Il cigno nero (film 2010)
Il cigno nero (Black Swan) è un film del 2010 diretto da Darren Aronofsky.
Il film è interpretato da Natalie Portman, Mila Kunis e Vincent Cassel, e racconta la rivalità tra due ballerine di danza classica coinvolte nella produzione newyorkese de Il lago dei cigni.
La pellicola è stata il film d'apertura della 67ª Mostra internazionale d'arte cinematografica di Venezia[1] e successivamente è stata presentata al Toronto International Film Festival 2010. Per la sua interpretazione Natalie Portman è stata premiata con l'Oscar alla miglior attrice.
Trama[modifica | modifica wikitesto]
«E nella morte ritrova la libertà.» |
(Thomas Leroy racconta la storia de Il lago dei cigni) |

Nina Sayers è una ballerina dotata di grande talento, ma psicologicamente e emotivamente instabile a causa del rapporto morboso con la madre Erica: quest'ultima, un'ex danzatrice mediocre che non è riuscita a fare carriera, appare infatti persino invidiosa del talento di Nina e la tratta come una bambina, facendola dormire in una cameretta la cui porta non può essere chiusa a chiave e che sembra arredata come quella di una dodicenne. Nina, in apparenza, sembra felice così, ma ha tendenze autolesionistiche che lasciano intuire la sua insofferenza a questa condizione e il suo desiderio di liberarsi dal controllo della madre.
Una notte, Nina sogna di essere la protagonista di un'inquietante e oscura versione de Il lago dei cigni. La mattina dopo, il direttore artistico Thomas Leroy annuncia di voler sostituire la prima ballerina, Beth, e di voler allestire come spettacolo di apertura della nuova stagione teatrale proprio Il lago dei cigni: la protagonista sarà interpretata dalla nuova prima ballerina. Nina, sperando di vedere il proprio sogno realizzato, si allena duramente; Leroy, alla fine, sceglie proprio lei, nonostante veda la fragile e delicata Nina perfetta per il ruolo del Cigno Bianco, ma troppo poco passionale ed erotica per quello della sua controparte malvagia, il Cigno Nero.
Leroy, deciso a tirare fuori il lato oscuro di Nina, la mette sempre più sotto pressione. Lo squilibrio mentale già evidente della ragazza peggiora, sia per la tensione provocata da Leroy, sia per minaccia rappresentata da Lily, una nuova ballerina della compagnia: pur essendo meno talentuosa di Nina, è dotata di una passionalità che fa di lei proprio quel “Cigno Nero” che Nina non riesce ad essere. Fra Nina e Lily si sviluppa un ambiguo rapporto che in breve si deteriora anche a causa di alcune indiscrezioni fatte a Leroy da Lily sul conto di Nina.
Una sera Lily, per migliorare il rapporto con la collega, invita Nina ad uscire. Durante la serata Nina prende una pasticca di ecstasy e si intrattiene sessualmente con degli sconosciuti. Molto più tardi, rientrata in casa assieme a Lily, ha un violento alterco con la madre.
Il giorno del debutto si avvicina e lo squilibrio di Nina si acutizza. La ragazza è ormai convinta che Lily voglia prendere il suo posto e comincia ad avere allucinazioni terrificanti, che culminano la sera prima dello spettacolo: Nina, resa folle dall'ennesima visione in cui crede di trasformarsi nel “Cigno Nero”, aggredisce violentemente la madre, per poi perdere i sensi.
Nina si riprende appena in tempo e, sebbene la madre cerchi in tutti i modi di fermarla, giunge al teatro un attimo prima che Leroy la sostituisca con Lily. Nina appare decisa e profondamente cambiata e Leroy, compiaciuto, accetta di farla andare in scena. Durante il primo atto, però, le stravaganti visioni di Nina riprendono e la ragazza commette un grave errore sulla scena che rischia di rovinare lo spettacolo, facendo infuriare Leroy. Durante l'intervallo, Nina, in lacrime, si rifugia in camerino e qui trova Lily, già con il costume del “Cigno Nero”, pronta a sostituirla, che la deride. Scoppia una lite e Nina finisce con l'uccidere Lily con un coccio dello specchio del camerino, andato in frantumi durante la colluttazione. La morte dell'odiata rivale dà a Nina una sicurezza tutta nuova: la ragazza nasconde il cadavere, torna in scena nei panni del “Cigno Nero” e balla con una sensualità che conquista tutti.
Terminato l'atto, Nina torna in camerino per prepararsi all'ultima parte, nuovamente nei panni del “Cigno Bianco”. Mentre indossa il costume, qualcuno bussa alla porta: è Lily, viva e vegeta, che fa i complimenti a Nina per l'interpretazione e si scusa per i problemi che hanno avuto in passato. Il loro ultimo e tragico litigio si è rivelato perciò essere l'ennesima allucinazione di Nina. Lo specchio del camerino, tuttavia, è davvero rotto, e Nina estrae dal proprio corpo il frammento con cui aveva creduto di colpire Lily. Nina, sconvolta e in lacrime, capisce che il suo avversario non è mai stato Lily e che la rivale non ha mai cercato di rubarle la parte; il vero nemico è sempre stato lei stessa. Nina, a questo punto, si rende conto che non le rimane altro da fare che tornare in scena e interpretare il proprio ruolo fino alla fine.
L'ultimo atto del balletto finisce con Nina che interpreta la morte del “Cigno Bianco” gettandosi da una rupe, dietro cui è nascosto un materasso. La conclusione è accolta da tutto il pubblico con un'ovazione; Leroy, Lily e gli altri ballerini corrono dietro le scene per congratularsi con Nina, scoprendola ferita e insanguinata, affrettandosi a chiamare un'ambulanza. Nina, però, è soddisfatta perché è riuscita ad essere perfetta, da sempre il suo più grande obiettivo.
Produzione[modifica | modifica wikitesto]
Il progetto del film nasce nel 2000, durante la fase di montaggio di Requiem for a Dream, quando Darren Aronofsky riceve un copione di Andres Heinz intitolato The Understudy, una specie di Eva contro Eva unito a Il sosia di Dostoevskij. L'idea è subito piaciuta al regista e ha pensato che potesse adattarsi al mondo della danza, un ambiente che aveva sempre pensato fosse ideale per un film, molto ricco e interessante ma poco frequentato dal cinema. Dopo aver assistito al balletto de Il lago dei cigni Aronofsky rimane colpito nello scoprire che il cigno nero e il cigno bianco vengono tradizionalmente interpretati dalla stessa ballerina.[2] Lo sviluppo del film inizia nel 2007, quando Aronofsky propone il progetto alla Universal Pictures, appena dopo la distribuzione di The Fountain - L'albero della vita. La produzione de Il cigno nero viene avviata con il supporto di Protozoa Pictures e Overnight Productions, che finanziano la pellicola.
Aronofsky e Natalie Portman avevano deciso di fare insieme un film sulla danza già quando lei aveva 20 anni e studiava all'università. L'attrice aveva preso lezioni di danza classica e moderna fino all'età di 13 anni, ha smesso quando ha iniziato a recitare, circa un anno prima dell'inizio delle riprese comincia un allenamento più impegnativo.[2] Per il ruolo di Lily vengono prese in considerazione Eva Green, Rachel McAdams, Emily Blunt e Blake Lively,[3] nel luglio del 2009 l'attrice Mila Kunis viene ingaggiata per il ruolo dell'antagonista della Portman.[4]
Nel novembre del 2009, la Overnight Productions si congeda dal progetto e la Fox Searchlight Pictures diviene il co-finanziatore e distributore del film. Al film viene assegnato un budget di produzione di 13 milioni di dollari,[5] le riprese iniziano a New York il 7 dicembre e durano 43 giorni.[2]
Data l'impossibilità di occupare un teatro newyorchese per la durata delle riprese del film, solo alcune scene sono state girate al Lincoln Center, gran parte delle riprese si sono svolte negli spazi del Purchase College, della State University of New York, chiuso durante le vacanze invernali.[2]
Georgina Parkinson, un'insegnante di danza classica dell'American Ballet Theatre, si è occupata dell'allenamento di Natalie Portman e Mila Kunis nel balletto,[6] mentre il primo ballerino del New York City Ballet Benjamin Millepied si è occupato delle coreografie.[7] Due ballerine dell'American Ballet Theatre, Sarah Lane e Maria Riccetto, sono state ingaggiate come sostitute, nelle scene di ballo, rispettivamente della Portman e della Kunis.[8]
Clint Mansell, che ha scritto le musiche dei precedenti lavori di Aronofsky, ha composto la colonna sonora, alla quale hanno collaborato anche i Chemical Brothers, utilizzando elementi de Il lago dei cigni.[9] I toni del film sono stati paragonati al film Rosemary's Baby - Nastro rosso a New York del 1968.[10]
Alla realizzazione dei costumi dei balletti hanno contribuito anche le sorelle Kate e Laura Mulleavy di Rodarte.[2]
Distribuzione[modifica | modifica wikitesto]
Il cigno nero è stato presentato in anteprima mondiale come film d'apertura alla 67ª Mostra internazionale d'arte cinematografica di Venezia il 1º settembre 2010. Il film concorreva per il Leone d'oro, diventando il terzo film di Aronofsky ad essere presentato alla Biennale, dopo The Fountain - L'albero della vita e The Wrestler.
Sempre nel settembre 2010, il film è stato presentato nel corso del 35º Toronto International Film Festival e successivamente distribuito limitatamente in città selezionate il 1º dicembre 2010.[11]
In Italia la distribuzione nelle sale cinematografiche è avvenuta il 18 febbraio 2011. Dal 10 giugno il film è stato distribuito su DVD e Blu-ray per il noleggio, in vendita invece dal 22 giugno.
Accoglienza[modifica | modifica wikitesto]
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Incassi[modifica | modifica wikitesto]
Il film è uscito in modo limitato in America il 3 dicembre 2010 in 18 cinema. Ha incassato in totale 415 822 dollari nel giorno di apertura (circa 23 101 dollari per teatro). Alla fine del weekend di apertura i dollari incassati erano 1.443.809 (il più alto del 2010 dopo Il discorso del re). Nel secondo weekend il film è stato distribuito in 90 teatri, e ha raggiunto i 3,3 milioni di dollari, diventando il sesto film più visto al box-office. Nel terzo weekend, è stato distribuito in 959 teatri e ha raggiunto incassi pari a 8.383.479 di dollari. In totale, alla fine del mese di maggio del 2011, il film ha incassato 107 milioni di dollari nei soli Stati Uniti e 222 milioni nel resto del Mondo.[12]
Critica[modifica | modifica wikitesto]
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Il film è stato accolto con successo dalla critica specializzata, che ha elogiato particolarmente la performance di Natalie Portman e lo stile metaforico e visionario di Aronofsky. Sull’aggregatore di recensione Rotten Tomatoes ha ottenuto l’85% delle recensioni professionali positive, con un voto medio di 8,18 su 10 basato su 297 critiche,[13] mentre su Metacritic ha un punteggio di 79 su 100, basato su 42 recensioni.[14]
Riconoscimenti[modifica | modifica wikitesto]
- 2011 - Premio Oscar
- Miglior attrice protagonista a Natalie Portman
- Nomination Miglior film a Mike Medavoy, Brian Oliver e Scott Franklin
- Nomination Migliore regia a Darren Aronofsky
- Nomination Migliore fotografia a Matthew Libatique
- Nomination Miglior montaggio a Andrew Weisblum
- 2011 - Golden Globe
- Miglior attrice in un film drammatico a Natalie Portman
- Nomination Miglior film drammatico
- Nomination Migliore regia a Darren Aronofsky
- Nomination Miglior attrice non protagonista a Mila Kunis
- 2011 - Premio BAFTA
- Miglior attrice protagonista a Natalie Portman
- Nomination Miglior film
- Nomination Migliore regia a Darren Aronofsky
- Nomination Migliore attrice non protagonista a Barbara Hershey
- Nomination Migliore sceneggiatura originale a Mark Heyman, Andres Heinz e John J. McLaughlin
- Nomination Migliore fotografia a Matthew Libatique
- Nomination Miglior montaggio a Andrew Weisblum
- Nomination Migliore scenografia a Thérèse DePrez e Tora Peterson
- Nomination Migliori costumi a Amy Westcott
- Nomination Miglior sonoro a Brian Emrich e Craig Henighan
- Nomination Miglior trucco a Geordie Sheffer e Marjorie Durand
- Nomination Migliori effetti speciali
- 2011 - Screen Actors Guild Award
- Miglior attrice protagonista a Natalie Portman
- Nomination Migliore attrice non protagonista a Mila Kunis
- Nomination Miglior cast
- 2010 - Critics' Choice Movie Award
- Miglior attrice protagonista a Natalie Portman
- Nomination Miglior film
- Nomination Migliore regia a Darren Aronofsky
- Nomination Miglior attrice non protagonista a Mila Kunis
- Nomination Migliore sceneggiatura originale a Mark Heyman, Andres Heinz e John J. McLaughlin
- Nomination Migliore fotografia a Matthew Libatique
- Nomination Migliore scenografia a Thérèse DePrez e Tora Peterson
- Nomination Migliori costumi a Laura Mulleavy, Amy Westcott e Kate Mulleavy
- Nomination Miglior trucco a Geordie Sheffer e Marjorie Durand
- Nomination Miglior montaggio a Andrew Weisblum
- Nomination Miglior sonoro a Brian Emrich e Craig Henighan
- Nomination Miglior colonna sonora a Clint Mansell
- 2010 - Chicago Film Critics Association Award
- Miglior attrice protagonista a Natalie Portman
- Miglior colonna sonora a Clint Mansell
- Nomination Miglior film
- Nomination Migliore regia a Darren Aronofsky
- Nomination Migliore sceneggiatura originale a Mark Heyman, Andres Heinz e John J. McLaughlin
- Nomination Migliore fotografia a Matthew Libatique
- 2010 - Festival di Venezia
- Premio Marcello Mastroianni a Mila Kunis
- Nomination Leone d'Oro a Darren Aronofsky
- 2010 - New York Film Critics Circle Award
- Migliore fotografia a Matthew Libatique
- 2011 - MTV Movie Award
- Nomination Miglior film
- Nomination Miglior performance femminile a Natalie Portman
- Nomination Miglior bacio a Natalie Portman e Mila Kunis
- Nomination Miglior momento (Ma che ca...) a Natalie Portman
- 2010 - Los Angeles Film Critics Association Award
- Migliore fotografia a Matthew Libatique
- 2011 - Independent Spirit Award
- 2011 - Kansas City Film Critics Circle Award
- 2011 - Las Vegas Film Critics Society Award
- Migliore attrice protagonista a Natalie Portman
- Migliore scenografia a David Stein
- Nomination Miglior film
- Nomination Migliore regia a Darren Aronofsky
- Nomination Miglior attrice non protagonista a Mila Kunis
- Nomination Migliore sceneggiatura a Mark Heyman, Andres Heinz e John J. McLaughlin
- Nomination Migliore fotografia a Matthew Libatique
- Nomination Migliori costumi a Laura Mulleavy, Amy Westcott e Kate Mulleavy
- Nomination Miglior montaggio a Andrew Weisblum
- Nomination Miglior colonna sonora a Clint Mansell
- 2010 - Boston Society of Film Critic Award
- Miglior attrice protagonista a Natalie Portman
- Miglior montaggio a Andrew Weisblum
- Nomination Miglior regia a Darren Aronofsky
- Nomination Miglior fotografia a Matthew Libatique
- 2010 - Satellite Award
- Nomination Migliore regia a Darren Aronofsky
- Nomination Miglior attrice in un film drammatico a Natalie Portman
- Nomination Migliore scenografia a Thérèse DePrez e Tora Peterson
- Nomination Migliori costumi a Laura Mulleavy, Amy Westcott e Kate Mulleavy
- Nomination Miglior colonna sonora a Clint Mansell
- 2011 - Nastro d'argento
- Nomination Regista del miglior film straniero a Darren Aronofsky
- 2011 - AFI Awards
- Film dell'anno a Mike Medavoy, Brian Oliver e Scott Franklin
- 2011 - Academy of Motion Pictures Arts and Science of Argentina
- Miglior film straniero a Darren Aronofsky
- 2011 - Saturn Award
- Miglior attrice protagonista a Natalie Portman
- Miglior attrice non protagonista a Mila Kunis
- Nomination Miglior film horror/thriller
- Nomination Miglior regia a Darren Aronofsky
- Nomination Miglior sceneggiatura a Mark Heyman, Andres Heinz e John J. McLaughlin
- 2011 - Premio Amanda
- Nomination Miglior film straniero a Darren Aronofsky
- 2011 - Eddie Award
- Nomination Miglior montaggio in un film drammatico a Andrew Weisblum
- 2011 - American Society of Cinematographers
- Nomination Miglior fotografia a Matthew Libatique
- 2011 - Art Directors Guild
- Miglior scenografia
- 2010 - Austin Film Critics Association
- Miglior film
- Miglior regia a Darren Aronofsky
- Miglior attrice protagonista a Natalie Portman
- Miglior sceneggiatura originale a Mark Heyman, Andres Heinz e John J. McLaughlin
- Miglior fotografia a Matthew Libatique
- 2012 - Awards of the Japanese Academy
- Nomination Miglior film straniero
- 2011 - Blue Ribbon Awards
- Miglior film straniero a Darren Aronofsky
- 2012 - Premio Bodil
- Nomination Miglior film statunitense a Darren Aronofsky
- 2010 - British Society of Cinematographers
- Nomination Miglior fotografia a Matthew Libatique
- 2011 - Dorian Awards
- Nomination Film dell'anno
- Nomination Performance cinematografica dell'anno a Natalie Portman
- 2010 - Camerimage
- Nomination Rana d'oro a Matthew Libatique
- 2011 - Artios Award
- Nomination Miglior casting per un film studio o dramma indipendente a Mary Vernieu
- 2011 - Central Ohio Film Critics Association Awards
- Migliore attrice protagonista a Natalie Portman
- Nomination Miglior film
- Nomination Miglior regia a Darren Aronofsky
- Nomination Migliore attrice non protagonista a Barbara Hershey
- Nomination Miglior cast
- Nomination Miglior sceneggiatura originale a Mark Heyman, Andres Heinz e John J. McLaughlin
- Nomination Miglior fotografia a Matthew Libatique
- Nomination Miglior colonna sonora a Clint Mansell
- 2011 - Cinema Audio Society
- Nomination Miglior sonoro a Ken Ishii, Dominick Tavella e Craig Henighan
- 2012 - Cinema Brazil Grand Prize
- Nomination Miglior film straniero a Darren Aronofsky
- 2011 - Costume Designers Guild Awards
- Miglior costumi a Amy Westcott
- 2012 - Premio César
- Nomination Miglior film straniero a Darren Aronofsky
- 2010 - Dallas-Fort Worth Film Critics Association Awards
- Miglior attrice protagonista a Natalie Portman
- Nomination Miglior film
- Nomination Miglior regia a Darren Aronofsky
- Nomination Miglior attrice non protagonista a Mila Kunis
- 2011 - David di Donatello
- Nomination Miglior film straniero a Darren Aronofsky
- 2011 - DGA Award
- Nomination Miglior regia a Darren Aronofsky
- 2011 - Empire Awards
- Nomination Miglior thriller
- Nomination Miglior attrice protagonista a Natalie Portman
- 2011 - Fangoria Chainsaw Awards
- Miglior film della grande distribuzione
- Miglior attrice protagonista a Natalie Portman
- Miglior attrice non protagonista a Barbara Hershey
- Miglior sceneggiatura a Andres Heinz, Mark Heyman e John J. McLaughlin
- Miglior colonna sonora a Clint Mansell
- Nomination Miglior attore non protagonista a Vincent Cassel
- Nomination Miglior trucco a Michael Marino
- 2010 - Florida Film Critics Circle Awards
- Miglior attrice protagonista a Natalie Portman
- 2010 - Gotham Independent Film Awards
- Nomination Miglior film a Darren Aronofsky, Scott Franklin, Mike Medavoy, Arnold Messer e Brian Oliver
- 2012 - Grammy Award
- Nomination Miglior colonna sonora a Clint Mansell
- 2011 - London Critics Circle Film Awards
- Nomination Film dell'anno
- Nomination Regista dell'anno a Darren Aronofsky
- Nomination Attrice dell'anno a Natalie Portman
- 2011 - Golden Reel Award
- Nomination Miglior montaggio sonoro (Colonna sonora) a Nancy Allen
- Nomination Miglior montaggio sonoro (Dialoghi e ADR) a Craig Henighan, Jill Purdy e Nelson Ferreira
- Nomination Miglior montaggio sonoro (Effetti sonori) a Craig Henighan, Brian Emrich, Steve Baine e Wayne Lemmer
- 2011 - National Movie Awards
- Nomination Performance dell'anno a Natalie Portman
- 2011 - National Society of Film Critics Awards
- Nomination Miglior fotografia a Matthew Libatique
- 2011 - Online Film Critics Society Awards
- Miglior attrice protagonista a Natalie Portman
- Nomination Miglior film
- Nomination Miglior regia a Darren Aronofsky
- Nomination Miglior attrice non protagonista a Mila Kunis
- Nomination Miglior sceneggiatura originale a Mark Heyman, Andres Heinz e John J. McLaughlin
- Nomination Miglior fotografia a Matthew Libatique
- Nomination Miglior montaggio a Andrew Weisblum
- 2011 - PGA Awards
- Nomination Miglior produttore a Scott Franklin, Mike Medavoy e Brian Oliver
- 2011 - Palm Springs International Film Festival
- Desert Palm Achievement Award a Natalie Portman
- 2010 - Phoenix Film Critics Society Awards
- Miglior attrice protagonista a Natalie Portman
- Nomination Miglior sceneggiatura originale a Mark Heyman, Andres Heinz e John J. McLaughlin
- Nomination Miglior montaggio a Andrew Weisblum
- 2011 - Prism Awards
- Miglior film sulla salute mentale
- Nomination Miglior performance a Natalie Portman
- 2012 - Rembrandt Awards
- Miglior attrice internazionale a Natalie Portman
- 2012 - Premio Robert
- Nomination Miglior film statunitense a Darren Aronofsky
- 2010 - San Diego Film Critics Society Awards
- Miglior regia a Darren Aronofsky
- Nomination Miglior film
- Nomination Miglior attrice protagonista a Natalie Portman
- Nomination Miglior fotografia a Matthew Libatique
- Nomination Miglior montaggio a Andrew Weisblum
- Nomination Miglior scenografia a Thérèse DePrez
- Nomination Miglior colonna sonora a Clint Mansell
- 2010 - San Francisco Film Critics Circle
- Miglior regia a Darren Aronofsky
- Miglior fotografia a Matthew Libatique
- 2010 - Southeastern Film Critics Association Awards
- Miglior attrice protagonista a Natalie Portman
- Nomination Miglior film
- 2011 - Teen Choice Award
- Miglior film drammatico
- Miglior attrice in un film drammatico a Natalie Portman
- Nomination Miglior bacio a Mila Kunis e Natalie Portman
- Nomination Miglior scene stealer femminile a Mila Kunis
- 2011 - Toronto Film Critics Association Awards
- Nomination Miglior film
- Nomination Miglior regia a Darren Aronofsky
- Nomination Miglior attrice protagonista a Natalie Portman
- 2011 - Vancouver Film Critics Circle
- Nomination Miglior film
- Nomination Miglior regia a Darren Aronofsky
- Nomination Miglior attrice protagonista a Natalie Portman
- 2010 - Visual Effects Society
- Nomination Migliori effetti visivi a Dan Schrecker, Colleen Bachman, Michael Capton e Brad Kalinoski
- 2010 - Washington DC Area Film Critics Association Awards
- Nomination Miglior film
- Nomination Miglior regia a Darren Aronofsky
- Nomination Miglior attrice protagonista a Natalie Portman
- Nomination Miglior sceneggiatura originale a Mark Heyman, Andres Heinz e John J. McLaughlin
- Nomination Miglior scenografia
- Nomination Miglior fotografia a Matthew Libatique
- Nomination Miglior colonna sonora a Clint Mansell
- 2011 - World Soundtrack Awards
- Nomination Compositore dell'anno a Clint Mansell
- Nomination Colonna sonora originale dell'anno a Clint Mansell
- 2011 - WGA Award
- Nomination Miglior sceneggiatura originale a Mark Heyman, Andres Heinz e John J. McLaughlin
Note[modifica | modifica wikitesto]
- ^ Black Swan di Darren Aronofsky film di apertura della 67. Mostra, labiennale.org. URL consultato il 19 agosto 010 (archiviato dall'url originale il 24 agosto 2010).
- ^ a b c d e Contenuti extra del Blu-ray
- ^ (EN) Trivia for Black Swan, IMDb. URL consultato il 19 agosto 2010.
- ^ (EN) Mila Kunis hunts 'Black Swan', hollywoodreporter.com. URL consultato il 19 agosto 2010 (archiviato dall'url originale il 28 luglio 2009).
- ^ Steven Zeitchik, Darren Aronofsky’s ‘Black Swan’ a feature film of a different feather, in Los Angeles Times, settembre 17, 2010. URL consultato il ottobre 30, 2010.
- ^ (EN) Georgina Parkinson, Star at Royal Ballet, Dies at 71, nytimes.com. URL consultato il 19 agosto 2010.
- ^ (EN) On the Rise, webcitation.org. URL consultato il 19 agosto 2010 (archiviato dall'url originale il 4 agosto 2010).
- ^ (EN) Call Board, webcitation.org. URL consultato il 19 agosto 2010 (archiviato dall'url originale il 4 agosto 2010).
- ^ (EN) Clint Mansell, webcitation.org. URL consultato il 19 agosto 2010 (archiviato dall'url originale il 4 agosto 2010).
- ^ (EN) Natalie Portman Likens 'Black Swan' To 'Rosemary's Baby' In Terms Of Tone, webcitation.org. URL consultato il 19 agosto 2010 (archiviato dall'url originale il 6 agosto 2010).
- ^ (EN) Aronofsky's Black Swan Gets a Release Date, comingsoon.net. URL consultato il 19 agosto 2010.
- ^ Black Swan (2010), in Box Office Mojo. URL consultato il 16 settembre 2012.
- ^ (EN) Black Swan (2010). URL consultato il 26 giugno 2019.
- ^ Black Swan. URL consultato il 26 giugno 2019.
Altri progetti[modifica | modifica wikitesto]
Wikiquote contiene citazioni di o su Il cigno nero
Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su Il cigno nero
Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]
- Sito ufficiale, su blackswan2010.com.
- (EN) Il cigno nero, su Enciclopedia Britannica, Encyclopædia Britannica, Inc.
- Il cigno nero, su Il mondo dei doppiatori, AntonioGenna.net.
- (EN) Il cigno nero, su Internet Movie Database, IMDb.com.
- (EN) Il cigno nero, su AllMovie, All Media Network.
- (EN) Il cigno nero, su Rotten Tomatoes, Flixster Inc.
- (EN, ES) Il cigno nero, su FilmAffinity.
- (EN) Il cigno nero, su Metacritic, CBS Interactive Inc.
- (EN) Il cigno nero, su Box Office Mojo, Amazon.com.
- (EN) Il cigno nero, su TV.com, CBS Interactive Inc.
- (EN) Il cigno nero, su AFI Catalog of Feature Films, American Film Institute.
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