Pizzale
Pizzale comune | |
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Localizzazione | |
Stato | ![]() |
Regione | ![]() |
Provincia | ![]() |
Amministrazione | |
Sindaco | Gaetano De Angelis (lista civica) dal 22-09-2020 |
Territorio | |
Coordinate | 45°02′11.42″N 9°02′53.56″E / 45.036505°N 9.048212°E |
Altitudine | 78 m s.l.m. |
Superficie | 7,09 km² |
Abitanti | 692[1] (31-12-2021) |
Densità | 97,6 ab./km² |
Frazioni | Porana |
Comuni confinanti | Castelletto di Branduzzo, Lungavilla, Pancarana, Voghera |
Altre informazioni | |
Cod. postale | 27050 |
Prefisso | 0383 |
Fuso orario | UTC+1 |
Codice ISTAT | 018116 |
Cod. catastale | G720 |
Targa | PV |
Cl. sismica | zona 3 (sismicità bassa)[2] |
Cl. climatica | zona E, 2 619 GG[3] |
Nome abitanti | pizzalesi |
Cartografia | |
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Sito istituzionale | |
Pizzale (Al Pissà in dialetto oltrepadano) è un comune italiano di 692 abitanti della provincia di Pavia in Lombardia. Si trova nella pianura dell'Oltrepò Pavese, alla destra del torrente Staffora, poco a nord di Voghera.
Storia[modifica | modifica wikitesto]
La storia di Pizzale è strettamente legata a quella di Voghera. Fu sotto la signoria di una famiglia che prese dal luogo il nome Pizzale (de Pizzalibus); insieme a Voghera entrò a far parte del territorio pavese nel 1164, e appartenne alla podesteria e poi al feudo di Voghera, cui restò sempre unito nei successivi passaggi dai Beccaria ai Dal Verme e ai Dal Pozzo, fino al 1770 quando Voghera fu liberata dal regime feudale. Tuttavia fu l'unico paese del feudo di Voghera a mantenere l'autonomia comunale, mentre gli altri numerosi centri di tale feudo, già comuni prima del XVII secolo, venivano assorbiti dal capoluogo.
Porana[modifica | modifica wikitesto]
All'inizio del XIX secolo fu unito a Pizzale il territorio del soppresso comune di Porana. Questo centro ebbe una storia molto diversa dal suo attuale capoluogo: apparteneva alla pieve di Casteggio, nella diocesi di Piacenza (mentre Pizzale era nella pieve di Voghera, diocesi di Tortona), e fu un antichissimo possesso della Chiesa di Pavia cui sarebbe stato donato dal vescovo Crispino (la parrocchia è infatti dedicata a San Crispino). Come comune era noto già nel XIII secolo, ed era dotato di un castello, distrutto per ordine di Castellino Beccaria, signore di Voghera, durante le lotte con i Visconti (cui probabilmente Porana era rimasta fedele)[4].
Monumenti e luoghi di interesse[modifica | modifica wikitesto]
Società[modifica | modifica wikitesto]
Evoluzione demografica[modifica | modifica wikitesto]
Abitanti censiti[5]

Amministrazione[modifica | modifica wikitesto]
Galleria d'immagini[modifica | modifica wikitesto]
Note[modifica | modifica wikitesto]
- ^ Dato Istat - Popolazione residente al 31 dicembre 2021.
- ^ Classificazione sismica (XLS), su rischi.protezionecivile.gov.it.
- ^ Tabella dei gradi/giorno dei Comuni italiani raggruppati per Regione e Provincia (PDF), in Legge 26 agosto 1993, n. 412, allegato A, Agenzia nazionale per le nuove tecnologie, l'energia e lo sviluppo economico sostenibile, 1º marzo 2011, p. 151. URL consultato il 25 aprile 2012 (archiviato dall'url originale il 1º gennaio 2017).
- ^ comune.pizzale.pv.it, https://www.comune.pizzale.pv.it/it-it/vivere-il-comune/storia .
- ^ Statistiche I.Stat - ISTAT; URL consultato in data 28-12-2012.
Voci correlate[modifica | modifica wikitesto]
Altri progetti[modifica | modifica wikitesto]
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Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]
- Sito ufficiale, su comune.pizzale.pv.it.
- Pizzale, su sapere.it, De Agostini.