Modena Football Club 2018

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Modena Football Club 1912
Calcio
Canarini
Segni distintivi
Uniformi di gara
Manica sinistra
Maglietta
Manica destra
Pantaloncini
Calzettoni
Casa
Manica sinistra
Maglietta
Manica destra
Pantaloncini
Calzettoni
Trasferta
Manica sinistra
Maglietta
Maglietta
Manica destra
Pantaloncini
Calzettoni
Terza divisa
Colori sociali Giallo - Blu
Dati societari
CittàFile:Modena-Stemma it.png Modena
NazioneBandiera dell'Italia Italia
ConfederazioneUEFA
Federazione FIGC
CampionatoSerie B
Fondazione1912
PresidenteBandiera dell'Italia Stefano Commini
AllenatoreBandiera dell'Italia Dario Marcolin
StadioAlberto Braglia
(21.507 posti)
Sito webwww.modenafc.net
Palmarès
Trofei nazionali1 campionato di Serie B
1 Supercoppa di Lega Serie C1
Trofei internazionali2 Tornei Anglo-Italiani
Si invita a seguire il modello di voce

Il Modena Football Club è la principale società calcistica di Modena. Fondata nel 1912, milita in Serie B.

Storia

Origini

Nel 1908 sorgono a Modena due club calcistici: l'Associazione Studentesca del Calcio Modena e il Football Club Audax Modena. Dopo pochi anni, però, le due società decidono di fondersi ed il 5 aprile 1912 la fusione venne ufficializzata dagli organi informativi competenti. Il giornale "Il Panaro" pubblicò così la notizia della fusione societaria:

«Era affisso ieri un avviso sul quale si invitavano i nostri giocatori di football a partecipare a una riunione per deliberare circa la fusione delle due società, la Associazione Studentesca del Calcio e lo Audax Football Club L'idea di tale connubio non ci giunge nuova, l'abbiamo sentita circolare da oltre un anno nei capannelli calcistici, ma non abbiamo mai voluto entrare nel merito della questione per non rompere, come si dice, le uova nel paniere a coloro che tale idea propugnavano. Lo facciamo ora che la notizia ufficiale e la fusione fatta e che la nuova società ha già scelto il suo nome e i suoi colori. Si chiamerà Modena Football Club e la sua maglia porterà i colori giallo-blu»

Inizia così la storia del Modena Football Club. Nei primi anni di vita, il Modena sfiorò subito l'impresa di portarsi a casa la Coppa Federale (istituita al posto del Campionato) già nel 1916, durante la Grande Guerra. Pochi anni dopo, a guerra finita, i canarini sfiorarono addirittura il primo scudetto, quando nella stagione 1924-25 il Modena chiuse al 2º posto con un solo punto di distacco dal fortissimo Genoa nel girone A di I div. Lega Nord e con risultati clamorosi tra cui un clamoroso 5-0 rifilato all'Inter. Fece molto scalpore, poi, l'esordio in Serie A di Alfredo Mazzoni a soli 16 anni.

Formazione del Modena nel 1928.

Gli anni '30 e '40

Nel 1932 arrivò la prima retrocessione in Serie B, cui il Modena non seppe reagire: due secondi posti consecutivi, poi il 3° nel 1935, sembrava una maledizione. Arrivò intanto l'inaugurazione del nuovo stadio, nel 1936, intitolato a Cesare Marzari (poi rinominato Alberto Braglia), giocatore gialloblu caduto nella Guerra civile spagnola. In quegli anni cambiò anche la denominazione di Modena F.C. in Modena Calcio, in ossequio alle direttive del regime volte all'eliminazione di ogni parola straniera nel lessico sportivo.

Nel campionato 1937-38 vi fu il ritorno in serie A, mentre l'anno successivo il Modena si salvò per un solo punto. All'inizio della stagione 1939-40 comparvero anche i numeri sulle maglie dei giocatori. La squadra venne rinnovata ma gli acquisti si rivelarono al di sotto delle aspettative e così fu di nuovo Serie B. Nel periodo bellico, furono diversi i giocatori che il Modena riuscì a lanciare: Vittorio e Lucidio Sentimenti, Renato Braglia, Maino Neri ed Ermando Malinverni e Otello Zironi. Tra gli stenti dovuti alla guerra, il Modena si barcamenò tra la A e la B, in attesa di tempi migliori.

Tempi migliori che coincisero con la fine della Seconda guerra mondiale: nella stagione 1946-47 il Modena infatti chiuse al terzo posto in Serie A, dietro al Grande Torino ed alla Juventus, che chiuse avanti di soli due punti; fu quello il miglior campionato di A del Modena, che in casa ottenne anche risultati clamorosi come il 6-1 inflitto al Napoli, e le vittorie su Juventus, Inter, Roma e le "doppiette" (vittorie in casa e trasferta) rifilate alla Lazio ed alla Fiorentina.

L'anno successivo il Modena chiuse al 5º posto e, con diversi giocatori che ormai facevano parte della Nazionale italiana, come Enzo Menegotti, Francesco Pernigo, Maino Neri e Valerio Cassani, tutti presenti al torneo di calcio della Olimpiadi di Londra del 1948, sembrava destinato ad entrare tra le grandi del calcio italiano. Ma le vicissitudini societarie, culminate nelle dimissioni del presidente prima e dell'allenatore poi, portarono la squadra al penultimo posto e alla retrocessione in Serie B.

Gli anni '50

Il Modena provò subito a ritornare nella massima serie, ma chiuse solo al 5º posto. Ci riprovò l'anno dopo, nella stagione 1950-51, ma riuscì solo a sfiorare l'impresa, con un beffardo 3º posto. Ed ebbe così inizio la grande fuga dei talenti modenesi nelle squadre più blasonate: fu il caso, tra i tanti di Maino Neri, di Sergio Brighenti e di Giorgio Ghezzi. I risultati cominciarono a risentirne: un 8° e due 10° posti consecutivi cominciarano a ridimensionare i progetti modenesi, che solo lievemente tornarono felici quando nella stagione 1954-55 giunse di nuovo 3°.

Intanto, le finanze cominciavano a ristagnare. Il Modena sembrava sul punto di collassare quando l'azienda Zenit si offrì come sponsor della squadra. Fu una manna dal cielo: 100 milioni di lire (una cifra colossale per l'epoca) per la campagna acquisti per tentare la scalata alla serie A. Soldi spesi con oculatezza, che diedero risultati immediati nella prima parte della stagione. Poi, un girone di ritorno disastroso, costrinse il Modena ad "accontentarsi" del 7º posto. Ma l'anno dopo, ancora con la Zenit come sponsor, andò ancora peggio: 14º posto e retrocessione evitata per pochi punti. La Zenit si ritirò, al Modena non restò che vendere il vendibile e sperare in qualche giovane promessa, tuttavia, malgrado un'ottima prima metà di campionato, un disastroso girone di ritorno fu la causa della retrocessione per la prima volta in Serie C.

Gli anni '60 e '70

Nonostante il ritiro dei finanziamenti della Zenit e la retrocessione in C, il nuovo organico modenese compì un doppio salto: vincitore della Serie C 1960-61 e 2° nella Serie B 1962, appaiato al Napoli, appena vincitore della Coppa Italia del '62. Al primo anno in Serie A la squadra si salvò grazie anche ai gol della ex mezzala della Nazionale brasiliana Cinesinho, ma nell'anno successivo le cose si complicarono: alla fine del campionato, il Modena era 15° ma a pari punti con la Sampdoria, contro la quale si giocò la permanenza in A. Lo spareggio si giocò il 7 giugno 1964 a Milano, campo neutro: Sampdoria-Modena 2-0 e ritorno in B.

Nei sette anni di B successivi il Modena raggiunse, come massimo traguardo, il 6º posto, lontanissimo dalla lotta per la promozione. In compenso, sfiorò la retrocessione nel campionato 1968-69, quando si salvò solo per miracolo e chiuse 17°. Era l'inizio degli anni più duri. La lunga parentesi della Serie B finì nel campionato 1971-72, quando il Modena chiuse all'ultimo posto e precipitò in Serie C. Inizialmente, si verificò comunque l'ottimismo della prima retrocessione in B, quando si pensava che per il Modena sarebbe stata una passeggiata o poco più. Invece gli ci vollero tre anni per risalire, quando finalmente vinse il campionato 1974-75.

Due campionati "anonimi" del Modena (un 8° ed un 17º posto) sembravano il preludio di un lungo periodo di militanza in cadetteria. Invece, un'ennesima crisi finanziaria portò la squadra sull'orlo del fallimento, e di conseguenza la squadra fu smantellata. Imbottita di giovani di belle speranze ma di poco bagaglio tecnico, il Modena affondò prima in C1 (come si era chiamata in quegli anni la terza divisione) e l'anno successivo addirittura in C2.

Gli anni '80 e '90

Luca Toni, al Modena dal 1990 al 1996

La Serie C2 fu comunque un'esperienza passeggera: la crisi societaria fu risolta con l'ingresso dell'industriale Bergamini e grazie all'esplosione di un giovane talento, Stefano Cuoghi, al primo tentativo la vittoria del campionato della stagione 1979-80 fu assicurata, e la C1 riconquistata e considerata come nuovo trampolino per la B. La tifoseria però è costretta a subire diverse delusioni: dopo il 12° nel nella stagione 1980-81, l'anno dopo il Modena chiude 3° per un solo punto (i play-off non esistono ancora) ed è costretto a ricominciare tutto da capo. La società intanto aveva cambiato proprietà: era entrato Francesco Farina e rimarrà alla direzione per i successivi 15 anni.

Arrivano i primi due trofei: il Modena si aggiudica infatti il Trofeo Anglo-Italiano del 1981 e del 1982, battendo in finale, rispettivamente, gli inglesi del Poole Town e quelli del Sutton United. Ma le vittorie non seguono invece in campionato, dove il Modena giunge 11°, 10° ed 8° nei tre anni a seguire. Nel campionato 1985-86, arriva la promozione in B, ottenuta all'ultima giornata nella partita vinta contro l'Ancona, grazie alla rete di Damiano Longhi, davanti a 16mila spettatori. Dopo la salvezza nella stagione 1986.1987 (conclusasi con la vittoria nel derby contro il Bologna, successo che mancava da 40 anni esatti), nel campionato 1987-1988 arriva la nuova retrocessione.

Gli anni Ottanta si chiudono con la vittoria del campionato di Serie C1 che vale così il ritorno in Serie B, realizzando il record assoluto (ancora in vigore) del minor numero di reti subite da una squadra in un campionato professionistico italiano (solo 9). Dopo tre sudate salvezze, nella stagione 1993-94, il Modena chiude al 18º posto e torna in C1. Nella stagione successiva 1994-95 la squadra precipitò inaspettatamente in C2, dopo aver perso i play-out con la Massese. Fortunatamente i canarini rimasero per pochissime settimane in quarta serie: grazie anche al Crevalcore, salvatosi sul campo, ma che tuttavia rinunciò alla C1 e incappò nella radiazione, il Modena (secondo nella graduatoria dei ripescaggi) venne ripescato. La proprietà della squadra passa al Conte Degli Albertini e la presidenza di Mauro Bassinghi. Gli anni successivi furono caratterizzati da vicende societarie e tecniche e dir poco burrascose sino all'acquisto della squadra da parte dell'imprenditore Gigi Montagnani nel 1997.

Dopo un'annata interlocutoria tenta la scalata alla B nella stagione 1998-99, quando arriva al 3º posto ma viene sconfitto nella finale playoff dal Lumezzane, che aveva anch'esso chiuso al 3º posto (ma era in vantaggio negli scontri diretti). La stagione successiva si rivela poco fortunata ed arriva una salvezza ottenuta grazie all'arrivo a metà stagione del tecnico Gianni De Biasi.

Gli anni 2000

Dal 2000 al 2005

Nella stagione sportiva 2000-01 mister Gianni De Biasi ottiene la conferma con al suo fianco due collaboratori quali Vinicio Bisioli (preparatore dei portieri) ed il prof. Paolo Artico (preparatore atletico). Il Direttore Generale Doriano Tosi, entrato in società a metà della stagione precedente, allestisce una squadra adatta alla categoria. Il ritiro pre-campionato cambia geograficamente: Pieve di Cadore la località prescelta. È dello stesso periodo la morte improvvisa del presidente Gigi Montagnani cui è ad oggi intitolata la curva dei tifosi modenesi.

Nonostante ciò la squadra disputa un ottimo pre-campionato e in Coppa Italia stravince il proprio girone a punteggio pieno ed alla decima giornata di campionato si trova al primo posto solitario con 27 punti, frutto di 9 vittorie ed una sconfitta. Il 19 novembre è un'altra data infausta da ricordare: al termine della gara di Como (persa 0-1), mentre percorre il corridoio che porta al pullman, Francesco Bertolotti viene colpito da tergo con un pugno sferratogli dal comasco Max Ferrigno. Cadendo Bertolotti sbatte violentemente il capo sul pavimento. Trasportato d'urgenza all'Ospedale di Lecco gli vengono diagnosticate lesioni cerebrali ed alle ore 23,00 è necessario un intervento chirurgico che gli salva la vita. Dopo una settimana esce dal coma.

I canarini attraversano un periodo difficile durante il quale il Como li raggiunge a quota 42 punti, ma poi si riprendono prontamente e tutta la stagione sarà caratterizzata dalle varie fasi di questo testa a testa entusiasmante. Alla penultima giornata di campionato il Modena è di scena allo Stadio Morelli di Brescello, seguita da una marea di tifosi(oltre 4500) e di fatto esaurendo il piccolo impianto del paesino della bassa reggiana in una gara che viene vinta al 97' con una rete di Ciro Ginestra. È la vittoria che vale virtualmente la Serie B, ufficializzata all'ultima giornata con la vittoria al Braglia sul Lecco per 2-0. Il finale della stagione vede il Modena vincere anche la Supercoppa di Lega di serie C1 battendo il Palermo (2-1 in Sicilia e 3-0 al Braglia).

L'anno dopo, mantenendo sostanzialmente la stessa squadra della stagione precedente, i gialloblu centrano la seconda promozione consecutiva e rivedono la massima serie dopo 38 anni di assenza. Nel frattempo, a febbraio, con la squadra lanciatissima verso la serie A, la società era stata rilevata dall'imprenditore Romano Amadei.Da ricordare, in questa stupenda annata, le eclatanti vittorie sul Napoli 4-1,sul Cagliari 3-0,sulla Reggina 3-1(con i tre gol messi a segno nei primi 10 minuti di gioco) e sulla Sampdoria 2-0.

Nella stagione 2002-03 la salvezza non è facile ed arriva solo all'ultima giornata, quando il Modena giunge a quota 38 insieme ad Empoli, Reggina ed Atalanta. Tuttavia, la classifica avulsa salva gli emiliani ed i toscani, lasciando bergamaschi e calabresi a giocarsi lo spareggio (furono poi questi ultimi a salvarsi). La retrocessione però è solo rinviata alla stagione 2003-2004, con il Modena che chiude terzultimo a quota 30 punti. Viene inoltre condannato a subire un punto di penalizzazione (da scontare però l'anno dopo in B) per una presunta combine avvenuta durante una partita dell'anno precedente. L'operazione giudiziaria, che coinvolge diverse squadre, tocca il Modena solo di striscio, ma sarà l'anticipo dell'operazione "Calciopoli" che due anni dopo scuoterà il calcio italiano fino alle fondamenta[senza fonte].

L'anno successivo è turbolento: il Modena chiude ad un punto dai play-off, ossia per il punto di penalizzazione inflittogli all'inizio del campionato. Il Genoa e l'Empoli chiudono al 1° ed al 2º posto, mentre il Torino batte in finale play-off il Perugia e sale anch'esso in Serie A; ma poco dopo, a causa di una combine scoperta tra Genoa e Venezia, la prima viene retrocessa d'ufficio (la seconda invece, già retrocessa sul campo, fallisce e quindi si "salva" dalla pena). Ma anche il Torino fallisce per debiti, e la stessa sorte tocca al Perugia che aveva perso la finale contro i granata. Dunque, i posti in A rimasti vuoti diventano due: la F.I.G.C. promuove così d'ufficio le due squadre che avevano disputato e perso le semifinali play-off: Treviso ed Ascoli.

Dal 2005 al 2012

Nella stagione 2005-2006, il Modena, forte di un centravanti come Cristian Bucchi, capace di segnare 30 gol (capocannoniere e miglior realizzatore stagionale di sempre del Modena), giunge agli spareggi promozione. Nelle semifinali degli spareggi promozione è stato poi eliminato dal Mantova, nonostante due pareggi (0 a 0 in casa e 1 a 1 in trasferta) che, a causa delle regole dei play-off di Serie B, hanno sorriso ai virgiliani, i quali, a loro volta, hanno perso la finale contro il Torino.

L'anno dopo, con un organico indebolito dalla cessione di Cristian Bucchi e dopo una partenza abbastanza positiva in Coppa Italia (eliminato al terzo turno dal Genoa), il Modena è passato dalla lotta per la A a quella per evitare la C. Tuttavia, l'obiettivo è stato conseguito, grazie anche al cambio di rotta avvenuto con l'arrivo di Bortolo Mutti come allenatore. Ai nastri di partenza del campionato 2007-08, il Modena, eliminato al primo turno di Coppa Italia dal Bologna, si presenta con un organico in grado di raggiungere la salvezza. Dopo una buona partenza, però, i canarini affondano in un lungo periodo nero di ben 15 partite senza vittorie, durante il girone di ritorno, culminato con l'esonero di Mutti ed il ritorno del discusso Daniele Zoratto. La nuova avventura di Zoratto si conclude con la salvezza giunta alla penultima giornata grazie alla vittoria contro un Ascoli.

Lo stesso argomento in dettaglio: Modena Football Club 2008-2009.

La stagione 2008-2009 verrà ricordata a lungo come una delle più difficoltose per il Modena. Un'annata cominciata sotto i cattivi auspici di un'estate dominata dall'incertezza dal punto di vista societario. Si susseguono, infatti, anche durante tutto l'anno, voci su possibili acquirenti della società di Romano Amadei, fortemente intenzionato a passare di mano il Modena. Il risultato è una squadra mal costruita che fatica e non poco nella prima parte di campionato. I soli 16 punti del girone di andata fanno da contraltare ai ben 35 del girone di ritorno, e al quattordicesimo posto finale. Una tale inversione di marcia è la summa di vari fattori tra cui il ritorno di Alex Pinardi da un lungo infortunio e il cambio in panchina con Luigi Apolloni che subentra a Daniele Zoratto alla 23ª.

Le 2 stagioni seguente vengono concluse entrambe a metà classifica. A livello societario dal 6 agosto 2009 Romano Amadei viene prima affiancato poi sostituito Roberto Casari (CPL Concordia/Ghirlandina Sport).

Lo stesso argomento in dettaglio: Modena Football Club 2009-2010.
Lo stesso argomento in dettaglio: Modena Football Club 2010-2011.

Il campionato 2011-2012 non inizia nel migliore dei modi, ragion per cui, il 14 novembre 2011 viene nominato Agatino Cuttone allenatore-traghettatore della prima squadra in sostituzione di Cristiano Bergodi con la squadra al quart'ultimo posto in classifica.

Il cammino dell'allenatore-traghettatore Agatino Cuttone non durerà però molto sulla panchina dei canarini, nonostante risultati di rilievo contro Torino (2 a 1 casalingo con reti di Giuseppe Greco e Maurizio Ciaramitaro) e Bari (0 a 1 con la prima rete in maglia gialloblu del rumeno Ovidiu Petre), il suo esonero era ormai inevitabile dopo una rivolta da parte degli stessi giocatori. Al suo posto il ritorno di Cristiano Bergodi. La squadra si riprende nettamente e chiude la stagione al 12º posto.

La rivolta invernale dei giocatori porta il patron Casari Roberto ad accelerare la vendita della società che a luglio 2012 passa nelle mani di un imprenditore romano (Commini Stefano) che rileva il 64% delle quote, portando con sè Alessio Secco (direttore generale), Cannella Giuseppe (direttore sportivo) ed il procuratore Antonio Caliendo (consulente). Allenatore Dario Marcolin.

Cronistoria

Cronistoria del Modena Football Club 1912
  • 5 aprile 1912: Fondazione del Modena Foot Ball Club.
  • 1912-13: 6° nel girone unico della Prima Categoria Veneto-Emiliana.
  • 1913-14: 3° nel girone unico della Prima Categoria Veneto-Emiliana.
  • 1914-15: 6° nel girone E della Prima Categoria Lombarda.
  • 1915-16: 1° nel girone E Emiliano della Coppa Federale.
  • 1916-17: Vincitore della Coppa Emiliana.
  • 1917/19: Inattivo per motivi bellici.
  • 1919-20: 2° nel girone unico della Prima Categoria Emiliana, 3° nel girone B delle semifinali nazionali.
  • 1920-21: 1° nel girone A della Prima Categoria Emiliana, perde le finali per il titolo emiliano 1920-21 battuto dal Bologna (1-10, 1-0 e 0-1 alla bella). 1° a pari merito nel girone B delle semifinali nazionali.
  • 1921-22: 4° nel girone B della Prima Divisione C.C.I..
  • 1922-23: 6° nel girone B della Prima Divisione.
  • 1923-24: 7° nel girone A della Prima Divisione.
  • 1924-25: 2° nel girone A della Prima Divisione.
  • 1925-26: 3° nel girone A della Prima Divisione.
  • 1926-27: 6° nel girone A della Divisione Nazionale.
  • 1927-28: 5° nel girone B della Divisione Nazionale.
  • 1928-29: 6° nel girone A della Divisione Nazionale.
  • 1929-30: 12° in Serie A.
  • 1930-31: 10° in Serie A.
  • 1931-32: 18° in Serie A. Retrocesso in Serie B.
  • 1932-33: 3° in Serie B.
  • 1933-34: 2° nel girone B, 3° nelle finali di Serie B.
  • 1934-35: 2° nel girone B di Serie B.
  • 1935-36: 11° in Serie B.
  • 1936-37: 3° in Serie B.
  • 1937-38: 1° in Serie B. Promosso in Serie A.
  • 1938-39: 13° in Serie A.
  • 1939-40: 16° in Serie A. Retrocesso in Serie B.
  • 1940-41: 2° in Serie B. Promosso in Serie A.
  • 1941-42: 16° in Serie A. Retrocesso in Serie B.
  • 1942-43: 1° in Serie B. Promosso in Serie A.
  • 1944: Cambia denominazione in G.S. Modena.
  • 1943-44: 1° nel girone C del Campionato Misto A-B Emiliano, 4º e ultimo alla semifinale B Emiliana.
  • 1944-45: Attività sospesa per cause belliche. Dopo la liberazione ritorna alla vecchia denominazione Modena F.C..
  • 1945-46: 6° nel Campionato Misto Alta Italia.
  • 1946-47: 3° in Serie A.
  • 1947-48: 5° in Serie A.
  • 1948-49: 19° in Serie A. Retrocesso in Serie B.
  • 1949-50: 5° in Serie B.
  • 1950-51: 3° in Serie B.
  • 1951-52: 8° in Serie B.
  • 1952-53: 10° in Serie B.
  • 1953-54: 10° in Serie B.
  • 1954-55: 3° in Serie B.
  • 1955-56: 8° in Serie B.
  • 1956-57: 12° in Serie B. Assume la denominazione Zenit Modena F.C..
  • 1957-58: 7° in Serie B.
  • 1958-59: 14° in Serie B.
  • 1959-60: 19° in Serie B. Retrocesso in Serie C. Torna ad assumere la denominazione Modena F.C..
  • 1960-61: 1° nel girone A di Serie C. Promosso in Serie B.

Palmarès

Modena, 20 maggio 1981: Modena 4-1 Poole Town (8'pt Vernacchia, 13'pt Corallo, 34'pt Mazzeni (aut.), 15'st Poli, 38'st Corallo)
Modena, 10 aprile 1982: Modena 1-0 Sutton United (5'pt Scarabelli)
Palermo, 20 maggio 2001: Palermo 0-2 Modena[1]
Modena, 24 maggio 2001: Modena 3-0 Palermo (5' Fabbrini, 53' Zironelli, 88' Ginestra)

Statistiche e record

Partecipazione ai campionati

Categoria Partecipazioni Debutto Ultima stagione

A

26 1912-1913 2003-2004

B

47 1932-1933 2012-2013

C

21 1960-1961 2000-2001

In 91 stagioni sportive disputate a livello nazionale dalla fine della Prima guerra mondiale, compresi 11 tornei di Prima Categoria Nazionale e Prima Divisione e Divisione Nazionale (A), e 1 campionato di Serie C2. In precedenza il Modena aveva partecipato a tre tornei di Prima Categoria dei Comitati Regionali Veneto e Lombardo.

Statistiche di squadra

Promozioni

Record

Organico

Lo stesso argomento in dettaglio: Modena Football Club 2012-2013.

Rosa

Rosa e numerazione aggiornate al 31 agosto 2012[2].

N. Ruolo Calciatore
Bandiera dell'Italia P Simone Colombi
Bandiera dell'Italia D Alberto Massacci
Bandiera dell'Italia D Nazzareno Belfasti
Bandiera dell'Italia C Riccardo Nardini (vice capitano)
Bandiera della Slovenia D Siniša Anđelković
Bandiera dell'Italia C Stefano Sturaro
Bandiera dell'Italia C Francesco Signori
Bandiera dell'Italia A Matteo Ardemagni
Bandiera dell'Italia A Giuseppe Greco
Bandiera dell'Italia A Francesco Stanco
Bandiera dell'Italia P Niccolò Manfredini
Bandiera dell'Italia D Armando Perna (Capitano)
Bandiera dell'Italia C Maurizio Ciaramitaro
N. Ruolo Calciatore
Bandiera del Brasile A William Lacerda
Bandiera dell'Italia C Mattia Spezzani
Bandiera dell'Italia C Daniele Dalla Bona
Bandiera dell'Italia P Angelo Di Stasio
Bandiera dell'Italia D Simone Gozzi
Bandiera dell'Italia D Filippo Carini
Bandiera della Serbia D Nikola Gulan
Bandiera dell'Italia D Davide Zoboli
Bandiera dell'Uruguay C Juan Surraco
Bandiera dell'Italia C Biagio Pagano
Bandiera della Slovenia A Dejan Lazarević
Bandiera dell'Italia C Federico Moretti
Bandiera della Nigeria C Wilfred Osuji

Staff tecnico

Allenatore: Bandiera dell'Italia Dario Marcolin
Allenatore in seconda: Bandiera dell'Italia Giuseppe Pancaro
Preparatore atletico: Bandiera dell'Italia Ruben Scotti
Allenatore dei portieri: Bandiera dell'Italia Gaetano Petrelli


Allenatori

Lo stesso argomento in dettaglio: (usare il Template:Vedi categoria).

Inno

  • "Canarino Va" (1964 - Equipe 84, scritta da Francesco Guccini).
  • "Avanti Canarini" (1975 - I Fedelissimi).
  • "Grande Modena" (1989 - Andrea Brambilla, Carlo Pistarino, Massimo Buscemi, Athina Cenci, Dominique Chalbot).
  • "Magico Modena" (2003 - Luca Frigeri).
  • "Modena!! Modena!! (SentiMoqua..)" (2012 - composta da Giorgio Marchini cantante degli Stone Lizards, per il centenario della società)

Tifoseria

Il primo gruppo organizzato fu quello dei Fedelissimi nei primi anni'70, che dal settore gradinata dello stadio Braglia si spostarono in curva spogliatoio, chiamata così perché gli spogliatoi erano adiacenti alla curva e dal campo si poteva vedere la casa adibita a spogliatoi(l'attuale Curva Sud'). Nel Dicembre 1975, nacquero le Brigate Gialloblù, vero fulcro e linfa vitale della vita ULTRAS a Modena. Gruppo di amici che si ritrovava sotto lo striscione "storico" ma ahimé perduto di BRIGATE GIALLOBLU SEZIONE SAN BIAGIO, in ricordo del loro ritrovo abituale a Modena. Dalle Stesse Brigate Gialloblù, verso la fine degli anni '70 nacque il gruppo degli "Sconvolts", gruppo che ha avuto una vita breve ma che ha dato tantissimo per la causa gialloblù. Sucessivamente,a cavallo fra gli anni '80 e '90, sempre dalle costole delle Brigate nacquero altri gruppi che volevano avere una loro identità ben precisa e non si trovavano più in sintonia con le direttive delle "nuove" brigate gialloblù, in quanto i fondatori e superstiti del gruppo si spostarono al lato della curva sotto la pezza Vecchie*Brigate. Nacquero, per esempio, gli ULTRAS gruppo compatto e sempre presente ovunque, la SEZIONE (prima in Italia ad usare il nome) gruppo "casual" di stile anglossassone e le Vecchie Brigate, per l'appunto. Negli anni 2000, durante il campionato di serie A, si è deciso, dopo una breve e fugace apparizione del gruppo "I FEDELISSIMI"( Primo tentativo fallito di unificare tutti i gruppi della curva sotto un unico striscione) di unificare tutti i gruppi della curva sotto un unico stendardo, ovvero CURVA SUD 1912 #, eliminando qualsiasi simbolo di appartenenza politica (motivo in passato di lotte intestine alla curva) e tenere solo i simboli cittadini. Le "nuove" Brigate, o quel che rimane di loro, sono andate in tribuna laterale in quanto in contrasto con l'unificazione di tutti i gruppi ultras della curva sotto un'unica pezza.

Gemellaggi

Amicizie

Note

  1. ^ La partita viene sospesa all'88' sul punteggio di 1-2 per invasione di campo e la vittoria viene assegnata al Modena per 0-2 su delibera del Giudice Sportivo.
  2. ^ Modena FC Italia

Collegamenti esterni

Template:Vincitori Supercoppa di Lega di Prima Divisione