Attore feticcio

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In ambito cinematografico e teatrale si definisce attore feticcio un protagonista interprete di numerosi film o pièce diretti dallo stesso regista[1].

La reciproca collaborazione viene anche definita sodalizio artistico, benché quest'ultima definizione sia più generica e possa riguardare anche collaborazioni fra diversi operatori dello stesso settore (regista-sceneggiatore, regista-direttore della fotografia, regista-musicista, ecc.)[2].

Motivazioni[modifica | modifica wikitesto]

Fellini mentre dirige Marcello Mastroianni

Le motivazioni che spingono un regista a scegliere uno o più attori per opere, anche di generi diversi, possono essere molteplici: affidabilità, esperienza, reciproca e lunga conoscenza, se non vera e propria amicizia.
In certi casi il regista trova nel protagonista un suo alter ego sullo schermo (come Federico Fellini e Marcello Mastroianni), oppure un'attrice può incarnare un modello femminile (Alfred Hitchcock con Grace Kelly) se non addirittura un modello di un genere vero e proprio: è il caso di John Ford con John Wayne[1], protagonista di ben 21 pellicole insieme, la maggior parte delle quali di genere western, o di Terence Fisher, noto regista della Hammer specializzato in horror, che ha diretto Peter Cushing in 15 film e Christopher Lee in 12.

Nel caso di un'attrice, spesso si usa anche la locuzione musa ispiratrice, anch'essa da intendersi in senso lato, essendo un termine che ha una più lunga tradizione in ambito artistico. Isabelle Huppert, ad esempio, è stata così definita da Claude Chabrol.

In questo caso, sono frequenti anche relazioni sentimentali oltre che professionali: tra le più note, Fellini e Giulietta Masina (6 film), Woody Allen con Mia Farrow (13 film prima della fine della loro relazione) e di molte altre coppie nella vita e nel lavoro, tra cui John Cassavetes e Gena Rowlands (7 film), di Roberto Benigni e Nicoletta Braschi (7 film) e di Jesús Franco e Lina Romay, nella cui carriera cinematografica (oltre 110 film) è stata diretta principalmente dal marito regista.

Un esempio particolare di "amore-odio", lo si trova invece nella lunga collaborazione tra Werner Herzog e Klaus Kinski (5 film insieme tra il 1972 e l'87) che diede anche vita ad un film-documentario sull'argomento, Kinski, il mio nemico più caro (1999), realizzato ad 8 anni dalla scomparsa dell'attore.

Serie cinematografiche e film di genere[modifica | modifica wikitesto]

Per molti attori e registi la collaborazione è "d'obbligo" nel momento in cui inizia una serie cinematografica: Blake Edwards e Peter Sellers, ad esempio, nel ciclo de La Pantera Rosa, lavorano in 6 film assieme (il sesto film, per la morte dell'attore, venne montato con scene girate e scartate in precedenza).
Nella trilogia di Batman di Christopher Nolan, per citare un altro tra i moltissimi esempi, l'intero cast - personaggi femminili a parte - rimane pressoché invariato.

In questo contesto è opportuno segnalare le collaborazioni all'interno di film di genere: Roger Corman e Vincent Price ad esempio, hanno lavorato insieme in un ciclo di 6 film horror dell'AIP tra il 1960 e il 1965, in cui venivano adattati per il grande schermo racconti di Edgar Allan Poe. Sergio Leone e Clint Eastwood, con i tre film della "trilogia del dollaro", hanno decretato la nascita dei western all'italiana e la ribalta internazionale per l'attore, prima caratterista di secondo piano.

Lista delle principali collaborazioni tra registi e attori protagonisti[modifica | modifica wikitesto]

La seguente lista comprende i principali casi di attore feticcio della storia del cinema. In questa lista non sono compresi gli attori chiamati ad interpretare ruoli di caratterista o cameo.

DiCaprio, Scorsese e Cameron Diaz a Cannes

In svariati casi infatti i registi scelgono alcuni attori, reputati di sicuro affidamento, per piccole parti o ruoli incisivi di co-protagonisti.

Martin Scorsese: da De Niro a DiCaprio[modifica | modifica wikitesto]

Martin Scorsese e Robert De Niro hanno unito le loro carriere professionali per 9 film dalla metà degli anni settanta alla fine degli anni 2010 (da Mean Streets a The Irishman) ed è opinione comune della critica che il successo dell'uno sia per buona parte anche merito dell'altro. Dopo l'insuccesso di New York, New York (1977) e la crisi personale del regista fu De Niro che, in ospedale, portò l'autobiografia di Jake LaMotta da cui venne tratto il copione di Toro scatenato ed insistette con Scorsese perché si attuasse il progetto, all'inizio riluttante nei confronti di un film sul pugilato.

Nel caso di Scorsese si tratta di un vero e proprio modus operandi, visto che dopo De Niro il regista si è rivolto ad un altro attore italoamericano, Leonardo DiCaprio (indicato più volte da De Niro come suo "erede"): al momento sono 5 i film insieme, tra cui l'unico Oscar di Scorsese The Departed - Il bene e il male.

Tim Burton, Johnny Depp e Helena Bonham Carter[modifica | modifica wikitesto]

Il regista Tim Burton inizialmente, dopo aver stretto collaborazione con gli attori Winona Ryder (con il quale collaborò a 2 film) e Michael Keaton (all'attivo una collaborazione di tre film, fra cui i primi due episodi di Batman e Batman - Il ritorno) scelse Johnny Depp che diventò il suo attore feticcio preferito, a cui successivamente si affiancherà nelle pellicole l'attrice Helena Bonham Carter che diventerà anche la sua compagna di vita[3]. In un'intervista concessa dopo l'uscita del sesto film con Depp, descrisse il rapporto che aveva con l'attore, affermando che in un'occasione lo contattò 5 anni prima della realizzazione del film Sweeney Todd - Il diabolico barbiere di Fleet Street.[4] Si era supposto che Depp idealizzasse una sorta di alter ego del regista, ipotesi poi negata da Burton stesso.[5]

Josef von Sternberg e Marlene Dietrich (1930-1935)[modifica | modifica wikitesto]

«Josef von Sternberg, the man I most wanted to please»

L'incontro fra Marlene Dietrich e Josef von Sternberg passò innosservato: il regista era alla ricerca di un'attrice per la parte di Lola Lola nel film L'angelo azzurro e l'aveva scartata come tutte le attrici a lui presentate per la parte[7] ma un giorno vedendo Zwei Krawatten per assistere alle prestazioni di Hans Albers e Rosa Valetti notò la Dietrich. Da allora diventerà il suo mentore modellandola per le parti dei film.[8]

Henry King e Tyrone Power (1936-1957)[modifica | modifica wikitesto]

Sydney Pollack e Robert Redford (1966-1990)[modifica | modifica wikitesto]

Raoul Walsh ed Errol Flynn (1941-1948)[modifica | modifica wikitesto]

Errol Flynn

La collaborazione fra Errol Flynn (il barone come lo chiamava lo stesso Walsh[9]) e lo zio[9] Raoul Walsh iniziò nel 1941 e da allora si realizzò una stretta collaborazione, che li portò alla creazione di sette film in sette anni.[10]

Ingmar Bergman: Max Von Sydow e Liv Ullmann[modifica | modifica wikitesto]

Vittorio De Sica[modifica | modifica wikitesto]

Alfred Hitchcock[modifica | modifica wikitesto]

Creatore di indimenticabili personaggi femminili, il regista Alfred Hitchcock man mano che approfondiva la conoscenza dell'attrice Ingrid Bergman, la trovava così affascinante che andava delineando il progetto di affidarle la parte centrale di una serie di film in cui apparissero “le molteplici facce della personalità femminile”. Nacque così la trilogia Io ti salverò, Notorious, Il peccato di Lady Considine[11].

Perduta la Bergman, impegnata con Roberto Rossellini, Hitchcock cercò una nuova interprete per i suoi film, capace di ispirarlo: “con la sua fredda, elegante bellezza, la sua lieve traccia di passione nascosta, i suoi guizzi di spirito – e la volontaria sottomissione alla sua guida - Grace Kelly era la risposta al suo gusto professionale e alle sue fantasie personali”[12].

Sul fronte maschile, Hitchcock trova in James Stewart e Cary Grant i suoi interpreti ideali: protagonisti di ben quattro film ciascuno, con essi veniva rappresentata la duplice immagine dell'identità di un artista: quello che è e quello che vorrebbe essere.

James Stewart, teorico dell'omicidio in Nodo alla gola, “voyeur” ne La finestra sul cortile, marito e padre protettivo ma anche manipolatore ne L'uomo che sapeva troppo, inseguitore ossessionato e romantico de La donna che visse due volte, era il suo "alter ego", abbastanza attraente da essere amato dal pubblico.

Cary Grant, seduttore gentile e irresponsabile ne Il sospetto, poliziotto salvatore innamorato in Notorious - L'amante perduta, ex ladro accusato ingiustamente in Caccia al ladro, pubblicitario, inconsapevole doppio di un agente segreto, trascinato in una storia di spionaggio in Intrigo internazionale, era l'incarnazione di un modello ideale[12].

Akira Kurosawa e Toshiro Mifune (1948-1965)[modifica | modifica wikitesto]

Nel 1948 con L'angelo ubriaco inizia la carriera di Toshirō Mifune, nota soprattutto per la lunga collaborazione con il regista Akira Kurosawa,[13] L'attività svolta insieme portò il cinema giapponese all'attenzione internazionale, con diversi tentativi di imitazione[14].

Anthony Mann e James Stewart (1950-1955)[modifica | modifica wikitesto]

Billy Wilder con Jack Lemmon (1959-1981) e William Holden (1950-1978)[modifica | modifica wikitesto]

La collaborazione artistica fra l'attore Jack Lemmon e il regista Billy Wilder viene definita come una delle più celebri di Hollywood,[15]. Wilder progettava un film pensando ad un attore ben preciso e proprio su Lemmon aveva ideato il protagonista de L'appartamento (1960),[16] dopo averlo avuto nel cast del film girato l'anno precedente A qualcuno piace caldo.

George Cukor: Katharine Hepburn e Spencer Tracy[modifica | modifica wikitesto]

Federico Fellini: Giulietta Masina e Marcello Mastroianni[modifica | modifica wikitesto]

Fellini e Giulietta Masina

Michelangelo Antonioni e Monica Vitti (1959-1980)[modifica | modifica wikitesto]

Don Siegel e Clint Eastwood (1968-1979)[modifica | modifica wikitesto]

L'incontro fra Clint Eastwood con Don Siegel segnò una svolta nella carriera dell'allora giovane attore[17], già protagonista della trilogia del dollaro di Sergio Leone: Eastwood imparò molto da Siegel, in particolare molte tecniche cinematografiche[18]. In seguito Eastwood, a sua volta nei panni di regista, ricorderà con affetto i registi con cui collaborò, dimostrandosi riconoscente nell'occasione de Gli spietati (1992) dedicando la pellicola a Don Siegel e Sergio Leone.[19] Del regista italiano, Eastwood ricorda il primo incontro, quando avevano difficoltà di comprensione in quanto nessuno conosceva una parola della lingua dell'altro.[20]

Werner Herzog e Klaus Kinski (1972-1999)[modifica | modifica wikitesto]

Lina Wertmuller e Giancarlo Giannini (1966-2001)[modifica | modifica wikitesto]

Bob Rafelson e Jack Nicholson (1968-1996)[modifica | modifica wikitesto]

«We’re like colussus»

Jack Nicholson diventerà un grande amico del regista Bob Rafelson[22]. Il loro incontro avvenne durante la proiezione di un film sottotitolato, insieme ad altri; al termine, gli unici che avevano apprezzato l'opera applaudendo erano stati solo loro due, da qui nacque la loro lunga collaborazione[21].

Woody Allen e le sue attrici[modifica | modifica wikitesto]

Il regista Woody Allen spesso ha scelto come attrice protagonista la sua compagna nella vita, Diane Keaton con cui ha avuto un lungo rapporto.[23] Allen incentrava la sua creazione sulla sua musa, come nel caso di Io e Annie (1977), che frutta ad Allen tre premi Oscar 1978 e alla Keaton quello per la "miglior attrice protagonista". Il film è interamente dedicato alla Keaton: il personaggio di Annie Hall, la protagonista, ha il vero cognome di Keaton, che la interpreta, il cui vero nome è proprio Diane Hall.[24] Altra lunga relazione, durata 12 anni, la ebbe con Mia Farrow, per la quale scrive appositamente per lei Una commedia sexy in una notte di mezza estate (1982), insieme collaboreranno per 13 film. Altre sue muse saranno Dianne Wiest, Judy Davis e Scarlett Johansson[25]

Joel e Ethan Coen (1984-in corso)[modifica | modifica wikitesto]

I due registi-sceneggiatori-produttori hanno lavorato più volte con gli attori John Goodman, John Turturro, Frances McDormand (moglie di Joel Coen che ha conosciuto durante il loro primo film Blood Simple - Sangue facile), Steve Buscemi, George Clooney, Jon Polito, Jeff Bridges, Josh Brolin, Tilda Swinton, Holly Hunter, Scarlett Johansson, J. K. Simmons, Richard Jenkins e Billy Bob Thornton.

La moglie di Ethan Coen è la montatrice Tricia Cooke che ha lavorato in 7 loro film (Crocevia della morte, Barton Fink - È successo a Hollywood, Mister Hula Hoop, Fargo (film), Il grande Lebowski, Fratello, dove sei? e L'uomo che non c'era).

Il compositore Carter Burwell ha composto la musica di tutti i loro film eccetto Fratello, dove sei? e A proposito di Davis (in cui entrambi è la musica folk al centro della narrazione) e direttore della fotografia Roger Deakins ha lavorato con i Coen in 11 dei loro film.

Quentin Tarantino: da Le iene a C'era una volta a... Hollywood[modifica | modifica wikitesto]

Fin dal suo primo film (Le iene, 1992), Quentin Tarantino ha selezionato un ristretto numero di attori che, in seguito, ha utilizzato anche per altre pellicole, a volte con ruoli principali, altre volte come caratteristi. Dal cast principale de Le iene, Tarantino ha scelto in seguito Tim Roth anche per Pulp Fiction (1994) e nel recente The Hateful Eight (2015) (e con una parte tagliata nel suo ultimo film uscito C'era una volta a... Hollywood) e Michael Madsen per la serie di Kill Bill: Volume 1 (2003) e Kill Bill: Volume 2 (2004) e anch'egli per The Hateful Eight e C'era una volta a... Hollywood.

Dalla pellicola che lo ha consacrato, Pulp Fiction (1994), Tarantino ha invece scelto due attori su tutti, Samuel L. Jackson e Uma Thurman, che in seguito hanno collaborato più volte ai suoi film: 6 volte Jackson (contando anche la voce narrante in Bastardi senza gloria, 2009) e 2 volte la Thurman, con un ruolo chiave, quella della Sposa/Black Mamba protagonista dei 2 Kill Bill.

Vanno segnalati anche Kurt Russell, protagonista di due pellicole: Grindhouse - A prova di morte (2007) e The Hateful Eight e comparsa in C'era una volta a... Hollywood e Zoë Bell, apparsa in Grindhouse - A prova di morte e in ruoli nettamente minori in Django Unchained, The Hateful Eight e C'era una volta a... Hollywood, (nonché controfigura di Uma Thurman in entrambi i capitoli di Kill Bill).

Roberto Benigni e Nicoletta Braschi (1983-2005)[modifica | modifica wikitesto]

L'attrice Nicoletta Braschi non solo è la moglie del regista-attore Roberto Benigni ma viene considerata anche la sua musa ispiratrice,[26] affermazione confermata dallo stesso Benigni in un'intervista, dove aggiunse che la scelta di utilizzarla nei suoi film è dovuta anche alla sua bravura nel recitare.[27]

Pedro Almodóvar[modifica | modifica wikitesto]

John Ford e John Wayne (1928-1963)[modifica | modifica wikitesto]

Il regista John Ford diventò amico di John Wayne quando l'attore era sconosciuto, ai tempi in cui il regista si occupava di L'ultima gioia[28] e iniziarono una lunga collaborazione durata ben 21 film[29].

Wes Anderson (1996-in corso)[modifica | modifica wikitesto]

Il regista Wes Anderson è noto per i suoi lunghi sodalizi regista-attore e per aver lavorato in 3 film con la moglie e costume designer Juman Malouf (che ha dato anche la voce al personaggio di Agnes in Fantastic Mr. Fox) e con il fratello Eric Chase Anderson, illustratore, che ha collaborato ed è comparso come cameo in 5 dei suoi film.

Sofia Coppola[modifica | modifica wikitesto]

Sofia Coppola / Kirsten Dunst

Christopher Nolan[modifica | modifica wikitesto]

Christopher Nolan ha impiegato spesso Michael Caine nei suoi film (7 totali), oltre a suo zio John, anche Tom Hardy e Cillian Murphy. Nolan è in ottimi rapporti con gli ultimi due, per cui ha speso più volte elogi, ricambiati dagli attori.[30]

Christopher Nolan / Michael Caine
Christopher Nolan / Christian Bale
Christopher Nolan / Marion Cotillard
Christopher Nolan / Tom Hardy
Christopher Nolan / Larry Holden
Christopher Nolan / Cillian Murphy
Christopher Nolan / John Nolan

Denis Villeneuve / Jake Gyllenhaal[modifica | modifica wikitesto]

Paolo Sorrentino / Toni Servillo[modifica | modifica wikitesto]

Il regista premio Oscar 2014 per il Miglior Film Straniero ha collaborato con l'attore napoletano Toni Servillo in 7 dei suoi 13 lungometraggi:

Bill Condon / Ian McKellen[modifica | modifica wikitesto]

Il regista newyorkese ha collaborato con l'attore britannico in quattro occasioni:

Massimiliano Bruno[modifica | modifica wikitesto]

Il regista romano ha fatto almeno un cameo o un ruolo secondario in ogni pellicola da lui diretta. Oltre a ciò, sono diversi gli attori che hanno collaborato con lui in più di una pellicola, in particolare:

Kenneth Branagh[modifica | modifica wikitesto]

Il regista britannico, che ha interpretato un ruolo (nella maggior parte dei casi, da protagonista) in quasi ciascuno dei propri film da regista, ha anche collaborato più volte con vari attori, le principali "coppie" che si sono formate sono:

Darren Aronofsky e Mark Margolis[modifica | modifica wikitesto]

La collaborazione tra Aronofsky e Margolis è molto duratura e prolifica, con Margolis partecipe in 6 degli 8 film del regista newyorkese sin dal suo debutto.

Nanni Moretti[modifica | modifica wikitesto]

Altri casi[modifica | modifica wikitesto]

In molti casi vi sono state collaborazioni proficue tra celebri registi e attori, vero punto di forza di molte pellicole o di serie. Tra le più celebri:

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ a b Stile.it Archiviato l'8 marzo 2016 in Internet Archive.
  2. ^ Clint Eastwood, ad esempio, lavora prevalentemente con lo stesso team di collaboratori abituali (Joel Cox al montaggio, Tom Stern alla fotografia) e ha ammesso che è l'unico modo di dirigere che gli assicura il risultato che si prefigge (vedi Gli Spietati - Intervista a Clint Eastwood, DVD inserti speciali); Sergio Leone preparava già la fase di sceneggiatura pensando alla musica di Ennio Morricone.
  3. ^ Alice nel paese di Tim Burton fantastica e un po' malinconica, articolo di Paolo D'Agostini, Da La Repubblica — 4 marzo 2010 pagina 55
  4. ^ Colloquio con Tim Burton "Racconto l'orrore della normalità", articolo di Maria Pia Fusco, Da La Repubblica 24 gennaio 2008
  5. ^ Michael Blitz, Louise Krasniewicz, Greenwood Publishing Group, 2007, Johnny Depp: A Biography, pag 93, ISBN 978-0-313-34300-1.
  6. ^ Malene Sheppard Skærved, Dietrich, pag 62, Haus Publishing, 2003, ISBN 978-1-904341-13-0.
  7. ^ Malene Sheppard Skærved, Dietrich, pag 47, Haus Publishing, 2003, ISBN 978-1-904341-13-0.
  8. ^ Malene Sheppard Skærved, Dietrich, pag 68, Haus Publishing, 2003, ISBN 978-1-904341-13-0.
  9. ^ a b Thomas McNulty, Errol Flynn: the life and career, pag 122, McFarland, 2004, ISBN 978-0-7864-1750-6.
  10. ^ George Morris, Errol Flynn, pag 63, Pyramid Publications, 1975, ISBN 978-0-515-03739-5.
  11. ^ Rohmer-Chabrol, Hitchcock, Marsilio, Venezia, 1986, pag. 80. ISBN 978-88-317-4860-5
  12. ^ a b Donald Spoto, Il lato oscuro del genio, Lindau, Torino, 2006, pag. 444; pag.523. ISBN 88-7180-602-6
  13. ^ Akira Kurosawa, Bert Cardullo, Univ. Press of Mississippi, 2008, Akira Kurosawa: interviews, pag XI, ISBN 978-1-57806-997-2.
  14. ^ James E. Wise, Scott Baron, Naval Institute Press, 2002, International stars at war, pag 131, ISBN 978-1-55750-965-9.
  15. ^ Gene D. Phillips, Some like it Wilder: the life and controversial films of Billy Wilder, pag 230, University Press of Kentucky, 2010, ISBN 978-0-8131-2570-1.
  16. ^ Gene D. Phillips, Some like it Wilder: the life and controversial films of Billy Wilder, pag 232, University Press of Kentucky, 2010, ISBN 978-0-8131-2570-1.
  17. ^ Clint Eastwood, Robert E. Kapsis, Kathie Coblentz, Univ. Press of Mississippi, 1999, Clint Eastwood: interviews, pag X, ISBN 978-1-57806-070-2.
  18. ^ Clint Eastwood, Robert E. Kapsis, Kathie Coblentz, Univ. Press of Mississippi, 1999, Clint Eastwood: interviews, pag 30 e 174, ISBN 978-1-57806-070-2.
  19. ^ Richard W. Slatta, The mythical West: an encyclopedia of legend, lore, and popular culture, pag 135, ABC-CLIO, 2001, ISBN 978-1-57607-151-9.
  20. ^ Clint Eastwood, Robert E. Kapsis, Kathie Coblentz, Univ. Press of Mississippi, 1999, Clint Eastwood: interviews, pag 25, ISBN 978-1-57806-070-2.
  21. ^ a b Dennis McDougal, Five easy decades: how Jack Nicholson became the biggest movie star in modern times, pag 80, John Wiley and Sons, 2008, ISBN 978-0-471-72246-5.
  22. ^ Dennis McDougal, Five easy decades: how Jack Nicholson became the biggest movie star in modern times, pag 317, John Wiley and Sons, 2008, ISBN 978-0-471-72246-5.
  23. ^ Deborah C. Mitchell, Diane Keaton: artist and icon , pag 15, McFarland, 2001, ISBN 978-0-7864-1082-8.
  24. ^ Patrick Robertson, I record del cinema. Enciclopedia dei fatti, delle curiosità e dei primati del cinema mondiale, dall'epoca del muto ad oggi, pag 275. Traduzione di S. Grossi, Gremese Editore, 2004, ISBN 978-88-8440-273-8.
  25. ^ Jane Chapman, Marie Kinsey, Taylor & Francis, 2008, Broadcast Journalism: A Critical Introduction, pag 184, ISBN 978-0-203-88645-8.
  26. ^ Enrico Giacovelli, Un secolo di cinema italiano, 1900-1999: Dagli anni Settanta a fine millennio (volume 9), pag 249, Lindau, 2002, ISBN 978-88-7180-407-1.
  27. ^ "Non mi monterò la testa ve lo prometto", articolo del 22 marzo 1999, La Repubblica
  28. ^ Scott Eyman, Paul Duncan, Taschen, 2004, John Ford: the searcher, 1894-1973, pag 95, ISBN 978-3-8228-3093-2.
  29. ^ Massimo Giraldi, Enrico Lancia, Fabio Melelli, Gremese Editore, 2005, The best of Hollywood: le stelle dei sogni : con le immagini più belle della prestigiosa raccolta dello studio Masi , pag 197, ISBN 978-88-8440-380-3.
  30. ^ (EN) Cillian Murphy opens up about Dunkirk and his relationship with Christopher Nolan | Features | Interview | Hot Press, su Hot Press - Music News, Reviews, Interviews plus Pop Culture and Politics. URL consultato il 12 settembre 2017.

Voci correlate[modifica | modifica wikitesto]