Suddivisione amministrativa del Regno di Sardegna

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In età sabauda, la suddivisione amministrativa del Regno di Sardegna era articolata su diversi livelli amministrativi, la cui organizzazione e denominazione furono soggette a diverse modifiche nel corso del tempo: una particolare influenza sulla riorganizzazione della struttura amministrativa sardo-piemontese ebbe il modello francese adottato in epoca napoleonica, allorquando il Piemonte, il Nizzardo e la Savoia furono inglobati nell'Impero francese.

Il Piemonte sabaudo

Lo stesso argomento in dettaglio: Contea di Savoia e Ducato di Savoia.

Sin dal XVII secolo, il Piemonte era stato suddiviso in circoscrizioni dette Province. Tale sistema di ripartizione, poi, in conseguenza delle successive annessioni di nuovi territori, venne, gradualmente, esteso ai nuovi dominii acquisiti dalla casa regnante (parte del Milanese, Genovesato, ecc.).

La Sardegna sabauda

Dopo l'annessione del Regno di Sardegna al Piemonte, una riorganizzazione amministrariva del territorio dell'isola fu attuata attraverso il Regio editto del 4 maggio 1807, con il quale la Sardegna venne suddivisa in quindici Prefetture: Sassari, Alghero, Tempio, Ozieri, Bono, Nuoro, Bosa, Laconi, Oristano, Tortolì, Sorgono, Mandas, Villacidro, Iglesias e Cagliari. A capo di ciascuna di esse vi era un prefetto che aveva competenze, oltre che amministrative, anche giurisdizionali.

Il Primo Impero francese

Lo stesso argomento in dettaglio: Primo Impero francese e Guerre napoleoniche.

A partire dal 1792, durante la Prima Repubblica francese e, poi, durante l'impero di Napoleone I, quando la Francia, in guerra contro tutti gli stati europei estese progressivamente il proprio territorio, le regioni annesse furono organizzate in dipartimenti ricalcanti il modello francese. Con l'avanzata napoleonica sul territorio italiano, furono creati diversi dipartimenti in cui furono ripartiti gli Stati Sardi:

Il modello francese era articolato su quattro livelli amministrativi: il Dipartimento, l'Arrondissement, il Cantone ed il Comune.

Divisioni del Regno di Sardegna

La Restaurazione

Con la Restaurazione, il Regno di Sardegna ebbe nella "Divisione" la sua massima compartimentazione amministrativa.

La provvisoria sistemazione territoriale del Regno fu realizzata con l'editto di Vittorio Emanuele I del 7 ottobre 1814, poi rivisto con l'editto del 27 ottobre 1815 susseguente all'incorporazione della Liguria, mentre la riorganizzazione amministrativa definitiva fu sancita il 10 novembre 1818, quando venne stabilmente adottato un modello di compartimentazione basato su quello dell'Impero napoleonico e organizzato, sempre, su quattro livelli amministrativi: la Divisione corrispondente al Dipartimento francese e amministrata da un Governatore, la Provincia corrispondente all'Arrondissement, il Mandamento corrispondente al Cantone, ed il Comune.

Il Regno di Sardegna e le sue dieci Divisioni.

Anche il frazionamento territoriale napoleonico fu in larga misura mantenuto:

La Liguria, invece, andò a costituire la Divisione di Genova, mente la Sardegna fu suddivisa in due aree, a sud, la Divisione di Cagliari e, a nord, la Divisione di Sassari[4]. Ciascuna divisione, si è detto, era, poi, strutturata in livelli amministrativi minori.

La divisione di Savoia era formata da otto province:

La divisione di Aosta constava di una sola provincia:

La divisione di Torino fu organizzata su cinque province:

La divisione di Cuneo si componeva di quattro province:

La divisione di Alessandria era composta da sei province:

La divisione di Novara era composta da sei province:

La divisione di Nizza nacque a seguito alla riorganizzazione, che fuse la Contea di Nizza con i territori di San Remo e Oneglia, scorporati dalla Liguria; era composta da tre province:

La divisione di Genova, erede, come Ducato di Genova, della vecchia Repubblica di Genova, con la riorganizzazione amministrativa, cedette San Remo e Oneglia alla divisione di Nizza; era suddivisa in sette province:

La divisione di Sassari si componeva di cinque province:

La divisione di Cagliari era formata da sei province:

Fusione perfetta

Il frazionamento territoriale fu riformato dagli editti di Carlo Alberto del 27 novembre 1847 e del 7 ottobre 1848, che si inserirono in due fondamentali eventi storici: la fusione perfetta, che abolì amministrativamente i vecchi Stati Sardi, riorganizzando il paese in un unico Stato centralista, e la concessione dello Statuto albertino, che comportò una limitata rappresentanza oligarchica. Il nuovo ordinamento, con il citato Regio editto per l'Amministrazione dei Comuni e delle Provincie del 27 novembre 1847, espanse il sistema amministrativo piemontese a tutto il territorio sabaudo, concesse la personalità giuridica ai due enti superiori ed istituì consigli elettivi divisionali e provinciali[7].

Le dieci circoscrizioni esistenti venivano riorganizzate in undici divisioni: la divisione aostana, infatti, veniva abrogata ed unita a quella torinese, anche la divisione della Savoia veniva soppressa ed il suo territorio suddiviso in due nuove divisioni, infine, veniva istituita in Sardegna una terza divisione. Dal 1848, il Regno risultò, dunque, composto da:

Divisione di Torino

Nel 1848, la divisione di Torino assorbì il territorio della soppressa divisione di Aosta e fu riorganizzata su sei province:

Divisione di Alessandria

La divisione di Alessandria era composta da sei province:

Divisione di Cuneo

La Divisione di Cuneo si componeva di quattro province:

Divisione di Genova

La divisione ligure era organizzata in sette province:

Divisione di Nizza

La divisione di Nizza era formata da tre province:

Divisione di Novara

La divisione di Novara era composta da sei province:

Divisione di Annecy

La divisione di Annecy si componeva di tre province:

Divisione di Chambéry

La divisione di Chambéry era formata da quattro province:

Divisione di Sassari

La divisione di Sassari si componeva di quattro province:

Divisione di Nuoro

La divisione di Nuoro fu istituita ex novo con la Legge n. 807 del 12 agosto 1848, a seguito della "fusione perfetta" della Sardegna al Piemonte, ed era composta da tre province:

Divisione di Cagliari

La divisione di Cagliari era formata da quattro province:

Province sabaude del 1859

Lo stesso argomento in dettaglio: Provincia italiana.

Nel 1859, nel corso della seconda guerra di indipendenza, fu emanato il Decreto Rattazzi, che riorganizzò la struttura amministrativa dello stato sabaudo e ridenominò le vecchie circoscrizioni secondo una terminologia, che, poi, sarà estesa al futuro Regno d'Italia. Nello specifico, venivano mantenuti i quattro livelli amministrativi, ma veniva in parte modificata la loro denominazione. Quindi, la Divisione divenne Provincia la vecchia Provincia divenne Circondario, mentre restarono invariati il Mandamento ed il Comune. La compartimentazione territoriale albertina fu in gran parte mantenuta da re Vittorio Emanuele II, salvo la soppressione della circoscrizione nuorese, i cui comuni, con il Decreto Rattazzi, furono redistribuiti fra i due residui capoluoghi sardi. In base alla riforma, dunque, le nuove Province erano dieci:

La Provincia di Nizza si compose di tutte le vecchie province, ormai denominate circondari, appartenute alla Divisione di Nizza. Dopo la cessione alla Francia di gran parte del territorio nizzardo, ovvero del circondario di Nizza (eccettuate Briga e Tenda), ciò che restava della provincia (i circondari di Porto Maurizio e San Remo) andò a formare la provincia di Porto Maurizio[10].

La Provincia di Alessandria ricomprese, come circondari, tutte le vecchie province della Divisione di Alessandria, perdendo il solo circondario di Voghera (passato alla provincia di Pavia, in seguito all'annessione della Lombardia), ma con l'aggiunta del circondario di Novi.

Nella Provincia di Torino entrarono a far parte, come circondari, tutte le vecchie province della Divisione di Torino, fatta eccezione per il circondario di Biella, aggregato alla nuova provincia di Novara.

Alla Provincia di Cuneo furono trasferite, come circondari, tutte le vecchie province della Divisione di Cuneo. Nel 1860, inoltre, a tale provincia (e, nello specifico, al circondario di Cuneo) furono aggregate Briga e Tenda, scorporate dal circondario di Nizza, ceduto alla Francia.

La Provincia di Novara si compose di tutti i circondari che, come vecchie province, erano stati parte della Divisione di Novara, con l'aggiunta del circondario di Biella e con l'esclusione del circondario della Lomellina, che fu aggregato alla provincia di Pavia.

Nella Provincia di Genova confluirono, come circondari, tutte le vecchie province della Divisione di Genova, tranne i circondari di Novi (passato alla provincia di Alessandria) e Bobbio (aggregato alla provincia di Pavia).

La Provincia di Chambéry, dopo il trattato di Torino, fu ceduta alla Francia. Il suo territorio andò a formare il Dipartimento della Savoia.

La Provincia di Annecy, dopo il trattato di Torino, fu ceduta alla Francia, formando, così, il Dipartimento dell'Alta Savoia.

La Provincia di Sassari si compose di tutti i circondari che, come vecchie province, erano stati parte della Divisione di Sassari ed acquisì anche il circondario di Nuoro della soppressa Divisione di Nuoro.

Nella Provincia di Cagliari entrarono a far parte i territori di tutte le vecchie province della Divisione di Cagliari ed i territori delle vecchie province di Cuglieri e di Lanusei già appartenuti alla soppressa Divisione di Nuoro; ne seguì una riorganizzazione della nuova provincia cagliaritana, che comportò la formazione dei quattro circondari di Cagliari (vecchia provincia di Cagliari), Iglesias (vecchia provincia di Iglesias), Lanusei (vecchia provincia di Isili e vecchia provincia di Lanusei) e Oristano (vecchia provincia di Oristano e vecchia provincia di Cuglieri).

Note

  1. ^ Il Dipartimento dell'Agogna dipendeva dal Regno d'Italia napoleonico e non era sotto la diretta amministrazione imperiale.
  2. ^ Il 6 giugno 1805, in seguito alla annessione della Liguria, il dipartimento fu soppresso e il suo territorio ripartito tra quelli di Marengo, di Montenotte e della Stura.
  3. ^ Il dipartimento era stato ottenuto aggregando il grosso dei territori dell'Alta Savoia (tra cui Bonneville e Thonon) al Pays de Gex e a Ginevra.
  4. ^ La denominazione corretta per le circoscrizioni sarde era Divisione del Capo di Cagliari e Divisione del Capo di Sassari.
  5. ^ Nel 1821, la provincia di Tempio venne soppressa ed il suo territorio fu aggregato alla provincia di Ozieri; nel 1833, però, la provincia tempiese fu ripristinata.
  6. ^ La provincia di Busachi includeva la città di Oristano.
  7. ^ Raccolta degli atti del Governo di Sua Maestà il Re di Sardegna. Volume decimoquinto. Dal 1º gennaio a tutto dicembre 1847. Dal N.° 593 al 665", Torino, [1847], pp. 617-700
  8. ^ nata dall'unione di L'Hôpital e Conflans.
  9. ^ La provincia di Busachi aveva cambiato denominazione in provincia di Oristano, città che ne era divenuta il nuovo capoluogo.
  10. ^ R.D. 14 luglio 1860, n. 4176, art. 1

Bibliografia

Voci correlate