Villa Biscossi

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Villa Biscossi
comune
Villa Biscossi – Stemma
Villa Biscossi – Bandiera
Villa Biscossi – Veduta
Villa Biscossi – Veduta
Veduta
Localizzazione
StatoItalia Italia
Regione Lombardia
Provincia Pavia
Amministrazione
SindacoRino Viganò dal 26-5-2019
Territorio
Coordinate45°05′N 8°47′E / 45.083333°N 8.783333°E45.083333; 8.783333 (Villa Biscossi)
Altitudine90 m s.l.m.
Superficie4,88 km²
Abitanti61[1] (31-12-2021)
Densità12,5 ab./km²
Comuni confinantiGalliavola, Lomello, Mede, Pieve del Cairo
Altre informazioni
Cod. postale27035
Prefisso0384
Fuso orarioUTC+1
Codice ISTAT018178
Cod. catastaleL917
TargaPV
Cl. sismicazona 3 (sismicità bassa)[2]
Cl. climaticazona E, 2 619 GG[3]
Nome abitantivillabiscossesi
PatronoSanti Nazario e Celso
Giorno festivoultima domenica di luglio
Cartografia
Mappa di localizzazione: Italia
Villa Biscossi
Villa Biscossi
Villa Biscossi – Mappa
Villa Biscossi – Mappa
Posizione del comune di Villa Biscossi nella provincia di Pavia
Sito istituzionale

Villa Biscossi (La Vìla in dialetto lomellino[4]) è un comune italiano di 61 abitanti della provincia di Pavia in Lombardia. Si trova nella Lomellina meridionale, nella pianura alla destra dell'Agogna.

Storia[modifica | modifica wikitesto]

Nota fin dal XIII secolo come Villa Piperatorum, fece parte della contea di Mede, derivata dall'antica contea di Lomello. I Biscossi o Biscossa, che facevano parte della vasta consorteria dei Conti di Mede, ne furono signori particolari.

Monumenti e luoghi d'interesse[modifica | modifica wikitesto]

Palazzo Casale[modifica | modifica wikitesto]

La storia del Palazzo e del feudo affondano le loro radici nel XIII secolo, quando il territorio dell'attuale Villa Biscossi era noto come Villa Piperis o Piperatorum. Si trattava di un piccolo comune che prese il nome, come di consueto, dalla più numerosa famiglia proprietaria anticamente residente in questi luoghi, i Biscossi, che si insediarono nella zona verso la fine del XIII secolo. Il Palazzo oggi denominato Casale dagli ultimi proprietari , fu edificato nella seconda metà del XVIII secolo nel piazzale di fronte alla chiesa cinquecentesca, domina il centro abitato, con il suo elegante porticato a colonne di granito e la terrazza. Le grandi finestre del primo piano sembrano rifarsi alle costruzioni pavesi dell'architetto Giovanni Antonio Veneroni, attivo nel pavese nel XVIII secolo, al quale potrebbe ricondursi la realizzazione dell'intero edificio. Alle spalle del Palazzo un vasto giardino conserva numerose specie di piante e un piccolo lago, collegato ai canali di irrigazione dell'antica tenuta agricola. La proprietà del Palazzo passò dai Provera ai Pallestrini nei primi dell'Ottocento che ne completarono l'edificazione e decorazione e che vi ricevettero Vittorio Emanuele II e Cavour nel periodo delle guerre risorgimentali. Nel marzo 1885 nel palazzo si celebrarono le nozze tra Antonio Giuseppe Ernesto Nomis di Pollone ed Elisa Pallestrini. Il Palazzo pervenne poi ai Casale all'inizio del secolo successivo.

Mentre il piccolo comune di Villa Biscossi si mantenne vivo e vitale con le sue attività agricole ed artigianali collegate, il Palazzo subì un periodo di grande decadenza verso gli anni '30 del Novecento, a causa dell'abbandono da parte dei proprietari. Oggi il Palazzo Casale[5], dopo essere stato restaurato, è aperto al pubblico e messo a disposizione per cerimonie ed eventi privati.

Società[modifica | modifica wikitesto]

Evoluzione demografica[modifica | modifica wikitesto]

Abitanti censiti[6]

Infrastrutture e trasporti[modifica | modifica wikitesto]

Fra il 1884 e il 1933 la località era servita da una fermata della tranvia Mortara-Ottobiano-Pieve del Cairo.

Galleria d'immagini[modifica | modifica wikitesto]

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Dato Istat - Popolazione residente al 31 dicembre 2021.
  2. ^ Classificazione sismica (XLS), su rischi.protezionecivile.gov.it.
  3. ^ Tabella dei gradi/giorno dei Comuni italiani raggruppati per Regione e Provincia (PDF), in Legge 26 agosto 1993, n. 412, allegato A, Agenzia nazionale per le nuove tecnologie, l'energia e lo sviluppo economico sostenibile, 1º marzo 2011, p. 151. URL consultato il 25 aprile 2012 (archiviato dall'url originale il 1º gennaio 2017).
  4. ^ AA. VV., Dizionario di toponomastica. Storia e significato dei nomi geografici italiani, Torino, UTET, 2006, p. 827.
  5. ^ Palazzo Casale
  6. ^ Statistiche I.Stat - ISTAT;  URL consultato in data 28-12-2012.

Altri progetti[modifica | modifica wikitesto]

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

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