Vinadio

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Vinadio
comune
Vinadio – Stemma
Vinadio – Bandiera
Vinadio – Veduta
Vinadio – Veduta
Il centro abitato
Localizzazione
StatoBandiera dell'Italia Italia
Regione Piemonte
Provincia Cuneo
Amministrazione
SindacoGiuseppe Cornara (lista civica) dal 2021
Territorio
Coordinate44°18′N 7°10′E / 44.3°N 7.166667°E44.3; 7.166667 (Vinadio)
Altitudine904 (min 800 - max 3,010) m s.l.m.
Superficie183,17 km²
Abitanti577[1] (31-1-2024)
Densità3,15 ab./km²
FrazioniBagni di Vinadio, Besmorello, Callieri, Castellar delle Vigne, Goletta, Neraissa, Pianche, Podio Soprano, Podio Sottano, Pratolungo, Roviera, Sagna, San Bernolfo, Santuario di Sant'Anna, Strepeis
Comuni confinantiAisone, Demonte, Isola (FR-06), Pietraporzio, Saint-Étienne-de-Tinée (FR-06), Sambuco, Valdieri
Altre informazioni
Cod. postale12010
Prefisso0171
Fuso orarioUTC+1
Codice ISTAT004248
Cod. catastaleM055
TargaCN
Cl. sismicazona 3s (sismicità bassa)[2]
Cl. climaticazona F, 3 436 GG[3]
Nome abitantivinadiesi
PatronoMadonna del Vallone, San Fiorenzo
Giorno festivoseconda domenica di settembre
Cartografia
Mappa di localizzazione: Italia
Vinadio
Vinadio
Vinadio – Mappa
Vinadio – Mappa
Posizione del comune di Vinadio nella provincia di Cuneo
Sito istituzionale

Vinadio (Vinaj in piemontese, Vinai in occitano) è un comune italiano di 577 abitanti[1] della provincia di Cuneo in Piemonte.

Geografia fisica[modifica | modifica wikitesto]

È situato nella Valle Stura di Demonte (Alpi Marittime), lungo il fiume Stura, ed è — assieme ai vicini paesi di Demonte e Pietraporzio — uno dei comuni occitani del Piemonte. Il territorio comunale di Vinadio è molto esteso: è il secondo, in Piemonte, dopo quello della città di Alessandria.[4]. Raggiunge il suo punto più elevato alla vetta della cima di Corborant (3 010 m). Fino al 1947 il territorio comunale comprendeva anche l'alta val di Ciastiglione, poi passata alla Francia.

È località turistica e termale (Bagni di Vinadio, a quota 1 305 m s.l.m.). Nella frazione di Sant'Anna di Vinadio sorge un santuario — il santuario di Sant'Anna — che è il luogo di culto cristiano posizionato alla maggiore altitudine in Europa (2 035 metri).

Storia[modifica | modifica wikitesto]

La forma del territorio comunale di Vinadio risulta nel Quattrocento definita da tre valli alpine che si incontrano lungo la valle Stura. [5]

Simboli[modifica | modifica wikitesto]

Due scaglioni rovesciati di rosso ricordano la forma della lettera “V”, sormontati dal grappolo d'uva che ha assonanza con "vino" del toponimo e della sua forma antica Vinaium. L'uva allude inoltre alle pregiate produzioni vitivinicole della zona, concetto ribadito dal motto latino Sicut vitis abudans ("Come vite feconda") tratto dal salmo 127.

Il gonfalone è un drappo partito di rosso e di bianco.

Monumenti e luoghi d'interesse[modifica | modifica wikitesto]

Forte Albertino[modifica | modifica wikitesto]

Il Forte Albertino
Lo stesso argomento in dettaglio: Forte di Vinadio.

Le fortificazioni sono tra i più significativi esempi di architettura militare dell'arco alpino. Lo sviluppo longitudinale del forte è di 1 200 metri su tre livelli, con circa 10 km di percorsi interni. Nel corso dell'ultima guerra, il forte fu oggetto di diversi bombardamenti angloamericani e le sue mura ne portano ancora i segni. Fu eretto da Casa Savoia al tempo del Regno di Sardegna; il suo restauro è stato completato negli anni duemila. È sede di visite turistiche e manifestazioni culturali.

Società[modifica | modifica wikitesto]

Evoluzione demografica[modifica | modifica wikitesto]

Abitanti censiti[6]

Economia[modifica | modifica wikitesto]

Industria[modifica | modifica wikitesto]

Infrastrutture e trasporti[modifica | modifica wikitesto]

Cippo di confine tra l'Italia e la Francia

Vinadio è raggiungibile da Borgo San Dalmazzo attraverso la strada statale n. 21 per il Colle della Maddalena (confine di stato con la Francia).

Amministrazione[modifica | modifica wikitesto]

Il municipio

Di seguito è presentata una tabella relativa alle amministrazioni che si sono succedute in questo comune.

Periodo Primo cittadino Partito Carica Note
10 giugno 1988 7 giugno 1993 Angelo Pietro Giverso Democrazia Cristiana Sindaco [7]
7 giugno 1993 28 aprile 1997 Angelo Pietro Giverso Democrazia Cristiana Sindaco [7]
28 aprile 1997 14 maggio 2001 Angelo Pietro Giverso Centro Cristiano Democratico Sindaco [7]
14 maggio 2001 30 maggio 2006 Riccardo Ambrogio lista civica Sindaco [7]
30 maggio 2006 16 maggio 2011 Angelo Pietro Giverso - Sindaco [7]
16 maggio 2011 2021 Angelo Pietro Giverso lista civica Insieme per Vinadio Sindaco [7]
2021 In carica Giuseppe Cornara Lista civica Sindaco

Altre informazioni amministrative[modifica | modifica wikitesto]

Il comune faceva parte della Comunità montana Valle Stura[8].

Sport[modifica | modifica wikitesto]

La cittadina era stata designata come teatro d'arrivo della diciottesima tappa del Giro d'Italia 2001: tuttavia, in seguito ad una perquisizione effettuata la notte precedente dai NAS negli alberghi dei ciclisti, questi ultimi hanno deciso di non disputare la tappa in segno di protesta. Quindici anni dopo il paesino ospitò un altro arrivo di tappa, la ventesima del Giro d'Italia 2016: vinse in solitaria l'estone Rein Taaramäe, mentre conquistò la maglia rosa Vincenzo Nibali.

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ a b Dato Istat - Popolazione residente al 31 gennaio 2024 (dato provvisorio).
  2. ^ Classificazione sismica (XLS), su rischi.protezionecivile.gov.it.
  3. ^ Tabella dei gradi/giorno dei Comuni italiani raggruppati per Regione e Provincia (PDF), in Legge 26 agosto 1993, n. 412, allegato A, Agenzia nazionale per le nuove tecnologie, l'energia e lo sviluppo economico sostenibile, 1º marzo 2011, p. 151. URL consultato il 25 aprile 2012 (archiviato dall'url originale il 1º gennaio 2017).
  4. ^ Fonte: Comuni-italiani.it
  5. ^ Beatrice Palmeri, Vinadio, in Schedario storico-territoriale dei comuni piemontesi, Centro Casalis.
  6. ^ Statistiche I.Stat - ISTAT;  URL consultato in data 28-12-2012.
  7. ^ a b c d e f http://amministratori.interno.it/
  8. ^ Statuto della comunità montana Valle Stura (PDF), su vallestura.net. URL consultato il 1º luglio 2011 (archiviato dall'url originale il 4 ottobre 2012).

Altri progetti[modifica | modifica wikitesto]

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

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