983, est mort, su L'equipe, 22 dicembre 2020. URL consultato il 2 novembre 2023 (archiviato il 2 novembre 2023).
  6. ^ (FR) Alexandre Martin, Interview de Bruno Mingeon (bobsleigh), 27 maggio 2023. URL consultato il 10 novembre 2023 (archiviato il 10 novembre 2023).
  7. ^ Bruno Mingeon, su olympics.com. URL consultato il 10 novembre 2023 (archiviato il 10 novembre 2023).
  8. ^ (EN) Junior World Championships Bobsleigh St. Moritz 2021 - Official results 2-woman bobsleigh U23 (PDF), su ibsf.org, IBSF, 22 gennaio 2021. URL consultato il 3 febbraio 2021 (archiviato il 23 gennaio 2021).

Voci correlate[modifica | modifica wikitesto]

Altri progetti[modifica | modifica wikitesto]