Mean Streets - Domenica in chiesa, lunedì all'inferno
Mean Streets - Domenica in chiesa, lunedì all'inferno | |
---|---|
Robert De Niro in una scena del film | |
Titolo originale | Mean Streets |
Lingua originale | inglese, italiano |
Paese di produzione | Stati Uniti d'America |
Anno | 1973 |
Durata | 110 min |
Genere | noir, drammatico |
Regia | Martin Scorsese |
Soggetto | Martin Scorsese |
Sceneggiatura | Martin Scorsese, Mardik Martin |
Fotografia | Kent L. Wakeford |
Montaggio | Sidney Levin |
Effetti speciali | Bill Balles |
Scenografia | Dave Nichols |
Interpreti e personaggi | |
| |
Doppiatori italiani | |
|
Mean Streets - Domenica in chiesa, lunedì all'inferno (Mean Streets) è un film del 1973 scritto e diretto da Martin Scorsese.
Film profondamente autobiografico, è ambientato nelle strade di Little Italy, dove il regista si è formato, riproducendone l'ambiente italo-americano con la competenza di un antropologo.
Indice
Trama[modifica | modifica wikitesto]
New York. Charlie Cappa, un giovane di Little Italy, deve farsi strada nell'ambiente violento che lo circonda. Charlie ha uno zio mafioso, Giovanni, che lo protegge e gli affida piccoli compiti, ma che vorrebbe per lui un lavoro di responsabilità. Il giovane, tuttavia, è troppo coinvolto nello spazio meschino in cui è cresciuto e che detesta: infatti non riesce ad allontanarsi dallo scapestrato John Civello, soprannominato Johnny Boy, con cui è cresciuto e che si mette sempre nei guai indebitandosi con tutti e l'amico Tony DeVienazo che possiede un bar. Al contempo ha una storia con Teresa Ronchelli, cugina di Johnny, una ragazza epilettica che non è ben vista dallo zio.
Charlie prova un profondo conflitto interiore tra la sua fervente religiosità e la vita sregolata che conduce. Con il passare del tempo, Johnny diventa sempre più autodistruttivo, scatenando risse e insultando i suoi creditori. Charlie però intende aiutarlo trattando con uno strozzino chiamato Michael Longo. Questo gli permette di dilatare i debiti e cancellare gli interessi. Johnny intende dare pochissimi soldi a Michael, ma Charlie, in segno di amicizia, ne aggiunge degli altri arrivando alla cifra di trenta dollari.
L'incontro è fissato nel locale di Tony e nel posto, con grande sorpresa, Johnny ha speso quasi tutti i soldi offrendo da bere ai clienti, restandogli così solo dieci dollari. Michael è davvero arrabbiato e si sente insultato poiché i trenta dollari li avrebbe accettati per Charlie. Dopo un'accesa discussione, Johnny gli punta una pistola e quindi Michael è costretto ad uscire dal locale. Charlie e Johnny decidono di andare via per un po' in modo da calmare le acque; Teresa insiste di andare con loro. Tony presta loro l'auto e si allontanano dalla zona. Non sanno però di essere seguiti da Michael e da Jimmy Shorts. Jimmy spara diversi colpi, colpendo Johnny al collo e Charlie nella mano provocando quindi un incidente, mentre Teresa rimane ferita nello scontro. Un'ambulanza e una vettura della polizia giungono sul posto e dei paramedici li portano via.
Produzione[modifica | modifica wikitesto]
- Il personaggio di Charlie Cappa porta lo stesso cognome della madre di Scorsese, che a sua volta appare nel film, nella scena in cui Teresa ha l'attacco epilettico. La madre inoltre parla il dialetto siciliano.
- Jimmy Shorts, il killer che alla fine spara a Johnny Boy, è interpretato dallo stesso Scorsese.
- Per tutta la durata del film si possono notare dei poster, attaccati alle pareti dei vari locali, relativi a diverse città italiane, tra le quali Palermo, Messina, Firenze, Napoli e Ustica. Ciò rafforza la componente autobiografica dell'opera.
Colonna sonora[modifica | modifica wikitesto]
Il film ha una colonna sonora molto ricca che alterna canzoni della tradizione lirica e napoletana con brani soul e rock 'n roll.
- Jumpin' Jack Flash (The Rolling Stones)
- Tell Me (The Rolling Stones)
- I Love You So (The Chantels)
- Addio, sogni di gloria (Giuseppe Di Stefano)
- Canta pe' me (Giuseppe Di Stefano)
- Munasterio 'e Santa Chiara (Giuseppe Di Stefano)
- Maruzzella (Renato Carosone)
- Scapricciatello (Renato Carosone)
- Please Mr. Postman (The Marvelettes)
- Steppin' Out (John Mayall's Bluesbreakers)
- I Looked Away (Eric Clapton)
- Desiree (The Charts)
- Rubber Biscuit (The Chips)
- Pledging My Love (Johnny Ace)
- Ritmo Sabroso (Ray Barretto)
- You (The Aquatones)
- Ship of Love (The Nutmegs)
- Florence (The Paragons)
- Malafemmena (Jimmy Roselli)
- Those Oldies but Goodies (Little Caesar and The Romans)
- I Met Him on a Sunday (The Shirelles)
- Be My Baby (The Ronettes)
- Mickey's Monkey (The Miracles)
Distribuzione[modifica | modifica wikitesto]
Presentato nella Quinzaine des Réalisateurs al Festival di Cannes 1974,[1] nel 1997 è stato scelto per la conservazione nel National Film Registry della Biblioteca del Congresso degli Stati Uniti.[2]
Accoglienza[modifica | modifica wikitesto]
Il film è stato ben accolto dalla maggior parte dei critici; alcuni lo hanno addirittura definito una delle pellicole americane più originali di tutti i tempi. Pauline Kael è stata tra i recensori più entusiasti, definendolo "un vero capostipite, e un trionfo del cinema autoriale" oltre che "vertiginosamente sensuale".[3] Dave Kehr del Chicago Reader ha affermato che "la recitazione e il montaggio hanno una forza così originale e tumultuosa da rendere il film completamente avvincente".[4] Vincent Canby del The New York Times ha riflettuto sul fatto che "non importa quanto squallido sia l'ambiente, non importa quanto straziante sia la narrazione, alcuni film sono così dettagliati e meravigliosamente realizzati, hanno una sorta di effetto tonico che non ha alcun rapporto con l'argomento".[5] La rivista Time Out lo ha definito "uno dei migliori film americani del decennio".[6]
Retrospettivamente, Roger Ebert del Chicago Sun-Times ha inserito Mean Streets nella raccolta dei suoi Great Movies e ha scritto: "In infiniti modi, fino alla minuzia dei moderni show televisivi sul crimine, Mean Streets è uno dei punti d'origine dei film moderni."[7] Nel 2013, lo staff di Entertainment Weekly lo ha eletto settimo miglior film di sempre.[8] Nel 2015, è stato classificato 93º nella lista dei 100 più grandi film americani stilata dalla BBC.[9] James Gandolfini, quando durante un episodio di Inside the Actors Studio gli è stato chiesto quale film lo avesse influenzato maggiormente, ha fatto il nome di Mean Streets, dicendo "L'ho visto 10 volte di fila...."[10]
Il sito Rotten Tomatoes gli ha dato una valutazione pari a 96% basandosi su 52 recensioni, con un punteggio medio di 8.9/10. Il consenso recita: "Mean Streets è una potente storia di peccato e colpevolezza urbana che segna l'arrivo di Scorsese tra le importanti voci cinematografiche e presenta elettrizzanti performance di Harvey Keitel e Robert De Niro."[11] Su Metacritic ha invece un punteggio di 96 basato su 11 recensioni.[12]
Riconoscimenti[modifica | modifica wikitesto]
- National Society of Film Critics Awards 1973
- Miglior attore non protagonista (Robert De Niro)
Note[modifica | modifica wikitesto]
- ^ (FR) Quinzaine 1974[collegamento interrotto], quinzaine-realisateurs.com. URL consultato il 15 settembre 2016.
- ^ (EN) Librarian of Congress Names 25 New Films to National Film Registry, Library of Congress, 18 novembre 1997. URL consultato il 15 settembre 2016.
- ^ Kael, Pauline (1991). 5001 Nights at the Movies. New York: Holt Paperbacks. p. 473. ISBN 0-8050-1367-9.
- ^ Mean Streets. The Chicago Reader
- ^ Canby, Vincent. Oct. 3, 1973. Movie review - Mean Streets (1973) The New York Times Archiviato il 3 gennaio 2010 in Internet Archive.
- ^ Mean Streets (1973) Archiviato il 7 giugno 2011 in Internet Archive. Time Out London Archiviato il 26 novembre 2009 in Internet Archive.
- ^ (EN) Roger Ebert, Mean Streets Movie Review & Film Summary (1973), su rogerebert.suntimes.com. URL consultato il 9 febbraio 2017.
- ^ (EN) Movies: 10 All-Time Greatest - 7. Mean Streets (1973), in Entertainment Weekly, 27 giugno 2013. URL consultato il 9 febbraio 2017.
- ^ (EN) The 100 greatest American films, BBC, 20 luglio 2015. URL consultato il 19 gennaio 2017.
- ^ (EN) Scott Collins, James Gandolfini dies at 51; actor starred in 'The Sopranos', in Los Angeles Times, 20 giugno 2013. URL consultato il 9 febbraio 2017.
- ^ (EN) Mean Streets - Domenica in chiesa, lunedì all'inferno, su Rotten Tomatoes, Fandango Media, LLC. URL consultato il 24 ottobre 2018.
- ^ (EN) Mean Streets - Domenica in chiesa, lunedì all'inferno, su Metacritic, CBS Interactive Inc.. URL consultato il 24 ottobre 2018.
Altri progetti[modifica | modifica wikitesto]
Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su Mean Streets - Domenica in chiesa, lunedì all'inferno
Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]
- (EN) Mean Streets - Domenica in chiesa, lunedì all'inferno, su Enciclopedia Britannica, Encyclopædia Britannica, Inc.
- Mean Streets - Domenica in chiesa, lunedì all'inferno, su Il mondo dei doppiatori, AntonioGenna.net.
- (EN) Mean Streets - Domenica in chiesa, lunedì all'inferno, su Internet Movie Database, IMDb.com.
- (EN) Mean Streets - Domenica in chiesa, lunedì all'inferno, su AllMovie, All Media Network.
- (EN) Mean Streets - Domenica in chiesa, lunedì all'inferno, su Rotten Tomatoes, Flixster Inc.
- (EN, ES) Mean Streets - Domenica in chiesa, lunedì all'inferno, su FilmAffinity.
- (EN) Mean Streets - Domenica in chiesa, lunedì all'inferno, su Metacritic, CBS Interactive Inc.
- (EN) Mean Streets - Domenica in chiesa, lunedì all'inferno, su Box Office Mojo.
- (EN) Mean Streets - Domenica in chiesa, lunedì all'inferno, su TV.com, CBS Interactive Inc.
- (EN) Mean Streets - Domenica in chiesa, lunedì all'inferno, su AFI Catalog of Feature Films, American Film Institute.