La pelle che abito
La pelle che abito (La piel que habito) è un film del 2011 diretto da Pedro Almodóvar basato sul romanzo Tarantola (Mygale) di Thierry Jonquet.
Trama[modifica | modifica wikitesto]
Toledo, 2012. Il chirurgo plastico Robert Ledgard vive nella sua lussuosa casa/clinica privata in compagnia di una bellissima ragazza, Vera. Un giorno, in assenza di Robert, arriva in clinica Zeca, criminale psicopatico in fuga, figlio della governante Marilia, che chiede a sua madre rifugio. Quando vede Vera, crede di riconoscere in lei Gal, la moglie di Robert, con la quale aveva avuto una relazione segreta e che credeva morta carbonizzata in un incidente stradale. L'uomo imprigiona Marilia e violenta Vera, ma sopraggiunge Robert, che uccide Zeca sparandogli. Quella notte Marilia si confida con Vera e le racconta che Zeca e Robert sono entrambi figli suoi, anche se non lo hanno mai saputo: Robert, infatti, è stato cresciuto dalla famiglia per la quale Marilia lavorava, mentre Zeca era stato portato dal padre a Bahia per usarlo come corriere della droga.
Robert aveva sposato una donna bellissima di nome Gal, dalla quale aveva avuto una figlia, Norma. Un giorno a casa loro era arrivato Zeca, sempre in fuga da una rapina; Marilia lo aveva nascosto in casa, ma Gal lo aveva scoperto e se n'era innamorata. I due avevano tentato di scappare insieme, ma la fuga si era conclusa in un incidente. Zeca era scappato, ma Gal era rimasta nella macchina in fiamme; Robert era tuttavia riuscito a salvarla, anche se la donna era completamente sfigurata. Robert l'aveva curata e lei era riuscita a rimettersi in piedi, senza però vedere mai la sua immagine riflessa. Un giorno, sentendo cantare Norma nel giardino, Gal si era alzata per andare a vederla, ma, vedendosi per la prima volta riflessa nel vetro della finestra, era impazzita e si era suicidata gettandosi nel vuoto, proprio sotto gli occhi di sua figlia.
La notte dopo lo stupro, Robert porta Vera a letto con sé e tenta di avere un rapporto sessuale con lei, che tuttavia rifiuta poiché Zeca le ha fatto molto male. Quando i due si addormentano, Robert sogna ciò che è successo sei anni prima. Dopo la morte di sua madre, Norma aveva sviluppato una grave forma di fobia sociale; dopo anni di cure psichiatriche, però, i medici avevano consigliato a Robert di farle conoscere gente, così lui l'aveva portata con sé al matrimonio di una sua paziente. Qui la ragazza aveva conosciuto alcuni coetanei tra i quali Vicente, abituale consumatore di ecstasy: sotto gli effetti di quella sostanza, lui aveva tentato di stare con lei, ma lei si era opposta. Vicente, quindi, prima l'aveva stordita con uno schiaffo e poi era scappato a bordo della sua moto. Robert aveva trovato Norma in stato di incoscienza, ma al suo risveglio la ragazza era completamente impazzita, associando la figura del padre allo stupro e sviluppando un senso di rifiuto nei confronti di tutta la società e in particolare verso gli uomini. Robert aveva quindi fatto delle indagini per trovare lo stupratore e alla fine era risalito a Vicente, per poi rapirlo e tenerlo prigioniero per diverso tempo.
Dopo il suicidio di Norma, l'uomo aveva iniziato a praticare una serie di operazioni chirurgiche sul ragazzo, a cominciare da una vaginoplastica, per continuare con una serie di altri interventi sperimentando su di lui un prototipo di pelle resistentissima ottenuta con un processo di transgenesi segreto e illegale, interventi che alla fine lo avevano trasformato in una donna identica alla defunta Gal: Vera. Ora calvo, cambiando l'aspetto maschile della persona in un aspetto femminile e dandogli un vero seno femminile, glutei femminili e un volto e una voce femminili reali. Inizialmente il rapporto tra i due era conflittuale: la ragazza, rinchiusa in una stanza e vestita solo di un body contenitivo e osservata tramite delle telecamere, rifiutava infatti la sua nuova identità, strappando i vestiti femminili e rifiutando di truccarsi, e utilizzando i cosmetici per riempire le pareti della stanza di scritte e disegni; aveva anche tentato diverse volte il suicidio, ma Robert era riuscito a salvarla intervenendo tempestivamente con la chirurgia. Tuttavia, alla fine degli esperimenti, Vera sembra innamorarsi di Robert, tanto da promettergli di stargli accanto per sempre.
Vera inizia quindi a comportarsi come una perfetta compagna, nonostante i sospetti di Marilia, che non è a conoscenza del segreto sulla sua identità. Per la seconda notte di seguito, Robert e Vera tentano di avere un rapporto sessuale, ma lei gli ruba la pistola e lo uccide a tradimento; quando interviene Marilia, uccide anche lei e poi fugge. Vera si reca nel negozio di vestiti di sua madre dove lavorava; qui rivela alla commessa, Cristina, la propria identità e le operazioni subite dopo essere stato rapito da Robert e poi dice di essere Vicente anche alla madre, che non aveva mai smesso di cercarlo da quando era scomparso.
Produzione[modifica | modifica wikitesto]
Almodovar, affascinato dall'opera di Fritz Lang, inizialmente pensò di dirigere il film in bianco e nero per ricreare le atmosfere dei classici film noir.[1] Per la produzione del film è stato investito un budget di 13,5 milioni di dollari.[2]
Distribuzione[modifica | modifica wikitesto]
Il film è stato presentato in concorso al Festival di Cannes 2011[3]. In Spagna è uscito il 2 settembre 2011, mentre il 23 settembre nelle sale italiane.
Accoglienza[modifica | modifica wikitesto]
Critica[modifica | modifica wikitesto]
Sull'aggregatore Rotten Tomatoes il film riceve il 81% delle recensioni professionali positive con un voto medio di 7,5 su 10 basato su 176 critiche.[4]
Pubblico[modifica | modifica wikitesto]
Il film ha incassato 30,8 milioni di dollari al botteghino.[5]
Riconoscimenti[modifica | modifica wikitesto]
- 2012 - Premio Goya
- Miglior attrice (Elena Anaya)
- Miglior attore rivelazione (Jan Cornet)
- Migliori musiche
- Miglior trucco e/o acconciature
- 2012 - British Academy of Film and Television Arts
Note[modifica | modifica wikitesto]
- ^ (EN) Brogen Hayes, Pedro Almodovar Interview for The Skin I Live In, su movies.ie, 25 agosto 2011. URL consultato il 2 ottobre 2011 (archiviato dall'url originale il 10 settembre 2011).
- ^ (EN) Sergio Ríos Pérez, Shooting starts on Almodóvar’s The Skin I Live In, su Cineuropa - the best of european cinema, 9 dicembre 2010. URL consultato il 12 marzo 2021.
- ^ (EN) Official Selection 2011, su festival-cannes.fr. URL consultato il 22 agosto 2011 (archiviato dall'url originale il 15 febbraio 2017).
- ^ (EN) The Skin I Live In (2011). URL consultato il 12 marzo 2021.
- ^ (EN) The Skin I Live In, su Box Office Mojo. URL consultato il 12 marzo 2021.
Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]
- (ES, EN, FR) Sito ufficiale, su lapielquehabito.com.
- (EN) La pelle che abito, su Enciclopedia Britannica, Encyclopædia Britannica, Inc.
- La pelle che abito, su CineDataBase, Rivista del cinematografo.
- La pelle che abito, su MYmovies.it, Mo-Net Srl.
- La pelle che abito, su Il mondo dei doppiatori, AntonioGenna.net.
- (EN) La pelle che abito, su Internet Movie Database, IMDb.com.
- (EN) La pelle che abito, su AllMovie, All Media Network.
- (EN) La pelle che abito, su Rotten Tomatoes, Flixster Inc.
- (EN, ES) La pelle che abito, su FilmAffinity.
- (EN) La pelle che abito, su Metacritic, Red Ventures.
- (EN) La pelle che abito, su Box Office Mojo, IMDb.com.
- (EN) La pelle che abito, su TV.com, Red Ventures (archiviato dall'url originale il 1º gennaio 2012).
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