Biennale di Venezia
Biennale di Venezia | |
---|---|
Ubicazione | |
Stato | ![]() |
Località | Venezia |
Indirizzo | Ca' Giustinian, Palazzo del Cinema, VEGA Parco Scientifico Tecnologico |
Caratteristiche | |
Tipo | Architettura, arte, cinema, danza, musica, teatro |
Istituzione | 1895 |
Fondatori | Riccardo Selvatico |
Apertura | 1895 |
Sito web | |
La Biennale di Venezia è una fondazione culturale italiana, con sede a Venezia. Attiva prevalentemente nelle arti figurative ma anche nella musica, nel cinema, nel teatro, nell'architettura e nella danza, è considerata, nel suo genere, la più importante in Italia e fra le più rilevanti al mondo; dal 1895 organizza l'Esposizione internazionale d'arte di Venezia, con cadenza biennale[1].
Descrizione[modifica | modifica wikitesto]
Nata come società di cultura nel 1895 con l'organizzazione della prima Esposizione biennale al mondo, al fine di stimolare l'attività artistica e il mercato dell'arte nella città di Venezia e nell'unificato stato italiano, ha tuttora il fine di promuovere le nuove tendenze artistiche ed organizza manifestazioni internazionali nelle arti contemporanee.
A far nascere l'iniziativa fu un gruppo di intellettuali veneziani capeggiati dal sindaco del tempo, Riccardo Selvatico che con una delibera dell'amministrazione comunale di Venezia del 19 aprile 1893, proponevano di "istituire un'esposizione biennale artistica nazionale".
Il nome "Biennale" deriva dalla cadenza biennale delle sue manifestazioni (con l'eccezione della Mostra del cinema, nata nel 1932 anch'essa con cadenza biennale, divenuta però annuale dal 1935). Grazie alla Biennale di Venezia, nel settore culturale, il termine italiano "biennale" (utilizzato proprio nell'idioma nazionale in quasi tutte le parti del mondo) ha acquisito una più ampia valenza ed è diventato per antonomasia sinonimo di grande evento internazionale ricorrente a prescindere dalla cadenza.
Presso i Giardini della Biennale sono collocati i padiglioni delle nazioni che partecipano in modo permanente alle varie esposizioni.
Essi hanno una lunga storia e per via della loro collocazioni giuridica sono equiparati a delegazioni di rappresentanza estera e quindi godono di extraterritorialità[2]
Articolazione attuale dell'ente[modifica | modifica wikitesto]
L'ente ad oggi, oltre all'omonima e celebre Biennale d'Arte, organizza altre esposizioni multidisciplinari nate in anni più recenti e suddivise nei seguenti settori:
- Arte - Esposizione internazionale d'arte di Venezia, spesso chiamata semplicemente Biennale di Venezia e nata con l'ente stesso nel 1895
- Musica - Festival internazionale di musica contemporanea, fondato nel 1930, fu la prima manifestazione della Biennale ad affiancare l'Esposizione d'Arte che aveva caratterizzato la Biennale sin dalle sue origini
- Cinema - Mostra internazionale d'arte cinematografica di Venezia, istituito nel 1932, è il più antico festival cinematografico del mondo
- Teatro - Festival internazionale del teatro, istituito nel 1934 come terzo evento da affiancare alla Biennale d'arte
- Architettura - Mostra internazionale di architettura di Venezia, istituita nel 1980
- Danza - Festival internazionale di danza contemporanea, istituita nel 1999
Infine il settore dell'Archivio Storico delle Arti Contemporanee (ASAC) è preposto alla conservazione del patrimonio della Biennale, in tutti i suoi ambiti. La sede dell'ASAC è attualmente dislocata nel parco scientifico e tecnologico VEGA di Porto Marghera, in attesa che si concluda il restauro di Palazzo Corner della Regina, nel centro storico, che ospita tuttora gran parte del patrimonio documentario.
Storia[modifica | modifica wikitesto]
Le prime edizioni si tennero nel Palazzo Pro Arte, poi Padiglione Italia, attualmente Padiglione Centrale (ora sede istituzionale della mostra principale della Biennale d'arte), nei pressi dei Giardini della Biennale, nel sestiere di Castello. Già dal 1907 iniziarono a sorgere intorno a tale edificio, un certo numero di altri complessi (circa 29), i Padiglioni nazionali, nati dallo studio di famosi architetti (fra cui Josef Hoffmann, Carlo Scarpa, James Stirling, Alvar Aalto, Bruno Giacometti, il gruppo milanese B.B.P.R., Gerrit Rietveld e Sverre Fehn)[3] con lo stile delle più diverse architetture mondiali.

Nel 1930 la Biennale divenne un ente autonomo statale dedicato in prevalenza alla promozione delle nuove tendenze artistiche europee. In quello stesso anno si tenne, per la prima volta, la Mostra di musica contemporanea, seguita due anni più tardi, nel 1932, dalla più importante e famosa Mostra internazionale d'arte cinematografica di Venezia. Nel 1934 fu, invece, la volta di quella teatrale.
Nel 1980 si tenne la prima edizione della Mostra Internazionale di Architettura della Biennale di Venezia sotto la direzione di Paolo Portoghesi, aprendo per la prima volta lo spazio delle Corderie dell'Arsenale di Venezia, utilizzate da allora anche per l'esposizione d'arte. La Biennale d'Arte si svolge negli anni dispari, in alternanza con quella di Architettura.
La Biennale di Venezia ha subito diverse riforme. La prima nel 1973 in "Ente Autonomo dello Stato" fornendola di un nuovo statuto, che sostituiva quello di epoca fascista adottato nel 1938. Nel febbraio 1998 viene pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale il decreto di riforma che privatizza la Biennale che diviene "Società di cultura". L'ultima riforma risale al 2004 che ha portato la Biennale a "Fondazione".
Presidente della Biennale, nominato nel gennaio 2020, è Roberto Cicutto.[5]
Una particolare edizione della Biennale si è tenuta nella Sala Nervi - Padiglione Italia a Torino Esposizioni (dicembre 2011 - febbraio 2012), edizione dedicata al 150° dell'Unità d'Italia e curata da Vittorio Sgarbi.[6]
Note[modifica | modifica wikitesto]
- ^ "[...] la Biennale di Venezia, che rimane ancora oggi la principale rassegna internazionale d'arte in Italia, tra le più prestigiose al mondo." in Francesco Poli, Il sistema dell'arte contemporanea, Bari, Laterza, 1999
- ^ www.ilgiornaledellarte.com, https://www.ilgiornaledellarte.com/articoli/2013/9/117341.html . URL consultato il 16 settembre 2020.
- ^ Giardini della Biennale, Inexhibit. URL consultato il 6 aprile 2016.
- ^ Vittorio Sgarbi, Lo Stato dell'Arte, Moncalieri (Torino), Istituto Nazionale di Cultura, 2012
- ^ https://www.ansa.it/sito/notizie/topnews/2020/01/27/franceschini-cicutto-nuovo-presidente-della-biennale_f4bcac4c-a2a0-4160-b304-8dc2a6ab706c.html
- ^ 54ª Edizione della Biennale di Venezia – Sala Nervi di Torino Esposizioni
Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]
- La Biennale di Venezia: Le esposizioni internazionali d'Arte 1895-1995, La Biennale di Venezia-Electa, 1996.
- Marilena Vecco, La Biennale di Venezia Documenta di Kassel, Milano, Franco Angeli, 2002.
- Ivana Mononi, L'orientamento del gusto attraverso le Biennali, Edizioni La Rete, 1957.
- Enzo Di Martino, Storia della Biennale di Venezia 1895- 2003, Papiro arte, 2003, ISBN 88-901104-0-6, , 9788890110405.
- Adriano Donaggio, Biennale di Venezia: un secolo di storia, Giunti Editore, 1988, ISBN 88-09-76072-7, , 9788809760721.
- Vittoria Martini, Just another exhibition. Histories and politics of biennials. Ediz. italiana e inglese, postmediabooks, 2011, ISBN 88-7490-060-0, , 9788874900602.
- Marilena Vecco, La Biennale di Venezia, Documenta di Kassel: esposizione, vendita, pubblicizzazione dell'arte contemporanea, F. Angeli, 2002, ISBN 88-464-3460-9, , 9788846434609.
- Marilena Vecco, L'evoluzione del concetto di patrimonio culturale, FrancoAngeli, 2007, ISBN 88-464-8789-3, , 9788846487896.
- Massimiliano Mazzanti, Metodi e strumenti di analisi per la valutazione economica del patrimonio culturale, Franco Angeli, 2003, ISBN 88-464-4638-0, , 9788846446381.
- Pascale Budillon Puma, La Biennale di Venezia dalla guerra alla crisi: 1948-1968, Palomar, 1995.
- Alberto Melucci, Creatività: miti, discorsi, processi, Feltrinelli Editore, 1994, ISBN 88-07-08128-8, , 9788807081286.
- Vittorio Sgarbi, Lo Stato dell'Arte. Padiglione Italia. 54.Esposizione Internazionale d'Arte della Biennale di Venezia. Iniziativa speciale per il 150º Anniversario dell'Unità d'Italia., Istituto Nazionale di Cultura, 2012.
- Biennale a confronto: Venezia 2011 / testi di Giorgio Pilla e Bruno Rosada. - Brescia: Giorgio Mondadori, 2011. ISBN 9788860523730
Voci correlate[modifica | modifica wikitesto]
- Esposizione internazionale d'arte di Venezia
- Mostra internazionale d'arte cinematografica
- Mostra internazionale di architettura di Venezia
- Giardini Napoleonici
- Padiglioni Nazionali (Biennale di Venezia)
- Quadriennale di Roma
- Triennale di Milano
- Biennale (evento culturale)
- Biennale di Berlino
- Biennale di Parigi
- Biennale di San Paolo
- Biennale di Lione
Altri progetti[modifica | modifica wikitesto]
Wikimedia Commons contiene immagini o altri file sulla Biennale di Venezia
Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]
- (EN, IT) Sito ufficiale, su labiennale.org.
- (EN) Biennale di Venezia, su Enciclopedia Britannica, Encyclopædia Britannica, Inc.
- Artefacta - Sito in collaborazione con l'Istituto dell'Enciclopedia Italiana Treccani con oltre 400 filmati sulla LII Biennale di Venezia
- La Biennale di Venezia nella storia, sul portale RAI Arte, su arte.rai.it.
- la Biennale di Venezia - Biennale Arte at Google Cultural Institute
Controllo di autorità | VIAF (EN) 148377715 · LCCN (EN) n80010259 · GND (DE) 4225053-5 · WorldCat Identities (EN) lccn-n80010259 |
---|