Circondario di Lanusei
| Circondario di Lanusei ex circondario | |
|---|---|
| Localizzazione | |
| Stato | .svg){kind=small} Italia
|
| Provincia |  Cagliari
|
| Amministrazione | |
| Capoluogo | Lanusei |
| Data di istituzione | 1859 |
| Data di soppressione | 1927 |
| Territorio | |
| Coordinate del capoluogo | 39°53′N 9°33′E / 39.883333°N 9.55°E |
| Abitanti | 59 446 (1863) |
| Altre informazioni | |
| Fuso orario | UTC+1 |
| Cartografia | |
 | |
Il circondario di Lanusei era uno dei circondari in cui era suddivisa la provincia di Cagliari.
Storia[modifica | modifica wikitesto]
In seguito all'annessione della Lombardia dal Regno Lombardo-Veneto al Regno di Sardegna (1859), fu emanato il decreto Rattazzi, che riorganizzava la struttura amministrativa del Regno, suddiviso in province, a loro volta suddivise in circondari e mandamenti. Il circondario di Lanusei fu creato come suddivisione della provincia di Cagliari.
Il circondario di Lanusei fu abolito, come tutti i circondari italiani, nel 1927, nell'ambito della riorganizzazione della struttura statale voluta dal regime fascista[1]. Il territorio circondariale divenne parte della nuova provincia di Nuoro[2].
Suddivisione[modifica | modifica wikitesto]
Nel 1863, la composizione del circondario era la seguente[3]:
- mandamento I di Aritzo
- comuni di Aritzo; Belvì; Gadoni; Meana Sardo
- mandamento II di Iersu
- mandamento III di Isili
- mandamento IV di Laconi
- mandamento V di Lanusei
- mandamento VI di Nurri
- comuni di Nurri; Orroli; Villanova Tulo
- mandamento VII di Seui
- mandamento VIII di Sorgono
- mandamento IX di Tonara
- mandamento X di Tortolì
Note[modifica | modifica wikitesto]
- ^ Regio Decreto Legge 2 gennaio 1927, n. 1, art. 3
- ^ Regio Decreto Legge 2 gennaio 1927, n. 1, art. 1
- ^ Ministero di Grazia e Giustizia e dei Culti (a cura di), Dizionario dei comuni del Regno d'Italia e tavole statistiche e sinottiche della circoscrizione amministrativa elettorale ed ecclesiastica con la indicazione della popolazione giusta l'ultimo censimento, Torino, Stamperia Reale, 1863
