Alassio

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Alassio
comune
Alassio – Stemma
Alassio – Bandiera
Alassio – Veduta
Alassio – Veduta
Panorama di Alassio
Localizzazione
StatoItalia Italia
Regione Liguria
Provincia Savona
Amministrazione
SindacoMarco Melgrati (lista civica Melgrati sindaco, indipendente di centro-destra) dal 30-5-2019 (2º mandato dal 15-5-2023)
Data di istituzione1861
Territorio
Coordinate44°00′28.5″N 8°10′22.96″E / 44.007917°N 8.173044°E44.007917; 8.173044 (Alassio)
Altitudinem s.l.m.
Superficie17,25 km²
Abitanti10 161[1] (31-5-2022)
Densità589,04 ab./km²
FrazioniCaso, Moglio, Solva
Comuni confinantiAlbenga, Andora, Laigueglia, Villanova d'Albenga
Altre informazioni
Cod. postale17021
Prefisso0182
Fuso orarioUTC+1
Codice ISTAT009001
Cod. catastaleA122
TargaSV
Cl. sismicazona 2 (sismicità media)[2]
Cl. climaticazona C, 1 206 GG[3]
Nome abitantialassini
Patronosant'Ambrogio
Giorno festivo7 dicembre
Cartografia
Mappa di localizzazione: Italia
Alassio
Alassio
Alassio – Mappa
Alassio – Mappa
Posizione del comune di Alassio nella provincia di Savona
Sito istituzionale

Alàssio (Aràsce in ligure[4][5], anticamente conosciuta col nome Alascio[6]) è un comune italiano di 10 161 abitanti[1] della provincia di Savona in Liguria, il settimo della provincia per numero di abitanti.

Geografia fisica[modifica | modifica wikitesto]

Territorio[modifica | modifica wikitesto]

Il territorio alassino è situato sulla costa della Riviera di Ponente, lungo l'insenatura racchiusa tra Capo Mele e Punta Murena, ed è un riconosciuto centro turistico.

La città si suddivide in 7 zone: Fenarina, Borgo Barusso, Centro, Borgo Coscia, Regione ai Monti, dove è collocata la chiesa di Sant'Anna ai Monti, Cavia e Vegliasco, due zone collinari ricche di sentieri.

Tra le vette del circondario il monte Tirasso (587 metri), dove è ubicato il santuario di Nostra Signora della Guardia, il monte Pisciavino, la vetta più alta del golfo alassino con i suoi 597 metri sopra il livello del mare, e infine il monte Bignone, che fa parte del territorio ingauno ma è comunque visibile dalla città. Senza dubbio il monte Bignone è il rilievo più suggestivo da vedere per via delle rocce e dei sentieri infiniti, che arrivano fino alla sua vetta a 523 metri; è inoltre l'ultimo punto di Alassio che il sole raggiunge durante il tramonto.

Clima[modifica | modifica wikitesto]

Lo stesso argomento in dettaglio: Stazione meteorologica di Alassio.

Origini del nome[modifica | modifica wikitesto]

La leggenda vuole che il toponimo Alassio derivi dal nome di Adelasia[7], figlia dell'imperatore Ottone I, fuggita con uno scudiero di nome Aleramo; la coppia si sarebbe stabilita sulle colline di Alaxio o Alascio - l'odierna Alassio - dando origine alla stirpe degli Aleramici. Nello stemma comunale è raffigurata una torre (quella locale di Vegliasco) con Adelasia sugli spalti.

Storia[modifica | modifica wikitesto]

Panorama del litorale alassino in una fotografia di Alfred Noack
Alassio nel 1860

La fondazione di Alassio, nota come Alascio, risalirebbe tra il X e l'XI secolo quando in prossimità della chiesetta di Sant'Anna ai Monti sorse il primo nucleo - il Burgum Alaxii[8] - e altri nuclei familiari si stabilirono sulla collina retrostante presso l'attuale borgata Madonna delle Grazie, nel luogo conosciuto da allora come Castè. Qui si può ancora vedere uno dei più antichi stemmi di Alassio.

Il feudo dall'XI secolo fu in possesso dei monaci benedettini[7] dell'abbazia di San Martino dell'isola Gallinara, e in seguito sotto il controllo del Comune di Albenga[7] che lo acquistarono dai religiosi nel 1303, e con un'amministrazione ingauna che perdurò sino al XVI secolo[7].

Nel 1521 a seguito delle continue incursioni piratesche furono costruite le prime mura di cinta da porre come difesa del nucleo abitativo[7]. Entrato quindi a far parte dei territori della Repubblica di Genova[7] partecipò nel 1528, con diciotto galeoni, alla guerra contro la Francia ottenendo da Genova ampie autonomie specie nel settore economico.

Nel 1540 divenne sede della locale podesteria[7] e la repubblica genovese incentivò gli scambi commerciali con la Francia, Spagna, Portogallo, Sicilia, Sardegna e Paesi Bassi facendo così del borgo marinaro alassino un importante centro commerciale; come altri paesi costieri della Liguria fu particolarmente attiva la raccolta e il commercio del corallo rosso. Partecipò alla battaglia di Lepanto del 1571 con un'intera flotta navale.

Nel 1625, durante il periodo di ostilità tra lo Stato genovese e il Ducato di Savoia, fu temporaneamente occupato dalle truppe sabaude che verranno poi sconfitte dai soldati genovesi. Al 1659[7] risalgono i Capitoli politici di Alassio.

Alassio nel 1934

Con la successiva dominazione napoleonica venne creata la municipalità di Alassio che rientrò dal 2 dicembre 1797 nel Dipartimento del Letimbro, con capoluogo Savona, all'interno della Repubblica Ligure. Dal 28 aprile del 1798 fece parte del I cantone, come capoluogo, della Giurisdizione di Capo delle Mele e dal 1803 centro principale del V cantone del Capo Mele nella Giurisdizione degli Ulivi. Annesso al Primo Impero francese dal 13 giugno 1805 al 1814 venne inserito nel Dipartimento di Montenotte.

Nel 1815 fu inglobato nella provincia di Albenga del Regno di Sardegna, così come stabilì il Congresso di Vienna del 1814, e successivamente nel Regno d'Italia dal 1861. Dal 1859 al 1926 il territorio fu compreso nel VI mandamento omonimo del circondario di Albenga facente parte della provincia di Genova; nel 1927 con la soppressione del circondario ingauno passò, per pochi mesi, nel circondario di Savona e, infine, sotto la neo costituita provincia di Savona.

Verso la fine del XIX secolo, così come accadde in altri comuni costieri delle due riviere liguri, divenne un importante centro turistico e di soggiorno grazie a una cospicua presenza di villeggianti di nazionalità inglese - tra i visitatori la famiglia Hanbury[7], creatori dei giardini botanici omonimi di Ventimiglia - che contribuirono alla sviluppo economico cittadino. Dal 1912 la città fu dotata di un Casinò municipale, abbattuto nel 1936 per creare piazza Littorio (attuale Piazza Partigiani). Al referendum del 1946 la città di Alassio votò per il 61,4% a favore della Repubblica[9].

A cavallo fra gli anni cinquanta e sessanta del secolo successivo, in coincidenza con il boom economico, fu località alla moda insieme a Portofino e Sanremo. Fu in quegli anni che per iniziativa del pittore alassino Mario Berrino, nacque l'iniziativa del muretto di Alassio.

Dal 1973 al 31 dicembre 2008 ha fatto parte della Comunità montana Ingauna.

Simboli[modifica | modifica wikitesto]

«Su sfondo azzurro, una torre colorata di rosso, murata di nero, merlata di cinque alla guelfa, con una donna posta nella parte superiore, nascente dalla torre stessa, vestita di ermellino con il colletto rosso e che impugna con la mano destra uno scettro gigliato, d'oro posto in banda. Ornamenti esteriori da comune e corona merlata»

(Descrizione araldica dello stemma[10])

«Drappo troncato di blu e di rosso…»

(Descrizione araldica della bandiera)

La figura femminile che compare nello stemma raffigura Adelasia o Alasia - figlia dell'imperatore Ottone I di Sassonia - che, come afferma la leggenda locale, fondò assieme ad Aleramo del Monferrato l'odierna città di Alassio. Il più antico stemma cittadino, pitturato a guazzo, è stato scoperto dagli storici nella locale chiesa e santuario della Madonna delle Grazie nell'omonima regione.

Monumenti e luoghi d'interesse[modifica | modifica wikitesto]

La chiesa parrocchiale di Sant'Ambrogio ad Alassio

Architetture religiose[modifica | modifica wikitesto]

  • Collegiata di Sant'Ambrogio[11] nel centro storico di Alassio. Risalente all'XI secolo con l'alto campanile cuspidato romano-gotico con bifore e trifore, la parrocchiale fu riedificata e ampliata tra il 1455 e il 1507. La facciata rinascimentale - del 1896 - conserva un più antico portale centrale in ardesia del 1511.
  • Oratorio di Santa Caterina d'Alessandria nel centro storico di Alassio, a fianco della collegiata. Risalente al XVI secolo conserva al suo interno diverse statue di legno dello scultore Anton Maria Maragliano.
  • Chiesa di Santa Maria Immacolata o dei Cappuccini ad Alassio. La costruzione della chiesa è legata a un voto fatto dalla popolazione alassina alla Madonna in occasione di un'incursione piratesca.
  • Chiesa di Santa Maria degli Angeli ad Alassio, sede dell'Istituto Salesiano.
  • Chiesa della Carità ad Alassio.
  • Chiesa di San Giovanni Battista[12] ad Alassio. Edificata tra il 1988 e il 2001 in stile architettonico contemporaneo.
  • Chiesa parrocchiale di San Vincenzo Ferreri[12] ad Alassio. Eretta lungo l'antica via Aurelia, fu costruita nel 1938. All'interno sono conservati tre dipinti databili al XVII secolo e un contemporaneo altare in marmo policromo.
  • Convento di Sant'Andrea ad Alassio, del XVIII secolo.
  • Monastero di Santa Chiara ad Alassio.
  • Ex chiesa anglicana ad Alassio. Edificata sul finire dell'Ottocento, è sede di mostre, convegni e concerti musicali dopo il cambio di destinazione d'uso del luogo di culto a sala polivalente.
Il santuario di Nostra Signora della Guardia sul monte Tirasso
  • Cappella di San Rocco ad Alassio. Originariamente dedicata alla Madonna della Consolazione dalla data della sua edificazione - 1253 - cambiò nell'odierna intitolazione all'incirca nel corso del Cinquecento. Secondo le note storiche tramutò tale denominazione a seguito della sosta di san Rocco nell'Ospitium Pauperum della chiesa della Carità. All'interno è presente una pala, sull'altare in marmo, di scuola genovese del XVII secolo raffigurante la Madonna col Bambino e ai lati i santi Sebastiano e Rocco. Altre raffigurazioni di Santi sono presenti nelle pareti laterali.
  • Cappella ai caduti del mare ad Alassio. Chiamata semplicemente "la Cappelletta" è situata su uno sperone di roccia sui resti di un'antica torre di guardia o di avvistamento. Sita adiacente al porto turistico "Luca Ferrari", è stata benedetta e inaugurata l'8 settembre del 1929.
  • Chiesa di Sant'Anna al Mare in Borgo Barusso. Eretta nel 1730 dagli abitanti, conserva alcune opere artistiche del XVIII secolo e un Crocifisso ligneo dello scultore Anton Maria Maragliano sopra l'altare maggiore.
  • Oratorio della Madonna del Popolo e di Sant'Erasmo in Borgo Coscia, costruito grazie alla spese dei pescatori alassini di corallo nel 1614. Nel portico sottostante il pavimento è composto da ciottoli di mare raffiguranti barche e tonni del 1640.
La chiesa parrocchiale di San Sebastiano nella frazione di Moglio
  • Oratorio della Madonna del Vento. Eretto dai marinai di Alassio nel XIII secolo e in seguito riedificato dapprima nel XV secolo e in ultimo nel XVII secolo, è situato lungo la mulattiera che da Parco Fuor del Vento porta in regione Costa.
  • Chiesa della Madonna delle Grazie nella regione Madonna delle Grazie. Venne eretta nel 1266 e parzialmente ricostruita nel 1488. Fu in seguito rimaneggiata in epoche successive.
  • Chiesa della Madonna di Loreto nella regione Madonna di Loreto, edificata nella seconda metà del XVI secolo.
  • Chiesa di Sant'Anna ai Monti nella regione Monti. La chiesa fu la prima parrocchia di Alassio fino al 1507 e l'edificio è uno dei primi luoghi di culto della zona.
  • Santuario di Nostra Signora della Guardia sul monte Tirasso. Eretto nel XII secolo, venne parzialmente rimaneggiato nel XVI e nel XVII secolo.
  • Chiesa della Madonna della Neve nella frazione di Caso, edificata nel 1757 a opera della famiglia dei "Boggiano".
  • Chiesa di San Bartolomeo nella frazione di Caso, del 1603. È situata sopra un poggio roccioso sovrastante la frazione di Caso.
  • Chiesa parrocchiale di San Sebastiano nella frazione di Moglio.
  • Chiesa di Santa Croce nella località di Santa Croce.
  • Chiesa parrocchiale della Santissima Annunziata nella frazione di Solva, eretta nel 1382 e riedificata nel 1480.

Architetture civili[modifica | modifica wikitesto]

  • Palazzo Ferrero de Gubernatis Ventimiglia nel centro storico di Alassio, risalente al XVIII secolo, recentemente restaurato; secondo le fonti storiche qui pernottò Napoleone Bonaparte durante l'occupazione francese sul finire del Settecento.
  • Palazzo Brea nel centro storico alassino.
  • Palazzo Scofferi, del XVIII secolo, nel centro storico alassino. All'interno è conservato un crocifisso attribuito allo scultore fiammingo Jean de Boulogne detto Giambologna.
  • Palazzo Bonfante del XVII secolo.
  • Villa della Pergola.
  • Palazzo del Comune, del 1904, sede dell'ente municipale.
  • Muretto di Alassio.
  • Ciclo scultoreo di Fernando Bassani, che conta alcune opere di grandi dimensioni distribuite negli spazi pubblici cittadini.

Architetture militari[modifica | modifica wikitesto]

Il "Torrione Saraceno" o "della Coscia".

Nel territorio alassino sono presenti due torri d'avvistamento, tra cui il più celebre è il "Torrione Saraceno" o "Torrione della Coscia". Costruito dalla Repubblica di Genova nel XVI secolo adiacente al mare nel Borgo Coscia, fu eretto principalmente per la difesa della costa dalle eventuali e frequenti incursioni dei pirati.

Di origine molto più antica è la Torre di Vegliasco dove il primo proprietario fu Aleramo del Monferrato. Raffigurata nello stemma cittadino, si presenta a forma conica, la cui sommità è abbellita da una corona di caditoie.

Siti archeologici[modifica | modifica wikitesto]

Nel corso dei lavori di restauro della chiesa di Sant'Anna ai Monti, effettuati intorno agli anni sessanta del XX secolo, sono stati scoperti sull'antica strada romana collinare collegante Alassio e Albenga diversi reperti archeologici. Secondo un primo studio, effettuati dagli storici locali, tali ritrovamenti possono essere risalenti a un primo impianto urbano del IX secolo. Nei sentieri escursionisti collinari alle pendici del monte Pisciavino sono visibili delle Casone (o caselle), tipiche costruzioni in pietra che servivano da rifugio ai pastori[13].

Società[modifica | modifica wikitesto]

Panorama

Evoluzione demografica[modifica | modifica wikitesto]

Abitanti censiti[14]

Panoramica di Alassio e delle colline con l'isola Gallinara sullo sfondo in estate.

Etnie e minoranze straniere[modifica | modifica wikitesto]

Il litorale alassino

Secondo i dati Istat al 31 dicembre 2019, i cittadini stranieri residenti ad Alassio sono 1 083[15], così suddivisi per nazionalità, elencando per le presenze più significative[16]:

  1. Romania, 276
  2. Albania, 142
  3. Marocco, 111
  4. Egitto, 100
  5. Bangladesh, 72
  6. Ucraina, 43
  7. Cina, 32
  8. Germania, 28
  9. Brasile, 27
  10. Polonia, 22

Cultura[modifica | modifica wikitesto]

La spiaggia in notturna

Arte[modifica | modifica wikitesto]

Ad Alassio si trova la Richard West Memorial Gallery, dedicata all'opera del pittore irlandese Richard Whateley West (Dublino 1848 – Fiesole 1905). Il secentesco palazzo Morteo ospita invece una ventina di quadri dello scrittore e pittore Carlo Levi che raffigurano prevalentemente il paesaggio collinare che abbraccia Alassio e la sua vegetazione. Un dipinto che ritrae la stazione di Alassio testimonia invece il soggiorno di Felix Nussbaum nel 1934, pittore tedesco nato a Osnabrück nel 1904 e deceduto nel 1944 ad Auschwitz, vittima dell'olocausto. Il paese ha inoltre dato i natali a pittori internazionali come Mario Berrino (1920-2011) e Luciano Lanati (1937-2019).

In realtà numerosi sono gli artisti pittori che in diverse epoche hanno vissuto e operato ad Alassio: Emilio Gola (1851 Milano - 1923 Milano), Alberto Beniscelli (1870 Genova - 1952 Alassio), Andrea Ponchia (1876 Chiasso – 1956 Montanaro), Noel Quintavalle (Noelqui) (1893 Ferrara - 1975 Alassio), Carlo Levi (1902 Torino - 1975 Roma), Gino Fiore (Gifio) (1907 Napoli – 1992 Alassio), Giannetto Beniscelli (1917 Alassio - 2005 Alassio), Mario Berrino (1920 Alassio –2011 Alassio), Francesco Maurizio Guido (Gibba), (1924 Alassio – 2018 Albenga), Giuseppe Becchi (Bebi) (1927 Savona - 1988 Alassio), Felice Andreasi (1928 Torino – 2005 Cortazzone), Giovanni Gromo (1929 Torino), Carlo Cattaneo (1930 Alassio - 2009 Roma), Luciano Lanati (1937 Alassio – 2019 Alassio), Galeazzo Viganò (1937 Padova - 2021 Padova), Binny Dobelli (1940 Introbio), Stefano Levi Della Torre (1942 Torino), Guido Sacerdoti (1944 Napoli - 2013 Napoli), Jory Fedele (1945 Cittiglio), Fernando Bassani (1920 Torino - 2011 Villanova Mondovì)

Istruzione[modifica | modifica wikitesto]

Scuole[modifica | modifica wikitesto]

Alassio è sede dell'Istituto professionale statale per i servizi alberghieri e ristorazione "Francesco Maria Giancardi" e del paritario Liceo scientifico e Liceo delle scienze umane opzione economico sociale salesiano "Madonna degli Angeli Don Bosco".

Musei[modifica | modifica wikitesto]

Biblioteca Civica "Renzo Deaglio"[modifica | modifica wikitesto]

La biblioteca civica “Renzo Deaglio”, affacciata sulla centrale piazza Airaldi e Durante e sulle spiagge alassine, raccoglie l'eredità ideale della biblioteca dell'ex chiesa anglicana costituita dai lasciti librari dei turisti inglesi che frequentavano la città a inizio Novecento, con collezioni librarie di pregio. Dotata di wi-fi per la connessione internet gratuita e di una sala multimediale, ospita da alcuni anni gli incontri letterari in precedenza realizzati in varie aree della città e oggi trasferiti nell'auditorium intitolato a Roberto Baldassarre, ex direttore della biblioteca.[17]

Cinema[modifica | modifica wikitesto]

Ad Alassio, Alfred Hitchcock girò brevi scene de Il labirinto delle passioni (The Pleasure Garden) film muto del 1925.

Nel 1943, Vittorio De Sica vi girò alcune sequenze (spiaggia e ferrovia soprattutto) del suo I bambini ci guardano.

Nel 1958 il regista inglese Guy Green filmò ad Alassio il thriller Delitto in tuta nera (The Snorkel), con riconoscibili inquadrature di Villa della Pergola, della spiaggia di Punta Murena, dell'isola Gallinara, del palazzo del Comune, dell'Hotel Suisse e dell'Hotel Europa & Concordia. Benché si tratti di un B-movie, sfortunatamente in bianco e nero, il film di Green è indubbiamente quello dove si vedono in assoluto più scorci e vedute di Alassio.

Nel 1995 Carlo Vanzina vi girò alcuno scene della commedia Io no spik inglish, con protagonista Paolo Villaggio.

Infine, ad Alassio (in particolare presso la locale stazione ferroviaria) sono state girate alcune sequenze del fantasy Inkheart - La leggenda di cuore d'inchiostro del 2008 di Iain Softley, con protagonisti Brendan Fraser, Andy Serkis, Helen Mirren e Jim Broadbent.

Cucina[modifica | modifica wikitesto]

I baci di Alassio

Oltre ai noti piatti della cucina ligure vi sono particolari prodotti:

Eventi[modifica | modifica wikitesto]

Lo stesso argomento in dettaglio: Miss Muretto.
Il "Muretto di Alassio"

Geografia antropica[modifica | modifica wikitesto]

Il territorio comunale è costituito, oltre al capoluogo, dalle tre frazioni di Caso, Moglio e Solva per una superficie territoriale di 17,25 km²[18].

Confina a nord con i comuni di Villanova d'Albenga e Albenga, a sud con Andora e Laigueglia, a ovest con Villanova d'Albenga e Andora e a est è bagnato dal mar Ligure.

Economia[modifica | modifica wikitesto]

Si basa principalmente sul turismo alberghiero, molto attivo nel periodo estivo. Nei mesi invernali, Alassio continua a essere meta di numerosi turisti provenienti in particolare dai paesi dell'Europa settentrionale. La località ha ottenuto dalla FEE-Italia (Foundation for Environmental Education) il conferimento della Bandiera Blu per la qualità dei servizi del porto turistico ("Marina di Alassio") nel 2016.

Infrastrutture e trasporti[modifica | modifica wikitesto]

Strade[modifica | modifica wikitesto]

Il territorio comunale di Alassio è attraversato principalmente dalla strada statale 1 Via Aurelia che permette il collegamento con Albenga, a est, e Laigueglia a ovest. Ulteriori collegamenti viari sono la provinciale 18 per Andora e la 55 per Villanova d'Albenga.

Ferrovie[modifica | modifica wikitesto]

Alassio è dotata di una stazione ferroviaria sulla linea Ventimiglia-Genova nel tratto locale compreso tra Ventimiglia e Savona. È in progetto l'interramento della ferrovia con una stazione sotterranea sullo stile di quella di Sanremo.

Amministrazione[modifica | modifica wikitesto]

Il municipio
Periodo Primo cittadino Partito Carica Note
28 agosto 1987 10 luglio 1990 Traiano Testa Democrazia Cristiana Sindaco
10 luglio 1990 19 marzo 1992 Domenico Giraldi Partito Socialista Italiano Sindaco [19]
5 maggio 1992 18 dicembre 1992 Giampaolo Mela Democrazia Cristiana Sindaco [19]
25 febbraio 1993 7 giugno 1993 Sergio Grandesso Silvestri Comm. straord. [20]
7 giugno 1993 28 aprile 1997 Roberto Avogadro Lega Nord Sindaco
28 aprile 1997 14 maggio 2001 Roberto Avogadro Lega Nord Sindaco
14 maggio 2001 30 maggio 2006 Marco Melgrati Forza Italia Sindaco
30 maggio 2006 17 maggio 2010 Marco Melgrati Casa delle Libertà Sindaco [21]
17 maggio 2010 16 maggio 2011 Giovanni Aicardi Vicesindaco [22]
17 maggio 2011 1º febbraio 2013 Roberto Avogadro A come Alassio
(lista civica di centro)
Sindaco [23]
1º febbraio 2013 26 maggio 2013 Paolo Ceccarelli Comm. straord. [24]
27 maggio 2013 10 giugno 2018 Enzo Canepa Canepa sindaco
(lista civica di centro-destra)
Sindaco
10 giugno 2018 30 maggio 2019 Marco Melgrati Melgrati sindaco
(lista civica)
Sindaco [25][26]
30 maggio 2019 30 novembre 2020 Angelo Galtieri Melgrati sindaco
(lista civica)
Vicesindaco
1 dicembre 2020 15 maggio 2023 Marco Melgrati Melgrati sindaco
(lista civica)
Sindaco [27]
15 maggio 2023 in carica Marco Melgrati Melgrati sindaco
(lista civica)
Sindaco [28]

Gemellaggi[modifica | modifica wikitesto]

Alassio è gemellata con:

  • Italia La Thuile, dal 2013.[senza fonte]

Sport[modifica | modifica wikitesto]

Scorcio del centro storico alassino

Nel 1983 si svolse ad Alassio la settima coppa Italia di calcio da tavolo.

Per il ciclismo, nel 1951 Alassio è stata sede di arrivo della seconda tappa del Giro d'Italia vinta da Antonio Bevilacqua e dal 1979 al 1997 è stata anche sede di arrivo della Nizza-Alassio.

Calcio[modifica | modifica wikitesto]

Nel 1921 fu fondato lo Sport Club Alassio. I colori sociali scelti furono il giallo e il nero e, come simbolo, una vespa.

Fino al 2022 la città di Alassio era rappresentata dalla A.S.D. Alassio F.C., nata nel 2014, e che dopo aver vinto tre campionati consecutivi e la finale di play off di Promozione, militava nel campionato di Eccellenza Liguria (nel gennaio 2017 ha superato il record europeo di vittorie consecutive in campionato vincendo 35 partite di seguito). Altra squadra locale è l'A.S.D. Baia Alassio Calcio, che milita nel campionato di Promozione.

Lo stadio comunale "Sandro Ferrando" nel 1982 ha ospitato il ritiro pre-mondiale della Nazionale italiana, campione del mondo nei Mondiali di calcio 1982. La dimora della squadra era la Puerta Del Sol, sulle colline di Alassio.

Vela[modifica | modifica wikitesto]

Il 3 giugno del 1925 venne fondato il Circolo Nautico "Al Mare" di Alassio, denominato in questo modo perché la prima sede era appunto situata vicino alla spiaggia nei pressi del Pontile Bestoso; dagli anni sessanta la sede è stata trasferita presso il porticciolo "Luca Ferrari".

Sodalizio sportivo dilettantistico tra i più attivi in tutta Europa ha dato allo sport italiano numerosi campioni che hanno partecipato a varie edizioni dei Giochi Olimpici, oltre a dirigenti nazionali e allenatori federali. Tra i più noti Giuseppe "Pino" Zucchinetti olimpionico a Città del Messico 1968 (Acapulco); Giampiero Dotti e Francesco Sibello olimpionici a Monaco 1972 (Kiel); Gianni e Agostino Sommariva (riserve) ai giochi olimpici di Seoul 1988 (Pusan); Walter e Marco Pirinoli olimpionici ad Atlanta 1996 (Savannah; Pietro e Gianfranco Sibello olimpionici ad Atene 2004, Pechino 2008 (Tsingtao), Londra 2012.

L'alassino Sergio Gaibisso che fu presidente del Circolo Nautico "Al Mare" per più di 30 anni è stato anche presidente della Federazione Italiana Vela per 16 anni; l'attuale presidente del circolo nautico è Ennio Pogliano che ha sostituito Rinaldo Agostini già allenatore e coordinatore della squadra olimpica di Vela ai Giochi Olimpici di Atlanta 1996 (Savannah) e Sydney 2000. Il Circolo Nautico "Al Mare" di Alassio ha organizzato negli anni ben 4 campionati del Mondo delle classi Flying Dutchman (2) (1967 e 1982 e Finn (Gold Cup 1982) e D-ONE (2012, oltre a numerosi campionati europei, nazionali e tantissime regate internazionali.

È attiva da 43 anni la scuola di Vela famosa in tutto il mondo per avere avviato allo sport della vela centinaia di giovani che hanno poi proseguito sino a giungere a disputare i Giochi Olimpici, uno dei suoi istruttori più famosi è stato "Lillo" Gaibisso pluricampione Italiano dei mitici Dinghy 12p.

Pallavolo[modifica | modifica wikitesto]

Da anni Alassio si presenta come la cittadina che ospita gli allenamenti estivi della Nazionale di pallavolo femminile. Alassio, inoltre, organizza un torneo internazionale di pallavolo: la Challenge Cup, che si disputa al Palalassio "Lorenzo Ravizza".

Bocce[modifica | modifica wikitesto]

La più partecipata e tradizionale gara di bocce italiana, e tra le più rinomate anche a livello internazionale, si tiene ogni anno dal 1954 ad Alassio. La "Targa d'Oro", competizione a quadrette organizzata sotto l'egida della FIB ha, infatti, toccato cifre record di ben 407 formazioni partecipanti.

Pallacanestro[modifica | modifica wikitesto]

Quanto riguarda il basket, le prime "palle a due" si sono svolte circa dal 1970 con la società salesiana PGS ALBATROS. Di questa squadra si ricordano le storiche finali nazionali in cui gli alassini sfidarono la squadra in cui militava Catarina Pollini, storica giocatrice WNBA. La prima vera società cestistica con l'intento di avere un settore giovanile, un minibasket e una prima squadra è però la Pallacanestro Alassio, la quale nasce nel 2008. Questa società si allena e svolge le partite prevalentemente al Palaravizza.

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ a b Bilancio demografico mensile anno 2022 (dati provvisori), su demo.istat.it, ISTAT.
  2. ^ Classificazione sismica (XLS), su rischi.protezionecivile.gov.it.
  3. ^ Tabella dei gradi/giorno dei Comuni italiani raggruppati per Regione e Provincia (PDF), in Legge 26 agosto 1993, n. 412, allegato A, Agenzia nazionale per le nuove tecnologie, l'energia e lo sviluppo economico sostenibile, 1º marzo 2011, p. 151. URL consultato il 25 aprile 2012 (archiviato dall'url originale il 1º gennaio 2017).
  4. ^ AA. VV., Dizionario di toponomastica. Storia e significato dei nomi geografici italiani, Torino, UTET, 2006, pp. 15-16.
  5. ^ Il toponimo dialettale è citato nel libro-dizionario del professor Gaetano Frisoni, Nomi propri di città, borghi e villaggi della Liguria del Dizionario Genovese-Italiano e Italiano-Genovese, Genova, Nuova Editrice Genovese, 1910-2002.
  6. ^ Francesco Maria Nicoli, Risposta della magnifica Università di San Remo al memoriale del magnifico…, 1731. Ospitato su Google Libri.
  7. ^ a b c d e f g h i Fonte dallo sito istituzionale del Comune di Alassio-Storia, su alassio.eu. URL consultato il 18 giugno 2014.
  8. ^ Fonte dallo sito istituzionale del Comune di Alassio-Burgum Alaxii, su alassio.eu. URL consultato il 18 giugno 2014.
  9. ^ elezionistorico.interno.gov.it, https://elezionistorico.interno.gov.it/index.php?tpel=F&dtel=02/06/1946&tpa=I&tpe=C&lev0=0&levsut0=0&lev1=3&levsut1=1&lev2=74&levsut2=2&levsut3=3&ne1=3&ne2=74&es0=S&es1=S&es2=S&es3=N&ms=S&ne3=740010&lev3=10.
  10. ^ Alassio, su araldicacivica.it. URL consultato il 6 novembre 2011.
  11. ^ Approfondimenti sul sito della Parrocchia di Sant'Ambrogio
  12. ^ a b Approfondimenti sul sito della Parrocchia di San Vincenzo Ferreri Archiviato il 25 marzo 2008 in Internet Archive.
  13. ^ Comune di Alassio, scheda e guida agli itinerari turistici
  14. ^ Statistiche I.Stat ISTAT  URL consultato in data 28-12-2012.
  15. ^ Cittadini stranieri residenti secondo i dati Istat del 31-12-2019, su demo.istat.it. URL consultato il 16 agosto 2021.
  16. ^ Dati superiori alle 20 unità
  17. ^ Biblioteca Civica "Renzo Deaglio" Archiviato il 18 dicembre 2014 in Internet Archive. sul sito del Comune
  18. ^ Fonte dallo statuto comunale di Alassio, su comune.alassio.sv.it. URL consultato il 18 giugno 2014.
  19. ^ a b Si dimette dalla carica amministrativa
  20. ^ Vice prefetto di Savona
  21. ^ Si dimette dalla carica amministrativa in quanto eletto consigliere regionale della Liguria
  22. ^ Subentra con Decreto del Presidente della Repubblica del 15 luglio 2010 e pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale n. 186 dell'11 agosto 2010
  23. ^ Dopo le dimissioni di undici consiglieri la giunta cade per la mancanza del numero legale
  24. ^ Nominato con Decreto del Presidente della Repubblica del 20 febbraio 2013 e pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale n. 56 del 7 marzo 2013
  25. ^ Di area centro-destra ma non sostenuto dalla coalizione
  26. ^ Sospeso per effetto della legge Severino a seguito della condanna in primo grado per le spese pazze
  27. ^ Di area centro-destra
  28. ^ Di area centro-destra

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