Reggio Calabria: differenze tra le versioni
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Non è assolutamente vero, secondo la leggenda Giangurgolo è nato il 24 giugno 1596 a Catanzaro nel convento delle Suore di Santa Maria della Stella (dove c'è anche un'iscrizione del 1600) . |
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La tradizione tipicamente italiana della [[Commedia dell'Arte]] ebbe |
La tradizione tipicamente italiana della [[Commedia dell'Arte]] ebbe in Calabria un valido esempio dato dalla maschera di [[Giangurgolo]]. Comparsa per la prima volta a [[Catanzaro]]<ref>[http://www.comunecatanzaro.it/?q=node/878]</ref><ref>[Giangurgolo maschera di Calabria, Vittorio Sorrenti - Casa editrice Pubblisfera, 1993]</ref><ref>[http://www.proloco-catanzaro.org/giangurgolo.htm]</ref><ref>[http://utenti.lycos.it/catanzaro/Arte_e_tradizione.htmper]</ref> mettere in ridicolo le persone che imitavano i cavalieri siciliani "spagnoleggianti" ha un naso enorme e una spada altrettanto smisurata che pende su un fianco, indossa un alto cappello a cono, un corpetto stretto e soprattutto i pantaloni a sbuffo a strisce gialle e rosse, particolare significativo che riproduce i colori d'Aragona. La maschera dunque rappresenta uno scherzo della città verso i dominatori aragonesi e spagnoli. Risale al [[1618]] la notizia di un attore, Natale Consalvo, che lavorava nelle vesti di ''Capitan Giangurgolo''. Più tardi, quando nel XVIII secolo la Sicilia fu data ai Savoia vi fu una massiccia migrazione di nobili spagnoli siciliani dall'altra parte dello Stretto e la maschera sarebbe stata dunque adattata a questi nobili siciliani decaduti. |
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Il nome ''Giangurgolo'' deriverebbe dalle parole: |
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Versione delle 15:20, 9 apr 2009
![Panorama di Reggio Calabria dalla Piazza Rotonda](http://upload.wikimedia.org/wikipedia/commons/8/8e/Reggio_calabria_panorama_san_paolo.jpg)
«Reggio è un grande giardino, uno dei luoghi più belli che si possano trovare sulla terra.»
Reggio di Calabria /ˈrɛʤ:o ˌdikaˈlabrja/ (Rrìggiu in dialetto reggino, Righi in greco di Calabria, Ρηγιον, Reghion in Greco), comunemente detta Reggio Calabria, o Reggio in tutto il Meridione d'Italia, è la prima città calabrese per antichità, estensione geografica e numero d'abitanti. Dal mese di Marzo 2009 è divenuta la decima città metropolitana dello Stato italiano.
È capoluogo della provincia omonima, ed è sede del Consiglio regionale della Calabria[2]. Con 185.577 abitanti[3] è il diciottesimo comune più popoloso d'Italia. L'area metropolitana di Reggio conta 351.762 abitanti e comprende numerosi comuni tra la Piana di Gioia Tauro e Melito di Porto Salvo fin sull'Aspromonte; infatti Reggio è la sesta città di rango metropolitano dell'Italia Meridionale (dopo Napoli, Palermo, Catania, Bari, Messina) e su di essa e sulla dirimpettaia Messina gravita la vasta Regione Calabro-Sicula dello Stretto.
Reggio viene tradizionalmente chiamata "Città della Fata Morgana" perché qui si manifesta il raro fenomeno ottico-mitologico della Fata Morgana, durante il quale la costa siciliana sembra distare solo pochi metri rendendo possibile distinguere molto bene case, auto e persone. Reggio è nota come la "Città dei Bronzi" per i famosi Bronzi di Riace, simbolo delle proprie origini magnogreche, ed è considerata la "Città del Bergamotto", agrume che cresce solo nell'entroterra reggino.
Geografia
Il territorio comunale - definito dall'inizio del XX secolo "Grande Reggio" - si trova al centro di una più grande area metropolitana di 351.762 abitanti che va ormai consolidando la fusione con l'area metropolitana di Messina (separata solamente da un braccio di mare di poco più di tre chilometri) con la quale costituirà l'Area Metropolitana Integrata dello Stretto o Città Metropolitana dello Stretto, area che in totale conta oggi 831.166 abitanti.[4]
Localizzazione
«Reggio, acroterio d'Italia»
Reggio è situata sulla punta dello "Stivale", alle pendici dell'Aspromonte, in posizione centrale nel Mediterraneo, sulla sponda orientale dello Stretto di Messina (dove gli studiosi collocano l'incontro di Odisseo con i mostri mitologici Scilla e Cariddi, descritti da Omero) da cui gode di uno spettacolare panorama sulla Sicilia, sull'Etna e sulle Isole Eolie[5].
Reggio è al centro di un'area turistica di importanza storico-culturale e balneare, è una città universitaria, inoltre è situata al centro di una zona agricola particolarmente fertile grazie al clima mite, con produzione di olio d'oliva, vino, agrumi e ortaggi, tra cui tipica è la produzione dell'essenza di bergamotto, agrume che rende la sua migliore qualità al mondo esclusivamente nel territorio reggino, divenuto per questo uno dei simboli della città.
Come per molte città del "Mare Nostrum", nella cultura locale Reggio viene spesso identificata come il centro esatto del Mar Mediterraneo, le cui molteplici e millenarie culture hanno sempre arricchito l'antichissima storia, la cultura e lo spirito dei reggini.
La città è attraversata dal 38º parallelo che taglia altre cinque città (Seul, Smirne, Atene, San Francisco, Cordova), e su cui è stato eretto il Monumento al 38º parallelo.
Morfologia e struttura urbanistica della città
Nella sua lunga storia la città ha subito profonde trasformazioni del tessuto urbano le cui tracce sono evidenti sia in superficie che nelle stratificazioni archeologiche del sottosuolo. Tali trasformazioni sono riconducibili sia ad eventi naturali disastrosi (terremoti, maremoti, dissesti idrogeologici), sia ad interventi non sempre felici dell'uomo che ne hanno in parte stravolto la fisionomia, ci riferiamo in particolare ai recenti anni 60-70-80. Solo dagli anni 90 sembra ci sia una maggiore consapevolezza dei danni apportati al territorio ed una voglia di ricostruzione che certamente dovrà durare ancora molti anni.
La città si estende su una superficie prevalentemente di tipo alluvionale estesa per 236,02 km², il livello altimetrico minimo è di 0 m (zero metri), il massimo di 1.803 m, il livello medio del centro storico è di 31 m. Il centro storico è compreso tra la fiumara dell'Annunziata (nord) e la fiumara del Calopinace (sud), l'intero territorio comunale è compreso tra Catona (nord) e Bocale (sud).
Dopo il terremoto del 1908 la città è stata ricostruita con lunghe strade dritte, più ampie di quelle antiche. (vedi mappa satellitare).
Caratterizzato da rilievi continui e persistenti, il territorio è però attraversato da numerose strade che consentono un collegamento fra i quartieri, i sobborghi periferici ed i paesi dell'hinterland, gran parte dei quali è anche servita dalle linee ferroviarie. Sono molto caratteristiche le "traverse" o "strade cannocchiale" in discesa e con una splendida vista del mare.
Principali corsi d'acqua
Fiumare e torrenti solcano il territorio della città e del Comune di Reggio Calabria. Dato il clima, questi corsi d'acqua sono prevalentemente asciutti. Quando in inverno o a causa di forti piogge sono in piena essi danno luogo a esondazioni ed allagamenti. Segue un elenco dei principali corsi d'acqua (da Nord a Sud) che attraversano il territorio comunale:
- Fiumara Catona con l'affluente Torrente Rosalì;
- Fiumara Gallico con l'affluente Torrente San Biagio;
- Torrente Torbido;
- Torrente Scaccioti;
- Fiumara dell'Annunziata (che scorre sotto Viale della Libertà, Piazzale della Libertà e Viale Boccioni);
- Torrente Caserta (che scorre sotto Via Roma), da cui prende il nome il Parco Caserta;
- Torrente Orangi, che alimentava il fossato del Castello Aragonese, le sue tracce sono ancora leggibili: scorreva anticamente dove ora è la via Trabocchetto facendo un'ansa lungo l'attuale via del Salvatore immettendosi nel fossato dove adesso è il largo Orange (o piazza Orange);
- Fiumara Calopinace, l'antico fiume Apsias;
- Fiumara Sant'Agata;
- Fiumara Armo;
- Torrente Bovetto;
- Fiumara Valanidi, con l'affluente Torrente Pernasiti;
- Fiumara di Macellari;
- Fiumara di Sant' Antonio;
- Fiumara San Giovanni;
- Fiumarella Lume.
![](http://upload.wikimedia.org/wikipedia/commons/thumb/d/d9/Reggio_calabria_geografia.jpg/600px-Reggio_calabria_geografia.jpg)
Clima
Il clima di Reggio è tipicamente mediterraneo sul versante tirrenico, di tipo subtropicale è invece il clima sulla costa dello Jonio, caratterizzato da una maggiore aridità in contrapposizione ad una maggiore piovosità del primo. Il clima dei rilievi che caratterizzano il selvaggio Aspromonte è invece quasi del tipo appenninico.
Il clima è di tipo tipo temperato, caratterizzato durante il giorno da una brezza marina proveniente da Nord (sempre presente nel canale), mentre durante le ore notturne dalle correnti ascensionali che risalgono l'Aspromonte, specie lungo le vallate delle fiumare.
L'inverno è mite e breve e la temperatura raramente si avvicina allo zero, con una media su base annua di 17.32 °C e una media annua delle precipitazioni piovose di 547,16 mm. Durante l'anno vi sono circa 300 giornate soleggiate su 365.
REGGIO CALABRIA | Gen | Feb | Mar | Apr | Mag | Giu | Lug | Ago | Set | Ott | Nov | Dic | Anno |
---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
Temperatura massima media (°C) | 15 | 15 | 17 | 19 | 24 | 28 | 31 | 31 | 28 | 24 | 20 | 17 | 22,4 |
Temperatura minima media (°C) | 8 | 8 | 9 | 11 | 15 | 18 | 22 | 22 | 19 | 16 | 12 | 10 | 14,2 |
Piogge (mm) | 63 | 52 | 43 | 31 | 17 | 9 | 6 | 9 | 29 | 53 | 63 | 59 | 434 |
- Classificazione climatica: zona B
Storia
Nel 1086 il saraceno Bonavert di Siracusa sbarcò a Reggio distruggendo il monastero di San Nicolò sulla Punta Calamizzi e la chiesa di San Giorgio danneggiando le effigi dei Santi, ma il Duca Ruggero Borsa contrattaccò ed inseguì Bonavert, lo uccise in battaglia e conquistò Siracusa. Per questa vittoria i reggini adottarono San Giorgio a loro protettore, si dice infatti che Ruggero sarebbe stato assistito dal Santo contro Bonavert.
Proprio a questo periodo corrisponde infatti la devozione della città a Giorgio, il "cavaliere dei santi, santo dei cavalieri", di cui canta il Carducci nell'ammirare la statua di Donatello:
«Degno, San Giorgio (oh! con quest'occhi lassi il vedess'io) che innanzi a te ne l'armi, un popolo d'eroi vincente passi.»
![](http://upload.wikimedia.org/wikipedia/commons/thumb/2/21/Reggio_calabria_icona_san_giorgio_martire.jpg/220px-Reggio_calabria_icona_san_giorgio_martire.jpg)
Grazie a Monsignor Antonio Maria De Lorenzo Arcivescovo, che documenta l'antichissima tradizione della città di Reggio nel culto verso il suo patrono San Giorgio, sappiamo infatti che al santo furono dedicate molte chiese della città (San Giorgio di Sartiano in La Judeca, San Giorgio di Lagonia, San Giorgio intra moenia e San Giorgio extra moenia).
In particolare a Chiesa di San Giorgio al Corso, tuttora esistente nel cuore della città, con un solenne atto ai piedi dell'altare del santo patrono si chiudevano ogni anno le elezioni municipali. Pubblicate le liste elettorali al palazzo di città, venivano poi sorteggiati i consiglieri, quindi tra questi si decidevano sei nomi che venivano chiusi dentro palline di argento e messi in borsette separate secondo i ceti che a loro volta erano poste sull'altare di San Giorgio; l'ultimo giorno dell'elezione, dopo la messa dello Spirito Santo, avveniva per mano di un bambino l'estrazione dei i tre sindaci che avrebbero governato per un anno il comune.
«Urbs Rhegina Nobilis Insignis Fidelissima Provinciæ Prima Mater Et Caput»
«Città di Reggio la più Fedele tra le Nobili Insigni Metropoli e Capitale della Regione»
«Ecco l'antica Reggio, le cui origini si perdono nella notte dei tempi!
Ecco la Reggio della Magna Grecia.»
Dopo Cuma, Reggio Calabria è la più antica colonia greca in Italia meridionale. È tra le più antiche città d'Europa: la colonia calcidese venne fondata nell'VIII secolo a.C. presso il sito in cui sorgeva un antichissimo insediamento risalente al III millennio a.C., precedentemente occupato da popolazioni autoctone quali gli Aschenazi, gli Ausoni, gli Itali governati da Re Italo (da cui il nome di Italia successivamente esteso alla penisola) e dal mitico re Giocasto (la cui tomba sorgeva sul promontorio di Punta Calamizzi - Pallantiòn, punto d'approdo dei coloni greci). La colonia mantenne il preesistente nome di Rhegion (Ρήγιoν, Capo del Re), già noto come Erythrà (Ερυθρά, La Rossa).
Reggio fu una tra le più importanti città della Magna Grecia raggiungendo nel V secolo a.C. grande potenza politica-economica sotto il governo di Anassila ed esercitando per un certo periodo influenza anche sulla dirimpettaia città di Zancle (Messina), la polis raggiunse dunque grande pregio artistico-culturale grazie alla sua scuola filosofica pitagorica ed alle sue scuole di scultura e di poesia dalle quali scaturirono artisti come Pitagora da Reggio e Ibico; divenenne quindi alleata di Atene nella guerra del Peloponneso e successivamente fu espugnata dai siracusani di Dionigi I nel 387 a.C.
Città autonoma nelle istituzioni governative, Rhegium fu importante alleata e socia navalis di Roma e successivamente in età imperiale divenne uno dei più importanti e floridi centri dell'Italia meridionale essendo tra l'altro sede del Governatore della Regio III Lucania et Bruttii (Regione di Lucania e Bruzio). In epoca bizantina Reggio divenne infatti Metropoli dei possedimenti bizantini dell'Italia Meridionale, Capitale del Ducato di Calabria e perno del rito greco in Italia; conobbe una certa prosperità fino all'VIII secolo, quando assurse a sede episcopale.
Molti furono i popoli che si avvicendarono a Reggio in epoca alto-medievale, ciò testimonia l'interesse strategico della città. Per cento anni Reggio fu materia di contesa tra i Saraceni, i Longobardi, ancora i Bizantini ed i Normanni. Nel 1060 Roberto il Guiscardo e Ruggero d'Altavilla la sottrassero per sempre ai bizantini; gli elementi della cultura e della religiosità greca comunque sopravvissero fino al XVII secolo, anche se nel 1081 papa Gregorio VII aveva reistituito il rito latino.
Nel 1282 durante i Vespri Siciliani Reggio si schierò al fianco di Messina e delle altre città della Sicilia orientale, con cui condivideva storia, interessi commerciali e culturali appoggiando nella rivolta anti-angioina le forze aragonesi; comunque la città venne assegnata al Regno di Napoli nel XIV secolo ed ottenne nuovi poteri amministrativi di larga base comunale.
Nel '500 le continue incursioni barbaresche, le epidemie e l'oppressivo fiscalismo della denominazione spagnola portarono Reggio ad una decandenza che culminò con il disastroso terremoto del 1783. Il sisma infatti danneggò gravemente Reggio e tutta la Calabria meridionale. Nal 1806 Napoleone occupò la città, destinandola a ducato e a quartier generale. Reggio liberale ebbe quindi un certo ruolo nei moti risorgimentali ed entrò a far parte del Regno d'Italia.
A Reggio, all'alba del 21 agosto 1860 con la celebre "Battaglia di Piazza Duomo", Giuseppe Garibaldi conquistò il Regno delle due sicilie che consegnò a Re Vittorio Emanuele II. Il sindaco della città Brun Antonio Rossi fu dunque il primo del Regno a proclamare la decadenza di Francesco II e la dittatura del Generale Garibaldi, che a ricordo della battaglia scrisse:
«Un piede è posto al fin sulle ridenti sponde di Reggio e di novella gloria ornar la fronte gli argonauti invano spesseggian folti incrociatori e invano oste nemica numerosa, il dito di Dio conduce la tirannicida falange e oste e baluardi e troni son rovesciati nella polvee e riede sulle ruine del delitto il santo dell'uom diritto e libertade, e il cielo alla redente umanità sorride.»
![](http://upload.wikimedia.org/wikipedia/commons/thumb/5/57/Reggio_calabria_rivista_cento_citt%C3%A0_d%27italia_1898.jpg/350px-Reggio_calabria_rivista_cento_citt%C3%A0_d%27italia_1898.jpg)
Reggio tornava così ad appropriarsi del nome Italia, che secondo Aristotele era nato proprio sulle sue coste, derivando dal nome di un mitico re degli Enotri, Italòs.
Il 28 dicembre 1908 Reggio subì le conseguenze di uno degli eventi più catastrofici del XX secolo: un terremoto he raggiunse i 7,1° gradi della scala Richter, che danneggiò gravemente anche la città di Messina.
La città, ricostruita seguendo canoni moderni, dovette però subire i bombardamenti da parte delle truppe dell'8° armata britannica nel 1943. Dopo la seconda guerra mondiale la città crebbe notevolmente.
Nei primi anni settanta a Reggio si ebbero sconvolgimenti di carattere amministrativo, a seguito dei violenti disordini di piazza tesi alla rivendicazione del capoluogo regionale, delegato verso Catanzaro per effetto del nuovo statuto ordinario regionale. La soluzione fu risolta con un compromesso e con la divisione tra il livello amministrativo e politico, affidato a Catanzaro (con la sede della Giunta e della Presidenza), e quello economico (il Consiglio Regionale), posto a Reggio.
Tra gli anni '70 e '80 la città attraversò un ventennio buio che favorì il dilagare della criminalità organizzata e del degrado urbano, ma a partire dai primi anni '90 si è cominciato a parlare della cosiddetta "Primavera di Reggio"[6][7][8], un movimento della popolazione e delle istituzioni (soprattutto del sindaco Italo Falcomatà) che ha favorito la ripresa della città e soprattutto una ritrovata identità.
Nomi nella storia
Nel corso della sua millenaria storia Reggio ha avuto differenti nomi, che corrispondono all'evoluzione della città nelle epoche storiche:
- Erythrà (Ερυθρά, La Rossa), insediamento pre-greco degli aschenazi, degli ausoni e degli itali;
- Rhègion (Ῥήγιον, Capo del Re), la città greca dalla fondazione alla Magna Grecia;
- Febèa (Phoebea, consacrata ad Apollo), breve periodo sotto Dionisio II;
- Rhègium, prima latinizzazione del nome;
- Rhègium Julium (Reggio Giulia), in età augustea;
- Rivàh, breve periodo sotto la dominazione saracena;
- Rìsa, con i Normanni;
- Reggio o Regio, in età moderna;
- Règgio di Calàbria, dopo l'unità d'Italia.
Demografia
Evoluzione demografica
Abitanti censiti[9]
![](http://upload.wikimedia.org/wikipedia/it/timeline/s771sno7mn0urtuqxma0eh0pso4qvmz.png)
Popolazione e lingua
La tradizione tipicamente italiana della Commedia dell'Arte ebbe in Calabria un valido esempio dato dalla maschera di Giangurgolo. Comparsa per la prima volta a Catanzaro[10][11][12][13] mettere in ridicolo le persone che imitavano i cavalieri siciliani "spagnoleggianti" ha un naso enorme e una spada altrettanto smisurata che pende su un fianco, indossa un alto cappello a cono, un corpetto stretto e soprattutto i pantaloni a sbuffo a strisce gialle e rosse, particolare significativo che riproduce i colori d'Aragona. La maschera dunque rappresenta uno scherzo della città verso i dominatori aragonesi e spagnoli. Risale al 1618 la notizia di un attore, Natale Consalvo, che lavorava nelle vesti di Capitan Giangurgolo. Più tardi, quando nel XVIII secolo la Sicilia fu data ai Savoia vi fu una massiccia migrazione di nobili spagnoli siciliani dall'altra parte dello Stretto e la maschera sarebbe stata dunque adattata a questi nobili siciliani decaduti.
Il nome Giangurgolo deriverebbe dalle parole:
- Gian = Zanni, un tipico personaggio della commedia dell'Arte che presenta diverse varianti in Italia, una tra tutte Giangurgolo appunto. Della parola Zanni rimane infatti ancora oggi traccia nel dialetto reggino, nell'uso di espressioni come "fari u Zannu" o "fari i Zanni", che vuol dire "fare uno scherzo", "fare degli scherzi", o ancora l'espressione "Zanniare" che vuol dire "scherzare" appunto. Troviamo un altro riferimento reggino allo Zanni nella tipica espressione "Facc'i'Maccu" (Faccia di Macco) ancora in uso in città, che deriva dal personaggio Maccus, il servo sciocco della commedia Plautina, molto simile al servo sciocco interpretato da molti Zanni della Commedia dell'Arte.
- Gurgolo, che vuol dire "bocca larga" o "grande bocca", un personaggio ingordo dotato di appetito insaziabile, ma soprattutto inteso in senso di spacconeria, un personaggio di molte parole e di pochi fatti.
!["Giangurgolo" in una scena della commedia dell'arte nei dintorni di Reggio](http://upload.wikimedia.org/wikipedia/commons/thumb/e/e8/Reggio_Calabria_-_dintorni_-_incisione_del_Saint_Non_-_Giangurgolo_-_commedia_dellarte.jpg/450px-Reggio_Calabria_-_dintorni_-_incisione_del_Saint_Non_-_Giangurgolo_-_commedia_dellarte.jpg)
Giangurgolo è dunque una maschera usata contro i dominatori, considerati "inutili eroi" bravi soltanto con le chiacchiere, che era protagonista sui palcoscenici dei teatri sei e settecenteschi tanto quanto lo era in strada. Infatti in una incisione dell'abbate Jean-Claude Richard de Saint-Non che descrive "i dintorni di Reggio" è chiaramente visibile una scena di commedia, un pezzo di teatro fatto per strada dove è protagonista Giangurgolo, uno Zanni con il lungo cappello e la spada.
«Reggio è una delle città che si staccano da quante se ne vedono nelle lunghe traversate dalle Alpi allo Jonio per formare un tipo, un carattere, un popolo a parte.»
Il dialetto reggino, che tra i dialetti calabresi è quello parlato nella Calabria meridionale, si è evoluto negli anni: nato dal greco dei primi coloni calcidesi, che fu parlato fino all'età bizantina, fu arricchito dal latino non tanto sotto l'impero, ma più probabilmente in età medioevale con l'arrivo dei normanni.
Reggio è stata infatti per millenni "roccaforte" della cultura greca in Italia, ne sono oggi testimonianza vari elementi come ad esempio il greco di Calabria parlato nella sua provincia e in alcuni suoi quartieri, o il fatto che vi siano molte famiglie con cognomi di origine greca. Ad esempio, il cognome più comune a Reggio è "Romeo", che è un eponimo o nome di famiglia greco e che significa: "uomo greco di Costantinopoli". Alla documentata presenza, ben nota da sempre, di nuclei numerosi di ellenofoni, si sono dunque andati sommando recenti insediamenti di immigrazione in alcuni rioni cittadini, come ad esempio il quartiere di San Giorgio Extra.
La lingua ampiamente diffusa fino qualche secolo fa in tutta la Calabria meridionale, piena di influenze di greco antico, è oggi quasi scomparsa, poiché ha perso molto in favore dell'unità linguistica nazionale quindi dell'italiano. Su di esso però si sono sviluppati un tipo di dialetto ed una parlata molto particolari, che presentano molte analogie e similitudini con la lingua siciliana (definita infatti "Lingua Calabro-Sicula"), che dà al dialetto reggino una "cadenza" (accento) simile al siciliano. Il dialetto reggino nell'area compresa tra Scilla e Bova presenta infatti un'assenza delle consonanti "dure" tipiche del resto della Calabria, e manifesta delle corrispondenze linguistico-lessicali con il dialetto parlato in Sicilia. Il reggino ed il messinese, due dialetti molto simili tra loro, differiscono infatti solo per alcune variazioni nell'intonazione e per poche varianti nell'uso delle consonanti.
Valutazione della vivibilità secondo le più importanti indagini statistiche
Anno | Qualità della Vita (Sole 24 Ore) | Qualità della Vita (Italia Oggi) | Rapporto Ecosistema Urbano (Legambiente) |
---|---|---|---|
2003 | 99° posizione | 103° posizione | 95° posizione |
2004 | 97° posizione | 100° posizione | 101° posizione |
2005 | 90° posizione | 96° posizione | 103° posizione |
2006 | 94° posizione | 97° posizione | 97° posizione |
2007 | 97° posizione | 96° posizione | 86° posizione |
2008 | 92° posizione | 90° posizione | 78° posizione |
Problemi della città
Criminalità e 'ndrangheta
«una setta che nulla teme»
La 'ndrangheta è il fattore principale che per quanto riguarda la criminalità ha reso Reggio (e la Calabria) tristemente famosa, una piaga che ne ha diminuito per decenni il valore agli occhi dell'impiego e del turismo, tra le prime vittime di questo fenomeno.
La derivazione diretta dal termine greco andragathía, (ανδραγαθια) vuol dire "virilità", "coraggio", nel senso di "associazione di uomini valenti"; o secondo un'altra etimologia deriverebbere dal toponimo "Andragathia Regio", che in età moderna designava un'ampia zona comprendente Calabria e Basilicata. Nata dunque a metà dell'Ottocento, la 'ndrangheta si afferma nei successivi 50 anni grazie alla scarsa presenza nel territorio delle autorità e si impone in tutta la regione.
La mancanza di una "cupola", una struttura capace di governo unitario capace di regolare i conflitti, ha causato una lunga serie di faide e guerre tra le 'ndrine (famiglie 'ndranghetiste). Nella seconda metà degli anni ottanta le strade di Reggio furono insanguinate da una guerra di 'ndrangheta tra le famiglie che facevano capo ai due boss Paolo De Stefano e Antonino Imerti. Proprio in quel periodo avvenivano le segretissime "riunioni di Polsi", vani tentativi di creare un'autorità mafiosa che potesse bloccare la sanguinosa guerra cominciata nel 1985, conclusasi poi grazie alla mediazione dei boss di Cosa nostra solo nel 1991. La confessione di Filippo Barreca (già legato ai servizi segreti) descrive infatti l'opera di mediazione svolta da Paolo Romeo, e l'accordo tra i De Stefano e gli Imerti.
Gli effetti della "pace" tra le cosche furono di lunga durata e ben visibili ancora oggi. Prima conferma di questo fu una considerevole, netta e costante diminuzione degli omicidi mafiosi in provincia di Reggio. I dati forniti dal prefetto di Reggio per il periodo 1990-2001 sono particolarmente significativi (vedi tabella a lato).
Quello che però appare evidente è che alcune zone della città e della sua provincia continuano ad essere controllate da famiglie 'ndranghetiste che spesso rendono impossibile lo sviluppo economico attraverso il racket o il controllo diretto delle imprese.
Dopo la cosiddetta "pace mafiosa", nei primi anni novanta si venne a creare una struttura di comando che faceva da unione tra le maggiori 'ndrine calabresi. Ciò era simile, anche se non uguale, alla Commissione di Cosa nostra, che si riunisce solo per decidere in merito a questioni particolarmente importanti. Questa pseudo-organizzazione impegna tutte le 'ndrine al rispetto di tali decisioni lasciandole nel contempo libere ed autonome per ciò che riguarda il resto delle attività mafiose. In questo modo la 'ndrangheta ha superato una storica mancanza di direzione unitaria riuscendo a garantire sia un certo controllo delle questioni più importanti, sia un ampio margine di autonomia alle singole 'ndrine, caratteristica tipica della plurisecolare mafia calabrese.
Lavoro e disoccupazione
Basandosi sull'analisi effettuata dal Il Sole 24 Ore sulla qualità della vita delle città italiane nel 2008[14], ecco un'analisi dei principali problemi della città. Uno dei più annosi è la disoccupazione, in particolar modo giovanile. Il numero percentuale di giovani tra i 25 e i 34 anni attualmente occupati è del 28,9%: in questa classifica Reggio si trova in terzultima posizione (101° su 103), con un valore ampiamente sotto la media nazionale, che è di 60,4%.[15]
Reggio Calabria è in basso in classifica (77° posto) anche in riferimento al numero di fallimenti delle imprese: nel periodo compreso tra ottobre 2007 e settembre 2008 il tasso di imprese registrate che hanno dovuto cessare l'attività per fallimento è stato del 22‰[16]. Contestualmente, anche lo spirito di iniziativa imprenditoriale si è rivelato molto basso: sono state solo 8,75 le imprese registrate ogni cento abitanti (91°posto)[17]. Altro indicatore rilevante è il rapporto tra iscrizioni e cancellazioni annuali delle imprese alla Camera di commercio: Reggio è all'89° posto con il valore di 0,89, a fronte di una media nazionale di 1,06[18].
Ordine pubblico
Per quanto riguarda gli indicatori riferiti all'ordine pubblico, i più deficitari per Reggio sono quelli inerenti ai furti d'auto e le rapine. Reggio si trova infatti al 95° posto nella classifica dei furti d'auto, con 431,81 denunce ogni 100.000 abitanti contro una media nazionale di 168,11[19]. Sebbene in riferimento ai furti in casa denunciati Reggio si trovi in buona posizione[20], per ciò che concerne le rapine si classifica in 87.a posizione con 65,57 rapine ogni 100.000 abitanti (la media nazionale è di 48,38)[21].
Ambiente
Secondo l'indice di Legambiente sull'ecosistema urbano 2009, Reggio Calabria si trova in 90.a posizione su 103, con il punteggio percentuale di 42,73%, a fronte di una media nazionale di 51,96% (Belluno è in testa con 74,63%)[22].
Nelle spiagge del litorale reggino persistono gravi problemi di inquinamento marino, a causa di numerose fogne abusive, che sversano il loro contenuto direttamente a mare senza alcun trattamento, anche in posizione immediatamente adiacente al locale Lido comunale[23].
Problematica anche la situazione riferita alla potabilità delle acque. Secondo il rapporto di Legambiente del 2008[24] Reggio è al 95° posto in classifica in riferimento alla quantità di nitrati (NO3) in acqua potabile (Contenuto medio di 23 mg per litro)[25]. La classifica della capacità di depurazione[26] vede Reggio in 68.a posizione, con il valore dell'84%[27].
Reggio è indietro anche nella classifica della raccolta differenziata: raccoglie solo il 7,1% di rifiuti differenziati sul totale dei rifiuti prodotti (90° posto in classifica)[28].
Così come in tutta la Calabria, anche a Reggio è forte il problema legato alle ecomafie, ed in particolare in riferimento all'attività di associazioni criminali dedite all'abusivismo edilizio di larga scala[29].
Istruzione
![](http://upload.wikimedia.org/wikipedia/commons/thumb/b/bc/Reggio_Calabria_Palazzo_Zani_Lungomare.jpg/300px-Reggio_Calabria_Palazzo_Zani_Lungomare.jpg)
Reggio è un centro di istruzione con due università ed altre istituzioni di livello universitario sul territorio:
- fondata nel 1968, divenne università statale dal 1982, e comprendeva inizialmente sei facoltà alcune delle quali con sedi dislocate a Catanzaro.
l'università degli studi di Reggio rappresenta oggi, per le collaborazioni con le città che si affacciano sul bacino del mediterraneo, uno dei riferimenti a carattere culturale e scientifico dell'area, soprattutto grazie ai dipartimenti specializzati nello studio della città mediterranea. Comprende oggi circa 11.000 studenti in 4 facoltà Architettura, Ingegneria, Giurisprudenza ed Agraria, che ha una sede anche a Lamezia Terme. Per quanto riguarda la qualità della ricerca scientifica, il nucleo di valutazioni del CIVR (Comitato di Indirizzo per la Valutazione della Ricerca) ha evidenziato attività in undici Aree scientifiche, nella maggior parte delle quali l'Università di Reggio si classifica agli ultimi posti, se confrontata con strutture italiane di pari livello. Un caso a parte è giurisprudenza dove l'Università di Reggio ha ottenuto risultati eccellenti.[30]
- Università per stranieri "Dante Alighieri" (UNISTRADA)
- fondata nel 1984 con l'intento di contribuire alla conoscenza della lingua e della cultura italiana, comprende le facoltà di Docenza di lingua italiana a stranieri, Lingue e culture del bacino Mediterraneo, Mediazione linguistica culturale.
- nota anche come Accademia dello Stretto, fu fondata nel 1967 da Alfonso Frangipane, e comprendeva inizialmente due sezioni di Pittura e Scultura, a completamento delle scuole d'arte della città. Comprende oggi le scuole di Pittura, Scultura, Grafica, Decorazione, Scenografia.
- nato nel 1927, fu il primo conservatorio istituito in Calabria, quindicesimo tra i 57 conservatori d'Italia, l'unico tra Napoli e Palermo fino al 1970. Attualmente diretto dal maestro Antonino Sorgonà, è stato diretto, tra gli altri, da Alessandro Cicognini, Terenzio Gargiulo, Paolo Renosto. Comprende oggi circa 800 studenti e 98 docenti, svolgendo attività didattica, artistica e di ricerca. I corsi di studio si articolano in Arpa, Basso tuba, Canto, Chitarra, Clarinetto, Clavicembalo, Composizione, Contrabbasso, Corno, Didattica della musica, Discipline musicali, Fagotto, Flauto, Jazz, Oboe, Organo, Percussioni, Pianoforte, Sassofono, Tromba, Trombone, Viola, Violino, Violoncello.
- Istituto Superiore di Scienze Religiose "Monsignor Vincenzo Zoccali" (ISSR) [31]
- fondato nel 1975 come sezione della Pontificia Facoltà Teologica dell'Italia Meridionale, venne eretto accademicamente dalla Santa Sede nel 1986.
- Scuola Superiore della Pubblica Amministrazione (SSPA) [32]
- è un'istituzione di alta cultura che svolge attività di formazione dei dirigenti e dei funzionari dello Stato italiano e di quelli esteri.
Economia
«I dintorni di Reggio sono in genere molto deliziosi e non si vedono che campagne coperte di gelsi, aranceti, limoneti, vigneti. La maggior parte della seta che si produce in Calabria si coltiva in questi luoghi; Reggio ne vende per ottantamila libbre all'anno.»
Come tutta la regione, Reggio non ha oggi un tessuto industriale adeguato, sebbene nei secoli scorsi abbia avuto un certo sviluppo essendo stata un punto di riferimento importante per l'industria della seta e del bergamotto, ma sfavorevoli episodi storici, fra i quali il terremoto del 1908, hanno costretto al città a ripartire quasi da zero nel XX secolo.
Nei decenni trascorsi sono state progettate ed in parte realizzate talune iniziative industriali anche grazie a contributi pubblici del "pacchetto Colombo". Molte di queste iniziative non sono decollate, ad esempio il polo chimico di Saline Joniche mai entrato in funzione e quello tessile di San Gregorio che ancora oggi risulta essere in fase di partenza. Alcune infrastrutture dell'area (come nel caso del Porto di Gioia Tauro), sono state riconvertite ad altri usi. Le ragioni di questo mancato decollo meriterebbo un approfondimento, ma in altra sede.
Reggio ha sempre puntato e punta vocazionalmente sul turismo grazie al clima favorevole, alla natura, alle coste ed al suo patrimonio storico-archeologico, ma anche questa risorsa economica non sempre è stata valorizzata come sarebbe stato necessario.
Favoriti dal clima mite e tipicamente mediterraneo, sono particolarmente sviluppati i settori dell'agricoltura tradizionalmente più esclusivi dell'area reggina, come il bergamotto o certe varietà di gelsomino. Anche in questo caso, tuttavia, la relativa industria di trasformazione non ha raggiunto dimensioni significative.
Servizi e commercio
La maggior parte dei cittadini è impiegata nei servizi, in particolar modo quelli pubblici, mentre il settore del commercio è particolarmente attivo sia nel centro cittadino, specialmente nella zona del corso Garibaldi, sia nelle periferie dove negli ultimi anni sono sorte numerose nuove attività commerciali di grandi dimensioni.
Il commercio è l'attività principale della città; storicamente Reggio esportava prodotti locali quali seta, semilavorati e soprattutto i derivati agrumari (vista l'esclusività della coltivazione, fra tutte, del bergamotto).
Industria e artigianato
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In epoca greca Reggio fu il maggiore centro di produzione della "ceramica calcidese", affermandosi come la concorrente più prestigiosa e agguerrita della "ceramica ateniese" nel bacino del Mediterraneo. Tra i tanti, alcuni esemplari sono oggi custoditi al Museo del Louvre di Parigi ed al British Museum di Londra.
Al giorno d'oggi l'industria non è molto sviluppata in città, ma è rappresentata da industrie di medie e piccole dimensioni operanti nell'estrazione dell'essenza di bergamotto, nell'assemblaggio di vagoni ferroviari, nella produzione di caffè, liquori e generi alimentari, prefabbricati, mobili.
Le aziende si sviluppano prevalentemente nei poli e nelle aree industriali che sorgono in città nell'area metropolitana; si segnalano fra di esse:
- nel polo industriale del Gebbione in via Padova, oltre ad altre aziende, l'impianto industriale delle OMeCa S.p.A. (Officine Meccaniche Calabresi) che assembla i vagoni ferroviari per la Ansaldo Breda S.p.A., principale società italiana di costruzioni di veicoli per il trasporto di massa;
- nel quartiere di Pellaro l'impianto industriale della SoCIB SpA (Società Calabrese Imbottigliamento Bevande gassate) che si occupa, tra le altre, dell'imbottigliamento delle bevande della The Coca-Cola company.
- nel polo industriale di Campo Calabro, l'impianto produttivo della Mauro Caffè S.p.A, azienda a diffusione nazionale;
- alcune aziende sorgono nel polo industriale tessile e agrumario di San Gregorio;
- nel polo industriale di Saline Joniche sorgono la Chimica Biosintesi (Liquichimica) per la produzione di mangimi, e le Officine Grandi Riparazioni (OGR) delle Ferrovie dello Stato (entambe mai realmente entrate in attività);
- le cave per l'estrazione di Pietra reggina sorgono nella zona di Capo dell'Armi;
- infrastruttura industriale di rilievo è il porto di Gioia Tauro, uno dei più grandi scali di container del Mediterraneo, riconvertito all'uso attuale negli ultimi anni dall'originario progetto non portato a termine del V polo siderurgico di Reggio Calabria, anch'esso facente parte del pacchetto Colombo.
Agricoltura
Per la diversità climatica delle varie zone del territorio, a Reggio esistono coltivazioni molto varie, tra di esse spiccano due particolari piante che riescono ad attecchire solo in questa zona:
- il Bergamotto, definito il "Re degli agrumi" o "Oro Verde", che cresce solo in prossimità della città di Reggio dove sembra si sia originato spontaneamente nel XVIII secolo per un innesto naturale, e dal cui frutto si estrae l'"Olio essenziale di Bergamotto di Reggio Calabria DOP", elemento base essenziale dell'industria profumiera internazionale;
- il Gelsomino, su tutta la costa jonica che va dal capoluogo fino alla cosiddetta Costa dei Gelsomini tra Capo Spartivento e Punta Stilo, area dove è maggiormente prodotto dopo l'introduzione della pianta ad opera della Stazione Sperimentale delle Essenze ed Olii Essenziali di Reggio Calabria nel 1928.
- L'Anona, una pianta di origine tropicale coltivata solo qui a Reggio e in Spagna (cherimola), il cui frutto ha un delicato e dolce sapore di banana, fragola e ananas, e può raggiungere anche vari chili.
Oltre a quelle esclusive, nel reggino vengono coltivate molte altre varietà di specie vegetali, tra cui le più diffuse sono:
- l'Ulivo, dal quale si produce il tipico olio d'oliva calabrese dal gusto forte, tipiche del reggino sono infatti i livi ra chjàna (le olive della Piana di Gioia Tauro). Molto rinomato è diventato negli ultimi anni l'olio prodotto nella Vallata del Tuccio sul versante del basso jonio, dal gusto più delicato dato da un'acidità particolarmente ridotta rispetto alla produzione del versante tirrenico;
- la Vite, dalla quale si producono ottimi vini derivati direttamente dalla millenaria tradizione greca, tra i quali il Pellaro, l'Arghillà, il Sambatello ed il Palizzi;
- il Castagno ed il Faggio
- diverse erbacee come il Frumento, l'Avena ed il Granturco
- differenti e variegate specie di Agrumi, tra i quali le rinomate Clementine di Calabria DOP e naturalmente il Bergamotto di Reggio Calabria DOP
Turismo
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Tra le attrazioni di Reggio i Bronzi di Riace, oltre al Museo Archeologico Nazionale della Magna Grecia che li custodisce, sono una delle principali mete turistiche della città dello Stretto; il Lungomare del centro storico è invece diventato negli ultimi anni un'affollata meta balneare e luogo simbolo di una certa movida estiva. Il turismo a Reggio è anche distribuito tra la costa jonica e la costa Viola (tirrenica), all'incirca tra le spiagge di Bova e Scilla; la montagna dell'Aspromonte alle spalle della città custodisce invece la riserva naturalistica del Parco Nazionale dell'Aspromonte, dove a 1.400 m s.l.m. sorge la stazione sciistica di Gambarie con un panorama sulla città e su tutto lo Stretto dalla cima innevata dell'Etna alle Isole Eolie.
Si narra che nell'anno 1464 San Francesco di Paola, non avendo potuto pagare il traghettamento, partendo dalla spiaggia del quartiere di Catona attraversò lo Stretto sul proprio mantello insieme ad un suo confratello. Una nota raffigurazione dell'evento è nell'arazzo di Edward Steinle conservato in Vaticano alla Galleria delle Carte Geografiche. La tradizione francescana ha fatto nascere a Reggio, proprio nel quartiere Catona, il convento dei Minimi, edificato 1629 e dopo varie riedificazioni tuttora esistente. Il miracolo di San Francesco è ricordato sul lungomare Catona con un monumento di notevoli dimensioni (circa 15 m) opera di G. Polimeni. Inoltre un antico monumento alto 3m che raffigura il Santo mentre naviga sul mantello con il suo accompagnatore, scolpito in arenaria nel 1702, si trovava lungo il mare nel punto esatto dove avvenne il prodigio, oggi con l'ampliamento del litorale il monumento si trova ad un centinaio di metri dal bagnasciuga all'interno di una proprietà privata ma aperto ai visitatori.
Mass media
Le principali testate giornalistiche con sedi a Reggio sono:
Reggio è sede di importanti emittenti televisive regionali e dell'Area dello Stretto:
- Reggio TV, terza emittente calabrese per ascolti (Auditel 2005)
- Tele reggio, quarta emittente calabrese per ascolti (Auditel 2005)
- GS channel
Radio:
- Radio Touring 104
- Radio RC International
- Ragio GS
Principali luoghi d'interesse
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Luoghi d'interesse artistico, storico e culturale
- il fronte a mare della città nel suo centro storico si sviluppa fra architetture stile liberty e piante rare, fu definito da Gabriele D'Annunzio "il più bel chilometro d'Italia", probabilmente anche per via del miraggio della Fata Morgana che contribuisce a rendere la passeggiata particolarmente suggestiva.
- tra i simboli della città, esposti al Museo Nazionale della Magna Grecia, sono due grandi statue che - secondo le più recenti ipotesi - raffigurerebbero due eroi appartenenti al mito dei Sette contro Tebe (forse Tideo e Anfiarao o Eteocle e Polinice). I bronzi sono degli originali greci (o magnogreci) della metà del V secolo a.C., e insieme all'Auriga di Delfi sono oggi considerate le uniche testimonianze bronzee dei grandi maestri scultori dell'arte classica in Grecia e Magna Grecia.
- Arena dello Stretto (o Teatro Senatore Ciccio Franco)
- teatro in stile greco, con vista dal lungomare Falcomatà sullo Stretto.
- opera di Camillo Autore, fu eretto in onore di Vittorio Emanuele III che vi sbarcò toccando per la prima volta il suolo nazionale da sovrano il 31 luglio 1900, sorge sul "Molo di Porto Salvo" antistante l'Arena dello Stretto.
- cattedrale dell'arcidiocesi metropolitana, è l'edificio sacro più grande della Calabria; ha opere d'arte come le imponenti statue ai lati della scalinata di San Paolo e Santo Stefano opera di Francesco Jerace, e la cappella del Santissimo Sacramento tra i maggiori esempi di barocco calabrese, le cui pareti sono rivestite di intarsi marmorei policromi, provenienti dall'antico duomo.
- di origine molto antica, la sua costruzione si ritiene anteriore all'invasione dei Goti di Totila del 549; punto strategico di difesa della città fu dominio di Bizantini, Arabi, Normanni, Svevi ed Angioini, nel 1459 Ferdinando d'Aragona fece aggiungere le due torri cilindriche merlate che ne danno ancora oggi il caratteristico aspetto "aragonese".
Oggi il castello è una delle principali sedi espositive della città.
- sul lungomare Falcomatà, è una villa in stile veneziano del XIV secolo con elementi decorativi e cromatismi molto evidenti.
Tra i più importanti centri d'arte della città, Villa Zerbi offre periodiche mostre artistiche e d'architettura, è inoltre sede espositiva della Biennale di Venezia al sud Italia.
- Costruita nel X secolo l'antica chiesa bizantina-normanna fu distrutta durante le invasioni saracene e dai successivi terremoti, ma fu riedificata sul sito originario. Presenta al suo interno e nella propria struttura gran parte delle architetture e delle opere artistiche originali, integrate anche con quelle presenti nell'antica basilica normanna di Santa Maria di Terreti, tra le quali spicca uno splendido pavimento a mosaico cosmatesco, ed una pala dell'altare di notevole valore artistico raffigurante l'annunciazione, opera di Agostino Ciampelli.
- Intitolato al musicista reggino Francesco Cilea, è il teatro più grande in Calabria e possiede una grande sala di stile ottocentesco dalla forma a ferro di cavallo; le linee esterne sono ispirate all'architettura classica e riprendendo i motivi e le forme architettoniche dalle origini magnogreche della città.
Nel secondo dopoguerra il Teatro Cilea venne ampliato divenendo così ancora più bello e funzionale e venne re-inaugurato con Il Trovatore di Giuseppe Verdi.
Terminati ulteriori lavori che lo hanno tenuto inattivo per quasi diciotto anni, da poco il Teatro Cilea è stato restituito alla città per continuare la sua gloriosa tradizione artistica e culturale, accogliendo gli artisti più importanti di questo primo scorcio del XXI secolo.
- Mura della città greca
- Tra le poche sopravvissute fino ai giorni nostri, a testimonianza della vastità dell'antica polis di Rhegion, ne esiste ancora un tratto sul lungomare Falcomatà (sito archeologico denominato "Mura Greche") uno sulla Collina degli Angeli (che sembra essere la testimonianza più antica risalente all'VIII secolo a.C.), ed uno sulla collina del Trabocchetto (denominato "Parco Archeologico Trabocchetto"). Al momento è possibile visitare solo quelle vicino al mare che risalgono al IV secolo a.C. e farebbero parte della ricostruzione operata da Dionisio II di Siracusa, avvenuta dopo che la città fu espugnata dal padre Dionisio I. Sono costituite da due file parallele di grossi blocchi di arenaria tenera.
Recentemente hanno ospitato rappresentazioni teatrali d'epoca classica.
- Impianti termali di epoca romana
- Rinvenuti da scavi effettuati sul lungomare, sono i ruderi di uno tra gli otto impianti termali presenti in città in epoca Romana, con resti di pavimento musivo a piccole tessere bianche e nere.
Il sito denominato "Terme Romane" è tra le poche testimonianze giunte ai giorni nostri del periodo in cui la città di Rhegium Julium fu Civitas Confoederata di Roma e prosperoso Municipium dell'Impero Romano in Magna Grecia; sembra infatti che l'area interessata dall'impianto termale sia di gran lunga più estesa di quanto non sia la zona visitabile del sito, rendendo l'impianto paragonabile per estensione alle terme di Diocleziano.
- Piazza Vittorio Emanuele II (detta Piazza Italia)
- La piazza è sempre stata importante centro politico-amministrativo della città, era infatti sede dell'agorà in epoca greca e sede del foro in epoca romana. L'attuale studio ed i recenti scavi archeologici hanno portato infatti alla luce resti di antiche costruzioni distribuite in varie stratificazioni che percorrono la storia della città dall'VIII secolo a.C. al XV secolo d.C. (dai greci agli angioini), esempio probabilmente unico nel suo genere.
Sulla piazza oggi si affacciano a nord il palazzo del Municipio (Palazzo San Giorgio), a ovest il palazzo della Prefettura e a sud il palazzo della Provincia (Palazzo Foti).
Dopo il terremoto del 1783, la piazza fu prevista nel progetto del ingegner Giovan Battista Mori ed ebbe varie denominazioni fino all'attuale di piazza Vittorio Emanuele II. Nel 1869 al centro della piazza fu collocato il Monumento all'Italia dello scultore Rocco Larussa e da allora è invalso il nome popolare di Piazza Italia.
- Piazza De Nava
- È la piazza su cui dà il prospetto principale il Museo Nazionale della Magna Grecia ed è intitolata al reggino Giuseppe De Nava, ministro del Regno d'Italia nel 1918 e nel 1921. Al centro della piazza, adorna di palme e aranci, sorge una monumentale fontana a due bocche, sormontata da una statua del ministro De Nava.
- Piazza del Carmine
- Costituiva anticamente la porta d'ingresso sud della cinta muraria, attraverso la quale i garibaldini entrarono in città. Sulla piazza si affaccia l'omonima Chiesa del Carmine, nel cui interno si conserva un altare del 1787 in ricco stile barocco appartenuto alla vecchia cattedrale distrutta dal terremoto del 1908. Decorato con marmi di colore verde e giallo, l'altare è sormontato da una nicchia e da un piccolo tempietto dove è conservata la statua in legno della Madonna del Carmine.
- Piazza Garibaldi
- Al centro della grande piazza, cuore di un quartiere multietnico, sorge la maestosa statua in marmo bianco di carrara, opera di Alessandro Monteleone, raffigurante l'eroe dei Mille.
Sulla piazza si affaccia la Stazione Ferroviaria Centrale, costruita nel 1925, nel cui atrio d'ingresso si trova un bassorilievo in ceramica dello scultore Michele di Raco che raffigura la Fata Morgana.
- Piazza Sant'Agostino
- Originariamente Piazza Mezzacapo è oggi denominata Sant'Agostino per la chiesa omonima che vi sorge, costruita nel 1937 in stile romanico-bizantino, conserva un interessante quadro di San Filippo e San Giacomo. Sulla piazza si affaccia inoltre la Caserma Mezzacapo.
- Piazza Indipendenza
- Nel cuore della città e del Lungomare Falcomatà ospita la Stazione Lido ed è il centro nevralgico del traffico stradale reggino. La piazza è famosa per le vicissitudini della sua fontana artistica, ricostruita numerose volte deludendo sempre le aspettative dei reggini. Per questo è diventata simbolo delle originali scelte delle amministrazioni comunali, quindi argomento di una poesia del poeta satirico reggino Nicola Giunta.
- Le "Strade Cannocchiale"
- Sulla zona collinare del centro storico, nei pressi di Villa Nesci, dalla via Reggio Campi si dipartono scalinate che giungono fino al Lungomare Falcomatà.
Queste strade sono particolarmente caratteristiche e dotate di un singolare effetto ottico: se dalla cima si osservano il mare e la Sicilia, si ha l'impressione che il panorama sia molto più vicino di quanto in effetti non sia realmente, per questo motivo da molti reggini esse sono chiamate "Strade Cannocchiale".
- Costruzione circolare opera dell'architetto Pier Luigi Nervi, che si staglia dal lido comunale Zerbi situato sotto Piazza Indipendenza in pieno centro cittadino.
Dopo aver attraversato un ventennio di degrado, la struttura è recentemente tornata a operare (anche se saltuariamente), ospitando iniziative artistico-culturali tra le quali alcune in collaborazione con l'Accademia di Belle Arti.
- Eretto sul Lungomare, fu inaugurato nel 1930 alla presenza di re Vittorio Emanuele III.
Il monumento, progettato dallo scultore locale Francesco Jerace (autore per altro de L'Azione, celebre scultura del Vittoriano), è costituito da una statua in bronzo della vittoria alata recante una spada e la palma del martirio, su una colonna rostrata.
Due statue in in bronzo alla base rappresentano un antico guerriero bruzio con un vistoso scudo ed un fante armato su un cannone.
Musei e sedi espositive
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- È considerato uno dei più importanti musei della Magna Grecia. L'edificio del Piacentini è ricco di collezioni archeologiche con numerosissimi reperti provenienti dalle antiche città-stato nei siti della Calabria, Basilicata e Sicilia.
- La nuova Pinacoteca si trova presso il Teatro Francesco Cilea; comprende un considerevole numero di opere di maestri quali Mattia Preti, Luca Giordano, Vincenzo Cannizzaro, Giuseppe Benassai, Ignazio Lavagna Fieschi, Andrea Cefaly, Lionello Spada, due tavolette di Antonello da Messina (Abramo servito dagli angeli e San Girolamo penitente), frammenti architettonico-decorativi e sculture in marmo, oggetti di devozione privata e dipinti su tela e tavola, provenienti da raccolte private, collezioni civiche e statali, risalenti a un arco di tempo compreso tra il VII secolo ed il XIX secolo.
- la più importante struttura per esposizioni temporanee della città che in accordo con la Biennale di Venezia ospita a più riprese sezioni dell'importante rassegna di arte moderna e contemporanea;
- testimone dell'antica storia cittadina, ospita oggi numerose mostre d'arte;
- nato negli anni trenta è una delle più importanti esposizioni d'oggetti d'arte in città, con una ricca collezione di elementi bizantini e normanni;
- che svolge un'intensa attività divulgativa e didattica riguardante l'astronomia e le scienze a essa collegate;
- ente che rivolge le sue azioni alla conservazione e valorizzazione degli strumenti musicali, la concertistica e la musicoterapia;
- illustra la storia dal periodo greco fino al 1948, oltre ai tessuti vi sono i macchinari utilizzati per la lavorazione e campioni di materia prima;
- Museo di biologia e paleontologia marina
- all'interno della collezione si segnalano fossili di profondità ed altri provenienti dalle colline, unici nell'area mediterranea;
- Museo Agrumario
- Situato all'interno della Stazione Sperimentale per l'industria delle Essenze e dei derivati Agrumari (SSEA), ospita diversi macchinari utilizzati per l'estrazione del succo e delle essenze dagli agrumi tra cui la Macchina da bergamotti "Gangeri", derivata dal modello di Macchina Calabrese inventato nel 1840 da Nicola Barillà. Inoltre il museo ospita una raccolta fotografica che illustra la coltivazione, la raccolta e la lavorazione del gelsomino e la coltivazione del papavero da oppio;
- Museo Diocesano della Cattedrale
- nelle vicinanze del Duomo;
- Museo del Presepio
- alle spalle della chiesa della Cattolica dei Greci;
- Museo Etnografico;
- Piccolo Museo della Civiltà Contadina;
Biblioteche
Reggio detiene un singolare primato in materia di pubblicazioni, proprio in città fu stampata la prima edizione ebraica della Bibbia. Nell'anno 1475 (agli albori della stampa) vi era un fiorente ghetto ebraico nell'attuale zona intorno alla via Giudecca, in cui fervevano laboratori artigianali e molteplici attività commerciali, presso una delle prime stamperie della storia con sede nella Giudecca di Reggio, fu infatti stampata il 5 febbraio 1475 la prima versione ebraica della Bibbia secondo quanto riportato sulla "Storia di Reggio Calabria", di Domenico Spanò Bolani e quanto riportato dallo storico Vito Capialbi che così scriveva nelle sue "Memorie delle Tipografie Calabresi":
«In quest'antica e illustre città di Reggio posta all'estrema punta d'Italia di rimpetto alla Sicilia, vide la sua luce la prima edizione ebraica della Bibbia nel mese di Adar dell'anno 5235 della creazione del mondo, vale a dire tra il febbraio e il marzo dell'era cristiana anno 1475.
Fu dessa il Commentario al Pentateuco di Rabbi Salomone Jarco impresso da un tale Abramo Garton figliuolo di Isacco, del quale niun'altra notizia mi é riuscito di raccogliere. E sebbene nell'istesso anno si fosse stampato in Pieve di Sacco, terra nel Padovano, il Rabbi Jacobi Ben Ascer Arba Jurim, ch'é la più antica delle altre edizioni ebraiche conosciute, pure dessa trovandosi impressa colla data del mese Jamuz, per quattro mesi posteriore devesi riputare.»
- La copia anastatica del Pentateuco di Rabbi Salomone Jarco è visionabile presso la Biblioteca comunale "Pietro De Nava". (Jewish Encyclopedia per approfondimenti)
Reggio è sede di numerose biblioteche tra cui:
- Archivio di Stato di Reggio Calabria, istituito nel 1852 con legge borbonica del 1818, fu trasferito alle dipendenze dell'amministrazione provinciale nel 1866, divenne Archivio provinciale di Stato nel 1932 e Sezione di Archivio di Stato nel 1939; poi con il DPR del 30 settembre n. 1409 del 1963, assunse l'attuale denominazione di Archivio di Stato, da cui dipendono le due sezioni di Locri e Palmi istituite con decreti ministeriali del 1965.
- Biblioteca dell'Archivio di Stato, nata contestualmente all'archivio è costituita da 7.701 volumi e opuscoli, 244 testate di periodici per un totale di 4037 annate, editi tra il XVIII e il XXI secolo, in parte ricevuti dal Ministero per i Beni e le Attività Culturali e in parte ricevuti in omaggio. I testi conservati riguardano la storia politica, economica, sociale, culturale italiana e calabrese con particolare riferimento a Reggio e alla sua provincia. Sono inoltre qui conservate alcune biblioteche private:
- Biblioteca del Consiglio Regionale della Calabria, nata nel 1973, conta oggi oltre 35.000 volumi. L'accesso è consentito al pubblico, in particolar modo agli studenti universitari provenienti dalle facoltà di giurisprudenza, architettura ed ingegneria dell'Università Mediterranea per la preparazione di esami, esercitazioni, tesine, dissertazioni di laurea, con consultazione in sede, prestito e scambio interbibliotecario. La biblioteca è formata da tre sezioni: la sezione multidisciplinare dotata di 30.000 volumi, la sezione giuridica dotata di circa 2.000 volumi e banche dati su CD-ROM, la sezione dedicata alla Calabria con circa 3.000 volumi Tra i quali il più antico "Historia dé Svevi nel conquisto dé Regni di Napoli, e di Sicilia per l'Imperatore Enrico Sefto" di Don Carlo Calà, risale al XVII secolo.
- Biblioteca comunale "Pietro De Nava", fondata nel 1818 è la più antica tra le biblioteche calabresi e custodisce volumi risalenti al XIII secolo. Complessivamente il patrimonio bibliografico conta 115.000 opere, mentre quello emerografico 424 raccolte. La Biblioteca De Nava gestisce inoltre le altre biblioteche comunali dislocate nei quartieri perfiferici della città.
- Biblioteca del Museo Nazionale della Magna Grecia, ricca biblioteca con oltre 10.000 volumi;
- Biblioteca della Sovrintendenza Archeologica della Calabria
- Biblioteca Arcivescovile "Mons. Antonio Lanza", che conta 35.000 volumi di carattere teologico, biblico e storico.
- Biblioteca "San Nilo" del Seminario pontificio Pio XI, che conta oltre 18.000 volumi di carattere Teologico, biblico e storico;
- Biblioteca dell'Università per stranieri "Dante Alighieri"
- Biblioteca dell'Accademia di Belle Arti
- Biblioteca Zanotti Bianco
- Biblioteca del Centro di Documentazione Europea
- Biblioteca della Stazione Sperimentale per le Industrie delle Essenze
- Biblioteche dell'Università degli studi "Mediterranea"
Tutte le facoltà universitarie di Reggio hanno realizzato nel tempo delle biblioteche, molto rilevanti sia dal punto di vista numerico che qualitativo. Tra di esse spiccano per ampiezza Biblioteca della Facoltà di Architettura e Biblioteca della Facoltà di Agraria che hanno sede nel polo universitario di Feo di Vito; hanno preso parte alla realizzazione del Catalogo Collettivo dei Periodici delle Biblioteche di Reggio Calabria, coordinato e promosso dalla Scuola Superiore della Pubblica Amministrazione, pubblicato nel 1999 in formato cartaceo ed elettronico:
- La Biblioteca Centrale della Facoltà di Architettura
istituita nel 1969 come biblioteca dell'Istituto Universitario Statale di Architettura, comprende opere di consultazione generale, urbanistica, tecnologia, progettazione architettonica, storia dell'arte, restauro, storia dell'architettura, sociologia, materie giuridiche e economiche, scienze, cultura generale; dispone inoltre di una sezione "Calabria"; è socia del Coordinamento Nazionale delle Biblioteche di Architettura (CNBA) ed è partner nel progetto dell'Assessorato Cultura Istruzione Beni Culturali della Regione Calabria per la costituzione del Sistema Bibliotecario Regionale – Polo di Reggio Calabria. Offre un Patrimonio di 30.000 monografie, 210 periodici correnti, 3.200 tesi di laurea.
- La Biblioteca Centrale della Facoltà di Architettura
- La Biblioteca Centrale della Facoltà di Agraria
nasce nel 1986 come centro autonomo, negli anni novanta con la costruzione del nuovo polo universitario dell'ateneo reggino viene trasferita presso la sede di Feo di Vito, permettendo applicare moderni e funzionali criteri di organizzazione. Dal 2000 è stata assorbita dal Centro di Gestione della Facoltà di Agraria; il patrimonio della biblioteca comprende circa 2.800 monografie, 150 periodici di cui 44 in corso, la raccolta delle tesi di laurea della facoltà a partire dal 1986.
- Biblioteca della Scuola Superiore della Pubblica Amministrazione (SSPA)
- offre un patrimo patrimonio librario di 19.100 volumi e 312 testate di periodici.
Principali castelli e fortificazioni
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![](http://upload.wikimedia.org/wikipedia/commons/thumb/c/c4/Torri_del_Castello_di_Sant%27Aniceto.jpg/200px-Torri_del_Castello_di_Sant%27Aniceto.jpg)
![](http://upload.wikimedia.org/wikipedia/commons/thumb/8/89/Motta_anomeri.jpg/200px-Motta_anomeri.jpg)
«E vedi della città, le mura ed il donjon.»
Una parte di storia della città più antica della regione è sicuramente scritta nel suo sistema di fortificazioni, strutture architettoniche, rocche, castelli, torri e bastioni di epoca diversa che costituiscono quello che fu sistema di difesa della città e del suo territorio storico, che in tempi diversi ebbe necessità, a causa della propria configurazione geografica, di dotarsi di particolari strategie di tutela del proprio territorio.
Segue un elenco delle principali fortificazioni che si trovano sul territorio:
- Castello Aragonese
- Castelnuovo
- Le quattro motte che sulle colline facevano da corona alla città:
Motta Anòmeri, Motta Rossa, Motta San Cirillo e Motta Sant'Aniceto (Castello di Sant'Aniceto) - Forte Catona nell'omonimo quartiere
- Torre Castiglia tra i quartieri di Pellaro e Bocale;
- Torre San Gregorio nell'omonimo quartiere;
- Batteria Modena nel rione Modena;
- Batteria Gullì nel quartiere di Arghillà;
- Batteria San Leonardo nel quartiere Catona;
- Batteria Pellizzeri e Batteria Pentimele Sud sulla collina di Pentimele;
- Batteria Fondo Versace-Spirito Santo nella zona est della città.
Città gemellate
- Atene
Grecia, dal 2003
- Egaleo
Grecia, dal 2004
- Cesana Torinese
Italia, dal 2006
- Milano
Italia, dal 2008
- Salerno
Italia, dal 2009
Sport
Principali impianti sportivi
![](http://upload.wikimedia.org/wikipedia/commons/thumb/0/01/Stadio_Oreste_Granillo_Panoramic.jpg/300px-Stadio_Oreste_Granillo_Panoramic.jpg)
![](http://upload.wikimedia.org/wikipedia/commons/thumb/4/44/Palacalafiore.jpg/300px-Palacalafiore.jpg)
- Stadio Oreste Granillo, 27.763 posti, è il maggiore stadio della regione e ospita gli incontri della Reggina;
- Stadio Campoli di Bocale, 4.500 posti circa, ospita gli incontri della seconda squadra calcistica della città, l'Hinterreggio;
- Stadio del Baseball/Softball di Reggio Calabria, Viale Calabria - 1.500 posti;
- PalaCalafiore (o PalaPentimele dal nome del quartiere dove sorge), è il più grande palazzo dello sport calabrese, dotato di circa 7.000 posti;
- PalaBotteghelle, struttura da 3.000 posti che affaccia sull'omonimo vasto piazzale Botteghelle;
- Centro sportivo Sant'Agata, sede del vivaio, della preparazione atletica e gli allenamenti della Reggina Calcio;
- Centro sportivo "Piero Viola", è un complesso organizzato per la vita e la formazione dell'atleta, con campi da basket polifunzionali attrezzati elettronicamente, palestre, un centro per fisioterapia, un centro di controllo sanitario, alloggi e servizi ristoro;
- lo Scatolone (Palestra "Piero Viola");
- il Palloncino (Palestra "Giulio Campagna" );
- Piscina comunale;
- Campo CONI di atletica leggera;
- Parco Caserta, complesso sportivo polifunzionale dove sorgono due piscine di cui una semiolimpionica omologata CONI, una pista per pattinaggio artistico e per hockey con tribuna, numerose sale per fitness, arti marziali e palestre;[33]
- Golf Club Montechiarello con campo 9 buche.[34]
Principali società sportive
Reggio vanta una lunga tradizione sportiva che ha portato alcune delle sue squadre a militare nelle massime categorie.
Baseball: la città è rappresentata dalla "A.S.D San Giorgio Baseball e Softball".
Calcio: la principale squadra di calcio è la Reggina Calcio che dal 1999 milita in Serie A e che sta disputando il decimo campionato nella massima serie, nella quale è la squadra calabrese maggiormante presente; la Reggina gioca allo Stadio Oreste Granillo dalla capienza di circa 28.000 spettatori.
Calcio a 5: la principale squadra di calcio a 5 è il Real Reggio Tremulini che disputa il campionato di serie B. Fino al 2008 la principale squadra è stata il Reggio Calcio a 5 che ha disputato 12 stagioni consecutive di serie A1 e A2, fino alla mancata iscrizione in serie A1 nel 2008.
Hockey: la città è rappresentata nella massima serie dalla Hockey Rhegium Reggio Calabria, che gioca in serie B.
Pallacanestro: la Viola Reggio Calabria ha portato la città a primeggiare nel recente passato in Serie A1 disputando negli anni ottanta-novanta alcune edizioni dei play-off scudetto, andando vicina al titolo tricolore. La società per motivi economici non ha rinnovato la iscrizione alla massima serie del campionato 2007/2008 ed oggi prosegue la sola attività giovanile della Scuola Basket Viola Reggio.
- L'Audax Basket, attualmente militante nel Campionato Nazionale di Serie C.
Pallavolo Femminile:
- la Virtus Reggio Calabria ha vinto due Coppe Italia nel 2000 e nel 2001, una Supercoppa Italiana nel 2000, e uno scudetto nel 2001, poi revocato per problemi di tesseramento di una giocatrice.
Pallavolo Maschile:
- Luck A.S. Volley, nota in passato come Jonicagrumi, gloriosa squadra che nel 1984 approdò in serie A2, milita oggi in serie D.
- A.S. Mymamy, squadra di recente formazione, vincitrice del campionato provinciale 2005-2006, milita oggi nel campionato di serie B2.
- Volley Sport Catona, milita in serie B2
Pallamano Maschile: la Pallamano Reggio milita in serie B
Rugby:
- Caronte Rugby Reggio, nelle cui fila hanno militato ottimi giocatori i quali hanno introdotto una tradizione rugbystica che ha lasciato una buona scuola tecnica alle future generazioni.
- la Polisportiva Rugby Reggio Calabria milita attualmente nel campionato di serie C1.
- la Rugby Reggio Calabria che milita anch'essa nel campionato di serie C
Softball: la città è rappresentata dalla A.S.D San Giorgio Baseball e Softball che milita oggi nel campionato di serie B.
Vela: La particolare configurazione di rada dei Giunchi ed il vento sempre presente, favoriscono una intensa attività velica e sportiva, di cui il Lungomare Falcomatà fa da cornice e grande tribuna naturale. Il Circolo Velico Reggio, nato da una costola del Circolo Nautico, ha avuto un ruolo importante nella crescita di questo sport negli ultimi anni, favorendo la crescita di eccellenti velisti anche di livello nazionale.
Eventi sportivi
Automobilismo:
![](http://upload.wikimedia.org/wikipedia/it/thumb/f/fa/Francesco_Siracusa.jpg/220px-Francesco_Siracusa.jpg)
![](http://upload.wikimedia.org/wikipedia/it/thumb/f/ff/Placido_vincitore_ed.1955_su_Jaguar.jpg/220px-Placido_vincitore_ed.1955_su_Jaguar.jpg)
Negli anni cinquanta, si svolgeva sul lungomare di Reggio un'importante manifestazione automobilistica. Ad essa parteciparono piloti di livello nazionale, tra cui due reggini: Francesco Siracusa (campione italiano con la Stanguellini) e Pasquale Placido, vincitore della corsa nel 1955 su Jaguar. Tra i due si era instaurata una sana e sportiva rivalità alla quale aderiva buona parte della città che si divideva nel tifare per l'uno o per l'altro pilota. Il barone Placido, napoletano di origini, rappresentava la borghesia tradizionale e fondiaria; il commendatore Siracusa, concessionario Lancia, quella cittadina, nuova ed emergente.
Ciclismo:
- Reggio è stata più volte tappa del Giro d'Italia:
- Giro d'Italia 1961, partenza della settima tappa, con la vittoria dello spagnolo Antonio Suárez Vázquez;
- Giro d'Italia 1965, arrivo della nona tappa, con la vittoria dell'italiano Adriano Durante;
- Giro d'Italia 1967, partenza dell'ottava tappa, con la vittoria del francese Jean Stablinski;
- Giro d'Italia 1972, arrivo dell'ottava tappa, con la vittoria dell'italiano Attilio Benfatto;
- Giro d'Italia 1976, partenza della quinta tappa, con la vittoria del belga Roger De Vlaeminck;
- Giro d'Italia 1981, arrivo della nona tappa, con la vittoria dell'italiano Serge Parsani;
- Giro d'Italia 2005, il 7 maggio si è disputato il cronoprologo del Giro con la vittoria dell'australiano Brett Lancaster.
Pallavolo: Reggio ha ospitato il World Grand Prix di pallavolo femminile:
- nel 2004, dove la Nazionale italiana si è classificata seconda.
- nel 2006, dove la nazionale italiana si è classificata terza.
Concerti e spettacoli
Svariati sono stati i concerti nella città di Reggio Calabria. Di seguito l'elenco:
- Laura Pausini: 1995 c/o PalaPentimele;
- Jovanotti: 1997 e 2005 c/o PalaPentimele, 1988 c/o L'Oasi;
- Sting: 1991 c/o PalaPentimele;
- Francesco De Gregori: 1992 e 1993 c/o Teatro Francesco Cilea, 1998 c/o PalaPentimele;
- Claudio Baglioni: 1992 e 1996 c/o PalaPentimele;
- Vasco Rossi: 1993 c/o PalaPentimele;
- Zucchero: 1995 e 1998 c/o PalaPentimele;
- Litfiba: 1997: PalaPentimele;
- Articolo 31: 1997 c/o PalaPentimele;
- Ligabue: 1997 c/o PalaPentimele", 2005 e 2007 c/o Teatro Francesco Cilea;
- 883: 1999 c/o PalaPentimele;
- Renato Zero: 2002 c/o "PalaPentimele";
- Pooh: 2003 c/o PalaPentimele;
- Elton John: 2005 c/o Stadio Oreste Granillo;
- Mark Knopfler: 2006 c/o PalaPentimele;
- Deep Purple: 2007 c/o "PalaPentimele";
- Compay Segundo: 2002 c/o Arena dello Stretto;
- Franco Battiato: 2003 c/o Piazza del Popolo;
- Piero Pelù: 2004 e 2006 c/o Lungomare Falcomatà;
- Nile Rodgers: 2005 c/o Lungomare Falcomatà;
- Elisa: 2006 c/o Lungomare Falcomatà;
- Max Pezzali : 2006 c/o "Tempietto";
- Tiromancino: 2007 c/o Lungomare Falcomatà;
- Raf: 2007 c/o Lungomare Falcomatà;
- Ricky Martin: 2007 c/o Lungomare Falcomatà;;
- Natalie Imbruglia: 2007 c/o Lungomare Falcomatà;
- Pino Daniele: 2007 c/o Lungomare Falcomatà;
- Antonello Venditti: 2007 c/o Lungomare Falcomatà;
- Pooh: 2008 c/o Lungomare Falcomatà;
- Novecento: 2008 c/o Lungomare Falcomatà;
- Duran Duran: 2008 c/o Lungomare Falcomatà;
- Marco Masini: 2008 c/o Lungomare Falcomatà.
Gastronomia
![](http://upload.wikimedia.org/wikipedia/commons/2/2d/Frittole_piatto.jpg)
Patria di gran parte delle specialità della cucina calabrese, la gastronomia di Reggio è infatti abbastanza varia e risente anche notevoli influenze da parte della cucina napoletana e di quella siciliana, ma ha una sua tipicità legata ai prodotti della terra e del mare sul quale la città si affaccia.
- Tra i primi piatti abbastanza tipici sono: a pasta ca muddhica e chi lici, i maccarruni 'i casa cu ragù, i vermicelli all'usu i Riggiu, a pasta 'ncasciata;
- tra i secondi di carne: u suffrittu, i bracioletti, u bruschettu, u fictu a' riggitana, i curcuci;
- tra i secondi di verdura: a parmigiana, a turtera 'i caccioffùli, i brocculi 'ffucati;
- tra i piatti di pesce ricordiamo a turtera chi lici, i cutuletti 'i spatula, i custardeddhi 'mpanati e fritti (=costardella molto simile alla più delicata aguglia), u pisci spata a riggitana, u piscistoccu;
- ancora tra i pesci che si pescano in provincia di Reggio Calabria in presenza di fondale sabbioso (Melito Porto Salvo) ed in Calabria (Soverato - Paola) è pescabile il pesce Surice [5] [6]anche detto pettine (Xyrichthys novacula), bellissimi e buonissimi simili alla sogliola da mangiare infarinati e fritti;
- tra i dolci: i crispeddhi i Natali cu meli;cu zuccuru; ca licia o ca pumaroru sicca, i petrali i Natali, u turruni gelatu, a pignolata, i cuddhuraci i Pasca, le susumelle, le paste di mandorla etc, la pastiera di pasqua ecc..
Sono della tradizione anche le frittole (i frìttuli), ossia tutte le parti del maiale che non si usano per fare insaccati o salati come il muso, le orecchie, la pancia, le cotiche, i rognoni,le costine,le ossa,i piedini, i gamboni etc. cotti nel proprio grasso sugna per ore a fuoco lentissimo.I curcuci(sottoprodotto delle frittole).
Molte preparazioni della cucina calabrese sono legate alle festività come un rituale religioso. Così i petrali a Natale, la pignolata a Carnevale, u soffrittu di capretto al Sabato Santo ed il capretto arrostito a Pasqua, a pitta chi curcuci al Lunedì dell'Angelo e a pasta ncasciata a Ferragosto.
Parchi e giardini
- dove la vegetazione mediterranea convive con autentiche rarità provenienti da ogni parte della terra, fino a qualche anno fa ospitava un giardino zoologico.
- un polmone di 2,5 Km di verde con gli imponenti alberi e le piante esotiche.
- Parco Caserta
- un grande spazio di verde che sorge sopra quella che fu la Fiera Agrumaria, al cui interno sorgono strutture sportive di rilievo.
- Parco della Rotonda
- sorge immediatamente sotto la Piazza Rotonda vicino il Santuario di San Paolo, ospita un teatro ed un grande spazio di verde attrezzato.
- spazio verde nei pressi della vecchia Stazione Lido (oggi divenuta Museo dello Strumento Musicale), dove ogni due settimane, la domenica, si tiene un mercatino dell'antiquariato.
- nel quartiere di Gallico, ospita riproduzioni delle abitazioni tipiche di antiche civiltà.
- Villa Guarna
- oggi chiusa al pubblico sorge nel quartiere di Sbarre.
Ricorrenze, rassegne, feste e fiere
![](http://upload.wikimedia.org/wikipedia/commons/0/01/Reggio_calabria_processione_festa_madonna_2.jpg)
- è il patrono della città e viene festeggiato il 23 aprile;
- Reggio Estate - Il più bel chilometro d'Estate (Estate Reggina)
- rappresenta, nelle sue varie forme, un appuntamento fisso per i reggini. Il comune organizza, per tutta l'estate, una serie di eventi culturali e di spettacoli;
- si tiene ogni anno in primavera e nasce dall'idea di mettere a confronto il cinema italiano di ieri e di oggi, attraverso omaggi e retrospettive ad autori del passato e una vetrina sulle opere più recenti, con alcune anteprime. Durante il corso del festival che dura alcuni giorni viene attribuito il "Leopoldo Trieste Award-Città di Reggio Calabria" a due interpreti emergenti del cinema italiano.
- Concorso Ippico Città di Reggio Calabria, a luglio.
- Ecojazz
- rassegna estiva di jazz nazionale e internazionale che da molti anni rappresenta a Reggio un punto di rifermento nel cartellone degli eventi estivi, si tiene generalmente nel quartiere di Pellaro.
- giunta quest'anno alla XXII edizione, è una rassegna di teatro e musica con artisti del panorama nazionale ed internazionale, che si tiene da luglio a settembre all'Arena Neri, nel quartiere Catona.
- nel mese di agosto, giunto alla VI edizione, è una rassegna etnico-musicale molto importante nel panorama del del meridione in cui, attraverso l'uso delle proprie lingue locali, innumerevoli artisti interpretano vicende, usi e abitudini della terra del Sud-Italia. Numerose sono infatti le partecipazioni tra cui quelle di "Enzo Avitabile e i Bottari", i "Folkabbestia", gli "Asteriskos" del "Womad" di Peter Gabriel.
- Regata di Ulisse
- un evento di sport e cultura che si svolge ogni anno alla fine di agosto per cinque giorni, finalizzato al ricordo della Magna Grecia e del viaggio di Ulisse, a cui partecipano enti locali da tutta Italia;
- Festa Madonna (Festa di Maria Santissima Madonna della Consolazione)
- dal secondo sabato di settembre, per una settimana si festeggia in tutta la città celebrando l'effige della Madonna con una caratteristica processione dalla basilica dell'Eremo alla Cattedrale, festeggiando tra le caratteristiche bancarelle, i luna park allestiti per l'occasione e gli spettacoli;
- alla fine dell'estate, mutuata dall'analoga festa parigina, costituisce una serie di spettacoli, intrattenimenti vari e visite gratuite ai musei, durante tutta una nottata.
- Fiera di settembre. Esposizione Nazionale del Cane di Reggio Calabria, a settembre.
- Mostra Nazionale del Canarino, a dicembre.
Infrastrutture e trasporti
Strade, autostrade, tangenziali, ferrovie
![](http://upload.wikimedia.org/wikipedia/commons/b/ba/Reggio_calabria_innesto_raccordo_ra04_su_autostrada_a3.jpg)
![](http://upload.wikimedia.org/wikipedia/commons/thumb/f/f3/Mappa_autostrada_A3_Italia.svg/300px-Mappa_autostrada_A3_Italia.svg.png)
La principale infrastruttura stradale che collega la città è l'Autostrada A3, "Salerno ↔ Reggio Calabria" (definita oggi anche "Napoli ↔ Reggio Calabria");
Reggio è nodo dei due assi stradali nazionali, costituiti dalle strade statali:
- Strada Statale 18 Tirrena Inferiore "Napoli ↔ Reggio Calabria";
- Strada Statale 106 Jonica "Reggio Calabria ↔ Taranto";
È dunque il crocevia di due importanti Strade europee, dorsali che collegano i quattro punti cardinali:
Tutta l'area di Reggio è servita dalla Tangenziale di Reggio Calabria, che attraversa la città nella zona collinare, collegando i quartieri della città ed i comuni limitrofi attraverso un sistema di quindici svincoli. Si sviluppa lungo tratti dell'A3, del Raccordo Autostradale RA04 e sul primo tratto della SS106.
Inoltre intorno alla città gravitano altre due strade statali che grossomodo delimitano l'area metropolitana di Reggio, e sono:
- la Strada Statale 183 Aspromonte-Jonio, che circonda la città innestandosi sulla Strada Statale 112 a Delianuova per giungere a Melito di Porto Salvo;
- la Strada Statale 184 delle Gambarie, che partendo dal quartiere di Gallico collega la città alla località sciistica di Gambarie d'Aspromonte.
Lavori in corso...
L'Autostrada A3 è in corso di ristrutturazione ed ampliamento, con la costruzione di nuovi ponti, la traforazione di nuove e più ampie gallerie e l'allargamento della carreggiata.
Trasporto ferroviario
![](http://upload.wikimedia.org/wikipedia/commons/thumb/8/84/Italy_TAV.png/300px-Italy_TAV.png)
Reggio è tra i principali nodi del sistema ferroviario nazionale ed è sede compartimentale. La stazione di Reggio Calabria Centrale è il terminale sia della linea tirrenica che collega la città verso Roma, che della linea Jonica che la collega a Taranto. Purtoppo la linea Jonica è ancora a binario unico e non è provvista di alimentazione elettrica. Le principali stazioni ferroviarie sono:
- Reggio Calabria Centrale, Piazza Garibaldi;
- RC Lido, Piazza Indipendenza;
- RC OMeCa, Viale Aldo Moro, zona industriale;
- RC Mare, ammodernamento in corso della vecchia Stazione Marittima al porto;
Le altre stazioni ferroviarie sono:
- RC Archi, nel quartiere di Archi/Pentimele;
- RC Bocale, nel quartiere di Bocale;
- RC Catona, nel quartiere di Catona;
- RC Gallico, nel quartiere di Gallico;
- RC Pellaro, nel quartiere di Pellaro;
- RC Santa Caterina, nel quartiere di Santa Caterina;
- RC San Gregorio, nel quartiere di San Gregorio;
- è prevista inoltre a breve la realizzazione della nuova stazione RC Aeroporto.
Lavori in corso...
È in fase di progettazione la nuova ferrovia TAV ad alta velocità che prevede nella sua rete il nuovo tratto Reggio Calabria ↔ Napoli.
Progetto sul sito TAV S.p.A.
Trasporto marittimo
![](http://upload.wikimedia.org/wikipedia/commons/thumb/6/64/Reggio_calabria.jpg/300px-Reggio_calabria.jpg)
Il porto di Reggio, costituito da un bacino artificiale, collega la città con Isole Eolie e Messina.
Un tempo il porto naturale sorgeva alcuni chilometri più a sud vicino al promontorio di Punta Calamizzi. Luogo che ispirò a Tucidide la definizione di "acroterio d'Italia" con il suo protendersi verso la Sicilia, proteggeva una baia naturale che costituì l'antico porto di Reggio. Il promontorio si sarebbe inabissato per un terremoto nel 1562, privando la città per tre secoli del suo porto, sino alla costruzione, al termine del XIX secolo dell'attuale bacino artificiale.
L'area di Reggio è inoltre servita dal Porto di Gioia Tauro, il più grande porto commerciale del mediterraneo.
Dagli inizi del XX secolo la maggior parte del traffico gommato e ferroviario da e per la Sicilia viene effettuatto dal porto di Villa San Giovanni con i traghetti di Bluvia e Caronte & Tourist.
Destinazioni dal porto di Reggio Calabria:
- da/per Messina
- da/per le Isole Eolie
- in aliscafo con la USTICAlines
Trasporto aereo
La città è servita dall'Aeroporto di Reggio Calabria "Tito Minniti" (Aeroporto dello Stretto) (coordinate geografiche 38°04′N 15°39′E ), che serve anche la provincia di Messina, situato nella zona sud della città, a circa quattro chilometri dal centro cittadino. Il codice ICAO è LICR e il codice IATA è REG. L'aeroporto dispone di due piste, la pista principale è la 15/33, la pista secondaria è la 11/29.
Trasporti pubblici urbani e metropolitani
Il servizio di trasporti pubblici per l'area urbana ed extraurbana è gestito principalmente dalla rete ATAM di autobus, con oltre 130 linee.
![](http://upload.wikimedia.org/wikipedia/commons/thumb/2/23/Trebus_reggio_calabria.jpg/500px-Trebus_reggio_calabria.jpg)
Il trasporto metropolitano reggino si serve del Trebus. Il Trebus nasce da una convenzione tra l'ATAM e Trenitalia, e si concretizza in un sistema di integrazione tariffaria che va incontro ai cittadini residenti in città e ai viaggiatori che quotidianamente giungono a Reggio dalla provincia in treno o in autobus e che poi hanno bisogno di spostarsi nell'area metropolitana. Sostanzialmente il Trebus permette di utilizzare un unico biglietto a tempo, che può essere usato su tutti i mezzi delle aziende su citate all'interno dell'area metropolitana.
La forte presenza di autoveicoli negli ultimi decenni ha portato ad una regolamentazione del traffico con l'istituzione dei parcheggi a pagamento nella zona del centro storico dalle 7.30 alle 19.30 di tutti i giorni feriali.
La situazione del traffico reggino è comunque difficile per molte cause, come ad esempio:
- l'assenza della rete di trasporto pubblico su ferro (dovuta alla difficoltà di realizzazione di metropolitane per la presenza di zone sismiche nel territorio) e, secondo alcuni, anche per decenni di mancanza di investimenti nel trasporto pubblico;
- l'altissima densità di automobili, nella città è registrato un gran numero di veicoli circolanti che comporta problemi di parcheggi;
- la strutturazione di alcuni quartieri basati sull'edilizia abusiva formati tra gli anni settanta e anni ottanta, con urbanistica e conseguente sistema viario inadeguati in alcune zone;
- l'assenza di sufficienti direttrici interne (sebbene si stia cercando di aprire nuove strade di scorrimento lungo gli argini dei torrenti che attraversano la città).
Lavori in corso...
- È in corso di attuazione il progetto della metropolitana di superficie "Melito - Reggio - Villa" della RFI, che permetterà di collegare il centro storico con la periferia ed i comuni limitrofi dell'hinterland lungo l'asse costiero. Il servizio verrà inaugurato nel 2007.
- È in corso di realizzazione un sistema di scale mobili che collegherà la zona costiera con quella collinare della città. I lavori interesseranno la via Giudecca che verrà dotata di 6 tapis-roulant e un impianto ascensore che collegherà la città bassa con quella alta. I lavori sono stati consegnati il 29 luglio 2006 e l'intervento è parte integrante del progetto per la realizzazione della metropolitana.
Enti e istituzioni
![](http://upload.wikimedia.org/wikipedia/commons/thumb/f/f4/Palazzo_Campanella.jpg/300px-Palazzo_Campanella.jpg)
sede del Consiglio Regionale della Calabria.
Tra le istituzioni di cui Reggio è sede vi sono:
- Consiglio Regionale della Calabria, l'Assemblea della Regione Calabria che ha sede a Palazzo Campanella;
- Direzione Marittima della Calabria per:
- Capitanerie di Porto
- Uffici Circondariali Marttimi
- Uffici Locali Marttimi
- Delegazioni di Spiaggia
- Soprintendenza Archeologica della Calabria
- Soprintendenza Archivistica della Calabria
- Direzione Regionale Calabria della Trenitalia S.p.A.;
- Corte d'Appello di Reggio Calabria, che comprende:
- Tribunale di Reggio Calabria;
- Tribunale di Locri;
- Tribunale di Palmi;
- Polizia Scientifica di Reggio Calabria;
- Carcere minorile di Reggio Calabria;
- Centro operativo Direzione investigativa antimafia (DIA) di Reggio Calabria;
- Scuola allievi ufficiali dei Carabinieri "Fava e Garofalo", autonoma dal 2005, con 1.200 giovani costituisce la struttura di questo tipo più grande d'Italia;
- Provincia ecclesiastica di Reggio Calabria-Bova, che comprende:
- Arcidiocesi metropolita di Reggio Calabria-Bova, fondata da San Paolo Apostolo nel 61 d.C., e le diocesi suffraganee:
- Diocesi di Locri-Gerace (e Santa maria di Polsi);
- Diocesi di Oppido Mamertina-Palmi;
- Diocesi di Mileto-Nicotera-Tropea;
- Seminario Arcivescovile "Pio XI", fondato 25 agosto 1565 è il primo sorto in Calabria dopo il Concilio di Trento, uno dei più antichi nel mondo.
- Consorzio del Bergamotto di Reggio Calabria, ente pubblico regionale garante della purezza e qualità dell'olio essenziale di Bergamotto;
- Mediateca Regionale della Calabria.
Ospedali
Le principali aziende e strutture ospedaliere sono:
- Azienda Ospedaliera "Bianchi-Melacrino-Morelli", che comprende:
- Ospedali Riuniti, (Ospedale "Michele Bianchi" e Ospedale "Giuseppe Melacrino");
- Ospedale "Eugenio Morelli";
- Policlinico "Madonna della Consolazione";
- Istituto Ortopedico del Mezzogiorno d'Italia;
- Villa Aurora;
- Villa Sant'Anna.
Amministrazione, suddivisioni e quartieri
Amministrazione comunale
Template:ComuniAmministrazione
Quartieri e circoscrizioni municipali
![](http://upload.wikimedia.org/wikipedia/commons/thumb/c/c0/Reggio_calabria_circoscrizioni.jpg/300px-Reggio_calabria_circoscrizioni.jpg)
![](http://upload.wikimedia.org/wikipedia/commons/thumb/1/10/Reggio_calabria_notturna.jpg/300px-Reggio_calabria_notturna.jpg)
I 33 quartieri di Reggio sono ripartiti in 15 circoscrizioni comunali, comprendenti a loro volta altri rioni e sobborghi:
Circoscrizione | Quartieri | Superficie in km² | Popolazione | Densità ab./km² |
---|---|---|---|---|
I | Centro Storico | 1,41 | 10.420 | 7.390 |
II | Pineta Zerbi - Tremulini - Eremo | 2,77 | 13.101 | 4.729 |
III | Santa Caterina - San Brunello - Vito | 6,12 | 10.622 | 1.735 |
IV | Trabocchetto - Condera - Spirito Santo | 5,22 | 17.866 | 3.422 |
V | Rione Ferrovieri - Stadio - Gebbione | 2,27 | 18.328 | 8.074 |
VI | Sbarre | 1,87 | 19.669 | 10.518 |
VII | San Giorgio - Modena - San Sperato | 2,74 | 15.191 | 5.544 |
VIII | Catona - Salìce - Rosalì - Villa San Giuseppe | 16,74 | 13.121 | 783 |
IX | Gallico - Sambatello | 8,97 | 10.685 | 1.191 |
X | Archi | 8,96 | 8.977 | 1.000 |
XI | Ortì - Podàrgoni - Terreti | 68,14 | 2.327 | 34 |
XII | Cannavò - Mosorrofa - Cataforìo | 39,38 | 7.099 | 180 |
XIII | Ravagnese | 20,30 | 16.714 | 823 |
XIV | Gallina | 25,43 | 7.083 | 278 |
XV | Pellaro | 25,13 | 12.976 | 516 |
TOTALE | 236 | 184.179 | 780 |
Galleria fotografica
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Personalità legate a Reggio Calabria
«Reggio è il regno dove è cominciata la favola della mia vita: la sartoria di mia madre, la boutique d'Alta Moda. Il luogo dove, da piccolo, cominciai ad apprezzare l'Iliade, l'Odissea, l'Eneide, dove ho cominciato a respirare l'arte della Magna Grecia.»
Sono numerose e varie le persone nate a Reggio e nel suo territorio storico, che hanno operato o stabilito dei saldi rapporti con la città e il suo nome. L'elenco dei reggini celebri o la descrizione dei movimenti intellettuali, artistici e scientifici sorti in città, o fuori di essa per opera di reggini, è utile per la comprensione del ruolo di Reggio nella storia.
I filosofi pitagorici e le scuole d'arte
![](http://upload.wikimedia.org/wikipedia/commons/thumb/0/0b/Reggio_calabria_testa_del_filosofo.jpg/200px-Reggio_calabria_testa_del_filosofo.jpg)
Il movimento pitagorico, oltre che filosofico fu anche un movimento politico che appoggiava i governi aristocratici.
Per questo quando cominciò ad affermarsi la corrente democratica, i pitagorici furono cacciati da Crotone e si spostarono nelle altre poleis greche.
A Reggio, finita l'era del tiranno Anassila, il potere politico della città passò nelle mani dell'"aristocrazia calcidese", che nel 455 a.C. ospitò gli esuli pitagorici favorendo la nascita di una "Scuola pitagorica reggina".
Questo portò la città di Reggio a primeggiare tra tutte le altre poleis della Magna Grecia, in tutte le arti e le scienze.
La cosiddetta Testa del Filosofo ritrovata in una nave affondata nelle acque di Porticello a nord di Reggio, potrebbe raffigurare Pitagora di Samo, il cui ritratto bronzeo avrebbe fatto parte parte dell'arredo urbano di Reggio proprio in questo periodo, e che dunque sarebbe divenuto parte del bottino di guerra che Dionisio I usò per pagare i soldati dopo la presa di Reggio nel 386 a.C.[35]
![](http://upload.wikimedia.org/wikipedia/commons/thumb/2/2c/Pitagora_da_Reggio_-_Louvre_-_Statua_di_un_suonatore_di_lira2.jpg/300px-Pitagora_da_Reggio_-_Louvre_-_Statua_di_un_suonatore_di_lira2.jpg)
Reggio ebbe una tra le più fiorenti scuole di pensiero sorte in Magna Grecia rappresentata da illustri esponenti tra i quali si ricordano: Pitone, vissuto al tempo del tiranno siracusano Dionigi; Ippone, accusato di ateismo da Aristotele; Ippi (Hyppis), oratore, poeta e primo storico dell'occidente greco, autore di una storia sulla Sicilia, di un trattato sulle origini italiche e di tre libri di dicerie oziose; Astilo, autore di precetti morali.
Sono inoltre nativi di Reggio molti dei pitagorici che costituivano la originaria scuola di Pitagora, tra i quali: Aristide, Demostene, Aristocrate, Fitio, Elicaone, Mnesibulo, Ipparchide, Eutosione, Euticle, Opsimo, Calaide, Selinuntio.
Con il fiorire del pensiero filosofico, fu contemporaneo in città anche quello delle arti, in particolare modo testimoniato dal fatto che a Reggio nacque una fiorente scuola di scultura che ebbe tra le sue fila grandi maestri come Clearco, Learco e Sostrato, ma soprattutto Pitagora da Reggio, uno dei massimi esponenti della scultura ellenica dopo Fidia.
Clearco (Klearkos), discepolo di Eurichio di Corinto, fu il fondatore della scuola. Le sue opere erano così note ed apprezzate da essere ospitate anche nei più impoltanti templi della Grecia. Pausania gli attribuisce una statua in bronzo, rappresentante "Zeus Hypatos", conservata nel tempio di "Atena Calcica" a Sparta. La particolarità di quest'opera consiste nel fatto che la statua non è fusa in un unico pezzo, ma costituita da tanti pezzi in bronzo inchiodati fra loro, tecnica di lavorazione tanto arcaica da far affermare allo stesso Pausania che la statua di Clearco fosse la più antica opera realizzata in bronzo, la stessa tecnica era usata da Learco.
Pitagora reggino (Pythagoras), discepolo di Clearco, è annoverato tra i cinque maggiori scultori ellenici del dopo Fidia. Realizzò molte opere in tante polis da Atene a Siracusa e fu il primo a considerare le proporzioni delle statue. Scolpì moltissime statue di atleti ed eroi, il bronzo di zeus toro che trasporta Europa, la testa di Perseo conservata al British Museum di Londra, e la statua dell'auriga di Delfi, commissionata da Anassila. Allievo di Pitagora reggino fu il nipote Sostrato.
Nell'etica della dottrina pitagorica trovò fondamento la Scuola Lirica di Reggio, che vantò la creazione di un nuovo mondo poetico, pieno di luce e di incanto, intriso di finalità spirituale che innalzò la poesia ad un livello superiore, attribuendo alla Scuola una posizione di rilievo nei confronti delle altre. I più illustri esponenti della scuola furono Toagene (o Teagene), Glauco, Cleomene e soprattutto Ibico.
Ibico, fu il più grande dei lirici reggini e tra i maggiori esponenti della lirica di tutto il mondo ellenico, i suoi versi furono tenuti in così tanta considerazione da essere oggetto di studio da parte dei giovani. Visse, nella prima metà del V secolo a.C. e sembra avere scritto 60 libri in versi, in lingua dorica. Il contenuto della lirica di Ibico è essenzialmente erotico tanto da essere accusato corruttore della gioventù. Cantò la dea Diana, venerata a Reggio, e fu inventore di uno strumento musicale di forma triangolare chiamato ibicino;
Teagene, nato tra il 529 a.C. e il 522 a.C., fu il primo esegeta dell'Odissea e il primo critico letterario in assoluto. Teagene curò il testo di Omero e ne diede un'interpretazione razionalistica e assolutamente nuova, assimilando gli dei alle forze della natura. Franco Mosino noto grecista reggino, cogliendo singolari coincidenze come la contemporaneità tra l'Odissea e la fondazione di Reggio, la presenza a Reggio di Teagene, primo esegeta dell'Odissea e le incongruenze che fanno credere all'opera di due diversi autori di Iliade e Odissea, arriva ad affermare che l'Odissea non sarebbe altro che il romanzo delle avventure lungo lo Stretto dei Calcidesi che fondarono Reggio.
Glauco, del quale si conosce l'opera "Intorno agli antichi musici e poeti", di cui rimangono solo pochi frammenti.
Cleomene, amico di Alessandro Magno, delle sue opere non ci sono giunti frammenti, viene ricordato come autore di ditirambi, di un commento al poema di Esiodo e di biografie dello stesso.
I letterati, i santi e i medici del medioevo bizantino
Con il nuovo benessere economico sotto l'imperatore d'oriente Basilio I, Reggio è metropoli dei possessi bizantini dell'Italia meridionale e nucleo principale della chiesa grecanica meridionale, sede dei monaci basiliani custodi della cultura. In questo contesto si collocano gli importanti teologi e letterati della Reggio bizantina:
Il vescovo Barlaam di Calabria, protagonista di una violenta polemica contro i metodi ascetici e mistici di alcuni monaci dell'Athos, fu sconfessato dal patriarca bizantino nel 1341 e fece atto di adesione alla Chiesa apostolica romana grazie all'appoggio del Petrarca, del quale fu maestro nei rudimenti del greco.
Leonzio Pilato, un monaco discepolo di Barlaam, fu insegnante di greco di Giovanni Boccaccio e Francesco Petrarca aiutandoli nelle traduzioni delle opere di Omero; uno dei primi promotori dello studio della lingua greca nell'Europa occidentale. La sua importanza è legata alla traduzione di Omero in prosa latina eseguita per Boccaccio e Petrarca, ed al materiale fornito al Boccaccio per la sua opera Genealogia deorum gentilium libri (Genealogia degli dei pagani).
I celebri monaci, venerati come santi dalla chiesa cattolica e da quella ortodossa: l'abate Sant'Elia Speleota (863 - 960), il monaco San Fantino il Giovane (927 - 1000), il monaco e vescovo San Luca di Melicuccà (1035 - 1114), e l'abate San Cipriano di Calamizzi (1110 - 1190).
Dall'alto medioevo reggino di carattere greco-bizantino, provengono inoltre alcuni tra i medici della scuola medica salernitana Niccolò da Reggio e Costantino Rhegino (detto l'Africano), medici scienziati, traduttori e insegnanti presso l'importante scuola campana.
Artisti e scrittori reggini moderni e contemporanei tra verismo e avanguardie
![](http://upload.wikimedia.org/wikipedia/commons/thumb/b/b9/Umberto_boccioni_forme_uniche_nella_continuit%C3%A0_dello_spazio.jpg/300px-Umberto_boccioni_forme_uniche_nella_continuit%C3%A0_dello_spazio.jpg)
Umberto Boccioni, pittore e scultore, nacque a Reggio da famiglia romagnola. Fu teorico e principale esponente del movimento futurista, autore del primo Manifesto tecnico della pittura futurista e del Manifesto tecnico della scultura futurista. Tra le opere più celebri, in pittura La città che sale del 1910, ed in scultura Forme uniche nella continuità dello spazio del 1913 (esposta al Metropolitan Museum di New York), una delle sculture più famose del '900, che compare anche nelle tasche di 300 milioni di europei sulla faccia della moneta da 20 Eurocent.
Giuseppe Benassai, abile disegnatore, pittore paesaggista amico di Alfonso Frangipane, rappresentò nel 1869 il governo italiano all'inaugurazione del Canale di Suez, viaggio che gli consentì la realizzazione di diversi dipinti di soggetto orientale, esposti all'Accademia di Firenze. Fu anche scrittore, e ottenne una collaborazione a La Nazione di Firenze. Nel 1877 fu nominato professore onorario dell'Istituto di Belle Arti di Napoli.
Nunzio Bava, considerato il più importante pittore verista del '900 calabrese, si è inoltre occupato di molti lavori all'interno delle chiese reggine.
Sono inoltre degni di nota i pittori Domenico Bonfa (1912), Enzo Benedetto (1905), e Alberto Bonfa (1910); e gli scultori Francesco Jerace (1853), autore delle statue di San Pietro e di Santo Stefano che adornano la scalinata del Duomo, Alessandro Monteleone, e Saverio Gatto (1877).
Nel campo della musica il celebre compositore Francesco Cilea, nato in provincia ma considerato reggino a tutti gli effetti al quale sono intitolati il Teatro Comunale ed il Conservatorio di Musica, fu autore di numerose opere tra cui L'Arlesiana e l'Adriana Lecouvreur.
Tra gli scrittori e poeti dell'ultimo secolo, grande importanza ricopre Corrado Alvaro, che fu anche giornalista oltre che scrittore, vincitore del premio letterario italiano bandito da La Stampa nel 1931 e del Premio Strega 1951 (nell'anno della cosiddetta "grande cinquina" con Carlo Levi, Alberto Moravia, Mario Soldati e Domenico Rea).
Agazio Trombetta, importante storico calabrese, è autore di numerose pubblicazioni che aiutano a comprendere il ruolo storico della Calabria e della città di Reggio, vincitore di premi tra cui il Premio della cultura della Presidenza del Consiglio 1972 o la Medaglia d'oro del Brutium i Calabresi nel mondo.
Rocco Carbone, (1961-2008) scrittore e critico letterario, tra i nomi più interessanti della narrativa italiana degli ultimi venti anni.
Carlo Baccellieri, studioso delle tradizioni culinarie locali ha pubblicato tra gli altri La buona cucina di Calabria nel 1976, primo libro sull'argomento, insignito nel 2003 del Premio dell'Accademia della Cucina Italiana per avere contribuito con i suoi scritti alla conoscenza della gastronomia calabrese, dal 1964 è redattore e principale collaboratore della rivista Zaleuco dell'ordine degli avvocati di Reggio, prevalentemente con articoli di carattere storico.
I poeti dialettali Nicola Giunta e Ciccio Errigo, antagonisti del loro tempo - l'uno critico, l'altro compiaciuto - sul tema della "regginità" che sta tornando alla ribalta negli ultimi decenni e di cui vengono considerati i poeti simbolo, o ancora Arturo Cafarelli e Enzo Misefari scrittore, storico e saggista.
Tra gli scienziati, Francesco Contarino fu il matematico che elaborò il metodo per determinare la latitudine indipendentemente da piccoli errori nelle declinazioni delle stelle utilizzate; Orazio Lazzarino, fisico, matematico, astronomo, studiò il problema, oggi di grande interesse, del moto di un solido contenente cavità ripiene di liquidi anch'essi in moto.
Reggini di oggi nella moda e nel mondo dello spettacolo
Nel variegato mondo della moda, Gianni Versace è stato uno dei più grandi nomi della moda italiana nel mondo. Impegnandosi a collegare la moda elegante a quella sportiva, quella maschile alla femminile, ha dato vita ad uno stile ed un "vestire italiano" che ha dato successo all'italianità nel mondo. Dopo la sua morte, hanno preso il timone dell'azienda la sorella Donatella ed il fratello Santo, divenuto inoltre presidente della Camera Nazionale della Moda Italiana, ha ricoperto anche la carica di dirigente della Viola Basket.
Tra i reggini che hanno legato il proprio nome al mondo dello spettacolo, nel teatro, nel cinema e in TV, Leopoldo Trieste è stato celebre attore teatrale, cinematografico e televisivo, nonché sceneggiatore e regista, è stato interprete tra l'altro di numerosi personaggi della filmografia felliniana; Luciano Rispoli è un giornalista, autore e conduttore in TV e in radio, ex dirigente RAI; Sabina Stilo, quotata showgirl; la coppia di comici cabarettisti del bagaglino "Battaglia e Miseferi" (Giacomo Battaglia e Luigi Miseferi); l'attore comico e cabarettista Rocco Barbaro; la conduttrice radiofonica di Radio Capital Mary Cacciola, e Agostino Saccà, ex direttore generale della RAI ed attuale direttore di RAI-Fiction.
Tra i musicisti del panorama contemporaneo, Mia Martini e la sorella Loredana Bertè, Mino Reitano, la cantante soprano e artista TV Alma Manera. Inoltre i rapper reggini Tormento, El Presidente e Marya.
Altri
![](http://upload.wikimedia.org/wikipedia/commons/thumb/0/00/Franz_von_der_Trenck_1711_1749_Oberst.jpg/100px-Franz_von_der_Trenck_1711_1749_Oberst.jpg)
![](http://upload.wikimedia.org/wikipedia/it/thumb/e/e0/Eugenio_musolino.jpg/100px-Eugenio_musolino.jpg)
Politici, economisti e patrioti:
- Attilio da Empoli, economista e medaglia d'oro al valor militare;
- Tito Minniti, tenente pilota della Regia Aeronautica, medaglia d'oro al valor militare;
- Nicola Calipari, dirigente dei servizi segreti e medaglia d'oro al valor militare;
- Tommaso Gulli, capitano di Corvetta, medaglia d'oro al valor militare;
- Antonio Panella, tenente del 94° Reggimento Fanteria, medaglia d'oro al valor militare;
- Francesco Campolo, maggiore di fanteria, medaglia d'oro al valor militare:
- Fortunato Caccamo, carabiniere, medaglia d'oro al valor militare;
- Domenico Pennestrì, tenente colonnello di fanteria. medaglia d'oro al valor militare;
- Rocco Polimeni, tenente del 20° Reggimento Fanteria, medaglia d'oro al valor militare;
- Giovanni Malgeri, capitano Pilota, medaglia d'argento al valor militare;
- Andrea Monorchio, economista, ragioniere generale dello Stato;
- Giuseppe Valentino, considerato il sindaco della ricostruzione di Reggio dopo il sisma del 1908;
- Giuseppe De Nava, ministro dei Lavori pubblici del Regno d'Italia;
- Biagio Camagna, ministro del Regno d'Italia;
- Italo Falcomatà, fu il sindaco della città considerato l'iniziatore della cosiddetta "Primavera di Reggio";
- Girolamo Tripodi, uomo politico, deputato e senatore della Repubblica;
- Ugo Vetere, sindaco di Roma nel periodo 1981 - 1985;
- Eugenio Musolino, avvocato, uomo politico, membro dell'Assemblea Costituente, deputato e senatore della Repubblica;
- Bruno ed Enzo Misefari, uomini politici, protagonisti dell'antifascismo reggino;
- (DE) Franz von der Trenck, ufficiale e partigiano austriaco nato a Reggio.
Principali santi e beati:
- Sant'Arsenio da Armo (810 - 900 ca.), monaco;
- San Cipriano di Calamizzi (1110 - 1190), abate;
- Sant'Elia Speleota (863 - 960), abate;
- San Fantino il Giovane (927 - 1000), monaco;
- San Gaetano Catanoso (1879 - 1963), fondatore delle Veroniche del Volto Santo;
- San Luca di Melicuccà (XI sec. - 1114), monaco e vescovo;
- Luigi Orione, presbitero
- Beato Camillo Costanzo (1572 - 1622), gesuita, martire;
- Serva di Dio Rosella Staltari (1951 - 1974), religiosa;
- Servo di Dio Tommaso Ruffo (Giacomo Ruffo, 1618 - 1691), arcivescovo.
Riferimenti letterari e cinematografici
![](http://upload.wikimedia.org/wikipedia/commons/thumb/5/57/Reggio_calabria_illustrazione_ottocentesca.jpg/300px-Reggio_calabria_illustrazione_ottocentesca.jpg)
Numerosi scrittori, poeti e registi di film e documentari hanno ambientato le loro opere o parte di esse a Reggio, tra i titoli più significativi si citano i seguenti:
Letteratura
- Diodoro - XIII, 23 - riporta il mitologico responso dell'Oracolo di Delfi sulla fondazione della città:
«Laddove l'Apsias, il più sacro dei fiumi, si getta nel mare, laddove, mentre sbarchi una femmina si unisce ad un maschio, là fonda una città; il Dio ti concede la terra ausone.»
- Tucidide - Storie, I 30 1, tra le tante citazioni ve ne è una riferita al promontorio di Punta Calamizzi:
«Reggio, acroterio d'Italia.»
- Nella canzone di gesta normanna La Chanson D'Aspremont (Canzone d'Aspromonte) (1190), si narrano le gesta del giovane Rolando durante la sua giovinezza tra Reggio (in quel periodo chiamata "Risa") e i luoghi dell'Aspromonte.
- Dante Alighieri, nel canto VIII del Paradiso (XIV secolo), fa riferimento all'antica Fortezza di Catona, che sorgeva nell'omonimo quartiere:
«e quel corno d'Ausonia che s'imborga di Bari, di Gaeta e di Catona da ove Tronto e Verde in mare sgorga»
- Jean-Claude Richard de Saint-Non - Voyage pittoresque ou Description des Royaumes de Naples et de Sicile (XVIII secolo), l'autore scrive:
«Si può dire che i dintorni di Reggio, così come le strade che l'attraversano, formano un giardino continuo, e uno dei più deliziosi»
- Edward Lear - Diario di un viaggio a piedi (1852) scrive così:
«Reggio è un grande giardino, uno dei luoghi più belli che si possono trovare sulla terra.»
- Caterina Pigorini Beri - In Calabria (1884) scrive:
«Reggio è una delle città che si staccano da quante se ne vedono nelle lunghe traversate dalle Alpi allo Jonio per formare un tipo, un carattere, un popolo a parte.»
- Giovanni Pascoli - in "Un poeta di lingua morta" nella raccolta "Pensieri e discorsi" (1914), ricordando il latinista reggino Diego Vitrioli, descrive così il mare di Reggio:
«Questo mare è pieno di voci e questo cielo è pieno di visioni. Ululano ancora le Nereidi obliate in questo mare, e in questo cielo spesso ondeggiano pensili le città morte.
Questo è un luogo sacro, dove le onde greche vengono a cercare le latine; e qui si fondono formando nella serenità del mattino un immenso bagno di purissimi metalli scintillanti nel liquefarsi, e qui si adagiano rendendo, tra i vapori della sera, imagine di grandi porpore cangianti di tutte le sfumature delle conchiglie. È un luogo sacro questo. Tra Scilla e Messina, in fondo al mare, sotto il cobalto azzurrissimo, sotto i metalli scintillanti dell'aurora, sotto le porpore iridescenti dell'occaso, è appiattata, dicono, la morte; non quella, per dir così, che coglie dalle piante umane ora il fiore ora il frutto, lasciando i rami liberi di fiorire ancora e di fruttare; ma quella che secca le piante stesse; non quella che pota, ma quella che sradica; non quella che lascia dietro sé lacrime, ma quella cui segue l'oblio. Tale potenza nascosta donde s'irradia la rovina e lo stritolio, ha annullato qui tanta storia, tanta bellezza, tanta grandezza. Ma ne è rimasta come l'orma nel cielo, come l'eco nel mare. Qui dove è quasi distrutta la storia, resta la poesia.»
- Salvatore Quasimodo - Acque e terre (1927), nella raccolta di poesie scritte durante il periodo in cui visse e lavorò a Reggio il poeta decantò la natura del luogo.
- Corrado Alvaro - Gente in Aspromonte (1930), in cui lo scrittore descrive minuziosamente il costume della provincia reggina.
Cinema
- Un ragazzo di Calabria (1987) di Luigi Comencini, con Gian Maria Volontè; Diego Abatantuono;
- Tra Scilla e Cariddi (1998) di Demetrio Casile;
- I fetentoni (1999) di Alessandro Di Robilant, con Beppe Fiorello e Oreste Lionello;
- La Lettera (2004) di Luciano Cannito, con Vittoria Belvedere;
- Gente di mare (serie TV del 2005) di Giorgio Serafini e Andrea Costantini;
- L'uomo che sognava con le aquile (serie TV del 2006) di Vittorio Sindoni, con Terence Hill;
- Liberarsi - Figli di una rivoluzione minore (2007) di Salvatore Romano, con Roberto Zibetti; Giuseppe Zeno; Daniela Fazzolari; Giacomo Battaglia e Monica Guerritore.
Note
- ^ Testo originale consultabile su "Edward Lear in Southern Italy: Journals of a Landscape Painter in Southern Calabria and the Kingdom of Naples" di Edward Lear, Pubblicato da W. Kimber, 1964, pag. 31
- ^ Reggio Calabria pur non essendo capoluogo regionale è sede del consiglio regionale della Calabria in virtù dell'importanza storica che ha sempre ricoperto all'interno della regione.
- ^ Bilancio demografico aggiornato al 31 marzo 2008 (dati Istat)
- ^ L'Area Metropolitana dello Stretto ha l'obiettivo di riconoscere il territorio delle province di Reggio Calabria e Messina che si affacciano sullo Stretto in un contesto di integrazione economica e sociale che di fatto già avviene, favorendo la costituzione di una Città metropolitana dello Stretto. Il Consiglio regionale della Calabria ha riconosciuto tale integrazione avanzando una proposta di legge per l'Area Metropolitana dello Stretto e per la creazione della Città metropolitana dello Stretto, mentre le Province di Reggio Calabria e Messina hanno stipulato un un protocollo d'intesa per la creazione dell'Area metropolitana integrata dello Stretto. Nel 2009 lo Stato italiano ha riconosciuto Reggio Calabria come la decima Città Metropolitana del Paese, sesta città di tale rango dell'Italia meridionale.
- ^ Le Isole Eolie sono visibili principalmente dalla periferia nord della città e dalla stazione sciistica di Gambarie sull'Aspromonte .
- ^ Helios Magazine - Centro Studi e rivista di scienze, cultura e società, su heliosmag.it. URL consultato il 02-02-2009.
- ^ Articolo tratto da [[Il Quotidiano della Calabria]] (pdf) (PDF), su fondazioneitalofalcomata.it. URL consultato il 02-02-2009. Wikilink compreso nell'URL del titolo (aiuto)
- ^ dal Corriere.it, su archiviostorico.corriere.it. URL consultato il 02-02-2009.
- ^ Statistiche I.Stat - ISTAT; URL consultato in data 28-12-2012.
- ^ [1]
- ^ [Giangurgolo maschera di Calabria, Vittorio Sorrenti - Casa editrice Pubblisfera, 1993]
- ^ [2]
- ^ [3]
- ^ Qualità della vita 2008, su ilsole24ore.com. URL consultato il 05-02-2009.
- ^ I giovani occupati, su ilsole24ore.com. URL consultato il 05-02-2009.
- ^ Imprese chiuse, su ilsole24ore.com. URL consultato il 05-02-2009.
- ^ Iniziativa imprenditoriale, su ilsole24ore.com. URL consultato il 05-02-2009.
- ^ Chi apre e chi si ritira, su ilsole24ore.com. URL consultato il 05-02-2009.
- ^ Furti d'auto, su ilsole24ore.com. URL consultato il 05-02-2009.
- ^ Furti in casa, su ilsole24ore.com. URL consultato il 05-02-2009.
- ^ Rapine, su ilsole24ore.com. URL consultato il 05-02-2009.
- ^ (PDF) Ecosistema urbano 2009 (PDF), su legambiente.eu. URL consultato il 05-02-2009.
- ^ Tratti di costa non balneabili nel comune di Reggio Calabria (da ministerosalute.it), su ministerosalute.it.
- ^ (PDF) Ecosistema urbano 2008 (PDF), su legambiente.eu. URL consultato il 05-02-2009.
- ^ vedi pag. 38 del rapporto.
- ^ la capacità di depurazione è rappresentata dall'indice sintetico di % di abitanti allacciati agli impianti di depurazione, giorni di funzionamento dell’impianto di depurazione, capacità di abbattimento del C.O.D. (domanda chimica di ossigeno)
- ^ vedi pag. 39 del rapporto.
- ^ Vedi pag. 42 del rapporto.
- ^ (PDF) Introduzione del rapporto sull' ecomafia 2007 di Legambiente (PDF), su legambiente.eu. URL consultato il 05-02-2009., Ecomafia: Calabria seconda anche nel ciclo del cemento, su strill.it.
- ^ Fonte: Valutazione triennale della ricerca VTR 2001 - 2003.
- ^ Sito dell' ISSR - Istituto Superiore Scienze Religiose "Monsignor Vincenzo Zoccali"
- ^ sito della Scuola Superiore della Pubblica Amministrazione di Reggio Calabria
- ^ Sito di Parco Caserta, su parcocaserta.it. URL consultato il 21-01-2009.
- ^ Sito del Golf Club Montechiarello, su montechiarellogolf.it. URL consultato il 21-01-2009.
- ^ da "Il ritratto di Pitagora di Samo" a cura del prof. Daniele Castrizio dell'università di Messina - [4]
Bibliografia
Voci correlate
- Storia di Reggio, Storia urbanistica e architettonica di Reggio
- Palazzi storici e monumenti di Reggio
- Personalità legate a Reggio e al suo territorio storico
- Quartieri, rioni, suddivisioni amministrative di Reggio
- Area metropolitana di Reggio Calabria
Simboli di Reggio:
- Bronzi di Riace
- Museo Nazionale della Magna Grecia
- Bergamotto
- Fata Morgana
- Lungomare Falcomatà
- Madonna della Consolazione
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