Gli abbracci spezzati

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Gli abbracci spezzati
Una scena del film
Titolo originaleLos abrazos rotos
Lingua originalespagnolo, inglese
Paese di produzioneSpagna
Anno2009
Durata127 min
Rapporto2,35:1
Generedrammatico, sentimentale
RegiaPedro Almodóvar
SoggettoPedro Almodóvar
SceneggiaturaPedro Almodóvar
ProduttoreAgustín Almodóvar, Esther García
Casa di produzioneEl Deseo
Distribuzione in italianoWarner Bros.
FotografiaRodrigo Prieto
MontaggioJosé Salcedo
MusicheAlberto Iglesias
ScenografiaAntxón Gómez, Víctor Molero
CostumiSonia Grande
Interpreti e personaggi
Doppiatori italiani

«È morto Ernesto Martel... Lo conosceva?»

Gli abbracci spezzati (Los abrazos rotos) è un film del 2009 scritto e diretto da Pedro Almodóvar.

Trama[modifica | modifica wikitesto]

Mateo Blanco è stato un affermato regista. Dopo aver perso la vista in seguito ad un incidente stradale inizia a scrivere romanzi e sceneggiature con lo pseudonimo di Harry Caine. Viene aiutato dalla sua fidata produttrice Judit e dal figlio di lei, Diego; quest'ultimo partecipa anche alla stesura di sceneggiature. Un giorno Blanco riceve la visita di un filmmaker, che si fa chiamare Ray-X, che gli propone di realizzare un film per distruggere la memoria del padre, un uomo molto potente, col quale ha avuto un rapporto molto complicato. Harry rifiuta e, nonostante non possa vederlo, lo riconosce: è il figlio di Ernesto Martel. Molti ricordi tornano a galla. La curiosità di Diego spinge Harry a raccontargli la sua storia d'amore con Magdalena, iniziata nel 1994, e cosa lo abbia spinto ad abbandonare il nome di Mateo Blanco.

Lena lavorava come segretaria alle dipendenze di Ernesto Martel e in seguito, per riconoscenza, dato che egli si era occupato del padre di lei gravemente malato, diventa la sua donna. Ernesto vuole sposarla ma lei rifiuta. Lena ha sempre sognato di fare l'attrice e convince il ricco amante a produrre un film nel quale lei reciterà; sul set la ragazza e il regista Mateo s'innamorano. Ernesto, sospettoso, incarica il complessato figlio di riprendere il set con una videocamera per controllare la situazione; ingaggia addirittura una lettrice dei movimenti labiali per farsi riferire i dialoghi, specie quelli non direttamente relativi al film. Scopre così come Lena non lo sopporti e quanto sia innamorata del regista. Una notte Ernesto spinge Lena, che vuole lasciarlo, facendola rotolare sulle scale; la conseguenza è la rottura di una gamba, oltre a numerosi lividi.

Quest'incidente complica la realizzazione delle ultime riprese del film ma Lena vuole andare avanti, poiché non si fida più di Ernesto. Tuttavia la vita con lui è diventata impossibile e Lena vive nella paura. Riesce ad ultimare il film, ma quando inizia il montaggio della pellicola Ernesto la picchia e le strappa i vestiti, gettandola per strada. Questo convince il regista e l'attrice a fuggire a Lanzarote sperando di trovare un po' di pace. Intanto Ernesto Martel fa uscire subito il film che però si rivela un flop. Una sera un fuoristrada piomba sulla loro auto, seguita dal solito figlio di Ernesto che riprende le loro mosse; nell'impatto Lena muore e Mateo perde la vista. A questo punto il regista si considera defunto come Mateo Blanco e si fa chiamare Harry Caine, nome che aveva usato nella vacanza clandestina con Lena.

A distanza di ben 14 anni, Judit trova il coraggio di confessare ad Harry che fu lei a dare il numero di telefono dell'hotel di Lanzarote a Ernesto Martel e confessa anche di essersi lasciata corrompere dal produttore per sabotare il montaggio del film scegliendo le riprese peggiori. Harry allora cerca Ray-X il quale gli consegna un filmato, che poi Harry si farà descrivere da Diego, dove è ripreso il momento dell'incidente. Un giorno Judit svela a Diego una sua vecchia relazione con Mateo e che lui è suo padre, Mateo stesso non lo aveva mai saputo. Mateo scopre anche che Judit ha conservato tutto il materiale del film girato anni prima e, insieme a Diego, si accingono a rimontarlo perché "i film vanno finiti anche se alla cieca".

Produzione[modifica | modifica wikitesto]

Ad ispirare il titolo del film è Viaggio in Italia di Roberto Rossellini. Per l'esattezza si riferisce alla sequenza del ritrovamento negli scavi archeologici di Pompei di due corpi abbracciati colti dalla lava, vista da Lena e Mateo (Penélope Cruz e Lluís Homar) in un momento d'intimità.

Le riprese si sono svolte tra il 26 maggio e il 5 settembre 2008 a Madrid e alle isole Canarie.

Distribuzione[modifica | modifica wikitesto]

Il film è uscito nelle sale spagnole il 18 marzo 2009, mentre a maggio ha partecipato in concorso al 62º Festival di Cannes.[1] In Italia è uscito il 13 novembre dello stesso anno.

Collegamenti ad altri film di Almodóvar[modifica | modifica wikitesto]

Il film intitolato Chicas y maletas (Ragazze e valigie) che i protagonisti stanno girando è una parodia di Donne sull'orlo di una crisi di nervi del 1988. Per Pedro Almodóvar si tratta quindi di un'auto-citazione.

Nelle scene iniziali in cui il protagonista parla del suo lavoro di regista e sceneggiatore, lo si vede battere a macchina un copione dal titolo Madres paralelas, film che Almodóvar girerà nel 2020.

Accoglienza[modifica | modifica wikitesto]

Critica[modifica | modifica wikitesto]

Alberto Crespi sull'Unità[2] scrive:

«Gli abbracci spezzati è un melodramma sui meccanismi del potere nel mondo del cinema, una storia che negli anni '50 sarebbe piaciuta a Billy Wilder o a Vincente Minnelli, detto in soldoni il film non emoziona, resta la maestria e la bravura di Penelope Cruz.»

Paolo Mereghetti sul Corriere della Sera[3] scrive:

«Da qualche film a questa parte Almodóvar ha abbandonato la componente più folcloristica del suo mondo per affrontare i nodi centrali del suo universo creativo, dove il cinema (nei modi dei suoi due generi preferiti, melodramma e noir) si incarica di dare forme alle passioni che lo hanno sempre infiammato, l'amore con tutte le sue pene e le sue gioie, la voglia di vivere nonostante i dolori e le delusioni, la forza del desiderio. Raccontate probabilmente con minor goliardia ma con maggior intensità e maturità.»

Incassi[modifica | modifica wikitesto]

Il film in patria ha incassato 4.141.633 euro, in Italia 3.556.718 euro, negli Stati Uniti 4.870.535 dollari.

Riconoscimenti[modifica | modifica wikitesto]

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ (EN) Official Selection 2009, su festival-cannes.fr. URL consultato il 12 luglio 2011 (archiviato dall'url originale il 31 ottobre 2013).
  2. ^ Alberto Crespi, l'Unità, 20 maggio 2009
  3. ^ Paolo Mereghetti, Corriere della Sera, 12 novembre 2009

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

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