Antonio Cassano
Antonio Cassano | |||||||||||||||||||||||||||||||
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Cassano con la maglia della nazionale italiana al campionato d'Europa 2012 | |||||||||||||||||||||||||||||||
Nazionalità | Italia | ||||||||||||||||||||||||||||||
Altezza | 175 cm | ||||||||||||||||||||||||||||||
Peso | 84 kg | ||||||||||||||||||||||||||||||
Calcio | |||||||||||||||||||||||||||||||
Ruolo | Attaccante | ||||||||||||||||||||||||||||||
Termine carriera | 13 ottobre 2018 - giocatore | ||||||||||||||||||||||||||||||
Carriera | |||||||||||||||||||||||||||||||
Squadre di club1 | |||||||||||||||||||||||||||||||
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Nazionale | |||||||||||||||||||||||||||||||
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Palmarès | |||||||||||||||||||||||||||||||
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1 I due numeri indicano le presenze e le reti segnate, per le sole partite di campionato. Il simbolo → indica un trasferimento in prestito. | |||||||||||||||||||||||||||||||
Antonio Cassano (Bari, 12 luglio 1982) è un ex calciatore italiano, di ruolo attaccante. Con la nazionale italiana è stato vicecampione d'Europa agli Europei 2012.
Cresciuto nel settore giovanile del Bari, dopo il suo ottimo debutto con la prima squadra del capoluogo pugliese viene accostato a Roberto Baggio.[1] Nel 2001, a 19 anni, si trasferisce alla Roma, con cui vince la Supercoppa italiana 2001 e disputa, nella stagione 2003-2004, l'annata più prolifica della propria carriera (in 39 presenze segna 18 gol, di cui 14 solo in campionato). Nel gennaio 2006 passa al Real Madrid, ma l'esperienza spagnola si rivela deludente: in una stagione e mezza segna appena 4 reti in 29 incontri, pur vincendo il campionato nel 2007 da comprimario.
Tornato in Italia, veste la maglia della Sampdoria: a Genova trascorre i suoi anni migliori, fornendo 42 assist e segnando 41 reti in 115 sfide tra campionato, Coppa Italia, Coppa UEFA/Europa League e Champions League. Alla Samp forma un'ottima coppia offensiva con l'attaccante Giampaolo Pazzini, tanto che i due sono paragonati ai gemelli del gol degli anni novanta, Roberto Mancini e Gianluca Vialli.[2] Al termine della stagione 2009-2010, Cassano e Pazzini contribuiscono in modo decisivo a riportare la Sampdoria in UEFA Champions League dopo diversi anni. Negli anni seguenti, Cassano vive momenti altalenanti, vestendo le maglie prima del Milan, dove vince lo scudetto 2011 e un'altra Supercoppa italiana, e poi dell'Inter, dimostrando sempre ottime qualità da assist-man. Dopo un biennio col Parma, dove si esprime a buoni livelli, chiude la carriera alla Sampdoria nel 2017 (escludendo la breve parentesi senza minuti giocati al Verona nel 2018).
Nel 2003 esordisce nella nazionale italiana, con la quale partecipa a tre Europei (2004, 2008 e 2012) e al Mondiale 2014. È il miglior marcatore dell'Italia al campionato europeo (3 gol complessivi, a pari merito con Mario Balotelli).[3]
Nel corso della sua carriera, Cassano ha avuto diversi soprannomi: Peter Pan da giovane,[1][4] Il Pibe di Bari Vecchia ai tempi della Roma,[4] il fenomeno di Bari Vecchia e Fantantonio con la maglia della Sampdoria.[1][4]
Biografia
Cassano è originario del quartiere di Bari Vecchia. Quand'è ancora giovane, il padre abbandona lui e sua madre.[1] Vivendo in una realtà complicata, Cassano da un certo momento in poi non va più a scuola, stringendo amicizie negli ambienti della malavita locale.[1]
Nel 2010 ha sposato, con matrimonio misto in quanto ateo,[5][6] la pallanuotista Carolina Marcialis;[7] la coppia ha due figli: Christopher, che è nato nel 2011 e che al 2021 gioca nell’Academy dell’Entella,[8][9] e Lionel, nato nel 2013.[10]
Nel 2008 ha pubblicato la sua autobiografia, Dico tutto, scritta con il giornalista e amico Pierluigi Pardo.
Caratteristiche tecniche
Attaccante forte fisicamente,[11] era capace di giocare in qualsiasi ruolo dell'attacco,[12] a partire dalla posizione di trequartista, fino ad arrivare a quella di ala sinistra, seconda punta e alla posizione di centravanti.[12] Cassano era dotato anche di un eccellente controllo di palla, anche in velocità e negli spazi stretti.[13]
Dotato di un'ottima tecnica individuale,[14] risultava essere molto abile nel dribbling[14] e nei calci piazzati.[14][15] Inoltre, era molto abile nel servire assist ai compagni[11][14] con precisi passaggi filtranti o con giocate dettate da pura fantasia.[16][17] Egli stesso ha infatti più volte affermato di preferire l'assist al gol.[18][19]
La sua carriera è stata fortemente limitata da comportamenti non sempre ineccepibili, divenuti noti come cassanate.[13][20]
Carriera
Club
Bari
Iniziò a tirare i primi calci a un pallone nella Pro Inter,[22] società giovanile della periferia barese,[23] nel quartiere Carbonara. Nel 1995, a 12 anni, fece un provino per il Casarano, chiamato dall'allora direttore sportivo dei pugliesi Pantaleo Corvino,[24] che però ebbe esito negativo. Dopo due provini con l'Inter e uno con il Parma tutti senza esito positivo, il giocatore fu notato proprio dagli osservatori del Bari e ben presto indossò la maglia della squadra Primavera della società pugliese.[23] L'allenatore della prima squadra, Eugenio Fascetti, notò il suo talento e decise di farlo esordire in Serie A l'11 dicembre 1999 a 17 anni, in un derby contro il Lecce, perso dal Bari per 1-0.[23]
Nella giornata di campionato seguente fu schierato titolare contro l'Inter e realizzò all'88'[25] la sua prima marcatura in Serie A, il gol decisivo del 2-1.[23][26][27]
Cassano chiuse la prima stagione al Bari con 21 presenze e 3 reti e in quella seguente disputò 27 partite segnando ancora 3 gol,[23] restando tra i giocatori più popolari per la tifoseria barese.[1]
Roma
Nell'estate del 2001, dopo una lunga trattativa con la Juventus e con l'acquisto ufficializzato già a marzo, a 19 anni Cassano passò alla Roma per un importo di 60 miliardi di lire[23] (50 miliardi in contanti più la comproprietà di Gaetano D'Agostino),[28][29] voluto fortemente da Sensi e da Capello, che lo aveva già notato insieme a Totti in una sfida tra la primavera del Bari e quella della Roma nell'autunno del 1999.[30]
Nella prima stagione in maglia giallorossa Cassano vinse la Supercoppa Italiana contro la Fiorentina ed esordì in UEFA Champions League l'11 settembre 2001 in occasione di Roma-Real Madrid, partita terminata 1-2 per la squadra spagnola; il primo gol nella massima competizione europea arrivò nella stagione successiva nello 0-1 tra Genk e Roma del 2 ottobre 2002.
Nella finale di ritorno della Coppa Italia 2002-2003 pareggiata (e complessivamente persa) contro il Milan, Cassano viene espulso per aver mandato a quel paese l’arbitro Roberto Rosetti, puntandogli il dito contro e dandogli del cornuto facendo il gesto con la mano. Nella stessa stagione è decisivo per il pareggio nel derby dell'8 marzo 2002 con un gol di testa allo scadere.
Nella sua terza stagione nella Roma esordì anche in Coppa UEFA il 15 ottobre 2003 nella gara Vardar-Roma terminata 1-1. In questa competizione riuscì a realizzare il suo primo gol il 6 novembre in occasione della vittoria per 1-0 contro l’Hajduk Spalato; in campionato, invece, l'8 febbraio del 2004 realizzò una doppietta nell'epocale vittoria per 4-0 sulla Juventus: rimane famosa l'esultanza dove si toglie la maglia e spacca con un calcione la bandierina del corner. Il 22 febbraio segna la sua prima e unica tripletta con la maglia giallorossa, nella vittoria per 6-0 sul Siena.
Cassano formò con Totti una coppia d’attacco formidabile, capaci di giocate pazzesche e di un’intesa incredibile: nella sola stagione 2003-2004, i due realizzarono complessivamente 34 reti e, dal 2001 al 2006, 146 marcature complessive.
«Cassano è il giocatore con il quale, calcisticamente parlando, mi sono trovato meglio nel corso della mia carriera forse perchè parlavamo la stessa lingua in campo. Il giocatore più forte con cui ho giocato, ci trovavamo sempre in campo forse anche perché eravamo molto amici anche fuori dal campo e quindi ci siamo conosciuti a fondo. In campo conoscevamo entrambi il nostro valore, Antonio nel corso della sua carriera ha sempre fatto vedere il talento che possedeva. Ricordo ancora il gol all’Inter quando vestiva la maglia del Bari»
Cassano ha vinto, a livello individuale nel suo periodo alla Roma, per due volte il premio di Migliore calciatore giovane dell'Associazione Italiana Calciatori, nel 2001 e nel 2003.
Il rapporto con la società giallorossa iniziò a logorarsi quando Cassano, in scadenza di contratto, rifiutò una prima proposta di rinnovo a 3,2 milioni di euro annui[32] e dopo l'addio di Capello, seguito da un'annata in cui la Roma cambierà 4 allenatori e dove Cassano litigherà con tutti tranne che con l'ormai traghettatore Bruno Conti.
Nel 2006 il regista Pippo Mezzapesa ha girato un cortometraggio dal titolo "Come a Cassano", ispirato alla carriera del giocatore barese.[33]
Con l'arrivo di Luciano Spalletti le cose non cambiano: già a luglio il nuovo allenatore gli toglie il grado di vicecapitano e lui gioca sempre meno, ingrassa, e finisce ai margini della squadra. Nella finestra invernale di mercato Spalletti, in sintonia con la società, decide di mandar via Antonio Cassano, che viene ceduto in prestito al Real Madrid.
Real Madrid
Il 4 gennaio 2006, dopo una lunga trattativa e continue voci di mercato che lo accostavano a Juventus[32] e Inter,[34] a 23 anni Cassano passò al Real Madrid per 5 milioni di euro.[35]
Subito gli fu accostato l'epiteto di "El Gordito"[36] ("Il Grassottello"), per i suoi chili di troppo[37] e per distinguerlo dal compagno di squadra Ronaldo, soprannominato "El Gordo" ("Il Grasso").[38] Dai primi giorni a Madrid, avendo giocato pochissimo nella prima parte della stagione a Roma, Cassano dovette intraprendere una durissima serie di allenamenti e una dieta ferrea, per riportare all'allenatore madridista López Caro il giocatore in una forma più accettabile.[23] In Spagna, a causa dell'eccessivo peso corporeo e degli atteggiamenti irriverenti, è stato parodiato con successo da un popolare comico televisivo,[36] Carlos Latre.[39]
Esordì con la maglia del Real Madrid il 18 gennaio 2006 in un incontro di Coppa del Re contro il Betis, entrando intorno al ventesimo minuto della ripresa e segnando il gol della vittoria dopo appena tre minuti dal suo ingresso.[40][41] Da lì in poi, però, l'allenatore del Real Madrid gli preferì spesso altri giocatori,[23] sicché Cassano scese in campo in altre 16 partite di cui solo 4 da titolare (3 in campionato e una in coppa del Re).
Durante l'estate del 2006, con l'arrivo del suo ex allenatore della Roma Fabio Capello, Cassano migliorò la sua forma fisica e mostrò buone prestazioni, tanto da riguadagnare un posto nella Nazionale guidata, dopo il trionfo mondiale, da Donadoni (che sostituì il tecnico toscano Marcello Lippi), che preparava la qualificazione a Euro 2008.[23] Tuttavia ulteriori screzi con Capello portarono Cassano a essere messo fuori rosa dal Real Madrid già alla fine del mese di ottobre del 2006,[42] salvo poi essere reintegrato nel febbraio del 2007.[43]
Con il Real Madrid Cassano ha vinto la Liga 2006-2007, nella quale ha disputato 7 partite segnando un gol.[23]
Sampdoria
Il 13 agosto 2007 a 25 anni, Cassano venne ceduto alla Sampdoria in prestito gratuito con diritto di riscatto[44] fissato a 5,5 milioni di euro;[45][46] la Sampdoria pagò 1,2 milioni di stipendio al calciatore, mentre i restanti 3 milioni furono versati dal Real Madrid.[47][48]
Scelta la maglia numero 99, esordì con la Sampdoria il 23 settembre seguente, nel derby contro il Genoa (finito 0-0).[49] La domenica successiva, nella partita casalinga contro l'Atalanta, Cassano siglò, a pochi minuti dal suo ingresso in campo nel secondo tempo, il suo primo gol con la nuova squadra che fissò il risultato finale sul 3-0.[50] Alla fine della stagione i gol furono 9 in 22 presenze, oltre a diversi assist per i compagni.
Il 29 maggio 2008 la Sampdoria raggiunse l'accordo con il Real Madrid per l'acquisto definitivo di Cassano, che firmò un contratto con il club ligure fino al 2013,[51] con un ingaggio da circa 2,8 milioni di euro a stagione. Per il cartellino del calciatore la Sampdoria non pagò nulla, obbligandosi però a versare al Real Madrid 7 milioni di euro in caso di cessione del giocatore nell'estate 2008 o 5 nel caso di cessione nei tre anni successivi.[52][53]
La stagione 2008-2009 vide la Sampdoria raggiungere la finale di Coppa Italia, persa contro la Lazio ai rigori dopo l'1-1 dei tempi regolamentari. Cassano sbagliò il primo tiro dal dischetto della serie.[54] In campionato realizzò 12 gol e la Sampdoria si classificò tredicesima.
Nella stagione 2009-2010, il 24 marzo 2010, Cassano tornò a giocare a Bari dopo nove anni, allo stadio San Nicola, segnando un gol dopo il quale decise di non esultare per rispetto della sua ex squadra[55] e per questo fu applaudito dalla tifoseria avversaria.[56] Ha concluso la stagione con 11 reti totali realizzate, di cui 9 in campionato e 2 in Coppa Italia. La Sampdoria si è classificata al quarto posto, potendo così giocare i preliminari, poi persi contro il Werder Brema,[57] della UEFA Champions League 2010-2011.
Durante la stagione 2010-2011, il 29 ottobre 2010, è stato messo fuori rosa per "comportamento gravemente offensivo e irrispettoso" tenuto tre giorni prima nei confronti del presidente Riccardo Garrone,[58][59] che ha deciso di appellarsi al collegio arbitrale per poter sanzionare di conseguenza il giocatore, dicendo di non volere più Cassano alla Sampdoria.[60] Il tribunale il 16 dicembre 2010 ha deciso, benché ve ne fossero gli estremi, di non disporre la risoluzione contrattuale tra la Sampdoria e Cassano, poiché si era trattato di un singolo episodio,[61] ma ha imposto nei confronti di Cassano la sospensione dagli allenamenti e dello stipendio dal 29 ottobre 2010 al 31 gennaio 2011 e una decurtazione dell'ingaggio pari al 50% a partire dal 1º febbraio 2011 fino al 30 giugno 2013, data della scadenza del contratto con la società genovese.[62]
Milan
Il 27 dicembre 2010, con il permesso della Sampdoria, si è aggregato al Milan per partecipare al ritiro invernale della squadra a Dubai, in attesa che la società milanese lo potesse tesserare alla riapertura del calciomercato.[63] Il 3 gennaio 2011, primo giorno utile per il calciomercato invernale 2011, è stato depositato negli uffici della Lega Serie A il contratto firmato da Cassano con il Milan.[64][65] La Sampdoria, lo stesso Cassano e il Milan hanno deciso di dividere in tre parti uguali i 5 milioni di euro da dare al Real Madrid,[66] cifra stabilita al momento della cessione di Cassano alla Sampdoria.[67] Il giocatore, che ha scelto come quando era alla Sampdoria la maglia numero 99, non ha potuto giocare la Champions League 2010-2011 con il Milan, poiché aveva già preso parte alla stessa con la Sampdoria nei preliminari.[68][69]
Il 6 gennaio seguente ha esordito con la maglia del Milan nella partita esterna vinta 1-0 contro il Cagliari, effettuando l'assist per il gol-partita del compagno Rodney Strasser.[70][71] Ha segnato il primo gol col Milan il 12 febbraio 2011 a San Siro contro il Parma su assist di Gennaro Gattuso al 17º minuto di gioco.[72] Il 2 aprile segna su rigore il gol valido per il 3-0 nel derby milanese contro l'Inter. Il 7 maggio successivo ha vinto lo scudetto con i rossoneri a due giornate dal termine del campionato grazie allo 0-0 contro la Roma.[73]
Il 6 agosto 2011 ha vinto, senza scendere in campo, la Supercoppa italiana con il Milan battendo l'Inter a Pechino per 2-1.[74]
Il 29 ottobre seguente, al ritorno dalla trasferta del Milan a Roma, Cassano ha accusato un malore all'Aeroporto di Milano-Malpensa ed è stato ricoverato al Policlinico di Milano,[75] dove gli è stata diagnosticata una sofferenza cerebrale su base ischemica causata dalla presenza di un difetto interatriale.[76] È stato operato per chiudere il forame ovale pervio nella mattinata del successivo 4 novembre presso l'Unità di Cardiologia del Policlinico di Milano.[77] Il 3 aprile del 2012, a cinque mesi dall'operazione, Cassano ha riottenuto l'idoneità medico sportiva, potendo così tornare ad allenarsi regolarmente con i compagni di squadra e a giocare.[78] È tornato a giocare il 7 aprile seguente entrando al 39º minuto del secondo tempo di Milan-Fiorentina, partita terminata sul punteggio di 1-2.[79] Il 29 aprile 2012, dopo poco meno di 6 mesi dall'intervento al cuore[80] e a distanza di 206 giorni dall'ultima marcatura realizzata,[81] è tornato al gol nella partita di campionato vinta per 4-1 in casa del Siena, in cui Cassano ha segnato la prima rete e ha fornito due assist per la doppietta di Zlatan Ibrahimović.[82]
Inter
Il 22 agosto 2012 viene ufficializzato il suo trasferimento all'Inter, nell'ambito dell'operazione che ha portato Giampaolo Pazzini, suo ex compagno di squadra alla Sampdoria, al Milan, con un conguaglio di 7,5 milioni a favore dei nerazzurri.[83][84] Il giocatore firma un contratto biennale fino al 30 giugno 2014 da 3 milioni di euro a stagione,[85] più bonus.[86]
Debutta da titolare in Pescara-Inter 0-3 fornendo l'assist a Diego Milito per il secondo gol.[87] Segna il primo gol in nerazzurro alla seconda giornata di Serie A contro la Roma a San Siro il 2 settembre 2012, partita persa per 3-1.[88]
Conclude la sua prima e unica stagione da interista con 39 presenze collezionate, 15 assist e 9 gol segnati complessivamente.
Parma
Il 3 luglio 2013 si trasferisce al Parma a titolo definitivo, firmando un contratto di durata triennale.[89] Nell'ambito della stessa trattativa Ishak Belfodil passa all'Inter in compartecipazione.[90] Segna il suo primo gol con la nuova maglia al debutto nel 4-0 al Lecce in Coppa Italia.[91] Il 23 novembre, contro il Napoli, segna la sua 100ª marcatura nella prima divisione italiana. Il 30 novembre segna il suo 100º gol in Serie A nel pareggio casalingo contro il Bologna (1-1).[92] In tutta la stagione Cassano mette a segno 12 gol e 7 assist in campionato contribuendo in maniera significativa al sesto posto del Parma.[93]
Il 23 gennaio 2015 viene rivelato che Cassano avrebbe chiesto la messa in mora del Parma per il mancato pagamento degli stipendi arretrati; tuttavia la società smentisce con un comunicato, parlando di semplice invito di pagamento.[94] Viene convocato per la gara contro il Cesena del 25 gennaio[95] persa 1-2 dopo essere subentrato a Francesco Lodi a inizio ripresa e a fine partita la squadra, ultima in classifica e indebitata nonostante la nuova proprietà, viene contestata sotto la curva e Cassano ha un duro confronto in campo con un ultras. Il giorno dopo risolve anticipatamente il suo contratto con il Parma.[96][97] La stessa sera in collegamento con la trasmissione televisiva Tiki Taka, in onda su Italia 1, spiega di aver deciso di lasciare il club per lo stipendio non pagato da luglio 2014, per la scarsa chiarezza dimostrata dalla vecchia proprietà nei riguardi di tutti i giocatori e per l'inconcludenza della nuova proprietà.
Nel suo anno e mezzo al Parma ha collezionato complessivamente 56 presenze, 18 gol e 9 assist.
Ritorno alla Sampdoria
Il 9 agosto 2015 la Sampdoria ufficializza il ritorno di Cassano in blucerchiato dopo 4 anni e mezzo.[98] Firma un contratto biennale da 680 000 euro più bonus.[99] Il suo arrivo comporta da subito un forte aumento degli abbonamenti e il crescente entusiasmo dei tifosi blucerchiati.[100] Debutta in campionato il 23 agosto giocando gli ultimi 15 minuti di Sampdoria-Carpi (5-2). Il 10 gennaio 2016 torna al gol in blucerchiato nella sconfitta interna per 1-2, subita ad opera della Juventus.[101] Termina la stagione con 24 presenze e 2 gol in campionato.
Il 5 luglio 2016 il presidente dei blucerchiati, Massimo Ferrero, afferma che Cassano non rientra più nei piani tecnici della Sampdoria[102] ed il giorno dopo gli propone il ruolo di dirigente della squadra, ma Cassano rifiuta l'offerta.[103] A inizio agosto avviene la rottura definitiva con il presidente blucerchiato,[104] che decide di metterlo fuori squadra e sul mercato. Il giocatore rifiuta tutte le offerte propostegli [105] e, ottenuto il permesso di allenarsi con la formazione Primavera,[106] resta nei ranghi della società genovese fino al 25 gennaio 2017, giorno in cui il contratto viene consensualmente risolto.[107]
La parentesi Verona e il ritiro
Il 10 luglio seguente si accorda con il Verona.[108] Nei giorni seguenti, tuttavia, manifesta la volontà di lasciare il club; dopo essere inizialmente tornato sui propri passi,[109] il 27 luglio risolve consensualmente il contratto con la società scaligera.[110]
Il 6 ottobre 2018 la Virtus Entella, club di Serie C, comunica di aver accolto la richiesta di Cassano di potersi allenare allo stadio comunale di Chiavari a partire dall'8 ottobre senza alcun vincolo contrattuale;[111][112][113] il barese era già stato vicino alla firma con il club di Antonio Gozzi nel febbraio 2017 dopo la risoluzione con la Sampdoria ma all'ultimo aveva avuto un ripensamento poiché non convinto di scendere in Serie B.[114] L'8 ottobre 2018 torna, quindi, ad allenarsi, ma dopo soli 5 giorni annuncia ufficialmente in una lettera il suo congedo al calcio giocato,[115] a 2 anni e 5 mesi di distanza dall'ultima partita ufficiale disputata.
Nazionale
Nazionali giovanili
Nel 2000 esordisce con la nazionale italiana Under-21 contro il Messico e nella successiva gara contro l'Ungheria, valida per le qualificazioni all'Europeo Under-21 2002; mette a segno le prime reti con gli Azzurrini segnando una doppietta nel 3-0 finale.[116] Dopo l'arrivo di Claudio Gentile al posto di Marco Tardelli come selezionatore dell'Under-21 Cassano trova poco spazio per i rapporti conflittuali con il nuovo allenatore,[117][118] disputando solo 4 partite. Anche per questo Cassano non viene inserito da Gentile nei convocati per la fase finale dell'Europeo Under-21 2002.[119] In totale tra il 2000 e il 2002 il giocatore barese gioca 9 gare e segna 3 reti in Under-21.
Nazionale maggiore
Cassano ha esordito nella nazionale maggiore il 12 novembre 2003, a 21 anni, nella partita amichevole Polonia-Italia (3-1), segnando un gol al suo debutto.[120] Il CT Giovanni Trapattoni, che lo aveva fatto esordire, lo convoca per l'Europeo 2004, dove Cassano risultò il miglior giocatore della spedizione italiana,[121] segnando 2 gol nelle 3 partite del primo turno.[122]
Con il CT Marcello Lippi viene convocato solo in due occasioni e non prende parte al Mondiale 2006, vinto dalla Nazionale italiana.[23]
Sempre nel 2006, dopo più di un anno di assenza, Cassano ritorna in Nazionale con il nuovo CT Roberto Donadoni, che lo impiega nelle prime due partite delle qualificazioni europee.[123] Dopo queste gare Cassano non viene più convocato, anche per via della sua negativa stagione 2006-2007 al Real Madrid, in cui gioca poco.
Autore di una buona stagione al suo ritorno in Italia con la Sampdoria, Donadoni lo inserisce nella lista dei convocati per l'Europeo 2008.[124] Fa quindi il suo ritorno in Nazionale il 30 maggio 2008 a Firenze, entrando nel secondo tempo di Italia-Belgio (3-1), l'ultima amichevole prima della competizione. Viene impiegato in tutte le partite disputate dalla nazionale durante l'Europeo, collezionando quindi 4 presenze. Sia contro i Paesi Bassi sia contro la Romania entra nel secondo tempo, mentre contro la Francia fu titolare e contribuisce alla vittoria italiana per 2-0. Nei quarti di finale contro la Spagna esce al 79º minuto per fare spazio ad Antonio Di Natale.
Nel biennio dal 2008 al 2010 il tecnico Lippi, ritornato alla guida della nazionale, non lo convoca mai.
Cassano torna in nazionale con il neo CT Cesare Prandelli, che il 10 agosto 2010 lo impiega come titolare nella partita amichevole Italia-Costa d'Avorio (0-1) disputata a Londra.[125]
Il 10 agosto 2011 ha indossato per la prima volta la fascia di capitano in occasione dell'incontro amichevole contro la Spagna (vinto per 2-1), disputato nella sua Bari.[126][127] Con 6 gol segnati è stato il capocannoniere del Girone C di qualificazione all'Europeo 2012,[128] vinto dall'Italia con 26 punti.[129]
Dopo l'avvenuto recupero dai problemi cardiaci,[78] è stato convocato per l'Europeo 2012, dove ha vestito la maglia numero 10.[130] Nella terza giornata del girone eliminatorio è andato a segno nella vittoria per 2-0 ai danni dell'Irlanda conseguendo il premio come Migliore in campo,[131] risultato che ha consentito agli Azzurri di raggiungere i quarti di finale come seconda nel girone, dietro alla Spagna.[132] Durante la semifinale contro la Germania terminata sul punteggio di 2-1, Cassano ha fornito l'assist per il gol di testa di Balotelli valido per il momentaneo 1-0 in favore dell'Italia.[133] Nel corso della manifestazione, chiusa dall'Italia al secondo posto dopo la sconfitta per 4-0 in finale contro la Spagna,[134] Cassano ha disputato da titolare tutte le 6 partite degli Azzurri, venendo però sempre sostituito.
A seguito del suo ottimo rendimento con il Parma nella stagione 2013-2014, viene inserito nella lista di 30 calciatori pre-convocati in vista del Mondiale 2014.[135] Il 31 maggio 2014 subentra nel secondo tempo a Ciro Immobile nell'amichevole pareggiata 0-0 contro l'Irlanda, tornando a vestire la maglia azzurra a quasi due anni di distanza dalla finale dell'Europeo persa contro la Spagna.[136] Il 1º giugno viene confermato nella lista definitiva dei 23 convocati per il Mondiale in Brasile.[137] Durante la manifestazione iridata, dopo aver saltato la prima gara contro l'Inghilterra (vinta 2-1 dagli Azzurri), scende in campo nel secondo tempo sia con la Costa Rica che con l'Uruguay. Tuttavia non riesce a incidere, anche per via del poco tempo a disposizione, e l'Italia viene eliminata al primo turno.
Successivamente non viene più convocato in nazionale chiudendo la sua carriera in azzurro con 39 presenze e 10 gol.[138][139]
Dopo il ritiro
È stato ospite fisso del programma Tiki Taka - Il calcio è il nostro gioco da agosto a dicembre 2019. Sempre a dicembre 2019 si è diplomato come direttore sportivo.[140]
Durante la quarantena del 2020, Cassano, Vieri, Adani e Ventola hanno creato la Bobo TV, che viene trasmessa su Twitch ancora oggi e dove parlano di attualità (calcistica) anche con la presenza di ospiti speciali.
Cassano è anche apparso nella serie Sky di Francesco Totti, Speravo de morì prima, interpretato da Gabriel Montesi; il barese si è dimostrato molto insoddisfatto della sua interpretazione, criticando l'imitazione del dialetto barese da parte dell'attore romano e la non veridicita degli eventi narrati, esprimendosi sempre con il suo tono senza filtri alla Bobo TV.
Le “cassanate”
Cassano non si è contraddistinto solamente per le sue capacità tecniche e sportive, ma talvolta anche per il suo comportamento al di fuori delle regole, estroverso sino ad arrivare agli eccessi e all'indisciplina, nonché per il carattere a volte particolarmente esuberante.[141] Tali atteggiamenti sono stati definiti «cassanate», termine coniato da Fabio Capello (che allenò Cassano a Roma ed a Madrid) e poi entrato nel gergo comune del giornalismo sportivo.[1][142][143][144]
Una delle prime avvenne nel 2001, quando il tecnico Claudio Gentile lo lasciò in panchina per tutta la durata dell'incontro Under-21 Italia-Romania: il giorno successivo Cassano abbandonò il ritiro della squadra.[143] Trasferitosi alla Roma, si rese protagonista di una serie di insulti all'arbitro Roberto Rosetti, a cui rivolse anche il gesto delle corna, dopo l'espulsione ricevuta nel corso della finale di Coppa Italia 2002-2003.[117][145]
Nel 2006, al Real Madrid, fu inquadrato da un'emittente televisiva spagnola durante una sua imitazione, a mo' di presa in giro, del proprio allenatore Capello, che da quel giorno smise di farlo giocare con continuità.[143] Nel 2008, dopo essere stato espulso per proteste dall'arbitro Nicola Pierpaoli all'87º minuto della partita Sampdoria-Torino, Cassano rivolse minacce allo stesso arbitro, a cui lanciò contro anche la propria maglietta di gioco.[143][146] Questo episodio gli costò 5 giornate di squalifica con diffida e una multa di 15.000 euro.[147] Durante la stagione successiva litigò con il proprio allenatore Luigi Delneri, che lo escluse dalla rosa per sei partite.[148] Nel 2010 ebbe un acceso diverbio con il presidente della Sampdoria Riccardo Garrone, che insultò pesantemente;[143] ciò gli costò l'essere messo fuori rosa ed il dimezzamento dello stipendio.[62] Per la gravità dell'accaduto, lo stesso Garrone dichiarò che il giocatore non avrebbe più indossato la maglia della Sampdoria;[149] Cassano venne ceduto dopo poco tempo al Milan.
Nel luglio 2012 è stato sanzionato dalla UEFA con una multa di 15.000 euro, per aver rilasciato "dichiarazioni discriminatorie alla stampa" (in violazione dell'articolo 11 bis del Regolamento disciplinare UEFA)[150] nei confronti di eventuali giocatori omosessuali presenti in rosa.[143]
Nel marzo 2013 ebbe un violento litigio con l'allenatore dell'Inter Andrea Stramaccioni, a causa del quale viene messo fuori rosa e riceve una multa da 40.000 euro[151]. L'8 maggio 2016, alla fine del derby di Genova perso per 3 a 0, ebbe una discussione con l'avvocato Antonio Romei, braccio destro del presidente blucerchiato Massimo Ferrero, che portò all'invio da parte della società di una lettera di licenziamento che viene però poco dopo stracciata da parte della stessa.[152]
Nell'estate dello stesso anno la Samp propose a Cassano la risoluzione anticipata del rapporto di lavoro, ma il giocatore si oppose, dichiarando di voler restare a Genova, anche fuori rosa, piuttosto che trasferirsi in altri club.[153] Le parti concludono la vicenda con una successiva risoluzione consensuale del contratto.[154] Nel 2017, il giocatore, mentre era in ritiro con il Verona, annunciò improvvisamente l'intenzione di volere lasciare l'attività, salvo tornare sui suoi passi a poche ore di distanza.[151] Dieci giorni dopo, Cassano rescisse comunque il contratto che lo legava alla società veneta.[155]
Vicende giudiziarie
Nel giugno 2015 viene indagato per evasione fiscale per non aver dichiarato al fisco una parte di stipendio percepito al Real Madrid nel 2006 pari a 3 milioni di euro sugli 8 totali.[156]
Statistiche
Presenze e reti nei club
Stagione | Squadra | Campionato | Coppe nazionali | Coppe continentali | Altre coppe | Totale | |||||||||
---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
Comp | Pres | Reti | Comp | Pres | Reti | Comp | Pres | Reti | Comp | Pres | Reti | Pres | Reti | ||
1998-1999 | Bari | A | 0 | 0 | CI | 0 | 0 | - | - | - | - | - | - | 0 | 0 |
1999-2000 | A | 21 | 3 | CI | 0 | 0 | - | - | - | - | - | - | 21 | 3 | |
2000-2001 | A | 27 | 3 | CI | 2 | 0 | - | - | - | - | - | - | 29 | 3 | |
Totale Bari | 48 | 6 | 2 | 0 | - | - | - | - | 50 | 6 | |||||
2001-2002 | Roma | A | 22 | 5 | CI | 3 | 1 | UCL | 5 | 0 | SI | 0 | 0 | 30 | 6 |
2002-2003 | A | 27 | 9 | CI | 5 | 1 | UCL | 11 | 4 | - | - | - | 43 | 14 | |
2003-2004 | A | 33 | 14 | CI | 0 | 0 | CU | 6 | 4 | - | - | - | 39 | 18 | |
2004-2005 | A | 31 | 9 | CI | 8 | 1 | UCL | 3 | 1 | - | - | - | 42 | 11 | |
2005-gen. 2006 | A | 5 | 2 | CI | 0 | 0 | CU | 2 | 1 | - | - | - | 7 | 3 | |
Totale Roma | 118 | 39 | 16 | 3 | 27 | 10 | 0 | 0 | 161 | 52 | |||||
gen.-giu. 2006 | Real Madrid | PD | 12 | 1 | CR | 4 | 1 | UCL | 1 | 0 | - | - | - | 17 | 2 |
2006-2007 | PD | 7 | 1 | CR | 1 | 1 | UCL | 4 | 0 | - | - | - | 12 | 2 | |
Totale Real Madrid | 19 | 2 | 5 | 2 | 5 | 0 | - | - | 29 | 4 | |||||
2007-2008 | Sampdoria | A | 22 | 10 | CI | 2 | 0 | CU | 1 | 0 | - | - | - | 25 | 10 |
2008-2009 | A | 35 | 12 | CI | 4 | 1 | CU | 6 | 2 | - | - | - | 45 | 15 | |
2009-2010 | A | 32 | 9 | CI | 1 | 2 | - | - | - | - | - | - | 33 | 11 | |
2010-gen. 2011 | A | 7 | 4 | CI | 0 | 0 | UCL+UEL | 2[157]+3 | 1[157]+0 | - | - | - | 12 | 5 | |
gen.-giu. 2011 | Milan | A | 17 | 4 | CI | 4 | 0 | UCL | - | - | - | - | - | 21 | 4 |
2011-2012 | A | 16 | 3 | CI | 0 | 0 | UCL | 3 | 1 | SI | 0 | 0 | 19 | 4 | |
Totale Milan | 33 | 7 | 4 | 0 | 3 | 1 | 0 | 0 | 40 | 8 | |||||
2012-2013 | Inter | A | 28 | 7 | CI | 2 | 1 | UEL | 9[158] | 1 | - | - | - | 39 | 9 |
2013-2014 | Parma | A | 34 | 12 | CI | 2 | 1 | - | - | - | - | - | - | 36 | 13 |
2014-gen. 2015 | A | 19 | 5 | CI | 1 | 0 | - | - | - | - | - | - | 20 | 5 | |
Totale Parma | 53 | 17 | 3 | 1 | - | - | - | - | 56 | 18 | |||||
2015-2016 | Sampdoria | A | 24 | 2 | CI | 1 | 0 | UEL | - | - | - | - | - | 25 | 2 |
2016-gen. 2017 | A | 0 | 0 | CI | 0 | 0 | - | - | - | - | - | - | 0 | 0 | |
lug. 2017 | Hellas Verona | A | - | - | CI | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - |
Totale Sampdoria | 120 | 37 | 8 | 3 | 12 | 3 | - | - | 140 | 43 | |||||
Totale carriera | 419 | 115 | 40 | 10 | 56 | 15 | 0 | 0 | 515 | 140 |
Cronologia presenze e reti in nazionale
Record
- Con 3 gol al campionato europeo, è il miglior realizzatore della nazionale italiana (a pari merito con Mario Balotelli).
Palmarès
Club
- Real Madrid: 2006-2007
- Milan: 2010-2011
Individuale
Opere
- Pierluigi Pardo e Antonio Cassano, Dico tutto, Rizzoli, 2008, ISBN 88-17-04009-6.
- Pierluigi Pardo e Antonio Cassano, Le mattine non servono a niente, Rizzoli, 2009, ISBN 88-17-03934-9.
Note
- ^ a b c d e f g (EN) Paolo Bandini, Sampdoria's Peter Pan refuses to grow up, in The Guardian, 18 dicembre 2007. URL consultato il 7 marzo 2016 (archiviato il 7 luglio 2018).
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- ^ a b c Angelo Alfonso Centrone, Cassano, da Peter Pan a Cappellaio matto Pellegatti sdogana il nuovo soprannome, in Corriere del Mezzogiorno, 7 gennaio 2011.
- ^ A differenza dalla moglie, Cassano, anche se è battezzato e ha fatto la prima comunione, non ha mai praticato la fede religiosa. Nella sua autobiografia dichiara: «Io non sono credente ma anche se non credo in Dio rispetto chi ci crede. In chiesa non ci sono mai andato, ma ho portato a lungo al collo un'immagine di padre Pio. Non penso che ci sia contraddizione», cfr. Erika Dellacasa, «Mi sposo in chiesa da ateo.» A Cassano il sì del vescovo, in Corriere della Sera, 20 giugno 2010, p. 27. URL consultato l'8 gennaio 2011 (archiviato dall'url originale il 1º gennaio 2016).
- ^ Cassano e Carolina. Nozze blindate a Portofino, su repubblica.it, 19 giugno 2010. URL consultato l'8 gennaio 2011.
- ^ Andrea Ramazzotti, Cassano si è sposato, su corrieredellosport.it, 19 giugno 2010. URL consultato l'8 gennaio 2011 (archiviato dall'url originale il 29 febbraio 2012).
- ^ Cassano è diventato papà. È nato Christopher, su gazzetta.it, 14 aprile 2011. URL consultato il 14 aprile 2011.
- ^ Cassano: "Mio figlio Christopher gioca nell'Academy dell'Entella, ha un gran presidente", su tuttoentella.com.
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- ^ Verona, Cassano: "un momento di debolezza, io continuo", su video.gazzetta.it, 18 luglio 2017.
- ^ Ufficiale: risoluzione consensuale per Antonio Cassano, su hellasverona.it, 27 luglio 2017 (archiviato dall'url originale il 29 luglio 2017).
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Bibliografia
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- Paolo Berizzi e Dario Cresto-Dina, Il mio piede destro, Baldini Castoldi Dalai, 2005, ISBN 88-17-03934-9.
Altri progetti
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Collegamenti esterni
- Antonio Cassano, su UEFA.com, UEFA.
- Antonio Cassano, su LegaSerieA.it, Lega Nazionale Professionisti Serie A.
- Antonio Cassano, su tuttocalciatori.net, TuttoCalciatori.net.
- (EN) Antonio Cassano, su national-football-teams.com, National Football Teams.
- (DE, EN, IT) Antonio Cassano, su Transfermarkt, Transfermarkt GmbH & Co. KG.
- Antonio Cassano, su it.soccerway.com, Perform Group.
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- (EN) Antonio Cassano, su soccerbase.com, Racing Post.
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- (EN, ES, CA) Antonio Cassano, su BDFutbol.com.
- (EN, RU) Antonio Cassano, su eu-football.info.
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- (ES) Antonio Cassano, su AS.com.
- (EN) Antonio Cassano, su IMDb, IMDb.com.
- Convocazioni e presenze in Nazionale di Antonio Cassano, su FIGC.it, FIGC.
- Sfide: episodio 12x10, Antonio Cassano, Rai 3, 24 settembre 2010.
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