Faule
Faule comune | |
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Localizzazione | |
Stato | ![]() |
Regione | ![]() |
Provincia | ![]() |
Amministrazione | |
Sindaco | Giuseppe Scarafia (lista civica Insieme per Faule) dal 9-6-2009 (3º mandato dal 27-5-2019) |
Data di istituzione | 20-9-1946 (ricostituzione e distacco da Polonghera) |
Territorio | |
Coordinate | 44°48′22.46″N 7°35′06.45″E / 44.80624°N 7.585125°E |
Altitudine | 246 (min 241,7 - max 251) m s.l.m. |
Superficie | 6,89[5] km² |
Abitanti | 486[6] (31-12-2022) |
Densità | 70,54 ab./km² |
Frazioni | Cascinetta, Motta, Porto.[1] |
Comuni confinanti | Casalgrasso, Moretta, Pancalieri (TO), Polonghera, Villafranca Piemonte (TO) |
Altre informazioni | |
Cod. postale | 12030 |
Prefisso | 011 |
Fuso orario | UTC+1 |
Codice ISTAT | 004087 |
Cod. catastale | D511 |
Targa | CN |
Cl. sismica | zona 3 (sismicità bassa)[7] |
Cl. climatica | zona E, 2 620 GG[8] |
Nome abitanti | faulesi (antico:putiè) |
Patrono | Corpi santi |
Giorno festivo | seconda domenica di ottobre; terzo lunedì di ottobre[2] |
PIL procapite | (nominale) 1,520 (2001) |
Soprannome | Il Paese della Bagna Caöda[3] |
Motto | In Viridi Virtus
Nel Verde la Virtù[4] |
Cartografia | |
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Sito istituzionale | |
Faule (pronuncia IPA: /'faule/, Fàule[9] in piemontese) è un comune italiano di 486 abitanti[6] della provincia di Cuneo in Piemonte.
Giace sulla sponda destra del Fiume Po, ai confini con la Città metropolitana di Torino, nella strada direttrice che porta da Saluzzo a Torino, sede di un castello risalente al XIV secolo, e alcuni edifici di epoca medioevale. I primi insediamenti risalgono all'anno 1000, dopo la bonifica delle paludi, di cui Faule abbondava, da parte dei monaci benedettini. Da sempre è un paese di vocazione agricola, negli ultimi anni si è anche sviluppato il settore terziario. Il comune fa parte del Parco del Monviso e rientra nella riserva della biosfera UNESCO del Monviso.
Geografia fisica[modifica | modifica wikitesto]

Sorge geograficamente nella piana tra il Po e il Varaita nella regione agraria n.15 della "Pianura di Saluzzo". Il paese è inoltre attraversato dalla Bealera del Mulino, intubata in un tratto al centro del paese.
Nel Settecento circa il Varaita passava tra Faule e Polonghera nella zona oggi denominata delle Vraittine (che prende proprio il nome dal toponimo piemontese vraita). I Confini tra Faule e Polonghera, seguono il vecchio corso. Oggi non si nota alcun dislivello nel terreno, ma circa 70 anni fa era presente un grosso fosso che seguiva il confine.
Il territorio comunale Faulese si estende a partire dalla parte nord dell'exclave situata sulla sponda sinistra del Po, ai confini con Pancalieri e Casalgrasso, fino a ridosso di regione Pasco, nel comune di Moretta. Il punto più basso del territorio comunale è di 241,7 m.s.l.m presso regione Ghiare ai confini con Pancalieri, il punto più alto è di 251 m. s.l.m. ed è situato nei pressi dei confini meridionali del territorio faulese. L'altezza media è di 246 m. s.l.m.
Confina a nord con Pancalieri, a nord-ovest con Villafranca Piemonte, a nord-est tramite un'exclave con Casalgrasso, ad est con Polonghera e a sud con Moretta.
Lago di Capalla[modifica | modifica wikitesto]

Parte del territorio comunale una volta era occupato dal Lago di Capalla (Lac ëd Capàla in Piemontese) che si prosciugò drasticamente tra gli anni 70-80, dopo un periodo di siccità. Era l'unico lago naturale di pianura dell'antica provincia di Saluzzo, ed era meta di pesca, gestita dal comune. Al suo posto è visibile da una depressione nel terreno, del quale una parte è coltivata, mentre l'altra è paludosa, ed ospita una fauna tipica delle aree umide. Diverse fonti antiche, tra le quali la statistica della Provincia di Saluzzo del 1883, riporta che la sua ampiezza massima raggiunse le Giornate due, e tavole 52", circa 9.600 m², mentre la profondità arrivava a Metri Sette. Il dizionario geografico del Casalis del 1840, indica la grandezza del lago, "Largo venti trabucchi e lungo settanta" convertibili in 2 giornate e 83 tavole, pari a circa 10.780 m². In dialetto piemontese era chiamato Lac ëd Capala. Oggi è chiamato, Gourch sinonimo di tampa, ovvero buco, gorgo, fossa. Negli ultimi anni di vita del lago, vedendo il suo progressivo prosciugamento, la bealera del Mulino gli fu incanalata per far sì che venisse alimentato. Anche il Po era collegato sottoterra al lago, la cui falda negli ultimi 30 anni si è abbassata drasticamente, e che molto probabilmente è la causa del suo inaridimento. Nei periodi di piena del Po il lago si riempie, al massimo di mezzo metro, svuotandosi dopo qualche giorno. Il centro della depressione è ora umido e paludoso. Si riempie nei periodi di piena del Po, come quella avvenuta nel 2016.
L'exclave[modifica | modifica wikitesto]

Il Comune di Faule possiede una piccola exclave, grande circa 0,24 km² (pari a circa 60 giornate piemontesi) situata tra i comuni di Pancalieri, Polonghera e Casalgrasso. Questa exclave fa sì che Faule confini con Casalgrasso e che Polonghera confini anche per pochi metri con Pancalieri. Questa exclave è disabitata, è di vocazione agricola, come il restante territorio confinante. Inoltre viene attraversata dal fiume Po e si estende ancora per un centinaio di metri. L'exclave è raggiungibile tramite mezzi agricoli dalla parte della sponda destra dal comune di Polonghera e dal territorio oltre Po dal comune di Pancalieri, attraverso strade rurali. L'exclave è attraversata anche dall'elettrodotto intercomunale. Un tempo, prima della deviazione del corso del Po negli anni '60 del XX secolo, l'exclave era un corpo unico e questo fiume non lo includeva nel suo territorio.[10]
Storia[modifica | modifica wikitesto]
Medioevo[modifica | modifica wikitesto]
I primi documenti che citano Faule risalgono al 1040 in un atto dell'abbazia San Silano di Romagnano, con il toponimo Fagulae. A quei tempi il comune era sotto il dominio dei marchesi di Susa, e successivamente ai Marchesi Del Vasto, di Saluzzo. Nel 1163 Federico I lo donò ai Romagnani che quattro secoli dopo lo cedettero ai Provana, poi ai Gonteri, ai Doria del Maro, ed infine ai Casana.
Origine del nome Faule e dell'omonimo stemma[modifica | modifica wikitesto]
Il nome di Faule deriva da Fagus, ovvero faggio. Questa zona doveva essere un Fagale, il cui significato era "selva di faggi". In un atto del 1040 il nome Fagulae si vide accorciarsi in phale, e alterato con Faloa, poi Faulae e infine Faule. Lo stemma rappresenta un faggio, mentre il lago rappresenta l'ormai estinto lago di Capalla.
Periodo del Fascismo e seconda Guerra Mondiale[modifica | modifica wikitesto]

A causa della riforma fascista, promulgata negli anni 20, che obbligava i piccoli comuni ad accorparsi con quelli più grandi, nel 1928 Faule fu accorpato a Polonghera. In questo periodo Faule venne probabilmente sottomessa a Polonghera. Si narra, per esempio, che quando Faule diventò frazione, tutti i documenti dell'archivio dell'ex-comune vennero gettati dalla finestra del secondo piano dell'ex palazzo comunale e caricati su un carretto. Molti di quei documenti vennero persi, sia durante il tragitto, che nel corso della seconda guerra mondiale. Probabilmente l'unico fatto positivo di questo periodo fu la costruzione della scuola elementare, ma non fu sufficiente a sedare gli animi dei faulesi che si sentivano derubati della propria autonomia. Inoltre, il comune di Polonghera fece scrivere sulle prime case di Faule la scritta: "Polonghera"; questo venne interpretato come un'ennesima mancanza di rispetto verso gli stessi Faulesi.[11]. Un altro avvenimento, raccontato nella tradizione orale, fu la sottrazione di un busto di Vittorio Emanuele da parte dei polongheresi. Un gruppo di irridenti Faulesi ando a Polonghera a riprenderlo di notte, ma non ritorno più in comune e non venne mai più ritrovato. Si dovette aspettare 18 anni e la fine della guerra affinché Faule diventasse di nuovo comune autonomo, grazie alla Legge del 4 agosto 1951, nº 1.123, che racchiudeva la ratifica 247 dei decreti legislativi emanati nel periodo dell'assemblea costituente concernenti la costituzione e la ricostituzione di diversi comuni, fra i quali Faule.[12]
Ripresa e successivo declino[modifica | modifica wikitesto]
Dopo il periodo negativo della guerra, Faule rifiorì, ma successivamente negli anni sessanta molte attività nel paese iniziarono a chiudere. Prima della seconda guerra mondiale il comune aveva 3 osterie, mentre dopo ne rimase aperta soltanto una. Furono chiusi anche molti esercizi commerciali.
Località[modifica | modifica wikitesto]
Il comune aderisce all'unione dei comuni Felici di Essere Piccoli - Provincia di Cuneo, di cui fanno anche parte: Casalgrasso, Cavallerleone, Monasterolo di Savigliano, Murello, Polonghera, Ruffia e Villanova Solaro. Faule oltre al concentrico, comprende tre località distaccate, definite ufficialmente nello statuto comunale "agglomerati":
Cascina Motta[modifica | modifica wikitesto]

La Cascina Motta (La Mòta in piemontese) si trova al confine con il comune di Moretta, in direzione sud, a ridosso della provinciale Saluzzo-Torino.
Il Porto[modifica | modifica wikitesto]

Il Porto o Port (El Port in piemontese) si trova a ridosso del fiume Po in direzione Villafranca, nella zona geografica denominata Capriolo, nelle vicinanze della confluenza del Torrente Pellice nel Po. Il nome "Porto" deriva dalla presenza di un porticciolo ove si attraversava il Po con i barconi, per raggiungere la sponda di Villafranca Piemonte. Negli ultimi anni di attività del porto furono costruiti diversi ponti in legno, portati via dalle alluvioni che si susseguirono. Vennero poi iniziati i lavori per un ponte in cemento armato, mai terminato. Le case presenti nella borgata, sono esenti dalla furia del Po, in quanto poste su un'altura, e vengono isolate dal resto del paese nei periodi delle piene.[13]
Cascina Cascinetta[modifica | modifica wikitesto]
La Cascina Cascinetta (La Cassinëtta in piemontese) si trova in mezzo alle campagne faulesi tra le regioni Margaria e Capalla anch'essa ai confini con il comune di Moretta in direzione sud-ovest. Nei pressi sono presenti delle abitazioni ma già nel territorio del comune di Moretta.
Oltre a queste località sono presenti, altre case sparse: Braidette, Chiabotti del Coccio, Cittadella, Crava e Po Secco.
Monumenti e luoghi d'interesse[modifica | modifica wikitesto]
Architetture religiose[modifica | modifica wikitesto]
Chiesa parrocchiale di Faule[modifica | modifica wikitesto]

Chiesa parrocchiale del paese, situata in piazza Castello è dedicata a San Biagio vescovo e martire è stata costruita il 1606 ad ordine dei Provana. Un tempo la chiesa parrocchiale sorgeva in regione Braidetta, a ridosso di via Monera, ed era dedicata a Santa Maria della Stella.
Confraternita di San Rocco[modifica | modifica wikitesto]
La confraternita di San Rocco dedicata inizialmente ai santi Rocco e Sebastiano è situata nella via principale del paese ed è stata costruita nel 1720.
Santuario della Beata Vergine del Lago[modifica | modifica wikitesto]

Il santuario della Madonna del Lago, ristrutturato nel 1948, si trova in Via Villafranca Piemonte. Non si conosce la data di costruzione, ma pare che in quel luogo vi fosse un pilone. Dal 2013 al 2015 il santuario è stato ristrutturato.
Architetture civili[modifica | modifica wikitesto]
Il castello di Faule[modifica | modifica wikitesto]

Castello di origini trecentesche, considerato un esempio di castello agricolo del basso Piemonte.[14]. Sorge sul sito di un antico castello demolito nel 1780. Le torri più basse sono quello che rimane della precedente fortezza che servì il 17 giugno 1577 ai Savoia come difesa.
Monumenti[modifica | modifica wikitesto]
Monumento agli Caduti e Dispersi nelle guerre di Faule[modifica | modifica wikitesto]
Il monumento agli Alpini Faulesi, morti nelle guerre mondiali, sorge a ridosso del muro di cinta del castello, nell'omonima piazza. Fu costruito nel 1981.
Monumento dell'Avis[modifica | modifica wikitesto]
Costruito nel 1999 un tempo sorgeva lungo via Monera, negli ultimi anni è stato spostato davanti al parco giochi, a ridosso della nuova via, dedicata ai donatori di sangue.
Società[modifica | modifica wikitesto]
Evoluzione demografica[modifica | modifica wikitesto]
«Gli abitanti sono di mediocre robustezza, d'indole assai buona, ed inclinati per lo più all'agricoltura.» |
(Goffredo Casalis, Abate e storico saluzzese[15]) |
Abitanti censiti[16]

Etnie e minoranze straniere[modifica | modifica wikitesto]
Secondo i dati del Corriere di Savigliano, derivanti dal Comune di Faule, al 31 dicembre 2016 i cittadini stranieri residenti a Faule risultavano essere 25.
Lingue e dialetti[modifica | modifica wikitesto]
A Faule oltre che l'italiano, una consistente parte degli abitanti faulesi parla il piemontese. Questa lingua è molto diffusa in tutto il Piemonte. A differenza di tutti gli altri comuni i cittadini Faule e Polonghera distanti neanche un km di distanza gli uni dagli altri, parlano il piemontese, senza alcuna differenza fonetica nella parlata, come invece accade in tutti gli altri i comuni delle vicinanze.
Religione[modifica | modifica wikitesto]
A Faule è praticata la Religione cattolica e gli "storici" santi venerati dai faulesi sono: I Corpi Santi ovvero santa Teodora, San Celestino, Santa Reparata; San Biagio, Beata Maria Vergine del Lago, San Rocco e Sebastiano, Santa Rita, Sant'Anna e Gioacchino, Sant'Alasia e Sant'Antonio
Cultura[modifica | modifica wikitesto]
Biblioteche[modifica | modifica wikitesto]
Biblioteca comunale[modifica | modifica wikitesto]
A Faule è attiva dal 2005 la biblioteca comunale situata in via Severino Casana 28, nell'antica sede del comune.
Economia[modifica | modifica wikitesto]
Molto diffusa l'agricoltura, con coltivazioni di mais, grano, menta, colza e soia. In periferia sono presenti alcune industrie metallurgiche. Anche se marginale, vi sono anche attività impegnate nel settore dei servizi.
Infrastrutture e trasporti[modifica | modifica wikitesto]
Strade[modifica | modifica wikitesto]
La strada principale di Faule è l'antica via Maestra, tutt'oggi denominata con i seguenti nomi nei diversi tratti: via Moretta, via Severino Casana e via Polonghera. Altre strade secondarie importanti sono: via San Marco, via Monera, via Olmi e Via Pancalieri
Prima del secondo conflitto mondiale, l'allora comune di Polonghera per evitare il transito degli autocarri nel centro nei due paesi, fece deviare la strada statale con un'unica circonvallazione. Nel 1997 entrò in vigore il divieto attraversamento di mezzi pesanti nel centro di Polonghera, per cui nel 2003 venne costruita la bretella est, "Via Saluzzo", in regione Vraittine, (Faule), per evitare che i mezzi diretti a Pancalieri passassero dentro Faule a seguito del divieto imposto da Polonghera.
Oltre che la SP663, che lo collega al Saluzzese e capoluogo di regione, il paese è collegato anche con la SP207 che diventa SP149 nel momento in cui entra nella Città metropolitana di Torino con il comune limitrofo di Pancalieri, e, a sua volta (Faule) è collegata a Pinerolo attraverso la SP129. Per andare a Pancalieri si transita sopra il ponte sul fiume Po. Anche se facente già parte del territorio del limitrofo comune, viene spesso nominato Ponte di Faule.
Piste ciclabili[modifica | modifica wikitesto]
Dal Novembre 2016, Faule è stata collegata con Polonghera,tramite una pista ciclabile.
Mobilità urbana[modifica | modifica wikitesto]
Faule è collegata con i trasporti pubblici a Saluzzo e Torino con l'omonima linea e con Savigliano, attraverso la linea Pancalieri-Savigliano, attiva solo nei giorni scolastici.
Linea Tramway "Saluzzo-Torino"[modifica | modifica wikitesto]
Tra il 1881 e il 1950 a Faule transitava una tranvia che collegava Saluzzo a Torino e vi era anche una stazione. Tutt'oggi è stata dedicata una via a Faule col nome "Via del tramwai" in quanto in quel luogo era presente la stazione. In quel tempo una corsia della strada provinciale 663 era occupata dalle rotaie, nell'altra passavano gli autocarri, le carrozze e le automobili.
Amministrazione[modifica | modifica wikitesto]
Cronologia delle amministrazioni che si sono susseguite dalla ricostituzione del comune, avvenuta già in periodo Repubblicano

Periodo | Primo cittadino | Partito | Carica | Note | |
---|---|---|---|---|---|
1947 | 1952 | Francesco Borello | Lista Civica | Sindaco | 1º Mandato |
1952 | 1956 | Francesco Borello | Lista Civica | Sindaco | 2º Mandato |
1956 | 1960 | Giuseppe Chiattone | Lista Civica | Sindaco | 1º Mandato |
1960 | 1965 | Giuseppe Chiattone | Lista Civica | Sindaco | 2º Mandato |
1965 | 1970 | Giuseppe Chiattone | Lista Civica | Sindaco | 3º Mandato |
1970 | 1975 | Giuseppe Chiattone | Lista Civica | Sindaco | 4º Mandato |
1975 | 1980 | Francesco Alemanno | Lista Civica | Sindaco | 1º Mandato |
1980 | 1985 | Francesco Alemanno | Lista Civica | Sindaco | 2º Mandato |
1985 | 1990 | Francesco Alemanno | Lista Civica | Sindaco | 3º Mandato |
1990 | 1995 | Giovanni Gatti | Lista Civica | Sindaco | 1º Mandato |
1995 | 1999 | Giovanni Gatti | Lista Civica | Sindaco | 2º Mandato[17] |
1999 | 2004 | Giovanni Gatti | Lista Civica "Stretta di mano" | Sindaco | 3º Mandato[18] |
2004 | 2009 | Giovanni Alemanno | Lista Civica "Stretta di mano" | Sindaco | 1º Mandato[19] |
2009 | 2014 | Giuseppe Scarafia | Lista Civica "Insieme per Faule" | Sindaco | 1º Mandato[20] |
2014 | 2019 | Giuseppe Scarafia | Lista civica "Insieme per Faule" | Sindaco | 2º Mandato[21] |
2019 | in carica | Giuseppe Scarafia | Lista civica "Insieme per Faule" | Sindaco | 3º Mandato[22] |
Gemellaggi[modifica | modifica wikitesto]
Humberto 1º (Provincia di Santa Fe), dal 14 giugno 1997
Nel 1996 venne istituito il comitato per il gemellaggio che si occupò dell'organizzazione per festeggiare l'evento. Nel 2012 è stato celebrato il 15º anniversario del gemellaggio, con la visita degli cittadini di Humberto 1º a Faule. Nella zona residenziale creata nel 1995 in via Polonghera la piazzetta in porfido adiacente al parco giochi è stata chiamata "piazzetta Humberto 1º". Anche gli argentini nel loro paese hanno dedicato una piazza a Faule.
Galleria d'immagini[modifica | modifica wikitesto]
-
Panorama di Faule dalla strada del cimitero
-
Panorama Strada dei Goretti
Note[modifica | modifica wikitesto]
- ^ Comune di Faule (PDF), su comune.faule.cn.it, Statuto Comunale. URL consultato il 18 settembre 2021 (archiviato dall'url originale il 23 settembre 2015).
- ^ Il terzo lunedì di ottobre vengono chiusi la scuola materna, gli uffici comunali e qualche negozio nel paese.
- ^ Lo attesta la scritta, posta sul cartello indicativo ad ingresso paese e anche numerosi riferimenti in quotidiani locali.
- ^ Comune di Faule - Origini dello Stemma|http://www.comune.faule.cn.it/Home/Guidaalpaese/tabid/16471/Default.aspx?IDPagina=6821
- ^ Comune suddiviso in due blocchi territoriali distinti
- ^ a b Dato Istat - Popolazione residente al 31 dicembre 2022 (dato provvisorio).
- ^ Classificazione sismica (XLS), su rischi.protezionecivile.gov.it.
- ^ Tabella dei gradi/giorno dei Comuni italiani raggruppati per Regione e Provincia (PDF), in Legge 26 agosto 1993, n. 412, allegato A, Agenzia nazionale per le nuove tecnologie, l'energia e lo sviluppo economico sostenibile, 1º marzo 2011, p. 151. URL consultato il 25 aprile 2012 (archiviato dall'url originale il 1º gennaio 2017).
- ^ Lista dle comun-e piemonteise, Toponomastica Piemonteisa, Gioventura Piemonteisa, 2009
- ^ Carta Tecnica Regionale raster 1:10.000 (vers.3.0) della Regione Piemonte - 2007
- ^ Raccontami di Faule, A.M., 1997
- ^ Legge 4 agosto 1951, n. 1123
- ^ targatocn.it L'esondazione del Po a Faule: località Porto-Capriolo totalmente isolata
- ^ Le origini di Faule, scheda sul sito del comune www.comune.faule.cn.it (consultato nel gennaio 2014)
- ^ G. Casalis, Dizionario Geografico, Storico, Statistico, Commerciale degli stati di S.M. il Re di Sardegna, Vol. VI, 1840, pag. 555.
- ^ Statistiche I.Stat - ISTAT; URL consultato in data 28-12-2012.
- ^ Elezioni 1995
- ^ Elezioni 1999
- ^ Elezioni 2004
- ^ Elezioni 2009
- ^ Elezioni 2014
- ^ Elezioni 2019
Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]
- Dizionario Geografico, Storico, Statistico, Commerciale degli stati di S.M il Re di Sardegna Vol.VI,Goffredo Casalis 1840 pagg. 553, 554, 555.
- Raccontami di Faule,A.M,1997
Altri progetti[modifica | modifica wikitesto]
Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su Faule
Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]
- Sito ufficiale, su comune.faule.cn.it.