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Lunedì dell'Angelo

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Lunedì dell'Angelo
Beato Angelico, Le Marie al sepolcro
Tiposemireligiosa
Datalunedì dopo pasqua
Celebrata inItalia (bandiera) Italia
San Marino (bandiera) San Marino
Città del Vaticano (bandiera) Città del Vaticano
Francia (bandiera) Francia
Monaco (bandiera) Monaco
Andorra (bandiera) Andorra
Belgio (bandiera) Belgio
Lussemburgo (bandiera) Lussemburgo
Germania (bandiera) Germania
Svizzera (bandiera) Svizzera (it. e prot.)
Liechtenstein (bandiera) Liechtenstein
Austria (bandiera) Austria
Slovacchia (bandiera) Slovacchia
Ungheria (bandiera) Ungheria
Slovenia (bandiera) Slovenia
Croazia (bandiera) Croazia
Bosnia ed Erzegovina (bandiera) Bosnia ed Erzegovina (catt.)
Romania (bandiera) Romania
Grecia (bandiera) Grecia
Cipro (bandiera) Cipro
Regno Unito (bandiera) Regno Unito (Gal. e Ing. e N.Ir.)
Irlanda (bandiera) Irlanda
Danimarca (bandiera) Danimarca
Svezia (bandiera) Svezia
Norvegia (bandiera) Norvegia
Finlandia (bandiera) Finlandia
Islanda (bandiera) Islanda
Estonia (bandiera) Estonia
Lettonia (bandiera) Lettonia
Australia (bandiera) Australia
Nuova Zelanda (bandiera) Nuova Zelanda
ReligioneCristianesimo
Oggetto della ricorrenzaIncontro dell'angelo con le donne al sepolcro di Gesù
Ricorrenze correlatePasqua
Tradizionigite fuori porta e grigliate
Data d'istituzionein Italia nel 1949;
ab illo tempore nei paesi germanici
Altri nomi
  • Lunedì di Pasqua
  • Lunedì in Albis
  • Pasquetta
Annibale Carracci, Le tre Marie al Santo Sepolcro; Ermitage, San Pietroburgo

Il lunedì dell'Angelo o Pasquetta (entrambi nomi popolari italiani, ma chiamato in tutto il resto del mondo come Lunedì di Pasqua) è il giorno dopo la domenica di Pasqua e in numerosi paesi un giorno festivo. È il secondo giorno del tempo pasquale. Nel cristianesimo occidentale, è anche il secondo giorno dell'Ottava di Pasqua, e nel cristianesimo orientale, è anche il secondo giorno della settimana luminosa (detto anche lunedì in Albis[1]). Prende il nome dal fatto che in questo giorno si ricorda la manifestazione dell'angelo alle donne giunte al sepolcro.

Festa religiosa

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Fondamento biblico

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I quattro vangeli canonici (Luca, Marco, Matteo, Giovanni) riportano notizie diverse su chi fosse presente davanti al sepolcro alla scoperta della sparizione del corpo del Cristo e il modo in cui l'angelo si manifestò loro. Il Vangelo di Marco racconta che Maria di Magdala, Maria madre di Giacomo e Giuseppe, e Salomè andarono al sepolcro, dove Gesù era stato sepolto, con degli oli aromatici per imbalsamarne il corpo. Vi trovarono il grande masso che chiudeva l'accesso alla tomba spostato; le tre donne erano smarrite e preoccupate e cercavano di capire cosa fosse successo, quando videro un giovane vestito di bianco che disse loro: "Non abbiate paura! Voi cercate Gesù Nazareno, il crocifisso. È risorto, non è qui. Ecco il luogo dove l'avevano deposto." (Marco 16,1-7[2]). E aggiunse: "Ora andate ad annunciare questa notizia agli Apostoli", ed esse si precipitarono a raccontare l'accaduto agli altri.

Liturgia del lunedì dopo Pasqua

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La liturgia parla a messa di questi fatti il giorno successivo (lunedì). L'espressione "lunedì dell'Angelo", diffusa in Italia, è tradizionale e non appartiene al calendario liturgico della Chiesa cattolica, il quale lo indica come lunedì fra l'Ottava di Pasqua, alla stessa stregua degli altri giorni dell'ottava (martedì, mercoledì ecc.). Non è giorno di precetto per i cattolici, fatta eccezione per la Germania e altri paesi germanofoni.

Come tutti i giorni dell'Ottava pasquale, ha conservato, nella sua eucologia, l'antico carattere mistagogico. Questo è evidente già dall'Introito che apre la Messa della seconda Feria di Pasqua: Introduxit vos. Il testo, di ispirazione biblica, può essere perfettamente rivolto ai neofiti per illustrare loro la nuova condizione nella quale sono entrati con il Battesimo ricevuto nella notte di Pasqua.

Il lunedì dell'Angelo è giorno festivo in Italia[3] e in molti paesi, analogamente a santo Stefano, indomani del Natale, o al lunedì di Pentecoste, giorno festivo in Alto Adige e buona parte dell'Europa.

L'Italia lo rese festivo nel 1949, laddove in precedenza era un normale giorno lavorativo, sulla scia dell’usanza portata dopo la guerra dai soldati britannici delle forze di occupazione angloamericane;[4] la Chiesa cattolica lo celebra altresì come festa religiosa, ancorché non di precetto, come invece è in Germania e altri Paesi germanofoni. Il motivo del giorno festivo in Italia, non richiesto dalla Chiesa cattolica, è da ricercarsi dall'usanza dei contratti di lavoro inglesi di non retribuire come doppie le festività cadenti in domenica, ma di farle recuperare il lunedì seguente creando un weekend lungo. Cadendo per sua definizione la domenica, in Inghilterra (ma non in Scozia, dove la legislazione è ancora oggi diversa) la Pasqua veniva dunque lavorativamente recuperata in quanto tale il giorno successivo. Prima della fine della guerra invece in Italia la Pasqua invece era una festa solo a parole che non dava nessun beneficio ai lavoratori, e la Pasquetta non esisteva.

Solitamente la Pasquetta, il cui nome legale è Lunedì di Pasqua, si festeggia con gite fuori porta e grigliate e barbecue.[5]

In giallo i paesi del mondo nei quali è festivo il lunedì di Pasqua. Non sono segnati in giallo San Marino, Vaticano e Grecia, ma è un errore.

Il giorno dopo Pasqua è festivo in:

  1. ^ in albis [vestibus], in bianchi vesti, si dice della settimana e della domenica che seguono la Pasqua, quando i neofiti, battezzati il sabato santo, vestivano di bianco a simboleggiare l'innocenza battesimale: vedi in albis, su garzantilinguistica.it.
  2. ^ Mc 16,1-7, su La Parola - La Sacra Bibbia in italiano in Internet.
  3. ^ Legge 27 maggio 1949, n. 260.
  4. ^ legge 260 del 1949
  5. ^ Nella tradizione genovese e ligure il termine Pasquetta indica l'Epifania. Vedi BUONA PASQUETTA!, su ilmugugnogenovese.it. URL consultato il 16 aprile 2025.

Voci correlate

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Altri progetti

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