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The Master (film 2012)

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The Master
Joaquin Phoenix in una scena del film
Lingua originaleinglese
Paese di produzioneStati Uniti d'America
Anno2012
Durata138 min
Generedrammatico
RegiaPaul Thomas Anderson
SceneggiaturaPaul Thomas Anderson
ProduttorePaul Thomas Anderson, Megan Ellison, Daniel Lupi, JoAnne Sellar
Produttore esecutivoTed Schipper, Adam Somner
Casa di produzioneThe Weinstein Company, Annapurna Pictures, Ghoulardi Film Company
Distribuzione in italianoLucky Red
FotografiaMihai Mălaimare Jr.
MontaggioLeslie Jones, Peter McNulty
Effetti specialiMichael Lantieri, Dan Glass
MusicheJonny Greenwood
ScenografiaJack Fisk, David Crank, Amy Wells
CostumiMark Bridges
TruccoKate Biscoe
Interpreti e personaggi
Doppiatori italiani

The Master è un film del 2012 scritto e diretto da Paul Thomas Anderson.

Protagonisti sono Joaquin Phoenix, Philip Seymour Hoffman e Amy Adams. Il film è stato presentato in concorso alla 69ª Mostra internazionale d'arte cinematografica di Venezia.

La trama del film è stata parzialmente ispirata dal personaggio di L. Ron Hubbard, fondatore di Scientology. Ulteriori fonti di ispirazione includono scene inutilizzate della prima stesura de Il petroliere, storie raccontate dall'attore Jason Robards sulla sua esperienza in marina durante la guerra, e alcuni aspetti della vita di John Steinbeck.[1]

Freddie Quell è un veterano della Marina degli Stati Uniti, reduce della Seconda guerra mondiale e affetto da disturbo da stress post-traumatico. Lotta per adattarsi alla società del dopoguerra ed è incline a comportamenti violenti e sregolati. Lavora come fotografo in un grande magazzino, ma viene licenziato dopo un litigio con un cliente. Successivamente, trova impiego in una fattoria in California, dove un anziano collega crolla a terra dopo aver bevuto il chiaro di luna fatto in casa da Freddie. Accusato di averlo avvelenato, Freddie fugge.

Una notte, si ritrova a San Francisco e si nasconde sullo yacht di un seguace di Lancaster Dodd, leader di un nascente movimento filosofico noto come "La Causa". Quando viene scoperto, Dodd afferma di aver già incontrato Freddie in passato, pur senza ricordare esattamente dove. Lo invita quindi a rimanere e a partecipare al matrimonio di sua figlia. Successivamente, Dodd lo sottopone a un intenso interrogatorio psicologico. Durante la sessione, Freddie ha un flashback di una relazione passata con Doris, una giovane della sua città natale alla quale aveva promesso di tornare un giorno.

Freddie viaggia con la famiglia di Dodd per diffondere gli insegnamenti de "La Causa" lungo la costa orientale degli Stati Uniti. Durante una cena a New York, un uomo mette in discussione i metodi e le affermazioni di Dodd, accusando il movimento di essere una setta. Dodd, infuriato, lo caccia. Quella notte, Freddie segue l'uomo fino al suo appartamento e lo aggredisce.

Freddie critica Val, il figlio di Dodd, accusandolo di ignorare gli insegnamenti del padre. Val ribatte affermando che tutto ciò che suo padre dice è inventato. Successivamente, Dodd viene arrestato con l’accusa di praticare la medicina senza le qualifiche necessarie, dopo che una delle sue ex adepte ha ritrattato il suo sostegno. Freddie, nel tentativo di difendere Dodd, attacca gli agenti di polizia e viene arrestato a sua volta. In prigione ha un violento scatto d'ira durante il quale mette in discussione gli insegnamenti di Dodd e lo accusa di essere un impostore. Dodd, a sua volta, lo definisce pigro e inutile affermando che nessuno lo ama tranne lui. Una volta rilasciati i due si riconciliano ma i membri de "La Causa" iniziano a diffidare di Freddie ritenendolo squilibrato, un agente sotto copertura o semplicemente irrecuperabile. Dodd, però, insiste sul fatto che il comportamento di Freddie possa essere corretto attraverso un condizionamento più rigoroso, che quest’ultimo cerca di interiorizzare.

Freddie accompagna Dodd a Phoenix, in Arizona, per la pubblicazione del suo nuovo libro. Quando l’editore critica l’opera Freddie lo aggredisce. In seguito Helen Sullivan, un’accolita fino ad allora docile, provoca l’ira di Dodd con un commento critico sul libro. Più tardi Dodd propone un gioco ai suoi seguaci: scegliere un punto all’orizzonte e guidare in linea retta verso di esso con la sua motocicletta. Dopo averlo fatto per primo e aver definito l’esperienza esaltante invita Freddie a provare. Quest’ultimo parte a tutta velocità e scompare.

Freddie torna a Lynn, Massachusetts, per rivedere Doris ma scopre dalla madre della ragazza che si è sposata e ha avuto dei figli. Deluso, passa la notte in un cinema, dove riceve una telefonata da Dodd, che lo invita a raggiungerlo in Inghilterra, dove ora risiede. Al suo arrivo Freddie scopre che "La Causa" è cresciuta ulteriormente. Dodd gli dice che, se riuscirà a vivere senza un maestro o un padrone, dovrà farlo sapere agli altri poiché sarebbe il primo nella storia a riuscirci. Poi racconta a Freddie che, in una vita passata, i due avevano lavorato insieme a Parigi per inviare messaggi oltre il blocco prussiano tramite piccioni e mongolfiere. Infine gli pone un ultimatum: dedicarsi per sempre alla "Causa" o andarsene per non tornare mai più. Quando Freddie suggerisce che potrebbero rivedersi in un'altra vita Dodd risponde che, se accadrà, saranno nemici giurati. Subito dopo inizia a cantare On a Slow Boat to China mentre Freddie, in lacrime, lo ascolta.

Freddie lascia l’edificio e, in un pub, adesca una donna, ripetendo le domande della sua prima sessione con Dodd mentre fa sesso con lei.

Sulla spiaggia, si accovaccia accanto a una scultura di sabbia grezza raffigurante una donna, realizzata da lui e dai suoi compagni della Marina durante la guerra.

Il progetto entra in fase di produzione il 12 luglio 2010 e viene concluso il 1º aprile 2012[2]. La pellicola lavora con un budget di circa 35 milioni di dollari[2]. Le riprese del film iniziano il 2 giugno e si concludono il 1º luglio 2011[2]. Il film è stato girato interamente in California tra le città di Berkeley, Los Angeles, Vallejo, San Francisco e altre piccole cittadine intorno; qualche ripresa è stata effettuata anche nelle Hawaii, esattamente nell'isola di Oahu[3].

Per il ruolo di Elizabeth sono state prese in considerazione Amanda Seyfried, Jennifer Lawrence, Deborah Ann Woll ed Emma Stone, ma poi fu scelta Ambyr Childers[4]. James Franco è stato considerato per il ruolo di Freddie, andato poi a Joaquin Phoenix[5]. Dopo Franco, fu scelto Jeremy Renner che dovette rifiutare per gli impegni già presi col film The Avengers[6].

Reese Witherspoon era stata scelta nei primi provini del 2010 per il ruolo di Mary Sue Dodd, ma fu poi scartata in favore di Amy Adams[7]. Questo è il primo film di Paul Thomas Anderson in cui Robert Elswit non è il direttore della fotografia perché aveva già firmato per il film The Bourne Legacy[8].

Colonna sonora

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Jonny Greenwood dei Radiohead è il compositore della colonna sonora per la terza volta in un film di Paul Thomas Anderson dopo Ubriaco d'amore e Il petroliere. L'esecuzione è affidata alla London Contemporary Orchestra.

Distribuzione

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Il film è stato distribuito limitatamente nelle sale statunitensi il 12 ottobre 2012 ed il 9 novembre in Gran Bretagna[9]. Il 20 luglio 2012 è stato diffuso online il trailer del film,[10] cui ha fatto seguito la versione italiana il 13 dicembre 2012.[11] L'uscita in Italia è avvenuta il 3 gennaio 2013.

Il film è stato inoltre presentato alla 69ª Mostra internazionale d'arte cinematografica di Venezia, raccogliendo un buon consenso di pubblico e critica[12], e vincendo il Leone d'argento per la regia, che si è aggiudicata Anderson, e la Coppa Volpi per la migliore interpretazione maschile, andata a Phoenix e Hoffman.

Sull'aggregatore di recensioni Rotten Tomatoes il film ha ottenuto un indice di apprezzamento del 84% e un voto di 8,10 su 10 sulla base di 257 recensioni. Il consenso critico del sito recita: «intelligente e solidamente avvincente, The Master estende la serie vincente di film impegnativi di Paul Thomas Anderson rivolti ad un pubblico serio».[13] Su Metacritic, il film ha ottenuto un voto di 86 su 100 sulla base di 43 recensioni, indicando un'«acclamazione universale».[14]

Riconoscimenti

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Nel luglio 2019 il sito Indiewire.com, specializzato in cinema e critica cinematografica, posiziona il film al'ottavo posto dei migliori cento film del decennio 2010-2019.[22]

  1. ^ (EN) David Ansen, Inside ‘The Master,’ Paul Thomas Anderson’s Supposed "Scientology" Movie, su thedailybeast.com, The Daily Beast, 20 agosto 2012. URL consultato il 21 agosto 2012 (archiviato dall'url originale il 18 gennaio 2013).
  2. ^ a b c (EN) Periodo di produzione, su imdb.com, Imdb Official Site. URL consultato il 20 luglio 2012.
  3. ^ (EN) Location film, su imdb.com, Imdb Official Site. URL consultato il 20 luglio 2012.
  4. ^ (EN) Ruolo di Elizabeth, su imdb.com, Imdb Official Site. URL consultato il 20 luglio 2012.
  5. ^ (EN) Ruolo di Freddie, su imdb.com, Imdb Official Site. URL consultato il 20 luglio 2012.
  6. ^ (EN) Jeremy Renner nel film, su imdb.com, Imdb Official Site. URL consultato il 20 luglio 2012.
  7. ^ (EN) Reese Witherspoon, su imdb.com, Imdb Official Site. URL consultato il 20 luglio 2012.
  8. ^ (EN) Robert Elswit, su imdb.com, Imdb Official Site. URL consultato il 20 luglio 2012.
  9. ^ (EN) Date di uscita, su imdb.com, Imdb Official Site. URL consultato il 20 luglio 2012.
  10. ^ The Master – Il full trailer con Philip Seymour Hoffman e Amy Adams, su blog.screenweek.it, ScreenWeek Blog.
  11. ^ The Master – Il trailer italiano del film di Paul Thomas Anderson con Joaquin Phoenix, su blog.screenweek.it, ScreenWeek Blog.
  12. ^ (IT) Servizio SkyTg24, su tg24.sky.it, sky.it. URL consultato il 2 settembre 2012 (archiviato dall'url originale il 5 marzo 2014).
  13. ^ (EN) The Master, su Rotten Tomatoes, Fandango Media, LLC. URL consultato il 14 dicembre 2022.
  14. ^ (EN) The Master, su Metacritic, Fandom, Inc. URL consultato il 14 dicembre 2022.
  15. ^ Copia archiviata, su cinemart-online.co.uk. URL consultato il 24 febbraio 2013 (archiviato dall'url originale l'8 marzo 2013).
  16. ^ Copia archiviata, su cinemart-online.co.uk. URL consultato il 24 febbraio 2013 (archiviato dall'url originale il 22 febbraio 2013).
  17. ^ I vincitori del Premio Cinema Ludus 2012 - CinemaItaliano.info, su cinemaitaliano.info. URL consultato il 19 novembre 2012 (archiviato dall'url originale il 1º febbraio 2013).
  18. ^ European Independent Film Critics Awards 2013: le nominations
  19. ^ Le nomination degli ottavi Italian Directing Award (IDA) - CinemaItaliano.info
  20. ^ 5th Annual Lancashire Film Critics Awards | Awards Daily
  21. ^ Copia archiviata, su soc.org. URL consultato l'8 giugno 2013 (archiviato dall'url originale il 15 febbraio 2013).
  22. ^ Marica Lancellotti, MOONLIGHT MIGLIOR FILM DEL DECENNIO SECONDO INDIEWIRE, su Movieplayer.it, 24 luglio 2019. URL consultato il 25 luglio 2019.

Collegamenti esterni

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