Associazione Sportiva Dilettantistica Licata Calcio
ASD Licata Calcio Calcio ![]() | |||
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Aquile Gialloblu | |||
Segni distintivi | |||
Uniformi di gara
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Colori sociali | ![]() | ||
Inno | Stu Licata unni va Lorenzo Alario | ||
Dati societari | |||
Città | Licata | ||
Nazione | ![]() | ||
Confederazione | UEFA | ||
Federazione | ![]() | ||
Campionato | Eccellenza | ||
Fondazione | 1931 | ||
Rifondazione | 2010 | ||
Rifondazione | 2014 | ||
Presidente | Danilo Scimonelli | ||
Allenatore | Giovanni Campanella | ||
Stadio | Dino Liotta (11.000 posti) | ||
Palmarès | |||
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L'Associazione Sportiva Dilettantistica Licata Calcio, meglio nota come Licata, è una società calcistica italiana con sede nel comune di Licata, in provincia di Agrigento.
Fondata nel 1931 come Licata Associazione Calcio, nel 1967 divenne Polisportiva Licata, mantenendo la denominazione fino al 1994, per poi riassumere l'originale ragione sociale.[1] Nel 2006 il sodalizio cambiò denominazione in ASD Licata 1931. Fallì nel 2014, allorquando una cordata di imprenditori locali acquisì il titolo dell'Accademia Empedoclina permettendo al calcio licatese di rinascere.[2][3] La corrente denominazione è stata assunta nel 2015.[4]
Il sodalizio visse il suo momento di massima popolarità alla fine degli anni ottanta, quando riuscì a disputare due campionati di Serie B, quello 1988-1989 e 1989-1990.
Indice
Storia[modifica | modifica wikitesto]
Il Licata nacque per iniziativa di alcuni studenti che avevano conosciuto il gioco del calcio grazie a marinai svedesi che imbarcavano lo zolfo estratto dalle miniere dell'agrigentino: a loro fu dedicata la scelta dei colori sociali, il giallo e il blu della bandiera della Svezia.
Dal 1946 (anno dell'esordio in un campionato ufficiale) i gialloblu parteciparono al campionato di Promozione Interregionale e successivamente furono diversi i campionati disputati, dove i licatesi sfiorarono la promozione in IV Serie. Dopo i campionati tra gli anni cinquanta e sessanta, vissuti nel massimo campionato regionale, il Licata tra gli anni sessanta e settanta si mosse tra le categorie minori della Regione Siciliana, raggiungendo la Serie D nel 1981 ove a partire da quell'anno iniziò per i siciliani un'ascesa che li portò prima a vincere dopo un anno il campionato di Serie D e nel 1985, a vincere anche la Serie C2, con in panchina un esordiente Zdeněk Zeman e con una squadra composta per intero da elementi del vivaio.
Nel 1988 con Aldo Cerantola come allenatore, vincendo il campionato di Serie C1, il Licata approdò per la prima volta in Serie B, attirando l'attenzione dei mass media. Durante la prima metà del campionato con Giuseppe Papadopulo come allenatore, la squadra navigò nei bassifondi della classifica (pur con un discreto inizio che la portò addirittura al secondo posto dopo 10 giornate, vincendo, tra l'altro, a Parma per 3-0). Poi, dopo l'esonero di Papadopulo, con il nuovo allenatore Francesco Scorsa ottenne il nono posto nel campionato di Serie B, ottenendo nel girone di ritorno gli stessi punti conquistati dal Genoa di Scoglio, vincitore del campionato. Nello stesso anno affrontò anche una trasferta sul campo neutro del Mario Rigamonti di Brescia per la Coppa Italia contro il Milan campione d'Italia.
L'anno dopo la bella "favola" del Licata (così era stata definita dai giornali) terminò con la retrocessione in Serie C1 al termine del campionato Serie B 1989-1990 dando il via a un declino che riportò il Licata nelle categorie inferiori. Nel 1992 ci fu la retrocessione a tavolino in Serie C2 per illecito sportivo; nel 1993 un secondo illecito sportivo costò 6 punti di penalizzazione alla squadra e la squalifica per 3 anni di un calciatore; nel 1994 i gialloblu piombarono in Eccellenza per la mancata iscrizione nel Campionato Nazionale Dilettanti.
Nella stagione 1994-95, con l'allenatore Loreno Cassia coadiuvato dal preparatore Enrico Bona, il Licata arrivò ai play-off, ma venne sconfitto dalla Sancataldese che a sua volta approdò nel Campionato Nazionale Dilettanti.
Dopo una retrocessione in Promozione, nella stagione 1997-98 i gialloblu vinsero il campionato e tornò in Eccellenza.
Nel 2005 il Licata sfiorò la Serie D, perdendo la doppia sfida finale contro il Brindisi, dei vari Vantaggiato e Francioso.
Nel 2006 la squadra vinse il campionato di Eccellenza Sicilia 2005-2006, ottenendo il ritorno in Serie D. Tuttavia, nella stagione successiva, il Licata tornò in Eccellenza dopo aver perso i play-out contro l'Acicatena, presentando inutilmente domanda per il ripescaggio.
Nella stagione in Eccellenza Sicilia 2007-2008 il Licata terminò il campionato al settimo posto perdendo alla fine il diritto di partecipare ai play-off per un solo punto, inoltre, la società cambiò sia presidente con l'arrivo di Giuseppe Deni che l'allenatore che era Capodicasa.
Nel campionato di Eccellenza Sicilia 2008-2009 i gialloblu hanno disputato i play-off per la promozione in Serie D arrivando in finale contro la Rossanese, dopo essersi imposti prima per 2-0 in casa, le aquile perdono in trasferta con lo stesso risultato. La partita finirà 3-2 a favore dei calabresi dopo i calci di rigore.
Nella stagione 2009-2010 la società si ritira dalla competizione. A fine campionato una cordata di imprenditori licatesi acquista il titolo del Campobello di Licata, riportando il calcio in città.[5] È da ricordare in questa stagione che la squadra quando venne acquistata aveva appena 4 punti alla 1ª giornata di ritorno, concludendo poi il campionato al Dino Liotta con la finalissima dei play-out contro lo Sporting Arenella Palermo, vincendola ai rigori per 5-3.
Nel campionato di Eccellenza Sicilia 2010-2011 il Licata conquista la promozione in Serie D con due giornate di anticipo battendo la Parmonval per 3-0 (reti di Vella, Petrolà e Butticè) davanti a un pubblico di oltre 6 500 persone.
L'anno successivo il Licata ha in rosa il capocannoniere Filippo Tiscione (23 reti segnate in campionato). Dopo la retrocessione in Eccellenza e una forte crisi, la società non presenta la domanda di iscrizione al successivo campionato entro i termini stabiliti e viene quindi radiata.[2] In agosto, agli albori della stagione 2014-2015, una cordata di imprenditori licatesi acquista il titolo dell'Accademia Empedoclina, società di Porto Empedocle militante nel campionato di Promozione, trasferendolo a Licata e mantenendo temporaneamente la vecchia denominazione.[3] Il nuovo presidente del sodalizio è Bruno Vecchio, affiancato dal vice Gaspare Spiteri.[6]
Nell'estate del 2015 l'Accademia Empodoclina cambia ufficialmente la propria denominazione in Associazione Sportiva Dilettantistica Licata Calcio.[4]
Nella stagione 2015-2016 la squadra conquista il secondo posto del campionato di promozione siciliana, arrivando alle spalle della Nissa. La società, l'anno successivo, viene ripescata in eccellenza riuscendo ad ottenere una salvezza tranquilla. Nella stagione sportiva 2017-2018 disputa il campionato di eccellenza siciliana, girone A. Nella stessa stagione batte in finale per 2-1 il Sant’Agata, vincendo la coppa Italia regionale.
Cronistoria[modifica | modifica wikitesto]
Cronistoria dell'Associazione Sportiva Dilettantistica Licata Calcio | |
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Diffusione nella cultura di massa[modifica | modifica wikitesto]
Il Licata Calcio viene citato nel film Mery per sempre del 1989, diretto da Marco Risi; uno dei protagonisti, soprannominato King Kong (Salvatore Termini) dai suoi coetani, durante una scena del film indossa la maglia celebrativa della storica promozione in Serie B, raggiunta dai gialloblu nella stagione 1988-1989.
Allenatori e presidenti[modifica | modifica wikitesto]
{{vedi categoria|Allenatori dell'A.S.D. Licata Calcio}
-Presidenti-
Calciatori[modifica | modifica wikitesto]
Palmarès[modifica | modifica wikitesto]
Competizioni Interregionali[modifica | modifica wikitesto]
Competizioni regionali[modifica | modifica wikitesto]
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Altri piazzamenti[modifica | modifica wikitesto]
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Statistiche e record[modifica | modifica wikitesto]
Partecipazione ai campionati[modifica | modifica wikitesto]
Livello | Categoria | Partecipazioni | Debutto | Ultima stagione | Totale |
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2º | Serie B | 2 | 1988-1989 | 1989-1990 | 2 |
3º | Serie C1 | 5 | 1985-1986 | 1991-1992 | 5 |
4º | Promozione | 1 | 1948-1949 | 6 | |
Serie C2 | 5 | 1982-1983 | 1993-1994 | ||
5º | Campionato Interregionale | 1 | 1981-1982 | 5 | |
Serie D | 4 | 2006-2007 | 2013-2014 |
Il Licata ha partecipato a 18 campionati delle leghe nazionali della FIGC. Ai termini delle NOIF in materia di tradizione sportiva cittadina, sono considerate professionistiche le 12 annate nei campionati di Serie B e di Serie C.
Statistiche individuali[modifica | modifica wikitesto]
Di seguito la lista dei recordman di presenze e reti.[senza fonte]
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Tifoseria[modifica | modifica wikitesto]
Il principale gruppo ultras della tifoseria gialloblù è Ultras Licata 1931, alcuni gruppi storici sono la Gioventù Sconvolta (GSL) nata nel 1992 e Avanguardia Gialloblù, invece altri gruppi sono Teste Fumate, Teste Matte, Senza Padroni, Ribelli Gialloblù, Kaos Klan, #92027 ed i Lupi di mare.
Gemellaggi e rivalità[modifica | modifica wikitesto]
Per quanto riguarda i gemellaggi la tifoseria licatese è storicamente legata con le tifoserie della Nissa e del Ragusa. Sono presenti anche dei rapporti di amicizia con la tifoseria del Palermo ed i biancoazzurri del Ribera . In ambito extraregionale vi sono buoni rapporti con la tifoseria del Foggia e della Reggina . Rapporti di rispetto coesistono con la tifoseria del Trapani. Le rivalità storiche e più sentite, invece, sono quelle con i tifosi dell'Akragas e del Canicattì, le cui squadre rappresentano i derby della Provincia di Agrigento, da molti anni disputati e resi oggetto di gran partecipazione da parte degli spettatori. Altre rivalità accese che vigono sono con i tifosi dell’Acireale, della Cavese, del Messina dell’Enna, della Sancataldese, del Mazara, del Siracusa e del Paternò e con il Catania ,con quest'ultima dato gli scontri remoti avvenuti quando le compagini militavano nelle stesse categorie.
Note[modifica | modifica wikitesto]
- ^ (EN) Sicilian Clubs in Serie B Rsssf.com
- ^ a b Eccellenza, un Girone A tutto da vivere. Il Comunicato Ufficiale, http://www.agrigentosport.com/, 8 agosto 2014. URL consultato il 20 giugno 2016.
- ^ a b L’Empedoclina cambia nome: Accademia Licata, http://www.agrigentosport.com/, 20 agosto 2014. URL consultato il 22 aprile 2016.
- ^ a b L’Accademia cambia nome: torna l’Asd Licata calcio, http://www.licatanet.it/, 20 giugno 2015. URL consultato il 22 aprile 2016.
- ^ Licata calcio, grandi progetti per il futuro: l’assessore e il vicesindaco incontrano la squadra, http://agrigentoweb.it/, 8 giugno 2010. URL consultato il 22 aprile 2016.
- ^ Accademia Licata: Bruno Vecchio il nuovo presidente, http://www.agrigentosport.com/, 21 agosto 2014. URL consultato il 22 aprile 2016.
- ^ Sull'Annuario FIGC del 1954-55 non risulta alcuna "Prima Categoria" ma soltanto la "Prima Divisione".
- ^ CAMBIO DI DENOMINAZIONE SOCIALE (PDF), http://www.figc.it/, 2004. URL consultato il 12 novembre 2016 (archiviato dall'url originale il 9 settembre 2016).
- ^ C.U. 8 - 26/08/05, calciodieccellenza.it/, 26 agosto 2005. URL consultato il 21 giugno 2016.
- ^ Ripescaggi, cambi di nome e gironi di Eccellenza e Promozione: ecco tutte le prime novità della stagione calcistica, http://agrigentoweb.it/, 5 agosto 2010. URL consultato il 29 novembre 2016.
- ^ Calcio le comunicazioni del Comitato provinciale Figc, http://ennapress.it/, 4 settembre 2015. URL consultato il 29 novembre 2016.
Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]
- Sito ufficiale, su licata1931.com.