Circondario della Lomellina

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Circondario della Lomellina
ex circondario
Localizzazione
StatoBandiera dell'Italia Italia
Provincia Pavia
Amministrazione
Capoluogo Mortara
Data di istituzione1859
Data di soppressione1926
Territorio
Coordinate
del capoluogo
45°15′N 8°45′E / 45.25°N 8.75°E45.25; 8.75 (Circondario della Lomellina)
Abitanti132 149 (1863)
Mandamentivedi
Comunivedi
Altre informazioni
Fuso orarioUTC+1
Cartografia
Circondario della Lomellina – Localizzazione
Circondario della Lomellina – Localizzazione

Il circondario della Lomellina era uno dei circondari in cui era suddivisa la provincia di Pavia. Capoluogo era la città di Mortara.

Storia[modifica | modifica wikitesto]

In seguito all'annessione della Lombardia dal Regno Lombardo-Veneto al Regno di Sardegna (1859), fu emanato il decreto Rattazzi, che riorganizzava la struttura amministrativa del Regno, suddiviso in province, a loro volta suddivise in circondari.

Il circondario della Lomellina fu creato come suddivisione della provincia di Pavia; il territorio corrispondeva a quello della soppressa provincia di Lomellina del Regno di Sardegna, appartenuta alla divisione di Novara (salvo i mandamenti di Cava Manara e di Sannazzaro de' Burgondi che furono uniti invece al Circondario di Pavia).

Con l'Unità d'Italia (1861) la suddivisione in province e circondari fu estesa all'intera Penisola, lasciando invariate le suddivisioni stabilite dal decreto Rattazzi.

Il circondario di Mortara venne soppresso nel 1926[1] e il territorio assegnato al circondario di Pavia[2].

Suddivisione[modifica | modifica wikitesto]

Nel 1863, la composizione del circondario era la seguente[3]:

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Regio Decreto 21 ottobre 1926, n. 1890, art. 1
  2. ^ Regio Decreto 21 ottobre 1926, n. 1890, art. 2
  3. ^ Ministero di Grazia e Giustizia e dei Culti (a cura di), Dizionario dei comuni del Regno d'Italia e tavole statistiche e sinottiche della circoscrizione amministrativa elettorale ed ecclesiastica con la indicazione della popolazione giusta l'ultimo censimento, Torino, Stamperia Reale, 1863

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

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