Montù Beccaria

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Montù Beccaria
comune
Montù Beccaria – Stemma
Montù Beccaria – Bandiera
Montù Beccaria – Veduta
Montù Beccaria – Veduta
Le scuole
Localizzazione
StatoBandiera dell'Italia Italia
Regione Lombardia
Provincia Pavia
Amministrazione
SindacoMary Albina Lardini (Forza Italia) dal 04-10-2021
Territorio
Coordinate45°02′N 9°19′E / 45.033333°N 9.316667°E45.033333; 9.316667 (Montù Beccaria)
Altitudine277 m s.l.m.
Superficie15,49 km²
Abitanti1 604[1] (31-10-2023)
Densità103,55 ab./km²
FrazioniBergamasco, Bosco Negredo, Casa Barbieri, Casa Bernardini, Casa Bersaglieri, Casa Bianca, Casa Borsoni, Casa del Pozzo, Casa Valle, Casa Villino, Castagnola, Cerizzola, Casotti, Crosia, Costa Montefedele, Figale, Fontanetto Oriente, Fontanone, Guastona, Loglio di Sopra, Loglio di Sotto, Maccarone dei Frati, Molino Quaroni, Moriano, Poggiolo, Porcarano, Roncole, Torre Quattrino, Torretta, Tassarole, Villa Montemartini, Zerbo
Comuni confinantiBosnasco, Canneto Pavese, Castana, Montescano, Rovescala, San Damiano al Colle, Santa Maria della Versa, Stradella, Zenevredo
Altre informazioni
Cod. postale27040
Prefisso0385
Fuso orarioUTC+1
Codice ISTAT018100
Cod. catastaleF701
TargaPV
Cl. sismicazona 3 (sismicità bassa)[2]
Cl. climaticazona E, 2 947 GG[3]
Nome abitantimontuesi
PatronoMadonna del Rosario
Giorno festivo7 ottobre
Cartografia
Mappa di localizzazione: Italia
Montù Beccaria
Montù Beccaria
Montù Beccaria – Mappa
Montù Beccaria – Mappa
Posizione del comune di Montù Beccaria nella provincia di Pavia
Sito istituzionale

Montù Beccaria (Muntü in dialetto oltrepadano) è un comune italiano di 1 604 abitanti della provincia di Pavia in Lombardia. Si trova nelle colline dell'Oltrepò Pavese, in valle Versa.

Storia[modifica | modifica wikitesto]

Montù Beccaria appare ancora, come Monte Acuto, nel diploma del 1164 con cui l'imperatore Federico Barbarossa concesse la maggior parte dell'Oltrepò alla città di Pavia. Lo stesso documento nomina anche Figaria, probabilmente l'attuale frazione Figale. Montù era dotato di un castello, che fu distrutto nel 1216 dai Piacentini in lotta con i Pavesi, ma fu poi ricostruito. Verso la fine dello stesso secolo divenne dominio dei Beccaria, anzi una delle loro principali piazze strategiche. Nel 1412 il ramo di Pieve del Cairo dei Beccaria ne ricevette regolare infeudazione.

Nel 1591 questo ramo della casata si estinse con il conte Aureliano; egli lasciò in eredità il castello ai padri Barnabiti, che per lungo tempo furono i maggiori proprietari terrieri del comune. Il feudo invece fu incamerato, e venduto nel 1609 ai Salimbene, da cui passò ai Bellone (1665) e nel secolo successivo (1786) ai Martin[4], che lo tennero fino all'abolizione del feudalesimo nel 1797.

Ancora nel XVIII secolo esisteva un piccolo comune a est di Montù, cioè Sarizzola, che si trova vicino alla frazione Costa Montefedele. Esso (che probabilmente non apparteneva al feudo di Montù) fu aggregato all'attuale capoluogo prima della fine di quel secolo.

Il 9 aprile 1972,[5] durante la campagna elettorale per le elezioni politiche del 1972, Giuseppina Modena interruppe un comizio del deputato missino Franco Servello,[6] colpendolo col bastone da passeggio: per questo la donna venne tratta in arresto insieme ad altre otto persone (tra cui Rinaldo Nalli e Luigi Pastorelli, rispettivamente consiglieri comunali del PSI e del PCI) e processata, ma alla fine venne assolta nel 1976.[7] Dario Fo e Franca Rame dedicarono un monologo teatrale, Mamma Togni, a questo episodio.

Simboli[modifica | modifica wikitesto]

Lo stemma è stato concesso con regio decreto del 6 novembre 1884.[8]

«Troncato semipartito: al primo di rosso, al castello d'oro merlato alla ghibellina, fondato sopra un monte erboso al naturale; al secondo d'azzurro, a tre spighe di frumento, impugnate ed accollate da un grappolo d'uva, fogliato, il tutto al naturale; al terzo di Beccaria, che è d'oro, a tredici monticelli di rosso disposti 3, 4, 3, 2, 1. Ornamenti esteriori da Comune.»

Nella prima partizione è raffigurato il castello di Monteacuto; nella seconda sono ricordati l'attività vitivinicola e la coltivazione dei cereali; la terza riprende il blasone dei Beccaria, d'oro, ai tredici colli di rosso: 3, 4, 3, 2, 1, che rappresentano le tredici vittorie della famiglia o i tredici castelli posseduti nell'agro ticinese.

Il gonfalone, concesso con D.P.R. del 28 marzo 1989[8], è un drappo troncato di azzurro e di rosso.

Monumenti e luoghi di interesse[modifica | modifica wikitesto]

L'edificio è posto a 300 m s.l.m., su di un rilievo che domina il borgo, denominato significativamente Castellazzo, in posizione dominante negli ultimi rilievi delle colline della valle Versa.

Società[modifica | modifica wikitesto]

Evoluzione demografica[modifica | modifica wikitesto]

Abitanti censiti[9]

Amministrazione[modifica | modifica wikitesto]

Comunità montane[modifica | modifica wikitesto]

Fino al 2009 faceva parte della Comunità montana Oltrepò Pavese.

Galleria d'immagini[modifica | modifica wikitesto]

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Dato Istat - Popolazione residente al 31 dicembre 2021.
  2. ^ Classificazione sismica (XLS), su rischi.protezionecivile.gov.it.
  3. ^ Tabella dei gradi/giorno dei Comuni italiani raggruppati per Regione e Provincia (PDF), in Legge 26 agosto 1993, n. 412, allegato A, Agenzia nazionale per le nuove tecnologie, l'energia e lo sviluppo economico sostenibile, 1º marzo 2011, p. 151. URL consultato il 25 aprile 2012 (archiviato dall'url originale il 1º gennaio 2017).
  4. ^ I Martin di Torino, originari della Tarantasia furono nominati Conti di Montù Beccaria. Diedero diversi alti ufficiali all'esercito piemontese, e sono noti alla storia come Martin di Montù Beccaria o anche semplicemente Martin Montù (vedi stemma)
  5. ^ Cronologia 9 aprile 1972, su Fondazione Cipriani.
  6. ^ Servello e Mamma Togni, su ANPI Lombardia, 20 ottobre 2015.
  7. ^ Senza titolo, in La Provincia Pavese, 3 novembre 2015.
  8. ^ a b Montù Beccaria, su Archivio Centrale dello Stato.
  9. ^ Statistiche I.Stat ISTAT  URL consultato in data 28-12-2012.
    Nota bene: il dato del 2021 si riferisce al dato del censimento permanente al 31 dicembre di quell'anno. Fonte: Popolazione residente per territorio - serie storica, su esploradati.censimentopopolazione.istat.it.

Voci correlate[modifica | modifica wikitesto]

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